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PALAZZO DI WHITEHALL, LONDRA
QUATTRO ANNI PRIMA

Il dr. Franklin è nientemeno

che il primo motore,
il conduttore principale,

l'inventore e il membro di spicco
di una cabala segreta

progettata allo scopo di mantenere
un clima di insoddisfazione e malcontento

nelle nostre colonie americane!

Il buon dottore si presenta oggi
davanti al Consiglio Privato del Re

come agente della Colonia
della Baia del Massachusetts.

Porta con sé un'umile petizione

di quell'augusta assemblea che chiede
la rimozione del governatore reale.

In nome della pace, sostiene.

Una strana pace
che macchia le acque del porto di Boston

con 10.000 sterline
di tè delle Indie Orientali!

Ecco a voi...

...lo scurrile articolo apparso
sulle pagine del Public Advertiser.

"Regole per ridurre un grande impero
in un piccolo impero."

L'articolo è firmato "Q.E.D."

Quod erat demonstrandum.
Come volevasi dimostrare.

Come potete vedere,

il dr. Franklin
è davvero un uomo di lettere!

Questi sono i deliri
di un vero insurrezionalista.

Non ho mai invocato l'insurrezione.

Il Primo Ministro sa
che ho servito il governo di Sua Maestà

qui a Londra con uno zelo incrollabile.

Vi faccio notare, dr. Franklin,
che mentre qui aspiravate...

- Ho passato dieci anni a spiegare...
- ...a un posto di rilievo...

- ...le colonie all'Inghilterra...
- ...lì cospiravate...

- ...e l'Inghilterra alle colonie.
- ...con fanatici e altra feccia...

- Il mio unico scopo era preservare...
- ...per fomentare la ribellione.

- ...quel vaso di fine porcellana...
- Ripeto, per fomentare la ribellione...

- ...che è l'Impero Britannico.
- ...tutto per il vostro profitto personale.

Chiedo al Consiglio Privato di respingere
l'istanza dell'Assemblea del Massachusetts

e, inoltre, chiedo
che il mandato del dr. Franklin

come agente delle colonie
del Massachusetts,

della Pennsylvania, del New Jersey
e della Georgia sia revocato.

La richiesta del Procuratore Generale

è accolta.

Qualunque cosa tu stia pensando,
dirlo ora peggiorerà solo le nostre sorti.

Renderò il loro padrone un piccolo re.

GUERRA IMMINENTE

DICHIARAZIONE

DAL LIBRO "A GREAT IMPROVISATION"
DI STACY SCHIFF

BENJAMIN FRANKLIN

Vittoria a Saratoga!
Gli inglesi si arrendono!

L'America trionfa!

Il marchese di La Fayette,
eroe di Brandywine!

L'America trionfa!

Vittoria! Gli inglesi hanno perso
a Saratoga. L'America ha vinto!

- Calma! Calma!
- Per favore, signore. Per favore!

Ecco. Per voi. Sono per voi. Prendeteli.

Mi raccomando, distribuiteli a tutti!

Li avete tutti? Ora andate! Su!

MARCIA DEGLI INSORTI

State bene, monsieur?

Avete bisogno d'aiuto?

Niente affatto, amico mio. Tutto bene.

Bravo! Che strumento meraviglioso. Bravo!

Sì, è interessante.

Credo
che il principio sia di origine greca.

L'Abate ha ragione.

Ho solo perfezionato il meccanismo.

La nota può essere ammorbidita
o intensificata

con la pressione delle dita.

E prolungata a piacere.

Lo strumento, essendo ben accordato,
non richiede mai regolazioni.

Anch'io ho uno strumento simile.

Prima o poi vorrei sentirvi suonarlo, madame.

Magari preferireste suonarlo voi.

Di che cosa state parlando?

Di niente a cui non abbiate già pensato, mascalzone.

Sedetevi accanto a me.

Non lì.
Quello è il posto di Marco Antonio. Qui.

Dunque, ora che il vostro Paese
ha ottenuto una gloriosa vittoria a...

Come si chiama il posto?

Saratoga.
Nella colonia di New York, credo.

Che razza di posto è?

Temo che dobbiate chiederlo
al gentiluomo Johnny Burgoyne.

Anche se immagino preferirebbe
non esserci mai stato.

Siete una persona brillante.

Il mio defunto marito era un filosofo, sapete?

Credeva che il bene e il male fossero
mere finzioni o qualcosa del genere.

Ma sotto la parrucca,
era calvo come le natiche di un bimbo.

Voi invece siete terribilmente anziano,
ma avete ancora molti capelli.

Magari potreste pettinarli

e legarli con un nastrino.

E io potrei adagiarmi pacificamente
su di voi.

Con voi su di me, signore,
ci sarebbe ben poca pace.

Quali pensieri impuri
vi passano per la testa, Abate?

A me, madame?

Solo che il dr. Franklin è un uomo allegro
considerato il fardello che porta.

Di che fardello parlate, monsieur Abate?

Il destino del vostro Paese, ovviamente.

A tal proposito,
ho motivo di essere allegro oggi.

Versailles dovrebbe prendere atto
di questa vittoria.

Se così non fosse, monsieur Cabanis,
avrei versato molto inchiostro invano.

Ditemi una cosa, vecchio orso.

Sono queste le assurdità di cui parlate
con quel fragile fiorellino imbronciato?

Madame Brillon?

No. No, discutiamo di musica, di libri
e di delicate questioni dell'anima.

Ecco perché sembrate un uomo affamato
a cui è stato dato un pisello per cena.

Riempite i bicchieri a tutti,
sig. Cabanis, e brindiamo.

- A?
- A Saratoga?

A un pasto completo.

Osservate.

Vostra Maestà è molto abile.

Vi appassionano le arti meccaniche,
sig. Ministro?

Ahimè, gli impegni non mi lasciano
tempo da dedicare ai piaceri.

Il bello delle serrature

è che, a meno che non le si forzi,
non si sa cosa ci sia dentro.

Ma poi sono rotte per sempre.

Vostra Maestà è al corrente
della vittoria a Saratoga.

Sì. Il vecchio Giorgio
ha accusato un duro colpo.

È un'opportunità per noi.

Sarebbe saggio coglierla
prima che sia troppo tardi.

Ancora con questa storia dell'alleanza.

L'Inghilterra cercherà una via d'uscita
prima di subire perdite ancora maggiori.

Gli americani potrebbero essere propensi
a concedergliela.

Allora non dovremmo pagare per una guerra.

Ne ritarderemmo solo una, Sire.

Contro un nemico che potevamo indebolire
se avessimo avuto il coraggio di agire.

Non lo so.

- Vostra Maestà intende...
- Non lo so.

Sì.

- Sì, posso procedere?
- Sì, non lo so.

Voleva rifiutare la vostra proposta
senza dirlo?

Forse.

Vuole che avviate un negoziato,

ma senza che si sappia
che l'ha chiesto lui?

È possibile.

Vi sta tendendo una trappola,

si aspetta che disobbediate
per poi cogliervi in fallo?

Non è così intelligente.

Ne siete certo?

Quali sono i rischi?

La disgrazia. L'esilio. La prigione.

Credo sia tutto.

E i vantaggi?

La Francia vince. Gli inglesi perdono. E...

E voi trionfate.

Che cosa dovrei fare?

Charles, mio caro,

avete già deciso.

Volete solo che vi dia ragione.

Dirò a Gérard di occuparsene.

Così ci sarà qualcun altro da incolpare.

Beh, chi immaginava
che per farsi apprezzare dagli inglesi

bastasse catturare 6000 dei loro soldati?

Sistema il Madera
in modo che possa vederlo.

Sì.

È arrivato.

Tienilo occupato.

Dove diavolo stai andando?

...SONO DIVENUTO ESPERTO
NELLA VARIEGATA ARTE DEL PIACERE SESSUALE...

Temple.

- So che sei lì dentro.
- Sono occupato.

Sto per entrare.

- Cosa stai facendo?
- Leggo.

- Non vedo alcun libro.
- L'ho finito.

Allora non stai leggendo.

Che cosa vuoi?

Abbiamo litigato molto ultimamente.

Davvero?

Qualunque istruzione io ti dia,
è solo nella speranza

di migliorare le tue prospettive
in questo mondo dopo che l'avrò lasciato.

Hai bisogno che faccia qualcosa, vero?

Indossa una giacca decente e sbrigati.

Monsieur Gérard,
benvenuto nella nostra umile dimora.

Il piacere è mio, dottore.

Un piccolo gesto di buona volontà
della nostra nazione.

Una bottiglia di Armagnac.

Molto gentile.

Bancroft, per favore...

Certamente.

Il ministro Vergennes desidera esprimervi...
Quello è formaggio?

Stilton.
È arrivato oggi pomeriggio dal Derbyshire.

Piuttosto stravagante.
Come potevo rifiutare?

Dovete assolutamente provarlo.

Vi ringrazio, ma il formaggio inglese
non è mai stato di mio gradimento.

Come preferite.

Il ministro Vergennes desidera esprimervi...

Sapete, la cosa più strana
è che mi sembra che voi mi abbiate detto

che Sua Maestà preferiva
che conquistassimo la nostra indipendenza

prima di avviare qualsiasi negoziato.

Sua Maestà,
vale a dire il ministro Vergennes...

- Conoscete il mio segretario.
- Il vostro segre...

Spero non vi dispiaccia se trascriverà
un verbale del nostro colloquio.

Solo per evitare fraintendimenti.

Nessun problema.

- Sig.no Temple.
- Monsieur.

Comunque, stavate dicendo...
Prego, accomodatevi.

Il ministro Vergennes...

Prima di cominciare,

dovete promettere di non rendere pubblico
alcun estratto della nostra conversazione.

A Parigi nulla rimane segreto a lungo.

Ad ogni modo.

Molto bene.

E voi, sig.no Temple?

Ve lo prometto.

Suppongo...
che andrò a leggere la corrispondenza.

Cosa può offrire la Francia
per evitare che l'America

si lasci sedurre dalla promessa
di una falsa pace con l'Inghilterra?

Sapete che,
sin dal mio arrivo in questo Paese,

ho caldeggiato un trattato di amicizia
e commercio non ancora concluso?

Sì.

Concludete quel trattato e l'America
valuterà la possibilità di ignorare

qualsiasi proposta
che non garantisca la sua indipendenza.

Versailles è pronta a offrirvi
un trattato a queste condizioni.

I documenti necessari
possono essere consegnati in pochi giorni.

A quel punto,
potremo discutere del secondo trattato.

Prego?

Che legherà i nostri Paesi
in un'alleanza militare.

No, no, no, no, no. Voi...

Non potete mettere
il carro davanti ai buoi.

Noi diciamo
"mettere il carro davanti al cavallo".

Dite come volete,
ma questa non può essere una condizione.

Quindi, alla fine,
verremo lasciati a noi stessi.

In tal caso, monsieur...

Prendere le armi in difesa dell'America?
Se ne può discutere.

Discutere o concordare?

Un'aperta dichiarazione di guerra
è fuori discussione.

Deve essere l'Inghilterra
a dare inizio alle ostilità.

Cosa che avverrà non appena
verrà proclamato un accordo tra di noi.

In entrambi i casi,
il risultato è lo stesso.

Se volete convincere Sua Maestà
che un'alleanza è...

Non ne è già convinta?

Come ho detto, l'amicizia, il commercio...

Non siete autorizzato a negoziare?

Non sono autorizzato
a iniziare una guerra.

Ma l'avete già fatto.

Stiamo semplicemente decidendo
come e quando inizierà.

Io...

Dovrò consultare il ministro Vergennes.

Certo, ma vi suggerisco di affrettarvi.

Portate con voi del formaggio.

Perché non eravate presente ai negoziati?
Sospetta di voi?

Colpa del francese. Non me lo ha permesso.

Potete ottenere gli appunti del ragazzo?

Il sig.no Franklin
è più prudente di suo nonno.

Non siete pagato per trovare scuse.
Trovate un modo.

Supponiamo
che venga stipulato un trattato.

Diciamo che una copia scritta dal ragazzo
arrivi a Londra

prima che in America.

Lo vedrebbero come un giuda.

- Beh, no. Non stavo pensando...
- No, no. Troveranno una lettera.

In essa professerà fedeltà imperitura
al padre e alla Corona Britannica.

Non scriverebbe mai una cosa simile.

Il ragazzo è ostinato, ma non è...

Un traditore?

Non deve scriverla. Deve solo firmarla.

Quel pover'uomo ne sarà distrutto.

Deve essere disonorato
oltre che sconfitto?

Non è il peggio
che possa capitare a un uomo.

È bene che lo ricordiate.

- Dichiarare guerra?
- È stato sfacciato al riguardo.

Imbracceremo tutti i moschetti
di questo passo.

Cosa devo rispondere?

Che dovete consultarmi.

Non è quello che sto facendo?

No. Stiamo solo parlando.

Potremo conferire
dopo che avrò informato Sua Maestà.

Sig. Conte?

Con il massimo rispetto,
non so più quale padrone sto servendo.

Voi servite me.

Entrambi serviamo il Re.

E tutti noi serviamo la Francia.

Perciò...

Usate la vostra discrezione.

Resistete alle sue lusinghe.

Non dite nulla
che non possiate rimangiarvi. E...

Continuate. Ottimo lavoro.

Ha ragione, naturalmente.

In qualsiasi modo la si guardi,
la guerra è inevitabile.

Bravi! Bravi!

Grazie.

Una marcia che accompagnerà Burgoyne
e i suoi uomini verso la prigione.

Tanta fatica per un pubblico così modesto.

Una musica così meravigliosa va condivisa.

Un'esibizione, all'Opera,
per incoraggiare il sostegno alla causa.

È una splendida idea.

E con quale nome di uomo dovrei firmarmi?

Nessun uomo.
È vostra, dovreste rivendicarla.

La cavaliera d'Éon
avrebbe più possibilità.

Ma visto che vi è piaciuta così tanto,
vi insegnerò le note.

Temo che sarei un pessimo allievo.

Sottovalutate la mia pazienza.

Bene.

Cominciavo a pensare
che vi foste dimenticati di noi

con tutti quei visitatori
che vi rubano così tanto tempo.

Noi americani
non siamo abituati a stipulare trattati.

Potrebbero approfittarsi
della nostra inesperienza.

Mi, do, mi.

Diffidate delle promesse di un francese.
Esigete sempre prove della sua sincerità.

Avete un talento per la politica,
madame Brillon.

Le donne, per forza di cose,
sono esperte di negoziazione.

Quali dovrebbero essere
i termini della nostra alleanza?

In primo luogo, devono esserci pace,

amicizia e affetto eterno tra di noi.

E le clausole per mantenere questa pace?

Che il dr. Franklin
rimanga in mia compagnia

finché mi aggrada.

E mentre sono
in questa piacevole compagnia?

Che facciate tutto ciò che voglio.

Tutto ciò che mi è permesso fare.

Sono condizioni accettabili?

Pretendendo il monopolio del mio affetto,

non ne rimarrebbe
per le altre piacevoli signore.

Signore come la lavandaia di Auteuil?

Naturalmente esigerei la reciprocità.

Le vostre condizioni?

Il suddetto dr. Franklin si allontanerà
da madame Brillon quando vorrà,

resterà lontano
per tutto il tempo che vorrà

e amerà qualsiasi altra donna,
purché la trovi amabile.

Forse avete ragione,
non posso farvi da insegnante.

Madame.

Credevo che ci stessimo solo esercitando.

Naturalmente.

Siete qui per assicurare la vittoria
del vostro Paese.

Tutto il resto è un passatempo.

Non siete questo per me.

- Le ore trascorse con voi...
- Sono state piacevoli per entrambi.

Se desiderate di più, potete chiederlo.

Il matrimonio è una sorta di alleanza, no?

E i termini non sempre vengono rispettati
dalle parti coinvolte.

Ma si tratta comunque di un'alleanza,
non si può rompere con noncuranza.

Accetto le condizioni che proponete,

poiché ogni trattato
deve essere un compromesso.

Vogliamo continuare?

Una bella folla.
Tutti pazzi per l'America.

Metà di loro sono poliziotti,
l'altra metà sono spie.

Devo dire a Simon di mandarli via?

Gli ho chiesto di farli entrare.

Beh, si gioca in due a scacchi, no?

Vorrei che rimanessi stavolta.

Dr. Franklin.
Vi ringrazio per avermi ricevuto di nuovo.

Accolgo tutti i visitatori, sig. Williams.
Conoscete il mio collega, il dr. Bancroft.

Solo per fama.

Vi assicuro
che non è così diabolico come dicono.

Possiamo parlare in privato?

Ne sarei felice,

ma l'ultima volta
ho perso alcuni miei beni.

E sono molto superstizioso.

Credevo voleste parlare, dr. Franklin.

In effetti, è così. Prego, iniziate.

Qui fuori?

Trovo che l'aria fresca sia corroborante.

Se fosse possibile ottenere un passaporto,

sareste disposto a negoziare a Londra
senza alcuna interferenza francese?

Beh, la mia recente esperienza
è stata tutt'altro che piacevole.

Ora sono qui tra persone
che mi amano e mi rispettano.

Siete troppo saggio per confondere
l'adulazione con la volontà di agire.

Non sono così saggio.

Trovo molto difficile credere
che l'America possa convincersi

a gettarsi tra le braccia della Francia.

Al contrario, sig. Williams.

L'America è stata costretta
e spinta tra le braccia della Francia.

Potete davvero permettervi
di fidarvi di un alleato così riluttante?

Il nostro parlamento è pronto
a concedere l'autonomia alle colonie.

L'America avrebbe il controllo completo
dei suoi affari interni.

L'autonomia non è l'indipendenza.

Dobbiamo cavillare all'infinito
sulle parole?

In fin dei conti, siamo tutti inglesi.

Cosa ne pensi?

Non dovremmo... discuterne in privato?

Non vedo motivi per essere così cauti.

Possiamo ottenere un vantaggio
e porre fine a una guerra senza profitto.

Il dr. Bancroft ha ragione.

La Corona è di umore generoso.

Ma io no.

Amico mio, rifletti su ciò che offre.

Ciò che offre è troppo poco, troppo tardi.

Se non vi interessava negoziare,

perché incontrarmi di nuovo?

Così ci avrebbero visto tutti parlare.

Chi è questo Williams?

Rappresenta il Primo Ministro inglese.

- Di cosa hanno discusso?
- Non è chiaro.

A Passy sono tutte spie
e nessuno li ha spiati?

Sospetto che il dottore abbia organizzato
il tutto a nostro vantaggio.

Ovviamente.

Vuole che rispondiamo
in modo affrettato e confusionario.

Non è quello che stiamo facendo?

Dite al dr. Franklin che la Francia
garantirà l'indipendenza all'America

in caso di guerra.

Sempre che venga dichiarata.

Se dovesse insistere...

Diamo garanzie di fatto inesistenti?

Esattamente. Ora andate.

Sappiamo cosa state facendo.

Non so di cosa state parlando.

Non siete l'unico
ad avere degli informatori.

Pensate di poter saccheggiare il Tesoro
e fare una guerra a nostra insaputa?

Signori, qualsiasi cosa io faccia,
ammesso che la faccia,

la faccio con il consenso del Re.

Allora perché non ce ne avete parlato?

Sembra una domanda
che si risponde da sola.

State bluffando.

Davvero?

Sottoponiamo la questione a Sua Maestà?
Sono sicuro che non gli dispiacerà.

Ho saputo che c'è un'ottima biblioteca
nella Bastiglia.

Per tenere occupati i prigionieri.

Versailles garantisce
l'indipendenza dell'America

a condizione di una dichiarazione
di guerra tra Francia e Inghilterra.

Questo è un punto molto gradito.

Beh, lo sospettavo.

Però, se non viene dichiarata guerra...

Prego?

Qual è la vostra preoccupazione?

Se non viene dichiarata guerra, la Francia
continuerà i commerci con l'Inghilterra,

mentre l'esercito britannico
provvederà alla nostra distruzione.

E quindi volete...

Una garanzia.

Della garanzia?

Sì.

E quale forma dovrebbe assumere
questa garanzia della garanzia?

L'oro è un bel mezzo di persuasione.

Quanto oro?

Sei milioni di lire.

Un prestito da sei milioni di lire?

Un regalo da sei milioni di lire.

Noi vi diamo sei milioni di lire e voi...

Li spenderemo.

Volete che vinciamo, no?

Scrivete, sig.no Temple.

Per piacere!

Entrambi sappiamo
di cosa si parla nelle carrozze del Re.

E nelle carrozze della Regina?

È dunque vostra intenzione
mentirmi spudoratamente.

"Mentire." Che parola impolitica,
sig. Ambasciatore.

Negate di complottare con gli insorti

per privare l'Inghilterra
di un suo legittimo possesso?

Di nuovo. "Complottare."

Buon Dio, signore.

Non vedete che Franklin
si sta prendendo gioco di noi?

Non ha l'autorità di negoziare.

Allora non dovreste preoccuparvi,
qualunque sia il risultato.

- Monsieur, scusatemi, ma...
- Il Re vi reclama.

Adesso?

Monsieur Stormont,

mi dispiace dover concludere
il nostro colloquio prematuramente.

Esigo una risposta.

Potrebbe arrivare a breve, per entrambi.

Giorno dopo giorno,
le nostre imprese si susseguono, vero?

E tutto d'un tratto...

Splendida opera in metallo, Vostra Maestà.

Il conte di Maurepas e monsieur Necker
sono venuti a parlare con me.

Davvero, Sire?

Una monarchia che si allea
con dei ribelli per rovesciare un re.

Dove porterà questa idea,
una volta diffusasi?

Nessun uomo può prevedere il futuro.

Di certo non il proprio.

Mi affido ai consigli dei miei ministri.

Che rimedi mi restano,
se non posso fidarmi di loro?

Voi siete il Re.

Tutti i rimedi sono vostri.

Vorrei che la gente mi amasse.

Ma non credo che una repubblica
sia una buona idea.

Spero di non vederne mai una.

Alleatevi con gli americani.

E date ai rosbif una bella lezione.

Siete soddisfatti?

Che cosa gli avete detto?

Che è possibile finanziare una guerra
senza aumentare le tasse.

Non voleva sentire altro.

Ci ha fatto fare bella figura, no?

Sì?

Che cosa indossi?

Una piccola vendetta.

Chi è?

- Sono io, sig.no Temple.
- Entrate.

Sì.

Perdonami l'interruzione.
Il lavoro va bene?

Ho quasi finito.

Hai una bella mano, giovanotto.

Oserei dire migliore
di quella di tuo nonno.

Non ti avrei disturbato altrimenti,

ma il dr. Franklin
si è ritirato per la sera

e alcuni dispacci
richiedono ancora la sua firma.

Speravo accettassi di firmare a suo nome.

- Naturalmente.
- Sì. Grazie.

Allora è tutto concordato?

Se il Congresso approverà.

Sì.

Ci aspettiamo un resoconto completo
di Versailles, domani,

con particolare riguardo
alle scollature delle signore.

Farò del mio meglio.

"La mia devozione per il mio caro padre,
crudelmente imprigionato..."

Bel tocco di classe.

"...mi costringe a denunciare tutti coloro
che si dicono patrioti e ad aborrire..."

La aborrisce, eh?

"...la ribellione
che fomentano così illegalmente."

Un talento per il tradimento.

Immagino lo intendiate
come un complimento.

Ricorda, nonno.
Non indossare mai il cappello...

Va portato sotto il braccio. Sì, sì.

Non ti metterò in imbarazzo.

Viva l'America!

Dr. Franklin, che piacere
incontrarvi per la prima volta.

In qualche modo, conte di Vergennes,
sento come se fossimo vecchi amici.

È consuetudine
che i visitatori portino una spada.

Tuttavia, nel vostro caso,
meglio rinunciarvi.

Se volete seguirmi, signori.

Non sembra un ambasciatore.

Non indossa nemmeno la parrucca.

Dov'è la vostra spada, dr. Franklin?

L'uomo che ha scoperto l'elettricità
ha ora elettrizzato due continenti.

Lasciate che sia io il primo
a congratularmi

con il nuovo ambasciatore americano.

Mi dispiace per le ferite subite
a causa nostra.

Tutto questo non è più necessario,
ma l'effetto è sensazionale.

Il deputato delle Colonie Unite d'America,

monsieur Benjamin Franklin.

Vostra Maestà,
vi presento il dr. Benjamin Franklin

e suo nipote, William Temple Franklin.

Vostra Maestà.

Vi prego di assicurare al vostro Congresso
la mia amicizia, dr. Franklin.

Spero che la nostra alleanza...

...sia un bene per entrambi i Paesi.

Vostra Maestà può contare
sulla gratitudine del Congresso

e sulla sua fedeltà agli impegni presi.

Allora è tutto.

Permettete, Sire?

Se tutte le monarchie fossero governate
dai principi del vostro cuore,

non esisterebbero repubbliche.

Non è ciò che ho detto io?

Bien, docteur, abbiamo entrambi mentito
per formare questa alleanza.

Mentito, monsieur?
Solo anticipato una verità futura.

Sono arrivati gli americani!

Non parlate troppo.
Può essere una... fouineuse.

Prego?

Una ficcanaso.

Vostra Maestà,
gli americani sono arrivati.

Vostra Maestà, il dr. Franklin.

Vostra Maestà.

Ditemi, dr. Franklin,

gioco la carta del banco
o la carte anglaise?

La carta inglese non è mai
una scommessa saggia, Vostra Maestà.

Vi riterrò responsabile.

Siete bravo a giocare i soldi degli altri.

Se lo faccio, madame, è con l'intenzione
di ricompensare il mio benefattore

oltre che me stesso.

E così, rendere felici due persone.

Che ha detto?

Ha detto che spendere il denaro del Re
renderà felici due persone.

Sedetevi.

E ditemi quali carte giocare.

Se perdo, convincerò mio marito
a non firmare il trattato.

E se vincete?

Magari vi compro un cannone.

È proprio il tipo di gioco che mi piace.

Perdonatemi.

Avevate parlato di poche persone.

Quaranta, 50...

Dobbiamo dare da bere a tutte?

È un investimento, mia cara.

In cosa?

Nell'America. Ora che l'accordo è firmato,
tutti vorranno approfittarne.

E a chi si rivolgeranno?
All'uomo che era lì per primo.

Volete dire l'uomo
che non è ancora stato pagato?

Forse il Re ne sa un po' più di voi
su questo genere di cose.

Finalmente il mondo
può ascoltare la vostra musica.

Il mondo? I miei vicini, forse.

Non che a loro interessi
chi l'ha composta.

Allora dovete informarli.

Non sarebbe appropriato.

Se non dite alle persone chi siete,
allora...

Saranno loro a decidere da sole.

Madame, vi trasformerò in un'americana.

Attenzione!

Attenzione, prego!

Mesdames et messieurs.

Signore e signori,

questa sera mi rivolgo a voi
in due lingue,

perché il nostro Re ha ufficializzato

ciò che in cuor nostro sappiamo da sempre.

Che tra l'anima antica della Francia

e lo spirito giovane dell'America

c'è un legame di amicizia e comprensione

che nulla può spezzare.

All'amicizia.

Alla libertà.

Alla Franklinità!

Come desiderate, madame.

Sono diventato un neologismo.

Che cosa avete lì?

Un bicchiere vuoto.

Risolviamo subito.

Ehi! Da questa parte.

Ora sparisci.

Brindiamo a... a... a quello che fate.

Vorrei parlarvi.

Certamente.

Quali sono le intenzioni di vostro nipote?

Di Temple?

In merito a cosa?

Mia figlia.

Beh, lui la stima moltissimo.

Definiamo i termini, allora.

Voglio che sia tutto deciso
prima che sia troppo grande.

State proponendo...

Una nostra personale alleanza,
se capite quello che intendo.

Molto saggio.

Dunque, siete d'accordo?

Niente potrebbe rendere più felici
me e mio nipote.

Brindiamo a questo.

E madame Brillon?

Madame Brillon, cosa?

Anche lei è favorevole all'unione?

Non preoccupiamoci di questo.

E che cosa avete detto?

Che era ora di raggiungere un accordo,

altrimenti entrambe le nazioni
avrebbero sofferto.

Questo li ha spinti a firmare?

E poi avete incontrato la Regina.

Siete sempre al centro di tutto.

Che cosa farete adesso?

Questo.

Ragazzo mio!

Mademoiselle.

Nonno, noi...

È stata una giornata di alleanze gloriose.

Il sig. Temple me lo stava dicendo.

Temple è un ragazzo splendido.

Voi siete una ragazza splendida.

Siete una coppia splendida
e io... vado a pisciare.

Siete ubriaco.

E voi, signore, siete
una brutta canaglia, chiunque voi siate.

Dolce misericordia di Providence.

No, John Adams del Massachusetts.

Sig. Adams, che cosa ci fate qui?

Potrei farvi la stessa domanda.

Sto cercando...

Ho appena concluso...

Siete stato mandato ad assistermi?

No, signore.

A sostituirvi.

Sottotitoli: Giulia Durante