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Avanti, Louis. Avanti.

Dovrebbero fare l'eroina
in forma diversa.

Bastoncini di caramella, magari.

Ti devi dare una mossa,
Louis o perderò l'aereo.

Stai attenta, Lisa.

Anche tu, Louis.

Taxi!

Taxi!

GLI OCCHI DELLA NOTTE

Air Canada,

volo di linea DC-S 760

diretto a New York, aeroporto
internazionale John F. Kennedy.

Ehi, è questo St. Luke's Place?

- Tu, numero 98.
- Chi, io?

- Dov'è St. Luke's Place?
- Non lo so. Non vado più a scuola.

Ti ho fatto una domanda, ragazzo.

- SÌ, è questo.
- Grazie.

Chi si crede quello?

Cosa ha detto Lisa?

Te l'ho detto,
ha lasciato solo un messaggio.

- E chiedeva di me?
- Esatto.

- Come ai vecchi tempi, eh?
- Beh vedremo.

- Sei sicuro che sia qui?
- Leggilo tu.

Non ti agitare.
Ho solo fatto una domanda.

SE NON CI SONO, METTETEVI
COMODI. LA PORTA E APERTA

Lisa?

- Lisa?
- Che chiami a fare?

Ha detto che non c'era.

COMPAGNIA CHARLIE
TERZO BATTAGLIONE

MARINA AMERICANA

- Lisa non vive qui.
- SÌ, ho visto. Il posto è pulito.

Che c'è?

Da quando Lisa sa scrivere a macchina?

Da mai. Andiamo.

Credi che la casa sia sorvegliata?

- Cerca qualcosa?
- Lei, signor Talman.

E anche lei, Sergente Carlino.
Voglio anche lei.

Infatti cercavo entrambi,
e sono venuto per comprarvi.

Sergente Carlino, le dispiace
chiudere la porta, per favore?

Non chiamarmi sergente.

Perché? Le dà fastidio per caso?

- Ho detto di non chiamarmi sergente.
- D'accordo. Su, sedetevi.

Facciamoci una chiacchieratina.

- Cominciamo da chi sei tu.
- Sono Harry Roat junior di Scarsdale.

Scarsdale?

Allora, possiamo mettere
le armi sul tavolo adesso?

Prima vogliamo spiegazioni.

Sì, ma dobbiamo fare un passo indietro.

- E allora facciamolo.
- D'accordo.

C'era una volta

una bella principessa di nome Lisa.

Lei aveva due amici molto fidati,
a cui non daremo un nome.

I tre amavano recitare
davanti ad un pubblico selezionato.

La loro migliore improvvisazione
era quella del marito indignato

e del poliziotto che scoprivano
la moglie tra le braccia del suo amante,

0 viceversa.

I tre erano molto versatili.

L'interpretazione del poliziotto, va detto,
era particolarmente convincente, ma

d'altronde lui godeva dell'esperienza
acquisita nel suo precedente lavoro.

- Tu sì che sai farti degli amici.
- Grazie.

Gli affari andavano a gonfie vele
per i nostri tre eroi,

finché un giorno un agente di cambio,
un certo Parker credo, si arrabbiò,

e i nostri eroi finirono in prigione.
Anzi, solo due ci finirono.

Lisa, beh...

Beh, lei...

Lei scappò.

Vieni al dunque.

Lisa vorrebbe fare qualcosa
per i suoi due amici,

adesso che sono di nuovo in circolazione.

- Cosa vuole?
- Una bambola,

ed è disposta a pagare molto bene.

Adesso possiamo mettere
le armi sul tavolo?

- Io sono pulito.
- Parola di scout?

Lisa dice che ama l'ottone, sergente,
e la sua tasca sembra bella piena.

Non posso negoziare
in questa atmosfera di sfiducia.

Anche lei.

E tu? Qual è il tuo giocattolo preferito?

Geraldine.

E cosa fa Geraldine?

- Possiamo avere anche lei sul tavolo?
- No, temo di no.

- Perché no?
- Perché lei è il giudice di gara.

Ora. Lisa vi pagherà 2000 dollari
a testa per un paio di ore di lavoro.

Vi interessa?

Che tipo di lavoro?

Trovare la bambola di Lisa.

- Parli sul serio?
- SÌ.

- Che tipo di bambola?
- Una bambola normale, per bambini.

Cosa c'è dentro?

- Dobbiamo fare del male a qualcuno?
- Neanche a una mosca.

- È importante?
- No.

- Che ne pensi?
- Penso che sia un gran farabutto.

Già. Mica come noi, eh?

Vogliamo un anticipo.

250. A testa.

Oh, io e Lisa pensavamo 500 a testa.

Perché siete così generosi?

Così non chiedete cosa c'è dentro.

Così ora sappiamo cosa c'è dentro.

Beh, che ci volete fare.

Ci sono tutti.

Cosa dobbiamo fare?

Quello che fate sempre, signor Talman:
mentire, imbrogliare e recitare.

- Va' avanti.
- Lisa ha dato la bambola

a un certo Hendrix,
che aveva conosciuto in aereo.

Lisa è socievole.

Che vuoi dire?

Qualcuno che lei non aspettava.
Attendeva in aeroporto,

così Hendrix l'ha portata qui.

Chi è Hendrix?

Non è nessuno.

Uno perbene, a posto. Un fotografo.

Sembra che abbia moglie.
Lei dov'è?

Fuori.

Va a scuola.

Andiamo via. Questo non è
il posto giusto per chiacchierare...

Non si agiti, sergente.

- Perché no?
- Perché è gia tutto organizzato.

- Da te?
- Hendrix è nel suo studio,

che aspetta di fotografare
una certa signorina Lejiana.

Ma poco fa, il suo efficiente, umile

ed estremamente affabile segretario
lo ha chiamato

per dirgli che Lejiana era in ritardo.

- È fantastico.
- Ieri Lisa ha chiamato Hendrix,

ma lui non riusciva a trovare la bambola.

Ha detto di aver cercato dappertutto,
ma non era riuscito a trovarla.

Non vi sembra strano?

Lo penso anch'io, signor Talman.

- Stava mentendo?
- Non lo so, ma lo scopriremo.

Ora, guardatevi attorno.
Familiarizzate con il posto

perché domani saremo di nuovo qui.

E sei sicuro che la bambola sia qui?

Io e Lisa abbiamo già controllato.
Non l'abbiamo vista. Ma è qui.

Avete guardato qui?

Beh, comunque noi
non ci occupiamo di casseforti.

Lo so. Ma parlate, ecco perché
siete stati invitati a questa festa,

per aprire quella cassaforte
con la parlantina, sergente.

- L'armadio della camera è chiuso.
- Non lì. Ci sono solo vestiti.

- Come fai a saperlo?
- Ci ho guardato.

- Hai la chiave?
- E sullo stipite sopra la porta.

No, non c'è.

Se la saranno portata via con loro.

Chiudono a chiave l'armadio
e lasciano aperta la porta di casa?

Sono persone strane.
Perdono le bambole.

Credo che tu abbia appena fatto
un grosso errore.

Dammi la chiave.

Beh, se proprio...

E va bene, grassone, mettiti Îì.
Allontanatevi tutti e due, forza!

Se solo avessi chiesto per favore...

E ora dammi la chiave.

Per favore.

Va' a vedere.

Beh. stava sconfinando, Mike.
Stava ficcando il naso,

cercando di mettersi in proprio.

Non è stata una buona idea.

Se lasci passare cose del genere,
che ne ricavi?

Anarchia.

Nessuna disciplina, niente ordine.
Non è una buona idea.

Andiamocene!

- Non vi siete dimenticati qualcosa?
- 1 soldi ce li siamo guadagnati.

Parlo delle impronte digitali.

Avete appena messo
la vostra firma dappertutto.

Per ripulire tutto quello che avete toccato
ci vorrebbero ore.

Se non giorni.

In quanto a me...

beh, ho toccato solo una cosa
da quando sono entrato.

E ora è pulita

come me. Nessuna fedina penale,
nessun legame con Lisa.

Niente di niente.

Che succederebbe se vi facessi andare?
Io sparirei facilmente.

Ma voi? Non sarebbe una buona idea.

Non dimenticarti questo, sergente.

E il frigo. Non dimenticarti il frigo.

Carlino, piantala!

Possiamo provare dove eravamo
quando è successo questo.

Oh, e quando è successo?

- Poco prima che mi faceste entrare?
- E allora?

Allora fate esattamente come dico io,

e non ci saranno né polizia, né problemi.

Continua.

Prima di tutto le arrotolate
questo attorno e la portate fuori di qui.

Ho un furgoncino qui all'angolo.
Lo parcheggio qua davanti.

Perché non sul retro,
dove c'è meno movimento?

Non c'è uscita sul retro.

La lasceremo dove ho trovato questo.
Dammi una mano.

- La troveranno.
- Lo spero proprio.

Addosso ha solo la chiave di un albergo.
Quando la troveranno,

capiranno che lei è la signora Roat.

- Di Scarsdale.
- Esatto.

Questo cambia un po' le cose.

Anche secondo me.
Ne parliamo dopo.

No, ne parliamo ora.

Prima erano 2000 a testa.
Ora sono 4.

Tu vai dietro la porta, e tu lì dietro!

Non muovetevi.
E da sola. Non respirate.

Sam?

Sam, sei qui?

No, Susy, non ci sono.

Gloria?

- Parla Hendrix.
- Anche qui parla Hendrix.

- Ciao.
- Ciao.

Ti volevo dire che oggi sono stata
la migliore alla scuola per ciechi.

- Bravissima.
- E vero, te Io giuro.

E io ti credo.

Posso venire allo studio?

Non adesso.

Una certa signorina Lejiana
sarà qui da un minuto all'altro.

D'accordo, allora ti aspetto qui.

Senti, facciamo così.
Siccome questa Lejiana è già in ritardo,

aspetterà qui ancora qualche minuto.

Allora posso venire
ad aspettarti giù al bar?

- Certo.
- Non sarà difficile trovarmi.

Sarò quella che legge
Pater Coniglio in Braille.

Ciao.
Ciao.

Dannazione. Tu dovresti essere lì.

Gloria. Lo so che sei qui.

Hendrix non aspetterà per sempre.
Ci mettiamo al lavoro, figlioli?

Due più due. 4000.

Due più due, signor Talman.

Caldamente consigliati.
Usa e getta, si comprano a rotoli

per corrispondenza.

Srotolate il tappeto.

Guai in vista.

Guai in vista.

- Ehi. ciao Susy.
- Ciao, Shatner.

Aspetta, ti do una mano.

Oh, sei un vero cavaliere,
ma non dire a Sam che mi hai aiutato.

Sto imparando ad essere
totalmente autosufficiente.

Perché non scendi
a bere qualcosa questa sera?

Non posso. Sto andando in Vermont
a farmi qualche bella sciata.

A proposito, è tutto il giorno
che cerco il padrone di questo tugurio.

Il mio lucernario è ancora rotto.

- Se lo vedete...
- Non lo vediamo mai.

Ci deve un frigo nuovo
da quando abbiamo traslocato qui,

perciò non si fa vedere.

Non te la prendere.
Passa un buon fine settimana.

Lunedì formeremo un comitato
di affittuari o qualcosa del genere.

Sai che comitato!
Io, te, Sam, Gloria e sua madre.

Oh, beh.

- Ciao.
- Ciao.

- Susy?
- No, sono Batman.

- Posso aprire la porta?
- Sì, entra.

- Mi dai una mano, cara?
- Certo.

Che stai facendo?

Gloria.

Mi sta dietro da settimane
per queste foto.

Ho promesso che avrei finito queste.
Devo andare ad Asbury Park...

- Asbury Park? Pensavo che tu...
- Mi dispiace, l'ho saputo solo ora.

Non importa.
Avevo solo in mente qualcosina.

- Puoi aspettare fino a domani?
- Certo.

Ha chiamato l'industria chimica.
Hanno visto le mie foto sul Times.

Vogliono che la loro nuova fabbrica
sembri l'ONU.

Un altro lavoro notturno.

Pagano molto bene, comunque.
E l'ultima volta.

- Posso venire con te?
- Certo, ma...

Finirei prima se non venissi.

Lo sai che c'è stato un omicidio
da queste parti la scorsa notte?

Hanno trovato il corpo stamattina.

Una donna di Scarsdale.
L'ho sentito alla radio.

E allora?

E se mi tagliassero a pezzettini
e mi buttassero nel fiume?

Pezzetti così piccoli che nessuno
potrebbe farli risalire

ad una povera ed indifesa ragazza cieca,

il cui marito era ad Asbury Park.

- Non mi stai ascoltando, Sammy.
- SÌ che ti ascolto.

Perché non facciamo entrare
un po' di luce qua dentro?

Trovano sempre dei corpi a New York.

Ma non in un parcheggio
praticamente sotto casa tua.

- Te lo stai inventando, Susy.
- No, è vero. Lo giuro.

Te l'ho detto, l'ho sentito alla radio.
Davvero.

Andiamo, Susy.

La polizia non ha assolutamente idea
di chi sia stato.

Inquietante, non trovi, Sammy?

Adesso ti dico come la penso.

Penso che sia un tuo sotterfugio
per farmi rimanere a casa.

Beh, una donna di Scarsdale
è stata assassinata,

e questa è la pura verità.

E tu temi per la tua vita,
anche questa è la pura verità?

No, ma valeva la pena tentare.

Quattordici.

- Sei sicuro che ci andrà?
- Sì.

- Se non si sbriga perderà l'autobus.
- Ha tutto il tempo.

Che giornata per andarsene
ad Asbury Park.

- A che ora parte l'autobus?
- Alle cinque.

Hai tempo per un'altra tazza di caffè?

Magari mezza.

Se quella donna chiama per la bambola,
dille che non l'ho ancora trovata.

DÌ a Gloria di dare un'occhiata.
Dev'essere qui da qualche parte.

Non voglio qui Gloria oggi.

Non ho bisogno di lei.

- Sì, invece, per fare la spesa.
- Non Gloria!

- Mi dici dov'è?
- Puoi trovarlo da sola.

Altrimenti, te lo direi.

- Che cos'hai contro Gloria?
- Tantissimo.

Il fatto è che è innamorata di te.
Il che fa di me una strega.

Susy, è solo una bambina.
Più a sinistra, davanti a te.

Preferirei avere un cane.

I cani non fanno la spesa.

Non possono neanche spostare
i mobili per farmi cadere.

È il suo nuovo hobby.
Mi sono quasi rotta una gamba ieri.

Si è anche fumata una sigaretta.
Ho sentito l'odore quando sono tornata.

Susy, non essere così dura con lei.

Il padre se n'è andato di nuovo
e la madre passa i fine settimana in città.

Povera Gloria, la sballottano qua e là
come una pallina da ping-pong.

E se non bastasse, ha cominciato
a portare gli occhiali.

I ragazzi a scuola la prendono in giro,

e la chiamano “mostro alieno".

Il frigo va sbrinato, cara,
ma stavolta lo fai a modo mio.

È più pratico.
Usa dell'acqua bollente.

- E se così mi bruciassi le mani?
- Devi fare attenzione.

La pomata per le scottature
è nel cassetto.

Se il tempo è bello,
cerca di arrivare fino allo studio.

Senza barare.

Devo per forza diventare
la campionessa mondiale dei ciechi?

Sì!

Allora, lo diventerò.

Sarò quello che tu vuoi che io sia.

Dimmi quello che vuoi,
ed io lo diventerò.

- Susy...
- Dico davvero.

Voglio che tu sia solo te stessa,

perché è così che ti amo.

Davvero? Davvero?

Secondo te?

- Vuoi che rimanga a casa?
- SÌ.

Ma puoi andare lo stesso al lavoro.

To pulisco qui,

e quando torni,
sarò tutta bella e profumata.

Sei sicura che va bene?

Allora devo andare.

Dov'è la presa del frigo?

La troverai.
E non vale chiedere a Gloria.

Sam.

Mi stai guardando?

- Ciao, sciocchina.
- Ciao, sciocchino.

Grazie mille.

Bene, signor Talman,
è ora di mettersi in azione.

E ricorda che c'è una ragazzina
che si aggira per la casa.

E porta gli occhiali.

Sam. Gloria!

Aiuto!

Centralino.

- Pompieri, per favore...
- SÌ, pronto.

Sta andando a fuoco qualcosa.
Sono cieca e non vedo dov'è.

- Sta peggiorando.
- Mi dia l'indirizzo.

Ventisette B...

Aspetti. Credo sia arrivato qualcuno.
Avanti!

La porta è aperta.

- Sta bene?
- C'è un incendio. Riesce a vederlo?

- Sono cieca e non so dov'è.
- Ah, sì, eccolo.

- Attenta.
- Sto bene. La prego, trovi l'incendio.

E nel portacenere.

Era solo un mozzicone.

E un po' di carta che faceva fumo.

Dove era?

Era sul...

E questa cos'è, una cassaforte?

Contro il muro? Sì.

Non capivo da dove venisse.

Il fumo...

Non amo molto il fumo.

- Io non la conosco, vero?
- No, signora Hendrix.

Mi chiamo Mike Talman.
Ero amico di Sam.

Non so come ringraziarla
per il suo aiuto.

Mi dispiace, ma Sam non è qui.

Tornerà tardi questa stasera.

E colpa mia.
Avrei dovuto chiamare,

ma ho pensato di rischiare.
Volevo vedere se gli andava una birra.

Aspetti. Le do una mano.

- Ecco.
- Grazie.

Non vedo Sam da anni,
ma certe persone non si dimenticano.

Oh, Sam non si dimentica.

Almeno, io non dimentico.

Mi ha salvato la vita.

Cioè?

- Cioè mi ha salvato la vita.
- Allora siamo in due.

Allora siamo in due, signora Hendrix.

Susy.

Susy.

Grazie.

Vuole dire nell'esercito?

Nei Marines, certo.
Terzo Battaglione.

COMPAGNIA CHARLIE
3° BATTAGLIONE

- Compagnia Charlie.
- Esatto.

- Glielo ha mai raccontato?
- No. Mi dica.

No, lo chieda a Sam.

Oh, la prego.
Lui non me lo dirà.

E meglio che lo chieda a Sam.
Gli piace fare le cose a modo suo.

- Lei è cattivo proprio come Sam.
- Siamo fatti così.

- I cattivi Mike e Sam.
- Beh, lo siete.

Vuole un drink, Mike Talman?

No. No, grazie.

Queste fotografie sono di Sam?

- Sì,
- Già, lo immaginavo.

Ehi, eccone una mia.

Ho messo su un bel po' di chili da allora.

Mi dica una cosa.
Lo conosceva all'epoca Sam?

No, ci siamo incontrati solo un anno fa,
subito dopo il mio incidente.

Lei...

Ha perso la vista in un incidente?

SÌ, in un incidente d'auto, o meglio
nell'incendio che ne è seguito.

Un giorno mi esercitavo
ad attraversare la strada,

ed ero circondata da macchine
che sembravano impazzite. E

all'improvviso un uomo di nome Sam
mi ha presa per mano.

È andata così,

Gloria?

- Chi c'è?
- Una ragazzina.

Entra, Gloria.

È andata via.

Beh, mi dispiace di non aver visto Sam,
ma sono lieto di aver conosciuto lei.

Lei è una persona squisita.
Sam è un uomo fortunato.

Anche Susy lo è.

Arrivederci.

La prego, dica a Sam che sono passato.

La prossima volta che torno da Phoenix
farò prima una telefonata.

Grazie infinite per...

Oddio! Pronto? È ancora li?

Ho bisogno del suo indirizzo.

Sono mortificata per averla
fatta aspettare al telefono.

E stato davvero molto gentile
a rimanere in attesa.

- Ha trovato l'incendio?
- SÌ. È spento ora.

- Era solo una sigaretta.
- Tutto a posto allora?

Sì, grazie.
Ora è tutto a posto.

Arrivederci.

È terribile.

Mike?

Chi è Mike?

Ciao, Gloria.

- Chi era quell'uomo?
- Un vecchio amico di Sam dell'esercito.

Non lo conosci, cara.

Oh, capisco.

La lista della spesa è pronta?
Il supermercato chiude tra poco.

E sul tavolo e ci sono anche 5 dollari.
Li vedi?

Oh. Gloria?

E magari quando torni
mi dai una mano con il frigo.

Devo sbrinarlo prima che Sam torni.

- Che stai facendo?
- L'ho spento per sbrinarlo, ovvio.

- Non si fa così.
- SÌ che si fa così.

L'ho fatto per mia madre
centinaia di volte.

Il frigo di tua madre è moderno.
Questo è decrepito.

Dobbiamo fare come dice Sam.
Noi...

Bene, facciamo come dice Sam, allora.
Io vado al negozio.

Hai chiuso la porta?

Sì.

- Non l'ho sentita chiudersi.
- Bene, allora è aperta.

- Per favore, chiudi la porta.
- Chiuditela da sola. Sei più vicina.

Gloria, chiudi la porta.

- No!
- Gloria!

No, non voglio!

Senti, mostriciattolo,
è meglio per te se la smetti, e subito!

Cos'è stato?

Cosa stai facendo?
Smettila!

Smettila! Gloria, mi hai sentito?
Smettila!

Smettila!

Non dovevi chiamarmi così.

To non ti chiamo mostriciattolo.

Hai ragione, non dovevo.
Ho sbagliato.

- Va bene.
- No, non va bene.

Le persone non dovrebbero
dire cose del genere.

Sono cose brutte,
e le persone non dovrebbero dirle.

È che mi spavento molto, a volte.

Non sono ancora molto brava, Gloria,
non sono ancora abituata a questa

oscurità.

Divento irascibile e impaziente e...

- So che sono spesso impresentabile.
- Oh, no. Sei bellissima.

Che cosa carina che hai detto.

Grazie, Gloria.

Però mi piacerebbe poter fare di più.
Sai, cose importanti come

fare un soufflé o scegliere una cravatta,

scegliere la carta da parati
per la camera da letto. Capisci?

SÌ. Capisco.

E io vorrei essere bellissima.
Non si può avere tutto, vero?

Mi sa di no.

Scusami, Susy, se sono insopportabile.

E io sono una vecchia brontolona.

Abbiamo rotto niente?

Oh, no.
Sono stata attenta a cosa tiravo.

- Hai fatto bene.
- L'ho imparato da mio papà.

Bene, tesoro, mettiamo tutto a posto
e poi corri al supermercato.

Attenta!
C'è un coltello per terra.

Grazie.

Vai adesso. Metto via io qui
così so dove trovare le cose.

- Bene. A dopo.
- D'accordo.

Ciao.

Desidero parlare
con il signor Sam Hunt, ragazzina.

Chi?
Beh, non vive qui.

- Vattene, ragazzina.
- Susy!

- Susy!
- Va' ragazzina. Va' a fare le tue cose.

- Gloria, che succede?
- Vorrei parlare con il signor Sam Hunt,

e dica alla signora Roat che desidero
parlare anche con lei. Dove sono?

- Chi è lei?
- Non è giusto, sa, e non va bene!

- Mi dica cosa vuole...
- Lì dentro!

Cosa vuole?
Cosa sta facendo?

Non può entrare Îì.

Mi dica chi è lei.

Ecco! Avevo ragione, povera stupida,
ed ora ne ho le prove.

Dica al signor Hunt di lasciarla in pace
o l'aggiusto io!

- La prego...
- Lo concio per le feste!

Oh bene, bene.

Non mi toccare.

Susy, sono Mike Talman.
Ho dimenticato un pacchetto.

Mike!

- Susy, cosa c'è?
- Mike.

E entrato un uomo.
E corso qui dentro come un fulmine.

Se n'è andato ora. Va tutto bene.

- Ho paura.
- Sono qui io, ora. Va tutto bene.

Chissà cosa pensa di me.

Ogni volta che mi vede,
mi trova in preda al panico.

No. No. No.

La camera da letto è in subbuglio.
Ha buttato roba dappertutto.

È meglio chiamare la polizia.
Potrebbe aver rubato qualcosa.

Conosce il numero?

279

0099.

Almeno, è il numero perle emergenze.

Andrà bene.

279

CABINA TELEFONICA
2424598

9

9.

Non si preoccupi.
Cambierò il mio volo per Phoenix e

- rimarrò finché avrà bisogno di me.
- Lo farebbe davvero?

Ma certo.

Pronto?

Polizia?

E l'uomo si è scagliato dentro casa.
È così?

Sì, era sulla porta
quando la ragazzina è uscita.

È Gloria. Abita al piano di sopra.

Sì, ce l'ho sul taccuino.

- Poi ha aperto tutti i cassetti.
- Sergente, l'uomo è ovviamente pazzo.

Perché non fa rapporto
e sì mette sulle sue tracce?

Lei mi racconti i fatti.
Decido io il resto, se non le dispiace.

Sì che mi dispiace.

- Si comporta come se nulla fosse.
- Lasciamo fare al sergente, Mike.

Grazie, signora.

La cosa importante è che quest'uomo
non ha rubato niente, giusto?

No.

No, non ci sembra.

Credo che accetterò quel drink, ora.

Certo.

Beh, ora tolgo il disturbo.

Se manca qualcosa,
mi chiami al Sesto Distretto.

- Grazie, sergente.
- Dovere.

Arrivederci.

- Le preparo qualcosa?
- No, grazie.

Pronto.

Oh, un momento.
E per il sergente.

Vado a chiamarlo.

Sergente!

Sergente!

- Cosa c'è?
- La vogliono al telefono.

Scusi di nuovo, signora Hendrix.

Temo che questa sarà una lunga serata.

Grazie.

Parla Carlino.

SÌ, tenente, dica pure.

Si è presentato lui?

Beh, e cosa c'entra la bambola?

Certo.

Certo, capisco.

D'accordo.

Signora Hendrix, visto che sono qui
forse dovrei dirle che

non intendo allarmarla,

ma stamattina è stata trovata
una donna qui vicino.

- Lo so.
- La conosceva?

Non ho detto questo.

So quello che è successo.
L'ho sentito alla radio.

Oh, capisco.

Per caso suo marito la conosceva?

- Mio marito?
- Certo che no.

Mi dispiace, signor Talman,
ma devo indagare.

Ha sentito niente di strano
ieri pomeriggio o sera, signora Hendrix?

No, niente.
Siamo stati fuori tutto il giorno.

To vado alla scuola per ciechi,
e mio marito va al suo studio.

C'era qualcuno con lui nello studio?

- No.
- Ehi. un attimo. Cos'è questo?

Doveva fare delle foto a una ragazza,
ma lei non si è presentata.

Ma nessuno può provare che fosse lì
o cosa stesse facendo, giusto?

Ha qualche motivo
per interrogare la signora?

- Non la sto interrogando.
- Perché prende appunti, allora?

È un mio diritto chiedere, sa?

Sicuro, ma lei ha il diritto
di non rispondere.

Non si studia più la costituzione
a scuola di polizia?

- Lei è un avvocato?
- No, ma conosco i miei diritti!

No, non pensavo che lo fosse.

Beh...

Arrivederci, signora Hendrix.

Forse ci rivedremo.

- Mike?
- Beh, lui sì che è stato d'aiuto.

Mi dica... questa stanza è sporca?

No, perché?

Perché il sergente puliva dappertutto.

- Ah sì?
- Sì,

Sopra al frigo e

lungo il corrimano.

Tenga.

Ci penso io.

Forse ha dimenticato il distintivo.

La prego di scusare l'intrusione,
signor Hunt.

No. Qui vivono i coniugi Hendrix.

Hendrix. Oh, mi dispiace

ma questo non è il numero 27B
di Saint Luke's Place?

Sono la signora Hendrix.
Desidera?

Mi chiamo Harry Roat junior.

Cosa c'è, Susy?

- La signora Hendrix non vede.
- Ah, capisco.

Mi scuso per l'intrusione,
signor Hendrix...

- No. il mio nome è Talman.
- SÌ, beh, ad ogni modo...

Signora Hendrix, mio padre è stato qui?

- Un uomo anziano?
- SÌ, La prego, mi lasci spiegare.

Sono mortificato.
Dev'esserci stato un terribile errore.

Ha messo a soqquadro la casa.
Farebbe meglio a tenerlo a bada.

Beh, non è pazzo.
Le assicuro che non è pazzo.

È solo molto vecchio, e crede che
un fotografo di nome Sam Hunt viva qui.

Mio padre è molto anziano,
e molto preoccupato per me.

Lui crede che mia moglie

si veda con questo signor Hunt.

Ecco perché sono venuto a disturbarla

Eccomi, Susy, ho fatto la spesa.

Grazie, Gloria.

La metto via io.

Okay

- Ciao.
- Ciao.

Sa, signor Roat, credo che lei
abbia proprio sbagliato casa.

- Dia qui.
- Non conosco nessuno di nome Hunt.

Neanch'io conosco questo signor Hunt,
signora, ma se posso spiegare.

Vede, tre anni fa

mia moglie soggiornò a Montreal
con mia madre e mio padre.

E in quel periodo,
mio padre dice che mia moglie

aveva conosciuto questo fotografo
di nome Sam Hunt.

Ora, mio padre è convinto
che loro continuino a vedersi

di tanto in tanto.

Mia moglie è

molto bella.

- Venga al dunque, signor Roat.
- Beh,

credo che mio padre abbia seguito
mia moglie nel suo appartamento.

Si sbaglia.

Vede, l'altro pomeriggio
c'è stato un diverbio.

Mia moglie e mio padre si sono
scambiati parole poco piacevoli

e mia moglie è andata via
portando con sé la sua bambola.

La sua bambola?

Sì, vede, è stata la bambola
la causa della discussione.

E stata fatta espressamente per
mia moglie, con un carillon particolare.

Quando mia moglie se n'è andata,
mio padre ha detto:

Sam Hunt le ha dato la bambola.
Lo sai questo, vero?

Dopodiché è uscito come una furia
per andarla a cercare.

Poi, mi ha chiamato per darmi l'indirizzo

di questo appartamento.

E questa mattina quando ho detto
a mio padre che Lejiana non era...

Lejiana?

SÌ. Lejiana, mia moglie.

Quando ho detto a mio padre
che non era tornata a casa

si è agitato terribilmente
ed è sparito con la mia macchina,

così mi sono deciso a venire qui
nella speranza di...

- Sua moglie non è rientrata stanotte?
- Esatto.

Vuole che risponda io, Susy?

Pronto.

Sì. Un momento.

Susy, è il sergente Carlino.
Vuole parlare con lei.

Perché?

- Vuole lasciare un messaggio?
- Ora è meglio che vada.

- No, dica pure a me.
- Perdoni l'intrusione.

Beh, suo figlio è qui.

Aspetti, vuole parlare con lei.

- Chi? Chi vuole parlare con me?
- La polizia.

- Dica che me ne sono andato.
- Riguarda sua moglie, signor Roat.

Pronto.

Sono io.

Esatto. No, non è tornata.

Infatti.

Sta bene?

No, me lo dica adesso.

- Signor Roat!
- Mike!

Oh, ho paura.

Ho molta paura.

Stia tranquilla, Susy.

Se n'è andato.

La signora Roat è morta.

E stata uccisa ieri qui vicino.

- Come ha detto?
- E la polizia pensa che sia stato Sam.

- Sam?
- SÌ. La bambola.

La bambola.
Quella che il signor Roat ha descritto.

Sam ha portato qui una bambola
proprio come quella dal Canada.

Lo stavo aiutando a disfare le valige,
quando è caduto qualcosa sul pavimento.

Qualcosa con un carillon.
Una bambola!

Fatta espressamente per lei in Canada.
E ce l'aveva Sam!

Credevo fosse una sorpresa
per me, ma non lo era.

Era per una bambina in ospedale.

Una donna all'aeroporto
gli aveva chiesto di tenergliela,

affinché l'altra ragazzina che era
all'aeroporto non ne fosse gelosa.

La donna ha chiamato ieri
per la bambola, ma Sam non la trovava.

Sam non aveva mai visto quella donna
prima di allora. Me lo ha detto lui.

Non faccia così, Susy.

Poi c'è quest'altra donna
che doveva fotografare.

Sam ha detto che non si è presentata.

Ma l'ha aspettata a lungo.

II suo nome era Lejiana,
come quello della signora Roat.

Beh, supponiamo che la conoscesse.
Non è poi così grave.

Oh, ma lo è.

D'accordo, allora.
Diciamo che è grave.

Cerchiamo di capirci qualcosa.

Cominciamo dal principio.

Prima un vecchio entra e urla qualcosa
su Sam e la signora Roat.

Poi corre in camera da letto
e la mette a soqquadro,

facendo disordine nel suo comò.
Perché?

Deve aver preso qualcosa, Susy.
Di sicuro.

Venga.

Ora, faccia attenzione.

Controlli, cerchi di capire
se manca qualcosa.

Manca la foto di matrimonio.
Quella mia e di Sam.

La vede da qualche parte?

No.

È la cosa più oltraggiosa che abbia
mai sentito. Ora chiamo la polizia.

No!

No, Mike. non possiamo.

Non dobbiamo dire nulla
alla polizia. Nulla.

Devono dimenticarsi di noi, Mike.
Pensano che sia stato Sam!

La prego.

Cos'è stato?

- Che strano.
- Cosa è strano?

È appena arrivata
una macchina della polizia.

È parcheggiata qua fuori.

Susy, credo che stiano
sorvegliando la casa.

Non si preoccupi.

È inutile, Mike.

Cosa?

La bambola. Non la trovo.

Aspetti. Ho trovato un'altra valigia.

Cosa?

Ho trovato un'altra valigia.

Trovato niente?

No, solo dei fogli.

E delle lettere.

Beh, se sono della signora Roat,
non me le legga.

Oh, sono sue, Susy.

Scrive bene a macchina.

Non sapevo che Sam le avesse conservate.

Susy, mi ascolti. Sam è nei guai.
Dobbiamo fare qualcosa.

Dobbiamo trovare quella bambola.

È l'unica cosa che può provare
la colpevolezza di Sam.

Ma non c'è.
Abbiamo guardato dappertutto.

No, aspetti un momento.
E stata lei a dirmelo.

Lei ha detto che Sam ha portato
una bambola dal Canada.

La stessa bambola che ha descritto Roat.

E ha detto anche che la bambola
provava che Sam

e la signora Roat si conoscevano.

E ora la signora Roat è morta,
proprio dietro l'angolo.

- Forse mi sono sbagliata.
- Non ha importanza.

Se lei ha pensato in questo modo,
lo farà anche la polizia.

Senza la bambola,
sono solo congetture dei Roat,

ma con la bambola,
la polizia ha delle prove contro Sam.

- Mike
- Lo capisce questo?

Mike, si ricorda la mia reazione
quando è entrato il figlio di Roat?

- Mi sta ascoltando?
- Per un attimo temevo fosse il padre.

Aveva le stesse scarpe del padre.
Erano scarpe nuove.

Ed una scricchiolava un po'.

- Forse lei non lo ha notato.
- No, infatti.

E un'altra cosa, è inverno

- e quindi fa buio presto, giusto?
- SÌ.

E allora perché tutti
hanno mosso le tapparelle?

- Cosa?
- Lo ha fatto il signor Roat.

E anche il sergente Carlino.

Mike.

La macchina della polizia è ancora fuori?

Vado a vedere.

- SÌ, e guardano da questa parte.
- 1 poliziotti nella macchina, li vede?

- Non molto bene. È molto buio.
- Ci provi. E importante.

- Perché?
- Uno dei poliziotti è il signor Roat?

- È lui?
- No.

No, non è lui.

La macchina della polizia
avrà sicuramente una radio, no?

Immagino di sì.
Dove vuole arrivare?

Prima il sergente Carlino
sposta la persiana

e subito dopo la polizia chiama
e chiede di parlare con lui.

Poi il signor Roat junior
muove la persiana e Carlino lo chiama.

Non credo che la polizia operi così.
Sa troppo di guardie e ladri.

La storia del signor Roat
e quella di Sam non quadrano.

E stavo per dimenticarmi
una cosa molto importante.

- E cioè?
- Che conosco Sam

e non conosco il signor Roat.

Si deve convincere che quello
che conta è ciò che pensa la polizia.

Se vogliamo aiutare Sam,
dobbiamo trovare quella bambola.

- Ma non c'è! Non è qui!
- Deve esserci!

- Dev'essere nella cassaforte.
- Ma gliel'ho detto, non è possibile.

- Perché no?
- Ma perché non è nostra, in realtà.

La donna che occupava l'appartamento
prima di noi voleva vendercela.

E quando siamo riusciti a convincerla
che non la volevamo

l'ha chiusa a chiave e ha buttato
la chiave nel tombino qui fuori.

- Susy, lei si sta inventando tutto.
- Non è vero. Perché dovrei?

- Attenzione.
- Perché dovrei?

Ripensandoci, nemmeno io aprirei
la mia cassaforte davanti a un estraneo.

L'ho trattata per caso da estraneo?
Vorrei tanto che la bambola fosse lì.

E comunque è un problema suo, no?

Suo e di Sam. È giusto che faccia quello
che ritiene più giusto per lui.

Dove sta andando?

A prendere le mie cose.
Non posso perdere l'ultimo aereo.

- Ha detto che sarebbe rimasto.
- Sam tornerà presto.

Mi lascia il suo numero di telefono?

Quale numero di telefono?

Di dove sta andando,
nel caso trovi la bambola.

La chiamo io quando arrivo.

Mi dia almeno il nome del suo amico,
così lo trovo sull'elenco.

Beh, d'accordo.
Forse l'ho scritto da qualche parte.

- Eccolo. Se lo ricorderà?
- Sì.

CABINA TELEFONICA
2424598

- C2
- 242. È come il nostro. Continui.

- 4598.
- 242-4598.

Bene.

Mike?

Grazie.

Cinque, nove.

- Dov'è Roat?
- E chi lo sa?

A picchiare le vecchiette.
Com'è andata lì dentro?

È in gamba, amico.
E davvero in gamba.

Già.

Sta a te, ora. Dalle un minuto,
poi dacci dentro.

Spremila più che puoi.
Insisti sulla cassaforte e sulla bambola.

Se davvero è lì e non sa come aprirla,
lo farà quando te ne sei andato.

E il signor Roat junior di Scarsdale?

Già. II signor Roat.

Chi è?

Sono io, Susy.

Grazie a Dio.

Quando sono salita, mi sono accorta
che avevo ancora il burro nella borsa.

Ti ricordi l'uomo che era qui
quando hai portato la spesa?

- Quale?
- Non l'amico di Sam. L'altro.

- Certo.
- Che aspetto aveva?

Aveva un'aria un po' stupida, direi.

- Lo riconosceresti, non è vero?
- SÌ.

Vieni.

Sali sulla sedia
e guarda fuori dalla finestra.

C'è una macchina della polizia.
La vedi la faccia del poliziotto?

Non c'è una macchina della polizia.

- Sei sicura?
- Certo che sono sicura.

Non c'è nessuna macchina.

Beh, a dire il vero, c'è un furgone
vicino alla cabina telefonica.

Cabina telefonica?
C'è nessuno dentro il furgone?

Beh, c'è un uomo in piedi lì vicino.

È l'uomo che era qui
quando hai portato la spesa?

Non credo.
Susy, sta venendo qui.

Attenta.
Sta guardando dalla finestra.

- Ti vede?
- No, ma sta ancora guardando.

Se ne sta andando. Se n'è...

Ce l'avevi tu!

- L'ho solo presa in prestito.
- Dobbiamo nasconderla.

- Dov'è? Dammela.
- E sotto i tuoi piedi.

L'avevo solo presa in prestito.
Ecco perché l'ho riportata.

Dove possiamo metterla?
Nella lavatrice. Vieni. Aiutami.

- Gloria?
- SÌ?

Ti andrebbe di fare qualcosa
di difficile e terribilmente pericoloso?

- Moltissimo.
- La vedi la cabina dal piano di sopra?

- Dalla stanza di mia madre, credo.
- Bene.

Vai di sopra e tieni d'occhio la cabina.
Non la perdere di vista un secondo.

Ora, se qualcuno del furgone ci entra
e fa una telefonata,

- chiamami appena ha finito.
- Bene.

Fai squillare il telefono due volte,
poi metti giù. Ricorda, due volte.

- Ho capito. Come un segnale.
- Bravissima.

Susy, se hai bisogno di me,
batti sulle tubature dell'acqua.

- Chi è?
- Il sergente Carlino.

Sotto le scale, presto.

Arrivo subito, sergente.
Un attimo.

Eccomi.

Mi scusi se l'ho fatta aspettare.

Sono contenta che sia qui, sergente.

Dei ragazzi giocavano qua fuori,
e credo abbiano rotto una finestra.

- Le dispiace dare un'occhiata?
- Qui?

Credo di sì.

Non c'è niente di rotto qua.

Beh, forse è successo in bagno.
Sa, non distinguo bene.

No, niente di rotto da nessuna parte.

Signora Hendrix, mi hanno informato
che il signor Roat è stato qui oggi.

Sì, è passato di qui un attimo.

Vedo che lei stava cercando qualcosa.

Cercavo i sacchetti della spazzatura.

No?

Sa cosa credo io?
Che stava cercando la bambola.

Non è vero.
Cercavo i sacchetti della spazzatura.

No, la bambola! Quella che suo marito
ha portato dal Canada.

- Quella che diede alla signora Roat.
- Mio marito non la conosceva.

Mi dispiace, signora Hendrix,
ma non è così.

Il signor Roat ha riconosciuto suo marito
da una foto che il padre ha con sé.

II vecchio Roat dice di aver visto spesso
suo marito e la signora Roat insieme.

Molto bene. Ora, chissà
dove potrebbe essere quella bambola.

- Forse in quella grande cassaforte?
- No, non c'è niente lì dentro.

Non c'è nessuna bambola, e
mio marito non conosce la signora Roat.

SÌ invece, la conosceva eccome.
Ora, se non apre quella cassaforte

tornerò con un mandato
e lo farò io stesso.

Mi ci vorranno 10 minuti.
Tutto finito prima che suo marito torni.

- Chi chiama?
- Il Sesto Distretto.

Voglio parlare con il signor Roat.

- Centralino?
- Un momento.

Glielo trovo io, signora Hendrix.
Faccio prima.

- Pronto?
- Sesto Distretto? Parla Carlino.

Dimmi.

Il signor Roat junior è ancora lì?
La signora Hendrix vuole parlargli.

Aspetta che guardo.

È per te. Roat junior.

- Pronto? Parla Harry Roat.
- Sono la signora Hendrix.

II mio avvocato dice

che se suo padre non la smette
di accusare mio marito

prenderà provvedimenti in merito.
Mi sono spiegata, signor Roat?

Sì, SÌ. Certo.
Grazie, signora Hendrix.

Grazie.

Il suo amico avvocato
non fermerà me, signora Hendrix.

Tornerò con un mandato di perquisizione.

Devono aver sbagliato numero.

Come ho detto, tornerò presto.

E si ricordi,

non si muova da qui.

242-4598.

- Pronto?
- Mike, è lei?

SÌ, Susy. C'è qualcosa che non va?
L'ha trovata. Ha trovato la bambola.

Perfetto.

Dove ra?

Glielo dirò dopo.
Può fare un salto adesso?

- Vengo subito.
- D'accordo.

Oh, Mike? Ora si sistemerà tutto,
non è vero?

SÌ, Susy. Ora si sistemerà tutto.

Mike?

No!

No.

No.

No.

Carlino? No.

- Centralino.
- Centralino, la polizia. Presto.

- Susy, sono io, Mike.
- Deve avere sbagliato numero.

Chi era? Con chi parlava?

Sono ragazzini.
A volte chiamano e dicono brutte cose.

Non credo lo facciano con cattiveria.

La bambola. Susy, dov'è?
Dov'era nascosta?

È buffo, sa. Non so perché
non ci abbia pensato prima.

- Non so dove ho la testa.
- Non importa. Dov'è?

- Lei penserà che sia una stupida.
- Susy, non complichi le cose.

- Mi dia la bambola e Sam sarà salvo.
- E questa è la cosa importante.

- Se succedesse qualcosa a Sam...
- Susy, dov'è la bambola?

Gliela prendo. Mi darebbe le chiavi
che sono vicino al frigo?

Sono queste?

Sì.

- Aspetti qui, Mike. Torno subito.
- Un momento. Dove sta andando?

Allo studio di Sam.
La bambola è Îì.

Come fa a sapere che la bambola
è nello studio?

Me l'ha appena detto Gloria.
La ragazzina della spesa.

Stava facendo una commissione
per Sam, e l'ha vista.

- E sentita. Aveva un carillon.
- Ne è sicura?

Sicurissima. Se non fosse stato
per il sergente Carlino

avrei potuto dirglielo prima.

D'accordo, Susy. Vado a prenderla.

Dov'è lo studio?

A un paio di isolati da qui.
78 West Eighth, ultimo piano.

Lo scrittoio è nell'angolo,
lontano dalla finestra.

È uno di quelli
con l'apertura a soffietto.

Ha capito cosa intendo,
quelli con tanti cassetti e scomparti e

- SÌ, ho capito quale intende.
- Si trova nel cassetto di sinistra.

Così ha detto Gloria.

Susy, glielo chiedo per l'ultima volta.
Non c'è tempo per gli errori.

E sicura la bambola sia lì?
E sicura di dirmi la verità?

Sto salvando la vita
a mio marito, no, Mike?

Torno subito. Non si muova di qui.

- Si faccia un tè o un caffè.
- Come vuole lei, Mike.

Susy! Susy. Sono io.

Gli uomini che sono appena usciti,
chi sono?

- Dove sono adesso?
- Attenta. Due se ne sono andati.

- E quello che guardava dalla finestra.
- Carlino. SÌ?

Beh, lui è fuori.
Sembra che stia di guardia.

Ora

la prima cosa che dobbiamo fare
è rimanere calme.

Io sono calma, Susy.

SÌ, lo so che lo sei. Davvero.
E bello sentirtelo dire.

- Sono dei poliziotti?
- No, non sono poliziotti.

Di sicuro non sono poliziotti.

Quello sulla strada,
posso girargli attorno?

- Non senza farti vedere.
- Allora devo rimanere qui.

- Lui non ti ha mai visto, vero?
- No.

Bene.

Sai dov'è la stazione degli autobus?

È sulla 42a. Prendi un taxi.
L'autista saprà dove portarti.

- 42! Strada.
- Tieni. Avrai bisogno di questo.

Cosa devo fare?

Chiedi se è rientrato l'autobus
da Asbury Park.

- Asbury Park. Dillo.
- Asbury Park.

Controlla tutti gli autobus
da Ashbury Park.

Rimani tutta la notte, se necessario.

Sam è su uno di quelli.
Credi di farcela?

Sicuro. Cosa gli devo dire?

Tutto. Digli dei tre uomini.
Sam saprà cosa fare.

- Appena esci, chiamo la polizia.
- Bene.

Come vorrei che queste cose
succedessero tutti i giorni.

Oh, faccio una raccolta per gli scout.
Vuole comprare dei biscotti?

E sicuro di non voler comprarne un paio
di scatole? Mi fa guadagnare punti.

Togliti di mezzo, ragazzina.

Bene. Forse è meglio
che guadagni i punti con qualcun altro.

Centralino.

No. No.

Oh, no. No. No.

Non possono. Non possono.

Non possono fare questo. Sam! Sam!

Oh, mio Dio.

Va bene, d'accordo,
ci vediamo al parcheggio.

Bene. Ora d'agire.

Susy?

Susy. Sono io. Mike.

Da quanto tempo hai capito?

Sei stato allo studio, Mike.

- Oh, certo.
- E non c'era nessuna bambola.

Non c'era neppure uno scrittoio.

Povero Sam.
Gli servirebbe proprio uno scrittoio.

Ma tu non conosci Sam
e non sai di cosa abbia bisogno.

- Signora Hendrix.
- Susy. Non siamo più estranei.

D'accordo, Susy. Il gioco è finito.
Adesso voglio la bambola.

No.

- Temo che tu non abbia scelta.
- Oh, ce l'ho, invece.

- Ce l'ho una scelta.
- No, non ce l'hai.

Dannazione, ti comporti come una bambina.

Questo mondo è pieno di persone
malvagie che fanno brutte cose.

E me lo dici solo ora.

Ora, Susy, mi devi ascoltare
e questa volta ascoltami bene!

Sono stanco dei tuoi giochini.

Dammi quella bambola, e subito!

Dammela!

Bene, Susy.

Hai vinto tu.

Sam non ha ucciso quella donna, vero
Mike? Non la conosceva neppure.

L'ha incontrata in aeroporto,
proprio come ti ha detto.

L'hai uccisa tu, Mike?

- No.
- È stato il signor Roat?

Non ha importanza.

Non ha niente a che vedere
né con te, né con Sam.

Per me, Carlino e Roat
è tutta un'altra storia.

- Tu non c'entri in tutto questo.
- Ma non è così per il signor Roat, vero?

E non è solo la bambola.

Ha detto che farà delle brutte cose.

Non ti devi preoccupare per Roat.

Roat è morto.

Non gli piacevamo. Nessuno di noi.

Così abbiamo dovuto liberarci di lui.
Testa o croce. Ha vinto Carlino.

E comunque non ha importanza.

Cosa farai ora, Mike?

Scomparirò, come per magia.

Sei una donna forte,

- Susy Hendrix.
- Campionessa del mondo dei ciechi.

Oh, sì.

Lo sei davvero.

. Ah, Susy.
- SÌ?

Voglio che tu sappia...

Che succede?

Mike?

Mike!

Che sta facendo, signor Roat?

Benzina!

Beh. Susy.

Ora che tutti i bambini sono a letto,
possiamo parlare.

- Cosa vuole fare con la benzina?
- Beh, indovina.

Indovina ora.

No!

La prego, no!

- D'accordo!
- Lo sapevo che avrei risparmiato tempo.

Le prendo la bambola.

Oh, ma che brava ragazza.
La prima della classe.

Mike.

E solo una sedia, Susy,
così ti puoi sedere.

Lo sapevi che mi volevano uccidere?

Io sì. Anche prima di loro.

Erano dei dilettanti, ed ecco perché
hai capito il loro gioco.

- Ho capito anche il suo.
- No, non del tutto, Susy.

Anche adesso, non del tutto.

Il pezzo forte è stato
lasciarglielo architettare.

Tutta la buffonata dell'appuntamento
al parcheggio, l'intera cosa.

Avevano cervelli da formica,
così sono stato al gioco fino alla fine.

Poi le parti si sono invertite.
Io il giocatore e loro le pedine.

- Dov'è Sam? Dove lo avete mandato?
- Brava, Susy.

- Dov'è?
- Sta andando al Bellevue Hospital.

C'era un messaggio
che lo attendeva ad Asbury Park.

Uno di quelli brevi e formali.

Sua moglie ha avuto un piccolo
incidente, una cosa del genere.

Così ha preso il primo autobus
per correre al tuo capezzale.

Quindi non abbiamo molto tempo
da trascorrere insieme.

- Ha ucciso lei la donna della bambola.
- Non voglio parlare della signora Roat.

- Me la dai, allora, quella bambola, Susy?
- Non posso.

Non ti credo, Susy.

Non posso! Non ce l'ho più.

Fermo, che cos'è? La smetta!

Te lo chiedo per l'ultima volta, Susy.

Quando vuoi deciderti a dirmi dov'è?
Me lo devi dire.

- Non posso! Non è qui!
- Stai mentendo di nuovo.

- Che cos'è?
- E solo...

E solo la mia mano.
Allora

perché non ti alzi in piedi?

Ho detto alzati.

Ora vai in camera da letto.

Signor Roat?

- Mi sta guardando?
- SÌ, Susy.

Ferma!

Non lo toccare!

Ho il suo coltello, signor Roat.

E io i fiammiferi, signora Hendrix.

No, no.

No, no, no. Basta.
No, no, no!

. No! È spento!
E spento, ho detto!

Ferma!

Basta!

Lo accenda ora, signor Roat.

Butti i fiammiferi verso di me.
Ora.

Non si muova.
Ho ancora il suo coltello.

Raccolga il bastone.

Batta dei colpi sul pavimento così
so dove si trova. Forza. Non la sento.

Ancora.

Continui a battere.

Continui a battere.

Continui a battere.

Forza.

Continui a battere.

Ancora. Ancora.

Forza.

Più forte.

Più forte!

Forza.

Beh, Susy.

È finita.

Getta a terra il coltello.

E i fiammiferi,

E adesso scendi.

D'accordo.

E va bene, gliela do.
Può avere la sua bambola.

Gliela do se senevae...

- SÌ, Susy?
- Non mi fa del male.

DÌ: per favore.

- Per favore.
- No, così non va bene.

Per favore, posso darle la bambola?

Per favore, posso darle la bambola?

Sì, va bene.

Dammela.

Bel carillon.

Beh, Susy, ora vai in camera da letto.

Ha detto che non mi avrebbe
fatto del male.

Davvero?

Dovevo avere le dita incrociate.

Così, brava.

Aiuto!

Aiuto!

Aiuto!

Aiuto!

La finestra.

Dov'è v'è?

Dov'è? Oddio!

Aspettate! Aspettate!

Rimani qui, Gloria. Hai capito?

Bene, fate attenzione.

Veloci!

Lasciate che provi io.

Piano.

Non perdere tempo.

Susy!

Susy, dove sei?

- Susy!
- Conosce quest'uomo?

No, Susy, per l'amor del cielo.

Dev'essere in camera da letto.

Ho provato, ma non funziona.

Bene, portate le torce.
Ci sono delle lampadine qui.

Mio Dio, dov'è?
Do un'altra occhiata in...

Oh, mio Dio.

Susy, Susy! È tutto...
Aspetta!

Sam?

Sono qui, Susy.

Sono qui.

C'è la sedia.

Sei stata bravissima.

Sono qui.

Sei bravissima.

Bravissima.

Sammy!

FINE