All language subtitles for Vetro (2022)- CB01.UNO (Cineblog)

VETRO

Papà?

Papà che è successo?

Vai.

Tesoro.

Papà che è successo?

Ma niente, stavo mettendo una mensola di là.

Sei caduto dalla scala?

- Mi scivolava un pò il piede.
- Hai sbattuto con la testa?

Tesoro.

Sto bene.

Lo sai che sono negato a fare queste cose, ma niente.

Vado a cucinare che sto morendo di fame.

Come fai ad essere così imbranata?

Com'è?

Secondo te, com'è?

Ti faccio qualcos'altro.

Non mi ricordavo se avevo salato l'acqua.

Poi il sugo stava bruciando,

e mi sa che lo salvavo due volte.

Fai benissimo.

Ti diverti.

Quand'è che torni dai tuoi studenti
e la smetti di rompere?

Vuoi farmi andare a scuola anche ad agosto?

Ti piace?

Papà.

Si?

So come fai.

Sei un dono, tesoro.

Ci sono, se tu riesci ad uscire da questa stanza.

Tutti ti potrebbero vedere quanto sei affamata.

Non ricominciamo.

Però magari potresti aprire una pagina
su Community e caricarli al solito.

Guarda che non sono così vecchia.

Faccio sesso come tutti.

Che ci sarebbe di male?

Per rimorchiare, papà.

Puoi pensarci almeno.

Ci ho pensato e non mi interessa.

66.

Ti credo.

Tokyo.

Non mi credi?

No, per me sei una piccola bugiarda.

Guarda che hai solo due vite se l'ho fatto davvero, sei fuori.

Solo culo.

Papà.

La tapparella è bloccata.

Chiamo il tecnico, ma temo che sia in ferie.

Tesoro sto uscendo, ti serve qualcosa?

No grazie.

Facciamo una partita.

Ti ho detto di lavare i piatti.

È tutta la sera che sei...

Papà?

Tornavo dal supermercato.

Non mi sono accorto che,

un gruppetto di ragazzi mi avevano seguito.

Ti hanno seguito?

Hanno preso il portafoglio tutto qua.

Appena ho visto il coltello,

ho pensato che...

Lasciamo stare.

Scherzi?

Devi andare dalla polizia, quelli potevano...
Non è colpa loro.

Non hanno il permesso di soggiorno, come fanno?

Come fai a giustificarli?

Tesoro, la fame ti fa fare cose che
normalmente non faresti.

Dai, sto bene.

La tua asma dice il contrario.

Poi si è sbarcata su Community.

Stavo qui.

Non importa, era solo un'idea.

Hiro.

Hiro.

Papà?

Papà, dove eravate?

Avevamo il veterinario.

Non ti ricordi il veterinario?
Si.

Come stai?

Che cosa ha detto?

- Devo continuare con i cibi liquidi.
- Ma ti sei segnato tutto quello che ha detto?

Si, e sono anche passato in farmacia
a ricomprare gli enzimi digestivi.

Alla fine ho fatto Community.

Questa è una bella notizia.

E ho conosciuto un ragazzo.

E chi è?

Ci siamo scritti solo un paio di volte.

Lo sentirai di nuovo?

Non lo so.

Che cosa dovrei fare?

Ti sembra un bravo ragazzo?

Dagli una possibilità.

Di sicuro Internet non è il
modo migliore per conoscere.

È anche l'unico, papà.

Sei un fifone.

Io sono a Torino.

Non esco di casa.

In realtà non esco nemmeno dalla mia stanza.

Perché non vuoi?

Neanche me la ricordo l'ultima volta.

Quando ero piccola,

dodici bambini sono stati rapiti e uccisi.

Meglio non confrontarsi con
tutta la merda che c'è fuori.

Ti sto spaventando.

Ciao.

Ciao.

Non me l'aspettavo così la tua voce.

E come?

Tipo?

Ciao.

Non volevo che mi immaginassi
con una faccia inquietante.

Che sei gelosa.

Io però non la accendo.

Siamo in democrazia.

Continuerò ad immaginarti.

No.

È come la caramella viola?

Mi sento scemo.

Hai presente le caramelle,
quelle tutte colorate?

Forse è quella la frutta.

Sono una droga.

E io mangio sempre quella viola,

fino a quando non ne è rimasta soltanto una.

Quindi, ogni volta che la trovo la
ributto dentro al barattolo.

Non mi ricordo nemmeno più che sapore ha.

Posso provare ad immaginarla?

Ma sono abbastanza certa
che sarà una delusione.

Non voglio deluderti.

Intanto, hai la voce che...

cioè se io potessi scegliere quale voce sentire,

in tutte le segreterie telefoniche del
mondo, io sceglierei la tua.

Non sono pericolose
le segreterie telefoniche.

Si, cioè no.

Dipende.

Ok, aspetta.

Non riesco a spiegarti quello che vorrei.

Sono un disastro.

Non sei un disastro.

Cosa?

No, niente.

Caramelle?

Quelle di..

Ora capisco meglio
la storia delle caramelle.

E temo una serie di episodi di bullismo nei
confronti di quella povera caramella viola.

Soprattutto da parte delle arancioni

e delle rose.

Non avresti dovuto lasciarla da sola?

Lui è...

Ehi!

Ciao Hiro.

Guardalo com'è.

Tutto impegnato, sembra un ingegnere.

Sai, secondo gli induisti, in una vita
precedente poteva essere tranquillo.

Si scusa.

Sono un idiota.

Scusa, ho visto una cosa che...

Non lo so.

A volte faccio anche questo effetto di nausea.
Giusto?

No, è che un tizio del palazzo di
fronte aveva un lenzuolo sporco di sangue.

Nel palazzo di fronte?

Non mi sento tanto bene.

No, infatti.

Grazie.

Grazie.

E mangia la caramella viola,

cioè porri fine alle sue sofferenze.

Ciao.

Almeno sai cosa succede dopo la morte?

Ho studiato, giuro.

Cosa hai deciso alla fine?

Quel ragazzo.

Vi sentite ancora?

Si.

Io volevo fare storia dell'arte.

Ma i miei mi hanno costretto
a fare informatica.

Dicendo che era il lavoro del futuro.

E infatti.

Adesso ho un bel lavoro che odio.

Beh, come va con il killer di fronte?

Secondo me, c'è qualcun altro in quella casa.

C'è una finestra che è sempre chiusa.

La vedi?

Aspetta.

No, è troppo lontano.

Forse.

Infatti mi domandavo come facessi
a lavorare con così poca luce.

Abituata.

Attenta a non sbagliare.

Ciao.

Ciao.

Hai mai preso un aereo?

Sono foto.

Ma che hai fatto?

Non senti l'afa?

Beh, si.

Adesso si che nessuno
ci scambierà per turisti.

Facciamo due passi.

Senti, scusa per il disturbo.

Vedo che stai lavorando.

Io è la mia ragazza ci stavamo domandando
se qualcuno poteva scattarci una foto.

Secondo me non parla italiano.

Ecco perché era rimasta incantata.

No.

Però vedi che stai sorridendo.

- Secondo me ha capito.
- Dai mettiti in posa che c'è la scatta.

E in quel posticino, fanno i migliori
spiedini in tutta Bangkok.

Facciamo un attimo di benzina che non si sa mai.

Il viaggio è lungo.

Ci sono posti incredibili che stai
scegliendo di perdere.

Lo so che la fuori è un gran casino.

Ma dipende anche da chi hai affianco.

Qualcuno che potrebbe farti sentire protetta.

Sempre.

E non importa se a Times Square o su un
piccolo traghetto in mezzo al fiume Mekong.

Con il vento che soffia in faccia.

E asciuga il sudore sulla fronte.

Poi ricorda che sei viva.

Lo so a cosa stai pensando.

Che ci starebbe bene un bacio.

Però sai, gli spiedini erano
veramente pieni d'aglio.

Ripassino?
E poi ci sono.

Tesoro.

Scusa se te ne avrei parlato, credimi.

Di cosa?

Alla fine della scuola,

il preside ha detto che avevo preso
troppi giorni di permesso.

Ti ha licenziato per colpa mia?

No, tesoro.

Non mi hanno riconfermato, tutto qui.

Però, ho trovato un nuovo lavoro
come magazziniere.

Inizio la prossima settimana ed è perfetto
perchè di giorno potrò stare con te.

Tesoro.

Ti sto rovinando la vita?

Tu me l'hai salvata la vita,
sei tutto quello che ho.

Una partita a Tokyo, ti va?

Certo.

Ok iniziamo.

Tesoro.

Tesoro.

Il 2 agosto 1934 muore Lindeberg.

Aveva 86 anni.

Il giorno precedente, il rasta aveva
votato la fusione delle due cariche.

E quindi Hitler non assume
la carica di Fuher e Cancelliere,

annunciando la nascita del terzo Reich.

In quegli stessi giorni,

Hitler aveva ordinato di uccidere tutti
i dirigenti delle squadre d'assalto.

Sembra passata.

Hai letto il mio messaggio?

Che non potevi...

No l'altro.

Che ci sia una donna?

Ho visto un reggiseno.

Secondo te, che le è successo?

Perché deve essere successo qualcosa.

Perché non esce mai?

Non si vede.

Anche tu non esci mai.

Non è la stessa cosa.

Magari è semplicemente malata.

Il poliziotto si prende cura lei.

Allora spiegami questa,

lui passa ore in una stanza con le finestre oscurate,

e quando apre la porta c'è poca luce.

Hiro.

Papà?

Hiro.

Che succede?

Papà?

Non guardare tesoro.

Hiro.

Forza piccolo.

Oddio papà, mi sà che ha mangiato la pasta.

Corro a casa del veterinario.

Non è colpa tua.

L'abbiamo salvato in tempo.

Papà.

Il veterinario ha detto che ha una forza
incredibile, si è ripreso contro ogni previsione.

Non voleva perdersi il tuo compleanno.

Un bacio anche a te.

Nel pieno rispetto delle norme di legge,

ora sei maggiorenne.

Dimenticavo.

Papà.

Aprilo.

L'ho visto in un mercatino e ho
pensato che poteva piacerti.

Questo è il blues delle tre del mattino.

È un po' malinconico.

Ma se ti piace, potrà essere la nostra canzone.

Adesso quando la ascolterai dovrai pensare a me.

Che hai fatto?

Ogni tanto mi graffio di notte.

Ti ho preso una cosa.

Solo andata.

Arriviamo a Bangkok,

e poi da li, noleggiamo una macchina o una moto.

Ci facciamo una scorta di spiedini.

Si parte.

Che c'è?

Che c'è?

Tu pensi che sia un vizio
essere chiusa qui dentro, no?

Posso aprire quella porta
e uscire quando mi pare.

Tu proprio non ce la fai a capire, vero?

Cosa?

Che cosa?

Cosa non riesco a capire?

Dimmi tu cosa?

Perchè evidentemente non riesco a capire,

che hai deciso di rinunciare a qualunque
esperienza che tu possa fare la fuori?

Sto solo provando a tirarti fuori da quella stanza,

ma così è difficile.

Mi dispiace per ieri sera.

No.

Sono io che non dovevo.

Scusa.

Il poliziotto che fa?

C'è un tizio che l'altra sera
stava dal poliziotto.

E adesso sono insieme?

No, abita nell'appartamento a fianco.

E adesso si evitano.

E la finestra?

Sempre chiusa.

Forse dovrei chiamare la polizia.

Il poliziotto ha la divisa ora?

No, non la indossa mai.

Potrebbe essere un ufficiale, allora.

Commissario in generale.

Se mandi un agente se lo ritrova davanti,

quello si mette sull'attenti e chiede pure scusa.

Possiamo rischiare?

Ci servono altre prove.

Ha una moglie, credo.

Io l'ho visto sempre con una donna.

Perché io?

Però non l'ho mai vista.

Ti sei messa a spiare i vicini?

Ma se avesse fatto qualcosa?

Ma chi?

Sei una bravissima persona,
sempre a disposizione.

Ha dato il suo numero a tutto il quartiere?

Non lo so, la sensazione com'è?

Se fosse successo qualcosa di brutto?

Mi sembra impossibile.

Tu ti fidi sempre di tutti.

Tesoro, ma stai dormendo
abbastanza in questi giorni?

Ecco, lo sapevo che lo dicevi.

Senti, lascia stare.

Sai cosa faccio?

Lo chiamo.

No.

Come lo chiami?

Poi cosa pensa che ti dica?

Non mi va che stai preoccupata.

Tesoro.

Avevi ragione.

E' successo qualcosa a sua moglie.

Ha avuto un aborto.

Adesso è molto preoccupata,
anche suo marito.

Comunque mi ha ringraziato
più volte per l'interessamento.

Le lenzuola, il sangue.

A me sembra una
spiegazione plausibile.

In un aborto non si e visto nemmeno un medico.

Non lo so, per me è una cazzata.

Basta guardarlo per capire
che sta facendo qualcosa di male.

Tesoro.

Ti dico subito che se preferisci,
non vado al lavoro,

che mi hanno chiesto, va bene?

Dovrei partire tra un'ora e tornare stanotte.

Sarebbero un pò di soldi che ci farebbero comodo.

Però se preferisci che non
vado via, dico di no.

Gli dico che non vado?

No.

Per me va bene.

Sei sicura?

Guarda che puoi, sono solo due giorni.

La prima volta che...

preparo una lettera.

Speriamo che capisca.

La prima volta che lui...

Ti voglio bene.

Anch'io.

Papà?

Non stare in pensiero per me.

Stava guardando me.

E ha abbassato la tapparella.

E poi da un'ora che non c'è più.

Quindi cosa ne pensi?

Magari stanno semplicemente
facendo dei lavori,

e l'acqua tornerà nel giro
di qualche giorno.

Non mi sento sicura.

Mi senti?

Mi senti?

Papà?

Papà?

Hiro.

Hiro.

Hiro.

Papà, c'è qualcuno.

Papà.

Papà.

Papà.

Papà.

Tesoro?

Tesoro?

Tesoro ci sei?

Papà.

Perché non rispondi.

Non lo so.

Devo aver esagerato con le pillole.

Ma che è successo?

Ti ho scritto 10 messaggi ma non ti squillava?

No, è che ad un certo punto è
saltata la corrente, scusami.

Comunque è andato tutto bene.

Ti volevo avvisare che ho fatto
un giorno di ritardo.

Ti ho scritto ma non trovavo le risposte e mi sono spaventato.

Non ti preoccupare, è tutto ok.

Davvero?

Dove sei?

Vieni qua vicino.

L'importante è che stai bene.

Come sta?

Si deve riprendere.

Una pyracantha, vero?

Si, credo che si chiami così.

Ti conviene spostarla da li.

Se Hiro si mangia una di quelle bacche,
potrebbe morire.

Quindi ne basterebbe una?

Non credo che ne basti una.

Ma il senso è quello.

E le palline così piccole?

Possono risolvere così tanti problemi.

Buttali via.

Se vuoi, puoi uscire da quella stanza.

Mio padre sarebbe finalmente libero.

Che faresti se fossi qui?

Ti abbraccerei.

Forte.

Solo questo?

E' la prima cosa che farei.

E poi?

E poi?

Non lo so.

E' difficile così.

Ti aiuto io.

No, aspetta.

Non voglio che...

Non vuoi che?

Non mi piace così.

Abbiamo tempo...

Non sei costretta a guardare su uno schermo.

Sappiamo essere molto stupidi.

Noi maschi, sai?

Non ti vengono a chiamare,

ma solo perché hanno paura di restare soli.

Cerca solo di capire se ne vale la pena, tesoro.

Si.

Perché mi hai detto che sei di Torino?

Che cazzo dici?

Il tuo indirizzo IP.

Ho controllato, non è a Torino.

Anche quella cazzata lì dei killer di bambini.

Non ho mai capito
perché non me l'hai raccontata.

Io ho controllato la sera stessa e niente.

Nessun killer.

Perchè inventarti una cosa simile?

Da quanto tempo sei chiusa lì dentro?

Ti ricordi quando sei
entrata in quella stanza?

Papà.

Non va Internet.

Sono stupido.

Ho dimenticato di rinnovare il contratto
un paio di giorni fa.

Spero che si risolva.

Tutto bene, tesoro.

Non lo formi nel forno, finisci
che lo bruci come al solito.

Aspetta.

Cosa stai facendo?

Apri.

Arrivo, tesoro.

Apri gli occhi, dormigliona.

Hai esagerato con queste l'altra sera?

Sono venute un po' gommose.

Tra poco è ora di pranzo.

Dov'ero?

Ma quante ne prendi?

Quella sera ti sei distratta.

Ho mangiato la pasta.

Io sono andato di corsa dal veterinario.

Mi dispiace, tesoro.

Non te lo ricordi?

Almeno mangia qualcosa.

Mi dai il computer?

Tesoro.

Tu ha un dono.

Se ti dicessi di uscire da questa
stanza, tutti quanti ti potrebbero vedere.

Magari potresti aprire una pagina di Community.

E caricarli.

Va bene?

Ti lascio in pace.

La tapparella è bloccata.

Chiamo il tecnico.

Ma temo che sia in ferie.

Te ne rubo una che ho l'insalata.

Dopo facciamo un po' di storia, ti và?

Iniziamo con gli argomenti momenti belli tosti,
il fascismo, la nascita del terzo Reich.

È vero che hai preso tutte quelle pillole?

Posso prenderti un altro cane.

Non preoccuparti, sto bene.

Papà.

Stamattina sono andato al mercato.

Papà, pensavo che ti rendevo davvero la vita impossibile.

Tesoro, non ricominciare.

Lo so.

Lo so.

Però vorrei trovare un modo.

Ci riuscirai?

Ci riusciremo insieme.

Come abbiamo fatto sempre.

Voglio provarci ora.

Subito.

Ti và se ci andiamo a fare una
passeggiata intorno al palazzo?

Certo.

Preparati, forza.

Io intanto finisco di sfilettare il salmone.

Sono fiero di te.

Tesoro.

Sono nel tuo bagno.

Le garze non le trovo.

Non dire altro scusa.

La nostra passeggiata?

Sarà la prossima volta.

Giovedì arriva il tecnico per la tapparella.

E le palline così piccole?

Possono risolvere così tanti problemi.

Non credo che ne basti una.

Ma il senso è quello.

Ho chiamato il medico.

Adesso diamo un'occhiata.

Ti prego.

Hai bisogno di qualcosa?

Un panino?

Ma sei sveglia?

Dovresti prendere questo per la febbre.

Invece il carbone serve
per assorbire i succhi gastrici.

La febbre è davvero troppo alta.

Gli ho lasciato delle pillole sul comodino.

Adesso mi dispiace.

Devo proprio scappare.

L'accompagno quando potrà
riprendere a mangiare.

Niente droghe perché non
si sarà ripresa completamente.

Non si risveglierebbe.

Si paziente.

Tesoro.

Ci ho messo solo un filo d'olio.

Non ho fame.

Ma qualcosa devi mangiare.

Sei disidratata, debole.

Ho ancora la nausea.

Stasera però mangi.

Questo è il blues delle tre del mattino.

Adesso quando la ascolterai
dovrai pensare a me.

Non vuoi mangiare proprio niente.

Il dottore ha lasciato una
sacca di soluzione nutritiva.

Va bene.

Per il tuo bene, tesoro.

Che ci fai ancora sveglia, tesoro?

Sto finendo un disegno.

Lo finisci domani, ti devi riposare.

Calmati.

Calmati.

Calmati, sono io.

C'è una farmacia a 300 metri da qui.

Dovrebbero essere aperte.

Se senti qualcuno, non fare rumore ok?

Torno subito.

Lo sai chi sono?

Chi sei?

Mi conosci?

Dimmi la verità.

Quello non ero io.

Tu mi hai salvato.

Mi hai fatto diventare il migliore.

Io ero innamorato di te.

Voglio andarmene.

Io ti amo.

Puoi andartene?

Sono proprio quello che ho fatto per te.

L'ho ucciso, cazzo.

VETRO