All language subtitles for Ancient Apocalypse (2022) - 1x03 - Sirius Rising_IT

UNA SERIE NETFLIX

Uno dei problemi che ho

con la visione tradizionale
dello sviluppo della civiltà

è la nozione che la nostra civiltà,
quella del XXI secolo,

sia l'apice, la vetta dei traguardi umani.

Questo ci rende molto arroganti,
dei palloni gonfiati.

Pensiamo che in passato i nostri antenati
fossero tutti più semplici di noi,

che avessero meno conoscenze
e fossero meno abili.

Il progresso dell'evoluzione
non è una linea retta

dai primitivi uomini delle caverne
agli umani anatomicamente moderni.

Non è andata affatto così.

La storia delle civiltà

comprende alti e bassi,
una civiltà nasce e poi cade in rovina,

ed è anche possibile perdere
intere civiltà.

In passato, è accaduto qui a Malta,
nel Mediterraneo.

SIRIO

Malta, questo splendido arcipelago
nel Mediterraneo,

mi affascina da tempo.

Sospetto che quasi tutto ciò che sappiamo
sul suo passato dall'archeologia

sia sbagliato.

La verità, se le fosse permesso
di uscire allo scoperto,

potrebbe offrirci testimonianze cruciali
su una civiltà preistorica perduta.

Le due isole principali di Malta
sono dei puntini nel Mediterraneo.

Strategicamente collocate
tra Europa, Africa e Medio Oriente,

per secoli hanno avuto un impatto enorme
sulla storia della civiltà.

Secondo la cronologia ufficiale di Malta…

2.000 d.C.

…le prime popolazioni vi si insediarono
7.900 anni fa.

5.900 a.C.

Semplici contadini dell'età della pietra,

arrivati dall'Italia
a bordo di zattere di legno.

Arrivarono probabilmente dalla Sicilia.

Portarono con sé
i primi animali addomesticati

e le prime piante coltivate.

Insediandosi qui,
svilupparono una loro cultura.

Secondo la cronologia ufficiale,
questo accadeva 5.600 anni fa.

3.600 a.C.

Poi, un giorno,
si svegliarono e costruirono questo.

Si chiama Gigantia,

ed è sicuramente
una struttura megalitica gigantesca.

L'hanno considerata per decenni

la più antica struttura monumentale
indipendente sulla Terra.

Mentre cammino a Gigantia,
mi sembra di essere stato dimezzato,

un nano davanti ai giganti.

La costruzione delle mura

richiese il sollevamento
di centinaia di enormi megaliti.

Alcuni pesanti 50 tonnellate.

I resti che vediamo oggi

sono alti circa la metà
del tempio originale.

Nel suo massimo splendore,
Gigantia era veramente gigantesca.

Alta come una casa a tre piani.

Le mura esterne erano costruite
con enormi pietre impilate.

Due templi connessi,
con delle camere ovali

e pareti dipinte di rosso.

Una serie di altari,

dove hanno trovato
resti carbonizzati di ossa animali,

a riprova di sacrifici rituali
o banchetti.

Nessuna fonte scritta ci indica
quando venne costruita Gigantia,

né datazioni al carbonio affidabili.

Ma quanto è antico
questo gigantesco tempio?

È una testimonianza della civiltà perduta

che sono convinto prosperasse

molto prima di ogni altra?

Gli archeologi ritengono che Gigantia
risalga a 5.600 anni fa solo perché

alcuni artefatti trovati nell'area

corrispondono a quelli trovati
in siti dell'epoca più semplici.

Ma questo non significa
che la struttura abbia la stessa età.

Forse quegli artefatti
furono collocati lì successivamente.

La verità è che la preistoria di Malta
non ha affatto senso.

Pensateci.

Dei contadini, che secondo gli archeologi

non avevano mai costruito
più di una capanna,

sarebbero riusciti in questa impresa?

Vedendo una struttura come Gigantia,

ti aspetti di vedere un'acquisizione
progressiva delle competenze

necessarie a costruirla.

Una cultura non scopre come spostare
megaliti da 30 tonnellate dal nulla.

Deve imparare a farlo.

Non vedo prove
di uno sviluppo di quelle tecniche.

E c'è dell'altro.

Gigantia non è l'unico tempio megalitico
di Malta.

Nelle due isole principali di Malta,

gli archeologi hanno scoperto
19 strutture antiche simili

in un'area grande la metà di Chicago.

Gigantia, a quanto dicono,
sarebbe la più antica.

Per un'isola così piccola,
sono un sacco di templi,

che richiedono tanta forza lavoro.

Troppa.

Questo mi obbliga a chiedermi:
"Chi costruì davvero Gigantia, e quando?"

Ha senso che un popolo
con una cultura materiale molto semplice

sia stato responsabile della creazione
della più grande, magnifica

e complessa struttura di Malta?

Credo che la verità sia più complessa
e molto più controversa.

Li abbiamo trovati in Indonesia…

PIRAMIDE DI CHOLULA
MESSICO

…e in Messico: antichi miti e leggende
che narrano qualcosa di importante.

Queste storie,
passate di generazione in generazione,

non dovrebbero essere ignorate
dagli archeologi.

Se studiamo le antiche leggende di Malta,

una di esse ci racconta

dei responsabili
della costruzione di Gigantia.

C'è un'antica leggenda molto interessante
che parla della gigantessa Sansuna.

Si dice che la gigantessa

giacque con uno degli uomini
di questa terra,

dando alla luce un figlio ibrido.

Dopo, per commemorare l'evento,

costruì questo enorme tempio
in un giorno e una notte,

col figlio sulle spalle.

Questa storia mi affascina,
ma forse è solo una leggenda.

Di certo non credo
che dei giganti vivessero sulla Terra.

Si trattò forse di una donna

con enormi abilità e competenze

che le permisero di costruire il tempio?

Questa leggenda è stranamente simile
alla storia

dei cosiddetti giganti che costruirono
la piramide di Cholula in Messico,

una storia collegata
a un grande diluvio preistorico.

Queste leggende di giganti costruttori

nascondono ricordi
di un'altra cultura più avanzata?

E se la cronologia della preistoria
di Malta fosse sbagliata?

Quando i contadini
arrivarono sulle zattere dalla Sicilia,

Gigantia e gli altri templi megalitici

erano forse già qui?

E se queste strutture straordinarie
fossero state costruite da altri?

Una società più avanzata
arrivata a Malta molto tempo prima.

Non solo è possibile.

È probabile.

Io dico che non arrivarono via mare.

Ma camminando.

Malta non è stata sempre un'isola.

Durante l'ultima era glaciale,

il livello degli oceani del mondo
era circa 120 metri

più basso di quello di oggi.

E le isole maltesi un tempo erano colline

facenti parte di una massa continentale
che collegava Malta

alla Sicilia odierna,

alla punta meridionale dell'Italia
e al continente europeo.

ITALIA - SICILIA - MALTA

Allora, l'Europa non era
un bel posto in cui vivere.

Fredda, asciutta e inospitale.

È certo che gli animali dell'era glaciale
percorsero quella lingua di terra

per migrare verso terre più calde e ricche
a Malta, dove prosperarono.

Gli umani non li avrebbero seguiti?

ITALIA - SICILIA - MALTA

Gli archeologi hanno trovato tracce
dei primi umani di quel tempo in Sicilia.

12.000 a.C.

Perché la loro migrazione verso sud
si sarebbe fermata?

Secondo me,
il mistero dell'improvvisa comparsa

dei templi maltesi 5.000 o 6.000 anni fa

è risolto: basta accettare che,

in realtà, molto tempo prima,

durante l'era glaciale,
12.000, 14.000 anni fa,

Malta era parte della terraferma.

Il problema è che gli archeologi ritengono

che semplicemente non ci siano prove
della presenza umana a Malta

così tanto tempo fa.

Ma non è del tutto vero.

E la prova è in questa caverna.

Ghar Dalam,

lungo la costa meridionale
dell'isola principale.

Una macchina del tempo geologica

che offre uno sguardo
sulla preistoria di Malta.

Qui, una serie di inondazioni
ha lasciato ossa animali e fossili

risalenti a migliaia di anni fa.

Il dr. Anton Mifsud,

presidente
della Società preistorica di Malta

studia questo sito da decenni.

È molto grande.

Le sue scoperte
hanno suscitato grandi polemiche.

La caverna di Ghar Dalam, prova di pietra

della preistoria maltese.

So che questa stalagmite
è molto importante per il suo lavoro.

Partiamo da dove il colore è più chiaro.

- Stratificazioni culturali.
- Sì.

Delle persone vissute qui.

STRATO ANIMALI DOMESTICI
(STRATIFICAZIONE CULTURALE, CERAMICHE)

- Sì. Gli ultimi 8.000 anni.
- Esatto.

E poi, verso il fondo,
troviamo la linea del pleistocene.

- E, sotto a quella…
- Sì.

- …l'area dell'era glaciale.
- Sì.

Con resti di animali dell'era glaciale.

- Sì.
- Non è stratificazione culturale

perché dicono che non c'erano umani qui.

Esatto.

Ciò che si trova a questa profondità
risale ad almeno 11.600 anni fa.

Se la cronologia ufficiale maltese
fosse corretta,

non avrebbero trovato
dei resti umani nello scavo.

Ma, più di un secolo fa,
gli archeologi trovarono qualcosa.

TAURODONTISMO

Qualcosa di inaspettato.

Nel 1917, due scavatori maltesi
trovarono due denti speciali.

Sì.

Avevano un colore fossilizzato
e non avevano radici,

erano assorbite all'interno del dente.

Sì. Questi sono
i tipici denti neanderthaliani?

- Sì.
- Di preciso, dov'erano?

Li trovarono lì,
ai piedi delle stalagmiti.

- Ai piedi della stalagmite.
- Sì.

Gli esperti dello scavo

credevano di aver trovato prove

che avrebbero riscritto
la storia umana a Malta.

Le prove che

i neanderthaliani arrivarono via terra
nell'era glaciale.

A volte, però, gli archeologi trovano cose
che altri vogliono nascondere.

Nel 1952,
vennero analizzati per essere datati.

E i risultati di quelle analisi?

Non furono mai pubblicati.

Per qualche motivo,
non furono mai divulgati.

Sappiamo solo che negli anni successivi

l'autenticità dei denti
venne messa in dubbio.

Anche oggi, i libri di storia
continuano a insistere

che nessun umano abbia raggiunto Malta
prima di 7.900 anni fa.

Perché l'archeologia si oppone così
all'idea di umani più antichi?

Cambiare il paradigma
non è affatto facile.

Quando un gruppo di studiosi

si convince di un'idea particolare
in un certo campo,

è riluttante ad abbandonarla,

legando la propria esistenza a quella.

Un attacco al paradigma

è un attacco personale,
perciò viene difeso.

Per continuare la sua indagine,

nel 2016 il dr. Mifsud ha pagato
per delle analisi accurate sui denti.

Sono stati analizzati dai migliori

- antropologi fisici.
- Sì.

Lo confermo, sono neanderthaliani.

Sì.

Provano l'esistenza di attività umana
nell'era glaciale.

Questo come cambia la storia di Malta?

Pone quei giorni
in un passato molto più lontano.

Sì.

Serve un nuovo capitolo nella storia.

Sì.

Se i nostri cugini neanderthaliani
arrivarono a Malta,

ciò prova che quella lingua di terra
venne usata dagli antichi umani,

e che un'altra cultura dell'era glaciale

potrebbe aver lasciato una traccia.

Secondo me, le prove di una civiltà
molto più antica a Malta sono convincenti,

e non si basano solo su qualche dente.

Voglio mostrarvi qualcosa
che vidi un quarto di secolo fa,

durante la mia prima visita a Malta,

inciso nella roccia dell'isola stessa.

È un fenomeno che troviamo
in tutte queste isole.

Dei canali paralleli
scavati nell'antica pietra calcarea.

Ci sono quasi 35 chilometri
di questi canali,

che spesso si incrociano come binari.

L'archeologia tradizionale li fa risalire

a poco più di 2.600 anni fa,

ma non sono mai stati studiati seriamente.

Non mostrano segni evidenti
dell'utilizzo di strumenti,

e non sono il risultato
di alcun processo naturale.

Sono di evidente fattura umana.

Anche se la loro funzione
non è del tutto chiara.

Si presume che si trattasse
di un antico metodo di trasporto.

Per questo sono comunemente note
come "carraie".

Ma ecco cosa mi intriga.

Queste carraie
non si trovano solo a terra.

Alcune proseguono nel mare.

Eccone un paio,
nascoste da una strada moderna,

che scompaiono sulla mia destra
nelle acque del porto.

È chiaro che precedono
l'innalzamento del mare.

Negli anni, ho scoperto e seguito
diverse di queste carraie sott'acqua,

a più di un chilometro dalla riva
e a più di 25 metri di profondità.

Chiunque le abbia create,
deve averlo fatto

quando quella parte dei fondali
non era coperta dall'acqua,

più di 12.000 anni fa,
durante l'ultima era glaciale.

Mi chiedo quanto ancora
della preistoria maltese

si nasconda sotto queste onde.

Quanti altri edifici umani,

magari anche dei templi megalitici,
attendono di essere scoperti?

Il motivo per cui credo
che un'antica e più profonda civiltà

abbia realizzato questi templi a Malta

è che sono molto più complessi
di quanto sembri all'inizio.

Protetto da un tetto dagli elementi,

troviamo uno dei più spettacolari
templi di Malta: Mnajdra.

La tettoia moderna e futuristica
lo nasconde al cielo,

ed è un peccato:

chiunque ha costruito Mnajdra

aveva una straordinaria comprensione
della cosmologia,

un fatto indiscutibile
per gli archeologi di Malta.

Sappiamo che osservavano l'alba

e la posizione di certe stelle.

E che incorporarono le loro osservazioni

nell'architettura.

I costruttori di Mnajdra trovarono
un modo ingegnoso per tracciare i cieli.

Il 21 marzo e il 21 settembre,

rispettivamente gli equinozi
di primavera e autunno,

i raggi dell'alba dividono
esattamente in due l'entrata del tempio,

inondando di luce i più reconditi recessi
del santuario interno.

In queste occasioni, l'interno del tempio

avrebbe brillato,
prendendo magicamente vita.

E non è tutto.

All'alba dei solstizi di estate e inverno,

il giorno più lungo
e il più corto dell'anno,

una diversa e particolare
proiezione della luce

illumina precisamente i bordi dei megaliti

alla sinistra e alla destra dell'entrata.

Questo fenomeno non è affatto unico,
nelle costruzioni antiche.

Infatti, la piramide di Cholula…

PIRAMIDE DI CHOLULA
MESSICO

…e le piramidi sottostanti
sono rivolte verso il tramonto

del solstizio d'estate.

E altri siti megalitici in tutto il mondo
sono allineati in modo simile.

STONEHENGE
REGNO UNITO

Come Stonehenge,

o il complesso templare di Karnak.

KARNAK
EGITTO

Qui a Mnajdra, gli antichi crearono
queste enormi strutture

per celebrare il matrimonio
tra Cielo e Terra.

In realtà, Mnajdra e gli altri templi

potrebbero far parte di un molto più ampio
progetto astronomico.

Un progetto che, se si dimostrasse reale,

riscriverebbe la cronologia tradizionale
della preistoria maltese.

Lenie Reedijk,
ricercatrice e autrice olandese,

ha esplorato ognuno
dei templi megalitici di Malta,

studiandone attentamente l'allineamento.

Con sua grande sorpresa,

nessuno degli altri templi di Malta
si allinea a equinozi o solstizi.

Né si affacciano su una particolare
caratteristica geografica dell'area.

Anzi, nessuno di essi
si affaccia dalla stessa parte.

Sono tutti orientati in modo diverso.

- È di per sé straordinario.
- È molto curioso.

AUTRICE
'SIRIUS: THE STAR OF THE MALTESE TEMPLES'

Ti aspetteresti che la cultura del tempio,

come accade in chiese e moschee,
avesse una preferenza.

Perché Mnajdra è l'unico tempio
orientato verso i solstizi?

Gli altri templi di Malta sono forse
orientati verso qualcos'altro nei cieli?

Se così fosse, verso cosa?

Devi cercare un principio,

perciò devi saperne un po'
di archeoastronomia.

Ovvero l'astronomia degli antichi.

Esiste un movimento affascinante
e poco noto del cielo

chiamato movimento processionale.

Contrariamente a ciò che si pensa,
la Terra non è una sfera perfetta.

In realtà, è leggermente
più rigonfia all'equatore.

Cosa comporta?

Data l'attrazione gravitazionale
del Sole e della Luna,

la Terra oscilla appena
mentre gira sul suo asse.

Negli anni, il movimento processionale
altera il nostro cielo notturno,

e ci sembra che le lontane costellazioni
cambino sistematicamente posizione.

Questo movimento coinvolge tutto il cielo,
ed è molto sottile.

C'è un solo grado di differenza

nella posizione delle stelle ogni 72 anni.

Quindi, se avessero costruito i templi
direzionandoli verso una stella specifica,

col passare dei secoli,

l'allineamento dei templi cambierebbe,
come vediamo a Malta.

Ma c'è un problema.

La cronologia ufficiale…

3.600 a.C.

…sostiene che tutti i templi di Malta
vennero costruiti circa 5.600

e 4.500 anni fa.

2.500 a.C.

Guardando la posizione
delle stelle più luminose

visibili in cielo in quell'arco temporale,

non troviamo corrispondenze probabili.

C'è stata una forte avversione

nel voler considerare qualunque cosa
contrasti la teoria convenzionale.

Ovvero, anticipare la datazione

- dei templi.
- Esatto.

Con un software all'avanguardia

capace di tracciare
i movimenti stellari nei millenni,

Lenie è riuscita
a riportare indietro il cielo notturno

per cercare una singola stella visibile
che si allineasse a tutti i templi.

Non solo quando si dice
che siano stati costruiti,

ma anche in un passato più remoto.

Ho lavorato, ho controllato,
e all'improvviso è apparsa.

Tutti i templi erano orientati
verso un'unica stella.

Quella stella è Sirio,
della costellazione del Cane Maggiore.

Ogni entrata era rivolta verso Sirio,
in un certo momento.

Questo vale per tutti i templi.
Per ciascuno di essi.

Sirio, ovviamente,
è una stella particolarmente luminosa.

Se non mi sbaglio, è la più luminosa.

Di gran lunga.
La seconda è luminosa la metà di lei.

La teoria di Lenie spiegherebbe

perché questi antichi astronomi
costruirono tanti templi.

Dato che Sirio
cambiava posizione nel tempo,

fuoriusciva dalla visuale
di ciascun tempio,

obbligando gli architetti a costruirne
un altro orientato diversamente.

Per via del movimento processionale, Sirio
per millenni non era visibile da Malta,

finché il barcollare della Terra
non l'ha resa visibile di nuovo,

circa 11.000 anni fa.

Il tempio allineato
con l'incredibile apparizione

dopo la lunga assenza
è il più semplice: Hagar Qim Nord.

HAGAR QIM NORD

È anche uno dei templi più piccoli.

Iniziarono da uno piccolo.

- Col passare dei millenni…
- Sì.

…costruirono infine
il più grande di tutti i templi.

Una cattedrale, volendo,

ovvero Gigantia.

Se Lenie ha ragione,

significa che il progetto megalitico
di Malta iniziò migliaia di anni

prima dell'arrivo dei contadini
dell'età della pietra.

5.900 a.C.

9.000 a.C.

Sarebbe quindi opera di una cultura
con un'avanzata conoscenza astronomica

e architettonica.

Forse scelsero di onorare così Sirio…

semplicemente perché

era la stella più luminosa del cielo,
a quel tempo.

Ma potrebbe esserci di più.

Sirio ha anche un ruolo prominente

nelle leggende
di un'altra grande cultura antica,

l'Antico Egitto,

in cui era associata all'inondazione
annuale del Nilo e al nuovo anno,

era il simbolo
della loro grande dea Iside.

E non è l'unico collegamento curioso

tra l'Antico Egitto e l'antica Malta.

Le navi da pesca maltesi sono
tradizionalmente decorate con un simbolo

mutuato dalla mitologia egizia.

L'Occhio di Horus.

I pescatori credono che garantisca
buona salute, prosperità

e, soprattutto, protezione.

Esattamente questo simbolo

aveva lo stesso ruolo nell'Antico Egitto.

È interessante che questa tradizione
leghi Malta al più famoso mito egizio,

la storia dei genitori del dio Horus,

Osiride e Iside.

Nell'antichità,
il saggio dio Osiride discese in Egitto

per regnare al fianco della sorella Iside,

ma la gente era incivile e indisciplinata.

Osiride portò loro la cultura,

stabilì le leggi
e insegnò loro l'agricoltura.

Poi lasciò Iside a governare l'Egitto
mentre viaggiava per la Terra,

insegnando lo stesso ad altre nazioni.

Questo mito
di un eroe viaggiatore e civilizzatore

l'ho ritrovato spesso nei miei viaggi.

La storia di Osiride è simile
a quella di Quetzalcoatl in Messico,

e a quella di altri eroi della tradizione.

Saggi insegnanti
giunti dopo un immenso cataclisma

per condividere i doni della civiltà,

che mostrano
come costruire grandi opere di pietra

e portano le conoscenze
di agricoltura e astronomia.

È possibile che questi miti
così simili in diverse culture

possano risalire a un'unica fonte?

Quindi, se queste figure barbute
giunte dal vicino oriente

nelle Americhe e nel Mediterraneo

trovano origine
nella stessa cultura antica,

mentre i nostri antenati
cacciatori-raccoglitori tentavano

di sopravvivere all'era glaciale,

allora qualcun altro
circumnavigava il globo,

trasmettendo
le proprie competenze avanzate.

Credo che ci siano delle prove
di questo su un'altra isola

che, come Malta, venne quasi sommersa
alla fine dell'ultima era glaciale,

molto lontano da qui,
nelle acque blu dei Caraibi.

Se una civiltà avanzata
venne inghiottita dal mare 11.600 anni fa,

forse possiamo trovare prove
della sua esistenza sott'acqua.

Parliamo di Atlantide.

Sottotitoli: Sarah Marcucci