All language subtitles for Resta Con Me 1x16 Episodio 16 iTALiAN-Pir8 it

Stanno arrivando a noi.
Anticipiamo a domani notte.

- Cazzo.
- Torniamo di sotto, forza.

Non sai quante volte ho pensato
di denunciare

ma poi ho visto Paola e Diego
dormire nel nostro letto

e non ce l'ho fatta.

- Ora che succede ?
- Mentiremo.

Paola deve vedere un suo amico
assistente sociale

e l'avvocato divorzista.

E' l'unica strada che abbiamo per
fare in modo che le ridiano Diego.

- E tu ?
- Non conto adesso.

- E' permesso ? - Prego.
- Buonasera, Don Franco. - Vieni.

- Ehi, Ale. - Ciao.
- Salvatore mi ha dato tutto.

C'è il fascicolo sulla banda,
su Capuano e le mappe.

- Grazie. - Che casino,
ci mancava quest'altro morto.

Domani andiamo avanti
finché non vai dal PM, ok ?

Come ai vecchi tempi,
tu ordini e noi eseguiamo.

- "Come ai vecchi tempi."
- Non passate un guaio a farlo ?

Il vero guaio è
andare avanti senza di lui.

Scusate, ho i bambini in macchina.

[SQUILLI DEL CELLULARE]
Allora ?

L'ex di Capuano non c'è,
l'hanno vista andare via due ore fa.

E' salita su un'auto scura
con una valigia. Il taxi è qui.

- Ci ha fottuto pure lei.
- Quasi quasi do un'occhiata dentro.

Se lo fai mi incazzo. Devi aspettare
che il capo avvisi il PM.

Non facciamo guai.
E' arrivata la scientifica, ciao.

- L'hai toccata ?
- No, l'ho trovata così.

Certo che ha fatto un bel salto.

Ripetimi come sono andate le cose.

L'assassino è scappato di là.
Farei controllare il vicolo giù.

Ho già mandato i miei.

- Ciullo. - Hai detto
che la porta era socchiusa.

Sì, ma non me ne ero accorto
quindi ho bussato.

Nessun foro di uscita. Domani
vi faccio avere il proiettile.

L'ora del decesso
penso che la sappiate.

Se arrivavo prima,
non c'era alcun decesso.

Sul davanzale c'è una traccia dove
l'assassino ha poggiato i piedi.

- Che traccia ?
- Niente di che, polvere, terra.

- Speriamo che servirà.
- Dottore, abbiamo trovato questa.

Vitto', ti ho svegliato ?

- Ciao. - Ciao. Scusa.
- Non ti preoccupare.

Fai piano, che stanno dormendo.

Sapevo che vi avrebbe dato problemi.

Finora gli altri hanno dato problemi
a lui, anche io e Ale.

Comunque non riuscivo
a stare da sola

quindi se per una volta
potessi tacere...

- Spaghettino notturno ?
- Sì, dài.

- Però si svegliano i bambini.
- Sono figli di separati.

Niente sarà più come prima.

- Andiamo.
- Cretina.

- Siamo peggio dei topi.
- Però noi siamo ricchi sfondati.

Fra un po' ancora di più.

Possiamo partire da qua, vai.

Ecco le foto scattate da Improta
a casa di Capuano.

Hanno portato il taxi
in un capannone, Marco è lì.

C'era il GPS, magari esce qualcosa.

Il tassista può aver fatto
anche altro per la banda.

- L'ex moglie ?
- A casa sua, niente.

I tabulati dicono
che era a casa di Capuano

poco dopo averlo visitato
in carcere.

Forse è andata a prendere o cercare
qualcosa indicata da lui.

Le mappe.

Capuano era pozzaro e ladro.

Aveva una sua mappatura
che non è mai stata trovata.

- Il tempismo con cui lo hanno
ammazzato è singolare. - Già.

E' anche la prova che l'infame ora
se ne fotte di essere prudente.

Ci siamo. Stanno preparando un colpo
e ci manderanno tutti a fanculo.

- Grazie. Ci sentiamo più tardi.
- Va bene.

Vado a verificare una soffiata,
ci vediamo dopo.

- Dove vai ?
- Te lo dico dopo, lo perdo.

- Stefano ? Ehi, Stefano.
- Ehi.

- Che combini ?
- Ora li prendiamo tutti.

Se mi spieghi, magari capisco.

Quando Alessandro ha visto la donna,
il taxi era già là.

- Il tassista è della banda.
- Che dici ?

Stanno organizzando
qualcosa di grosso.

- Forse c'è un colluso tra noi.
- E' una stronzata.

- Intanto vado a prendermi le prove
e vediamo. - Aspetta.

Non mi piace. Andiamo insieme.
Dov'è l'incontro ?

- Alla centrale vecchia,
vado da solo. - Se è una trappola ?

Ascolta, a via delle Industrie
c'è un parcheggio abbandonato

che ha un'uscita su via Coroglio.

Facciamo prima di là.
Io mi apposto e controllo.

- Non starmi troppo dietro.
- Va bene.

- Scusa per la fretta. - Volevo
esserci ma Tacconi mi ha anticipato.

Tranquillo, davvero.

Dove avete portato Diego ?
Come sta ?

E' al "Girasole". Ieri non ha voluto
cenare, si è chiuso in stanza.

- Quando è l'incontro con Tacconi ?
- Alle 11.

Devi aiutarmi.

Prima devi parlare con Diego
e spiegargli che cosa dire, ok ?

Innanzitutto non sapevo
che cosa era successo con Tarek

ho scoperto tutto ieri.
Lui ha trovato la pistola a casa

ma Alessandro gli aveva detto
che era finta, perciò l'ha presa

voleva solo spaventare Tarek.

Alessandro risulterà
l'unico responsabile.

Abbiamo deciso così.

Tra poco vedo
un avvocato divorzista.

Speriamo che così lasceranno a me
l'affido.

- Non è detto.
- Non è neanche escluso.

- Se volessero adottarlo ?
- So come funziona

ma chi vorrebbe un ragazzino
che si presenta con una pistola ?

E' vero anche questo.

Valerio, puoi farlo per me ?

Va bene, ok. Devo trovare una scusa
per andare senza il collega

ma ci provo.
- Grazie.

Ok, riferisco. Grazie.

La pistola usata su Capuano è la
stessa usata sul basista al porto.

- Che coincidenza.
- Niente impronte.

Ce l'hanno fatta trovare.
Si perdevano una pistola ?

Ci saremmo arrivati
con il proiettile.

Capuano apparteneva alla banda.

Avrà provato ad alzare la posta
e dopo ha provato a fotterli.

- Chi sapeva della chiamata ?
- Io, ero in ufficio con Marco.

Vassallo gli ha passato la chiamata.

Non sapremo mai che cosa voleva dire
ad Alessandro, pensiamo alla banda.

- Cos'è questa lista ?
- Possibili obiettivi

più appetibili di quelli trovati
prima e vicini all'acqua.

- Non sono collegati
alla rete fognaria. - Guardate però.

Questo è il palazzo della Luserbank,
la vasca è vicina alle fondamenta

proprio dalla parte del caveau,
che è questo.

Come nei casi precedenti, il palazzo
non ha accesso ai sotterranei

ma se il tunnel non c'è,
possono inventarselo

attaccandosi alle fogne.
- Come faceva Capuano. - Esatto.

- Cinque obiettivi non sono pochi.
- Però neanche tanti.

Di solito agiscono nel fine
settimana, oggi è venerdì.

Studiamoli,
dalla sicurezza agli impiegati.

- Controlliamo i tombini,
dovranno pur entrare. - Certo.

- Io ne prendo due.
Devi andare dal PM. - Sì.

Grazie.

- Ciao, Valerio. - Sono in anticipo,
ma devo parlare con Diego.

- E' andato via. Tacconi ha
anticipato l'incontro. - Perché ?

Vieni che ti spiego.

So che ho sbagliato, non solo
a lasciare la pistola incustodita.

- L'errore sta a monte.
- Partiamo dai fatti.

Quello che può averli determinati
lo esamineremo dopo.

Diego ha trovato la pistola,
ma è mia.

Non avendo figli, non prendevo
precauzioni, era in un cassetto.

Da poliziotto, non dovrebbe neanche
tenere una pistola abbandonata.

- Continui. - Diego l'ha vista
e gli ho detto che era finta.

Che era una scacciacani.

Ho comprato la pistola nel rione
con i soldi di papà.

Non voglio dirle da chi.

Alessandro me l'ha chiesto,
ma non gliel'ho detto.

Vogliamo capire perché l'hai
comprata e che volevi fare.

Diego non va fuori da solo,
mia moglie è contraria

ma doveva solo arrivare al basso
per prendere dei vestiti

e quando è arrivato là,
ha trovato Trek.

Lo sapeva in carcere per l'omicidio,
sarà rimasto sconvolto.

Dottoressa, la prego.
Poi che è successo ?

E' tornato a casa, era fuori di sé.

Mi ha chiesto
perché Tarek fosse libero

e gli ho detto
che forse era innocente.

Sarò stato sbrigativo,
ma ero stanco.

L'ho mandato in camera
e mi sono addormentato.

Che cosa c'entra tua madre ?
Lei non ha diritti su di te.

Allora, mio padre aveva finto che
era morta, ma sapevo che mentiva.

- Sono andato a cercarla.
- Quando è successo ?

Ero arrabbiato con Paola.
All'inizio aveva il muso lungo.

Poi è venuta a prendermi
con Alessandro

perché mia madre è proprio tossica.

D'accordo, ma hai detto che sei
andato al basso per cercarla

e lì hai visto Tarek.
Quindi avevi rivisto tua madre.

Lei ha detto di essersi pentita,
è venuta a Napoli per me.

Alessandro e Paola volevano
provare, senza dirlo a nessuno

poi lei ha ricominciato
con le schifezze.

La colpa è solo mia.
Ho sottovalutato troppe cose.

Diego voleva solo spaventare Tarek.

Io mi sentivo in colpa
e ho cercato di insabbiare tutto

e di mentire a tutti,
anche a mia moglie.

Non so che cosa avevo in mente,
sparando, ma avevo tanta rabbia.

Alessandro e Paola poi
mi hanno fatto ragionare.

Posso farmi venire a prendere ora ?

- Che stai facendo ?
- Porto a Diego le sue cose.

Se me lo fanno vedere,
gliele lascio.

Non voglio che dorma
senza la lampada.

- Se va tutto secondo il piano,
torna a casa. - E' finita.

Tacconi ha tagliato fuori Valerio
e anticipato l'incontro.

- Non gli ha parlato ?
- No, Diego ha detto la verità.

La coppia da cui era stato è
disponibile a riprenderlo subito.

L'abbiamo perso.

Abbiamo perso anche lui.

E' impossibile controllare
tutti i tombini.

Possiamo monitorare i possibili
accessi con le volanti.

Come garantisco al questore
che il colpo è imminente ?

Abbiamo la telefonata di Capuano.

Per ogni caveau, ci sono soldi
e gioielli per milioni di euro.

D'accordo. Vado dal questore
e poi mi occupo delle volanti.

Aspetti. Deve reintegrare Scudieri.

Ciullo, non ho tempo.

Ciullo, lascia stare.
Si complicano le cose.

Posso prendere un caffè ?
Un caffè e un po' d'aria, posso ?

- Sì, scusa.
- Grazie.

- Salve.
- Sa che non posso farglielo vedere.

No, gli ho solo portato le sue cose.

Dorme con la luce accesa,
questa è la lampada di suo padre.

Grazie.

- Come sta ?
- Non ci rivolge la parola.

E' normale. Abbiate pazienza,
si era legato molto a noi.

Non forzatelo, dategli tempo.

- Arrivederci.
- Arrivederci.

Paola !

- Portami via.
- Non posso.

Stavolta non posso.

Portatemi con voi,
non ce la faccio qua.

Lo so, anche noi
vorremmo stare con te.

Abbiamo sbagliato però
e questa è la scelta giusta.

Francesco e Marina sono brave
persone, dagli una possibilità.

- Non lo so fare.
- Sì che lo sai fare.

Tu sai fare un sacco di cose.

Adesso vai. Vai.

Vai a vedere.

Via Pisanelli. Via Pisanelli !

C'è un tombino transennato
a via Pisanelli.

- Angolo con via Pisanelli.
- Sì.

[BUSSANO ALLA PORTA]

Ho capito. No.

Sì, sì.
(sottovoce) Salvatore !

- Sì.
- Ciao, Nunzia.

Buongiorno. Ho provato a chiamarti,
ma è sempre occupato.

No, Coppola,
devi convocarlo in ufficio !

Esatto, quante volte devo dirtelo ?

- Ti devo richiamare, ciao.
- Gli anni passano ma tu non cambi.

- Sono passato per un saluto.
- "Un saluto ?"

Visto che ti trovavi, gli hai
portato qualche informazione.

Anche se non so come finirà
questa storia

visto quello che hai combinato,
intanto

ti ho fatto reintegrare
temporaneamente.

- Grazie. - Era ora.
- Sono contenta che approvi

ma se mi fai proseguire...
- Chi parla ? Prego.

C'è un tombino transennato
a Via Pisanelli.

Il logo è del Comune,
ma non ne sanno niente.

- Le telecamere ?
- "Le telecamere ?"

Non ce ne stanno, ovviamente.
Dobbiamo pensarci noi.

Facciamo così, piazziamo
le telecamere in via Pisanelli

e sulle vie adiacenti, via Giuseppe
Verdi e Vittorio Emanuele III.

Grazie.

Sono tre quarti d'ora che lo fisso,
non succede niente.

Ho allertato la sorveglianza
della banca.

Se succede qualcosa all'interno,
ci arriva subito l'avviso.

Andiamo a verificare
i punti d'accesso.

- Prendo un caffè e arrivo. - Ok.
- Ale, stai sul pezzo.

- Tutto chiaro ?
- Tutto chiaro.

- Vuoi il cambio ?
- Non sono stanca.

- Ti ho preso un caffè.
- Grazie.

Ti faccio compagnia.

Giro di ricognizione fatto,
ci sentiamo tra un'ora.

- Sessanta minuti da ora.
- Ok.

[NOTIFICA DAL CELLULARE]

Hanno disattivato il sistema
di sicurezza della banca.

Ci siamo.

- E' il direttore ? - Sì.
- Dobbiamo scendere nel caveau.

- Vi accompagna lui.
- Perfetto. Andiamo.

[BUSSANO ALLA PORTA]

Quarantacinque minuti da ora.

Quanto tempo vi serve per quella ?

Se dall'altro lato è ok, 10 minuti.

Due cinque quattro, due quattro sei,
sette cinque.

Due cinque otto, due sette zero,
uno zero sette.

Otto zero, due cinque otto.

- Cazzo.
- Merda !

- Ci hanno preso per il culo.
- Sono in un altro posto.

Dagli altri obiettivi
non è arrivato niente.

La banca del tribunale
ha un agente che chiama ogni ora.

- Chiamalo. - Forse dovremmo
controllare gli altri obiettivi.

Chiamo Nunzia.

Ci siamo, dài.

- L'agente non risponde nemmeno
alla centrale. - Arriviamo.

Ale, non è un caso che hanno scelto
questa banca per depistarci.

Faceva parte della nostra lista.
Apri gli occhi

e non mettere la mano sul fuoco
per nessuno. Nessuno, Alessandro.

Hanno lasciato tutto, sacca,
attrezzi, anche la lancia termica.

Hanno scavato in parte il tunnel.

In fondo c'è la vasca
da dove si sono immersi.

Chiamo i sommozzatori
per capire il percorso.

Togliamoci una soddisfazione.

Andiamo a controllare nel garage.

Raccogliete le vostre cose,
dobbiamo sbaraccare in fretta.

Cazzo.

Ecco la vernice azzurra
trovata sul corpo di Ausiello.

Hanno riverniciato
per entrare via terra.

- E' un mezzo rubato al porto.
- Hanno preso i diamanti

poi hanno ucciso Ausiello con il SUV
e con il furgone hanno fatto questo.

- Ciao, Lello. - Ciao, Ale.
- Ciao, Lello. - Fammi sapere.

- Dottoressa.
- Salve. Come sta l'agente ferito ?

E' stato solo uno spavento. Quello
che li ha fatti entrare è sparito.

- Si sa qualcosa del furto ?
- No.

- Ci sono i posti di blocco ?
- Sì, ma non sanno che cosa cercare.

Il furgone che sta giù
è quello rubato al porto

e il SUV ha ucciso Ausiello.
- E' stato rubato al porto.

C'è un gancio per la banda.
Abbiamo un nome ?

- Si chiama Daniele Ausiello.
Vieni da Nunzia. - Dammi un minuto.

Richiamo Ilaria, ho attaccato io.

- Fallo con Alessia e Stefano.
- Sicuro che vuoi coinvolgerli ?

- Lui ha capito qualcosa. Mi ha
seguito nel vicolo. - Come mai ?

Come va con la lista ?
E' inutile.

Niente di interessante su tutte
le persone che abitano nel vicolo.

Ti ha cercato Nino Capuano.
Deve dirti delle cose sulla banda.

- Vado da lui.
- Non hai capito ?

Sei stato sospeso, ci vado io.

Mancano due auto sportive.
Potrebbero usarle per scappare.

E' probabile, sì.

Hanno messo telecamere e microfoni
ovunque, li hanno aiutati da dentro.

Hanno infiltrato due persone nelle
pulizie, le tute sono di sotto.

- Adesso rimedio.
- Vengo con te.

- Andate, ci vediamo in questura.
- Va bene.

Ehi, Ale ? A che stai pensando ?

Penso a Stefano, a Gennaro

a tutti gli amici che ho perso
per colpa di questa storia.

Ci penso spesso anche io.

- Vai con loro, aspetto
i sommozzatori. - Ok, a dopo.

Vengo con voi.

- Salvatore, dove sei ?
- In macchina, siamo quasi arrivati.

- Tu ? - Sono vicino alla
tangenziale, sto seguendo Marco.

- Che succede ? - Non ho messo
la mano sul fuoco per nessuno.

- Cioè ? - Sapeva che il furgone
era quello rubato al porto.

- Non coinvolgete Ilaria.
- Ci penso io.

Ti chiamo fra poco.

- Ilaria, sei operativa in questura.
- Dove stanno andando ?

Ciullo ha detto che devi restare.
Io non so niente.

Hanno trovato
il corpo di Stefano ?

No. Non lo so,
però non puoi venire con noi.

- Alessandro ?
- Dove siete ?

Ho chiamato tutti,
ti raggiungiamo.

Sto entrando, ti lascio in linea.

- Il nostro rapporto di lavoro
finisce qui. - Mi servi ancora.

Mi stanno addosso, Fusco. Basta.

Quindi sto parlando
con un morto che cammina.

Mi stai minacciando ?
Non sei nella posizione per farlo.

E' finita, Marco.

Ale...

Lasciami andare.

Non posso. Butta la pistola.

- Lasciami andare, ti ho detto.
- Butta quella pistola.

Marco !

Marco, basta !

Perché, Marco ?

Perché ?

Vuoi sparare
alle spalle anche a me ?

Così hai fatto con Gennaro, no ?

Ci vogliono le palle per ammazzare
una persona guardandola negli occhi.

Fallo.

(gridando) Fallo !

E no. E' troppo facile così.

Sai che mi ha detto Gennaro
una volta ?

Ha detto: "Alessa',
tu hai il coraggio dell'onestà"

"e io l'istinto per la delinquenza.
Se fottiamo, fottiamo noi stessi."

"Marco invece non sa dove stare"

"e chi non sa dove stare
fotte gli altri."

Ammazzami.

Ammazzami, non ce la faccio più.
Non ce la faccio più.

(gridando) Non ce la faccio più,
Ale, non ce la faccio più !

E' finita.

Tra tutti gli uomini della squadra,
proprio tu.

Dov'è Stefano ?

Abbiamo fermato un furgono
con due uomini di Fusco a bordo.

Nel vano carico c'erano i cadaveri
di tre uomini della banda.

Dov'è Stefano ?

Dov'è il corpo di Stefano ?

A Ponticelli, nella cisterna.

Vado a prenderlo. Lo porto a casa.

Ci penso io. Vado a prenderlo io.

Hai sparato alla nuca pure a lui ?

Non l'ho ammazzato, no.

E' come se l'avessi fatto,
non c'è differenza.

Cominciamo da Gennaro.
Perché l'hai ammazzato ?

Ho scoperto
che era il tuo informatore.

- Gennaro ?
- Oh !

(in napoletano) Marco, mi hai fatto
spaventare, che ci fai qua ?

Sono venuto a cercarti.
Alessandro mi ha detto tutto.

Devo controllare una soffiata.

- Certo, che dobbiamo fare ?
- Mi accompagni con il motorino ?

Andiamo con il mio motorino.

Sono andato giù al porto
per incontrarlo.

Continua.

(in napoletano)
Marco, che posto è questo ?

- Oh. - Che c'è ?
- Stiamo facendo una stronzata ?

- Marco ?
- Senti, Gennaro

digli tutto quello che sai,
che sei disposto a passare con loro

poi trovo io il modo per tirarti
fuori. - Che stai dicendo ?

- Hai capito ? - Chi sono ?
- Non farmi domande. - Guardami !

- Che cazzo sta succedendo ? Marco !
- Vai, Genna'.

- Non posso.
- Sì che puoi.

Ti basta vedere
a che punto sei arrivato.

Marco...

Ma perché ?

La rosa l'ha lasciata Nunzia.

La scrivania l'ho distrutta io.

- Hai visto ? Non c'è nessuno.
- Che bello !

- Hai un avvocato che ti fa avere
i domiciliari a Natale. - Grazie.

- Figurati.
- Jamila. - Anna !

- Tanti auguri, buon Natale.
- Come stai ? - Bene.

- Ciao, buon Natale.
- Tanti auguri, grazie. - Andiamo.

- Con permesso.
- Tanti auguri.

- Bello, eh ?
- Come state ? Che piacere !

- Buonasera. - Buonasera, auguri.
- Buon Natale.

- Buon Natale !
- Che bella tavola.

- Smettila, quanto scassi.
- Io scasso ?

- Tua sorella ci porta in un tugurio
per Natale. - Per stavolta va bene.

- Buonasera !
- Buonasera. - Buonasera.

- Ciao a tutti.
- Ciao. - Buonasera.

- Piacere, Cozzolino.
- Che bella tavola.

Bevi e pensa che la vita è bella.

- Sono in servizio, non posso.
- Poco poco.

- Salve, dottoressa. Si accomodi.
- Grazie, dove ?

- Dove capita, prego.
- Dove capita ?

- Faccio io, grazie.
- Eccoci qua.

- Tu siediti qua.
- Buonasera. - Buonasera !

Auguri e buon Natale !

Scommettiamo che arriva la prima
portata e squilla il telefono ?

- Dottore, anche a Natale ?
- Eh !

Se squilla, vi alzate e andate.
Siete l'Unità di intervento notturna

noi ci godiamo il Natale.
- Capito ?

- Lo immaginavo diverso ma va bene.
- Dài !

Anche voi avete un solo bicchiere ?

- Sì.
- Acqua e vino... tutto insieme.

Che bella donna.

Facciamo un bel brindisi,
tanti auguri e buon Natale !

(insieme) Auguri !
[SQUILLI DEL CELLULARE]

Pronto ? Non siamo a casa, perché ?

Non fate niente. Proviamo
a rintracciarlo io e Alessandro.

Sì. Va bene, state tranquilli. Ciao.

- Che è successo ?
- Diego è scappato.

- Ha il telefono acceso,
ma non risponde. - Andiamo.

- Che è successo ?
- Diego. Scusate.

- Scusate. - Che è successo ?
- Auguri. - Sono Scudieri.

Dovete rintracciare questo numero.
E' urgente.

Eccolo.

- Diego.
- Ehi, allora ?

- Che è successo ?
- Non li sopporto più.

Mi danno i baci, fanno la voce scema
come se fossi un bambino.

Che "capa tosta" che hai.

- Ora mi riportate là ?
- Entriamo a casa e poi vediamo.

- Che dici ?
- Dài.

Prima di andare,
dobbiamo fare una cosa.

Se mi riportate là,
non possiamo farla più.

Che cosa ?

Passeggiare insieme
come una vera famiglia !

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