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NETFLIX PRESENTA

UNA DOCUSERIE NETFLIX

UNA RACCOLTA DI SAGGI VISIVI…

…PER AMORE DEL CINEMA

Stavo riflettendo sull'attrattiva.
Cosa rende attraente qualcosa?

Perché qualcosa ci attrae,

mentre qualcos'altro non molto?

Ho notato che mia moglie possiede
un senso istintivo dell'armonia.

Eravamo seduti a tavola a fare colazione,

c'era una saliera
e l'ho spostata un po' di lato.

È tornata, si è seduta,
abbiamo ripreso a parlare

e lei l'ha rimessa dov'era.

Le ho chiesto: "Perché lo hai fatto?"
"Che cosa?"

"Quello. Dovevi per forza sistemare
la saliera e la zuccheriera?"

"Non lo so, mi sembra meglio così."
Ecco, proprio quello!

PARTE 1
CHE COS'È L'ATTRATTIVA?

Nel campo dell'animazione,
usiamo la parola "attrattiva".

Significa un sacco di cose.

Per me, un personaggio che attrae
deve essere imperfetto.

Non è per forza bello o carino.

È un mistero.

Molti associano l'attrattiva
alle principesse Disney.

O ad adorabili animaletti.

Ma è un concetto più profondo.

E noi artisti tendiamo a usare
una sola definizione.

Per dirla in parole povere,
"l'attrattiva è armonia".

Quando creiamo un'opera d'arte,
ci basiamo su accordi armonici.

C'è una musica, nei nostri disegni.
La si può sentire e percepire.

Pensatela così:

c'è qualcosa che collega
tutti gli elementi di un volto.

Se sposto gli occhi di Sailor Moon,
creo un disequilibrio.

Anche se le sposto il naso.

Se cambio un dettaglio, devo ribilanciare
il volto o non sarà più armonioso.

Questa è l'attrattiva.

Prendete Crudelia De Mon.

La sua figura
è fatta di triangoli e quadrati,

mentre cappotto e capelli
sono realizzati con ampie curve.

Le figure geometriche
e le curve si bilanciano.

Anche questa è attrattiva.

È possibile avere un mostro attraente

che comunica con aggressività,
pericolo e rabbia.

Un neonato affascina

perché è innocente, dolce
e aperto verso il mondo.

Non è semplice armonia.

È un'armonia che ha un messaggio.
Ti dice qualcosa.

L'attrattiva è un concetto universale,
presente in molte culture.

Si applica agli eroi, ai cattivi,

agli spiriti della fuliggine,
a un punto e a una linea.

Ma nel corso degli anni, alle protagoniste
è successa una cosa interessante.

A volte, penso

che la parola "attrattiva"
venga usata nel modo sbagliato,

ossia come sinonimo di perfezione.

Quando ne parlano i dirigenti,
il marketing, questo genere di ambienti…

confondono i due concetti.

Perché si concentrano di più
sugli aspetti commerciali,

su quello che fa vendere.

Se c'è un personaggio femminile,
deve essere bello.

Deve avere dei capelli perfetti,
un design perfetto, essere bella.

Tutte caratteristiche che, a parer loro,
costituiscono l'attrattiva.

In realtà, l'attrattiva è radicata
nell'identità del personaggio,

che va progettato
basandosi su quest'ultima.

Confrontiamo personaggi femminili
e maschili.

Negli uomini troviamo
varie forme e dimensioni.

Per le donne, la gamma di possibilità
è molto più limitata.

Un viso rotondo
con occhi grandi e naso piccolo.

Ci sono alcune eccezioni,
ma anche una tendenza predominante.

Stiamo iniziando a uscirne,

ma è difficile, perché il pubblico
è stato abituato ad aspettarsi certe cose.

Ci vorrà un po',
ma stiamo andando in quella direzione.

Sono tutti personaggi affascinanti.

La loro popolarità non li rende privi
di merito artistico.

Ma perché così tanti rientrano
in un determinato stile di femminilità?

Cos'ha motivato questa decisione?
L'arte o il profitto?

Ogni personaggio animato
è influenzato da questo tira e molla.

L'attrattiva è l'obiettivo,
cambia il modo di arrivarci.

PARTE 2:
DISEGNARE UN PERSONAGGIO

Il mio nome completo è
Luis Fernando Gadea Rodriquez.

Un nome spagnolo.

Ma mi chiamano Luis Gadea, è più facile.

Mi piace trovare l'ispirazione
soprattutto nel quotidiano.

Quando sono sul treno,
ogni persona è un personaggio.

Osservo come si vestono,

i colori che usano,
le forme che li definiscono.

E quindi creo una biblioteca mentale
con tutti questi dati,

che poi userò per potenziali personaggi.

Nell'animazione,
si insegna sempre la stessa cosa:

bisogna utilizzare forme circolari.

Gli occhi devono essere molto grandi,
tra loro ci vuole un determinato spazio.

Ed è questo che definisce
l'attrattiva di un disegno, giusto?

Per uno stile più fumettistico,

devi fare la testa molto più grande.

A volte, persino più grande
del resto del corpo.

Ho imparato che bisogna usare le curve.

E sì, è vero. Funziona.

Ma si può ricreare quell'attrattiva
solo con linee rette? Questa è una sfida.

E la affronteremo oggi.

Luis ci aiuterà a disegnare
un personaggio femminile

con elementi dritti e spigolosi.

Mentre lui lavora,
diamo un'occhiata alle basi.

Iniziamo giocando con le forme base.

Questa silhouette
è composta da tre cerchi.

Se due si trasformano in triangoli,
cosa diventerà il personaggio?

Con qualche variazione,
le forme possono esprimere idee diverse.

A volte, gli artisti usano
una sola forma dominante.

Altre volte, ne uniscono diverse.

Una silhoette è una sagoma,
l'idea di un personaggio.

Ma quello che lo definisce davvero
è la linea.

Una linea
può essere dritta, sottile, spessa,

frastagliata o curva.

Una linea può trasmettere personalità.

O un'emozione.

La linea può comunicare di tutto,

dagli aspetti semplici a quelli complessi.

E ogni artista
ha il suo approccio personale.

Nei miei disegni cerco sempre di usare
dei cambi di direzione drammatici.

Una sagoma curvilinea
parte da qui, risale fino a qui,

poi scende in una linea retta
e si trasforma di nuovo in una curva.

Sono linee usate per disegnare gli omeri,

i femori.

Si trovano nella natura, negli alberi.

Quando disegni un albero,
si estende verso l'alto a spirale.

È una linea curva, bella e ritmata.

E, a mio avviso, è l'elemento chiave
dell'attrattiva,

dal momento che la scopri man mano
e la applichi al tuo lavoro.

PARTE 3
CLIO

Ecco tre versioni del nostro personaggio,
che abbiamo chiamato Clio.

La domanda è: quale ci piace di più?

Iniziamo dalla A.

Per la A ho optato
per una figura più esagerata.

Si vede che i piedi sono lunghi
e hanno una forma particolare.

Passiamo alla B.

Come si vede da qua,
si basa su una bottiglia.

Fianchi ampi e una linea retta centrale,

che si dirama in altre due rette
verso la fine.

Per la C, ho optato
per una forma più strana del viso.

Le orecchie hanno linee
sia dritte che curve.

Dopo averci riflettuto,
abbiamo deciso di scegliere la B.

Questa versione di Clio ci piace,
ma ancora non ci siamo.

E abbiamo dato a Luis…

GLI APPUNTI DEL CLIENTE

Come artista, devo essere in grado
di disegnare un personaggio diverse volte.

Devo riuscire a riprodurlo
centinaia di volte.

Molti dei commenti servivano
a rendere Clio più facile da animare.

Facciamo un esercizio difficile.

Fate un bel disegno di cui siete fieri
e cestinatelo subito.

Vediamo se ci riuscite.

Se ce la fate, siete pronti.

Dopo molte modifiche e disegni,

ecco una versione di Clio che ci soddisfa.

Ma non stiamo considerando una cosa.

Perché, quasi sempre,

c'è almeno un altro fattore fondamentale:
il merchandising.

È un piccolo passo per l'uomo…

È il 1969
e sulla ABC c'è un nuovo cartone.

Hot Wheels, finanziato
dall'azienda di giocattoli Mattel.

Gli sponsor aziendali non erano rari.

Grande Busch.

Non c'è una birra migliore di questa.

Ma qui c'era qualcosa di diverso.

Un giocattolo diventato un cartone.

L'FCC lo definì uno spot di 30 minuti
e, dopo due stagioni,

l'ABC lo cancellò.

Dodici anni dopo, l'FCC aveva
un nuovo direttore: Mark Fowler.

Tutti questi elementi…

Deregolamentò vari aspetti,
inclusi i programmi per bambini.

E così, le aziende ci riprovarono.

Prima, le bambole
Strawberry Shortcake. Poi…

He-Man e i dominatori dell'universo!

He-Man fu un successo
e trasformò il mondo dei cartoni.

Le aziende potevano vendere
le loro idee grazie ai cartoni.

Nell'America del Nord,
giocattoli e cartoni sono collegati.

- C'è persino un termine apposta.
- Quanto sei toyetic?

Toyetic è una parola creata dal marketing.

Indica oggetti o dispositivi
presenti in un cartone

che possono essere prodotti
come giocattoli.

La versione predominante della femminilità

deriva da quello che compriamo.
Se Clio fosse un giocattolo,

verrebbe definita
in una serie di riunioni.

Carina e affascinante, ma verosimile.

- Maldestra.
- Abbastanza intelligente.

Divertente.

- Femminile e sportiva.
- Alla mano.

Civettuola, ma non sexy.

Dovrebbe essere qualsiasi cosa…
per chiunque.

Certo, ci sono delle eccezioni

e noi possiamo permetterci
di disegnare Clio liberamente.

Quindi abbiamo fatto un altro esperimento:
come sarebbe Clio in computer-grafica?

PARTE 4
DAL 2D ALLA COMPUTER-GRAFICA

La CG è altamente specializzata.

Modellazione, rigging, illuminazione:

ogni processo ha un artista
che ricrea l'illusione della vita in 3D.

Ma il primo problema, per Clio,

è proprio il suo tratto distintivo:
la silhouette.

Di solito è difficile trovare personaggi
caratterizzati da questi spigoli vivi,

ma ho deciso di provarci
e vedere come viene.

Se dovessimo animare Clio in 2D,
non sarebbe un problema.

Basterebbe disegnarla in modo diverso
a seconda dell'angolazione.

Confrontate il mento di Clio qui e qui.

O i suoi capelli a sinistra,
rispetto a quelli a destra.

Queste piccole incongruenze la rendono
attraente in entrambi i disegni.

Beh, in 2D si può animare qualsiasi cosa.

In pochi fotogrammi puoi barare.

È questo il bello del 2D,
puoi fare quello che vuoi.

C'è una fluidità che si può ottenere
nell'animazione tradizionale,

una spontaneità dei disegni a matita,

che con la CG
è impossibile da raggiungere.

Puoi sempre ricreare quell'illusione,

ma è più difficile da raggiungere,
perché bisogna infrangere la perfezione.

È la parte difficile.
Io, come disegnatore, devo sapere

che un personaggio deve apparire corretto
da ogni angolazione.

È difficile soprattutto preservare
gli elementi dritti e spigolosi.

La linea aguzza dei fianchi va bene in 2D
da questa angolazione,

ma quando la trasformi in 3D,
rischia di sembrare sbagliata.

Il computer vuole che tutto sia perfetto.

Il nostro compito è costringerlo
a creare qualcosa di più naturale,

pur preservando
le sensazioni del disegno originale.

Quando lavori con la CG,
devi occuparti della forma effettiva

e i bordi sono fondamentali.

Per rendere il tutto attraente,
dev'esserci un certo tipo di bordi.

Così è un po' troppo alto, quindi…

Lo abbassiamo?

Sì, così può fondersi
con quest'altra parte.

Come in un cassetto.

Non si può dire a chi fa CG
di rendere più attraente un modello.

Bisogna essere molto specifici.

Ad esempio, gli angoli della bocca in CG
mi facevano impazzire.

Mi sono ritrovato
a guardarmi allo specchio,

osservando gli angoli della mia bocca.

E ho scoperto
che Leyendecker ci aveva già pensato.

Gli angoli della bocca erano i peggiori,

perché si vede il bordo dei denti

e alcune bocche avevano
una piccola curva nell'angolo…

Quando stavo disegnando
Rapunzel, per il film,

ho iniziato proprio
da questi elementi minori e…

Il design è sempre design,
basta conoscere bene il mezzo che usi.

Visto che tutti hanno compiti specifici,
è facile isolarsi.

Chi si occupa di rigging non parla
con chi fa l'illuminazione.

A maggior ragione,
la collaborazione è ancora più importante.

La collaborazione permette di crescere.

L'energia, lo scambio di opinioni.
"Così va bene?" "No."

"E così?" "Sì, ma magari…"

"È un'idea stupida, ma…" "Ok!"

- Certo.
- Sempre nel mezzo.

È un processo
che ti dà la carica e ti motiva.

Meglio non farla troppo piccola, perché…

Io sono una regista,

ma non un'autrice.

Inizia dalla sala conferenze…

Nessun regista è la fonte definitiva
della verità di un film.

C'era questa forma,
per cui l'inquadratura…

PARTE 5
L'ILLUSIONE DELLA VITA

Ai disegnatori piace imbrogliare.

Non ci piace animare un personaggio
in uno spazio a 360 gradi,

perché la carne si compatta,
mentre la geometria no.

Per la CG è necessario capire
come i computer interpretano lo spazio.

A volte, il computer ha idee molto strane
e l'unica soluzione è mettersi a urlare.

- Cosa?
- Credo si sia rotto.

Cos'è successo?

Non lo so.

L'obiettivo finale del character design
è lo stesso di un secolo fa,

dare il personaggio a un animatore.

Quando un'immagine inizia a muoversi,

entra in gioco
un altro aspetto dell'attrattiva.

Una delle caratteristiche richieste
a un bravo animatore di CG

è la capacità
di pensare in modo imperfetto.

Nell'animazione tradizionale,
le imperfezioni sono cruciali.

Per ottenere una certa espressione
puoi allungare il bulbo oculare,

dare una piega strana alla bocca,

fare strane cose con la faccia,

o fare estendere le mani
più del necessario.

L'occhio umano non le vedrà
come imperfezioni, ma le percepirà.

Un animatore imita la vita

e i suoi personaggi devono muoversi
e comportarsi in modo credibile.

Ma ci sono dei limiti: tempo, denaro
e quanto in là ci si vuole spingere.

Con Merida, mi sono spinta molto in là.

Mamma.

Volevo che il suo volto si accartocciasse
quando era arrabbiata.

Volevo renderla in grado
di esprimere davvero se stessa.

L'attrattiva ti fa provare qualcosa.

Non è solo questione di design.

"Mi immedesimo con questo personaggio
e situazione?"

- Scendi per cena?
- No.

Non bisogna animare le azioni
di un personaggio, ma i suoi pensieri,

le sue sensazioni.

Immergersi in loro e vivere la loro vita.

Solo così chi guarda potrà immedesimarsi.

È così che nasce l'attrattiva.

Per questo Bella risponde alla Bestia,
quando le urla contro. Non lo accetta.

Che male!

Se solo stessi un po' fermo!

Io ho un caratteraccio.

Se qualcuno mi fa qualcosa, reagisco.

E penso sia proprio questo
che gli spettatori trovano credibile.

L'attrattiva non dipende solo
dall'aspetto, ma da quello che proviamo.

Un elemento chiave dell'attrattiva
sono i gusti individuali,

soggettivi e difficili da quantificare.

Nonostante tutto, l'obiettivo del processo
è realizzare un personaggio

in cui il pubblico si immedesimi.

Vorrei che la gente sapesse
quanto impegno mettiamo nel nostro lavoro.

Quanto di quello che facciamo
si basi su una scoperta continua.

Quando animi un personaggio,
ti fai coinvolgere emotivamente.

SESTA SETTIMANA

Da piccolo, avevo un caratteraccio.

E quando hai un caratteraccio,
non sei contento di te.

Ti sembra di essere come…
intrappolato nel corpo di una bestia.

Quando ho dovuto animare la Bestia,
sapevo cosa si provava.

In quel corpo è intrappolato un principe.

Glielo leggi negli occhi.

Vorrei che la gente sapesse
quanto di noi riversiamo

in quello che animiamo.

I personaggi ti permettono
di intravedere il disegnatore.

Sottotitoli: Irene Bassini