All language subtitles for Amici Miei 2

- Necchi: Buon viaggio, signore!
(SCHIAFFO) > Signore: Ahi!

< Signora: Aiuto!
- Signore: Divertenti...

Fermi tutti!
QueIIo � mio!

Ma � impazzito!

Ma babbo!

Ma che parti sempre te?
Sempre in mezzo me Io trovo.

Conte: Ragazzi, suI binario tre
parte iI IocaIe per EmpoIi.

- MeIandri: AI binario tre!
- Necchi: Venga, professore.

(TUTTI URLANO
E RIDONO)

- Tenga.
- Grazie.

(SCOPPIO DEL MOTORE) - Donna 1 : Ma
che succede? - Donna 2: Oh, Dio mio!

(SCOPPI DEL MOTORE)

No guardi, no. Non si pu� mica
parcheggiare qui neI camposanto.

- SbiIiguda
supercazzoIa prematurata. - Eh?

- No, dico, prematurata
Ia supercazzoIa. - Non capisco.

- Con scappeIIamento a destra.
- Ah, Ie cappeIIe!

Le son I� a destra, I�.
Ma qui non si pu� parcheggiare.

Dico, occhieIIo di priviIegio
come se fosse antani per Iei.

- Ispettore tombaIe.
- Ispettore, ma che dice?

- Ispettore.... - Ispettore?!
- ....con fuochi fatui.

- E per quanto tempo sta qua?
- Quintana o setta. - Ah....

Conte: Intanto, tr�nita
confraternita puIitina, eh?

Ah, una puIitina....

- Conte: Buongiorno.
- Fioraia: Buongiorno.

- Quanto vengono questi giaIIi?
- MiIIe e cinque.

- Conte: MiIIe e cinque?
- S�! - Questi,..

..e queI mazzo di margherite?
- MiIIe Iire.

- MiIIe Iire, accidenti!
- Eh, non si pu� far di meno.

Conte: Quei gIadioIi,
dodici, quanto vengono?

- Fioraio: SeimiIa.
- Conte: Ma vaffancuIo!

Cazzo!

< Conte: Dai, SassaroIi,
vieni fuori!

Conte: Professore,
non fare iI bischero.

Bischero sarai te!

- O MeIandri, non dicevo mica a te?
- Ma io s�.

Ma oggi non dovevi vendere
Ie encicIopedie in campagna?

Conte: Eh s�, aIIe gaIIine.

E tu non avevi
una perizia a Lucca?

MeIandri: C'� venuto anche Iui, eh?
(CONTE E MELANDRI RIDONO)

Conte: M'ha teIefonato, dice:
''Che fate oggi?'' E io: ''NuIIa''.

E Iui: ''MegIio,
anch'io c'ho un parto cesareo''.

Oh, Mascetti.

Conte: Ah!

Passavo di qui.

Conte: Uhm.

MeIandri: Ragazzi, ma perch�
ci si deve vergognare?

Ricordarsi I'anniversario
d'un amico non � mica..

..un deIitto. Anzi, io dico
iI contrario. Chi non � venuto oggi,..

..e non faccio nomi, per� gIieIo
dico in faccia quando Io vedo,..

..ha iI babbo becco e quindi
Ia mamma troia. < Necchi: Oh!

Non s'offendono iI babbo e Ia mamma,
tanto pi� che abitano qui..

..anche Ioro e potrebbero sentire.
Bisognerebbe venirci pi� spesso qui.

Se s'aspetta che vengano
Ia su' mogIie e iI su' figIioIo...

- Questa non I'� una tomba,
I'� un troiaio. - Tieni, tieni.

Necchi: Prendi.

[Conte: Ed eccoci qui,
come quattro bischeri,..]

[..per� con quest'amicizia che dura
da tanto tempo, anche dopo morti,..]

[..e maIgrado tutte Ie differenze
che ci sono fra di noi.]

[II Professor SassaroIi,
iIIustre cIinico e chirurgo famoso.]

[RambaIdo MeIandri,
architetto deI Comune, trombato,..]

[..ma per pochi voti,
aII'assessorato dei Lavori PubbIici.]

[Guido Necchi, proprietario
deI bar ristorante omonimo.]

[E iI sottoscritto Conte RaffaeIIo
Mascetti, che non so pi� neanche..]

[..come definirmi. Tutti uniti
da certe regoIe mai dette:]

[..iI diritto di sfotterci
a vicenda, Ia vogIia di ridere,..]

[..di divertirsi e iI gusto difficiIe
di non prendersi mai suI serio.]

- SassaroIi: Guarda che beI vedovo!
- Ci vado io.

- No perch� te? Ci vo io.
- Eh no, si fa Ia conta!

No, I'ho visto prima io.
� mio!

(SASSAROLI SOSPIRA)

Ma scusi,
ma noi ci conosciamo?

Lei no, ma io s�. AdeIina
mi parIava sempre di Iei, PaoIo.

� un parente di Crotone?

MoIto di pi� di un parente.

AdeIina Ie voIeva moIto bene, sa?

Ma scusi, ma Iei....
Ma Iei chi �?

Che importa iI nome.
Ormai, di fronte aIIa morte..

..non resta che Ia comprensione
e iI perdono. Tutti e due..

..I'abbiamo amata,
e Iei ci ha amato tutti e due.

< Me pi� fisicamente,
pi� carnaImente.

Te pi� spirituaImente, PaoIo.

Ma cosa sta dicendo?

Lei � stato....

AdeIina � stata....

- Per questo iI mio doIore
� pari aI tuo. - PossibiIe?

Noi siamo
frateIIi neI doIore, PaoIo.

(piangendo) No, non � possibiIe.

AdeIina,
AdeIina, proprio tu!

- Ma dove? Quando?
- Quando?

- A me pare di averla sempre amata.
- (alterato) � stato..

..quando ho fatto
queI corso in Germania, vero?

Non si deve mai andare
in Germania, PaoIo.

< SassaroIi: Ma vieni
fra Ie mie braccia, PaoIo.

< Ho un unico desiderio ormai:
diventare tuo amico,..

..e invecchiare accanto a te,..

..neI ricordo
deIIa nostra adorata AdeIina,..

..sposa e amante impareggiabiIe!

(aIterato) ImpareggiabiIe?

ImpareggiabiIe troia!
Troia! Puttana!

Non ti permetto
di oItraggiare Ia mia AdeIina!

Ma cosa dici?
Porco maiaIe! QuaIe tua?

< Questa non � una reazione civiIe.
- Io ti ammazzo! Ti ammazzo.

Necchi (urIando): Basta!

- Ehi, Iei turba iI sonno
dei nostri poveri morti! - Vergogna!

PaoIo: Vergogna una sega!
Vorrei vedere voi aI posto mio.

Questa troia, puttanona infame.
Ladra!

Ti�, puttanona! VaffancuIo.
Vado via.

Io non ti serbo rancore, PaoIo.

- Ti�!
< SassaroIi: Io ti perdono.

- MeIandri: Vuoi che torni indietro?
- Conte: Se non era per noi,..

..queIIo ti pigIiava a cornate.
- SassaroIi: Perch� I'ho fatto bene.

- Necchi: C'hai dato troppo dentro.
- MeIandri: Sei espIicito, pesante.

- SassaroIi: � uno stiIe.
- Necchi: Io preferivo Perozzi,..

..Ia portava pi� suI fine,
pi� suI deIicato.

Di soIito,
finiva tutto con un abbraccio.

< Eh... Lui in queste cose
era insostituibiIe.

Nei funeraIi, decessi,
interramenti, era un maestro.

Vi rammentate quando fece
morire Ia mogIie deI fornaio?

Conte: Per trombarIa megIio.

< Necchi: Era forte iI Perozzi.
- Era un grande.

< MeIandri: Fu verso
iI '66 mi pare, no? O gi� di I�.

[Conte: A queII'epoca iI Perozzi
era gi� capocronista.]

- Buongiorno.
- Spazzino: Buongiorno, sor Perozzi.

- Perozzi: Domani te tu scioperi.
- Spazzino: S�?

- Perozzi: S�, c'� scritto qui.
- Spazzino: Meno maIe.

[Conte: Usciva daI giornaIe aII'ora
in cui i fornai aprono bottega.]

- Giorgio?
> Perozzi: S�.

- O che tu fai?
> Eccomi.

- Indovina che c'� qui dietro.
- Anita: Che I'ha fatto iI Papa?

Vai, vai,
si Iegge dopo iI giornaIe!

(PEROZZI E ANITA RIDONO)

[Conte: Dopo, quando s'era
fatto ben bene Ia fornaia..]

[..andava a farsi un po'
iI marito con iI quaIe..]

[..gIi piaceva coItivare
un simpatico rapportino.]

Che ce I'hai i cornetti oggi,
signor Antonio?

< Fornaio: Sempre ce Ii ho,
sor Perozzi. CaIdi, caIdi.

Eh, caIdi, caIdi.
Proprio fatti ora.

Me ne incarti un aItro paio
per Ia mi' mogIie, per piacere.

S�, gIieIi prendo di qua,
appena sfornati.

Anche stanotte ha fatto I'aIba,
eh, sor Perozzi?

- Sar� stracco morto!
- Oh, speciaImente aIIe reni.

S�, ma ormai c'ho fatto I'abitudine.
Tornare a casa prima mi parrebbe..

..di perdermi iI megIio.
- Ecco servito, sor Perozzi.

Grazie.

- Servito anche Iei, sor Antonio.
- Buona giornata!

[Conte: Io gIieIo dicevo sempre.
Attento, Perozzino, dammi retta,..]

[..io in questa materia sono
un competente, un'autorit�..]

[..e tua moglie non �
come la mia. � una bestiaccia.]

Perozzi: Buongiorno, famigIioIa.
Ciao, Laura. Ciao, Luciano.

Oh, che nottata, ragazzi!
Una voIta aIIe 22:30 tutta Ia citt�..

..andava a Ietto. Si chiudeva
Ia cronaca e buona notte.

Ora sono tutti svegIi,
fuori, a fa' danno.

Chi rapina, chi scippa, chi d� fuoco,
chi si buca, chi s'ammazza!

T'arrivano Ie notizie a raffica.
E I� componi, scomponi, ricomponi,..

..titoIa, stitoIa, e poi rititoIa,
rimpagina e poi scompagina.

Insomma sai come va a finire, no?
Si fa sempre giorno.

Laura: Dove?

AI giornaIe. E dove senn�?

Laura: Ho teIefonato
aI giornaIe stanotte,..

..Luciano aveva maI di goIa
e voIevo che passassi in farmacia.

- Laura: Ed eri gi� uscito.
- Ah! O, povero piccoIo Luciano!

- Mi dispiace. Fa'''ah'' aI babbo.
- Luciano: L'ho gi� fatto aIIa mamma!

Laura: Ho detto
che eri gi� uscito.

Eh, possibiIe?
Strano. A che ora?

AIIe tre.
E sono Ie sette!

Le sette? No, no,
sono Ie sette meno un quarto.

Laura (aIterata): Sono Ie sette!

- Vai avanti. Guarda, sono Ie sette
meno un quarto. - Le sette precise!

Laura, non vogIiamo mica fare
una tragedia per un quarto d'ora!

Laura: Non � un quarto d'ora.
Sono anni,..

..gIi anni migIiori deIIa mia vita
che tu mi hai rubato.

Perozzi: Ma che ti ho fatto?
Sono anche passato..

..a prenderti i cornetti caIdi!
- Anche i cornetti,..

..brutto schifoso! Tre voIte
mi avevi giurato che con queIIa..

..era tutto finito. MaiaIe,
te e queII'aItra schifosa!

Laura: Che possa
morire di un accidente!

Perozzi: Non tirare gIi accidenti
che i tuoi arrivano. E poi ti penti.

Laura: Che possa morire
di un accidente subito! Ora!

Pensare che mi avevano avvertito,
ma io non ci ho voIuto credere.

Perozzi: Ma si deve proprio
parIarne davanti aI bambino?

Laura: Luciano � bene
che sappia chi � suo padre..

..e poi, non c'� aItro
da dire se non..

..che me ne vado, torno dai miei.
Questa voIta, basta.

Perozzi: Via,
Laurina, facciamo Ia pace.

E Ievati dai piedi,
bugiardo di un buffone!

Perozzi: Luciano, hai visto?

II babbo ha fatto tutto queIIo
che poteva fare.

Cio� nuIIa!

Su, Ia mamma ti vuoIe
portare dai nonni. Pazienza.

- Luciano: Me? - Perozzi: Me,
no di sicuro. Avanti, ora..

..mettiti iI cappottino,
non facciamo aspettare Ia mamma.

Perozzi: Aspetta, ti aiuto.
Te Ia porto io.

Laura, iI bambino � pronto.
Ma ripensaci, Laura.

Laura: II bambino? Ah,
iI bambino te Io tieni tu.

- Perozzi: Come io?
- Ah, caro mio,..

..troppo faciIe. Luciano
te Io tieni tu. Ci pensi tu.

Cos� impari cosa vuoI dire
avere un figIio, eh?

< Perozzi: Ma Laura!
Pensa aI bambino! Lui � innocente,..

..portaIo con te. Luciano
ha bisogno di te, deIIa mamma.

E io ho bisogno di caIma. Di pace,
queIIa che non ho mai avuto con te.

Mai, mai!

- Beh?
- Chi m'accompagna a scuoIa?

Ma non hai detto
che avevi iI maI di goIa?

Era una scusa
deIIa mamma per teIefonarti!

Ho capito, stamani non si dorme.

[Conte: Per prima cosa si fece
assegnare iI turno di giorno..]

[..aI giornaIe per non Iasciare
iI bambino soIo Ia notte.]

- Babbo!
- Perozzi: Porca miseria!

< Conte: Non vaIe!
- SassaroIi: Come? VaIe s�!

Perozzi: M'ha spinto
iI gomito, Dio Cristo!

- SassaroIi: VaIe, vaIe.
- Segno?

- Deve due, segna.
- No, non segnare una sega!

Perozzi: Hai visto che hai fatto?

Perozzi: Ma cosa vuoi?

VogIio andare a casa.
Devi portarmi a casa.

A casa? A quest'ora?
A fare che a casa?

A dormire.
� tardi, ho sonno.

E io no. Va' a vedere
iI fiIm aIIa teIevisione.

Non mi piace.

AIIora c'� juke-box,
c'� iI fIipper.

Conte: Questo � iI paese
dei baIocchi. Vai, vai.

Io non sono Pinocchio. E poi
domattina mi devo svegIiare presto,..

..devo ripassare storia e scienze
naturaIi. Lo studio � studio!

Ha ragione, povero bimbo. Son tre
ore che ciondoIa da una seggioIa..

..aII'aItra. Non Io vede
che more di sonno?

AIIora, Carmen, fagIi un beI
caff� doppio aI bambino cos� noi..

..si finisce Ia partita, eh?
- Magari per endovena.

Carmen: Per me
siete tutti gruIIi!

FaciIe, eh? Sor Perozzi,
fare iI padre e iI marito..

..con Ia mogIie a casa. FaciIe!

E va bene. Andiamo a Ietto
con Ie gaIIine. Vieni.

- Dove s'� messo iI cappottino?
- No! Non � possibiIe!

Continua te.

- No, io devo andare.
< Conte: E dove vai?

Devo andare.
C'ho un impegno!

< MeIandri: Stasera e domani.

Domani? Hai dimenticato I'impegno
che mi sono preso per iI quintetto?

Possiamo fare un quartetto
perch� Perozzi c'ha iI bambino,..

..ma un trio no, eh!

Ma che � domani sera?

E s�, sabato 30.
Non te Io ricordi?

Oh, porca miseria!

Anche se era doman I'aItro, era Io
stesso. Ormai, Ia sera, hai chiuso.

Porca puttanissima Iadra
deIIa su' mamma.

(aIterato) Ma come si fa? Cristo!
Non posso rinunciare a tutto per te.

Hai capito? Accidenti a me!
Vieni via.

[Conte: II concorso annuaIe deIIa
Accademia PoIifonica di Arezzo..]

[..� iI pi� importante traguardo
a cui pu� aspirare un coro.]

[Ci eravamo preparati con grande
coscienza per presentarci..]

[..davanti a queIIa pIatea di paIati
fini e aIIa severissima giuria..]

[..neIIe migIiori condizioni
di forma e di affiatamento.]

#Ma vaffan zum.#

#Ma va....#

#Ma vaffan zum. Zum.#

#Bom, bom, bom, ma vaffan zum.#

#Bom, bom, bom, ma vaffan zum.#

#O bucaioIa,
tu mi tradisci..#

#..tu dici: ''Vengo''
e invece tu pisci.#

#Ma vaffan zum.#

#Bom, bom, bom, ma vaffan zum.#

#Chi chiava tromba
s�, s� tromba..#

#..chi tromba chiava,
s�, s� chiava.#

(BRUSIO DEL PUBBLICO)

< Spettatore 1 : Non so
cosa stia succedendo.

- #Ahhhh....#
< Spettatore 2: ....Ia poIizia!

< Spettatore 3: MandateIi via!

< Spettatore 4: Andate via!

< Spettatore 5: Fuori!
Vergognatevi!

Necchi: Via, via!

Conte: Aspettatemi!

Oh, iI bambino!

[Conte: La vita deI povero Perozzi,
con queI bambino era un inferno..]

[..cos�, invece che aI bar Necchi,
Ia sera ci si ritrovava a casa sua..]

[..per dargIi una mano.
Tutti meno iI MeIandri,..]

[..che da un po' di tempo si era
dato aIIa Iatitanza. Poco maIe..]

[..perch� in 4, si era giusti
per fare Io scopone scientifico.]

- Un beI fante!
- Una beIIa scopa.

Ma porca troia, subito scopa?
Ma quanti ne avevi di quei fanti?

Parecchi.

Ma come parecchi?
Ce n'ho due io, guarda qua!

> Luciano: VoIete fare siIenzio?
Non posso dormire! - Perozzi: Shh!

- SassaroIi: E 2 fanno 4, cogIione.
- Va bene, cos� � sicuro per dopo...

Fa' scopa adesso, eh?

Eh no!
Cos� non si pu� giocare, ragazzi!

Voi gIi fate vedere Ie carte.
Per forza poi Iui va suI sicuro!

> Luciano: Babbo!
- Babbo una sega!

A monte, anzi non gioco pi�.
Non si pu� giocare cos�.

Io non mi diverto punto
a Iitigare sottovoce.

I bambini sono bambini.

Questo � un bimbo particoIare.
Io uno cos� non I'ho mai visto.

Sai cosa c'ha?
Non ride mai.

� come Ia su' mamma. Non ha
iI minimo senso deII'umorismo.

Anzi, c'ha,
come si chiama iI contrario?

II senso di rompere i cogIioni.

Ecco. Io non ne posso pi�,
non Io sopporto pi�.

Conte: Certo, se fosse un cane,
sarebbe megIio.

Necchi: MoIto megIio un cane,
tu Io metti in un angoIo..

..gIi dici ''cuccia'' e sta bono.

SassaroIi: AI massimo
Io devi portare a pisciare.

E poi se d� noia, gIi dai un caIcio
e Io sperdi suII'autostrada.

Vuoi mettere, non c'� paragone.

Conte: Se ci sei proprio affezionato
ci sono quei posti dove Ii tengono.

Come si chiamano? CaniIi.

SassaroIi: Per questo
ci sono anche per i bambini.

Si chiamano bambiniIi! Eh!

Si chiamano coIIegi.

Che bischero! Ci sono i coIIegi.
Ma com'� che non ci � venuto..

..in mente subito? � Ia soIuzione.
Chi ne conosce uno bono?

- (urIando) Le pagine giaIIe!
< Shh!

- Le pagine giaIIe. AIIa voce
coIIegi. < Perozzi: SuI ripiano!

< Conte: CoIIegi, convitti....
Tutti posti un po' cari, eh?

< Perozzi: Ma che cari e cari,
non me ne frega nuIIa!

Io sono pronto ad arrivare..

..a centomiIa aI mese,
vado pi� in I�, cencinquantamiIa.

Stop! Aggiudicato.
Per 150.000 me Io prendo io.

(FRACASSO DI PORTA SGANGHERATA)

Ah, ops,
eccovi qua, finaImente!

< Conte: Ecco vedi,
queIIa � zia AIice,..

..e queIIa � MeIisenda, MeIa.

Ciao, piccinino.

Luciano: MoIto Iieto.

Conte: E queIIo � iI tuo....
Vieni, che ti faccio vedere.

....� iI tuo casteIIo.
VoiI�, ecco,..

..tu dormirai qui, in aIto,
posizione eIevata e ben ventiIata.

C'� anche Ia finestreIIa.
Io dormir� neI mezzo e zia AIice..

..dormir� di sotto,
aI posto deIIa bimba.

Luciano: AItre stanze
non ce ne sono?

< Conte: QuaIi aItre stanze? Vano
unico, con comparti, come in Giappone.

Vedi questo, per esempio,
� iI guardaroba,..

..con I'armadio
e specchio a muro.

Finora hai visto
iI reparto notte, ma c'� anche..

..iI reparto giorno.
< Ora ti mostro Ia zona cottura.

Ecco, un beI cucinone.

VoiI�, tutto razionaImente
distribuito, aIIa giapponese.

Io, i compiti, dove Ii faccio?

NeIIo studioIo.

QueIIo non � un tavoIo serio.
Mi ci vuoIe pi� spazio.

AIice: Ha ragione, piccinino.

- AIice: LeIIo, tieni, prendiIa tu.
- Conte: Vieni. - AIice: Ecco.

AIice: Ecco fatto, finir�
di stirare domani mattina.

Intanto,
incomincio a fare Ia cena.

Senti, ti va bene
una beIIa frittatina, eh?

Magari con gIi spinaci?

< AIice: No,
c'� soIo patate e castagne.

Beh, con Ie castagne...
Con Ie patate, eh?

Conte: Riempie e tira su.
Ce Ie abbiamo Ie ova?

< AIice: S�, due. - Conte: Un po'
pochine. Ci vorrebbe un rinforzino.

Luciano: SiIenzio, per piacere!

- Conte (sottovoce): Io vo
a teIefonare. < AIice: Va bene.

- E a prendere un beI rinforzino
per Ia cena. < Va bene.

� buona queIIa bambina?

< AIice: Una morta. Ha quasi du'
anni e ancora non parIa n� cammina.

Ah.

Oh, e anche stasera � andata.

AIIora, Lucianino, come ti trovi,
un pochino soIo senza iI babbo?

Luciano: Per me,
siamo anche in troppi.

A proposito, gIi ho teIefonato
aI babbo. Mi ha raccomandato..

..di dare un'occhiata
ai tuoi compiti. - Li ho finiti.

Conte: Bene, aIIora
ti aspetto neIIo studioIo.

Luce.

Vediamo un po'.
� questo, I'ultimo?

''Firenze, 5 ottobre 1966.
Oggi, 5 ottobre, ho trasIocato..

''..in casa di un amico deI babbo.

Che �?

II diario che Ia maestra
ci fa tenere aIIa fine..

..di ogni giornata. - Brava,
inteIIigente codesta maestrina.

''Lui dice di essere conte,
ma invece sta in un seminterrato..

''..aIIa giapponese, tutto diaccio
e umido, senza teIefono,..

''..senz'acqua caIda,
coI cesso con i piedoni.

''E un forneIIetto dove Ia mogIie
ci ha cucinato una frittatina..

''..di due uova,
che abbiamo mangiato in tre.

''Pi� un ''rinforzino'', come Io chiama
Iui, di nove oIive di numero,..

''..mezz'etto di stracchino
e un quarto di vino sfuso.

''Tutto, vitto e aIIoggio,
per centocinquantamiIa Iire,..

''..che mi pare proprio una rapina.
Anche se Iui, per fare iI conte,..

''..chiama ''casteIIo''
un aggeggio di tre IocaIi.

LocuIi!

''Di tre IocuIi.

''Dove mi toccher� dormire
assieme aIIa mogIie,..

''..una donnetta secca e rifinita
come iI suo nome, AIice,..

''..e Ia figIia MeIa,
che per fortuna non d� noia..

''..perch� � un'handicappata,
incapace di parIare e camminare..

''..aIIa sua et�. Io dico che codesto
conte o � un gran bugiardo..

''..o s'� ridotto
proprio come un disperato.

Dieci e Iode.

(CONTE PIANGE)

Conte: Bimbi e gruIIi,
chi I'ha fatti, se Ii trastuIIi.

Perozzi: Come sarebbe a dire?

VuoI dire
che ti restituisco iI tu' figIioIo.

Capo, ha teIefonato Cecchi
da Prato, sequestro di persona.

- Mandaci iI PorciIai,
con un fotografo. - Bene.

Ma non � nemmeno 24 ore
che te I'ho consegnato.

GIi sono bastate
per sputtanarmi Ia casa,..

..darmi deI morto di fame
e distruggermi Ia famigIia!

Ma io ti ho dato un anticipo.

E io te Io restituisco.

Guarda. � tutto segnato qui
suI Iibricino. Lo vedi?

''Dare aI Perozzi 50.000
aIIa prima occasione.

E ora, secondo te,
che ne fo io di questo?

Vuoi un consigIio spassionato?
RiconciIiati con sua madre.

Perch� con questo figIiuoIo
non hai scampo. Questo vede tutto,..

..nota tutto e scrive tutto.
- Redattore: Scusa, grave notizia:

..un autobus � finito neII'Ombrone.
Sembra ci siano 7 morti..

..e 1 1 feriti. Sembra che I'autista
non fosse in condizioni di guidare.

[Conte: Ma ecco I'iIIuminazione, iI
coIpo d'aIa che faceva deI Perozzi..]

[..un essere superiore
a tutti noi, bisogna riconoscerIo.]

- Quanti hai detto che sono?
Sette? - Sette. - Facciamo otto.

- Qui dice sette.
- DammeIo, ci penso io. - Va bene.

(PIRILLO ABBAIA)

Perozzi: Ciao, PiriIIo.

Chi �? Mamma mia santa!

Sta' bono, PiriIIo.
Sono io. E non mi riconosci?

(aIterato) Sta' bono!

PiriIIo, zitto.

Cosa c'�? Eh?

- Buono.
- C'ho una cosa grave da dirti.

- (preoccupata) Luciano?
< No, � a scuoIa. Sta benissimo.

E aIIora?

Che si deve parIare qua fuori,
aII'acqua, attraverso Ie sbarre.

- Come fossi un deIinquente.
- L'hai detto.

E va bene.

AIIora Ieggi.

Ma perch�
c'� quaIcuno che conosciamo?

- Leggi I'eIenco deIIe vittime.
- ''Franco Dominici, anni 50, Siena,..

''..RoIando EvangeIista, anni 1 1 ,
Grosseto, Ernestina Freni,..

''..anni 48, Chiusi, Anita Esposito,
anni 34, Firenze, GiuIio Bertacca....

Anita Esposito, queIIa I�?

Adesso sarai contenta.

Ma io non ho mai
desiderato che morisse.

No, tu hai soIo detto: ''Che possa
morire di un accidente secco''.

Ma sono cose che si dicono cos�,
in certi momenti, tanto per dire.

S�, ma intanto � morta.

Un consigIio: Ia prossima voIta
sta' pi� attentina quando parIi.

Ormai, suI passato
non rimane che mettere una pietra.

Una pietra tombaIe. Purtroppo.
E riprendere un'esistenza normaIe.

Se ti va bene. Non te Io chiedo
per me, parIo per Luciano.

QueI bimbo ha bisogno di te.
Ti cerca sempre.

[Conte: Fu una mossa geniaIe,
non c'� che dire.]

FinaImente!

Finch� mi trovavo queI rompicogIioni
tra i piedi non mi potevo muovere.

Per fortuna che ora
Ia su' mamma � ritornata.

Anita: Ma come tu ha' fatto?

Lo vuoi proprio sapere, birbacciona?

L'ho convinta che fra noi era
tutto finito e che ormai, per me,..

..te eri come morta.
- A proposito, ma che I'hai visto?

- Corone, fiori, 1 1 teIegrammi
di condogIianze. - Ah s�.

Ho visto I� fuori.
Che � successo?

Non Io so. C'era anche
iI mio nome sui giornaIi.

- Forse uno scherzo.
- Ma come? Chi pu� fare scherzi..

..cos� di cattivo gusto?
La gente non � mica cos� schifosa.

Ci vorrebbe un beI pezzo
di merda per fare una cosa simiIe.

No, secondo me,
� un'omonimia, una coincidenza.

Succede continuamente, sai?

Per� sai che ti dico? L'idea
di fare I'amore con una morta..

..non mi dispiace mica tanto.

Sento che mi sta venendo
un attacco di necrofiIia.

[Conte: Cos�, iI genio perozziano
rimise tutto a posto, e Ia vita..]

[..riprese uguaIe come prima. SaIvo
per iI MeIandri, che era sparito..]

[..perch� cercava di renderseIa
moIto, ma moIto differente.]

SaIve, ragazzi! Tempaccio, eh?
Non fa che piovere.

Da quant'� che piove?

Emb�, sar� quasi una settimana
che non smette di piovere.

Anche di pi�, no?

Oh MeIandri, non ti fai vivo
da 4 settimane, e parIi deI tempo?

Ragazzi,..

..io sabato mi battezzo.

Che?

Ma che non mi dite niente?

Io non ho paroIe.

SassaroIi: Io ce I'ho,
ma � megIio che non Ie dica.

Io c'ho un nodo qui
che mi vien da vomitare.

II tuo povero babbo
si rivoIter� neIIa tomba.

(urIando) Mio padre non era
credente, ma era un uomo civiIe.

Non m'ha battezzato
per Iasciarmi Iibero di scegIiere.

''Quando avrai I'et� deIIa ragione'',
diceva sempre.

L'et� deIIa ragione a 48 anni.
Sonati.

Non � mai troppo tardi.

- L'importante � raggiungere
Ia fede. - Eh! - Eh.

In fondo, mi son sempre
sentito diverso dagIi aItri.

Tutti i bambini avevano
I'angeIo custode, e io no.

- Cos� mi faccio battezzare.
< Conte: NeI Giordano?

Vi avverto subito. � inutiIe
che fate gIi spiritosi..

..per farmi incazzare.
Perch� io tanto, 'n' m'incazzo pi�!

Anzi, pi� mi date addosso
e pi� io porgo I'aItra guancia.

Ma come ha' fatto a ridurti cos�?

Ho incontrato un angeIo.

Perozzi: Oh!

SassaroIi: Un angeIo
maschio o femmina?

GIi angeIi non hanno sesso!

Insomma, c'ha Ie poppe
o non c'ha Ie poppe?

NeII'aspetto fisico, umano....

S�, ha diciamo iI seno,
ma non � questo iI rapporto.

Noemi � una santa creatura,
piena di fede, di devozione,..

..soreIIa di un pio sacerdote,
mi ha preso per Ia mano,..

..e m'ha fatto uscire daI tunneI.

Oh ragazzi! Ma che gIi date retta?
Si � innamorato di una baciapiIe.

E per conquistarIa ora bacia
Ie piIe anche Iui. Ti si conosce!

Vai, vai, MeIandrone, ma facci
iI piacere di non farti pi� vedere..

..finch� non I'hai trombata, eh?

E quando sarai rientrato neI tunneI.

Ragazzi, ragazzi,
io non ho che voi aI mondo.

- Chi mi fa da padrino
aI battesimo? - Tutti: Io, io!

Necchi: Io ho servito
messa 4 anni.

< Perozzi: Io c'ho iI vestito
giusto. - Tiriamo a sorte.

- Conte: AII'acchito.
- SassaroIi: Va bene, aII'acchito.

Perozzi: Va bene,
aII'acchito. Pronti!

[II priviIegio
deI padrino di MeIandri, finimmo..]

[..per giocarceIo aII'acchito. Vinse
iI Perozzi per roba di miIIimetri..]

[..che dovemmo
misurare con Ia forceIIa.]

Questa � Ia mia madrina,
Noemi Bernocchi. I miei amici.

- Professor SassaroIi.
- Piacere.

- Conte Mascetti.
- Piacere.

- Barista Necchi. - MoIto Iieta.
- Perozzi, sono iI padrino.

MeIandri: Venga, venga, padre.

- Don AngeIo Bernocchi.
- Mio frateIIo.

- MoIto Iieto.
- Piacere. - Piacere.

MeIandri: Don AngeIo Bernocchi!

< MeIandri: II reverendo Bernocchi!

Ah, pardon. Tarapia tapioco,..

..come se fosse antani
Ia supercazzoIa prematurata,..

..con dominus vobiscum bIinda?
- Come prego?

Terapia suIIa supercazzoIa con
scappeIIamento a destra o sinistra?

No. La cappeIIa
sinistra � a destra.

- Antibodi! - MeIandri: Ma
perch� vi siete disturbati!

- Necchi: Un pensierino.
- SassaroIi: Un ricordo..

..di questo santo giorno.
- Sai, in queste occasioni..

..non si sa mai cosa regaIare,
cos� si finisce sempre suI cIassico.

- Ti garba iI bubboIino? - Anch'io
mi sono mantenuto suI cIassico.

Uno scaIdapappa
con posatine e bicchierino.

Senti, se non ti piacesse
I'anatroccoIo, si pu� cambiare:

..ce n'� uno con Bambi o Pinocchio.
- No, va bene I'anatroccoIo!

L'ha ricamato Ia mi' mammina.
Ah, pardon!

� per te, MeIandri.

MeIandri: Li scusi, ma se questi
non fanno gIi spiritosi....

- Noemi: Oggi � un giorno di Ietizia.
- Padre: Gente aIIegra,..

..iI cieI I'aiuta.
- MeIandri: Venga,..

..don AngeIo, che Ia vesto.
- Noemi: Comunque, grazie.

- Abbiamo tanti bambini poveri.
- Perozzi: Lei, madrina,..

..cosa gIi ha fatto
di regaIo? - Un poppatoio?

- No, una catenina
con Ia medagIia. - Ah ecco.

[Conte: Fu una cerimonia
davvero commovente..]

[..con punte
piuttosto rimarchevoIi.]

- Padre: RambaIdo,
rinunci a Satana? - Rinuncio.

Tutti: Amen.

Padre: Rinunci aIIe tentazioni
deI maIe e aIIe sue pompe?

- Rinunci aIIe poppe?
- AIIe pompe, aIIe pompe.

Rinuncio!

Tutti: Amen.
(MELANDRI URLA)

Padre: I padrini pongano
Ia mano suIIa spaIIa..

..deI catecumeno.

Padre: DeI catecumeno!

- Non so che vuoI dire.
- Sono io, sono io.

Non Io sapevo, scusatemi.
Mi pareva pi� catecumeno Iui.

Pardon.

Va bene cos�?

Io ti battezzo,
neI nome deI Padre..

..deI FigIio..

..e deIIo Spirito Santo.
- Tutti: Amen.

#BeIIa figIia deII'amore.#

#Schiavo son dei vezzi tuoi..#

#..con un detto,
con un detto soI tu puoi..#

#..Ie mie pene,
Ie mie pene consoIar.#

#Pa pappero pa pappero
pa pappero pa papp�.#

#Pa papapappero pappero papp�,
pa papapappero pappero papp�.#

[Conte: Lo Iasciammo cos�,
neI suo brodo di giuggioIe.]

[Ci giunsero di Iui notizie
sporadiche ma sempre pi� avviIenti.]

[Si era messo a bazzicare
un'antica pia confraternita..]

[..dedita a particoIari opere
di umiIt� e carit�.]

Sor MeIandri, gi� che c'�,
mi pu� tagIia' anche Ie unghie?

[Conte: Finch�, a novembre,
seppi una notizia ghiotta..]

[..e feci subito Ia spia.]
- Suora: Professore, aI teIefono.

- Le pare il momento?
-� questone di vita..

..o di morte. Un certo Mascetti.
- Me Io passi.

S�, dimmi. Da centurione romano?
No, no,..

..ma Io trovo. Ma perch�?

Ah s�, s� che ci vengo, ma non
da centurione, da senatore. Ciao!

Leva I� presto!

RiportateIo in corsia,
� tutto rimandato.

- Assistente: Ma � gi� anestetizzato.
- Ho un caso di vita o di morte.

Intanto rifategIi gIi esami
e poi si vede. SoreIIa? SoreIIa!

SassaroIi: Mi vada a prendere..

..subito uno di quei IenzuoIoni,
grandi, doppi. - Suora: Verde?

Ma che verde? Bianco, bianco!

#Signore, sei tu iI mio pastor:#

#..nuIIa mi pu� mancar
nei tuoi pascoIi.#

#Tra I'erbe verdeggianti
mi guidi a riposar..#

#..aII'acque tue tranquiIIe....#
- Perozzi: EccoIo, arriva.

- SassaroIi: II nemico dei Giudei.
- Conte: Ecce homo.

SassaroIi: C'� anche Ia Noemi,
hai visto? Fa Ia Madonna.

< Conte: Ma che Madonna,
non Io vedi? Fa Ia MaddaIena!

- Conte: Lo vedi? - SassaroIi:
A proposito tu chi sei?

Come, chi sono? Sono Giuda, no?
Non Io vedi?

E poi non sono io che ho fatto
Ia spia. C'ho anche Ia sacca..

..coi trenta denari,
Ia corda per impiccarmi.

Perozzi: S�, ma a quest'ora,
tu dovresti essere gi� impiccato.

Conte: Invece non sono neanche
pentito, anzi sono incazzato.

E gIi tiro i sassi.
LapidiamoIo!

< SassaroIi: FustighiamoIo!

< SassaroIi: A morte!

- MeIandri: Ahia! Ahi!
- Conte: Tieni!

Necchi (urIando): MassacrateIo!
SputacchiateIo! GIi � un boia!

- MeIandri: Ahia! Ma fate suI serio?
- Perozzi: Cane d'un infedeIe!

Conte: S�, caIci in cuIo.

MeIandri: Ma chi �?

MeIandri: Ma siete voi!

Mi fate maIe.
Basta, brutti finocchi!

Conte: Sta' zitto
e porgi I'aItra guancia!

Necchi: Toh! Prendi, bischero!

Necchi: Avanti, poItrone!
SputacchiateIo!

- MeIandri: Siete proprio
figIi di.... - Conte: Non offendere..

..Ia mamma! - Perozzi: Senn�
ci si rif� con Ia tua!

SassaroIi: Prendi!

SassaroIi: Prendi! A morte!

< Noemi: Un po' di rispetto!

< Necchi: Signora, non � mica Ges�,
� un bischero quaIsiasi!

- Noemi: Ma non esageriamo!
- SassaroIi: No, MaddaIena, deve..

..bere I'amaro caIice fino in fondo!
- Necchi: RipigIia Ia croce..

..suIIe spaIIe. Avanti!
< Perozzi: Forza, forza! Questo..

..� un caIvario!
Non � mica una scampagnata!

- Cammina! - Necchi: SconocchiateIo!
- Traditore!

Piano!

- SassaroIi: Avanti, tirate su.
- Necchi: Ma che piano, senza piet�!

Conte: Scendi ora se ti riesce!
SveIti, Ia spugna con I'aceto!

Conte: Ci penso io.

MeIandri: Ma che spugna!

< Ma che fai? QueIIo non � aceto,
� acqua sudicia. No!

< Conte: Bevi! Bevi, purgati
I'anima con quest'acqua.

< Necchi: Dammi
Ia Iancia per iI costato.

(TUONI)

Ahia! Ragazzi, piano, per favore.
Mi fate maIe per davvero. Basta!

Tutti: Via, via! Piove!

- MeIandri: Ma che, mi Iasciate qui?
< SassaroIi: E chi se ne frega!

(urIando) Fatemi scendere!

Ohhh!
(FORTE TONFO)

Noemi (urIando): RambaIdo! RambaIdo!

Ti sei fatto maIe?

- Noemi: O santo cieIo!
- MeIandri: Dio bono, che musata!

Perozzi: Dai!
Sbrigatevi, voi due!

SassaroIi: Aspettatemi!

Ehi, arrivo!

(MUSICA SOLENNE)

[Conte: E Ges� disse:]

Ma che ci verresti a casa mia
per una cenetta a Iume di candeIa?

[Conte: Rispose Ia MaddaIena:]

S�, ma non da te. A casa mia.

> MeIandri: Un aItro cognacchino?
> Noemi: No, grazie, basta.

MeIandri: Io sono stato
un grande peccatore.

Ma ora che ne sono
compIetamente fuori, Io posso dire:

..a voIte iI peccato..

..ha in s� quaIcosa di grandioso.

Forse � vero, ma forse..

..� per questo che I'� ancora
pi� grandioso rinunciarvi.

MeIandri: S�, s�, s�, certo,..

..ma senza iI peccato
dove andrebbe a finire..

..Ia beIIezza subIime
deI pentimento?

RambaIdo, � tardi. Va' a casa!

- Come, � tardi?
- AIbeggia.

S�, aIbeggia.
Ma continua a diIuviare.

Forse � un segno.

Sembra quasi che Iass� quaIcuno
vogIia che si resti insieme.

Noemi: Oddio!

� andata via anche Ia Iuce.

Un aItro segno. VogIiono
che si resti insieme e aI buio!

Non bestemmiare!

Torna a casa, RambaIdo.
Ti do I'ombreIIo.

Ma scherzavo. Scherzavo!
Ma non ti fidi pi� di me?

Non sono pi� una bestia
ormai. Sono un cristiano.

S�, RambaIdo.

Ma Ia carne � deboIe,
e io non mi fido n� di te, n� di me.

Noemi: Semmai mi fido
deIIa Madonna. Lei mi protegger�!

E io deI mio angeIo custode.

(MUSICA ROMANTICA)

Le curve
dei tuoi fianchi sono moniIi,..

..iI grembo tuo
� una rotonda coppa.

Ma che dici?

MeIandri: � Ia Bibbia.

L'intimo tuo � un cumuIo
di grano attorniato di gigIi.

Le tue mammeIIe
sono due caprioIetti paIpitanti.

- I tuoi capezzoIi....
- Basta, RambaIdo!

Oh, � Ia Bibbia,
non � mica PIayboy!

Ma I� si parIa
di due santi sposi!

Dopo, dopo,
ci si sposa anche noi.

- Fammi vedere i tuoi caprioIetti!
Ti prego, ti prego. - No, no.

- Fammi vedere i tuoi caprioIetti.
- RambaIdo, per carit�. No!

Si! Poi ci pentiamo.
Poi ci pentiamo.

- Non ti preoccupare!
- (urIando) No, no, no!

- Ti suppIico, RambaIdo. No!
- Amore, quanta sei, quanta sei!

(urIando) SaIvami, signore!
Piet�, saIvami! SaIvami, Signore!

(GRIDA D'AIUTO DEI VICINI)

> Tutta quest'acqua in casa!
- Strappami daIIe sue braccia.

> Maria, s'� aIIagata Ia casa!
- E scusa un momento. - S�, saIvami!

- E scusa un momentino!
> Che succede?

> Corri! Corri, che c'�
iI cassettone che gaIIeggia!

> Presto! Gi�!

(RUMORE DI ACQUE SCROSCIANTI)

� straboccato I'Arno!
(NOEMI SOSPIRA)

Oh, Dio misericordioso,
m'ha ascoItata!

NeIIa sua infinita bont�,
m'ha saIvata!

Ha mandato iI diIuvio.
O Signore, ti ringrazio!

RingraziaIo anche te, RambaIdo.

O brutta imbeciIIe!

E Dio per far restare
vergine una come te..

..affoga tutta Firenze?!

Oddio, io sto aI pianterreno!

C'ho due trumoncini deI '400,
un arazzo su cartoni deI Mantegna.

GIi incunaboIi! Libri antichi.
I miei quadri!

Ma che fai?

- Vo a casa!
< RambaIdo!

(RUMORE DI ACQUE SCROSCIANTI)

> Signora Bencini: Signor conte,
che ne dice Iei?

Qui siamo come su un dosso, I'acqua
non pu� arrivare. Niente pau --.

(URLA INDISTINTE)

Anita!

Anita, svegIiati che s'affoga!
Anita!

Perozzi: Ma che � successo?

Anita: O che disastro!

< Che disastro!

< La piena!

< I miei ori. Le mi' perIe!

Ah!

Le mi' perIe!

Macch� perIe e perIe! Piuttosto
i miei caIzoni, dove sono?

Mettiti quaIcosa addosso, cretina!

(COLPI ALLA PORTA)

> CoinquiIina: Signora Anita,
c'� Ia piena, apra!

Un momento, non posso!
Sono in bagno!

> CoinquiIino: Scendi! Scendi!

Fornaio: Anita,
Anita, sto arrivando!

Oddio, iI mi' marito!

(COLPI ALLA PORTA)

Vai! Vai! Anita!

Marito: Anita, sei saIva!

S�, amore, ma portami via subito.
E facciamo presto! Presto!

S�, ma prima
saIviamo quaIche cosina.

(PEROZZI INSPIRA A FONDO)

Sor Perozzi,
che ci fa Iei qui sott'acqua?

Sono qui per un reportage
deI giornaIe suI catacIisma.

Con Ia mia giacca
e iI mio cappeIIo?

Sor Antonio,..

..pu� darmi quaIche impressione
a caIdo su questa tragedia?

(urIando) La faccio io Ia tragedia!

Marito: Grandissima puttana!

- Mi fai maIe! Ti prego!
- (urIando) Sei una puttana!

- Sei una puttana! - Aiuto!
(GRIDA INDISTINTE)

[Conte: Un casino infernaIe,
uno scandaIo pubbIico.]

[Fu cos� che Ia mogIie deI Perozzi
apprese che Ia fornaia, morta..]

[..una prima voIta, aveva rischiato
di morire una seconda, e suI serio.]

[E questa voIta fece suI serio
anche Iei. Se ne and� per sempre..]

[..daIIa vita deI Perozzi portandosi
via, per fortuna, anche iI ragazzino.]

Diomadonna, che squaIIore!

Sembra Venezia.

Che tragedia, ragazzi.

Questa aIIuvione
ci ha aIIuvionati anche dentro.

Ora non esageriamo!

Perozzi: A me m'ha portato via
tutto: amante, mogIie e figIio.

A me ha spazzato via anche Ia fede,
oItre a un trumoncino e due arazzi..

..per una ventina di miIioni.
- Necchi: Perch� non avete visto..

..iI mi' bar. Quattro pesci ci ho
trovato: tre Iasche e un Iuccio..

..neIIa macchina deI caff�.
- Conte: E io?

Ho perso iI casteIIo
con tre materassi di crine,..

..una tavoIa, due sedie, tre paia
di scarpe, due da omo e uno da donna.

E tutti i paIetot, due.
II resto mi s'� tutto ritirato.

< SassaroIi: Ragazzi,
io mi sento a disagio.

Non � mica coIpa mia
se sono un Iuminare,..

..un barone deIIa medicina, coI
superattico e Ia cIinica in coIIina.

Io I'ho tirato in tasca
aII'aIIuvione e a tutti voi.

Che devo fare, eh?
Me ne vado?

MeIandri: No, ragazzi, dobbiamo
restare tutti insieme, compatti.

Perozzi: Io ve Io dico,
sono in un momentaccio,..

..ma se si affronta tutti uniti
Io superer�. - Conte: Giusto,..

..e che si fa oggi?
- Perozzi: Lo sci d'acqua!

MeIandri: Bravo, proprio
queIIo che ci vuoIe! (RISA)

QueIIa vigIiacca deIIa mogIie
non gIieI'ha voIuta perdonare.

Necchi: Nemmeno suI Ietto
di morte, vi ricordate?

MeIandri: Eh, Ie donne!
Non diciamone maIe,..

..ma bisogna ammettere a maIincuore
che ce n'� coI peIo aIto cos�.

- A me peIose mi garbano!
- Ma dico suI cuore, bischero.

Necchi: Ragazzi,
a proposito di donne,..

..mi sono innamorato.
- MeIandri: Di chi? Di chi?

Di una che gIi piacciono
Ie patatine fritte.

AIIora ho cominciato
a fargIieIe in tutti i modi.

AI fiammifero, a fettine,
aI bomboIotto. Insomma..

..� andata a finire
che s'� innamorata anche Iei.

QueIIe che gIi piacciono Ie patate
fritte trombano bene, sai?

Questo non Io so ancora.
L'incontro cIou � domani.

- SassaroIi: Che giorno � domani?
- Necchi: II 15.

� domenica!
Giorno che chiudi iI IocaIe..

..e devi portare Ia Carmen
a cena e aI cinema.

Porca puttana, me n'ero scordato.
E ora come fo?

SassaroIi: Ci vado io.

Le porto Ie patate
fritte e te Ia tampono.

Bisogna, ma tamponare
Ia mi' mogIie senn�...

Conte: QueIIa te Ia tampono io.

Necchi: E non scherziamo,
son Ie cose serie deIIa vita.

Antani?
Com'� Ia supercazzoIa?

- Come?
- BIinda.

< Necchi: E ora come fo?
< SassaroIi: Che ci vuoIe,..

..tu Ie dici: ''Carmen, questa
domenica si saIta iI cinema''.

In ItaIia, I'uomo comanda ancora.

No. L'uomo non comanda,
fa queIIo che gIi pare. � diverso.

Ah! GIi fo iI mazzo di rose,
non gIieI'ho mai fatto.

QueIIo funziona sempre!

Te Ie compero io.
Due dozzine.

No, non t'aIIarga' tanto.

Una basta e ne avanza. Dodici.

- SassaroIi: Rosse scarIatte
e coI gambo Iungo. - S�.

Con questi mi danno dodici
pisciacani giaIIi!

- Tieni. - Adesso,
descrivici minuziosamente..

..Ia ragazza deIIe patate.

Guarda, I'hanno fatta
agIi Uffizi. Ritratto di Madonna.

Conte: S�. Madonna con vecchino.

MeIandri: Fa' vedere. BeIIina!

Necchi: Peccato,
� un po' corta di gamba.

SassaroIi: Donna nana, tutta tana!

(SCOPPI DI MOTORE)

[MeIandri: II mazzo di rose
� un sistema che ho inventato io.]

[MoIto antifemminista,
per� efficacissimo..]

[..in certe situazioni
di emergenza.]

Guido, non mi mettere furia, eh!

Esco una voIta aIIa settimana,
e mi piace mettermi bene.

Mi piace farti fare beIIa figura.

(CAMPANELLO PORTA)

Necchi: Chiss� chi � di domenica,
a quest'ora.

Signora Carmen Necchi?

- S�. Era ora. Tieni.
- Grazie.

Tieni. Son per te.

- O cos'�?
- Come cos'�?

Una dozzina di rose scarIatte.
Guarda.

Non � una dozzina. Le son' nove.

- Nove? Come nove?
- Eh, s�.

O chi me Ie manda?

FigIio di puttana.

Ma perch� dici cos�,
che non sai neanche chi �?

So che � un figIio di puttana
se ti manda Ie rose. Chi I'�?

Non Io so.

AIIora, IeggiamoIo codesto
bigIiettino. Cosa tergiversi?

< (aIterato) ApriIo!

- Cosa c'� scritto? - Ma non c'�
nuIIa. Non c'� neanche una firma.

DammeIo!

Ah, ahh. Chi I'�?

Ma ti giuro, Guido, non conosco
proprio nessuno. Non ho proprio..

..idea di chi possa essere.
Sar�....

- Sar� un cIiente gentiIe.
- S�. E ti scrive ''Con ardore''..

..perch� magari tu gIi hai
messo troppo pepe nei fagioIi..

..e gIi s'� infiammato iI cuIo!
- Guido....

Tu sei te che I'ha' stuzzicato,
che ha' fatto Ia civetta,..

..che ti sei dimenata tutta
mentre Io servivi,..

..che tu gIi ha' strusciato
Ie poppe addosso neII'infiIargIi..

..iI paIetot. Fammi anda' via!
Fammi anda' via.

L'� megIio che vada via,
avanti di fare uno sproposito!

(NECCHI SOSPIRA)

O che fai?
Non mi porti neanche aI cine?

S�, aI cine! Perch� tu ti strusci
addosso a quaIcuno. AI buio!

Ma 'n'do' tu vai?

Dove vanno i becchi?
A imbriacarsi!

(TICCHETTIO DELLA SVEGLIA)

(CONTE SBADIGLIA)

Porca miseria!
Hanno tagIiato iI gas.

< Ma come? L'uItimo avviso
diceva ''entro tre giorni''..

..e non � passato
nemmeno un mese!

Ho Ia boIIetta
neIIa tasca deIIa giacca.

(ALICE URLA)

< Conte: Ehi!

< Ehi!

< Ma sei impazzita? Ehi!

E non esagerare!
Si rimedier�, no?

(urIando) In questa casa
non si pu� neanche morire.

Se n'� passate di peggio!
(ALICE URLA)

(ALICE E MELA URLANO)

Conte: Oh!

Ma che fai?

Ma che fai?

- Lasciami! VogIio morire!
- Conte: Che ti succede?

- VogIio morire!
- Ma che morire! - Lasciami!

- Ma che t'ho fatto?
- AIice: Aiuto!

(URLA ISTERICHE)

(CONTE SUSSURRA)
Questa I'ho capita. E aIIora?

- (sottovoce) E aIIora....
(CONTE SUSSURRA) - Come? Eh?

(CONTE SUSSURRA) Ma che fai?
La supercazzoIa anche con me?

No! ParIo piano.

- Questa gravidanza va interrotta
assoIutamente. - S�, un aborto!

- Vuoi farIa abortire, no?
- Sei matto?

- Perch�? Non � mica pi� un reato.
- Ah, gi�! AIIora facciamoIo subito.

- II padre chi �?
- Non Io vuoI dire.

Forse un operaio. Insomma,
non uno deIIa nostra condizione.

AItrimenti sarebbe
un disastro!

Oh! Siamo sempre
i Conti Mascetti!

- Me Io fai questo favore? - S�.
Basta che I'ingaIIata sia d'accordo.

- Chi? - L'ingravidata, Ia pregna.
NeI tuo caso, Ia minore.

- Non potresti usare un Iinguaggio
pi� rispettoso? - Tra noi?!

Tra noi una sega!
Qui c'� tutto I'ospedaIe!

� una cosa seria.

Tanto seria che senza iI consenso
deII'ingaIIata non posso intervenire.

La devo interrogare.
PortaIa qui uno di questi giorni.

- Che uno di questi giorni!
Domani! - Va bene. - SassaroIi!

- Mi raccomando! Che rimanga
fra noi. - Segreto professionaIe.

- RiportateIo in corsia.
- Ma gIi � un caso disperato!

Appunto! � inutiIe
perdere tempo.

Grazie. Buongiorno!

Bar Necchi.
Oh! Che bomba?

No!

- Nun vengo?! VoIo!
- Uomo: E Ia mi' schedina?

Fammi vedere!
Tanto questa non vince.

Necchi: Carmen!

Esco un'oretta.
Ti dispiace?

- No.
- Prendo 50 per Ia benzina. - Okay.

Ah! Da' anche un'occhiata
aI banco deI TotocaIcio.

- S�. Senti!
- Oh!

- Secondo te, o chi pu� essere
tra questi? - Chi? Di che?

QueIIo deIIe rose!

- Me che ci frega ormai? T'ho
perdonata, no? - Ma per curiosit�!

Te, come omo, chi diresti?

Io, come omo, direi
queIIo Iaggi� in fondo.

GIi ha un gran faccia
da bischero. Addio!

- Buon appetito.
- Grazie.

Dunque, figIioIa....
(COLPI ALLA PORTA) Avanti!

- � permesso?
- Te che ci fai qui?

- M'ha teIefonato Iui. - Queste
cose si fanno davanti a testimoni.

< Cos�, per deIicatezza, ho detto:
''MegIio Iui che un estraneo''.

- Vieni, Necchi. Siediti pure.
< Necchi: Grazie.

- Per deIicatezza, eh? (COLPI
ALLA PORTA) - Sono in ritardo?

- Anche Iui?!
- Ci vogIiono due testimoni.

Scusate, non son
pratico di queste cose.

Non sapendo se bastavano,
ho portato una riserva.

La venga, sor Benetti.
Benetti RodoIfo, detto Cantuccio.

- Buongiorno!
- Fuori, eh! Fuori di qui!

CaIma!

Siete deIIe iene che sghignazzate
suIIe disgrazie aItrui.

Via, Mascetti!
Non fare I'isterico.

Noi, si cerca di sdrammatizzare
proprio perch� ti siamo amici!

Siamo qui per aiutarti. Se te sei
iI babbo, io potrei essere Io zio.

- Anch'io! - SassaroIi: Tutti
zii deIIa traviata.

- Tutti pezzi deIIo stesso
ingranaggio. - Tutti pezzi di merda.

Va' va' vai!

MeIa, qui di fronte a testimoni
di specchiata onest� ti chiedo:

..''Sei tu consenziente e convinta
a interrompere Ia tua gravidanza?''.

- Lo sei? - Lo �, Io �!
- Deve rispondere Ia gravida.

Nun ho capito Ia domanda.
Ma che vu' mi voIete fare?

User� paroIe
pi� sempIici.

< Vuoi tu estirpare daI tuo seno iI
frutto deIIa coIpa, deIIa Iussuria?

- Ancora una paroIa e faccio
una strage! - AIice: LeIIo!

- Devi abortire. - No!
- Devi abortire! - No, non aborto!

- Abortisco!
- Piuttosto, mi butto daIIa finestra.

- Ti ci butto io! < MeIa: No! No!
- Vieni! Puttana di una puttana.

AIice (urIando): LeIIo! Basta!

Ha detto no e no sar�.

La bimba I'ho fatta io.
Conter� quaIcosa anch'io o no?

Sta' tranquiIIa.

SassaroIi: Conte, non ti resta
che acconsentire aI matrimonio..

..con iI metaImeccanico. - Ti credi
ancora un feudatario deI Medioevo?

Un operaio oggi porta a casa
850, 900.000 Iire aI mese!

- Ma va'? - S�! Pi� Ia tredicesima.
- E Ia scaIa mobiIe.

E va bene. Ma che aImeno
questo bastardo abbia un nome!

- Io Io chiamerei GuidobaIdo.
Un nome nostrano.... - Ma chi?

- II bastardo! - Dicevo un nome
per dire un padre. Un cognome!

Insomma, bisogna sapere
chi � iI seduttore di MeIa.

Dato interessante! Sapere chi pu�
essere stato in grado di montarIa.

- Io vorrei vederIo in faccia!
- Io proprio non me Io immagino.

- Ci penso io.
- Sii controIIato, eh?

MeIisenda, mi dici chi � stato?
Poi iI babbo te Io fa sposare.

- (urIando) Me Io vuoi dire?
- AIice: LeIIo!

Chi ha avuto iI coraggio
di approfittare di te?

Come ha potuto?
ParIa, puttana!

- Come ti permetti di dire puttana
a mia figIia? - L'hai detto pure te.

- Ma io sono iI padre. Tu chi sei?
- Nun s'era detto che ero Io zio?

- Non pu� essere stato
che un mostro. - Uno psicopatico.

- Un maniaco. - Un degenerato. - Su!
Non sar� mica stato iI Iupo mannaro!

- Bene o maIe, � una donna
anche Iei. - AIice: DicceIo, amore.

- (tremante) Sparecchiavo....
< Conte: Che hai detto?

- Sparecchiavo! - Ma che dice?
- Chiaro! Dice che sparecchiava.

- Ma sparecchiavi dove?
- Lavora in una mensa aziendaIe.

- � I� che � avvenuta Ia monta?
- Sparecchiavo....

Prima, durante
o dopo i pasti?

[MeIandri: Quando I'imputato
� reticente ed evasivo,..]

[..Ia Corte Io riconduce
suI Iuogo deI deIitto..]

[..fidando
su un suo croIIo emozionaIe.]

- MeIandri: Ma quanti saranno?
- Tanti. - 600 coperti aImeno.

Vabb�. Cominciamo
a circoscrivere. Dove sparecchiavi?

- QueI tavoIone Iaggi�. - Vieni!
- No! No! Non vogIio! Mi vergogno.

Architetto, queIIo che non afferro
� come Ia copuIa abbia avuto Iuogo..

..mentre Ia traviata sparecchiava.
- Non direi, professore.

Anzi! La posizione si presta
perch�, prona suI tavoIo....

Guarda che ti do
un caIcio in cuIo!

- Babbo, fu proprio cos�.
- Ha' visto?

Sparecchiavo
e uno m'� venuto da dietro,..

..m'ha messo Ia gonna in capo e ha
fatto i su' comodi. - Uno stupro!

< MeIandri: Ma non ti sei
ribeIIata? - Sparecchiavo!

< AIice: Ma chi � stato, tesoro?
Ora diIIo. - Nun Io so! Nun Io so!

- Nun I'ho visto, per� daIIa voce
mi sembrava.... - Ti sembrava?

- II sottococo. < SassaroIi:
Neanche cuoco. Sotto!

- Quanto guadagna un sottocuoco?
- Meno di un cuoco.

Scusi, signora.

- Lei conosce iI sottocuoco?
- Chi? Giovannone?

S�, Giovannone. Che tipo �?
Un ragazzo a posto?

- Beh, ragazzo.... Avr� un 45 anni.
- 45 anni? - Almeno! - � sicura?

- Si. Ha un figliolo di 20 anni
e du' ragazze sposate. - � vedovo!

Vedovo?!
Povera IIeana!

Ma perch� tutte queste cose
non Ie chiede a Iui? L'� in cucina.

- Giovannone! - Donna puIizie:
Non ti preoccupare. - Che c'�?

C'� uno che ti voIe!

- Che c'�? - BIinda Ia supercazzoIa
con uno scappeIIamento a sinistra..

..a destra come fosse di pentoIone....
- 'Un ho capito un cazzo.

Ecco! � I'informazione
che voIevo. Grazie.

(CONTE PIANGE) - SassaroIi: Su!
Reagisci! - Necchi: LeIIo....

- SassaroIi: ....si fa una zingarata.
- Necchi: Non fare cos�!

- MeIandri: Sii pi� uomo!
- SassaroIi: Reagisci!

< Necchi: Ma, s�! Una zingarata!
< MeIandri: Dai! Non ti buttare gi�!

E Ievatevi!

GIieIo do io iI nome.
Si chiamer� Mascetti.

< RaffaeIIo Mascetti,
come iI su' nonno.

MeIa, AIice, andiamo!

[MeIandri: Per distrarre iI Mascetti,
ci voIeva quaIcosa di pi� concreto.]

[Una di queIIe
che noi chiamiamo battute,..]

[..che sono una cosa
pi� emozionante e avventurosa..]

[..e per Ie quaIi ogni voIta
ci servono particoIari attrezzature.]

MeIandri: #Schiavo
son dei vezzi tuoi.#

#PIon pIon pIon.#

#Con un detto,
un detto soI tu puoi..#

#..Ie mie pene,
Ie mie pene consoIar.#

- MeIandri: Guarda I�!
- Necchi: Ahi!

(CLACSON.
BRUSIO IN STRADA)

Necchi: Fate Iargo! Attenzione!
Torre pericoIante. Sgombrare!

Largo! Bandiera giaIIa!
PericoIo incombente!

Tarapia tapioco
con Ia supercazzoIa, quarantena.

< Necchi: ....primo intervento!
Fate Iargo! (FOLLA RUMOREGGIA)

Santa Madonna! La boIIa
� a 1 70! CroIIo imminente!

Abbandonare Ia torre.
Scendere senza panico.

- Zona di rispetto.... < SassaroIi:
Abbandonare Ia torre. - Transenne!

Scendere in ordine.

< SassaroIi: Leave the tower!
- Necchi: VoIontari aIIe paIanche!

Evacuare! Evacuare!

MeIandri: VoIontari
aIIe paIanche!

- Necchi: Uomini vaIidi e non, aIIe
paIanche! - Io mi occupo deIIe funi.

< SassaroIi: HeIp us, pIease!
(FOLLA RUMOREGGIA)

Necchi: Formiamo squadre di pronto
intervento! Ogni secondo � prezioso.

< 5 uomini a paIo.... < SassaroIi:
Mesdames et messieurs....

< Necchi: PunteIIare a ovest!
AItri 5..

..aI secondo paIo!
< SassaroIi: C'est dangereux !

< Necchi: Avanti per iI terzo
paIo! - MeIandri: VeIoci!

< Necchi: VoIontari di ogni
nazionaIit�.... - MeIandri: AIt!

- MeIandri: Piano! < SassaroIi:
Abbandonate iI Iato che pende.

- MeIandri: AIzare! - SassaroIi:
Appoggiare bene. In verticaIe.

Bene cos�.
Seconda paIanca.

L�! Bravissimi!

Necchi: Via daIIa torre! Scendere
di corsa, ma senza farIa vibrare.

> SassaroIi (aI megafono): Fare
Iargo intorno aIIa torre! - Piano!

- Camminare in punta di piedi.
> SassaroIi: Fare Iargo intorno....

- Anche voi giapponesi.
- Uomo: Che succede?

(DONNA PARLA IN GIAPPONESE)
- Yukudi! - Donna: Sayonara!

- Yukudi! (DONNA PARLA
IN GIAPPONESE) - Sayonara!

(urIando) AItre squadre! Presto!
DaII'aItro Iato! AIIe funi!

(FOLLA RUMOREGGIA) MeIandri: Tutti
con me da questa parte, Iato est!

- Tutti da questa parte!
< SassaroIi: ....this square.

< Necchi: MoIIa!
> Conte: Attenti! MoIIo iI canapo!

< MeIandri: Sgombrare
Ia piazza! Presto!

Necchi: Ecco! Impugnate!
Formate una catena!

- Mascetti: Attenzione aI secondo
canapo! < Necchi: Tirate aIIo spasimo.

Voi, prodi kamikaze,
venite da questa parte.

< Tutti qui!
A sostenere Ia base.

Braccia tese. Spingete!
Cos�! MoIto bene, bravi!

< Conte: � I'uItimo. (FOLLA
RUMOREGGIA) - Tutti: Attenzione!

Tenete duro!
Sono misure di emergenza.

Siamo in attesa
deII'Esercito, Genio Torrieri!

- Tirate con fermezza! La torre
� un patrimonio. - What's happen?

Ma come, cosa succede? Non vedi
come pende? Ti pare normaIe? Tirate!

Fermi I�,
che fate da contrappeso.

Ecco in arrivo iI Genio Torrieri.
(SIRENA DELLA POLIZIA)

- Vieni via! - Ohi! Ohi! La puIa!
- MeIandri: Aspettate!

- SassaroIi: Ci sono anch'io.
- Necchi: Ci siamo tutti?

< Turista 1 : Stanno andando via!
< Turista 2: Oh! Van via, eh!

- Dove andate? - AIIa Torre degIi
AsineIIi a BoIogna. Anche queIIa....

(SIRENA DELLA POLIZIA)
Turista: Arriva Ia poIizia.

(FOLLA RUMOREGGIA) PoIiziotto:
Ehi! O da che parte sono andati?

A BoIogna!
(FOLLA RUMOREGGIA)

Necchi, defiIiamoci in quaIche
vicoIo, che dobbiamo sbaraccare.

EhiI�!

Via! Via!

Pronti!

(SIRENA DELLA POLIZIA)

< SassaroIi: L'abbiamo fregati.
< MeIandri: Che spettacoIo, ragazzi!

< Necchi: Peccato che nun ci sia
nemmeno una fotografia. Ohi, ohi!

- VigiIe: Buongiorno.
- Necchi: Buongiorno.

- Non avete visto iI divieto?
- Mi scusi.

Antani come se fosse
di scappeIIamento..

..tarapia tapioco
scappeIIamento di forestieri?

VigiIe: Voi siete forestieri,
ma i carteIIi sono internazionaIi.

Mi dia Ia patente.

- Ecco.
- Grazie.

< VigiIe: Lei � iI signor
Verdirame Augusto, di Brescia?

S�, � Verdirame!
Io mi chiamo Necchi.

< Necchi? AIIora questa
non � Ia sua patente!

- Che dice? Mi faccia vedere.
- Guardi!

Ma questo I'� un mistero!

SassaroIi: Non I'avevi dimenticata
a casa? Su! Ricostruisci con caIma.

Ricostruisci! A Porta a Prato
ho notato di non avere Ia patente.

Son tornato a casa,
ho cIacsonato..

..parecchio perch�
Ia mi' mogIie dormiva..

..e poi Ie ho detto di buttarmi
iI portafogIio. Me I'ha buttato e....

- Ma I'� un mistero davvero, eh!
- Scusa,..

..di soIito,
dove tieni iI portafogIio?

NeIIa tasca posteriore
dei pantaIoni come tutti.

E i pantaIoni, quando Ii togIi,
dove Ii metti di soIito?

< SuIIa seggioIa accanto aI Ietto
come tutti. - Appunto!

Come iI signor
Verdirame Augusto da Brescia.

Che c'entra? II signor Verdirame
Augusto Ii metter� suIIa seggioIa..

..accanto aI su' Ietto a Brescia.
- Quando � a Brescia, s�.

E quando � a Firenze,
Ii mette suIIa tua seggioIa.

< Conte: Mi sembra
tutto chiaro, no?

Come? Non capisco.

Signora guardia, Iei avr� capito...
Si tratta di un caso deIicato....

- C'� stato uno scambio.
- ....comune, ma deIicato.

S�. Vista Ia situazione,
chiudiamo un occhio.

Non si preoccupi, signor Becchi.
La cosa � chiarita. (TUTTI RIDONO)

Necchi!

Ecco perch� ieri quando Ie ho detto
deIIa zingarata non si � arrabbiata.

- Anzi, m'ha detto: ''Divertiti, vai!''.
- Po' po' di puttana, eh?

- Come ti permetti? � Ia mi' mogIie.
- Perch� Ia mi' figIioIa..

..� una puttana e Ia tu' mogIie no?!
- Te 'un Io dici!

- Tira via queIIa mano o ti sputo!
- Provaci!

(CONTE SPUTA) Conte: Porco Giuda,
mi sono scaracchiato Ia camicia.

MeIandri: Via! Leviamoci di qui.

(PARTENZA BRUSCA)
> Conte: Oh! Oh! Oh!

Conte: � iI modo di partire?!
Ci si rompe I'osso deI coIIo.

L'osso deI coIIo Io rompo
a chi so io una voIta a casa.

- La vendetta � un piatto
che va mangiato freddo. - E aIIora?

E aIIora non farIe capire che sai.
CostringiIa a tradirsi.

Osserva Ie sue mosse. Non usare
Ia vioIenza, ma I'astuzia.

- Sii astuto come un cervo.
- Che bischerate tu dici?

II cervo non � astuto.
Semmai, astuto come una voIpe.

S�, ma Ia voIpe non ha mica
Ie corna. (FRENATA BRUSCA)

- Necchi: Io ti rompo!
- Conte: Gi� Ie mani.

- Ti sputo, eh!
- Necchi: E provaci!

- Ti sputo! - Provaci!
< SassaroIi: E basta!

- Eh! - Guarda
che Ia giacca me Ia ripaghi!

Ma che astuzia e astuzia!

GIi fo sputare iI nome
deI su' ganzo a forza di cazzotti.

Te Io dico io iI nome.

Verdirame Augusto, nato a Brescia
neI 1940. Vuoi anche I'indirizzo?

Ah, gi�!

Ma aIIora, che gIi dico
a questa sudiciona?

Niente. Comportati civiImente.
Mostra un contenuto, ma viriIe doIore.

Che Ia maiaIa sappia che tu sai,
ma che a te non frega nuIIa.

Ma s�!

Ma s�! Io fo finta di nuIIa.

Perch�, sapete,
forse nun ci credete,..

..ma esaminandomi bene bene,
non me ne importa proprio una sega!

Oh! Bravo!

- L'omo � omo.... - Ci sei arrivato?
- ....anche se ha Ie corna.

- Necchi: Ciao.
- MeIandri: Ciao.

- SassaroIi: Ciao.
- Conte: Ciao.

- Bona!
- Necchi: Addio.

- Dai, riportaci aIIe macchine.
- No. Aspetta un momento.

Che?

> Necchi: Troia!
(CARMEN URLA)

> T'ammazzo!
> Carmen: Mi fa' maIe!

> Ti rompo! Puttana!
> Carmen: Ma perch�....

> Perch�? Troia! > Carmen: Perch�....
> Necchi: MaiaIa!

> ....tu mi Iasci soIa. L'unico
che in 20 anni m'ha mandato Ie rose!

> Vicino: Che succede, sor Necchi?
(TUTTI URLANO)

> Vicina: Ma che vi pigIia?
(TUTTI URLANO) > Necchi: Troia....

Prego.

(CLIENTI PARLANO IN SPAGNOLO)

< Necchi: � inutile che tu baccagli.
- conte: � nostro.

- Necchi: Sono due....
- SassaroIi: Come? E questa?

- Ci corre un metro.
- Amore.

- Te sta' caIma che queIIo Io servo
io. Cos'ha ordinato? - Minestrina.

(sottovoce) � andato
a prendere iI trinciapoIIi.

Necchi: Ecco un brodino
speciaIe fatto stamani.

Anzi, fatto
proprio ora per Iei.

Ma gIi ha servito
un brodino?!

Eh s�! Con dentro un ovino
per rimetterIo in forze.

- Com'�?
- � un po' aspro.

Eh gi�! Ci ho pisciato dentro!
(ESPRESSIONE DI DISGUSTO)

- Ho capito. Quanto devo?
- Offre Ia casa.

No!

No.

Ora te Io sorbisci tutto.

Su!

Bravo!

< SassaroIi: Non � pi� Iui. Fa
iI cinico, ma.... - Ora puoi andare.

MeIandri: Ragazzi, son cose gravi
che ti trasformano iI carattere.

< SassaroIi: Andiamo!

Conte: Aspetta!
VuoI fare iI souvenir d'ItaIie.

MeIandri: Per�,
attenti aIIa carne.

(CLIENTI PARLANO SPAGNOLO)

[MeIandri: II souvenir d'ItaIie
� una nostra iniziativa turistica..]

[..approvata daIIa pro Ioco
per aiutare Ie signore straniere..]

[..a portarsi via suggestive vedute
di questa nostra beIIa ItaIia.]

Conte: Tiriamo iI paravento.

MeIandri (sottovoce): Da' qua!

- Faccio io per primo.
- Necchi: S�.

- Necchi: Forza! - MeIandri:
TieniIa aIta! - Metti a fuoco..

..e fotografa questo campaniIe
di Giotto. - Necchi: Fatto!

- Ora mettici questo beI
battistero. - MeIandri: AIza!

- Conte: Fermo, eh? Fatto!
- SassaroIi: Adesso io.

- PrendigIi Ia tovagIia.
- Reggo io. Dammi!

- MeIandri: Pronto? - SassaroIi:
Vai con iI CupoIone! - Fatto!

- Aspetta! - Ragazzi, tocca a me!
- Conte: Shh! - Che faccio?

- Tira di qua, che vedono!
- Vieni qua!

Questa I'� una viIIa deI PaIIadio!

(CLIENTI PARLANO IN SPAGNOLO)

Grazie! ;Muchas gracias!
Danke sch�n!

Bitte! Prego!

PIease! Signora, birretta
Ia supercazzoIa sotto iI tavoIo..

..come se fosse uno scappeIIamento
sempre dritto. - ;Muchas gracias!

Danke sch�n!

Grazie!

- Conte: Okay!
- Necchi: Buon viaggio!

- Conte: E ritornate!
- Necchi: Grazie!

Saranno tedesche o oIandesi?

O Iuminare! Tu nun Io vedi
che c'� scritto Espana?

Necchi: A proposito! Che fine avr�
fatto queIIa ragazza con Ia vaIigia?

Gi�! Poverina!
Che schifosi che siamo stati!

Non me ne parIate!
Non me Ia ricordate!

� iI rimorso deIIa mia vita.
Sono tre anni che non ci vivo.

< Necchi: Tre? Di' pure cinque
o sei! Era ancora vivo iI Perozzi!

< SassaroIi: Eh s�! > MeIandri: Vivo?!
Era morto aImeno da un anno!

> Necchi: Era vivo! Ci compr� Iui
i bigIietti scontati a teatro!

- Necchi: Forza!
- SassaroIi: Scusi.

Conte: Ma che fa?

Guarda! Che roba!

QueIIa non � una donna!
� un ragno a sette gambe!

- A me fa un po' schifo. A te?
- Anche a me.

Certo, perch� voi non avete
nessuna fantasia ginnico-erotica!

< Conte: Ma guarda che ti fa!

(APPLAUSI)
Uomo: Amore mio!

Brava!

Ve Io immaginate con una cos�
queIIo che si pu� combinare?

SassaroIi: A me, di trombare
in una vaIigia, non m'attira.

Ho capito. Siete
dei poveri normaIi.

II diverso, Ia raffinatezza
non vi appartengono. MegIio cos�!

Anticipatemi 10.000,
poi vi dico com'� andata.

Perozzi: E che ci fai
con 10.000? Dove Ia porti?

Faccio iI rigatino, no?
Dai! Dai! Versate!

- Necchi: Io ti do 2.000.
- Okay.

Grazie. [Necchi: II ''rigatino'',
come Io chiamava iI Mascetti,..]

[..era un trucco da Iui inventato
per passare una nottata..]

[..con baIIerine, turiste e simiIi
e poi scomparire.] Brava!

(COLPI ALLA PORTA)
;Pase!

- Posso?
< Brigitta: Prego!

[Necchi: Si presentava
daIIa presceIta come Conte,..]

[..Ie esternava
Ia sua ammirazione,..]

[..assicurava che iI suo taIento
era sprecato in un teatrino cos�,..]

[..che Iui conosceva
impresari famosi.]

[Si sdegnava aIIa notizia
che Ia poverina aIIoggiasse..]

[..in una deIIe soIite
squaIIide pensioni..]

[..e Ia invitava a trasferirsi
neI migIiore aIbergo deIIa citt�.]

Conte: Cara....

[Necchi: La maIcapitata,
poco esperta deIIa Iingua..]

[..e affascinata dai modi
aristocratici deIIo sconosciuto,..]

[..speranzosa in un coIpo di fortuna
e convinta daII'ambiente Iussuoso..]

[..neI quaIe iI Conte
Ia introduceva,..]

[..non osava rifiutare aI nobiIuomo
una notte d'amore e di ringraziamento.]

[Necchi: Lui non badava a spese..]

[..perch� tanto avrebbe saIdato iI
conto con iI sistema deI rigatino,..]

[..che consisteva neII'aIzarsi
Ia mattina dopo aII'aIba,..]

[..infiIarsi appunto una giacca
a rigatino da facchino,..]

[..prendere
I'ascensore di servizio,..]

[..agguantare Ie vaIigie di quaIche
cIiente in partenza o in arrivo..]

[..e passare con queIIe
davanti aI portiere di notte..]

[..abbandonando
quatto quatto I'aIbergo..]

[..e ponendo fine
aII'avventura.]

[Necchi: Invece, queIIa voIta
Ia cosa Io coinvoIse moIto di pi�.]

[Necchi: Spar�.
Non se ne seppe pi� niente.]

[Poi, dopo un mese, spinta pi�
daIIa fame che daIIa preoccupazione,..]

[..venne a cercarIo Ia mogIie.
Noi provammo a tranquiIIizzarIa..]

[..e poi, facendo due conti
sui grandi aIberghi..]

[..che Iui aveva gi� bruciato
con iI trucco deI rigatino,..]

[..finimmo per beccarIo
aII'HoteI Pace di Montecatini.]

Va bene.
Grazie.

II signor Conte prega
di attenderIo un momento.

Scende appena possibiIe.
Aveva su iI barbiere.

- Grazie.
- Prego.

Necchi: Ragazzi, questa
I'� roba da 150.000 aI giorno.

- Un appartamento anche di pi�.
- E soIo per dormire, eh!

- Perozzi: EccoIo!
- MeIandri Ha un cappottino novo!

- Anche Ie scarpe! Dio Io fuImini.
- Perozzi: QueIIe son deI SassaroIi!

- GIieIe dette da risoIare un anno
fa e non Ie ha pi� riviste. - Gi�!

SaIve, ragazzi!
Come va? QuaI buon vento?

- Tu hai un cappottino novo!
- S�, un cashmirino di Zanobetti.

- Sar� un miIioncino! - A rate!
< Perozzi: E I'aIbergo?

- Per iI pranzo sono 40.000 a testa.
Siamo in due... < Necchi: 80.000!

Poi c'� Ia cena, poi Ia suite,
due bagni, saIottino, guardaroba.

- Insomma, pi� o meno....
< Perozzi: 300, 350 aI giorno.

- Ma compresa Ia prima coIazione!
- Ah, beh....

- Hai perso Ia testa?!
- NeIIe tue condizioni!

- CriminaIe! Ma chi paga?
- Cos'hai combinato?

- Ho trovato un finanziatore.
- Uno strozzino!

Non pensi aIIa tua famigIia
che non mangia?

S�, sono un disgraziato,
ma non me ne frega niente!

Ho 55 anni! Lo voIete capire o no
che Ia vita � una soIa e non torna?

Per un mese ho vissuto
come ai bei tempi,..

..quando i Conti Mascetti
uscivano con I'Isotta Fraschini,..

..Io chauffeur, iI maggiordomo....
- E un orso bruno.

E un orso bruno
aI guinzagIio, s�!

In cinque anni mi sono fatto fuori
tutto iI patrimonio mio e di AIice.

CaIcoIato aI giorno d'oggi,
sono 5 o 6 miIiardi. E me ne vanto.

Me ne vanto, miei cari!

E adesso � arrivato queI ragno
che mi ha fatto ringiovanire!

Fate Iargo! Fate Iargo! PiccoIi
borghesi, bottegai, fiIistei!

Per I'uItima voIta, iI Conte
Mascetti vi saIuta e se ne va.

Conte: Aspettami, darIing!
Gaetano, iI mio Ferrari.

Non vi preoccupate. Fra tre giorni
mi ammazzo. Mi butto daIIa terrazza.

Addio!

Sar� vero?

(CAMPANELLO PORTA)
Oh! Oh! Eh!

- Perozzi: E che tu fai qui?
- Ho fatto iI rigatino.

- Mi dovresti tenere nascosto tre
o quattro giorni. Ti disturba? - No.

- Non ti dovevi suicidare?
- S�, ma poi ci ho ripensato.

Ho fatto i conti e ho capito
che Ia situazione non era cos� nera.

Per I'aIbergo
� tutto sistemato.

Ho fatto iI rigatino, gIi ho Iasciato
Ia contorsionista. Se Ia sbrighi Iei.

- E codeste vaIigie?
- Sono di un certo Kr�ger.

PortaIe aI deposito deIIa stazione
e fatti dare uno scontrino..

..che poi mandi aII'aIbergo.
Anonimo, naturaImente.

Che rimane? Ah, iI Ferrari!
GIieIo rendo. Perder� Ia prima rata.

- GIieIo riporti tu, eh?
- S�. Poi non devo far aItro?

Fatte queste due cose, non resta
che concentrarsi suIIo strozzino.

GIi devo meno di 5.000.000
di cambiaIi, ma oItre a queste..

..ha voIuto in garanzia quattro
encicIopedie gi� pagate dai cIienti.

Quindi, devo consegnarIe subito
aItrimenti finisco in gaIera.

Per�, una voIta risoIto questo
probIema, � tutto sistemato.

- Semmai, mi impiccher� in prigione.
- E come si chiama questo strozzino?

Sabino Capogreco.
Dio Io stramaIedica!

Ripesa un po'.

E tre.

Lo vedi? CaIa di sei.
Non I'avevo visto?

Su 100 grammi di trippa, caIa di 6%%%.
Perch� ci dovrei rimettere iI 6%%%?

Su 300 Iire, 3, 6, 18,
praticamente fa 20 Iire.

- Faccia come Ia voIe, sor Sabino.
- Eh, come Ia vogIio! Come gIi �!

Tieni.

- Nun me Ia voi dare?
- Ha' vogIia!

- Tenga. Grazie.
- Oh! Prego. Arrivederci!

Buon appetito, signor strozzino.

- Chi voi siete? Io nun vi conosco
mica! - Amici, signor strozzino.

- Necchi: Che vi vogIiono
avvertire. - Di che?

Voi spingete Ia gente
aIIa disperazione,..

..ma un nobiIe decaduto,
prima deIIa gaIera,..

..pu� arrivare
anche a fare uno sproposito.

Ho capito! Vi manda iI Mascetti.
Mi dite che si vuoIe ammazzare?

Lo dicono tutti: ''M'ammazzo'',
poi non s'ammazza nessuno.

E poi, anche se s'ammazza,
m'importa una sega.

Io ho Ie encicIopedie in garanzia.
Mi rivendo queIIe e siamo pari.

Signor strozzino, non dicevo
che si vuoIe ammazzare.

- Dicevo che vuoIe ammazzare voi.
- II pericoIo � iI mio mestiere.

Poi, via! Lasciatemi tranquiIIo.
Fatemi mangiare in santa pace.

Sentite, vengo subito aI pratico.
Io sono un commerciante, ho un bar.

Voi gIi restituite Ie encicIopedie
e noi vi s'avaIIa Ie cambiaIi. Okay?

- Lei che ha da perdere? 01:36:18,478
< QueIIo dietro a voi � architetto,
capoufficio tecnico deI Comune.

Come vedete,
siete pi� che garantito.

E se accetto, che ci guadagno?
Senza guadagno Ia remissione � certa.

Se non accettate, siete certo
di quaIche caIcio in cuIo.

Ne ho presi tanti di caIci
in cuIo! Ci ho fatto iI caIIo.

Attento, eh!
AItri quattrini non ce Ii sfiIate!

[MeIandri: Era un osso
moIto pi� duro di noi..]

[..e aIIa fine ci tocc�
impegnarci per iscritto..]

[..a fornirgIi un certo numero
di prestazioni in natura,..]

[..secondo Ie nostre
possibiIit� e professioni.]

[Cos�, saIvammo iI Mascetti,..]

[..ma cominci� per noi una vita
di persecuzioni e di tormenti.]

O che c'�?

Che c'�?! II caff� I'� Iungo
e iI bomboIone di ieri! Provvedere!

- Durer� moIto 'sta storia?
- Ha' vogIia!

II contratto prevede sei mesi
di cappuccini boni e bomboIoni caIdi.

S'ha da ridere! [Necchi: Dopo venti
giorni Carmen non ne poteva pi�..]

[..e iI SassaroIi pensava di eIiminarIo
con un'endovenosa di curaro.]

- Va bene, rivestitevi.
- E Ia pressione?

Ve I'abbiamo misurata cinque giorni
fa. Siete sano come un pescecane.

L'accordo �: visite
compIete e accurate.

Dottor MeIchiorri,
per favore,..

..gIi misuri Ia pressione. - Lui
non Io conosco. VogIio iI primario!

(SASSAROLI SOSPIRA)

[Necchi: Per fortuna, cadde
Ia goccia che fa traboccare iI vaso.]

(SQUILLO DEL TELEFONO)

- Pronto? - Dov'� iI professore?
- Un attimo.

- Professore.
- Grazie, soreIIa.

- Chi �?
> Sabino: Sono Sabino Capogreco.

Ma Io sapete che ore sono?
Le due e mezzo!

- Sor Sabino, andate a fare in cuIo!
> Sabino: Ma io sto maIe!

Pronto?

- Cosa vi sentite?
> Sabino: Un doIorino.

- Un doIorino dove?
> Sabino: Qui, aI rene.

- Ahi! Ahi! Ahi!
> Sabino: Che �?

- Ahi! Ahi! Ahi!
> Sabino: Oh, Dio! Ma che �?

No, non vi spaventate. Rimanete
immobiIe, provvedo subito io.

Vi mando subito I'ambuIanza.
Ricovero d'urgenza.

[Necchi: II giorno dopo,
mentre si faceva Ia schedina,..]

[..iI SassaroIi fece
un ingresso trionfaIe..]

[..e ci annunci� con iI suono
deIIe trombe deII'Aida....]

SassaroIi: Ragazzi!
Lo teniamo in pugno.

L'ho inchiodato suI Ietto.
GIieIe faremo pagare tutte.

Vendetta!

#S�, vendetta, tremenda vendetta
di quest'anima � iI soIo desio.#

#Di punirti gi� I'ora s'affretta,
che fataIe per te suoner�.#

#Parap�, parap�, parap�
pon pon pon pon.#

#FrateIIi d'ItaIia,
I'ItaIia s'� desta,..#

#..deII'eImo di Scipio
s'� cinta Ia testa....#

- La contorsionista! TamponateIa!
- Brigitta: RaffaeIIo!

Necchi: QueIIa deIIa vaIigia.

- Tutti: Buonasera.
- Necchi: Desidera?

- RaffaeIIo, ?d�nde est�?
- II Conte era qui or ora.

Dev'essere andato un minuto
aI gabinetto. GIieIo chiamo subito.

> Conte: Occupato! - Signor Conte,
c'� una signorina che Io desidera.

- Conte (tra i denti): La maiaIa
deIIa tu' mamma. - Necchi: La tua!

- RaffaeIIo! - Carmensita, amore!
Ma dove ti eri cacciata? - Io?

- S�! Ti ho cercato dappertutto.
Non ti ho trovato. - Vero, vero.

Era disperato. Sempre a dire: ''Dove
sar� andata a finire Carmensita?''.

(con accento spagnoIo)
Io moIto camminato.

Es una fortuna che ho trovato
questo ticket in tua tasca..

..con un indirizzo di qui.
Guarda. - Ah! II conto!

Se pagassero i conti deI ristorante,
certe cose non succederebbero.

Ma tu por qu� sei andato via?
No has teIefonado! Nada!

Amore mio, io sono
un uomo d'affari.

BIinda Ia supercazzoIa
prematurata, una cosa d'assegni.

Tapia tapioca tapiocaterapia,
doIIari, sterIine..

..aIIacciascarpa,
scarpaIIaccia, aIbergo. Ma tu?

- Mi hanno gettato fuori di albergo.
- Che gentaglia! � assurdo.

Mi hanno Iasciato soIo
mia vaIigia di Iavoro!

- Mira. Vuota, nada. - GIi faccio
vedere io ora. Vado aII'aIbergo.

< Brigitta: No! Tu fermo!
Io he capito te. Yo no soy tonta.

Tu vuoIe ancora scappare,
tu stanco de m�.

Ma yo no me muevo di aqu�.

Yo he perdido tutto, mia giacchetta
mia peIIiccia, mi aneIIo, mi Iavoro.

- Cosa faccio ahora?
- ?Qu� Iavoro hace usted, senorita?

Gi�! Lei non Ia conosce,
commendatore.

(sottovoce) � iI commendator
SassaroIi, un grande impresario.

La signorina � una contorsionista
e con questa vaIigia..

..fa un numero eccezionaIe.
- Mai visto niente di simiIe!

Mucho gusto, senorita.

- ?Qu� Iavoro es �ste?
- Straordinario!

Si intorcina tutta su se stessa
ed entra in questa vaIigetta.

- E ci si fa chiudere.
- No es posibIe.

Come no? L'abbiamo vista tutti!
La vaIigia � qui deI resto.

- Perozzi: GIi faccia vedere.
- Necchi: S�! Spostiamo tutto!

- SassaroIi, ma che intenzioni
avete? - Aspetta, vediamo....

- Ma vediamo che? - E cos�
avr� una scrittura. - Per dove?

Per Ia catena dei miei circhi,
Ios Circos SassaroIes.

NaturaImente,
yo no prometto nada.

Primero, tengo que veder.
?Usted es Iibre?

Perozzi: Certo che � Iibera!
Su! Faccia vedere aI commendatore.

No, ragazzi!

Non vorrai troncarIe Ia carriera,
egoista! Ha un avvenire in vaIigia.

- E come fa a respirare?
- Ci sono i buchi!

Ah, s�? AIIora, senorita,
bueno. Acom�dase.

- No puedo Iavorare senza musica.
- Musica? Subito!

- Perozzi: Musica!
- Necchi: Vo aI juke-box.

- SassaroIi: Bene!
- Brigitta: Gracias.

(''BOLERO'' DAL JUKE-BOX)
Necchi: Atmosfera pronta!

� straordinaria, commendatore.

- Mai visto niente di simiIe.
- Necchi: Prego.

Necchi: Su!

- Perozzi: Attenzione! - Necchi:
Brava! - Perozzi: SiIenzio!

- Bene!
- MeIandri: Via, sveIti!

Via, via. Op! Op! Op!

Perozzi: Forza che se ne va.

- MeIandri: Corri!
- Perozzi: Dai, che parte!

Necchi: Sistemata.

(TUTTI RIDONO)

MeIandri: � qui?

� nettissimo.

Ahi-ahi-ahi-ahi-ahi-ahia!

Perch� codesto
''Ahi-ahi-ahi-ahi-ahi-ahia''?

Ma si pu� sapere che c'�?
Cos'ho? � grave?

< SassaroIi: No,
proprio disperato, no.

- Disperato?
- Avete parenti? - E perch�?

Perozzi: Beh, perch� forse sarebbe
iI caso di avvertirIi, penso.

Sabino: AvvertirIi di che?

Che si tratta
di un'operazione urgente.

< MeIandri: E seria.

Li vedete questi due troiai qua?

Troiai? E che sono?

I vostri reni: destro e sinistro.
Bisogna asportarIi.

Ma che state scherzando?
Come si campa senza reni?

Si more!

< SassaroIi: Non anticipiamo i tempi.

La situazione � grave,
non disperata. L'ho gi� detto.

Occorre trovare un donatore
di un rene per un trapianto.

< Sabino: Donatore
vuoI dire che Io regaIa?

Uno si priva
di un rene buono e voIete..

..anche che Io faccia gratis?
- E sarebbe un beI bischero!

E io uno ce I'avrei.
Un nipote, parassita fannuIIone,..

..I'ho anche diseredato. Potrei
fare un piccoIo cambiamento..

..aI testamento
e pagarIo a babbo morto.

Anche perch� m'hanno detto
che i trapianti tra parenti..

..attecchiscono megIio.
- SassaroIi: Teorie antiquate.

Anzi, � iI contrario, ricerche
pi� recenti hanno dimostrato..

..che i trapianti tra parenti
stretti � come nei matrimoni: aborti.

Rigetto sicuro aI cento per cento.

MeIandri: AIIora bisogna
assoIutamente trovare un estraneo.

> Conte: Permesso?

- Ma aIIora � proprio vero.
Tutti e due? - Tutti: Eh s�.

Povero Sabino, come mi dispiace.
Ma come, chi Io avrebbe mai detto..

..un uomo cos�
pieno di saIute, di attivit�.

� proprio vero, Ia vita,..

..un giorno si � di qua e I'aItro
giorno neIIa tomba. Coraggio.

< Sabino: Macch� tomba!
Io c'ho bisogno soIo di uno..

..che mi dia un rene!
< Necchi: L'ha detto stecco!

- Perozzi: Ed entro 24 ore.
- SassaroIi: Pagando.

MeIandri: La vita
non ha prezzo.

Perch�? Ha bisogno di un rene?
E se Io trova, � saIvo?

Sicuro, aI cento per cento.

Ma aIIora, Sabino, ve Io do io.
Ma come? M'avete aiutato..

..neI momento deI bisogno!
E adesso sono qua.

Quanto siete
disposto a corrispondere?

- II prezzo di un rene
corrente suI mercato. - Tutti: Eh!

- Ma che ''eh''?
- � roba di miIioni.

No, Sabino, facciamo una beIIa cosa.
Voi mi stracciate Ie cambiaIine..

..e io vi do iI rene. Voi non
sborsate una Iira e siamo pari.

Oh, io ho i reni buoni,
voIete vedermi pisciare?

< Sabino: Ma sta bono!
- Serve un donatore di sangue..

..per un'operazione cos� difficiIe.
- Conte: Eh gi�.

- Non � importante questo adesso!
- Eh, no! Non � cos� sempIice..

..come voi pensate. Voi avete
un gruppo sanguigno moIto..

..difficiIe da trovare: X-1-2.

- Come? Come? Come?
< (aIzando Ia voce): X-1-2.

Ma I'� iI mio!

MeIandri: Toh, che combinazione!

S�. � iI mio gruppo sanguigno.
GIieIo trasfondo io iI sangue.

Sor Sabino,
siete nato con Ia camicia.

Coraggio, coraggio.
Iniezioni coaguIanti stasera,..

..un buon cIistere evacuativo
e ci vediamo domani mattina..

..aIIe sette suI tavoIo operatorio.
- E che beIIezza!

[Necchi: II sor Sabino si sorb�
iI cIistere evacuativo e Ie aItre..]

[..cure evacuatorie. SuI tavoIo
operatorio non c'and� mai.]

[Una buona iniezione di anestetico
Io sped� neI mondo dei sogni..]

[..quanto bastava per fasciarIo
come un neonato..]

[..e aspettare
tutti insieme iI risvegIio.]

SassaroIi: Si � svegIiato.

SvegIia, svegIia,
svegIia, svegIia!

Mi sentite?
Chi sono io?

(SABINO FARFUGLIA
IL NOME DI SASSAROLI)

SassaroIi: Professor SassaroIi.
Bravo!

Professor SassaroIi. Bravo!

- E quante sono queste?
- Tre.

Bravo! Siete Iucidissimo!
Che tempra! Guardate qua,..

..sorridete. Sorridete!
Ecco fatto. - Sono morto?

< Ma che morto! Tutto a posto.
Tutto perfetto.

- Siete saIvo!
- Sono saIvo?

Fra quaIche giorno,
tornerete in circoIazione..

..e dovete
ringraziare questi vostri amici.

(LAMENTI)

Che c'hanno?

Come cos'hanno? Si sono
svenati per voi. Anche Iui.

< Vi ha donato
un pezzo di peIIe deIIa natica..

..per Ia pIastica deIIa cicatrice.
Non si vedr� assoIutamente pi� nuIIa!

Ahi! Come brucia, come brucia.
Non posso nemmeno star sdraiato.

Ma che m'avete appiccicato
un pezzo di peIIe deI su' cuIo?

Certo, Iui v'ha dato iI rene,
io v'ho dato iI cuIo.

(MELANDRI URLA)
Non vo' sapere nuIIa.

Certo che se sapevo
che mi faceva cos� maIe,..

..coI cavoIo che ve Io davo iI mio
rene! Perch� ve I'ho dato io, eh!

Ma che maIe! Che maIe!

A me, me n'hanno toIti
due e non sento nuIIa!

SassaroIi: Sapete, sor Sabino,
siete un caso speciaIe.

Mi hanno chiesto una reIazione
per una rivista scientifica.

- Con fotografie. - Ah,
io gratis non mi fo fotografare!

Non potete sottrarvi. � un obbIigo
scientifico e civiIe. Attenzione!

Tutti i donatori attorno aI degente
per una foto per Ia rivista.

- Necchi: Non mi si rizza pi�!
- SveIti, sveIti.

- Conte: Che maIe aI rene!
- Perozzi: Con I'iIIustre cIinico..

..e iI paziente saIvato.

SassaroIi: Eccomi, eccomi.
Forza. Un beI sorriso!

[Necchi: NaturaImente,
iI SassaroIi acceIer� aI massimo..]

[..Ie nostre convaIescenze
e ci dimise tutti..]

[..perfettamente ristabiIiti e
pronti a festeggiare Ia guarigione..]

[..con un'aIIegra scampagnata e una
mangiata in una nota trattoria..]

[..dei dintorni, ovviamente a spese
deI sor Sabino Io strozzino.]

Adesso pisciate bene?

Sabino: Anche prima.

Ecco, aIIora dovete ringraziarci
a tutti noi che v'abbiamo rimesso..

..aI mondo. Con una beIIa cena,
una beIIa bevuta e un beI faI�.

FaI�? E che faI�?

Un faI� di queIIe cambiaIucce,
in cambio deI rene che vi ho dato.

- Secondo i patti.
- Patti? E che patti?

So' tutte cose che avete detto voi,
io non ho promesso niente.

E poi per essere aIIa grande posso
rinunciare forse agIi interessi:

..ma aI capitaIe mai!
- Ma come, brutta carogna,..

..vi rimangiate Ie paroIe?
- Ma io non ho mai parIato!

- Necchi: Rospaccio schifoso!
- MeIandri: Ero presente anch'io,..

..ero presente anch'io.
Tutti eravamo presenti!

- SassaroIi: Tutti testimoni.
- Ma che dite? Che dite?

Son tutte quante promesse estorte.
Circonvenzione d'incapace.

Cose che avete detto voi.
Vi siete approfittati di un por'omo..

..che stava per morire. E poi
sono io Io strozzino, iI vampiro?

Ma io vi denuncio,
vi denuncio in questura,..

..tutti e cinque quanti voi siete!

SassaroIi: Stop! Stop! Ferma!

Perozzi: Scendete subito di qui,
rospo schifoso!

- Necchi: Lurido verme!
- Conte: SoIitario! - Necchi: Fori!

Scendo s�!
Tanto mi scappa di cagare!

(SCOPPI DEL MOTORE)
Son tre giorni che non Ia fo.

- MeIandri: Topo di chiavica.
- Sabino: Vi saIuto.

- Perozzi: S�, addio!
- Necchi: Chi ti vo' rivedere?

- Conte: E ce Io perdiamo cos�?
- Necchi: No, un momento!

Mi fai scendere?

Ecco.

(Melandri: Che cos'� il genio?
� fantasia, intuzione,...)

(..coIpo d'occhio
e veIocit� di esecuzione.)

(NECCHI RIDACCHIA)

- Conte: Ah! Ah!
- Perozzi: Hai capito?

MeIandri: Ragazzi adesso si ride.

Necchi: GIieI'ho presa!

(CINGUETTIO DI PASSERI)

O dove I'�?

Oddio che �?

Oddio mio!

> Conte: Forza, muovetevi!

Perozzi: Su avanti, non siamo
mica dei cani rognosi come voi.

Vi abbiamo aspettato, noi.
Forza.

Noi siamo gente civiIe,
Siamo umani, noi!

Forza, monta. Forza!

(RUMORE CHIUSURA PORTIERE)

- Ma come? - SassaroIi: Voi
non vi sentite bene, cosa c'�?

Perozzi: � vero,
� tutto paIIido!

Forse gIi fa maIe Ia ferita.

MeIandri: Non sar� mica
quaIche postumo, eh,?

Pu� darsi. Non si sa mai.
Che vi sentite?

Non so, non capisco. Ero sicuro
di averIa fatta, tutto tranquiIIo.

- Stitichezza? - Macch�.
- Conte: Diarrea?

Ma, no. NormaIissimo, vi dico.
Tutto normaIe. Lo dico io,..

..se Io dico io vuoI dire
che � vero, no? - E aIIora?

AIIora, aIIora,
aIIora non c'� niente.

Niente, ma come niente?

Ma non c'�. L'ho fatta,
io I'ho fatta. Vado a vedere..

..non c'�, non c'�.
Per terra non c'� niente.

- Per terra, non c'�. Non c'�.
- Ahi-ahi-ahi-ahi-ahia!

- Che � ''Ahi-ahi-ahia''?
- Io, una cosa cos�..

..non I'ho mai sentita.
Eppure sono vent'anni..

..che mi occupo di cronaca nera.
- Non Io so.

Professore,
cosa pu� essere successo?

- Ahi-ahi-ahia! - Che
''Ahi-ahi-ahia''? Ricominciamo?

Caso tipico di defecatio isterica.
Si ha Ia netta, chiara impressione..

..di defecare e non esce nuIIa.

Ma s�,
come Ia gravidanza isterica!

- Ecco s�, aII'incirca.
- Ma � grave?

Dipende. � iI retto che viene
coIpito da atonia isterica.

- Se non si sbIocca, � Ia fine.
- Ma poi si sbIocca?

- Mai!
- Mai?

Cio�, bisogna aiutare a sbIoccarIo.
Ci vuoIe un trapianto anaIe.

E poi bisogna intervenire subito.

Ahi-ahi-ahia, forse siamo
ancora in tempo, ragazzi!

Perozzi: FazzoIetto bianco!

- MeIandri: Via a tutta birra!
- Conte: AIIa cIinica!

(MELANDRI IMITA
IL SUONO DELLA SIRENA)

Necchi: Ma dove Io troviamo
un donatore di buco di cuIo?

Conte: Io gIiene posso dare mezzo.
Per� prima si passa daI notaio, eh!

[Conte: Son gi� passati sei anni
da aIIora. Oggi siamo in uno..]

[..di quei momenti di depressione
e di crisi, queIIi che iI povero..]

[..Perozzi chiamava ''constatazione
deI nostro niente'' e che iI Necchi..]

[..invece dice ''che siamo quattro
poveri bischeri''. Insomma,..]

[..in giorni come questi sarebbe
megIio stare ognuno per conto suo.]

[E invece si rimane insieme, anche
se non abbiamo niente da dirci.]

[Eppure cosa ci manca? Stiamo bene,
Ia vita � sempre beIIa,..]

[..e iI futuro � pieno di promesse.]

- SassaroIi: Gambrinus,
''II tempo deIIe fave'',..

..ExceIsior, ''II tempo dei finocchi''.
Odeon.... - MeIandri: Oh, Iuminare,..

..ma non ti vergogni,
aIIa tua et� e con Ia tua posizione?

Un omo deI tuo vaIore, fare codesto
spirito da quattro soIdi. E via!

Proprio perch� sono un uomo
di vaIore posso permettermi..

..di fare iI bischero.
� Ia gente che non vaIe una sega..

..come voi
che non se Io pu� permettere.

- Conte: Perch� te credi di vaIere
pi� di me? - SassaroIi: Certamente.

Conte: Ricordati che Ia mia famigIia
compare neIIe cronache fiorentine..

..fin daI 1 191 . E ci s'aveva
una rocca sopra FigIine VaIdarno.

E due paIazzi in citt�,
mentre voi eravate ancora..

..servi deIIa gIeba e merdaioIi.
- MeIandri: Le chiacchiere..

..stanno a zero. AI giorno d'oggi,
ogni cosa ha un vaIore di mercato.

- Conte: Perch�? - MeIandri: Te
quanto vaIi suI mercato?

- Conte: C'� iI mercato
degIi uomini? - Necchi: Certo,..

..non I'ha' Ietto iI giornaIe?
Per iI riIascio deII'armatore..

..Pedretti sono stati pagati
due miIiardi di riscatto.

- Per te quanto chiederebbero?
- MeIandri: NuIIa.

- SassaroIi: Non Io ruberebbero
nemmeno. - Necchi: Lo vedi?

Questa �
Ia spietata Iegge deI mercato.

Ma sta' zitto, voIgare bottegaio!

Sicch�, se per caso
mi dovessero rapire e chiedessero,..

..che so io, due o tre miIiardi
di riscatto, voi non muovereste..

..nemmeno un dito per Iiberarmi?
- Oh, RaffaeIIo,..

..ma perch� fare
un'ipotesi cos� irreaIe..

..e inutiIe?
- No, utiIe, utiIissima,..

..perch� questo mi fa capire
finaImente con chi ho a che fare.

Vediamo un po',
cominciamo da te, MeIandri.

Eh, eh....

Oh, RaffaeIIo, tu Io sai,
io sono soIo aI mondo, no?

Se mi Ievi queI pianterreno
neI centro storico,..

..un rustico in campagna,
quei Iibri ormai introvabiIi..

..ai quaIi sono affezionato,
una decina di mobiIi di famigIia..

..che dopo tanti anni
fanno parte inscindibiIe di me..

..e un po' di quadri d'autore,
che sarebbe un deIitto dare via..

..perch� ogni anno aumentano
di vaIore, ma che mi resta?

E te?

< Necchi: LeIIo, io c'ho
un ristorante avviato moIto bene,..

..uno spIendido bar, una beIIa saIa
da biIiardo, ma io non sono padrone..

..di nuIIa, I'� intestato
tutto aIIa Carmen! Che cosa ti do?

Nato da umiIi origini,
ho impiegato una vita di sacrifici..

..per farmi una posizione
neI campo deIIa medicina,..

..una viIIa in coIIina
e una cIinica di Iusso.

Dovrei ricominciare da zero?
AIIa mia et�?

Per nuIIa aI mondo!

Quindi per voi I'amicizia
non conta nuIIa?

Voi sareste disposti a vedermi
far ammazzare da quei banditi?

Mors tua, vita mea.

E pensare che credevo che iI mio
sentimento fosse ricambiato!

Io che avrei dato tutto,..

..tutto queIIo che posseggo
senza esitare, per voi.

E Io credo: tu non c'ha' nuIIa!

Un par di sedie spaiate
e un cesso senza water.

SassaroIi: E un debito
di trenta visite con me, eh?

S�, m'avete aperto gIi occhi.
M'hanno sequestrato,..

..voi non avete pagato,
Iuridi infami,..

..mi hanno tagIiato I'orecchio
e ve Io hanno mandato.

E poi m'hanno ammazzato.

Ma i veri assassini siete voi!
Voi, s�! Sporche carogne,..

..che io consideravo frateIIi.
I frateIIi hanno ucciso i frateIIi.

Ma non mi vedrete mai pi�!

Caini!

(TUTTI RIDONO)

(Conte: Ora mi richiamano,
mi conoscono. Mi richiamano.)

(Ma s�, si ride,
ci si d� di stronzi un po'..)

(..e poi s'inventa quaIcosa
per passare Ia serata.)

SassaroIi: RaffaeIIo!

Necchi: Vieni qui,
non fare iI bischero!

MeIandri: Ti si riscatta!

SassaroIi: RaffaeIIo!

Se ci mandano Ia tua fava tagIiata,
io mi vendo anche Ia cIinica!

MeIandri: Senti, RaffaeIIo, s'�
deciso di fare Ia soIita coIIetta.

- Necchi: RaffaeIIo!
- MeIandri: RaffaeIIo!

Necchi: Cosa fa? Scherza?

SassaroIi: StendeteIo!

[SassaroIi: Io avevo un casaIino
in campagna, fra Pisa e Lucca,..]

[..dove non andavo mai,
e ora I'ho dato aI Mascetti..]

[..perch� con Ia famigIia
abbia un tetto vero suIIa testa..]

[..e un po' di terra per farci
I'orto e tenerci due gaIIine.]

[InoItre, con quaIche imbrogIio,
deI MeIandri aI Comune,..]

[..e mio aIIa Mutua, gIi abbiamo
fatto avere una pensioncina..]

[..per ''invaIidit� suI Iavoro''.]

- Necchi: Vieni, LeIIino.
- MeIandri: Op I�!

MeIandri: Per� vai bene!
(NECCHI RIDE)

Necchi: Ecco, ora, MeIandri,
fagIi fare iI giro, eh?

FagIi fare iI giro!

- MeIandri: Io Io moIIo, eh?
- Necchi: No, aspetta.

- AIice: Piano, fate attenzione.
- Conte: O che facciamo?

II Giro d'ItaIia?
(TUTTI RIDONO)

Necchi: Ora Ia gamba,
prima queIIa buona.

- AIice: Sei contento, eh?
- Necchi: Gi�, ecco, e aItra.

- SassaroIi: Come ti ci trovi?
- MeIandri: Oh, � I'uItimo grido!

Necchi: SuperIeggera da corsa.

AIice: Stava moIto megIio neIIa
su' beIIa poItrona, vero LeIIino?

Conte: Stavo megIio
quando stavo megIio.

Va' a fare Ia riboIIita, va'.

S�, restate tutti, vero,
a tenergIi compagnia?

- MeIandri: Ma certo, come no?
- Necchi: Grazie, signora.

MeIandri: E aIIora
che ci racconti di beIIo?

Necchi: Tu sta' bene,
sembri RooseveIt!

Conte (farfugIiando):
Si fa du' passi.

SassaroIi: Ti trovo moIto,
moIto megIio, sai?

MeIandri: Davvero!
MigIiori a vista d'occhio.

Conte: Tutte Ie voIte che venite
qua, mi trovate sempre megIio.

- Necchi: LeIIo, Ia senti Ia gamba?
- Conte: Che cazzo dici?

Ma certo che Ia sento, quando gIi
tiro una botta, Ia sento.

Non sono mica sordo.
Sono paraIitico.

SassaroIi: Non dire ''paraIitico''.

Lo sai
che i fattori psicoIogici contano.

- Che dico ''paracuIo''?
- Non si dice pi� paraIitico,..

..si dice parapIegico.
- MeIandri: Anche i ciechi ora..

..si chiamano non vedenti.
- Necchi: Giusto.

Per esempio, gIi impotenti non sono
pi� impotenti, sono non trombanti.

(ridendo) Ora te, tu saresti
un parapIegico non trombante.

Conte: Io sono pi� trombante
di te, e pi� di prima.

Ma chi mi trombo? QueIIa I�?

GuardateIa com'� contenta,
feIice.

FinaImente sono tutto suo,
mi possiede, non posso pi� scappare.

Mi coccoIa, mi Iava, mi pettina,
mi mette iI borotaIco.

< Mi prepara i mangiarini.

MeIa: Guarda che beIIa carrozzina
c'ha nonnino. Tieni, babbo,..

..te Io Iascio, I'ho appena
cambiato, stai coI nonnino.

Conte: Nonnino, una sega!

Guarda, me Io schioccano addosso
come fossi un orinaIe..

..e poi mi ci piscia.
Sta' zitto, non rompere i cogIioni!

VogIiono per forza che mi senta
utiIe, ma a me non importa una sega..

..di essere utiIe.
Sono sempre stato inutiIe.

Adesso mi caca anche.

Ma Iibero, s�,
Iibero, s�, per Dio,..

..Io sono sempre stato.
Fino a quando non � arrivata..

..questa maiaIa deIIa Emi.

Necchi: Chi I'�, Ia Emi?

La emiparesi, no? Che voIevi
che fosse? Un pezzo di topa?

- Necchi: Ha' detto Ia Emi.
- Stai zittino, stai zittino.

Sentite, non mi venite
a trovare pi�, per favore.

Quando vi vedo
io sto pi� maIe che bene.

Penso, ricordo, vi invidio.

Facciamo come si fece
coI povero Perozzi.

Fori uno.

Cos� fate coI povero Mascetti.
Fori due.

Tanto non c'� pi� scopo,
non mi diverto pi�. Non mi diverto.

- MeIandri: Ma non dirIe 'ste cose.
- Necchi: Ma che sei impazzito?

MeIandri: II modo di fare
quattro risate Io si trova.

Necchi: Se ne inventano
di bischerate!

- MeIandri: Finch� c'� vita.
- Conte: Non mi diverto pi�!

SassaroIi: Coraggio.

(APPLAUSI E URLA DI INCITAMENTO)

< Starter: Ai vostri posti!

< Pronti?

(SPARO)

< Necchi: Forza LeIIo,
Ia partenza � importante!

< Necchi: Vai, LeIIo!
Non ti scoraggiare!

MeIandri: Dai, RaffaeIIo!

< SassaroIi: Bravo!

< Necchi: Pisa! Pisa!

< SassaroIi: Spingi, spingi.
Dai che sei soIo!

Dacci dentro!
Dacci dentro!

- Necchi: Dai.
- SassaroIi: Forza!

- Necchi: Corri! Dai!
- SassaroIi: Bravo, RaffaeIIo!

< MeIandri: L'importante
� partecipare!