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The Putin Interviews - S01E02 -
"Part 2"

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thelegionsubs.tk

QUELLO CHE VEDRETE E' BASATO SU CONVERSAZIONI
REGISTRATE TRA LUGLIO 2015 E FEBBRAIO 2017.

Ho deciso di fare un passo
indietro dal Trattato ABM,

perche' impedisce al nostro Paese
di sviluppare contromisure

per proteggere la nostra gente
da futuri attacchi terroristici

o da attacchi missilistici.

Quest'oggi ho avvisato
formalmente la Russia

che gli Stati Uniti d'America si ritireranno
da questo trattato firmato 30 anni fa.

Il trattato anti missili
balistici era il fondamento

su cui si basava
la sicurezza internazionale.

Costituiva le basi della
sicurezza internazionale.

E' stato il Presidente Clinton ha cercato di
convincermi a supportare il ritiro americano

- dal Trattato AMB.
- Su quali basi?

Nessuna base. Diceva solo che c'era
una minaccia proveniente dall'Iran.

E il Presidente Bush
poi fece lo stesso tentativo.

Gli proposi di lavorare insieme ad un
sistema di missili antibalistici,

con la partecipazione dell'Europa,
oltre alla Russia e all'America.

Ma purtroppo, alla fine, i nostri partner
rifiutarono di aderire alla nostra proposta.

Ma per preservare la sicurezza
internazionale e la stabilita',

oltre allo strategico
equilibrio di potere,

saremmo stati obbligati a sviluppare un
nostro sistema di capacita' offensive.

Dei missili in grado di avere la meglio su
qualsiasi sistema di missili antibalistici.

Ma invece ci dissero che non avrebbero
usato quel sistema contro la Russia.

Ci dissero, "Fate come volete, a patto che
non usiate quel sistema contro gli Stati Uniti."

E io dissi, "Ok, allora facciamo cosi'".

Ed e' quel che
abbiamo fatto.

Il sistema che stiamo valutando non
ostacolera' quello russo

e neanche i principi di pace
o la stabilita' strategica.

Il sistema di difesa che
stiamo sviluppando

non servira' a difenderci dalla Russia,

cosi' come la nuova NATO
che stiamo costruendo.

La Guerra Fredda e' finita.

La Russia non e' un nostro nemico.

Ok, quindi c'erano
delle nuove regole.

Regole americane.

La Russia deve tenere
conto di due minacce.

La prima e' il piazzamento di questi
missili antibalistici vicino al nostro confine,

nei paesi dell'Europa orientale.

La seconda minaccia e' che le
piattaforme di questi missili antibalistici

possono essere trasformate, in poche ore,
in piattaforme per missili d'attacco.

Se questi missili antibalistici venissero
piazzati nell'Europa dell'Est,

se venissero piazzati nell'oceano

per sorvegliare il
Mediterraneo e il Mare del Nord,

ed anche in Alaska,

allora tutto il territorio russo si
ritroverebbe circondato da questo sistema.

E questo, come puo' vedere, e' un altro
errore strategico commesso dai nostri partner.

Tutte queste azioni,

riceveranno una risposta
adeguata dalla Russia.

E questo significa che si inneschera'
una nuova corsa agli armamenti.

E la nostra risposta sara' meno cara
rispetto al sistema di missili antibalistici.

Ovviamente la nostra risposta puo'
essere piu' dura ma meno sofisticata,

ma il sistema che costruiremo
sara' sicuramente efficace.

Cosi' da preservare la
cosiddetta "parita' strategica",

Mantenere un equilibrio
e' di primaria importanza.

Oh, beh, questo e' cio' che Reagan e Gorbachev
hanno quasi portato a termine nel 1986.

Ad un certo punto, avevano deciso di
proseguire verso un disarmo completo.

Ricorda come e' stato
sviluppato il progetto nucleare?

Quando gli Stati Uniti
costruirono la bomba atomica

e l'Unione Sovietica decise anch'essa
di iniziare a sviluppare un programma nucleare.

La Russia impiego' sia scienziati
russi che stranieri...

soprattutto tedeschi.

Certo.

Ma la nostra intelligence ricevette anche
molte informazioni provenienti dagli Stati Uniti.

Le basta ricordare i coniugi
Rosenberg, che vennero giustiziati.

Ma non furono loro ad appropriarsi di quelle
informazioni. Le stavano solo trasferendo.

Ma chi le aveva acquisite?

Furono gli stessi scienziati che
avevano costruito la bomba atomica.

Perche' lo fecero?
Perche' ne compresero i rischi.

Hanno fatto uscire il
genio dalla lampada.

Ed ora nessuno puo'
far ritornare il genio dov'era.

E questi scienziati erano sicuramente
piu' intelligenti dei politici.

Fornirono quest'informazione alla Russia
volontariamente per ripristinare

l'equilibrio nucleare nel mondo.

E cosa stiamo facendo ora?

Stiamo distruggendo quell'equilibrio.
E questo e' un grosso errore.

Quindi puo' smettere di riferirsi a loro
come "partner". Ha usato spesso quel termine.

Ma il dialogo deve andare avanti.

Dovrebbe augurarmi...

di trascorrere un bel Quattro di Luglio,
visto che sono americano.

Mi congratulo con lei.

E' il Giorno dell'Indipendenza,
se cosi' si puo' definire.

Si', lo so.

Lo so.

Allora, in una guerra, sarebbero gli
Stati Uniti a dominare? Si' o no?

No.

No.

Secondo lei, la...

la Russia riuscirebbe a
uscirne indenne?

Non credo che nessuno riuscirebbe
ad uscire indenne da un conflitto.

Neanche usando gli scudi antimissili?

Al momento, quegli scudi non riuscirebbero
a coprire tutto il territorio americano.

L'illusione di sentirsi protetti
e' una minaccia vera e propria,

e questo puo' condurre a mettere in
atto un atteggiamento piu' aggressivo.

Ecco perche' e' importante
prevenire delle azioni unilaterali.

Ecco perche' proponiamo
di lavorare congiuntamente

ad un sistema di missili antibalistici.

Questa e' una cosa che originariamente
era stata proposta da John Kennedy,

e da Nikita Khrushchev nel 1963.

Vede, se dobbiamo considerare
cio' che e' avvenuto in passato,

lasci che le ricordi perche' e'
iniziata la Crisi dei missili di Cuba.

Non sono un ammiratore di Khruschev,

ma l'Unione Sovietica ha piazzato
dei missili a Cuba in risposta

al piazzamento dei missili
americani in Turchia.

Da li', i missili potevano facilmente
raggiungere i territori dell'Unione Sovietica.

Ecco perche' Khruschev decise di
piazzare dei missili a Cuba.

Non e' stato lui ad innescare
la Crisi dei missili di Cuba.

Mi rendo conto che fossero
dei tempi assurdi.

Stanley Kubrick, un regista che ammiro
molto, fece un film di nome

"Il dottor Stranamore -

Ovvero: come ho imparato a non
preoccuparmi e ad amare la bomba."

- L'ha visto?
- No.

Ah, deve vederlo.
Ne vale davvero la pena.

E' un classico, perche' il...

il signor Kennedy era alle
prese con un sistema militare

che si era sviluppato molto, dopo la
fine della Seconda Guerra Mondiale,

e i generali a quel punto
avevano capito

che l'Unione Sovietica non era all'altezza
di costruire un sistema simile.

E molti pensarono che era quello il momento
giusto per colpire l'Unione Sovietica.

Quindi c'era il desiderio di attuare
un attacco unilaterale contro la Russia.

Kennedy li defini' dei matti

e che, cosi' com'era avvenuto
a Berlino e a Cuba,

la situazione si sarebbe
fatta piu' pericolosa.

Gli Stati Uniti hanno attuato un approccio piu'
conservatore rispetto ai tempi di Reagan,

ed ora abbiamo Hillary Clinton come
esponente dello schieramento di sinistra,

o almeno cosi' dice. Probabilmente sara'
lei la candidata democratica alle elezioni,

e sta rilasciando dichiarazioni aggressive
riguardo la questione ucraina,

paragonando il signor
Putin ad Hitler.

In pratica e' cio' che fece
Hitler negli anni '30.

Riguardo ai cittadini tedesci e a quelli che
si trovavano in Cecoslovacchia, Romania

e in altri posti, Hitler diceva che
non venivano trattati bene.

Quindi pensava di doverli proteggere, ed e'
questo che fece precipitare la situazione.

Sono cose gia' sentite.

Sappiamo che si tratta di
una donna dinamica.

Certi paragoni
potremmo farli anche noi,

ma, considerato il livello della nostra
cultura politica, cerchiamo di evitarli.

Gli Stati Uniti non hanno mai avuto
una guerra nella loro terra,

e molte persone, anche importanti,
considerano la guerra come un gioco.

Temo che una cosa del genere possa
ancora succedere, in America.

Temo che i neoconservatori...

siano cosi' bramosi...

di far valere le proprie ragioni, e
questa e' una cosa pericolosa.

Lo temo anch'io.

Pronto? Pronto Dimitri.

Dimitri, non sento molto bene. Ti
dispiacerebbe abbassare un po' il giradischi?

Oh, oh, adesso e' molto meglio, si'.

Senti un po', Dimitri, Ti ricordi che noi
abbiamo sempre parlato di questa possibilita'

che succedesse qualche
inconveniente con la bomba.

La bomba, Dimitri.

La bomba ad idrogeno.

Beh, insomma, e' successo questo.

Uno dei nostri Comandanti
di base ha avuto come...

insomma, gli e' girato il boccino.

E' diventato un po' strano

Insomma, ha fatto una sciocchezzuola.

Ecco, adesso ti dico cos'ha fatto.
Ha ordinato ai suoi aerei...

di venirvi a bombardare.

Perche', insomma, lo scopo
dell'ordigno fine del mondo

e' perduto...

se si tiene segreto.
Perche' non lo avete detto al mondo, eh?

La sua esistenza doveva essere annunciata
al Congresso di partito di lunedi'.

Come ben sa, il
premier adora le sorprese.

Allora non si conosceva l'esistenza
di molti di questi filmati.

Vennero fatti vedere nel
film, per la prima volta.

La ringrazio per avermi assecondato.

Ho sempre pensato che l'interpretazione del
Presidente russo fosse molto buona.

Si chiamava... Dimitri.

Beh, ci sono certe cose, in questo
film, che ci danno da pensare,

nonostante tutto cio' che si vede
sullo schermo sia ovviamente finzione.

Lui aveva previsto dei problemi
da un punto di vista tecnico,

delle cose riguardo delle vere
minacce che esistevano davvero.

Il concetto di inverno nucleare,
quello riferito alla fine del mondo,

si basa... sulla bomba ad idrogeno.

Gli scienziati ne discussero,
poco dopo la fine della guerra,

ma Truman decise comunque
di portare avanti il progetto.

Il fatto e' che, da allora,
e' cambiato poco.

L'unica differenza e' che ora le armi
sono diventate piu' sofisticate, complesse.

Ma il concetto di un'arma
usata come mezzo di vendetta

e l'inabilita' a controllarla
esistono ancora oggi.

Anzi, e' diventato piu'
difficile, piu' pericoloso.

Ne sono certo.

Ok.

- Il classico regalo americano.
- Grazie mille.

Salve, signor Stone.

Ma quanti colori. Sembra quasi Supertopo.
No, mi piace.

- Sta proprio bene.
- Quanto vado sul ghiaccio mi sento enorme.

Cerchero' di non
deludere le sue aspettative.

Va bene. Noi saremo in
tribuna, ad osservarla.

- Grazie.
- Ha qualche consiglio?

Oltre ad osservarmi,
dovrete anche tifare per me.

Agli altri giocatori di hockey ha detto
che segnera' due gol o uno?

Queste cose non si possono mai
dire prima, perche' si tratta di sport,

puoi solo limitarti
a fare del tuo meglio.

Devono riservargli un
trattamento di favore o no?

Perche' dovrebbero?

Non c'e' problema.

Entra in campo il Presidente
della Federazione Russa,

Vladimir Vladimirovich Putin!

Ha iniziato a giocare
ad hockey a 40 anni?

No, ci gioco da quasi tre anni.

- Tre anni fa? Davvero? A 50 anni?
- Ne avevo 60.

-Mica male.
- No, avevo 60 anni. 60.

Oh, a 60 anni, scusi. Continuo a pensare
che ne abbia 53, invece che 63.

Non sapevo pattinare.

Dice che prima non sapeva pattinare.

Non sapevo proprio pattinare.
- Lo so, ne ho sentito parlare.

Mi e' sempre piaciuto
imparare cose nuove.

Ma una volta e' caduto.

- Forse anche due.
- Sara' stato stanco.

- Si', due volte.
- Si', sono inciampato.

Colpa della stanchezza nelle gambe?

- Alla sua eta'? Ci starebbe.
- No, mi sento bene.

Potrebbe rischiare di rompersi qualcosa,
se qualcuno gli arrivasse addosso, no?

Beh, a volte succede,
ma lo sport e' questo.

Ho fatto judo per tutta la vita e non
ho mai sofferto di infortuni seri.

E se un uomo, o anche un membro della
squadra, ammettesse di essere gay?

Riuscirebbe a tenerlo nascosto?

Le dico una cosa: noi non abbiamo
nessuna restrizione,

non perseguitiamo nessuno
in base al suo orientamento sessuale.

Anzi, in molti qui hanno dichiarato il loro
orientamento sessuale non tradizionale,

e i rapporti che ci
legavano non sono mutati.

Molti di loro hanno raggiunto risultati
importanti nei loro campi di attivita',

e per questi successi sono anche stati
premiati con delle onorificenze di Stato.

Qui non esistono
restrizioni di nessun tipo.

- Ma c'e' la legge di propaganda anti-gay.
- Quelle riguardano la propaganda

dell'omosessualita' tra i minorenni.

Ok.

La legge fornisce ai
minorenni la possibilita' di crescere

in una maniera che non incida
in alcun modo sulle loro menti.

Una volta cresciuti, sia uomini che donne
possono vivere la loro vita come vogliono,

e questo include anche il vivere
liberamente la proprio sessualita'.

E una volta raggiunta la maggiore eta',

tutte le restrizioni vengono meno.

Nonostante quel che dica, c'e'
una tradizione...-

una tradizione machista, ed
e' anche molto accentuata.

Beh, per certi versi devo darle ragione,

ma la situazione russa non e' minimamente
paragonabile a quella di certi paesi islamici,

dove gli omosessuali
rischiano la pena di morte.

No, certo, e' diverso.

La societa' russa e' in
larga parte di ampie vedute.

- Per l'esercito vale la stessa cosa?
- Ripeto, non ci sono restrizioni.

- Non c'e' nessuna restrizione per i militari?
- Nessuna.

Immaginiamo un uomo che sta facendo
la doccia in un sottomarino

insieme ad altro uomo che
si sa essere gay.

Ci sarebbe qualche problema?

Beh, di sicuro io preferirei
non fare la doccia insieme a lui.

Perche' provocarlo?

Ma, sa, io sono un istruttore
sia di judo che di SAMBO.

Ma comunque, in
qualita' di Capo di Stato,

io ho l'obbligo di salvaguardare i
valori tradizioni e quelli della famiglia.

E sa perche'? Perche' i matrimoni
tra persone dello stesso sesso...

non portano alla nascita di bambini.
Dio ha deciso cosi',

e noi dobbiamo tenere conto
del tasso di natalita' del nostro Paese.

Dobbiamo aiutare le famiglie.

Ma questo non significa che ci debba
essere qualcuno che deve essere perseguitato.

Le chiedo una cosa: in una
societa' con dei problemi

e con molti bambini orfani, e' possibile
che questi possano venire adottati

da coppie omosessuali?

Si', e' possibile.

Ma le dico francamente che la nostra
societa' non lo accoglierebbe positivamente.

Credo che un bambino abbia piu'
liberta', una volta cresciuto,

se e' stato allevato da una famiglia
tradizionale. Avrebbe una scelta piu' ampia.

Gli omosessuali di tutta la Russia hanno
denunciato fenomeni di intolleranza,

discriminazione e violenza,

che hanno avuto inizio quando il Parlamento
russo ha approvato quella che e' nota come

"legge di propaganda anti-gay".

Mosca non e' Sodoma. Siamo qui
per supportare le persone normali

che vogliono creare delle famiglie.

Ho sentito che si allena quasi tutti i giorni,
o almeno cinque volte a settimana.

- Tutti i giorni, si'.
- Sette giorni? Non ci credo.

- E' troppo.
- No, e' normale.

- Prima in piscina e poi in palestra?
- No, prima in palestra e poi in piscina.

Gia', per poi rilassare i muscoli.

Pensa mentre nuota?

- Le vengono in mente delle idee...
- Quello succede sempre.

dal suo subconscio? Crede che sia
un'attivita' che favorisce la meditazione?

No, mentre nuoto, mi vengono in
mente solo delle idee assurde.

- Qui invece e' dove gioca a badminton?
- No, a tennis.

- Questa e' una statua del fondatore del judo.
- Del fondatore, si'.

Le piace?

- Molto, si'.
- Davvero? E' bella?

Quindi lei sfoga tutta quest'energia,
quella aggressiva, quando fa judo

- e mentre si allena?
- Si', ci provo. Ma serve anche l'adrenalina.

Ha un personal trainer?

Ce l'avevo, si'.

- Dice che ne aveva uno.
- Va bene.

Ma il maestro sono io.

Dice che comunque il maestro e' lui.

I personal trainer servono a chi deve
competere in una qualche disciplina.

Io mi alleno e basta. E comunque e' una
cosa che faccio dall'eta' di 13-14 anni.

Immagino che la aiuti molto.

Devo parlarle di alcune questioni che sono state
sollevate dal magazine "Foreign Affairs",

che io considero essere l'unico che offre il
punto di vista ufficiale del governo.

Questa e' opera del Council
for Foreign Relations,

un consiglio che e' composto da esperti
che, in base al loro settore d'attivita',

parlano della Russia. Hanno
sollevato alcune questioni, al riguardo.

Sa, c'e' qualcuno che sogna questo...

Si'.

e che pensa questo di me.

La Russia di Putin, tracollo...

Questo e' il loro punto di vista, si'.

Ma si tratta solo di sogni,
di qualcosa che desiderano che accada.

Quella non e' la realta',

e chi lo scrive lo sa bene.

Capisco.

Ma questo rimane comunque il
loro punto di vista ufficiale,

ed e' comunque importante per Washington.
E' con queste cose che deve fare i conti.

Sa, in Europa e in America ci sono molte
persone che hanno opinioni diverse.

Ci sono persone che guardano alle sfide che
dovranno affrontare tra 25, 30, 50 anni.

Ed hanno un atteggiamento
diverso nei confronti della Russia.

Invece c'e' chi vive concentrandosi
solo sull'elezione successiva,

- pensando solo ai suoi interessi politici.
- Non posso darle torto.

Perche', dopo il 2001,

perche' ha acconsentito all'invasione dell'Asia
Centrale da parte delle truppe americane?

L'ho fatto perche' avevamo una sfida davanti
a noi: quella del terrorismo in Afghanistan.

E pensavo che dovessimo lavorare
insieme e supportare gli Stati Uniti.

Inoltre, il Presidente americano disse
che non sarebbe rimasti li' a lungo,

che in pochi anni, forse meno di
un decennio, sarebbero andati via.

Ha detto che... ha detto che
non sarebbero rimasti a lungo?

Si'. Ha chiesto il nostro aiuto per pochi
anni e noi abbiamo acconsentito.

Abbiamo detto che gli
avremmo supportati, si'.

Quando ha capito che non
sarebbe successo?

No, voglio dire, con il discorso
del 2007 a Monaco,

ha di nuovo messo sotto la lente
d'ingrandimento questo loro rapporto, no?

Se consideriamo gli anni 2002-03,

dobbiamo parlare
dell'invasione dell'Iraq,

mentre nel 2004 ha dovuto affrontare la
Rivoluzione arancione in Ucraina.

Cos'ha pensato quando e' scoppiata
la rivoluzione in Ucraina?

Centinaia di miglia di manifestanti ucraini a
favore della democrazia sono scesi per strada

quest'oggi, per protestare contro i
risultati delle elezioni presidenziali,

e per sostenere il loro candidato,
il filo-occidentale Victor Yushchenko,

contro il Primo Ministro ucraini, il
filo-russo Victor Yanukovych.

I manifestanti affermano che Yanukovych
abbia vinto grazie a dei brogli,

con il conteggio di schede elettorali
fasulle e intimidazioni verso gli elettori.

Victor Yanukovych vinse quell'elezione

ma sembrava che il popolo
non fosse d'accordo con il risultato.

Questo causo' l'esplosione di rivolte
appoggiate attivate dagli Stati Uniti.

Venne quindi istituito un
terzo turno di elezioni,

una cosa che violava la
Costituzione del paese.

Quello puo' essere
considerato un colpo di stato.

Oggi, in Ucraina, i manifestanti antigovernativi
hanno potuto finalmente festeggiare.

Il Parlamento oggi ha votato una mozione
di sfiducia al governo del candidato

che e' stato dichiarato il vincitore
delle ultime elezioni presidenziali.

Il leader dell'opposizione, Victor
Yuschenko, si e' unito ai suoi sostenitori

per festeggiare la vittoria,
questa mattina.

Con la maggior parte delle sezioni scrutinate,
l'economista filo-occidentale

ha ormai un vantaggio
insuperabile di circa nove punti.

Ha ringraziato tutti coloro che sono scesi
in piazza a lottare per la democrazia.

Poco prima, il suo sfidante, il Primo
Ministro filo-russo Victor Yanukovych,

ha incontrato i suoi sostenitori ma ha deciso
di non ammettere la sconfitta.

Vinsero cosi' i candidati
filo-occidentali,

il signor Yushchenko e
la signora Tymoschenko.

Non posso certo dire che il risultato
delle elezioni ci abbia fatto piacere,

ma nonostante questo, abbiamo continuato
a collaborare con i nuovi vertici del governo.

Io sono andato a Kiev,
loro sono venuti a Mosca.

Ci siamo incontrati in altri paesi.

E abbiamo implementato i
piani per una cooperazione.

Ma le loro politiche non furono molto
apprezzate dal popolo ucraino.

Ecco perche', alla fine del
mandato del signor Yushchenko,

fu il signor Yanukovych ad
essere eletto Presidente.

La filosofia della politica estera
americana in questa regione

consiste nel prevenite,
con tutti i mezzi necessari,

la riconciliazione
di Ucraina e Russia.

E' una riconciliazione che
e' vista come una minaccia.

Alcuni credono che una riconciliazione
aumenterebbe il potere e l'influenza russa,

e quindi devono impedire a tutti
i costi che questo accada.

Credo che questa sia un'ideologia che
danneggia la liberta' del popolo ucraino.

Ecco a cosa puntano i
nostri partner americani ed europei:

vogliono supportare il
nazionalismo radicale in Ucraina.

Da un certo punto di vista, per loro
questa e' la situazione ideale.

In questo caso, loro raggiungono
il loro obiettivo senza problemi.

Noi invece valutiamo la
situazione in maniera piu' ampia.

Non puntiamo al confronto...

o all'impiego di satelliti. Noi valutiamo la
situazione considerando una minaccia esterna.

Se si immagina a come sara' il mondo tra
25 anni, a come si evolvera' la situazione,

si sentira' il bisogno di modificare
l'approccio alle questioni internazionali.

Cosi' lui lascia scivolare via la cosa ma
poi, tra il 2004 e il 2007, a Monaco,

cambia tutto. L'operazione in Iraq e' un
disastro, quella in Afghanistan anche.

In quel momento, il suo
punto di vista cambia.

A Monaco dissi, "Come
possiamo affrontare la situazione?"

Ormai l'Uniove Sovietica e'
collassata. Non c'e'...

gli Stati Uniti e l'Occidente non hanno
piu' un avversario da combattere.

Quindi che senso ha
quest'espansione della NATO?

Contro chi?

Se si vuole assicurare la sicurezza di
alcuni paesi, in caso di minacce,

non serve espandere la NATO.

Bastano degli accordi bilaterali
basati su sicurezza e assistenza reciproca.

Non c'e' bisogno di
creare un avversario.

Ci sarebbero state due ondate
di espansioni da parte della NATO.

Non vedo l'ora di incontrare il mio
amico Vladimir Putin a Shangai,

per ribadire, ancora una volta,

che la Guerra Fredda e' finita,

e' un capitolo chiuso,

e che ci sono nuove minacce
che dobbiamo affrontare.

Dopo quell'incontro, nel 2001, gli Stati Uniti
deciso di tirarsi indietro dal Trattato ABM.

E dissero che quella era l'ultima
cosa di cui la Russia doveva preoccuparsi.

Apparentemente, lo fece per contrastare
la minaccia proveniente dall'Iran.

- Si', lo so.
- Ma ora quel problema non c'e' piu'.

E' stato firmato un trattato.

- Si'
- L'Iran ha rinunciato allo sviluppo

di un programma nucleare.

Gli Stati Uniti hanno accettato, hanno
firmato il documento che lo attesta.

Ma e' comunque in fase di sviluppo un
programma di missili antibalistici in Europa.

Alcuni missili verranno
posizionati li'.

Contro chi vogliono usarli?
La Russia deve rispondere a queste azioni.

Capisco.

Sappiamo che Bush ha supportato
l'offensiva in Georgia del 2008.

Non siamo rimasti sorpresi solo al fatto
che l'aggressione del Presidente Saakashvili

fosse supportata da Bush, ma anche che
la Russia era considerata l'aggressore.

La Georgia sta subendo degli
attacchi da parte della Russia

che vanno avanti ormai da tutto il giorno.
Hanno usato numerosi aerei da guerra

e hanno preso di mira
la popolazione civile.

Gli Stati Uniti si schierano dalla parte del
governo georgiano, eletto democraticamente.

Colonne di carri armati e truppe russe
hanno invaso il territorio georgiano,

ex territorio sovietico ed
ora appoggiato dagli Stati Uniti.

La Georgia ha attaccato la secessionista
Repubblica dell'Ossezia del Sud,

con lo scopo di riportarla
sotto il controllo di Tbilisi.

La Georgia ha ripreso a bombardare sia
con gli aerei che con l'artiglieria,

la citta' di Tskhinvali, la citta'
piu' importante dell'Ossezia del Sud.

Centinaia di civili e piu' di 70
membri delle forze di pace

rimasero uccisi nei giorni successivi.

Sentivo i media e restavo basito:
accusavano la Russia per quest'attacco.

E tutti coloro che sentiva la
notizia in tv ci credevano.

Il signor Saakashvili disse pubblicamente che
aveva ordinato alle sue truppe di attaccare.

Avete deciso di rischiare?

Il suo governo ha fatto partire della azioni
per cercare di riconquistare l'Ossezia del Sud

- solo ventiquattr'ore fa.
- No, non e' andata cosi'.

- Crede sia stata una scelta imprudente?
- No, noi non abbiamo fatto niente.

Non abbiamo fatto niente.
La scorsa notte, a mezzanotte,

dei mezzi blindati russi hanno
invaso il territorio georgiano.

E dovevamo reagire, abbiamo dovuto
rispondere impiegando l'artiglieria.

Dovevamo prendere delle contromisure.
Si trattava di un'invasione, senza dubbio.

Crede che gli Stati Uniti o la NATO
abbiano in qualche modo

supportato Saakashvili a comportarsi
in quel modo?

O che gli abbiano detto che
poteva provarci?

Non so per certo se qualcuno l'abbia provocato,
se qualcuno abbia agito alle sue spalle.

Ma credo che non avrebbe mai avuto il
coraggio di fare una cosa del genere da solo.

Comunque, in ogni caso, nessuno
ha provato a fermarlo.

Come sapete, Putin e' un uomo diretto,
ha un carattere forte,

quando si tratta dei suoi interessi.
Ma lo sono anch'io.

E sapete che ci sono stati degli
scontri tra di noi...

per questioni diplomatiche.

Molti americani credono che la Russia sia
allo stesso livello degli Stati Uniti,

nell'ambito della sorveglianza.

Ma questa e' solo una supposizione, considerato
cos'e' successo al tempi del KGB.

Noi siamo migliori degli Stati Uniti,

perche' non disponiamo delle
risorse di cui dispongono loro.

Se le avessimo, allora si' che
saremmo al loro stesso livello.

Dice sul serio? Crede che voi non
abbiate le competenze necessarie?

Non mi riferisco ai soldi, ma
alle competenze tecniche.

Beh, gli Stati Uniti stanziano ingenti
finanziamenti verso i Servizi Segreti,

- ma noi non possiamo permettercelo.
- Si', ma e' diverso, pero'.

Sa, dopo l'era sovietica e il suo
sistema autoritario,

abbiamo sempre evitato che i Servizi
Segreti disponessero di tutto quel potere.

La Russia e' impegnata in una raccolta
di comunicazioni di massa?

No, glielo posso assicurare.

- Quindi e' tutto mirato?
- Si', assolutamente.

Parlo solo della raccolta di informazioni,
non della lettura. Solo raccolta.

Usando magari la rete
telefonica o internet.

No, non possiamo controllare tutti, visto
che non abbiamo un network abbastanza potente.

Glielo assicuro.

Da quel che so, il quindici percento
della popolazione russa e' islamica,

e molti si trovano qui, a Mosca.

Si', e' vero.

Quindi mi sta dicendo che voi non
raccogliete informazioni sui musulmani?

No, glielo posso
assicurare al 100 %.

Anche perche' qui non abbiamo mai
avuto conflitti tra gruppi religiosi.

I membri della comunita' islamica
sono cittadini russi.

La Russia e' la loro madrepatria.

Ma possiamo continuare
a parlarne in un altro momento.

- Certo. Buonanotte, signore.
- Buonanotte a lei.

Spasiba.

- Lei e' la moglie di Oliver.
- Piacere di conoscerla, signora.

Piacere mio, signor Presidente.

- E' la sua prima volta in Russia?
- Si', prima volta.

- Mai stata a San Pietroburgo?
- No, no, solo a Mosca.

- Allora deve andare a San Pietroburgo.
- Ok, grazie.

Arrivederci.

Vorrei parlare un po' di Snowden.

Ha detto che era in buoni
rapporti con Bush.

E credo sia in buoni
rapporti anche con Obama.

Insieme vi siete occupati della
situazione in Siria, di quella in Iran.

E poi, dal nulla,

ha deciso di concedere
asilo ad Edward Snowden.

Non e' andata proprio cosi'.

Diciamo che i nostri
rapporti si sono raffreddati

dopo che gli Stati Uniti hanno dato il loro
supporto ai gruppi terroristici nel Caucaso.

Ci sono sempre dei problemi
nei rapporti bilaterali.

Oltre a Snowden, c'erano molti altri
problemi tra i nostri due paesi.

Quindi, nel giugno del 2013, immagino
lei abbia ricevuto una chiamata.

Ha saputo che Snowden stava arrivando.

Avra' ricevuto delle chiamate anche dagli
Stati Uniti, inclusa quella di Obama.

Come ha gestito... come si e' sviluppata
la situazione? E come l'ha gestita?

Abbiamo avuto il primo contatto
con il signor Snowden in Cina.

Ci e' stato detto che voleva lottare
contro le violazioni dei diritti umani.

Il signor Snowden non
voleva darci informazioni,

ma ci ha solo invitati a combattere
insieme a difesa dei diritti umani.

Voleva che gli fossero riconosciuti dei meriti,
ma all'epoca noi eravamo poco inclini a farlo.

Probabilmente avro'
deluso molte persone...

forse anche lei, ma io gli dissi che
non volevamo entrare in quella questione.

I nostri rapporti con gli Stati
Uniti erano gia' abbastanza difficili,

e non volevamo
aggravare la situazione.

Cosi' lui e' sparito.

E' sparito?

Se non sbaglio, mi dissero che Snowden
parti' da Mosca per raggiungere l'America Latina,

Era diretto a Cuba, si'.

Forse si', non lo so.

E poi' ando' in Ecuador. Yeah.

Ma, a quanto pare, quei paesi non
erano disposti ad accoglierlo.

E comunque, quest'informazione non
veniva da noi ma da altre fonti,

che poi la passarono alla stampa.

E venne fuori che non
poteva continuare il suo viaggio.

Mentre era sull'aereo?

Si', mentre era sull'aereo,
fermo nella nostra zona di transito.

E' un uomo coraggioso, forse
anche temerario.

E' rimasto per un po' di tempo
nella zona di transito

e poi gli abbiamo concesso
l'asilo temporaneo.

Ovviamente gli americani ci hanno chiesto
di estradarlo e noi abbiamo detto di no.

Perche'?

All'epoca proponemmo di firmare un trattato
riguardo la cooperazione in questioni legali.

Lo proponemmo noi,

e in questo modo avremmo avuto degli
accordi reciproci di estradizione dei criminali.

Ma gli Stati Uniti decisero
di non collaborare.

E secondo le nostre leggi, Snowden
non ne aveva violata nessuna.

Ed ecco perche', in mancanza di questi
accordi reciproci di estradizione,

e del fatto che gli Stati Uniti non
abbiano mai estradato dei criminali

che hanno chiesto loro asilo,

abbiamo ritenuto inammissibile la richiesta
di estradare Snowden agli Stati Uniti.

Ha ricevuto una chiamata da Obama?

Non discutero' di fronte ad una telecamera
di informazioni di natura confidenziale.

Le chiedo una cosa: sicuramente, in
qualita' di ex agente del KGB,

lei avra' odiato cio' che ha fatto Snowden
con ogni fibra del suo corpo.

No, per niente.
Snowden non e' un traditore.

Non ha tradito gli
interessi del suo paese.

Non ha fornito informazioni
a nessun altro paese

che avrebbero potuto danneggiare
il suo paese e la sua gente.

Snowden fa tutto pubblicamente.

Condivide quel che ha fatto?

No.

Crede che l'NSA si sia spinta troppo in
la' con la questione delle intercettazioni?

Si', certo. In questa faccenda,
Snowden ha ragione.

Ma se vuole avere una mia opinione, credo
che non avrebbe dovuto fare cio' che ha fatto.

Se non gli piaceva il suo lavoro,
poteva semplicemente dimettersi.

Ma lui si e' spinto oltre.

Era un suo diritto farlo.

Ma se mi chiede se
ha fatto bene o no...

- le dico che secondo me ha sbagliato.
- Non avrebbe dovuto denunciare tutto?

Quindi sta dicendo che non avrebbe
dovuto diffondere quelle informazioni

e si sarebbe dovuto dimettere, in
base allo stesso principio usato

dal signor Putin quando ha
deciso di lasciare il KGB?

Si', credo di si'. Non ci ho mai
pensato, ma credo di si'.

Io mi sono dimesso perche' non ero
d'accordo con le azioni del governo,

con il tentato colpo di stato.

E non volevo piu' essere un
membro dei servizi di intelligence.

Ok, quindi secondo lei l'NSA
si e' spinta troppo oltre.

Si'.

E cosa pensa delle attivita' dell'intelligence
russa riguardo la sorveglianza?

Credo che funzionino
piuttosto bene.

I nostri servizi di intelligence
hanno sempre rispettato la legge.

E questa e' la cosa
piu' importante.

E comunque, spiare i propri alleati, se
davvero li si considera tali e non dei sudditi,

e' una cosa semplicemente indecente
e che mina i rapporti di fiducia.

E, di conseguenza, questo danneggia la
sicurezza nazionale del tuo paese.

In una scena del film,
c'e' una scena

dove Snowden
esamina la mappa termica.

Ok, questi sono i dati raccolti a marzo

in tutto il mondo, comprese
email e chiamate con Skype.

70 milioni in Francia,
500 milioni in Germania.

Due miliardi in Brasile.

All'interno degli Stati Uniti, abbiamo
3,1 miliardi di email e chiamate.

Questi numeri non includono i dati
della compagnie telefoniche.

Ok, e della Russia che mi dici?

In Russia siamo a...

un miliardo e mezzo.

Aspetta. Quindi negli Stati Uniti stiamo
raccogliendo il doppio dei dati

- rispetto a quelli che raccolti in Russia?
- Si', e' sembrato tanto anche a me.

Al primo posto gli Stati Uniti
e al secondo la Russia.

Questa e' l'esatta descrizione di come
lavora l'intelligence al giorno d'oggi.

So come va il mondo.

Ma spiare i propri alleati
e' una cosa inammissibile.

Beh, allora forse anche lei sta spiando gli
Stati Uniti, perche' se loro spiano lei,

il popolo americano pensera' che stia
succedendo perche' lei sta spiando noi.

Ci spiino pure, non
c'e' alcun tipo di problema.

La questione Snowden, se riferita al
rapporto tra Stati Uniti e Russia,

ha sembrato giovare molto al movimento
dei neoconservatori americano.

E i neoconservatori hanno deciso di
concentrarsi di nuovo sulla Russia.

E questa e' una cosa che e' successa
poco dopo la questione ucraina.

Ho iniziato a pensare a Snowden come
ad un pedone di una partita a scacchi.

A meno che loro non lo volessero qui,
a Mosca,per creare imbarazzo.

Non credo.

Sarebbe una cosa
subdola anche per loro.

Dice?

Ecco perche' sono sicuro che le
autorita' americane stessero agendo

sotto la pressione di alcune circostanze
ed abbiano fatto degli errori.

E sono stati quegli sbagli a salvare Snowden,
che altrimenti ora si troverebbe in prigione.

E' un uomo coraggioso, questo glielo
devo riconoscere. Ed ha carattere.

Non so in che modo
ha intenzione

- di continuare a vivere la sua vita.
- Ha un carattere molto forte.

Beh, una cosa e' certa. Credo che l'unico
posto in cui possa essere al sicuro

e' qui, in Russia.

Lo penso anch'io.

Ed e' una cosa quasi ironica.

In passato, erano i disertori russi che
chiedevano agli Stati Uniti di proteggerli.

La situazione si e' rovesciata.

Io non ci vedo nulla di strano.

- Anche se provano a demonizzare la Russia,
No, dico solo che e' ironico.

la Russia rimane sempre
un paese democratico

ed anche uno stato sovrano,

E' una cosa che comporta dei
rischi ma anche grandi vantaggi.

Sono pochi i paesi che possono
esercitare la propria sovranita'.

Tutti gli altri paesi sono oppressi
da questi obblighi tra alleati.

Ma in realta', la sovranita' che
possono esercitare e' molto limitata.

LUGLIO 2015
RESIDENZA DI STATO UFFICIALE
30 CHILOMETRI DA MOSCA

Quindi questo e' il suo dacia.

- E' la residenza ufficiale di Stato.
Il suo ranch.

Siamo nella residenza ufficiale di Stato.
Viene qui, nei weekend?

No, io vivo qui.

Mi divido tra questo
posto e il Cremlino.

Siamo a venti, venticinque
minuti da Mosca.

Circa venti minuti, si'.

Lui e' stato uno dei fautori della
reintroduzione della religione ortodossa

nella societa' russa.

Io non ho fatto niente.
Ha deciso il popolo russo.

Capisco, ma c'e' stata una rinascita...

Questa rinascita e' stata dovuta
al crollo dell'ideologia comunista,

e questo ha lasciato un vuoto che poteva
essere colmato solo dalla religione.

Ok.

Quando viene qui, lui...

se si siede, dove si siede?

Ci sono delle sedie?
Lui si siede?

Niente sedie. Alla messa
ortodossa si partecipa stando in piedi.

- Quindi lei come...
- Alla messa si partecipa stando in piedi.

Capito.

E' la tradizione della
religione ortodossa.

La gente non si inginocchia per pregare,
lo fanno restando in piedi.

Si', a volte ci si inginocchia.

Ricevera' degli ospiti, questo weekend?

Verranno le mie figlie, e ceneremo
insieme dopo la fine del nostro incontro.

Le sue due figlie sono sposate, quindi immagino
che lei incontrera' anche i loro mariti.

Si', certo, li incontrero'.

E' gia' diventato nonno?

Si'.

- Le piacciono i suoi nipoti?
- Certo.

E lei e' un bravo nonno?
Gioca con loro in giardino?

Poche volte, purtroppo.

Poche volte.
E i suoi...

le capita di litigare con i suoi generi?
Hanno opinioni diverse?

Le raccontano le varie dicerie?

Si', hanno opinioni diverse ma non
litighiamo. Ne discutiamo e basta.

- Succede anche con le sue figlie?
- Si'.

Ma non parliamo di politica,

perche' non lavorano in questo settore.

Lavorano nel campo delle
scienze e dell'educazione.

Si', fantastico. E' un
uomo molto fortunato.

- Ha due brave figlie.
- Si', sono fiero di loro.

Bene.

Bene, allora...

Ma che bellezza.
E' un cavallo da corsa?

Devo informarmi.

Sembra un purosangue.

Non crede?

Li cavalca tutti?

Raramente, purtroppo.

Vieni qui. Vieni qui, bello.

Beh, credo sia pericoloso cadere
mentre si e' su cavalli del genere.

Si', una volta sono caduto e sono
volato oltre la testa del cavallo.

E' pericoloso.

Io sono caduto cinque o sei volte.
Ma questo e' piu' piccolo, pero'.

Da voi risiede la piu' grande
popolazione di musulmani in Europa.

Non credo sia cosi'. La Francia credo
abbia la nostra stessa percentuale.

Ha detto che, in passato, la crescita della
popolazione bianca ha subito un rallentamento.

Si', ma fortunatamente siamo
riusciti ad invertire questa tendenza.

- Ok.
- Ed e' il terzo anno consecutivo

che assistiamo ad un incremento
naturale della popolazione,

anche in quelle regione che sono
popolate da persone di origine russa.

Questo tipo di relazioni tra popolazioni
sono sempre state una questione delicata.

Ma la Russia possiede un
vantaggio per affrontare la questione.

Consideri, ad esempio, che in
Europa e negli Stati Uniti,

le persone che
praticano religioni diverse...

sono perlopiu' immigrati.

In Russia no. Chi pratica un'altra
religione, in Russia, e' un russo.

E' questa la loro unica madrepatria.

Fin dall'inizio, la Russia...

si e' distinta come una nazione
multireligiosa e multietnica.

E, per piu' di mille anni, abbiamo coltivato
una certa cultura dell'interazione.

E i posti in cui vivono delle popolazioni
miste, tipo quella cristiana o quella islamica,

questi due popoli usano festeggiare
l'uno le festivita' dell'altro.

E io credo che, grazie
a queste esperienze positive,

riusciremo a superare tutti questi problemi
legati alle questioni etniche e religiose.

Ha detto piu' volte, negli ultimi due giorni,
che la Russia e' una democrazia.

I suoi critici in America, e sono molti,

direbbero che quella la Russia non e' una
democrazia ma il classico stato autoritario...

e che il Parlamento non decide nulla,
non prende decisioni importanti.

Che in televisione c'e' poco spazio
per i partiti di opposizione,

che il suo partito praticamente domina
i mezzi di informazione.

Che la procedura di registrazione e'
difficoltosa, per i partiti di opposizione,

che c'e' una mancanza completa di
indipendenza del sistema giudiziario,

anche se immagino che questo sia
un problema vecchio, per la Russia.

Sono queste le critiche di
cui spesso e' oggetto.

Vorrei darle la
possibilita' di rispondere.

Riguardo al carattere democratico
dello Stato russo,

le basti pensare che
per migliaia di anni,

il nostro paese e' stato
considerato una monarchia,

prima della rivoluzione del 1917.

I comunisti presero il potere e
Stalin si ritrovo' alla guida del paese.

Solo all'inizio degli anni '90,

si sono verificati eventi che hanno
contribuito allo sviluppo della Russia.

Di certo non ci si poteva aspettare che
diventassimo da subito un modello di democrazia,

al livello degli Stati Uniti,
della Germania e della Francia.

Le societa', come ogni altro organismo,
devo seguire uno sviluppo graduale,

seguendo il normale
processo di evoluzione.

Lei ha anche parlato dei media.

Noi abbiamo migliaia di
compagnie televisive

e radiofoniche,

e lo Stato non le controlla in
nessun modo. Sarebbe una cosa impossibile.

Ma le forze di opposizione non vogliono solo
fare la guerra alle autorita' e al governo,

ma vogliono dimostrare che le loro politiche
genererebbero benefici per la popolazione.

L'unica cosa che bisogna
fare e' andare a votare.

Bisogna capire che il voto
ci rende piu' forti.

Possiamo liberarci di Putin
e dei suoi uomini.

Riusciremo a cambiare il paese,
pacificamente e democraticamente.

Ho bisogno dei vostri voti,
ho bisogno della vostra fiducia

riguardo il fatto che
questo paese puo' cambiare.

Votate per Prokhorov, se non
volete piu' avere paura del futuro.

Non abbiate paura di essere
forti. Io non vi deludero' mai.

A questo paese serve un volto nuovo,

serve un altro "leader supremo".

Se non vuole farsi chiamare "Imperatore",
allora la chiameremo "leader supremo".

E comunque, "Imperatore Vladimir
Primo" non suona male.

Ora, riguardo al sistema pluripartitico
e alle procedure di registrazione,

deve sapere che, di recente,
abbiamo liberalizzato la situazione.

Ed ora e' talmente semplice registrare
un'organizzazione o un partito,

che gli elettori si ritrovano ad affrontare
un altro problema: ci sono troppe opzioni.

Cosa pensa dei candidati
delle elezioni americane?

Credo che il popolo americano
scegliera' chi lo merita di piu'.

No, noi vogliamo sapere cosa pensa lei.
Un giudizio sui candidati.

Siamo pronti a lavorare insieme a chiunque
verra' eletto Presidente degli Stati Uniti.

L'ho detto piu' volte
ed e' la verita'.

Credo che non cambiera' nulla,

non importa chi vincera'.

Che ne pensa di Bernie Sanders?
Le piacerebbe come Presidente?

Beh, non sta a noi dirlo.
Non importa se a noi piace o meno.

Quello che posso dire e' che...

e' che conosco molto bene

la forza dell'apparato
burocratico americano.

E ci sono cose che un candidato scopre
solo dopo che e' diventato Presidente.

E nel momento in cui
si mettera' al lavoro,

lui o lei inizieranno a...

- sentire il peso di quella carica.
- Si', ho capito.

Ma comunque non ha risposto alla mia
domanda riguardo Sanders. Le piace?

Puo' considerare come risposta
cio' che le ho appena detto.

Il mio collega, Barack Obama,
promise di chiudere Guantanamo.

- Ma non l'hai mai fatto.
- Gia'.

Ma io penso sinceramente
che volesse farlo.

Quindi e' meglio non prendere alla lettera
le promesse fatte prima delle elezioni.

Spero che l'elezione del nuovo
Presidente ci aiuti a costruire dei rapporti

che possano cambiare in meglio il modello
delle relazioni tra Stati Uniti e Russia.

Ma comprende quali conseguenze
potrebbe produrre una sua risposta,

se magari dice che preferisce
il "Signor X" come candidato?

Domani crollerebbe.

O se invece dicesse che non le piace Trump?
Cosa succederebbe? Vincerebbe?

E' questo il potere che lei
ha negli Stati Uniti.

A differenza di molti
nostri partner,

noi non interferiamo mai nelle
questioni interne degli altri paesi.

Questo e' uno dei principi
del nostro lavoro.

- Grazie mille, signore. A domani.
- E' stato un piacere.

Parleremo di roba forte.

Grazie, signore.

Grazie mille. A domani.

- Grazie a lei.
- Arrivederci.

The Subbers
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