All language subtitles for The.Sicilian.Connection.1972.DUBBED.UNCUT.1080p.BluRay.x264-PussyFoot

- Nel nome del Padre, del Figlio
e dello Spirito Santo.
- Fratello mio!

*

Don Vincenzo, scusate se vi disturbo.

So che non è il momento,
ma dovrei farvi una domanda.

Ai vostri ordini.

È questa l'esimia salma di un tale
Frank Vascello che è arrivata da Istanbul?

Per l'appunto, è un nostro parente.

- E avete le carte di accompagno?
- Certo, maresciallo.

A disposizione.

Va bene, è tutto in regola.

Ma ho l'ordine di vedere il morto in faccia.

Maresciallo, la buonanima
riposa in pace da 12 giorni.

Mi dispiace, ma la cassa va aperta.

- È proprio necessario?
- È un ordine.

Sarà fatto, maresciallo.
Apritela!

E adesso spogliatelo.

Ma che dite?!

È una profanazione!

Qua c'è scritto
che quest'uomo è morto di polmonite.

- Che significa quella cicatrice?
- Un'autopsia.

È stata solo una semplice formalità,
dato che è morto all'estero.

- Cosa c'è lì dentro?
- Dove?
- Dentro, nel cadavere.

- Avete qualche dubbio?
- Li avrei, Don Vincenzo.

E va bene, ve li tolgo subito.

È droga. Morfina grezza.

Soddisfatto?

E ora permettetemi di dirvi
che siete stato troppo curioso.

No! No...

Lasciatemi! Lasciatemi!

Lasciatemi! No...

No! No... No!

Lasciatemi! No!

Lasciatemi!

Cos'è tutta quell'acqua? Il mare?

Il mare? E dov'è il mare?
Io non vedo niente. Io non so niente.

Bravo, non sai niente
e non hai visto niente.

Pensa alla tua famiglia
e pensa anche a te.

Sto cercando uno
che si chiama Frank Vascello. Abita qui?

Cerco Frank Vascello. Vascello.

Il vecchio non sa niente.

- È sordomuto e ignorante.
- Ah.

E quanto costerebbe...
ridargli la lingua?

La Turchia è un paese grande, molto grande.
Cercate ancora e troverete.

- Jo, sono tre ore che ti cerco.
- Ehi, Tony, come stai? Siediti.

Che cosa bevi, eh?

Sai, Tony, stavo pensando
che ho fatto bene a non sposare Betty.

Quella che credeva di assomigliare
a Sophia Loren. Te la ricordi?

- Lui sì che assomiglia a Sophia Loren!
- La prego, signore.

Sì...

Allora ho bisogno di qualcosa di forte.
Un po' di coca. Snow. Schmeck.

Voglio che la mia testa
se ne vada in cielo.

Un momento, prego.

- E da quando chiedi la droga
come se fosse un gelato?
- So io quello che faccio.

Il mio nome è Antoine.

Mm-mm.

E qui...

c'è un bel po' di grana.

Sono francese, ma vegeto in Turchia e...

Non mi interessa la storia della tua vita,
voglio solo divertirmi.

Prego!

Ma guarda in che stato...

Hai una faccia gonfia, distrutta.
Più triste di un film russo.

- Come ti senti?
- Come? Come se avessi fatto 15 riprese
con Cassius Clay.

- Cos'è successo? Non ricordo niente.
- Che cosa doveva succedere?

Ah, ho dormito, vero?

Accidenti all'alcol!

- Perché vai in giro dipinto?
- Cosa?

I tatuaggi sulle braccia.
Sei stato dentro?

Un giorno mi presi una sbronza.
Quando mi svegliai, erano già fatti.

Sto molto attento quando passo davanti allo
specchio. Qualche volta mi spavento e urlo!

Questo giocattolo mi innervosisce.

Cos'è che vuoi, denaro o amore?

Sei bella. Lo sai, no?

- E mi piaci.
- Vestiti, adesso, è tardi.

Oggi non bevo, lo giuro!

- E stasera ci rivediamo, eh?
- No.

- No? Allora dimmi quanto ti devo.
- Niente. Mi hai già pagato.

Una cena e un ballo.

Ma come, e il vestito che mi hai stirato?
E il latte? Dimentichi il latte.

Quello è gratis, e adesso sbrigati ad
andartene perché c'è un altro che aspetta.

Ma, senti un po', ieri sera ho forse
detto qualcosa che non avrei dovuto dire?

Ah, sì, ti ho chiesto
se conoscevi Frank Vascello.

- Ma non mi hai risposto.
- Mai sentito questo nome in vita mia.

Comunque, grazie di tutto.

E chi sa... forse ci rincontreremo.

Claude?

Claude!

Ah, questa casa è peggio di una hall
di un albergo. Uno parte e l'altro arriva.

- Chi è?
- Il passaporto è americano.
Si chiama Joseph Coppola.

Immigrato.

Vive a New York. Ha viaggiato molto.
È proprietario di un night.

- Nient'altro?
- È armato.

- Dov'è andato?
- Non lo so.

Stasera cerca
di non arrivare tardi come al solito.

Jo! Ti ho cercato nelle stanze
di tutte quelle vecchie signore.

- Qualche novità di Vascello?
- Nessuna. Come se non fosse mai esistito.

Qualcuno ha chiesto di te.
Voltati. È al bordo della piscina.

Ero un amico di Frank Vascello.

Mi chiamo Ibrahim.

Sono il direttore del night
che avete visitato ieri notte.

- Questo rende tutto più facile.
- Cosa intende, signore?

Una semplice richiesta.
Una certa quantità di quella roba.

- Operate in proprio o rappresentate altri?
- In proprio.

- Quantitativo?
- 50 chili.

- Di oppio?
- Morfina base.

Caro signore, per ottenere 50 chili di quella
merce occorrono 500 chili di oppio grezzo.

È una pazzia. Io pensavo
che si trattasse di pochi grammi.

Si riposi e pensi solo a divertirsi.

Si goda i nostri panorami
e le nostre belle donne.

Lui è stato ospite a casa sua, suppongo.

Ha passato da me la notte e se ne è andato.

Capisco...

Mi può dire qualcosa su quell'uomo?

Non possiamo chiedere direttamente a lui,
capisce...

Non so nulla di lui.

Perché non crede che possa essere di aiuto?
La reticenza potrebbe avere conseguenze
spiacevoli.

Joseph Coppola è molto pericoloso.

Lei ci ha aiutato una volta Claudia,
spero che lo farà ancora.

Grazie per essere venuta.

E si ricordi, se lei ci aiuta...

...noi potremmo aiutare lei.

Immagino che l'ispettore
ti abbia interrogato personalmente.

Sì.

E ti ha offerto il tè e fatto i complimenti
per la tua bellezza.

E poi ha detto:

"Stiamo cercando questo americano".

Uh?

È corretto?

Non sono mai stata nulla nelle mia vita,

ma per quel che me ne rimane
questa è la fine.

Odio essere presa di mira.

Questo è tutto.

Non essere sciocca, Claudia.

Coppola ci interessa e vogliamo tenerlo
sotto controllo e devi farlo tu.

Lui non mi piace, però.

Le tue istruzioni sono di uscire con lui,

non di fartelo piacere.

Stagli sempre addosso.

C'è il Signor Coppola?

Sì, certo.

Prego.

Wow, ma guarda...

Che magnifica sorpresa.

Siediti e mettiti comoda.

Questo è il mio segretario, Tony.

Non ti addormenterai oggi, vero?

Sei pazza?

Cosa posso offrirti?

Tutto ciò che vuoi.

Beh, prima vorrei fare una doccia.

Non vuoi venire con me?

Oh no, no sono pulito,

molto pulito.

Dritto per di là.

- Posso partire?
- Certo, ma sii molto prudente.

Sì, chi è?

Non può aspettare?

Ma perché proprio adesso?

Sì...

Sì, scendo subito.

Dovrei picchiarmi in testa, magari due volte.

Ma devo andare, è importante.

- Hai cambiato idea?
- Sono state fatte indagini. È tutto a posto.

- E dove andiamo?
- A qualcuno interessa l'affare.

È la persona giusta.

Siete diffidenti, eh?
Bene! Mi sta bene.

Questi sono i campi di papaveri. Osservali.

I papaveri fioriscono in primavera
e sono tutti bianchi.

Hanno bisogno
di clima fresco e ventilato.

A giugno perdono i petali
e restano le capsule verdi,

che le donne, e soltanto le donne,
incidono con piccoli coltelli.

Dal taglio orizzontale viene fuori
l'oppio, un lattice bianco, appiccicoso,

che al contatto con l'aria si ossigena
e diventa marrone scuro, quasi bruciato.

Lo raccolgono con dei rastrelli
e ne formano dei pani,

che hanno la grandezza di grosse
noci di cocco e l'elasticità della gomma.

Dov'è il padrone?

È lui.

Sei tu l'americano
che gira il mondo per fare milioni?

È un posto un po' strano.
Perché vivi qui?

Molti anni fa l'uomo viveva nelle caverne.

Se l'umanità continua la sua corsa
verso la follia, tornerà a vivere così.

Io mi risparmio la fatica.
Ho cominciato a viverci subito.

Ma perché vieni da me e non vai
in Thailandia? Prezzi migliori.

La tua morfina è più pura,
guadagno di più.

- E per farla uscire?
- Ci penso io.

Offro 600 dollari al chilo.
15.000 subito e altri 15.000 alla consegna.

- Ti auguro un felice viaggio.
- No, aspetta! Ho detto che è un'offerta.

Parliamone.

Se riesci ad arrivare a New York,
avrà il valore di centinaia di milioni.

C'è tanta eroina dentro da riempire
tutti i tossicomani d'America per 15 giorni.

Arrivi dal nulla e già fai il furbo?

Mi domando perché gli amici non ti abbiano
insegnato a essere più modesto e prudente.

Sei al primo affare, eh? Allora
non parlare troppo e lascia fare a me.

Tornatene in città.
Tra qualche giorno ci rivedremo.

Dove?

A Kilyos.

Mi è venuta un'idea.

Che idea?

Perché non vieni con me?

Dove, sulla luna?

Viaggiare in Grecia,

Italia,

magari Sicilia.

Poi Marsiglia.

Stare la per un po', che ne dici?

Nessun'altro posto?

Beh...

che ne dici di Città del Messico?

E poi New York,

la città più pazza del mondo.

Grazie, ma devo passare.

È impossibile.

Mi piacerebbe molto venire con te.

Ma loro non mi lascerebbero partire.

"Loro"?

"Loro" chi?

Le persone con cui lavoro.

Quindi è tutto inutile.

Ora spero che tu non ti chieda
se la mia vita è misera e solitaria.

Perché lo è?

Tutte le vite lo sono...

quindi perché dispiacersi per qualcuno?

Sono 15.000 dollari in lire turche.
Il resto alla consegna.

Va bene, segna.

Ergum Yesari, 8 pani.

Ecco, questi sono i pani di oppio.

Ora si aggiungono delle palline di canfora
per attutirne l'odore. E tutto è pronto.

Questo è il processo di trasformazione.

Ecco, qui si estrae la morfina base.

Con l'acqua calda
si sciolgono i pani di oppio,

ma non deve bollire,
altrimenti distruggerebbe la morfina.

È una fase pericolosa,
perché i vapori sono tossici.

Per questo usiamo le maschere.

Dopo un'ora si aggiunge calce viva,

che ha il potere di scindere tutto ciò
che è vegetale dalle sostanze chimiche:

codeina, tebaina e morfina.

Da un chilo di oppio
ricaviamo il 10% di morfina.

Ah, interessante,
ma veniamo al sodo e parliamo di affari.

Io sono venuto qui
per comprare droga e portarla in America.

Così giovane e così villano.

Sei a casa mia!

Se ti senti male, metti la maschera
e cerca di non respirare in fretta.

- I predoni!
- Attento!

Sacha!

Grazie.

Seguimi.

- Come pensi di portare via la merce?
- Bastoncini da sci truccati.

Non hai molta fantasia.
Se ci mettiamo d'accordo, ci penso io.

Dipende da te, da quanto chiedi.

- Puoi trattare con me.
- Ibrahim penserà al trasporto della merce
fino in Sicilia.

Lì c'è l'uomo che trasformerà
la morfina in eroina.

Lui penserà a proteggere te
e il carico fino all'arrivo in America.

Come parte mia mi prenderò un quarto
dell'eroina pura che sarà estratta.

Un quarto?!

Eh... sei molto caro, eh?

Lo so bene, mister Coppola. Lo so bene.

Dunque non credo che rivedremo
ancora il Signor Coppola.

Tutto è bene...

...quel che finisce bene.

Ho una domanda:

perché li avete lasciati andare?

I loro bagagli erano puliti,

avevano denaro e biglietti
per Roma e Palermo.

Tutto molto legale.

Erano liberi di andare dove volevano.

Spetta alla Polizia italiana ora.

Da PG a comando. Sono saliti
su un'auto scura targata 18-24-60.

Siediti.

Chi sono questi?

Uomini che meritano rispetto.

Tu chi sei?

Mi chiamo Giuseppe Coppola.

Nessuno di noi ti conosce.

1966,

una notte di ottobre,
il 14 o il 15, non mi ricordo.

Jimmy Catania stava in un cantone,
fra la 50ª strada e la 60th Avenue.

Due picciotti lo prendono
e lo mettono in macchina,

e non lo si vedrà mai più, mai più!

Tu eri uno di quei picciotti.

Si chiama Ciro Terranova.

Ma tu... come lo sai?

Eh... quella notte
mi trovavo da quelle parti.

- Non basta per avere la nostra fiducia.
- E chi ci dice che non sia una spia?

Calma, ragazzi, calma!

- Fra poco sapremo vita, morte e miracoli
di questo signore.
- E come?

Un amico ci chiamerà da New York.

Allora, Giuseppe Coppola...

come hai fatto a metterti
sulla nostra strada?

Be', mi sono stufato
di lavorare per quattro soldi.

Pronto?

È lui.

Sì.

Hallo? Sariddu!

Sono io, Vincenzo!

Eh!

Ah-ah...

E dove?

Ho capito.

E prima?

Ah, bene.

Ok.

Baciamo le mani!

Giuseppe Coppola
dovrebbe essere in Turchia.

È stato in Turchia.

Levati la giacca e la camicia.

E si può sapere
che cosa facevi prima del '66?

Mi arrangiavo.
Un po' di questo, un po' di quello...

Fai entrare quell'altro.
Rivestiti.

Questo è il mio segretario: Tony Nicolò.

Don Calogero, questi sono
gli amici che arrivano dall'America.

Prego, entrate.

Onore e piacere.

Un grande onore, Don Calogero.

- Onore e piacere.
- Onore mio.

- Prego, sedetevi. Mettetevi comodi.
- Grazie.

Mia figlia Rosalia.

Suo marito è volato in cielo.

Dio lo abbia in Gloria.

Così giovane e sei già vedova?

Da cinque anni, signor Coppola.

Oh... mi dispiace.

Mi dispiace molto.

Mia cognata Lucia. Suo marito, mio fratello,
è nel sindacato dei portuali, a New York.

È un posto importante.
La viene a trovare due volte all'anno.

A Pasqua e a Natale.

Bene!

Ho saputo che in Turchia
hai salvato la vita a un mio caro amico.

- È stato un bel gesto.
- Se lo meritava.
- Parli bene, giovanotto. Bravo.

E... questo vostro caro amico
non vi ha detto nient'altro?

- Ne parliamo dopo, eh? Ne avremo di tempo.
- D'accordo.

Vedi? Sono pesci che arrivano
dal Giappone, ma prima passano dalla Turchia.

Là li congelano
e ci fanno qualche altra cosa.

Noi poi qui li decongeliamo...
Ma ora vedrai, ora vedrai.

Da questa parte.

È arrivato il Marsigliese.
Vai in città e senti che cosa vuole.

Vieni, entra.

Di qua, di qua.

Passa.

- Salute e bene.
- Buongiorno.

Questo è il mio chimico, il dottor Hans.
È tedesco.

Il signore è un mio amico americano.

Ho esaminato la vostra morfina grezza.
È di ottima qualità.

Penso di poter ottenere eroina pura.

Al 99%.

È una cosa rara.

- Cos'è successo? - È arrivato il Marsigliese.
- Lo sapevo. - Io no.

- Me lo sono trovato davanti
come un fantasma.
- Cosa voleva?
- È arrabbiato.

Non ha digerito che l'affare dell'americano

sia passato per Palermo
invece che per Marsiglia.

- Parla di uno sconfinamento
da parte di Don Calogero.
- E allora?

Ha detto che è pronto a pagare qualsiasi
cifra pur di punirlo per questa scortesia.

- Quanto?
- Cento milioni subito e cento milioni dopo.

- E tu cosa gli hai risposto?
- Mi dovete credere, io sono un uomo d'onore.
- Sì, lo so.

- Gli hai fatto il mio nome?
- Questo mai!

Certo che cento milioni è una bella cifra.

Più la massima protezione. Per questo
mi sono sentito in dovere di telefonarvi.

E hai fatto bene.

- Allora, cosa si dovrebbe fare?
- Fesserie.

Un incontro con Don Calogero, magari
un invito a cena alle Grotte dell'Etna.

Per il resto ci penserebbe lui.

È un rischio, un grosso rischio.

Scusate.

Ha fatto caldo, stanotte, no?

Yes, caldo.

Ha fatto caldissimo.

- E Don Calogero dov'è?
- È uscito, ma torna presto.
- Ah.

Sono i primi cento.
Contateli, non vorrei avere contestazioni.

La cena è per stasera.

- Quanti saranno a fare rumore?
- Due, francesi.

Faremo anche questo.
Faremo anche questo. Arriviamo a tutto.

Oh, caro Albertini!
Che piacere rivedervi!

- Merci per l'invito, don Calogero.
- Come state? State bene?
- Sì, bene.

Permettetemi di presentarvi gli amici:

Giuseppe Coppola, Vincenzo Russo,
Saro Padalà, Ciro Terranova, e Tony Nicolò.

- Sedete. Sedetevi.
- Merci.

Sono contento, caro Albertini,
che abbiate accettato l'invito.

Mi dispiace solo di non avervi
potuto ricevere a casa mia.

La mia casa ne sarebbe stata onorata.

Se noi due fossimo d'accordo,
saremmo senza rivali e senza concorrenza.

Sì, ma la concorrenza non fa male,
anzi, fa bene.

Senza concorrenza ci si adagia,
si tira via, e non va.

Voi, monsieur Coppola, mi avete tradito.

Io vi aspettavo a Marsiglia,
ma voi non siete venuto.

Però vi perdono,
perché avete preferito un amico.

Devo dirvi la verità,
avete scelto il migliore.

C'era la moglie di un amico che diceva
che il marito era il più bravo, il migliore.

E lui: "Zitta, cara,
non lo dire, non mi conosci".

Don Calogero, è pernice, specialità
di stagione. Spero che vi faccia piacere.

E va bene, proviamo, no? Proviamo!

- E come finì questa storia?
- A schifio. Il marito la ammazzò.

- Monsieur Coppola, voi parlate
siciliano molto bene.
- Mi arrangio. Ok...

- Dove siete nato, qui?
- No, negli Stati Uniti.

I genitori, però, sono nati in Sicilia.
Il padre è partito da Canicattì 50 anni fa.

Eh, il signor Coppola
è uno che fa onore alla sua terra.

Non è uno di quei giovani di oggi,

volgari, senza rispetto per il padre, per
la madre e per la famiglia e per la lingua.

Eh, no! Il signor Coppola
è uno come noi: all'antica.

Sarebbe stato meglio
con la salsa francese.

Mi dispiace che voi non ne conosciate
la bontà. È proprio un peccato.

Sono sicuro che apprezzerete
quella della salsa siciliana.

Calma! Calma, signori!
Non è successo niente. Prego, sedete.

Continuate a mangiare, vi prego, non è
successo niente. È mancata solo la luce.

Prego, si accomodi, signora.
Non è successo niente. Prego. Prego.

Presto, suona!

Lo sai che è davvero buona questa pernice?

Buona.

Leva questi piatti.

- I signori non tornano, vero?
- Eh, no. Credo proprio di no.

Volevano la salsa francese,
voi non ce l'avete... e se ne sono andati.

Ha un valore immenso, che però si può
anche trasformare in un pugno di mosche.

Don Calogero, ora è il momento di parlare.

Quanto mi costa quello che è stato fatto
e quello che ancora si deve fare?

- Soldi?
- Sì.
- Ah, niente soldi.

Siediti.

Fai conto che questo cerchio sia la merce.

Un quarto l'hai promesso
al caro amico turco. Non è così?

Un altro quarto è per la
onorata famiglia che sta qui.

Questo è per il nostro sindacato
e per l'onorata famiglia che sta laggiù.

Questo è per me,
per il mio rischio personale.

Perché tu hai visto
che il rischio c'è ed è grave.

Questo è per mio fratello che sta
in America, per il suo intervento.

E questo è per te.

Non vi pare picca?

- Picca?!
- Mm.

Dalla tua parte
puoi ricavare circa 3 milioni di capsule,

che vendute a 5 dollari l'una
fanno 15 milioni di dollari,

cioè 9 miliardi di lire italiane!

Minchia, potresti anche accontentarti, no?

O preferivi... la salsa francese? Eh?

E posso sapere come faccio a...

Come si dice? Ad andare in America.

Come ti pare.

E la merce?

Eh, no. La merce non viaggia con te.

Ah, no? E come allora?

Con il vaporetto.

Con il vaporetto?
Ma che fate, babbiate?

- Là sanno tutto, cercano da tutte le parti.
- Calma, calma!

La merce viaggerà
con un sistema collaudato

dagli uomini della Marina Italiana
durante la guerra.

E per di più viaggia gratis. Che vuoi?

Ah, sì?

Come?

Questo è un segreto.

Rosalia? Lucia?

Oggi i signori se ne vanno.
Tornano negli Stati Uniti.

Eh, sì, è ora di partire.

- Mi dispiace.
- Che peccato, signor Coppola.

Tornate presto.

La merce è già partita con un vaporetto.
Fra pochi giorni sarà al porto di New York.

Tu non devi fare niente, solo aspettare.
Qualcuno ti verrà a cercare.

E se non viene?

Viene, viene, sta' sicuro.

Buona fortuna.

Sei tu, Larry?
È arrivato ora.

Gli starò dietro, ma mandami
quei soldi perché sono a secco.

Va bene. E va bene.

Mi farò vivo.
Ti darò notizie. Ciao!

Coppola è tornato. Ha chiamato Tommy.

E la merce? Come viaggia?

Con la solita nave.

Ma che dobbiamo fare?

Dalla Sicilia.

È un vecchio pazzo.

Calogero si è rimbambito
a lavorare con un tipo come Coppola.

- Perché lo odi tanto?
- Io non odio nessuno, sarebbe inutile.

Li conosci i suoi affari:
cavalli, locali notturni e bische.

Allora perché viene a sfottere proprio noi?

Quanto è la sua parte?

- Gli è stato promesso un 16esimo.
- Porco ladro! Ma chi si crede di essere?

Chi? Uno con 50 chili: chiaro?

- Mi sento rivoltare lo stomaco!
- Vuoi farlo fuori?

Forse...

Ma che diavolo succede?

Spremiti un po', Tony! Secondo te,
che idea ti può dare una nave?

Ascolta, capo...
io sono il tuo schiavo.

Ho bisogno di soldi, ma se mi hai svegliato
per parlarmi di una nave, mi suicido, giuro!

Non strillare, non è sorda la bionda.

Ah, non capisce neanche l'inglese.
È una patata polacca o non lo so...

È tedesca, testone!

In fretta! Fuori! Fuori!

E ora che cosa devo fare?

- La Traviata arriva domani.
- E che cos'è la Traviata? Tua zia?

Molto divertente.

Guarda là.

"Marina Italia.
Seconda Guerra Mondiale".

Calmati, Helen, i ragazzi sono fatti
così, lo sai. In fondo sono solo due dollari.

Sì, Ufficio Narcotici.
Ma con chi parlo?

Stai parlando con Tommy Skates.
Di' a Mike che Coppola è tornato.

Per ora è a mani vuote,
ma vale 20 milioni di dollari: veri!

20 milioni?!
Ehi, Mike, Tommy Skates è impazzito.

Va bene. Aspetta un momento, aspetta.

Sì?

- Come lo sai?
- Basta così. Se vuoi sapere di più,
porta 1000 dollari e ti dirò il resto.

All'angolo fra la 46ª e l'8ª.
Fra mezz'ora.

Non la vedo.

Forse ha attraccato al molo 52.
Prepara gli uomini per questa notte.

Eccola. Vai!

Ehi! Fred! Fred, ferma!

- È una calamita.
- E allora? Che significa?

- Era attaccata alla chiglia della nave,
ma senza merce.
- Senza merce...?

Coppola ci ha preceduti. Si è preso tutto.

Mi ha chiamato.

Ti sei ridotto male, eh, Tommy Skates?

- Mia moglie si è fatta beccare.
- Skates, ho fatto un brutto scherzo a Selby.

- Tu devi aiutarmi, non vorrei
che si arrabbiasse.
- È arrabbiato come un bufalo.

Dice che gli hai soffiato un carico.

È vero. Ma è roba mia, capisci?

- Ma sono un gentiluomo, non voglio fregarlo.
- Dammi dei soldi o resto qui
a fare la balia.

Li avrai. Digli che l'aspetto stasera a casa
mia con metà della mia parte in contanti.

L'altra metà... alla consegna.

E che non si arrabbi.
Non siamo più ai tempi di Al Capone.

Chi è?

- Signore, le ricordo che la cerimonia
sta per cominciare.
- Ok, ok. Che aspettino.

Sì?

Cosa?!

Sì.

Eccolo.

Salve, Jo! Ti abbiamo portato
dei dolci italiani tutti decorati.

Che ne diresti
di una simpatica festa fra amici? Eh?

Mi piace come ridi.

- Che hanno nella scatola
questi scimmioni, bombe?
- Su, aprite.

Tony, dammi una mano.

Grazie, Selby, me li merito.

E ora passiamo agli affari.

Capo, sono entrati nel garage.

Manda della gente.

Aspettami qua.

Sorridi per una volta, Larry.

Chiudi pure.

Vi adoro, signori.

Siete innocenti come bambini,

bellissimi ed eleganti.

Sorridete.

Non sono qui
per mercanteggiare sul prezzo.

Ecco la neve più pura che sia
mai caduta sulle montagne del mondo.

Pura come le lacrime di una vergine.

Provatela.

Guardatela.

Assaggiatela.

Annusatela!

Inebriatevi.

- Ebbene?
- Favolosa, hai ragione!

Diciamo... divina.

- Il prezzo?
- Tieniti basso.

Sono un artista nel vendere.

Quanto è in tutto?

Cinquanta chili.

Trenta milioni di maledetti
e svalutati dollari americani... Cash"!

Ecco l'altra metà.

Non contarli,
non mi piace la gente diffidente.

Non ne manca uno, te l'assicuro.

Ci sono vecchi amici
che vorrebbero vederti e ringraziarti.

Signori, il nostro eroe.

- Non ci sei piaciuto, Jo.
- Non riesco ancora a capire
se ci sei o ci fai!

Hai avuto fegato ad andare sott'acqua
senza nemmeno la maglia di lana,

ma sei stupido
se pensavi di farla franca.

Raccontagli tutto, Jo.

- Fatti coraggio, canta.
- Le donne dicono che hai una bella voce.

- Vi ho portato un affare che vale
una fortuna.
- Hai fatto uno sbaglio, un grosso sbaglio.

Conosci troppe cose, mio caro Jo.
Nomi, facce, città...

E questo è molto grave.

Non sei tagliato per questo mestiere,
perciò devi sparire. Capisci?

- Quanto tempo mi rimane?
- Rompi pure l'orologio.

Per noi il tuo tempo si è già fermato.

Come va, Mike?

- Quando arriva la squadra
facciamo irruzione.
- No, aspetta l'alba.

Ok, capo.

Scommetto che sai morire con dignità.
Sicuro.

Mi credi se ti dico che mi dispiace?

Non la fare troppo lunga, Selby.
Vuoi solo il denaro.

Hai la bocca sporca, Jo.

Ha veramente bisogno di essere fracassata.

Bastardo!

Tu uccideresti per un dollaro.

Mm... Forse hai ragione.

Via!

"Che Iddio mi perdoni. Stasera
la Bibbia mi sembra priva di significato."

"La violenza è ovunque,
le nostre stesse città ne sono invase,

e noi tutti cresciamo
all'ombra della menzogna."

"Dobbiamo insorgere
contro la minaccia del male."

"Il silenzio è un peccato."

"I nostri figli giudicano implacabili
la nostra omertà."

Siete in arresto. Andiamo.

- Eccolo! - È lui, venite?
- Venite, presto! - Coppola, di qua!

Chi sono i soci?
Dove ha comprato la droga?

Coppola, di qua!
Dov'è la droga? Quanti chili?

Ci dica le sue impressioni.
Chi sono i soci?

- Quanti chili?
- Dove ha portato la droga, Coppola?

- Coppola, ci dica le sue impressioni.
- Una dichiarazione per il mio giornale.

Una dichiarazione per il mio giornale.

Joseph Coppola!

- Come sta tua moglie, Sam?
- Ah, una frana!

Ah, è tutto qui il mio stipendio?
Credevo di più.

Il premio te lo manderemo.

Come tuo capo diretto,
ti consiglio di sparire per un po'.

Jo Coppola è finito,
è dentro a una bara.

Riposati intanto,
poi vedremo cosa ne sarà di te.

Ho rischiato la vita.

Quando l'agente Eddy mi ha sparato,
pur sapendo che faceva finta,
ho tremato di paura.

- Voglio essere trattato gentilmente!
Gentilmente! Gentilmente!
- Ok! Ok!

Congratulazioni,
felicitazioni e tanti auguri!

E non cedere ai nervi!

Quel Tony Nicolò
che mi sono portato dietro,

mi piace.

- Che cosa gli succederà?
- Ascolta, pensa ai fatti tuoi.

Non dimenticare che non siamo
l'Esercito della Salvezza.

Qua dentro non avete mai capito niente.

E parli proprio tu che sei uno dei
nostri ispettori di polizia più spietati?

Prendi nota: pretendo libertà immediata per
quel Tony. Quanto a me, sparirò per un pezzo.

Ma chiedo protezione per ora e un posto
tranquillo dietro a quel tavolo quando
tornerò.

Ok, ok, ma calmati!

- Jo?
- Sì?
- L'altra uscita.