All language subtitles for Paul Morrissey - Andy Warhols Heat - English with German Subs

Non buttate quel ragazzo in piscina!

Sapete che non mi piacciono
queste cose.

Alcune persone sono davvero tremende!

Los Angeles sta andando in rovina,
ma non questo posto.

Quanto tempo pensi di rimanere?

- Circa due settimane.
- Lavoravi in TV?

Sì.

Quando eri piccolo, mi pare.

Sì, era un western.

Qui c'è tanta gente dello spettacolo,
musicisti,

ma non fraintendermi,
è un luogo rispettabile.

Se ti comporti bene ti divertirai.

- Lo spero.
- Ne sono certa.

Questa è la stanza.

Cambiamo le lenzuola
e gli asciugamani ogni giorno.

In bagno c'è il sapone,
lì c'è un cucinino se vuoi cucinare.

C'è la TV, ma non vogliamo rumori,
perciò non tenere il volume alto.

I penny sul pavimento
portano fortuna, non toccarli.

L'affitto si paga il martedì
e sei pregato di essere puntuale.

- Il numero della stanza è 15.
- Grazie.

Sei Joey Davis, vero?

Sì.

Sono una tua grande fan.

Davvero?

Non ti ricorderai, ma ci siamo visti
al TV show "Big Ranch".

- Come faccio a ricordarmi?
- C'era mia madre, Sally Todd.

- Non ti ricordi di Sally Todd?
- Sì!

E' bravissima, è mia madre.

- Ma non ci vado d'accordo.
- No?

Perché?

- Posso sedermi?
- Sì.

Grazie.

Sei molto gentile.

Vivo nel motel
con mio figlio e la mia amica.

Davvero?

Mia madre verrà a trovarmi più tardi.

- Sul serio?
- Sì, posso presentartela.

Sarà contenta di vederti
dopo tutti questi anni.

- Mi piacerebbe rivederla.
- Anche a lei, ma io non la sopporto.

Perché?

Non vuole che viva con la mia amica
e il bambino in un motel.

Non vuole avermi tra i piedi,
ma solo venire a trovarmi e rompere.

Non mi vuole bene.

- E' impossibile.
- Non gliene importa un cavolo di me.

Stai scherzando?

Una stronza spilungona,
che ballava nei varietà

e faceva la puttana in giro.

E' venuta a L.A. a divertirsi
e a bere caffè.

C'è un negozio
di prodotti biologici all'angolo.

Ci vado a comprare le noci.

Le hai mai assaggiate?

Cerco di mangiare sano,
uso prodotti biologici.

Sono buonissimi,
hanno gli avocado e i carciofi.

I carciofi al forno
con olio d'oliva, sale e pepe.

Sono davvero deliziosi.

Potresti venire da me una sera

a mangiare i carciofi e l'avocado.

Mi piace il cibo sano.

Mangio solo quello.

Ascolta, Bonny,

non compri il cibo giusto per mio
figlio, voglio solo roba biologica.

Vedi? Sta iniziando a piangere.

Cullalo.

Portalo a spasso! Vieni qui.

Sei tutto mio!

Non piangere,

la mamma va giù al supermercato
e ti compra quello che vuoi.

Per favore, tesoro, non piangere.

Non lo sopporto,
portalo lontano da me per favore.

Portalo via,
non riesco a tenerlo.

Devo badare a me stessa
non posso prendermi cura di lui.

- Che cosa vuoi?
- Volevo vederti per l'affitto.

Mi devi ancora due settimane.

Oggi arriva mia madre,
mi darà un assegno e ti pagherò.

- Tua madre viene per darti i soldi?
- Sì.

E il divano l'hai riparato?

- Intendi farlo?
- Sì.

Non mi piace quello che fate qui,

butterò fuori te,
la tua amica e il bambino.

In un attimo.

Pagherò l'affitto.

- Quando?
- Stasera.

Sicuro? Altrimenti vi butto fuori.

- Alle otto in punto.
- Alle 8:05 siete fuori.

- Stringiamoci la mano.
- Va bene.

- Ma devi comportarti bene.
- Lo farò.

E mantenere la parola.

Altrimenti tu, la tua amica
e il bambino ve ne andate.

Ho capito.

- E fai riparare il divano.
- Va bene.

- Siamo intesi. Ciao.
- Sì, ciao.

E non sbattere la porta,
i vicini si lamentano!

- Vaffanculo!
- Aspetta un attimo.

Avevi detto che saresti stata gentile.

E' tutta qui la tua gentilezza?

Avevi detto che avresti pagato
l'affitto, ma hai mentito.

Mia madre sta arrivando,
mi fa venire mal di testa.

Non sbattere più la porta.

Senti, Joey.

- Mia madre arriva oggi.
- Davvero?

Magari puoi stare qui,
non voglio stare da sola con lei.

Sono senza soldi
e ho avuto un bambino, perciò...

Cos'era quel casino prima?

Era la padrona, vuole l'affitto.

Mia madre mi darà un assegno.

La vedo solo perché voglio i soldi.

Ho un bambino.

Poi c'è la mia amica.

Da mia madre voglio solo i soldi.

- Dove vive?
- In una grande villa bellissima.

Ha anche la piscina, a Bel Air.

Era una soubrette,
ha sposato molti uomini

e si è sistemata.

- Come mai hai un bambino?
- Prendevo una droga dietro l'altra.

Odio gli uomini, sono insopportabili,
non sono buoni a niente.

Sono rimasta incinta
per colpa della droga.

Ora non uso più
nessun genere di droga, ho smesso.

Mangio solo cibo sano.

Mia madre sarà contenta di vederti,
si ricorderà di te.

Se tu sei carino con lei,
magari mi dà più soldi.

- Perché?
- In onore dei vecchi tempi.

Le vecchie attrici sono fatte così.

Vado, aspetto una telefonata.

No, rimani qui con me.

- E' una telefonata importante.
- Mia madre sarà qui a momenti.

Viene subito?

- E' meglio che vi vediate da sole.
- No.

- No?
- Non con lei.

Potrebbe essere carino,
viene a trovare te e il bambino.

- No.
- In fondo le parli ancora.

Se perdo la telefonata...

Sarà mia madre.

Ciao, mamma!

- Pensavo che fossi sola
- Lui è Joey Davis.

- Non si ricorda di me?
- Ti ricordi, il "Big Ranch"?

- Sei proprio cresciuto.
- Sì, più o meno.

Fantastico!

Mio Dio, avevi quindici anni!

- Ti ricordi?
- Sì.

Si ricorda anche lui.

- Vivi qui?
- Sì, sono appena arrivato.

Dicevo in California.

Ci ho vissuto per un po',
sono appena tornato.

Bene...

- Devo parlarti.
- Anch'io.

- E' stato un piacere, Sally.
- Anche per me.

Ciao, a presto.

Ti pare il posto giusto
per crescere Mark?

Sì, decisamente.

Se vuoi che mi prenda cura
del bambino lo farò,

ho una casa grande
e gente che può badare a lui.

Posso farlo anch'io.

Ma non voglio te e quella ragazza.

Non vi voglio in casa mia.

- Non voglio.
- Mi devi solo dare i soldi!

Non sono solo
quella che stacca gli assegni,

te lo vuoi mettere in testa?

Smettila di farmi diventare pazza,
ogni volta è la stessa storia.

Vieni qui
e dici che non hai soldi da darmi.

Voglio solo un assegno!
Sto bene qui, ho la mia stanza,

il mio salotto,
la mia amica mi tiene il bambino.

Chi è questa ragazza, da dove viene?

Da una bella casa di Beverly Hills.

Tu sei pazza! Ti avevo detto
che mi sarei presa cura del bambino.

Non è un problema,
non so perché devo farlo, ma lo farò.

Però non ti voglio più con me,
mi fai diventare matta.

Cioè vuoi portarmi via mio figlio
e non darmi i soldi del motel.

"Mio figlio"! Se non ti sei
mai presa nessuna responsabilità!

E' il mio bambino
e tu me lo vuoi portare via.

Non lo farò, ma non voglio
che chiedi soldi a tutti.

Come se io non volessi darteli.

Sai quanto ti ho dato quest'anno?

- Ci hai fatto caso?
- Quanto?

Migliaia di dollari.

- Ho bisogno di più soldi.
- E il sanatorio?

II sanatorio! Sei tu che hai voluto
rinchiudermi in quel manicomio.

Non fare l'isterica con me, Jessie.

Mi facevi telefonare,
ho dovuto cambiare numero

sette volte in un anno e mezzo.

Mi hai fatto chiamare da tutte
quelle persone e io sono stufa!

E quella donna in ospedale

che prendeva le mie foto
da piccola e le fissava?

Mi aveva dato una scodella
con le stelline

e poi me l'hanno rubata.

- Ma di che parli?
- Aveva le mie foto da bambina!

La smetti con queste fantasie?

E voglio che tu la pianti
di frequentare bar di lesbiche.

Una parrucchiera che lavora con me
ti ha vista con Bonny.

Non voglio che vada in giro
a dire che sei lesbica.

E' una fase transitoria.

Molte ragazze
hanno problemi psicologici

e lo stesso vale per te,
tu hai ancora quei problemi.

Molte ragazze pensano di volersi
attaccare ad altre donne,

solo per via di certe amicizie.

Non me ne intendo di psicologia,

ma quello che so
è che tu non sei lesbica.

Non lo sei, non lo eri cinque mesi fa.

Ora vivi con questa ragazza
e vai a dire in giro che sei lesbica.

Siamo a Hollywood.

Non puoi dire questo alla gente,

lo scrivono sui giornali.

Non sei lesbica.

Tutte hanno delle amiche.

Questo non significa essere lesbiche.

- Dormite nella stessa stanza?
- Sì, altrimenti non sarei lesbica.

- E Mark dove dorme?
- Con noi.

- Nello stesso letto?
- Sì.

Così si cresce un bambino?
Diventerà lesbico.

Come fa un bambino a essere lesbico?

Tu non sei lesbica e neanche lui.

E non dovevi dire a Peggy
che io lo sono.

Mi piacerebbe esserlo, onestamente.

Così non avrei questi problemi con te.

Non saresti neanche nata.

- Ci incontriamo di nuovo.
- Sì.

Ricordi, ero la star principale.

- Facevo la parte dell'entreneuse.
- Sì.

Era bello,
non ho fatto molti show in TV.

Qualche quiz show.

Ma si può dire
che mi hanno mandato in pensione.

Ci vediamo.

- Buona fortuna, Joey.
- Ciao.

- Ciao.
- Buongiorno, Lidia.

- Dormito bene?
- Sì.

Sai, pensavo a tuo fratello.

Non può stare qui.

- Perché?
- Non voglio più bambini qui.

Sto per liberarmi di lei e del figlio.

- Ecco tutto.
- Ma non darà problemi.

C'è un personaggio famoso qui.

- Chi?
- Non l'hai visto arrivare ieri?

E' famoso? Che fa?

Non ti ricordi di lui?

Joey Davis?

- Del "Big Ranch"?
- Quello è Joey Davis?

Ora fa musica, è piuttosto bravo,

ma non ha avuto molto successo.

Ha bisogno di un po' di fortuna.

Che diavolo ci fa in un posto simile?

Che vorresti dire?
Questo è un bel posto.

Certo, è rispettabile.

Infatti.

Guardala, è pazza.

E' fuori di testa.

Non posso più ospitare gente simile.

Mai più.

- E la madre?
- E' una grande star.

- E' una brava signora.
- Perché la figlia sta qui?

Non vedi che tipo di ragazza è?

La madre non vuole che
le dia fastidio, le daresti torto?

Guardala, cammina avanti e indietro
come una pazza!

Ecco perché non voglio tuo
fratello. Non voglio più bambini.

Eccolo!

- E' Joey Davis?
- Sì, è lui.

- Non è carino?
- No.

- Non credi sia carino?
- No.

E' bellissimo.

Ma tu che ne sai? Dove hai vissuto
tu per capire cos'è la bellezza?

Tu sei solo un moccioso viziato
che fa la bella vita.

Lui è la star del "Big Ranch"?

L'avrai visto tante volte in TV.

Magari lavora con dei milionari.

Starai scherzando, non credo proprio!

Che gliene importa?

Non credo potrebbe funzionare,
non è il tipo.

Ma glielo chiederò.

Vado a sentire chi conosce.

- Come stai oggi, Joey?
- Bene.

Fa caldo,
non sei abituato alla California.

No, non più.

Giusto,
tu vivevi in California anni fa.

Me l'ero dimenticato.

Hai bisogno di qualcosa?
Posso esserti utile?

- No, grazie.
- Vuoi un hamburger o qualcos'altro?

- Pensavo...
- Un massaggio...

A un prezzo migliore
del posto qui di fronte.

Pensavo di fare un bagno.

Ti piacerà la piscina.

Ti piace?

Le mie mani non sono belle
ma sono abili.

- Vuoi venire a cena con me stasera?
- Sì.

Conosco un posto in fondo all'isolato.

C'è bella musica, si cena a lume
di candela e il cibo non è male.

I tuoi capelli sono meravigliosi.

Come mai sono così lunghi?

Li lascio crescere.

Da quando?

- Circa un anno.
- Davvero?

I miei li faccio crescere da 6 anni
e non sono lunghi come i tuoi.

A volte penso
di avere qualche carenza.

L'affitto è un po' alto, vero?

Sì, ma faccio anche degli sconti.

A quei fratelli che hai visto ieri
faccio prezzi speciali.

- Davvero?
- Sì.

Potresti prendere il loro posto.

Vogliono fare uno show con te.

Lavorano in un cabaret a L.A.

Pensavo
che potevi essere interessato.

Ma non credo che sia roba per te.

Per te ci vuole altro.

Non lo so.

Ho avuto problemi con il mio agente.

Io ne conosco molti.

Doveva procurarmi un lavoro...

Oggi mi ha chiamato
e non se ne fa più niente.

Conosco molti agenti
per cui andresti benissimo.

Ti possono aiutare davvero.

Per molte cose.

Potresti rimanere qui
più di tre settimane.

- Lo spero.
- Anch'io.

Anch'io.

Devo cacciare quella ragazza.

La ragazza col bambino.

E' folle.

Non fartela con lei,
ti ho visto nella sua stanza.

- No, ho lavorato con sua madre.
- E' proprio malata.

- Tanto tempo fa.
- E' davvero pazza.

La madre è gentile.

Ne parlavo ieri con qualcuno,
non ricordo con qui.

Non mi ricordavo affatto di lei.

- Anch'io vorrei lo sconto.
- Va bene.

Si può fare,
ma devi pagare l'affitto ogni sera.

Non è un problema.

Neanche per me.

- Vuoi andare a fare un bagno?
- No, il mio costume è ancora umido.

- Magari possiamo fare altro.
- Cos'hai in mente?

- Quello che ti va.
- Mi va bene tutto.

- Questo ti piace?
- E' quasi il paradiso.

Fallo più forte.

Mi serve un cerotto.

Il cloro mi irrita le bruciature.

- Mi serve un cerotto.
- Smettila di piangere!

Le bruciature sono terribili.

- Chi ti ha bruciato?
- Bonny.

- E' stata lei.
- Sei completamente matta.

Smettila di piangere!

Come faccio a fare il bagno,
bruciano da morire.

Allora non andare a nuotare
in piscina.

Smettila di piangere!

Ora!

Fai un respiro profondo.

Ancora.

E' proprio fuori di testa, sparisci!

Vattene! Muovi il culo da qui.

Fuori!

Vattene via, avanti!

- Fuori!
- Vaffanculo!

Si sta bene qui.

Sì, c'è la piscina, tante palme,
il mio appartamento...

E il negozio di prodotti biologici.

- Ti piace il cibo sano, vero?
- Sì.

- Devi abbronzarti un po'.
- Ne ho bisogno.

- Cosa sono queste?
- Bruciature di sigarette.

- Chi te le ha fatte?
- Bonny.

- Bonny ti brucia?
- Sì e mi picchia anche.

Sono terribili.

- Lo so.
- Le piace picchiare e bruciare?

Sì.

E' sadica.

- Immagino che anch'io lo sia.
- Tu sei masochista.

E' terribile.

Voglio cambiare aria.

Tua madre le ha viste?

Non ancora.

Gliele ho nascoste.

Devi stare attenta a lei.

Ti conviene.

Lo so.

Vuoi venire da mia madre domani?

- Sì, hai una macchina?
- Sì.

Visto che andiamo da tua madre
mi dai un passaggio

alla Blackbird Record Company.

So dov'è.

Devo essere lì entro l'una.

Pensi che possiamo pranzare
da mia madre?

Sarebbe carino.

- Ciao, mamma.
- Ciao, cara.

- Salve, signora Todd.
- Non credevo di vederti così presto.

Dobbiamo fare in fretta,
devo andare a Malibù con l'avvocato

e ho molte cose da fare.

Vuoi accomodarti e bere qualcosa?
Un caffè?

- Prenderò un caffè.
- Noi dobbiamo parlare.

Ho bisogno di altri soldi.

Ti ho già detto che ti darò
quanto ti ho promesso ieri.

Perché l'hai portato qui?
Sa di te e Bonny?

No.

Mi metti in imbarazzo,

ora arriva l'avvocato,
non dovevi portare nessuno.

- Perché non ha aspettato in auto?
- Ce ne andiamo subito.

Ti darò quello
che ti ho promesso ieri, 80 dollari.

Me ne servono duecento.

Non te li do.

Mamma, avanti, sii buona.

Non voglio discutere,
ti do l'assegno di 80 dollari e basta.

E non portare più nessuno,
te l'avevo già detto.

Almeno non ho portato Bonny.

Sarebbe stato meglio.

Sembra che stai con lui
se te lo porti dietro.

- Lo frequenti?
- No.

Guardati,
sembri la vedova di un ragno.

- In Grecia si vestono così.
- Ti ho detto di non usare pantaloni.

Devo andare alla casa al mare.

Ti do l'assegno,
ma di 80 dollari, non di più.

- Me ne servono 200 dollari.
- Non te li do.

- Per favore, non iniziare.
- Guarda.

Leri mi è caduto un dente.

Bisogna incapsularlo.

Te lo sarai tirato tu
per spillarmi più soldi.

Ti mando dal dentista,
non ti do un soldo,

poi pagherò io, va bene?

Ora vado, gli preparo il caffè.

- Ti do l'assegno.
- Poi me la svigno.

La stronza mi dà solo 80 dollari.

- Tremendo.
- Puoi dirlo forte.

E' un ospizio.

Avrà un sacco di soldi,
qui è davvero bello.

- Possiamo usare la piscina?
- No, dobbiamo andare.

- Perché?
- Aspetta il suo avvocato.

Magari posso fare una passeggiata.

Va bene, ma devi tornare presto.

Vado io.

Pronto?

Chi è? Bonny?

Chi è, Jessie?

E' per me!

Maledizione, smettila di urlare.

Bonny, ascolta, non ho fatto niente.

Joey è solo venuto con me da mia
madre.

Sto venendo a casa.

Non ti azzardare
a prendere le pillole.

Ha bisogno di me
non delle pillole, avanti!

Non osare prendere quelle pillole.

Stanne lontana.

Non sto facendo niente con Joey.

Bonny, ascoltami.

Sono Jessica, svegliati.

Svegliati!

Perché mi fai questo?

Santo cielo!

Ascolta, arrivo subito.

Sarò lì a momenti.

Stai lontana dalle pillole
e non fare pazzie.

Non sto facendo niente di male,
sto arrivando.

Jessie, dove vai!

Dove va? E' matta?

Non lo so, ha telefonato Bonny.

Che è successo? Dov'è andata?

Non lo so, parlava con Bonny,
sembra che voglia suicidarsi.

E' completamente pazza.

Ti ha lasciato qui?

Sì, se ne sta andando.

Ti accompagnerà l'autista.
Jessie mi dà seri problemi.

Non so più cosa dirle dopo un po'.

L'autista è in ferie oggi!

Ti darà un passaggio il mio avvocato,
andiamo a Malibù.

Non so più come trattarla
e la relazione con Bonny poi...

Mi sembra di avere una figliastra...

E' come se fossero sposate.
Jessie è proprio malata.

Non ho idea di come gestire
tutta la situazione.

Non so che dire,
doveva accompagnarmi in un posto.

Perciò sono venuto con lei,
ma è stato bello rivedersi.

Vuoi rimanere per il caffè?

- Puoi fare una nuotata.
- E' bello qui.

Sì, mi piace molto.

Vieni, ti faccio vedere.

- Fantastico!
- Non è incredibile?

E' grandissimo.

Non era mio.

Ho avuto la casa dopo il divorzio
dal mio ultimo marito.

Ma è molto costosa da mantenere.

Servono almeno dieci persone.

- Posso dare urocchiata?
- Sì.

E' come una di quelle vecchie tenute
che vedi nei film.

Fa un po' paura stare qui da soli
la notte.

E' silenziosa, volevo venderla.

Ma mi dispiacerebbe,

ha una lunga storia
e qualcosa di hollywoodiano.

Ho dato feste con 300 persone
e non riuscivo a incontrarle tutte.

E' enorme, ci sono 36 stanze.

Dodici camere da letto.

Incredibile, vero?

Apparteneva a un produttore.

E prima di lui a urattrice folle.

Aveva 20 gatti.

Quando è morta
li ha lasciati a un amico.

Quando è morto anche lui
non sapevano che fare.

E così li abbiamo tenuti noi
per quasi un anno.

Abbiamo dovuto affrontare
anche questo problema.

Le pietre sono importate dalla Scozia.

E' stata costruita sul modello
di un castello scozzese.

Se vuoi fare colpo su qualcuno
puoi venire qui.

Sì, è il luogo ideale.

Funziona con i produttori.

Ma è grande,
bisogna riempirla di gente.

E' quello che cercava di fare Jessie,

sfortunatamente non ha funzionato.

Avevo problemi con lei
ancor prima che sposassi Henri,

non divendevano dal fatto
che mi sono sposata 4 volte.

Mi ero sposata due volte
prima che nascesse.

L'ho avuta dal terzo matrimonio,
quindi ha un solo padre adottivo.

Ho cercato di darle il mio amore,

di essere una buona madre,
ma sono urattrice.

Ho delle responsabilità
per il lavoro che faccio.

Ho sempre girato film.

Non ho vissuto sempre qui,
vengo da New York.

Ora sento che questa è la mia casa,

non potrei vivere altrove.

Ultimamente sono stata sola
e ho pensato a molte cose.

Continuo a chiacchierare
e a parlare di me

e invece dovrei chiederti cosa fai,
cosa pensi,

quali sono i tuoi progetti.

Le cose non vanno tanto bene.

Prima incidevo dischi e stavo bene,

facevo musica pop per ragazzini.

Sì, hai avuto molto successo,
mi ricordo.

Non è durato molto,
la mia carriera è finita presto.

Poi ho fatto il militare
e tutto è andato al diavolo.

Cominci solo adesso, sei giovane.

- E' un po' strano.
- Ma tu sei bello.

Potresti ottenere una parte
da protagonista.

Specialmente ora che canti,
potresti fare dei film

e diventare famoso.

Ti aiuterò io.

Conosco molta gente, è più facile
aiutare gli altri che se stessi.

Posso presentarti qualcuno,
mi farebbe piacere darti una mano.

Così non penso ai miei problemi.

Dimentico le rogne con il tribunale.

Non lo so.

Chiami queste persone
e poi magari non succede niente.

Non essere pessimista.

- Mi hanno fatto diventare così.
- No, devi smetterla.

Comunque,

ogni giorno porta con sé
qualcosa di nuovo, nuove speranze.

Posso sempre sposare una riccona.

Credo di sì.

Puoi trovare una donna
che ti piace e che sia ricca.

Potrebbe piacerti a parte i soldi.

Non lo farei solo per i soldi.

Io ho sposato uomini ricchi

che mi piacevano anche.

Sembrava sempre lo stesso uomo.

Si somigliavano tutti.

Ogni tanto mi sbagliavo
e confondevo i nomi.

Si arrabbiavano, io facevo finta di
niente, ma mi confondevo sul serio.

Per quanto tempo
hai fatto il militare?

Avevo diciotto anni,
è durato due anni.

Ho finito da circa tre anni.

Come mai hai capelli così lunghi?

Li ho fatti crescere
per fare il cantante.

Sciogliti il codino, voglio vederli.

Vuoi vedere i capelli sciolti?

- Eccoli.
- Sono fantastici.

- Sono la mia forza.
- Incredibile.

Oggi non interessano più a nessuno
i capelli.

Forse non a tutti.

Magari puoi venire da me
domani durante lo show.

Ti presento al produttore,

è molto gentile.

Non mi rovinare troppo il trucco
e la pettinatura, devo fare lo show.

Sicuro che sto bene?

Continuo ad aggiustarmi i capelli,
ma non ce rè bisogno,

tanto non lavoro più.

Di solito non si può fare sesso
mentre stai facendo un film,

perché i capelli si rovinano
e dopo tutti ti rimproverano.

Non sarai cattivo con me, vero?

Come tutti gli altri.

Ho avuto tanti uomini, ho tanti soldi,
ma non voglio vivere da sola.

Non ci riesco più.

Joey, ascoltami.

Non farmi questo
se pensi di abbandonarmi.

Non vorrei proprio che lo facessi.

Pensi che sia bella?

Devo avere sempre un bell'aspetto,
ho urimmagine da mantenere.

In effetti non sono proprio male.

Che ne dici?

Andrebbe tutto bene,
se imparassi a rilassarmi.

Pensi che sia stata
una brava attrice?

Mi troverai un lavoro?

Pensi che troverai qualcosa per me?

Farò qualsiasi cosa
per tenerti con me.

Ti farò conoscere delle persone.

Pensi che potrebbero fare
qualcosa per me?

Certo.

Il mio nome
ha un certo peso nel settore.

Dov'è finita Bonny?

Ha cercato di uccidersi,
è in ospedale.

- Perché l'ha fatto?
- E' pazza.

- Che cosa ha preso?
- Una quantità di sonniferi.

- Stai scherzando?
- No.

E' una bambina stupida.

Cosa è successo con Joey Davis?

L'ho portato a casa di mia madre.

- Sta ancora da tua madre?
- Sì, hanno una storia.

Tua madre può darci una mano?

Darvi una mano per cosa?

Per avere un numero.

- Che tipo di numero?
- In un night club.

Cantiamo, balliamo e poi facciamo
un po' di sesso sul palco.

Sul palco?

Ho sentito che vai a letto
con tuo fratello, è vero?

Sì, ma solo sul palco.

Cosa fate insieme?

Giocherelliamo.

- E' divertente?
- Non lo so, credo di sì.

- Deve piacerti molto.
- E' un modo per guadagnare.

Pensavo che mi avresti aspettato.

Mi sono svegliata ed ero sola.

Piantala!

Smettila di piangere.

Volevo dirti
che ho fatto un incubo terribile.

- Per favore.
- Non sapevo dove fossi.

Ho vissuto in tante case diverse,
non ricordo in quale fossi.

Do l'impressione di essere forte,
ma non lo sono.

Sono urattrice, sono fragile.

Non mi guardare,
ho un aspetto terribile.

Non so perché mi sono
anche fatta mettere il balsamo.

Ti avevo detto di non rimanere.

Non ho perso tempo a trovarti
un colloquio e ora vuoi andartene.

- Ti vuoi calmare?
- Eri buono.

Forse è meglio che ti metti questa,
prima che venga qualcuno.

- Perché vuoi andartene?
- Devo.

Ma perché così in fretta?

Ho delle cose da fare.

Non pretendo
che tu stia qui sempre.

Ma non dovevi rimanere
se dovevi andartene così presto.

Non ti ho chiesto di sposarmi,
ma solo di fare colazione insieme.

E' un periodo difficile per me.

Non ho rapporti occasionali.

Non posso rimanere a mangiare con te.

Devo andare a casa, cambiarmi
e fare un sacco di cose.

Se devo presentarti a quel regista,
devi tornare.

Voglio andare a casa a cambiarmi.

Poi torno, ti voglio rivedere.

Lo spero.

Io non faccio cose simili,
non esco con i ragazzi.

Ho sempre sposato
la persona che amavo.

Ecco perché
mi sono sposata tante volte.

Voglio presentarti a tante persone.

Un mio amico produttore sta girando
una nuova serie per la TV.

Lo chiamo,
lo invito qui e te lo presento.

Potremmo fare un film insieme,
ti piacerebbe?

Ti porto in un negozio a Beverly Hills

e ti compro un completo,
dei pantaloni...

Un completo, un vestito,
qualsiasi cosa abbia bisogno.

- Perché ti sei fermato?
- Vieni qui.

- Joey, sulle scale!
- Sì, sulle scale.

Ray, parliamo di affari,

stai facendo quella nuova serie
settimanale per la TV.

Joey era un divo della TV anni fa.

Perché non lo proponi
per una riapparizione sullo schermo

come protagonista del telefilm?

Canta benissimo,
sta incidendo un nuovo album.

Non so come recita.
Quando hai lavorato nel "Big Ranch"?

Qualche anno fa.

Avanti, Joey, il "Big Ranch"
è finito solo 4 anni fa.

Io vi ho partecipato sei anni fa,
era davvero bello.

Ero ospite d'onore.

Ma tu sei magnifica negli spot,
nei talk show.

Scriverò su di te.

John, ti ho già detto di no.

Ora faccio la mamma,
mi prendo cura della mia bambina.

In giro si dice
che hai un nipotino, è vero?

John, lo sai che non devi
credere a quello che dice Reyna.

Ascolta, ho mai mentito?
Ti dico tutto.

- Sì, sempre.
- Bene.

Mia figlia non è sposata,
la sua amica ha un bambino.

E in questo momento
sono in giro per l'Europa.

E queste voci
non sono per niente vere.

- Posso scriverlo?
- Certo.

Farà di Rina una bugiarda,
sei sicura?

Mi metti nei guai con Rina
se non è la verità.

John, parleremo di me dopo.

Joey è un ragazzo in gamba.

Se lo prendi ti prometto
che farò anch'io qualcosa per te.

Per questo nuovo film
stiamo cercando un ragazzo

che ha appena
finito gli studi all'università,

che va in giro, si guarda intorno,
prende contatti,

e incontra il capo della mafia.

Poi si innamora di questa ragazza

che è una criminale.

E' un personaggio con personalità.

E' perfetto per Joey.

Sarà una bomba.

Cercano sempre giovani
e star come Bettina e Rita...

Sei geloso

perché non sei più un ragazzo.

I giovani, il rock...
sono così stufo del rock, voi no?

Vengono da te tutte queste rockstar,
è una farsa.

Fanno il loro effetto, ma noi
cerchiamo qualcosa di professionale.

Lei è una grande star.

- La questione più importante ora...
- Vogliamo migliorare la qualità.

Oggi ci sono tutti questi ragazzini
coperti di plastica.

Joey ha l'aspetto
di un ragazzo autentico di oggi.

Credo che...

sia sempre bello,
può indossare qualsiasi cosa.

E' perfetto per la parte.

Ha molto talento.

Quando faceva il "Big Ranch"
aveva più fan lui

di qualsiasi altro, anche più di...

Che hai fatto oltre quello?

Ho iniziato con i film
di Ruth Flexel.

Avevo solo cinque o sei anni.

Poi ho avuto un colpo di fortuna, mi
hanno chiamato per "Mouse Time USA".

- Com'é andata, ha avuto successo?
- No, io ero nel coro.

Ci sono stato un anno,
poi mi hanno licenziato.

Ti è servita come esperienza.

- In un certo senso.
- Hai imparato a recitare.

Lavoravo lì cinque giorni a settimana.

Poi il mio agente
mi ha trovato questo lavoro

per il "Big Ranch" e mi è andata bene.

Ci ho lavorato per cinque anni.

Mi piacerebbe saperne di più.

Era un programma spettacolare.

Joey aveva moltissimi fan,
più di qualsiasi altro ragazzo.

Dovevi cavalcare come nei rodei?

Lo sono cresciuto a cavallo,

lavorando lì impari
a cavalcare piuttosto bene.

Mi piacciono gli stalloni.

Dopo ho fatto il servizio militare.

Finito il militare

ho lavorato nei rodei
come star della TV.

Tornando alla tua infanzia,
ti viene in mente altro?

Altre esperienze?

E' ridicolo! Ha una notevole
esperienza professionale,

ha lavorato per i film
e in televisione

da quando ha cinque anni!

II nostro problema
è che ci serve un ragazzo giovane,

un tipo del Bronx,
capisci cosa intendo?

Joey viene da lì.

Ma mi serve un ragazzo di quartiere,
un tipo duro.

Più aggressivo, da strada.

Joey va bene per i cavalli.

In un ranch.

Bene, grazie per essere venuto...

E' stato un piacere.

Faremo anche dei western per la TV.

Se salta fuori qualcosa
ti terrò in considerazione.

C'è qualcosa che fa per te,
ci lavoreremo insieme

nell'immediato futuro.

Vedremo...

Credo che ti piacerà molto.

- Spero che tu non...
- Stai perdendo uroccasione...

Spero che ce la metterai tutta.

Mi dispiace molto

che tu non abbia valutato Joey
per quello che merita.

Penso che tu stia facendo
un grosso errore.

Come sta andando lo show?

Non troppo bene.

Ho detto a Joey Davis di venire,

è sempre positivo
avere una star tra il pubblico.

Perché hai smesso di massaggiarmi?

Stavo pensando.

Devo cambiare qualcosa nel numero.

Sta diventando monotono.

Troppa gente guarda la stessa storia
tutti i giorni.

Non vogliono più vederlo.

Perché non provi a parlare
con Joey Davis

e lo fai partecipare al numero?

Non l'ho ancora incontrato.

Te lo presenterò io,
vuoi che lo chiami?

Va bene.

Vieni a sederti qui con noi.

Conosci Gary? Te lo presento.

- Che leggi?
- Un fumetto, una storia d'amore.

Se non fai sesso spesso,
devi scherzarci sopra.

Sei stato a vedere il suo numero?

- Quello con il fratello?
- Sì.

Non ancora.

Perché non ne parli con lui?

Lo lo vedo dopo lo show.

Perché non vieni a vederlo?

Di che si tratta?

E' un numero da night club.

- Lo fate tutti i giorni?
- Ogni sera alle otto.

- Quando avete quelle audizioni?
- Mercoledì.

- Verrò a vedervi.
- Mi piacerebbe.

Ti divertirai.

Era un po' che non ti si vedeva.

- Sono stato impegnato.
- Con Sally Todd?

E' venuta a prenderti una volta.

Sono stato da lei
per un paio di giorni.

Che cosa avete fatto?

- Non molto.
- Perché l'hai scelto tu, non lei.

Ti ha detto
quando Jessie andrà via da qui?

Sarò felice quando me ne libererò.

Smettila di schizzare.

Certa gente in giro
è davvero disgustosa.

Sarei contenta se tornassi.

Forse mi fermerò.

Come va con le registrazioni?

Sembra che vada bene,
devo firmare il contratto.

Davvero? Se diventi ricco
non vorrai più vivere qui.

Ti perderò in un modo o nell'altro,
lo so.

Vedremo.

Fa caldo!

Continua a massaggiarmi, Gary.

Ron? Sono Joe Davis.

Bene, grazie.
Voglio fissare un appuntamento.

Non voglio parlare con la segretaria.

Sto concludendo un affare
con della gente dell'Est.

E' molto importante,
non ho tempo ora.

Sono qui per incidere.

- Avevi un contratto per me.
- Non si è ancora deciso niente.

Non ho tempo,
ti chiamerà la segretaria.

Dille di chiamarmi al motel.

Aspetta ancora un paio di giorni,
ti faccio chiamare.

- Ci sono dei grossi affari.
- Grossi affari.

Tu mi hai detto di venire qui
e di chiamarti.

Devo aspettare giorni
solo per parlarti.

Ci vogliono due o tre giorni
per fare le cose, ho altro da fare.

Ho uraltra chiamata in linea,
ti faccio chiamare in settimana.

Allora aspetto la telefonata.

Dammi un po' di tempo, la segretaria
ti fisserà un appuntamento.

- Va bene?
- Ok.

Ciao.

Ciao! Che fate voi due qui?

Prendiamo il sole.

Prendo anch'io un po' di sole.

Che fa tuo fratello?

Si sta masturbando.

Mio zio mi ha portato
in un negozio di pornografia.

Ho visto le riviste
più indecenti del mondo.

Tipo?

C'erano tutti i tipi di ragazze
e ragazzi sconci.

- Perché non ti siedi e mi racconti?
- Ma questo è troppo.

E' incredibile quello che sta facendo.

Non badargli, dimmi dei libri.

Sono entrata e ho visto queste ragazze

in copertina con le gambe aperte,
facevano vedere la fica

e poi dei ragazzi tutti nudi

che scopavano le ragazze...
è assurdo!

Ma viene così?

Perché non lo aiuti?

Come va?
Lui non parla, vero?

Non molto bene.

Mi piacerebbe sentirlo,
scommetto che verrà subito.

Guardalo, è bello grande.

Che cetriolo!

Ne vorrei uno così
nel mio letto tutte le notti.

Puoi prenderlo se vuoi.

- Mi senti?
- Sì, ti sente un po'.

Solo non ti può rispondere.

Mi piace.

E' grosso.

Vuoi farlo anche tu?

No, lo faccio solo per il pubblico.

- Vi esibite per i soldi?
- Sì.

Non ne sarei sorpresa affatto.

Non immagini
quello che ho visto l'altra notte.

- Hai visto un bel film?
- Candy Berman si masturbava.

- Era un film.
- L'ho visto.

C'era Rita Marina che scopava
con Jack Nicholson.

E sapevi che Susan Black
si è fatta inculare?

- Da chi?
- Da un giocatore di football.

Che ne pensi? Una bella presa?

Che bacio!

Ehi, senti.

Che diavolo fai?
Potrebbe venire la padrona.

Potrebbe venire la tua ragazza,
smettila.

Tu mettiti giù e stai buono.

Potrebbe arrivare Lidia.

Santo cielo, che diavolo mordi!

- Verrà Lidia.
- Non verrà nessuno.

Lidia non lavora oggi,
c'è zia Tilly.

Potrebbe venire zia Tilly allora.

- E' troppo vecchia.
- Vieni nella nostra stanza dopo.

Va bene.

- Che numero è?
- 117.

Sapevo che non ero vestito bene.

Non era il look adatto a loro.

Dovevo mettermi qualcos'altro,
cercavano un altro tipo di persona.

Non li aspettavo così presto.

Ho chiamato Ray e gli ho detto che
volevo parlargli della nuova serie.

E lui ha detto
che era da queste parti.

E non sapevo che John era con lui,
non potevo prevederlo.

Come facevo a sapere
che era con un giornalista.

Ficca sempre il naso
nella mia vita sessuale.

Dimmi della tua vita sessuale.

Con chi?

Con i tuoi quattro mariti.

Non ricordo un granché del primo.

Ma...

erano tutti uomini d'affari.

Non erano eccitanti come te.

Non erano virili come te.

E non erano sexy come te.

- Non erano giovani come me.
- No, certo.

Anzi, direi che erano
abbastanza vecchi.

Ma mi hanno dato molto.

E quando hai così tanto,
non ti preoccupi di nient'altro.

A parte te.

Comunque avevo una vita sessuale
piuttosto interessante.

Mi piace il tuo corpo, è così morbido.

E' liscio e bellissimo.

Si sta bene qui al sole.

Santo cielo!
Che diavolo succede qui?

Perché non hai avvisato?

Sono venuta a prendere i miei soldi.

- Te li ho già dati.
- Che diavolo combini?

- Lo aiuto per un provino.
- E' ridicolo.

Siediti, devo parlarti.

Io sono una donna,
non sono solo tua madre.

Ho le mie esigenze.

Non sono sulla terra solo per badare
a te e alla tua amica lesbica.

Mi sono lamentata
quando sei diventata lesbica?

Ho continuato a mantenere il bambino?

Ho la mia vita
e io e Joey siamo innamorati.

- Innamorati?
- Sì, è successo in fretta ma è così.

Non ci credo.

Come puoi essere innamorata di lui?

Aiutami a chiudere il vestito.

Ora parliamo da donne adulte.

Tu hai la tua vita.

Io sono sola
e non voglio vivere qui da sola.

Non mi sono lamentata
quando sei diventata lesbica.

Ma io voglio venire qui,

a stare con te.

Ma non puoi,
non pensi alla mia reputazione?

Non puoi vivere qui
con Bonny e il bambino.

Non vivrò più con lei.

Non voglio più essere lesbica.

Joey starà qui?

Rimarrà per qualche giorno.

Posso restare anch'io, allora.

Dobbiamo valutare la cosa,

questo non è un albergo.

Non puoi andare e venire
quando vuoi.

Sono una donna,
ho i miei sentimenti

e le mie cose a cui badare.

E' una decisone delicata.

Che cosa diranno del bambino?

Non possiamo dire che è tuo,
né che è mio.

Possiamo dire che è un cugino?

- Un cugino di chi?
- Di zia Ruthie.

Ma se ha 55 anni.

Mi verrà in mente qualcosa.

Vado giù a prendere l'assegno.

Poi penseremo al da farsi.
Torno subito, Joey.

- Che vuoi?
- Te.

- Che vuoi da me?
- Penso che tu sia bello da morire.

Smettila,
lo sai che ora sto con tua madre.

Puoi stare con entrambe.

Non hai niente da offrirmi e a tua
madre non piacciono queste cose.

Piantala.

Tua madre mi sta aiutando a lavorare
e tu vieni a rompere i coglioni.

Cerchi sempre di prenderle
qualcosa, ti conosco.

Hai dei bei pettorali.

- Hai un bel corpo.
- Piantala prima che torni.

So fare tutto quello
che fa mia madre.

Ci scommetto.

Ma non ci provare con me!
Piantala.

Voglio solo amarti.

- Che c'è?
- Smettila.

Mi piace.

Certo, anche a tua madre,
smettila.

Dove vai?

Sono affari tuoi?

Esco con tua madre.

- Dove andate?
- Usciamo, che ti frega.

- Non sai dove andate?
- A una prima.

- Posso venire?
- No.

Perché no, sono vestita bene.

Pensa al bambino, non puoi portartelo.

Gli ho dato un sedativo,
dormirà per cinque ore.

Ecco perché dorme tutto il giorno!
Perché non l'hai preso tu?

- Perché voglio uscire.
- Non puoi uscire.

- Non puoi venire con noi.
- Vieni qui!

Vieni qui.

Cerchi di mettermi nei guai, vero?

Non sporcarmi i pantaloni.

Così mi sporchi tutto!
Avanti, puliscimi!

- Ti piace?
- Certo che mi piace.

Mia madre è brava come me?

Non sono affari tuoi.

E' mia madre e tu vuoi solo
venire a vivere in questa casa.

- Forse.
- E' così.

Vuoi solo i suoi soldi.

- Forse.
- Ecco.

E' proprio così.

Sono pronta! Tira su la lampo.
Vedi come stiamo bene insieme?

- Perché non posso venire?
- Devi stare a casa a leggere.

Non voglio leggere, voglio uscire.

Avevi detto che saresti venuta
a stare qui e avresti fatto la brava.

Devi rimanere a casa
e badare al bambino.

Sei una mamma ora.

Andrà tutto a meraviglia.

Devi impegnarti molto,
come stavi facendo.

Fai la brava.

Rimani qui e fai la brava,
bevi una tazza di cioccolata.

- Va bene?
- Certo.

Ci vediamo dopo.

Spero che bastino per l'affitto
di sua figlia e di Joey.

Ci sono le telefonate interurbane
di Joey.

Per non parlare dei danni
di sua figlia.

Io credo che basteranno.

La prego di telefonarmi
quando Bonny esce dall'ospedale.

- Non voglio responsabilità.
- Capisco.

- Non è facile per me...
- Ne sono certa.

In questi anni ho cercato
di conquistare l'affetto di Jessie.

Ma lei è malata.

Non ha solo bisogno di affetto,
ma di aiuto.

Crede che io sia superficiale
perché sono urattrice.

- Ho fatto del mio meglio.
- Può darsi.

- Farà degli altri film?
- Spero di sì.

E' difficile da prevederlo...

Ho dei grossi problemi
psicologici.

- Mi sono sposata 4 volte.
- Li abbiamo tutti.

Non è la sola.

Ma ora le cose si aggiusteranno,
Jessie viene a stare da me.

Io sono contenta che vada via.

- Joey è un caro ragazzo.
- Sì, è anche bravo.

- Che intende?
- Abbiamo giocherellato un po'.

Per un paio di giorni.

- Che significa "giocherellato"?
- Fra donne ci si capisce.

- E' uraffermazione ambigua.
- E' la verità.

Dovrei mentirle?
Stiamo chiacchierando da amiche.

Lei mi chiede
di mantenere il suo segreto

e io non posso dirle che mi sono fatta
il ragazzo con cui sta?

- Che significa?
- Che significa? Mi prende in giro?

Le ho chiesto semplicemente
cosa significa che se l'è fatto.

Non c'è molto da spiegare.

Me lo sono fatto, abbiamo scopato.

Abbiamo fatto l'amore,
è tanto difficile da credere?

- Mi sta prendendo in giro?
- Mi vuole insultare?

- E' disgustoso.
- Certo.

Ma ne sentirà delle altre su Joey.

E' uno che si dà da fare lui.

Puoi prendere questa, per favore?

Porti il bambino in una borsa?

Tua madre ti ha detto di smetterla...

Ecco, prendilo.

Vattene via, mostro.

Vai a giocare per terra.

Senti Joey, non ce la faccio
a badare al bambino.

Non ci riesco.

Non è mio, sei tu che l'hai fatto.

E' stato uno sbaglio.

- Puoi tenerlo per due giorni?
- Vattene via.

- Avanti, puoi.
- No, non posso.

Perché non chiedi alla tua ragazza?

- Dov'è?
- E' pazza, ha cercato di uccidersi.

Perché non torni a vivere con lei?
Mi dai ai nervi, tu sei pazza.

No, perché io vivo qui.

Per dare fastidio a me.

- Com'è che ti do fastidio?
- Con questo bambino tra le palle.

Questa è casa mia.

Non è casa tua.

Mi piace qui...

è bello, è grande

e mi trattano bene.

Devi sentirti davvero importante,
vero?

Non è così.

Ho notato il modo in cui vai in giro
da quando sei qui.

Mi salti addosso
quando tua madre è di sopra.

E vieni qui a dire
un sacco di stupidaggini.

Credi che non sappia
perché giri in mutande?

Sei solo una lesbica pazza.

Ti sbagli, non lo sono più.

Questa è la novità della settimana?

Vieni da tua madre
e non sei più lesbica.

Sei in cura?

- Stai facendo una cura?
- Magari puoi guarirmi tu.

Come?

Non è così difficile.

Invece sì.

Perché tu sei davvero pazza.

Perché non sei più lesbica?

O facevi la lesbica
per attirare l'attenzione?

- E' per questo?
- No, perché ho chiuso con gli uomini.

E ora improvvisamente
ti piacciono di nuovo.

Sì, improvvisamente.

Improvvisamente mi piaci tu.

Ti piaccio io?

- E' troppo?
- Vuoi solo mettermi nei guai.

Vuoi che tua madre mi butti fuori.

Oppure vuoi fregarla.

Mia madre è di sopra.

Non saprà che cosa succede qui sotto.

- Hai una bella pelle soffice.
- Ti piace?

Sì, l'adoro.

Non so niente di te,
però mia madre non ti piace.

E poi è troppo vecchia per te.

Perché ti preoccupi?

Lei ti dà i tuoi soldi
e si prende cura di te.

Dovresti ridiventare una star.

Dovrei fare un sacco di cose.

Ma non posso cazzeggiare con te.

Io sono a posto.

Per cosa ti stai preparando?

Che vuoi? Dimmi quello che vuoi.

Voglio amarti.

- Non sarebbe bello?
- Fantastico!

- Tu che scopi me invece di mia madre.
- Facciamo martedì?

- Perché martedì?
- Ci incontriamo sul retro.

Mi prometti che non lo dici
alla mamma o a Bonny?

- Scrivitelo così non lo dimentichi.
- Certo.

Andiamo sopra e facciamolo,
non vorrai aspettare fino a martedì.

Andiamo sopra.

Sei una pazza.

Ti piace la scarpa?

Non mi piace la scarpa,
voglio il tuo cazzo.

E' bello.

Mi sento così sexy!

Ho un grosso stivale tra le gambe,

mi piace cavalcarlo.

Tu non vuoi mia madre,
è troppo vecchia per te.

Tu vuoi me, mi hai sempre desiderata,
fin dall'inizio.

Siamo una coppia perfetta.

Solo tu ed io in questa casa.

E se mi liberassi di mia madre?

Che voleva da te?

Che significa?

- Mi viene dietro.
- Ti viene dietro?

Ti viene dietro.

Lesbica!

Non riesce neanche
a fare bene la lesbica.

Perché non parli chiaro?

Potrebbe essere lesbica.

Mizzi Harris era una ninfomane,
non una lesbica.

E' una via di mezzo
tra una ninfomane e una lesbica.

Metà e metà.

- Vuoi dire che...
- Uraltalena.

Oggi sei una miniera di informazioni.

Che altro hai da dirmi?

Sto cercando di dirti
che non è bene dare scandalo.

L'unico che sa di lei sei tu,

spero che non sarai tu a dire tutto.

Ma le voci circolano, specie qui.

La verità è che molta gente dice

che Jessie
e la figlia di Gloria Savage

frequentano un bar di gay
a Santa Monica.

- In un bar di gay?
- Sempre insieme.

Inseparabili, sera dopo sera.

In un bar di lesbiche.

E' impossibile.

Jessie è selvaggia
ma non fino a questo punto.

Non va nelle??

Non conosce
la figlia di Gloria Savage.

E' frutto della tua immaginazione.

Sei qui per farmi innervsire.

Chi ti ha messo in testa queste voci?

Non lo so.

Sei così preciso sulle voci, ma così
vago su chi le ha messe in giro.

- Sono voci...
- Mia figlia Jessica vive con me ora.

La vedo ogni giorno
e si comporta benissimo.

Anche Joey vive qui.

- Non è una convivenza troppo stretta?
- Non direi, la casa ha 36 stanze.

Una cosa del genere
creerebbe un grosso scandalo.

- Sarebbe meglio evitare.
- Ti sei fissato.

Sembrerebbe
che vuoi provocarlo tu.

Potrebbe essere peggio
di come te lo descrivo.

- Davvero, Sally.
- Che vuoi dire?

Sono stato molto delicato.

Quando si verrà a sapere tutto,
la gente sarà più maliziosa.

Come si viene a sapere tutto?

La gente nota la vita notturna,

gli intrallazzi, ragazze con ragazze.

Non voglio dirti bugie.

Ho avuto problemi con Jessica.

Ma ora va tutto bene e perderò
la pazienza se continui così.

Ti sarei molto grata
se cambiassimo argomento,

non voglio sentire altro.

Non prendertela tanto, Sally.

I ragazzi di oggi sono così.

Fai presto a dirlo tu che non ne hai.

Molti ragazzi di Hollywood
sono particolari.

Non è colpa loro, né la tua,
né di nessuno.

Facile a dirsi, ma come posso
non pensare che è colpa mia?

Non avrei mai dovuto
sposare suo padre.

Era un buono a nulla.

Tutto quello che so è che dovevi
prenderti cura di Jessie,

dovevi mantenerla

e mancano quattro giorni
prima che compia 18 anni.

E' ancora minorenne e io devo
sostenere delle spese enormi.

Non posso mantenere
tutte queste case.

Cara, devi renderti conto

che non sei più
una grande diva internazionale.

Non c'è ragione
di mantenere nè le case,

né questo stile di vita.

Non mi pare che tu abbia
tante offerte di lavoro.

- Sidney...
- Te ne devi convincere.

Ormai sei una diva dimenticata,
ecco come ti definirei.

Eri fantastica,

ma non sapevi recitare.

- Una vera attrice...
- Per quel tipo di film non potevo...

Abbiamo cercato qualcuno
che ti insegnasse a recitare.

Abbiamo provato
con le lezioni, il doppiaggio,

ma non ha funzionato.

Ma lei doveva continuare,
aveva un bel corpo.

Un gran bel corpo,
tua madre era bellissima.

Non puoi immaginartelo,
anche se ne conserva qualche traccia.

Allora era il massimo,
da mozzare il fiato.

Anche a quei tempi
veniva riconosciuto un bel corpo.

- Non aveva rivali.
- Tu adoravi il corpo.

Anche se non sapevo se
quello di un uomo o di una donna.

Avevamo una normale vita sessuale.

Tu ne sei testimone.

Niente ci divideva.

Eravamo innamorati, non avevamo
bisogno di rapporti omosessuali.

A quei tempi nessuno ne aveva.

Sono un fenomeno recente.

So cosa pensi,
non mi sorprende.

Non credo a quello che mi dici.

Per quanto riguarda la casa
abbiamo preso un accordo,

abbiamo scritto che io potevo usarla
come e quanto volevo.

Non mi sono mai fidato di te,
è tutto scritto.

- Chiama l'avvocato e fattelo dire...
- L'avvocato!

Certo, l'avvocato è molto bravo.

- Io non l'avrei mai fatto.
- Per quanto starà lì?

Fino all'ultimo.

- Finché tu...
- Cosa mi tocca fare per i soldi.

Ti dico io cosa devi fare.

Pensavo di vederti a breve,

ma non ora.

Speravo in tempi felici,
ma ho letto i giornali

e sapevo che saresti ricomparsa.

Ho la lista dei soldi
che tu sostieni ti spettino.

E' una cifra davvero impressionante.

Una cifra a cinque zeri
che io ti ho dato dal primo momento.

Non mi hai mai dato 55 mila dollari!

58.025 dollari.

Sono esattamente 58 mila,
guarda tu stesso.

E' tutto qui, punto per punto.

Se non ti dispiace,
parliamo di Jessie.

Non so perché tua madre non è mai
stata capace di fare niente per te.

Meritavi il meglio.

- E non l'ha avuto?
- Ha sposato uomini ricchi.

Hai ragione, papà, ha speso tutti
i soldi che le hai dato solo per sé.

- Vedi? E' una piccola delinquente.
- Non è vero!

- Non darle retta.
- Perché...

Lo sai che da un anno vive da sola?

Ti ha parlato del motel
infestato dalle pulci in cui abita?

- No.
- Non sai molte cose.

Non ti credo, è penoso sentirti
parlare in questo modo.

Tutti devono sapere
quello che succede nella tua vita?

Non voglio litigare davanti a Joey.

E non voglio coinvolgerlo.

Perché non vuoi fargli sapere
quanto sei corrotta?

Senti chi parla! Dov'è Harold,
il tuo compagno di stanza?

Non so dov'è,
ma lui non c'entra niente.

E non è il mio compagno di stanza,
lo sto aiutando da una decina d'anni.

Questo è tutto.

Stai aiutando molto di più Harold
da 10 anni che me e Jessie.

- E' un ragazzo di talento.
- Chissà quanti assegni gli hai dato.

E' un ragazzo con grande talento.

Tutto quello che ha se l'è meritato.

Ha uno stile di vita semplice.

Ma vive sulle tue spalle,
io invece no.

- Parliamone.
- Non possiamo davanti a tutti.

Andiamo nell'altra stanza
e discutiamo da soli.

Immagino che pensi
che sia stupida a stare con Joey.

Ma non ho mai provato niente
di simile prima.

Lui è così diverso, è così...

E' così...

Così come?

E' così giovane, così caldo,

adoro sentirlo accanto a me la notte,
ero così sola.

Idiota! Cosa ti fa pensare
che ti sarà fedele?

Che gliene importa qualcosa di te
alla tua età?

Mi dispiace dirtelo, ma è la verità.

E' il mio gatto.

- Ciao.
- Ciao, Harold.

- Chi è il tuo amico?
- E' Joey, è amico di mia madre.

Ciao Joey, sono Harold.

Siete in casa mia,
vi piace il mio gatto?

- E' bellissimo.
- Non aver paura.

- Allora?
- E' bello vederti.

Anche per me,
i nostri incontri sono urincognita.

Come mai sei venuta da tuo padre?

E' nell'altra stanza con mia madre.

E stanno discutendo, lo so.

- E' probabile.
- Meglio non assistere.

Sono in questa situazione
per colpa di Harold.

Non mi importa se vivi con quest'uomo
o come lo vuoi chiamare.

- Lui è... un ragazzo prodigio.
- Un ragazzo?

Ma se era già vecchio
quando John Barrymore era in fasce!

Non sminuire Harold,
è stato un magnifico sostenitore

e grazie agli sforzi con lui
che sono diventato produttore.

Non hai mai pensato
che sia un pervertito?

Lì ero troppo piccolo.

Ero proprio un bambino.

Eccoci. Ho iniziato allora.

I primi successi.

- Lei è ancora...
- Fa la casalinga, non è più niente.

Ha abbandonato.

Questa è uraltra cosa.

Non ha niente a che vedere
con la mia carriera.

Qui iniziamo a entrare
nel vivo della situazione.

Non parlare male di Harold.

Certo, lui può dipingere
qualsiasi cosa, ha i soldi per farlo.

Io non posso liberarmi di quella casa
al mare, ho bisogno di soldi.

Non so come fartelo capire.

- Sono al verde!
- Lo so che sei al verde.

- Ecco perché...
- Con 36 stanze e una figlia pazza.

E una Cadillac di 18 anni.

Non sono perfetto, Jessica.

Io e te
ci siamo divertiti tanto insieme.

Non è vero?

- Guarda qui.
- Bisogna sempre godersi la vita.

Ogni attimo.

I momenti durante
la lavorazione del film.

- Pensi mai a quei momenti, Joey?
- Sì.

Jessica e io abbiamo vissuto
la maggior parte di quei momenti.

Dammi la casa di Malibù.

Se tu mi prometti
e mi dai la tua parola d'onore

di madre e soprattutto di attrice.

- E di...
- E di donna, sono una donna.

E di donna,

che se ti do la casa,
è l'ultima cosa che faccio,

che non verrai più da me
per soldi o lamentele,

ma solo quando sei felice e quando
ho bisogno di te per una prima.

- Va bene, come vuoi.
- Uraltra cosa.

Non devi spendere
un solo maledetto centesimo

della casa di Malibù per quel Jackie,

o come diavolo si chiama,
che sta lì fuori.

- Joey.
- Esatto, Joey.

Non voglio che neanche uno
dei miei dollari della casa di Malibù

venga speso per lui.

Devi promettermelo.
Spendi i tuoi soldi per lui.

Quelli che guadagni
con gli spettacoli.

I miei soldi!

I miei soldi non bastano
per comprare la lacca.

Lo sapevo che Harold
ti sarebbe stato utile.

- Vedo che hai conosciuto Harold.
- Avanti, Sally.

La colpa è tua.

Ti ho beccato questa volta.

Non so cosa fare con te, Joey.

Non dire stronzate!

Tutta la vita e la dolcezza,
tutta la tenerezza.

Sì, lo sapevi dal primo
momento che vi siete trovati soli.

- Prima Jessie, poi Harold.
- Sei piena di merda.

- Ti prego, Joey.
- Piantala!

Non andare via.

Ho tanto bisogno di te.

Perché sei così freddo?

Ho bisogno di te!
Non significa niente questo?

- Dove stai andando?
- Finiscila!

Ti prego, non andartene.

- Ho bisogno di te...
- Levati.

Lo sapevi che dovevo andarmene,
perché fai così?

Sei pazza, lo sai?

Dove vai?

- Sto uscendo, tutto qui.
- Che significa che esci?

Avevi detto
che saresti stato qui con me.

Chi ti ha comprato tutti i vestiti?

Chi ti ha presentato a tutti?

Chi ti ha tirato fuori
da quella bettola dove vivevi?

Stavo benissimo da solo.

Non ho bisogno di niente.

?? Sto bene così.

Ti prego, rimani.

Rimani, ho bisogno di te.

Per favore.

Non puoi entrare nella mia vita
e poi lasciarmi da sola.

Non farlo!

Grazie di tutto.

Ciao.

Ti prego, Joey, non te ne andare.

Senti, lasciami in pace.

Mi hai rotto.

Rimani, manderò via lei
e sarà tutto come prima.

Tu sei pazza come tua figlia.

Non voglio stare da sola
in questa casa.

Farò una pazzia se te ne vai.

Pensi di aver fatto molto per me,
ma non è così.

Mi hai presentato a due persone.

Per far vedere
che vivi con un ragazzo.

Pensavo di contare di più per te.

Io sono un grande divo,
ho molte cose da fare.

- Tu sei un grande divo? Tu?
- Sì.

Un grande divo?
"Mouse child USA"?

Vaffanculo!

Vaffanculo!

Jessie, hai rovinato tutto!

Ti uccido!

Mi ha lasciato! Hai rovinato tutto.

Lo amavo e mi ha lasciata.

Joey mi ha lasciata,
avevo bisogno di lui, lo amo.

Merda!