All language subtitles for Diabolik-Chi Sei (2023) iTA.Bluray.1080p.x264-Dr4gon MIRCrew_track4_[ita]

VOCE FEMMINILE: Arrivederci.
BAUER: Arrivederci.

Che freddo!

Viene a prendermi mio marito,
dovrai tornare da sola.

Non preoccuparti.

È il mio compleanno,
e ha deciso di darmi qualche attenzione.

Auguri! Beata te che ce l'hai un marito.

Non è che una cena una volta l'anno
sia tutta questa vita.

Io sarò da sola a casa come al solito,
a leggere un libro.

- Isabella, tesoro!
- Oh, eccolo!

Ciao.

(MUSICA DI TENSIONE IN SOTTOFONDO)

- Tanti auguri!
- Grazie, caro.

ISABELLA: Dove mi porti?
MARITO lSABELLA: Al ristorante!

(ROMBO DI MOTORE)

(PIANTO)

(PIANTO)

(PIANTO)

Signora, c'è qualche problema?

Oh, mio Dio...

- Che cos'è successo?
- Aiuto!

BAUER: No, no!
(VERSO DI DOLORE)

(RESPIRAAFFANOSAMENTE)

EVA:
Il pentotal dovrebbe avere fatto effetto.

DIABOLIK:
Ora ci dirà tutto quello che vogliamo.

Diabolik...

DIABOLIK: A che ora hai appuntamento
con la contessa Viendemar?

Alle 10:20.

DIABOLIK: E in quale cassetta di sicurezza
tiene le monete?

Due... zero... uno... nove.

DIABOLIK: Come sei abituata a chiamarla?

Non capisco la domanda.

La chiami per cognome?

BAUER: Signora contessa.

Signora contessa le faccio strada,
la accompagno al salottino,

così potrà aprire la cassetta tranquilla.

Grazie, signorina Bauer.
È sempre gentile.

- Prego.
- Madame.

Grazie.

(MUSICA RITMATA IN SOTTOFONDO)

DIABOLIK: Aspetta.

Ricominciamo.

DIABOLIK: La Bauer ci ha detto
che non è solita usare il salottino 3,

invece per noi è importantissimo
che sia proprio quello.

Quindi che facciamo?

Domattina appena arrivata in banca
lo prenoti.

Prego. Il salottino
è a vostra disposizione.

Poi faccio tutto quello
che ci siamo detti.

Sarò qui fuori.
Per qualunque cosa chiamatemi.

Va bene, grazie, Gabriella.

Ecco, signor Lisard. lo mi aspetto
da lei una valutazione seria.

Serissima, signora contessa.

LISARD: Stupende.

(ROMBO DI MOTORE)

Che è successo?

- Dobbiamo metterle in sicurezza.
- Ma...

Oh...

Aiuto! Mi hanno rubato le monete!

Una Jaguar nera ha lasciato
il vicolo a tutta velocità!

- Hanno rubato delle monete!
- (radio) "Ricevuto, li inseguiamo!"

(SIRENA)

Oh! Oh!

("TI CHIAMl DIABOLIK" DI CALIBRO 35
CON ALAN SORRENTl IN SOTTOFONDO)

(radio) "Convergiamo sul parco cittadino!"

(radio) "Ricevuto!"

("TI CHIAMl DIABOLIK" DI CALIBRO 35
CON ALAN SORRENTl CONTINUA)

(radio) "Stavolta non ci scappano,
gli stiamo addosso!"

- (radio) "Abbiamo il contatto visivo!"
- La vediamo, la vediamo!

(radio) "Eccoli!"

- Hanno svoltato a destra!
- Dai, dai.

(radio) "Bloccate gli ingressi
Nord e Sud!"

(radio) "Non hanno vie di uscita!
Centrale, mandate rinforzi!"

(radio) "Pronti a bloccare
tutte le vie di fuga!"

- Li prendiamo.
- Ci siamo!

- Lo abbiamo perso, maledizione!
- Un'altra volta!

DIABOLIK: Sarà un colpo facile, vedrai.

Facile se tutto va
come abbiamo pianificato.

(MUSICA SFUMA)

Se le sbarre della finestra
non si staccano?

Per ogni imprevisto
troveremo una soluzione.

Le monete della contessa saranno nostre.

Vado a riposare.

Domani è il grande giorno.

Il colpo diventerà realtà.

Ti preparo la maschera da Gabriella Bauer.

Signora contessa, le faccio strada.
Vi accompagno al salottino 3

che ho prenotato apposta per lei,
così potrà aprire comodamente la cassetta.

Grazie, signorina Bauer.
È sempre gentile.

- Prego.
- Madame.

Grazie.

- Ugo.
- Direttore?

Come mai il salottino 3 è chiuso a chiave?

- Mi serve.
- Lo ha prenotato la Bauer.

La Bauer, come mai?

Dice che è una richiesta
della contessa Viendemar.

Ah, la contessa. Benissimo.
Allora farò il mio controllo nel 2.

- Buongiorno.
- Salve.

Da questa parte.

Contessa.

Qui.

Andate.

(BRUSIO lNDISTINTO)

(CAMPANELLO)

- Buongiorno, mi dica.
- Sono l'idraulico.

- Non abbiamo chiamato un idraulico.
- Abbiamo ricevuto una chiamata.

Attenda un attimo.

(URLA)

Mani in alto! Questa è una rapina!

Tu! Vai! (urlando) Vai!

A terra!

(PIANTO)

A terra!

Allora, voi sapete cosa fare.
Casse e cassaforte.

Vai a vedere nelle altre stanze.

- Muoviti!
- Vai! Muoversi!

Apri la porta. Apri!

- A terra!
- Sì, non fatemi niente.

Tutti a terra! Che hai lì?

Giovanotto, non si permetta
di toccare le mie monete, è chiaro?

(URLANO)

Non muovetevi! Giù!

(PIANGE)

(NON UDIBILE)

- Vai! Muoviti!
- Veloce! Avanti!

Ah, ah, ah, ah, non è una buona idea.
Credimi, non è una buona idea.

RAPINATORE: Hai dei capelli
rossi bellissimi, tesoro. Come ti chiami?

Indietro.

RAPINATORE: Sì...

RAPINATORE: Fermi.

Che fai, verme?

(URLA)

- Perché spari?
- Ha spinto l'allarme!

Tu invece di dirmelo spari?
Forza ragazzi, andiamo via.

Via, via, via!

(SIRENE)

Fermi!

(MUSICA lNCALZANTE IN SOTTOFONDO)

Maledetti!

(VERSO DI DOLORE)

- Luca! Alzati!
- Martin, vieni via!

- Martin!
- Vieni via!

- Vai! Vai!
- Vai!

(SIRENE)

(SIRENE E SPARI)

- Se fanno parlare Luca, siamo fregati.
- lnfatti speriamo che muoia.

- Che dici?
- Preferisci andare in galera?

(IN CORO) # Gira, gira, gira la ruota #

# Gira, gira su per la salita #

Loris spara alle gomme dello scuolabus.

- Ma ci sono i bambini!
- Spara!

- Spara!
- Ci penso io.

(URLA)

State giù, bimbi!

Via da lì!

GINKO: Non si fermano neanche
davanti ai bambini che vanno a scuola.

PALMER: Stanno terrorizzando la città.
GINKO: Morti e feriti ogni volta.

È la terza rapina in un mese,
non abbiamo indizi.

Siamo sicuri che siano
sempre gli stessi criminali?

Non c'è alcun dubbio, stessa corporatura,
stessa spietatezza.

Allora perché non troviamo niente?

Perché sono in gamba e molto organizzati.

Ora che ne abbiamo preso uno,
forse scopriremo chi sono.

Speriamo.

Ha un polmone perforato,
non può dirvi nulla.

Beh, se non può parlare con noi,
ci sarà qualcuno che lo riconoscerà.

- Fai venire un fotografo.
- Sì, ispettore. Andiamo.

("LO NON SONO QUl" DI PIVIO
E ALDO DE SCALZl CON RAIZ IN SOTTOFONDO)

- Conoscete quest'uomo?
VOCE MASCHILE: Mai visto.

- No.

Voi?

Voi lo conoscete?

("LO NON SONO QUl" DI PIVIO
E ALDO DE SCALZl CON RAIZ CONTINUA)

- Lo conosci?
- No.

No.

Ci dispiace, sergente.
Nessuno l'ha visto da queste parti,

non possiamo aiutarvi.

- Grazie.
- Prego, sergente.

("LO NON SONO QUl" DI PIVIO
E ALDO DE SCALZl CON RAIZ CONTINUA)

(FISCHIO)

AGENTE: Conoscete quest'uomo?

- Sono Palmer. Passatemi Ginko.
- (radio) "Subito."

- Che succede?
- L'abbiamo trovato.

GINKO (radio): "Dimmi, Palmer."
- lspettore, è stato riconosciuto.

È Luca Coen, abita con la moglie
a Vicolo degli Armaioli, 13.

SIG.RA COEN:
Ispettore, io non sapevo niente,

per me mio marito è un uomo onesto,
che ogni mattina lavora in officina.

- Anche ieri...
- Mi state dicendo,

che non vi siete mai chiesta
da dove provengono tutti i soldi?

Quali soldi? Ho visto solo
la busta paga, mai un soldo in più.

Mi parli delle sue conoscenze.
Chi sono i suoi amici?

- Chi frequenta?
- Amici?

Io e Luca siamo sempre soli.
Al massimo dei colleghi del lavoro.

Signora Coen, vostro marito ha parlato,
e ci ha detto che voi sapete tutto.

La recita che state facendo
è completamente inutile.

È impossibile
che Luca possa avervi detto questo.

Ispettore, io non so niente.

Palmer, accompagna la signora alla porta.

Sì, subito, ispettore.
Signora, venga.

- Arrivederci.
- Arrivederci, restate a disposizione.

("LA NOTTE DI GINKO"
DI PIVIO E ALDO DE SCALZI IN SOTTOFONDO)

(MUSICA SFUMA)
(TELEFONO SQUILLA)

- Pronto?
ALTEA: "Ginko?"

Altea, è bello sentire la tua voce
in giorni così tristi.

ALTEA: "Ti riferisci alla sanguinosa
rapina che avete avuto a Clerville?"

- Hai saputo?
ALTEA: "Purtroppo sì."

Ha perso la vita la contessa Viendemar.

- È vero, la conoscevi.
ALTEA: "Già."

Eravamo amiche,
tornava spesso nel Beglait.

ALTEA: "Era originaria di qui."

È orribile quello che sta accadendo
in questa città.

GINKO: "Questa banda
sta spargendo troppo sangue."

Sono famelici, spietati...
più di Diabolik.

GINKO: "Devo fermarli."
- Sono sicura che riuscirai a prenderli.

Lo spero.

ALTEA: "Tra pochi giorni
ci saranno i funerali della contessa."

Verrò a Clerville.

- Mi manchi.
- Anche tu.

(SCATTO DELLA SERRATURA)

(LA PORTA SI CHIUDE)

Mi ucciderete, vero?

EVA: Che facciamo della Bauer?
- Dobbiamo liberarcene.

Non vorrai ucciderla.

Anche se parlasse con la polizia,
a noi che cambierebbe?

Come vuoi. Liberiamola.

Preparo il cloroformio,
si sveglierà lontano da qui.

Hanno preso uno dei rapinatori.

DIABOLIK: È in coma, ma forse la moglie sa
chi sono i suoi complici

e dove si nascondono.

Qui però dice che la polizia ha rilasciato
la moglie perché non sa nulla.

E se ha mentito?

Sorvegliamola,
potrebbe condurci al bottino.

Vuoi ancora le monete della contessa?

Non solo.

Hanno fatto tante rapine, Eva.

Potremmo mettere le mani
su più di 500 milioni.

C'è scritto
che abita in Vicolo degli Armaioli.

È una strada sordida.

Sì, in quella strada ci sono degli
alberghetti per coppie clandestine.

Giulio Bruner

e la sua giovane amante

possono prendere una camera
in uno di questi.

("LA MIA SOLAATTRAZIONE"
DI PIVIO E ALDO DE SCALZI IN SOTTOFONDO)

Questa camera è orrenda.

Mai visto niente di più squallido.

Poi senti che cattivo odore?

Hai ragione.

("LA MIA SOLAATTRAZIONE"
DI PIVIO E ALDO DE SCALZI CONTINUA)

- È veramente orribile.
- Lo so.

Ma siamo davanti alla casa di Elisa Coen.

DIABOLIK: Da qui possiamo osservare
ogni suo movimento.

EVA: Mentre aspettiamo che esca di casa

che vorresti fare in questo hotel
per coppie clandestine?

Ginko ci ha fatto appostare qua,
ma lei non fa niente.

Sono le 10.

Prendo da mangiare, poi ti do il cambio.

No, portami su qualcosa,
preferisco stare qui.

Non voglio incrociare i clienti
dell'albergo. Li arresterei.

Calmati, siamo sotto copertura.

Sì, ma quando è finita 'sta storia,
torno qui e li sbatto tutti dentro.

Eh, come vuoi.

È molto grave,
potrebbe non svegliarsi più.

("LA MIA SOLAATTRAZIONE"
DI PIVIO E ALDO DE SCALZI CONTINUA)

- Novità?
- No, niente, è appena rientrata.

La solita routine.

La stessa vita tutti i giorni.

Forse lei non c'entra niente.

Aspettiamo.

- Dottore!
- Sì?

Il paziente della stanza 3 è morto.

(TELEFONO SQUILLA)

Ginko.

Grazie.

Luca Coen è morto.

Questo non ci voleva Ispettore,
non troveremo più gli altri.

Non è detto. Avvertiamo Elisa Coen,
vediamo come reagisce.

(MUSICA RITMATA IN SOTTOFONDO)

È uscita di nuovo.

Esce tutti i giorni a quest'ora.

Potremmo smettere di seguirla.

Tanto va a fare la spesa.

Ogni giorno forse è quello buono.

Auto numero 10, la donna sta venendo
verso Via Warter.

Ricevuto.

Eccola.

Tocca a me pedinarla.

Aspetta, sta prendendo un taxi.
Sali, la seguiamo in auto.

(SCATTl DI MACCHINA FOTOGRAFICA)

Auto 10 a Centrale.

(radio) "Vi riceviamo, dite."

Elisa Coen è entrata in una villetta
a Viale dell'Aeroporto, 72.

- Ricevuto.
- Controlla chi ci abita.

Subito.

Forse ho ragione, Elisa Coen
è in contatto con la banda.

A Viale dell'Aeroporto, 72
abita l'avvocato Diego Manden.

Trova tutte le informazioni
su questo avvocato Manden.

Subito, ispettore.

Hai visto Diego, ho sostenuto
un interrogatorio senza tradirmi.

Sei stata proprio in gamba, Elisa.

Quando ho letto che sei stata
rilasciata perché estranea ai fatti

mi sono sentito molto molto sollevato.

In questi giorni sono stata tranquilla,
quasi sempre chiusa in casa.

Ma ora Luca è morto e ho bisogno di soldi.
La sua parte mi spetta.

L'avrai.

L'avrai, ma...

non adesso. Sarebbe un'imprudenza.

La nostra forza è stata quella
di non toccare il denaro delle rapine.

Non voglio cambiare sistema adesso.

Tra due o tre mesi potrò darti qualcosa.

Sei pazzo? Mi spettano 100 milioni
e devo vivere in miseria?

Cercati un lavoro.

Ti ricordo che io ho sposato Luca
perché non volevo più lavorare.

Si tratta di poco tempo. Dai

Puoi anche sacrificarti un po'.

Non voglio più lavorare, lo sai benissimo.

Ti chiamo un taxi.

A proposito...

non avvicinarti più da queste parti.

Potrebbe essere pericoloso.

DIEGO: Pronto? Un taxi, per favore.

- Ispettore, ho le informazioni su Manden.
- Bene, sentiamo.

Ufficialmente non risulta nulla.

Frequenta qualche piccolo criminale,
ma sono i suoi clienti

quei pochi che ha,
perché è di scarso successo.

Mm.

Conduce una vita modesta,
ha ereditato la sua villa

frequenta sempre un Night, il Venus
e si vede con una spogliarellista.

Da come lo descrivi,
sembra un tipo piuttosto squallido.

Direi un uomo qualunque, normale.

E se non lo fosse?

Se furbamente mascherasse rapine
e delitti con una vita mediocre?

Questo è venuto fuori dalle
mie ricerche. Perché lo sospettate?

Non lo sospetto, Palmer.
È uno scrupolo.

Dobbiamo controllare tutto
e dobbiamo perquisire quella villa.

Non otterremo mai un mandato,
non abbiamo nulla contro quell'uomo.

- Esce tutte le sere? - Sì,

tutte le sere
verso mezzanotte arriva al Night.

Vede lo spettacolo
e sta con la ragazza fino all'alba.

Devo entrare in quella villa
e devo farlo stasera.

E non ottenendo una perquisizione
ufficiale, lo farò da solo.

- Vengo con voi. - No Palmer,

la responsabilità deve essere mia.

- È pericoloso!
- Mi servite altrove.

In che senso?

Vi piace lo spogliarello?

(MUSICA SENSUALE IN SOTTOFONDO)

(BRUSIO lNDISTINTO)

(APPLAUSl)

Bravissima e bellissima,

come sempre.

È sempre la stessa cosa,
vieni praticamente tutti i giorni.

(BRUSIO lNDISTINTO E RISATE)

DIEGO: Non ti fa piacere?

Certo, certo...

Sei una tigre in scena.

Ispettore, l'avvocato si
sta intrattenendo con la ballerina.

- Via libera.
GINKO: "Perfetto, avrò tutto il tempo."

È pericoloso.
Non volete che vi accompagni?

GINKO: "No, Palmer,
sorveglia la situazione."

Dobbiamo essere certi che l'avvocato
rimanga lì per un po'. lo vado solo.

La chiamata è arrivata, devo andare.

So che è inutile chiedertelo,
ma sei sicuro di quello che stai facendo?

Se questo avvocato non c'entra niente,

metti a rischio la tua credibilità
solo per uno scrupolo.

No, Altea, ho deciso, devo fermarli.

E non posso stare troppo alle regole

sarebbero sempre in vantaggio.

ALTEA:
Sono preoccupata. Posso aspettarti qui?

GINKO:
La tua scorta non si farà delle domande?

È tardi, perché non scende?

Il nostro dovere è aspettare.

Sono uomini fidati
che mi seguono ovunque da anni.

Non mi venderanno alla stampa locale.

Eh, lo spero.

Perché la duchessa di Vallenberg
che sta con un semplice poliziotto...

Tu non sei un semplice poliziotto.

Tu sei Ginko, il migliore.

Non la pensano tutti come te.

Sai qual è l'unica cosa
che cambierei di te?

Sentiamo.

Dovresti avere in amore il coraggio
che hai nel combattere il crimine.

E tu? Ce l'hai?

Sì.

Sono contento che mi aspetti.

Non vedo l'ora che torni.

Devo andare.

A dopo.

(MUSICA DI TENSIONE IN SOTTOFONDO)

(GEMITO)

EMILIO: Che succede?
MARTIN: Ne è entrato un altro.

LORIS: Dannazione.

Venite a vedere chi è.

LORIS: È Diabolik!
MARTIN: Pensavo fosse un altro poliziotto.

- Che ci fa qui?
LORIS: Voleva fregarci il bottino.

EMILIO: Meno male che siete saliti.

Da sotto non li avremmo sentiti entrare.

MARTIN: Li hai stesi entrambi, bel colpo.

- Fermo, Martin. Che fai?
- Che faccio?

Li ammazzo prima che si sveglino.

Non vorrai avere a che fare con Diabolik!

No.

Ma non fare mosse azzardate.
Spari solo quando te lo dico, ricordi?

Vai.

Prima Ginko, poi Diabolik.
Ma che significa?

- Che è ora di cambiare aria.
- Ci hanno scoperti?

Non credo. Avevano dei sospetti
e sono venuti a vedere.

Se pensavano che fossimo di sotto
si sarebbero comportati diversamente, no?

Ginko non sarebbe venuto da solo
e ci avrebbe fatti arrestare.

- Diabolik ci avrebbe uccisi.
- Dobbiamo comunque cambiare aria.

- Subito.
- I soldi sono nella cassaforte

e l'avvocato ha le chiavi.

Sta con la ballerina,
chissà quando torna...

Se l'ispettore sparisce,
avremo la polizia addosso.

Non prima di domani mattina.

Aspettiamo l'avvocato
prima di prendere decisioni.

Nel frattempo stiamo giù
e stiamo tranquilli.

E questi due?

Questi due li leghiamo in cantina.

Cerca qualcosa in garage per legarli.
Levategli le armi.

(MUSICA RITMATA IN SOTTOFONDO)

Buonanotte, avvocato. A domani.

Buonanotte.
Sveglia! È ancora presto!

Buonanotte, signore.

(ROMBO DI MOTORE)

Dove sono adesso?

In cantina,
non c'è pericolo che si liberino.

Chi lo dice?
Con Diabolik tutto è possibile.

Dobbiamo uccidere lui e l'ispettore!

Sì, esatto. Poi ci dividiamo i soldi
e andiamo via subito.

Forse non hanno tutti i torti, avvocato.

EMILIO: Quei due sono pericolosi
e non sappiamo che sa la polizia.

Forse la cosa più saggia
è dividersi il bottino

e chiudere tutto
prima che sia troppo tardi.

Calma.

Dobbiamo restare calmi.

Niente mosse avventate.

A proposito...

c'è un tizio che mi segue
dal locale, ha l'aria di uno sbirro.

DIEGO: Vedrai che è ancora lì
al cancello a sbirciare.

(GEMITO)

(SUSSULTO E GEMITO)

La testa...

(GEMITO)

(GEMITl)

Diabolik...

- Ginko?
- Che ci fai qui?

DIABOLIK:
Stavo per farti la stessa domanda.

Hanno preso anche te.

Un mio poliziotto sa che sono qui.
Farà irruzione

e sarete tutti spacciati...

loro e anche te.

MARTIN: Scendi!
PALMER: Non ti conviene,

sono un poliziotto, lasciatemi andare!

- Palmer... Palmer!
- Il tuo poliziotto?

- Palmer!
- lspettore!

(VERSO DI DOLORE DI PALMER)
- Lasciatelo stare, vigliacchi!

Vuoi?

(SPUTO)

Allora...
ora ti faccio una semplice domanda.

E se non dirai la verità...

lui...

- ti ammazzerà come un cane.
GINKO: Lui non sa niente, interrogate me!

Arriverà il tuo momento, ispettore.

Arriverà, ma non ora.

Scusa per l'interruzione.

Chi sa che siete qui?

- Tutti.
- Tutti?

PALMER: Tutti lo sanno.

- È un'operazione ufficiale di polizia.
- Ah...

Sei un bel bugiardello.

Se è come dici tu, se questa è
un'operazione ufficiale di polizia

perché il tuo ispettore è entrato
come un ladro in casa mia?

EMILIO: Giusto.

(RISATINE)

Vi ho detto la verità.
Tra poco i miei colleghi saranno qui,

tutto il commissariato sarà qui,
non avete scampo.

I bugiardi non ci servono.

È vero. È vero.

Allora facciamolo fuori.

Ehi...

- Ciao, ciao.
- Ciao.

Sparagli.

"Pum"!

"Pum"!

"Pum"!

- Ispettore!
- Sergente!

È stato un onore lavorare per voi!

No!

Non possiamo restare in quel posto
con quei due per troppo tempo.

Sono roba che scotta.

Dobbiamo dirlo al capo.

- Bisogna fare fuori anche loro.
- Sì, e noi dobbiamo sparire.

Prima l'avvocato deve darci
i nostri soldi.

Prima li facciamo fuori, meglio è!

- Ha ragione Martin. Perché no?
- Non sappiamo troppe cose.

Dobbiamo cercare di farli parlare!
Per esempio, che sa la polizia?

- Allora uccidiamo Diabolik.
- Eh...

Non capite? Diabolik può portarci
a ricchezze inimmaginabili!

E tu sai come farlo parlare?

- Non lo so.
- Non lo sai?

Devo pensarci!

DIEGO: La notte porta consiglio.

Ginko?

Ginko?

Amore?

Amore?

Buongiorno, sono Altea Von Waller
vorrei parlare con l'ispettore Ginko.

Non si è presentato stamane?
Allora... posso parlare con Palmer?

Neanche lui?

Grazie.

Rumore di passi

L'avvocato non c'è. Dov'è?

In Tribunale. Aveva un'udienza.

E ci lascia soli con quei due?
Non doveva interrogarli?

Imbecille, se non si presentava,
avrebbe destato dei sospetti.

- Presa!
- Basta con 'ste carte, idioti!

Non permetterti.

Signori, non è il momento
di litigare, è chiaro?

Chiaro.

- È chiaro?
- È chiaro.

Bene.

Non voglio aspettare i comodi
dell'avvocato.

Sono d'accordo.

I soldi nella cassaforte del capo
ci bastano. Dividiamoceli e andiamo.

- E prima facciamo fuori quei due!
- Li abbiamo lasciati vivi troppo.

Sono d'accordo con voi.

Più tardi parlo con l'avvocato
e sistemo la faccenda.

Fino a quel momento ci atteniamo
ai piani e stiamo tranquilli.

È chiaro?

- Bene.
- Fai pure.

Ma Diabolik e Ginko
entro oggi devono crepare!

MARTIN: Un'altra notte con loro
non dobbiamo passarla.

EMILIO: lnfatti. Andiamo di sopra.

Non mi sarei mai immaginato
che morissimo insieme.

Mi pesa meno morire
sapendo che morirai con me.

Che eroico spirito di sacrificio.

Il mondo sarà un posto migliore
senza Diabolik.

Mm...

Sei disposto a morire
per la legge e il bene pubblico?

Sono motivi più che sufficienti.

Mm.

E tuo padre non c'entra?

- Mio padre?
- Sì, tuo padre.

Il giudice corrotto morto in galera
quando eri solo un ragazzino.

Per questo sei ossessionato?

Vuoi rimediare ai suoi errori?

Come sai di mio padre?

Ho fatto delle ricerche su di te.

Il processo a tuo padre
era su tutti i giornali.

Anch'io ho indagato su di te
e non ho trovato niente.

Nessun nome, nessuna famiglia,
era come se non esistessi.

Ho passato tutto questo tempo
a dare la caccia a un fantasma.

Però ora stiamo per morire.

Potresti dirmi la verità...

Diabolik.

Chi sei?

Io non so chi sono.

(URLA)

VOCE FEMMINILE:
Il mio bambino! Il mio bambino!

VOCE MASCHILE: La scialuppa!

VOCE FEMMINILE: Moriremo tutti!

VOCE MASCHILE: Aiuto!

DIABOLIK: Mi hanno detto che c'era stata
una tempesta quella notte.

All'alba il mare si era calmato.

Qualcosa galleggiava al largo.

Ohi!

C'è una barca!

Ci sono dei naufraghi!

UOMO: Sembrano tutti morti.

Infatti... sono tutti morti.

(PIANTO DI NEONATO)
Aspetta... C'è un bambino!

(PIANTO)

È vivo!

Quel bambino ero io.

Penso sempre a quell'isola...

rocciosa e cosparsa di casette.

DIABOLIK: Era abitata da poche persone
provenienti da tutto il mondo.

(PARLA IN LINGUA STRANIERA)

Ehi, ragazzo...

DIABOLIK: Nessuno di loro si occupava
di me, non mi diedero neanche un nome.

Vivevo in una casa e poi un'altra
tra l'indifferenza di tutti.

Facevo esperienze di tutti i tipi

e fortificavo il mio corpo.

DIABOLIK: Mi tuffavo dagli scogli.

DIABOLIK:
Raggiungevo profondità sempre maggiori.

DIABOLIK: Scalavo la montagna rocciosa.

DIABOLIK: Esploravo le grotte.

Ho imparato le lingue
che si parlavano sull'isola.

E quando ero ancora un bambino

quegli uomini si interessarono a me.

Mi insegnarono a leggere e a scrivere.

Chi era quella gente?
Perché era lì?

L'ho capito dopo qualche anno.
L'isola apparteneva a un certo King,

capo di una grossa organizzazione
che operava in tutto il mondo.

Contrabbandava oro, pietre preziose

droga, soldi, armi, quadri...
e ricettava gioielli.

Tutti quegli uomini lavoravano per lui.

Ho imparato tutto da loro.

Il dottor Lopez faceva
le plastiche facciali ai ricercati

che dovevano cambiare volto.

C'era il professor Wolf, il chimico

che studiava una nuova lavorazione
della plastica.

Stai attento, mi raccomando.

Una goccia di troppo
e la sostanza diventa corrosiva.

O più efficace.

Fai quello che ti dico.

E poi c'era Chen Fu,

un uomo che metteva i brividi.

CHEN FU: Morire o vivere...

(PARLA IN LINGUA STRANIERA)

DIABOLIK:
Grande esperto di veleni e droghe.

Vedi? Ancora qualche secondo
e il topo è morto.

Vedremo in seguito
che in nessun modo da un'autopsia

potremo dedurre come sia morto.

Il veleno non lascia alcuna traccia.

Però forse se gli iniettiamo
solo metà dose, non morirà,

ma perderebbe la volontà.

Forse.

L'ingegner Suanda era esperto in motori.

Progettava modifiche
ai motori e alle carrozzerie

creando trucchi e nascondigli introvabili.

Ecco. Così dovrebbe funzionare.

SUANDA: Vogliamo provarla, ragazzo?

Spingi il pulsante.

Ragazzo, il pulsante.

Guarda che finiamo trafitti!
Il pulsante, ragazzo!

Va bene
che i miei trucchi sono perfetti...

ma il sangue freddo...

davvero non ti manca, ragazzo.

Invece Dempur era un bravissimo
tagliatore di pietre preziose.

Conosceva tutte le pietre nobili
e le amava profondamente.

DIABOLIK:
Ha insegnato ad amarle anche a me.

E poi c'erano meccanici, marinai,
falsari, guardiani, soldati...

Avevano avuto problemi con la giustizia

e avevano trovato in quel luogo
un posto sicuro.

Avvocato Randen, Tanden... No.

Avvocato Linden...

Avvocato...

Avvocato...

Avvocato Diego Manden.

Eccolo, è lui.

- Buongiorno.
- Buongiorno.

Devo andare subito
in Viale dell'Aeroporto.

Le ricordo che alle 14 ci sono i funerali.

Faremo in tempo. Andiamo.

NICOLAS: Come vuole, duchessa.

ALTEA: Qui, fermiamoci qui.

Procederò per un pezzo a piedi,
non voglio che mi vedano.

Ma è pericoloso.

Preferisco vedere da vicino,
non discutere.

Come vuole, duchessa.

Theo, fammi scendere, per favore.

Ma perché devi obiettare?
Conosci la duchessa.

THEO: Alla fine fa quello che vuole lei.

Ma che fa?

NICOLAS: Ma è matta?

Speriamo che non ci fa passare dei guai.

DIEGO: Emilio, che hai?

Non tengo più gli altri sotto controllo.

Vogliono la loro parte e quei due morti.

Va bene.

Hanno ragione.

Forse è inutile provare a interrogarli

è meglio liberarsene
e sparire con i soldi che abbiamo.

- Datemi il tempo di organizzare tutto.
- Organizzare cosa?

Li uccideremo di sicuro,

ma dobbiamo fare in modo
che non ci siano conseguenze né per voi,

né per me.

Vivi sono più pericolosi che morti,
su questo siamo d'accordo?

Bene. Allora quali conseguenze
peggiori possono esserci?

Così, per capire.

Per esempio...

essere ricercati per l'omicidio del
poliziotto più importante di Clerville.

I ragazzi non passeranno
un'altra notte con loro.

DIEGO: Fammi pensare, Emilio!

Allora pensa! Pensa...

perché abbiamo Ginko e Diabolik
in cantina.

Entro stanotte devono essere morti!

King veniva pochissimo sull'isola.

Io lo avevo solo intravisto.

DIABOLIK: A volte mi soffermavo a guardare
la sua villa impenetrabile,

immaginando
che cosa vi fosse al suo interno.

DIABOLIK: Avevo circa vent'anni
quando mi convocò nel suo ufficio.

KING: Vieni avanti.

Non avere paura.

Io non ho paura.

KING: Lo vedo.

I miei uomini ti descrivono
come un essere eccezionale.

Sai fare tutto quello che sanno fare loro

e loro sono molto in gamba.

Ho imparato tutto.

Già.

E ora il professor Wolf mi dice...

che passi giorno e notte
nel laboratorio di chimica.

Siediti.

Parlami di queste maschere
di plastica a cui stai lavorando.

Sto facendo degli esperimenti...

per rendere la plastica più sottile
e trasparente come la pelle umana.

Però sono ancora lontano dal successo.

Quindi si potrebbe cambiare aspetto

senza bisogno
di un'operazione del dottor Lopez?

Esatto.

Prosegui i tuoi studi
senza badare a spese.

Avrai tutto quello che vuoi.

Torno sull'isola
una volta ogni tre mesi circa.

Mi sembra un tempo sufficiente per te

per continuare a lavorare in tranquillità.

Mi aspetto un rapporto dettagliato
sui tuoi progressi.

- Arrivederci.
- Arrivederci.

(TV) "Amici telespettatori, buongiorno.

Siamo collegati in diretta
con il cimitero di Clerville,

dove da pochi minuti
è terminata la cerimonia funebre

in onore della contessa Viendemar."

Tra gli intervenuti,
anche Altea Von Waller,

la duchessa di Vallenberg.

È giunta da Lusten,
la capitale del regno del Beglait

per salutare un'ultima volta
la sua cara amica.

Che può dirci in onore della memoria
della contessa Viendemar?

La contessa,
oltre a essere una cara amica,

era anche una donna eccezionale,

intelligente e unica.

È morta cercando di proteggere
delle preziosissime monete

che appartenevano alla sua famiglia

e che gli spietati rapinatori
volevano rubarle.

(TV) "Anche a me una volta

hanno rubato una collana
a cui ero molto legata

e ho sofferto tanto.

In quell'occasione ero con la
truccatrice più brava di Clerville.

Mi piacerebbe
rincontrare quella truccatrice."

- "Grazie, duchessa."
- "Mi permetta di aggiungere una cosa."

"Ah, certo, prego."

Volevo solo dire che io resterò qui

a pregare
sulla tomba della mia cara amica...

fino a notte.

Ho studiato tanto.

Per la prima volta
lo facevo con un obiettivo preciso,

dimostrare a King di che cosa ero capace.

DIABOLIK: Un anno dopo, ero pronto
a mostrargli il frutto del mio lavoro.

È incredibile! Potresti riprodurre
anche i volti di persone esistenti?

Credo di sì, ho fatto già una prova.

Perché non me la mostri?

È ancora presto, voglio che sia perfetta.

Nemmeno una madre, un fratello o una
moglie devono vedere la differenza.

So che nessuno riesce a leggere
i tuoi appunti, li scrivi in codice.

Questa invenzione sarà solo mia.

Capisco.

Però la tua invenzione mi interessa.

Consegnami la formula delle maschere

e ti farò diventare il mio braccio destro.

Significa
che in mia assenza sarai tu il capo.

Voglio mostrarti i miei segreti.

Vieni con me.

Sei la prima persona che entra qui dentro,

a parte me, ovviamente.

Ti considero già il mio uomo di fiducia.

(SCATTO DELLA SERRATURA)

KING: Tutti nell'isola sanno
che sono un uomo molto ricco,

ma nessuno immagina quanto.

Oro, opere d'arte e denaro
di tutte le parti del mondo.

Gioielli e pietre preziose.

Ma la ricchezza non mi basta più.

Voglio il potere.

Con questi impianti posso
controllare gli abitanti dell'isola,

ascoltare quello che si dicono

e controllare la superficie
e la profondità del mare.

Nessuno può avvicinarsi
senza essere visto.

Né può fuggire.

E questa è Diabolik.

Una pantera nera...

L'ho uccisa io con le mie mani,
l'ho fatta imbalsamare.

Questa bestia
seminava il terrore nell'isola.

Era astuta e feroce.
(RUGGITI E URLA)

KING: Attaccava di notte,

e il suo manto nero
la rendeva invisibile al buio.

Si avvicinava silenziosa alla sua vittima

e le piombava addosso
senza che lei se ne accorgesse.

(RUGGITI E URLA)

I suoi denti erano coltelli affilatissimi.
(RUGGITO)

Colpiva e fuggiva
con la rapidità di un fulmine.

Molti ci hanno provato.

Ma solo io sono riuscito a ucciderla.

La conservo come simbolo del mio potere.

Da qui si accede a una grotta marina
dove è nascosto il mio sommergibile.

Posso sparire in qualunque momento
senza che nessuno se ne accorga.

Allora, accetterai la mia proposta?

Mi svelerai le tue scoperte?

Va bene, ti consegnerò le formule.

Bravo.

Sapevo che avresti accettato.

Non sei uno stupido.

(MUSICA RITMATA IN SOTTOFONDO)

EVA: Duchessa.

(MUSICA SFUMA)

ALTEA:
La più brava truccatrice di Clerville.

Avete ricevuto il mio messaggio.

Come vi avevo detto, se aveste avuto
bisogno di me, bastava chiamarmi.

Giusto.

In questo caso io ho bisogno di voi,

ma anche voi avete bisogno di me.

Che cosa significa?

Preferisco parlare guardando negli occhi

il vero volto
della persona che ho davanti.

Piacere. Eva Kant.

Ti stai chiedendo
dove sia finito Diabolik.

- Io so dov'è.
- Parla.

Il mio uomo è con lui.

So dove sono tenuti prigionieri,

ma da sola non saprei come liberarli.

Ti chiedo aiuto, Eva Kant.

Le cronache mondane
ti descrivono come una donna single.

Chi sarebbe il tuo uomo?

L'ispettore Ginko.

Che cosa?

E ti sei fidato di un uomo del genere?

Sei perspicace, ispettore.

No, sono un poliziotto
e conosco i criminali.

So che prima o poi
loro decideranno di ucciderci.

Siete tutti uguali.

Io non sono come loro.

Può darsi.

Ma non sei certo migliore.

Comunque, in un primo momento...

sì, mi sono fidato.

Poi una sera ho fatto tardi
nel laboratorio di Wolf,

e ho sentito qualcosa
che non dovevo sentire.

Ci darà la formula,
non mi fermerà più nessuno.

Vi siete fidato di lui?

Quel ragazzo è pericoloso.

La sua ambizione non conosce limiti.

Per chi mi hai preso?

KING: Appena avrò la formula lo ucciderò.

EVA: Che distanza c'è
tra la fine del vialetto e la villa?

ALTEA: Cinquanta metri, forse di più.

La vegetazione del giardino com'è?

Qua in fondo ci sono delle piante.

Ci si può nascondere dietro alle siepi?

Sì, penso di sì.

Accendi ora.

Va bene.

Uccideteli.

Sparate a Diabolik
con la pistola di Ginko...

e uccidete l'ispettore
con il pugnale di Diabolik.

Così sembrerà
che si sono ammazzati a vicenda

e nessuno cercherà noi.

Bella pensata.

Manda Loris giù a fare il lavoro.

Quando dividiamo il bottino?

Quando avrete portato via da qua
i corpi di Ginko e Diabolik.

Quella notte sapevo che King
sarebbe stato impegnato fino a tardi

in una riunione con i suoi uomini.

DIABOLIK: Fu facile trovare l'imboccatura
della sua grotta segreta.

DIABOLIK: Volevo rubargli tutto
e fuggire con il sottomarino.

DIABOLIK: Il destino gioca brutti scherzi,

e per qualche motivo
King è rientrato prima del previsto.

(LA PORTA SI CHIUDE)

(VERSO DI DOLORE)

(GEMITO)

(COLPO DI TOSSE)

(GEMITl)

Tu... mi hai assalito alle spalle...

come la pantera!

Come...

Diabolik!

Anche tu volevi uccidermi.

Ma io sono arrivato prima.

Non riuscirai mai...

a fuggire da qui.

I miei uomini...

ti uccideranno.

Ti sbagli.

Apri gli occhi.

(GEMITO)

DIABOLIK: Guardami.

Maledetto...

Hai... la maschera

del mio volto!

Il mio primo esperimento
è dedicato al capo.

Adesso mi metterò i tuoi vestiti

e farò caricare ogni tua ricchezza
su un panfilo.

I tuoi uomini ti obbediscono sempre
senza fare domande.

E così...

me ne andrò dall'isola.

(RANTOLO)

(SOSPIRO)

Ho lasciato l'isola
e ho deciso di rimanere solo

contro tutto... e tutti.

Bella storia.

Peccato.

Che cosa?

Saresti potuto essere una persona diversa.

Tutti potrebbero esserlo.

(LA PORTA SI CHIUDE)

DIABOLIK: Ci siamo.

Sono venuti a farci fuori.

Il genio del male scompare
dalla faccia della terra.

Anche quando io non ci sarò più

la lotta tra la legge e il crimine
continuerà.

Noi non siamo niente.
(SCATTO DELLA SERRATURA)

Sei venuto a ucciderci.

Sì, state per crepare tutti e due.

Sei troppo lontano.

Devi spararmi a bruciapelo.

Pensi che sia un idiota, eh?

A te non mi avvicino.

Allora sì, sei un vero idiota.

Che cosa? E perché?

Ispettore, glielo spieghi tu?

Gli sparerai con la mia pistola

e ucciderai me con il suo pugnale, giusto?

Sì.

Quindi il piano è far sembrare
che ci siamo uccisi a vicenda,

nello stesso istante.

Sì, e allora?

- I miei colleghi non ci cascheranno mai.
- Perché?

Ragiona, idiota.

Come potrei pugnalarlo
a distanza mentre lui mi spara, eh?

Ah...

Ha ragione.

Devi sparargli a bruciapelo.

Forza, dai.

Più vicino.

DIABOLIK: Dai.

Più vicino.

Ho mani e piedi legati.

Che ti posso fare?

(MUSICA lNCALZANTE IN SOTTOFONDO)

(GEMITl)

(MUSICA SFUMA)

(VERSO DI SFORZO)

Maledizione...

Ma quanto ci mette?

Vai a dare un'occhiata.

Non penserai che...

Ti ho detto solo di andare
a dare un'occhiata.

Vai.

DIEGO: Che è stato?

Andate a vedere.

- C'è una Jaguar!
- È Eva Kant! Sparate!

(RUMORE DI SPARl)

Che succede?

Non lo so, ispettore, ma lo scopriremo.

Avvicinatevi! Avete paura?

L'abbiamo fatta secca.

- Forse.
- Scommetti?

EMILIO: Fai attenzione.

Non c'è nessuno.

Che stai dicendo?
Fai vedere a me, spostati.

(GEMITO)
EMILIO: Fermo.

Non avvicinarti Martin,
potrebbero esserci altre trappole.

Maledetta strega! Dove sei?

Eccola! È là, dietro alla statua!

(GEMITO)
Eccola!

- Perché hai detto che era lì, idiota?
- Era lì! L'ho vista!

Eccola! Emilio, è in casa!

È in casa! L'ho vista! È lì!

(sottovoce) Dov'è? Dov'è?

Da quella parte!

(MUSICA DI TENSIONE IN SOTTOFONDO)

Eva Kant!

Possiamo trattare?

Nel mio studio
ho una cassaforte piena di soldi!

- Dove sei?
EVA: Sono qui.

È tutto tuo.

- Tutto quello che vuoi.
- Voglio lui.

Amore!

Altea!

Ehi! Dov'è Eva?

Eccomi.

(GEMITO)
GINKO: No!

(GEMITO)

Dai...

(ROMBO DI MOTORE)

("SULLO STESSO PIANO"
DI PIVIO E ALDO SCALZI IN SOTTOFONDO)

- Non se lo meritava.
- È vero.

(BRUSIO lNDISTINTO)

Ispettore, pensiamo
che dobbiate conservarlo voi.

("SULLO STESSO PIANO"
DI PIVIO E ALDO SCALZI CONTINUA)

GINKO: Palmer era un bravo agente.

(BRUSIO lNDISTINTO)

("SULLO STESSO PIANO"
DI PIVIO E ALDO SCALZI CONTINUA)

VOCE FEMMINILE: Ah, hai visto?

- Si stanno baciando!
- Ma che fanno? È un funerale!

(MUSICA SFUMA)

(MUSICA RITMATA IN SOTTOFONDO)

UOMO: Un anello famoso e prezioso,
miracolosamente ritrovato

dentro un pesce pescato al largo
dell'oceano da alcuni pescatori.

Si credeva scomparso da tanti anni.

Ma sono fiero e orgoglioso di presentarvi
il leggendario diamante rosa!

(BRUSIO lNDISTINTO)

La sua rocambolesca storia
e la sua pregevole fattura

rendono ancora più difficile
la valutazione di questo gioiello

che oserei definire...
(COLPI DI TOSSE)

(senza fiato) Inestimabile!

("L'ODIO E L'AMORE DI MIKE PATTON
IN SOTTOFONDO)

Non vorrai ributtarlo in mare!

No.

Il mio passato non mi spaventa più.

Vorrei indossarlo questa sera
per andare a cena...

con te.