All language subtitles for The piano tuner of earthquakesThe piano tuner of earthquakes

Tali cose mai accadono
ma sono sempre.

E' morta.

Holz! Echeverria!

L'Accordatore di Terremoti

Adolfo è... alla porta.

Caro, ti prometto. Vieni.

Caro, come sono stata?

- Sublime.
- Davvero? Baciami!

Indovini chi, madame?

Gigli.

Deve essere ancora lui.

"Divina. Sempre più stretto
attorno alle nostre anime

si stringe il filo tra la tua voce
e il mio orecchio.

"Tuo per sempre, Emmanuel Droz. "

- Sai cosa fare.
- Sì, madame. Lo stesso che con gli altri.

Potrebbe almeno cambiare fioraio!

Oh caro, perché preoccuparsene?
Non so nemmeno chi sia quest'uomo.

Presto!

- Dentro o fuori?
- Oh, oh, dentro!

Prendimi.

Presto.

Siete invitati,
alla vigilia del loro matrimonio,

ad un recital in onore
del direttore d'orchestra Adolfo Blin.

Si esibirà la sua futura sposa,
il celebre soprano Malvina van Stille.

'Malvina.'

'Usignolo.'

'Canterai per sempre...

...nella mia gabbia.'

Non muovetevi.

Fermi!

E' morta.

Holz! Echeverria!

Non canterà mai più...

con tua musica.

'Malvina.'

'Mio bellissimo Lazzaro.'

'Sono venuto per alzare la pietra.'

'Per innalzare la tua voce.'

Malvina... è tutto pronto.

Rimane da fare solo...

... l'accordatura.

'Ricevetti una lettera.

Era firmata
"Dottor Emmanuel Droz".

"Caro Mr Fernandez, vorrei disporre dei
suoi servigi con la massima urgenza. "

"Le assicuro che il lavoro sarà
professionalmente stimolante

e all'altezza delle sue capacità."'

'Mi promise che uno dei suoi uomini
mi avrebbe aspettato alla stazione.'

'Appena mi guardai intorno,
mi sembrò di essere già stato lì.'

'Come e quando... non saprei dire.'

Emmanuel... l'accordare è qui.

Ebbene, quanti pianoforti
ha il Dottor Droz?

Pianoforti? Non ce ne sono qui.

Sono sicura che il Dottore le darà
istruzioni di persona domani.

Questi sono... i suoi alloggi.

Guardi. Questi siamo noi.

Questo è lei... e qui ci sono io.

E laggiù...

i giardinieri.

E qui ora...

c'è il Dottore

che si appresta a darle il benvenuto
a Villa Azucena.

Don Felisberto Fernandez...

...l'accordatore di terremoti.

E' aperta.

'Così, nessun pianoforte da accordare.'

'Il Dottore mi avrà forse attirato qui
con un pretesto?'

'E quell'affresco.'

'Ero io che entravo in un dipinto...

già dipinto?'

'La mattina seguente,
Assumpta, la governante

mi condusse dal Dottor Droz.'

Mr Fernandez, crede nei sogni?

Sì, ci credo.

E...?

Qualcuno mi disse una volta
che certi segni nei sogni

non possono spiegare il sogno

più di quanto un postino possa
spiegare cosa ci sia... in una lettera.

Oh.

Suppongo che dipenda di sicuro
da quanto forte il postino bussi.

E... quanto a lungo.

Ho fatto un sogno stanotte,
Mr Fernandez,

ed era su di lei.

Ho sognato che ero inseguita da cani
attraverso la proprietà.

Correvamo attraverso file e file di alberi.

Più io correvo...

più i cani si eccitavano.

Mi erano alle calcagna.
All'improvviso mi sono fermata.

Ma tutti i cani corsero oltre
e non successe nulla.

Ero...

completamente sconvolta.

Poi mi sono guardata dietro...

e lei...

era fermo lì.

Completamente rigido.

Addormentato.

Con un fazzoletto in bocca

e stava cercando
di gridare qualcosa,

ma usciva solo saliva.

Ciò che mi piacerebbe sapere è

perché mai avesse un fazzoletto in bocca?

Oh, bene.

Chi mai dormirebbe con un
fazzoletto in bocca?

Guardi, ci siamo.

E questo è il Dottor Droz.

L'accordatore,

e queste sono le risposte
ai suoi ultimi inviti.

Hanno accettato tutti.

- Oh, eccellente. Eccellente.
- Dottore.

Dottore.

Dottore,
Echeverria non si trova.

Più tardi, Holz,... più tardi.

Fernandez Felisberto...

'Il Dottore mi condusse quindi
al primo automa.'

Lo senta.

Acqua.

Tutti i miei automi
funzionano per via idraulica.

Ebbene, lei non è cieco?

No, non sono cieco.

Ma, le assicuro, Dottore,
che il mio tatto, il mio udito,

non sono meno sensibili
a causa del mio vedere.

E...

come... posso ben vedere,

lei non mi ha portato
qui per i suoi pianoforti.

Mr Felisberto,

poiché non ci sono
pianoforti da accordare,

le ho dato invece... automi.

In queste macchine...

Mr Felisberto...

è contenuto il Sogno...

della Musica.

L'irrazionalità più razionale di tutte.

Della quale io, Droz...

sono il cuore.

Puro artificio, Mr Felisberto.

E tutto ciò... dipende

dalla natura.

'Il Dottore mi disse che in totale
ci sono sette automi.'

'E che il tempo rimasto
era molto poco...'

Prima della Rappresentazione Finale.

- Rappresentazione Finale?
- Unica.

Programmata per un'ora molto speciale.

E...

con ospiti molto speciali.

Sono sicuro che lei...

capirà l'urgenza delle mie richieste.

'Così dovetti lavorare su automi,
non pianoforti.'

'Accettai la sfida.'

Mr Felisberto... tenga in mente...

'Mi spiegò che non erano giocattoli,

ma strumenti delicati e preziosi.'

'E che avrei dovuto prestare
speciale attenzione

alla loro qualità musicale e sonora.'

Prego.

'Poi mi diede un set
di attrezzi speciali.'

Le auguro una buona giornata.

Echeverria!

Ti troverò!

Echeverria!

Adolfo.

Sei tu?

Perduto, accordatore?

Odori le resine delle conifere.

Chiuda gli occhi... e senta.

Qual è la vera foresta,
Mr Fernandez?

Questa?

O questa?

L'ultima.

Mi lusinga, Mr Fernandez.

Sì, io...

"La foresta dentro la foresta."

Ero sicura che si sarebbe perso.

Non fino a che i miei sensi
sono così ben esplorati.

Chi è il Dottor Droz?

- Chi è il Dottor Droz?
- Sì.

Una foresta che non si può abitare.

Oh, questo... non è
ciò che intendeva, o no?

Il Dottor Droz è...
quello che si chiama un alienista

uno che cura le menti che si sono rotte.

E, come dice lo stesso Dottore,

un uomo di scienza

la cui grande passione è la musica.

Ma questa è la versione ufficiale.

E quella non ufficiale?

Io sono il suo taccuino vivente.

E la sua sede?

E' un ospedale psichiatrico.

O piuttosto un santuario,

Per quelli che hanno subìto
i traumi più fatali.

Le persone che ha visto prima,
noi le chiamiamo i giardinieri.

Ma qui loro sono pazienti,
che, grazie al Dottor Droz,

sono stati restituiti a loro stessi.

Oh, non sia così serio,
Mr Fernandez.

Fra un po',
si sarà abituato alla confusione.

'Sulla via di ritorno dal primo automa,
ho scrutato tra gli alberi,

in cima sulla collina,

quello che sembrava essere
il rudere di una grotta barocca.'

La disturbo, Mr Felisberto?

E' autentico? Vero?

Le sembra progettato?

No.

1755. Ci fu il terremoto
di Lisbona.

E le scosse si sentirono
fino a Salamanca.

Come fa a sapere cose del genere,
Mr Felisberto?

E' il mio unico dono

Riesco a sentire tutto
tra uno starnuto e l'infinito.

Senza dubbio lei discende da...

una lunga stirpe di accordatori.

Per tre secoli, i Fernandez
non hanno mai avuto figli.

Allora...

come è nato?

Ah Dottore...

è il segreto

delle nostre sante madri.

'Sembrò che il Dottore ed io
avessimo raggiunto un accordo.'

Così...

dobbiamo ringraziare il destino

che ci ha permesso di essere

ciò che siamo... diventati

l'uno per l'altro.

'Fine del mio primo giorno
a Villa Azucena.'

'Con mia sorpresa, ho completamente
riaccordato il primo automa.'

'Il Dottore ebbe ragione quando
ammise di non esser riuscito a predire

gli effetti dell'aria marina
sulle sue macchine.'

'E così, quasi svenni
a causa del continuo trattenere il fiato

mentre raschiavo via
incrostazioni quasi microscopiche

dal più intricato
volano immaginabile.'

'Le costruzione del Dottore sono
quasi spaventose

per la loro raffinatezza.'

'La macchina rivelò una
piccola fila di denti sonori

che miracolosamente ancora
mantenevano l'intonazione.'

'E' vero, non sono pianoforti,

ma senza dubbio
godo del privilegio

di lavorare su queste
meraviglie meccaniche.'

'disse di non chiamarli giocattoli,

ma ancora non riesco
a capire bene il loro scopo.'

ed era cantare quello
che sentivo l'altra notte?

Tu suoni i tasti neri

e io canto quelli bianchi.

Penso a te...

come ad un albero poderoso,

che trema in un cielo tempestoso.

Molto duro dalle radici in su,

che si immergono nella
materia palpitante

della vita stessa.

Si innalza,

come tirato dal vortice delle altezze.

E rabbrividisce,

quando il vento agita
le foglie lungo il suo tronco...

come le mie unghie...

risalgono la soffice peluria

della tua schiena

dall'umidità fra le tue cosce

alla nuca...

del tuo collo.

'La mattina seguente, mentre lavoravo
al secondo automa,

pensavo di essere al
limite delle mie capacità.'

Qui c'è il magnete dorato
che aveva richiesto.

Il Dottore mi ha detto di dirle
che per nessuna ragione

deve permettere agli echi di spezzarsi
sotto i piatti vibranti.

E che prima dovrebbe
togliere il pollice.

E che lei avrebbe saputo
cosa intendeva.

Era cantare quello che
ho sentito l'altra notte?

Forse erano i suoi denti,
Mr Fernandez.

O forse stavo sognando.

Beh...

senza dubbio era bellissimo.

Malvina!

Malvina.

Malvina!

C'è una voce.
L'ho vista la notte scorsa.

- Chi è?
- Oh, intende il Canarino dell'Imperatore.

Madame van Stille. La cantante.

- La conosce?
- No.

Hmm. Bene...

Il Dottore dice che
ha subìto un grave trauma

e che ha bisogno di calma
e isolamento.

Da parte mia, quel che so

è che il Dottore la sta aiutando
a riaffrontare il palcoscenico.

Mi perdoni, ma come crede
che il Dottore ci sia arrivato?

- Il metodo del Dottore per lei?
- Hmm.

Non saprei.

Ma senza dubbio ha una conoscenza
approfondita dell'elettricità femminile.

E,... questo include anche lei?

Per me, le passioni del Dottore
sono come i raggi del sole

quando sono catturati
in una lente di ingrandimento

e appiccano subito il fuoco

a qualunque oggetto
incontrino.

E lei? Ha preso fuoco lei?

Oh, sì.

Ma poi il fuoco
a volte si spegne...

e si impara a far
consumare la brace.

Ebbene, lei non ha bisogno di
pompieri, vero Mr Fernandez?

E' tutto. Dovrei lasciarla...
con i giocattoli del Dottore.

Dottore...!

'Andai in cerca del Dottore

e trovai invece il suo
paziente misterioso.'

Madame.

Madame? Madame?

Adolfo?

Mi spiace.

Madame, non intendevo disturbarla.

Sono io, Felisberto, l'accordatore.

E' bellissimo qui.

Volevo dirle di me.

io vengo da laggiù.

Devo andare ora.

Addio.

Dottore.

Buon giorno. Questa parte.

Nessun topo entra, solo...

ruggine.

Ha mai sentito della
Megaloponera foetens, Mr Felisberto?

E' una formica

che vive nelle
foreste pluviali del Camerun.

che si nutre a terra e che
di tanto in tanto rimane infettata

per aver inalato
la spora microscopica di un fungo

che piove da sopra gli alberi

e si alloggia nei loro minuscoli cervelli...

e lì inizia a crescere.

Infastidita e disorientata, la formica
viene indotta a lasciare il suolo

e inizia ad arrampicarsi su per
gli steli delle felci e sui rampicanti

finché non raggiunge una altezza
apparentemente predeterminata.

A questo punto, affonda
le mandibole nella pianta

e aspetta lì...

...finché muore.

Il fungo, invece, continua a vivere,
mangiando il cervello dell'animale

infiltrandosi in tutto
il suo sistema nervoso

Finché infine,
qualche settimana più tardi,

espelle una specie di corno
dai resti della testa dell'insetto,

una ramificazione rampante
pullulante di spore,

che a loro volta si spargono
al suolo sottostante,

piovono giù per un'altra ignara

formica che si nutre a terra.

'Sono già passati tre giorni.'

'Niente è come sembra.'

'La storia degli insetti del Dottore...

...quella donna sulla panchina, Malvina,

che chiama
qualcuno che non è lì,

e che canta meravigliosamente.'

'E gli strani sogni
che arrivano la notte.'

'Forse anche questi automi
non sono quel che sembrano.'

Indugia con fare sospetto, accordatore?

Non starei così se avessi un laccio.

Non perde tempo per farsi
mettere sotto i piedi, vero?

Spesso,

quando allaccio le scarpe,

noto sempre in ritardo
che la linguetta,

che credevo fosse all'interno,
è fuori che penzola.

Ma allora, probabilmente
non faceva attenzione.

Ebbene, dove pensa sia
ora la mia lingua

Chi mi ama, mi segua.

Non si sta facendo distrarre,
vero, Mr Felisberto?

No. No, no. Al contrario...
Sono completamente assorbito.

Mi sembra di vivere
nella fantasia di qualcun altro.

Le ha già mostrato la sua lingua?

E' incorreggibile, o no,
Mr Felisberto?

Bene, non ho bisogno di chiedere...

...se ci stiamo coi tempi?

Non c'è bisogno, Dottore.

Lo pensavo anche io.

Dottor Droz,
sta preparando un altro automa?

In un certo senso, sì.

E' un'opera?

Beh diciamo

che è il mio piccolo contributo

al canone operistico.

Questo spiegherebbe la voce
che ho udito la scorsa notte.

E' molto speciale,
concordo con lei.

Non c'è paese, città,

teatro, o recital,

in cui non sia stato per quella voce.

Ed ora è qui.

La sento venire da lì.
Ci deve volere una bellissima anima

per produrre una voce come quella.

Anima, Mr Felisberto?

E' una parola grossa.

Ah.

Mi fa un complimento.

Ogni mio istinto...

La quarta macchina la aspetta.

Non c'è molto tempo.

Qui. Sono io, Felisberto,
l'accordatore.

Sta' zitto, così riesco a sentire.

Adolfo.

Tutte queste luci,

questa gente,

gli ospiti.

Domani ci sposiamo

Tutti ascoltano la mia voce.

Il Dottore, lui...

Sono sicuro che il Dottore
ha a cuore il suo bene.

Dicono che porti sfortuna...

guardarsi l'un l'altra
la vigilia del matrimonio.

Ma è solo una superstizione.

No, i suoi occhi...

Il Dottore...

I suoi occhi...

...che mi seguivano,

mi bruciavano.

Stavo cantando e poi...

e poi mi sono voltata verso di te.

Verso me?

E i muri sono scivolati via.

E poi?

Non sono né in questo mondo
né nel prossimo.

Dimmi... chi sono io.

Dimmi se sono io.

La cantante.

Ho visto l'accordatore
con la cantante...

...oggi pomeriggio, sulla panchina.

Lei lo ha chiamato Adolfo.

E lui ha risposto?

Oh, sembrava che gli piacesse,
essere chiamato Adolfo.

Adolfo!

Pensi che Adolfo
sia il suo secondo nome?

Don Felisberto Adolfo Fernandez.

Adolfo... Carino.

No?

- Mi chiedo se sappia cantare.
- Credo di no.

Magari sa fischiare.

E cosa potrebbe mai fischiare allora?

Emmanuel,
potrebbe fischiare un tango.

Con tutte quelle secrezioni facciali
e quell'estatico sangue dal naso!

Non credo.

Ma,... forse
c'è un ruolo per te, Assumpta.

Oh. Io uno ce l'ho già.

L'ho sempre avuto...

Emmanuel.

Naturalmente.

L'illustre puttana.

I cui indumenti sono lavati...

con la saliva dell'epilettico.

Oh, ma questo lo abbiamo già fatto?
Emmanuel.

L'anno scorso?

Lo hai dimenticato?

Forse il tuo martello...
ha bisogno di...

cuoio fresco?

Assumpta!

'Quella notte, le grida dei giardinieri

mi condussero ad un altro automa.'

'Malvina.'

'Mi guardò, mi vide,

mi parlò, mi tenne la mano.'

'Ma mi chiamò col nome
di qualcun altro.'

'E' questa la ragione per cui lei è qui?'

'Perché questo Adolfo l'ha abbandonata,

e poi lei ha provato
a rifarsi una vita?'

Così ogni occasione è buona
per il tango, Mr Felisberto?

Mi perdoni, Dottore, stavo qui per...

Mr Felisberto, devo attirare
la sua attenzione sul fatto

che la donna

con cui è stato visto...

provare a intrattenere
una conversazione ieri

è una mia paziente.

La signora soffre
di una grave malattia.

Le sue condizioni, possiamo dire...

potrebbero essere descritte come...

terminali.

Pertanto...
è gentilmente invitato a desistere

dall'importunarla oltre.

- Importunarla? E' l'ultima...
- Sono stato chiaro?

Bene.

'Poi, con mia sorpresa,
il Dottore mi invitò

a recitare un piccolo ruolo,
ma speciale, nella sua opera.'

'Mi ha spiegato che
sarebbe stata una ricostruzione

del trauma di Madame van Stille,
e che solo con quella terapia

avrebbe potuto sperare di riportarla
alla sua condizione naturale.'

E quale è il suo trauma,
se posso essere così ardito?

Oh, tragicamente...

il suo fidanzato ruppe
la relazione

proprio il giorno prima

che si sposassero.

Naturalmente farei qualunque cosa
per aiutare Madame Malvina,

ma... come ho detto,

la mia voce è senza speranza.

Non so cantare.

Non deve.

Lei...

fischierà.

Sono come certe fan dell'opera
che ascoltano solo col... clitoride.

Guardi attentamente
al muscolo triangolare.

Queste cavità vocali...

fatte di... nervi,

vasi sanguigni e... membrane.

Immagina quindi quelle di Malvina.

Delicate come l'uva in maturazione.

Un aroma che si trattiene,

che anticipa,

sognante di soccombere
a polluzioni di brume e nebbie

sui più dolci declivi.

Malvasia.

Mammolo.

Marzemino.

E questo sublime e prolungato
peso delle sue corde vocali

intorno la mia musica,

rompendo lentamente

il rivestimento della sua pelle...

trasudando... succhi rigonfi,

luccicante vaniglia tritata.

'Dottore,

è chiaro che è lei
quello che ha inalato la spora

della voce di Malvina.'

Malvina.

Adolfo.

Vedi?

Bene.

Baciami.

Il Dottore riposa ogni pomeriggio

dalle tre... alle cinque.

Madame? Malvina?

- Sono io, Felisberto.
- L'accordatore?

Sì.

Tu... le senti?

Le rocce.

Riesco a sentirle di notte.

Malvina?

Dove è Adolfo?

Quanto più morto è l'amore,
tanto più duraturo.

Malvina.

Adolfo è... alla porta.

Riesci a vederlo?

- Sì. Lì, accanto alla porta.
- Hmm.

Tavolo.

Vaso.

E dentro?

Orchidee.

C'è una finestra.

Sì, una finestra.

Una finestra circolare
con una ragazza che lancia confetti.

Con una ragazza che lancia confetti.

In questa stanza.

'Con una ragazza che lancia confetti.'

Cosa successe?

Con una ragazza...

'Trovai dei gradini che
conducevano dietro il palco.'

'Tutto ciò di cui lei
aveva parlato era là.'

'La porta, le orchidee,
la finestra circolare.'

'Faceva tutto parte

della ricostruzione del Dottore

per la rappresentazione finale?'

'Vidi il mio volto.'

'Il mio riflesso.'

'E poi, per un secondo,
sembrò che tutto cedesse.'

Ma quello è il mio fischio.

Vede, mia piccola formica
che si nutre a terra?

Non glielo avevo detto?

Qui. Le do una mano.

Ma, Dottore... la sua macchina,

ha inghiottito il mio fischio.

E in qualche modo,

il mio riflesso.

Non me ne credeva capace?

Ma potrei...

ma potrei averne bisogno.

'Qui le infermità reali

sono assolutamente essenziali

all'immaginazione.'

'Più su.'

'Ancora più su.'

'Indietro. Indietro.'

'Sì. E intorno.'

'Ieri pomeriggio,
ho visto due soli.'

'E il mio orologio si è fermato.'

'Più su.'

'Ancora più su.'

'affonda le mandibole
nella pianta

e aspetta lì... finché muore.'

'Il fungo, invece, continua a vivere.'

'In antichi regni, si usava
cavare gli occhi agli uccelli

per farli cantare meglio.'

'Ma qui c'è il re, Droz

che racconta le storie.'

'Una ogni giorno per sei giorni.'

'La settima storia,

il settimo automa,

di sicuro pronuncerà la parola fine.'

'No'

'No... lui non può farla franca.'

'Non deve!'

'Lui è il cattivo!'

'Lui è quello che deve morire!'

'Non la principessa innocente!'

So quel che bisogna fare.
E' la porta.

La carrozza.

Devo aver lasciato la carrozza
mentre dormivo.

Malvina. Malvina!

Mi senti?

Terzo Atto.

Scotti.

Ti amo.

Sentimi...

...Adolfo.

Non dovrebbe essere qui!

Il Dottore sta per arrivare.

Ricorda già il suo nome?

'Droz ride di me.'

Se tutti gli automi qui
dipendono da me per essere accordati,

allora è anche in mio potere
dis-accordarli.

Droz mi fa indovinare
tutti gli allineamenti giusti.

Ieri, un calendario mi ha detto

che domani ci sarà un'eclissi.

Invaderà tutto lungo questa
traiettoria dritto fino al palco.

Shh!

E' previsto che coincida esattamente
con l'apertura della porta.

Assumpta,

vuoi bere qualcosa con me?

Calice avvelenato, Emmanuel?

Amaro,

in fondo alla lingua.

tendente...

al cuoio.

E persino... violetta.

O violenza.

Perché no?

Proprio così.

Violetta.

La porta.

'E le scosse...'

'... si sentirono fino a Salamanca.'

Felisberto Fernandez.

Accordatore di terremoti.

E così

hai deciso
di lasciarmi alla tristezza.

Ad un ruolo persino minore.

Il futuro.

'Assumpta,

ascolta attentamente.'

'Presto, molto presto,

Villa Azucena

sarà diventata... poco più

che un ricordo.'

Accumulerà il suo infinito,

qui,

proprio dietro i tuoi occhi.

Da chi altri, Emmanuel?

Da chi altri, se non da te?

'Vendicherò, finalmente, il fetore

dello sventolio di fazzoletti
nei teatri d'opera

che hanno rifiutato

la mia musica.'

Adolfo.

E' morta.

Holz, Echeverria!

Le rocce.

Riesco a sentirle di notte.

Si stanno alzando.

Canta!

Adolfo...

Malvina, sono io.

Adolfo è...

alla porta.

Malvina!

Assumpta, presto Villa Azucena

sarà diventata
poco più che un ricordo.

'Non salvai Malvina.'

'Non andai mai oltre
il sesto automa.'

'Non mi aveva detto Droz di essere
capace di una cosa del genere?'

'E il mio amore per Malvina,

era forse solo un'illusione?'

'Questi pensieri ora mi mantengono, qui,

all'interno del sesto automa,

dove sogno meccanicamente

con le maree fra gli scogli,

dove non potranno mai separarci.'

Malvina.

Quanto più morto è l'amore,

tanto più duraturo.