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Negli episodi precedenti

La gente parla. L'hanno vista.

Stella Chapman. Quando ci hai parlato?

Non si presenta al lavoro da giovedì.

Non risponde ai messaggi.
Vorrei poterle essere d'aiuto.

Questa è la foto della donna
che ti ha portata al parco?

- Sì, è lei.
- Ha preso mia figlia, cazzo.

L'ha rapita alla fermata del bus.

Alexandra Forrest.
Ti sei presentato e l'hai aggredita.

- Sta mentendo.
- È morta.

Troverò il suo corpo
e ti sbatterò in prigione.

Pagheremo noi.

L'avvocato, l'anticipo

Mi preoccupa l'idea che non sappiate
quanto vi ho voluto bene.

È la documentazione per un nuovo processo.

Perché concedermelo?
Ci sono altri sospettati.

Ho letto la sua istanza.
Ha mentito al detective delle indagini.

Ha mentito sotto giuramento al processo

e all'udienza per la condizionale.

Respingo la richiesta
per un nuovo processo.

Non mi serve un altro processo
per sapere ciò che già so.

Grazie per essere venuta.

Perché non avrei dovuto?
Come avrei scoperto cosa vuoi sennò?

Non so da dove cominciare.

Non ha importanza.
Parti pure da dove vuoi, prego.

Vuoi sapere cosa voglio.

Ti do il beneficio del dubbio

riguardo a ciò che potevi sapere
e alle tempistiche.

A ciò che ti ha detto e fatto credere Dan.

In ogni caso

ormai dovresti sapere
che non c'era nulla di vero.

Mi dispiace per questo.

Grazie.

Mi dispiace davvero per tutto.

Non oso immaginare
cosa starai provando ora.

Ti sei ritrovata
in una situazione terribile.

O così può sembrare

finché non ti renderai conto
che è il tuo punto di vista.

Che vuoi dire?

Quando qualcosa può finire
solo in un modo,

va presa una decisione.

Come intendi arrivare a quella fine?

Lottando, anche se è inutile?

O logorando te stessa
e tutti quelli che ti circondano

finché non saranno più dispiaciuti per te,
se mai lo sono stati,

e rendendo tutto difficile e doloroso
fino alla tua sconfitta,

cosa che avresti fatto, oppure

no.

Eri

Hai fatto del male a mia madre?

Sono incinta.

Beh, no.

Non ti credo.

Ma c'è qualcosa che non va in te. Si vede.

Non so cosa cerchi di fare,
ma stai delirando.

Ti serve aiuto.

Dan sa che mi hai chiamata?

Lo sa cosa stai facendo?

Dio.

- Ci sono cose che non sai.
- E sarebbero?

Non fare finta di avere dei segreti.
Non hai un bel niente.

Sta' lontana dalla mia famiglia, cazzo.

Certo. Ti do il beneficio del dubbio

riguardo a ciò che ti ha detto
e fatto credere Dan.

Riguardo alla realtà.

Cerca di ricordare.

- È importante.
- La spaventi.

- Dobbiamo farlo ora.
- Un attimo.

Papà non ce l'ha con te. Dove ti portava?

- Basta!
- Ti ha detto chi era?

Ti ha detto il suo nome?

Cosa è successo?

Niente.

Ellen, è importante.

Nulla di male. Abbiamo passeggiato.

Che c'è?

E preso lo zucchero filato.

Tranquilla, non importa.

L'importante è che stai bene.

- Lei vi conosceva, entrambi.
- In che senso?

Sapeva cose su di te.
Il tuo nome, dove lavoravi.

- Diceva che la mandava papà.
- Non è così, e noi non la conosciamo.

- Cos'altro ha detto?
- Devo andare al bagno.

Posso?

Certo che puoi, sciocchina.

- Mangi qualcosa?
- Un toast al formaggio.

- Sono stata io. La colpa è mia.
- Di cosa?

- L'ho irritata parlandole.
- Le hai fatto incendiare una casa?

Ha cercato di ammazzarmi.

Non le importava
se fossi morta io o qualcun altro.

- C'eri anche tu.
- Sì, ero lì.

Non riesco a ragionare.

Ma perché? Perché prendere Ellen
per poi riportarla?

Per dimostrare che può farlo.
Era un messaggio.

Non è un messaggio
se non sai cosa significa.

Lei lo sa. Sa cos'ha in mente.

Sa qual è la prossima mossa.

Posso solo aspettare
e reagire quando questo accadrà.

Dov'è Dan? Insomma, che ne pensa?

Da qualche parte con Mike.

Fingono di poter trovare una soluzione.

- Fingono di leggerle nel pensiero.
- Beth.

La verità è che, se avesse potuto,

l'avrebbe fermata
prima che sapessi di lei,

ma non l'ha fatto.

Perché non può.

Dov'eri?

Con Mike.

Andremo all'FBI.

- Quando? Che cosa dirai?
- Domani.

Dirò tutto.

- E poi?
- Possiamo parlarne ancora se vuoi, ma

ho bisogno di stendermi.

Ma cavolo! È una follia.

Ti meriti un processo, cazzo.

Mi aspettavo la Webb come giudice
quando l'ho letta

e sapevo che cerca consensi,
ma è assurdo, cazzo.

Avrà paura del procuratore distrettuale.

Non so che pensare,
visti gli anni che sono passati, ma

- Mi dispiace.
- Tranquillo.

No, sono tutte stronzate.

- Mikey, com'è potuto succedere?
- Cosa?

Sono sveglio, ma non prevedo tutto.

Ancora niente colazione?

No, stanno sistemando. Ero di troppo.

Farai appello, giusto?

Cosa pensavi di fare nel mentre?

Beh, speravo di poter tornare qui

e riavere il mio vecchio lavoro.

Sì, esatto. Ottimo piano.

Prima di tutto questo,

stavo pensando di offrirti
un ruolo più da supervisore.

Una posizione manageriale,
a capo del programma paralegale.

Sono più soldi, ma non chissà quanti,
per un lavoro molto più noioso.

Grandioso, no? Non ringraziarmi.

Non spacciare
la sconfitta per una vittoria.

Quanto a te, dato che ci siamo,

posso offrirti un lavoro
come investigatore legale.

Oh, mamma! E io posso accettarlo.

So che questo non migliora il resto,

ma almeno avrò ciò che voglio.

Prendo le prime due entrée sul menù
e le confronto.

Vedo quale vince,
poi prendo la terza entrée

e procedo con il confronto, e così via.

Infine, confronto l'entrée vincitrice
con i piatti del giorno, se ci sono.

Ecco come scelgo cosa ordinare.

Il ristorante è ancora aperto
a quel punto?

Forse ti piace pagare
per un pasto vagamente soddisfacente,

ma questo non vale per me.

Mi ricorda una cosa che diceva tua madre.

Mi sfugge in questo momento,
ma ti giuro che calzava a pennello.

Tua madre ti ha detto
di cosa abbiamo discusso?

Non avrò un nuovo processo.
Il giudice non me l'ha concesso.

Puoi cambiare giudice?

Posso fare appello, sì.

Lo farai?

Ho 30 giorni per presentarlo,

ma poi, probabilmente,
la trafila durerà circa un anno.

E, anche alla fine di tutto questo,

le probabilità che un giudice annulli
la decisione di un altro giudice sono

scarse.

Perciò

devo pensarci.

Ecco qua.

Grazie.

Una volta, c'era una bettola sulla Pico.
Mike adorava quel posto.

E, quando ordinavi uno di questi,
al posto del bastoncino da cocktail,

c'era una spessa fetta di pancetta.

Che figata.

Sembra fantastico.

Già, era proprio così.

- È ancora aperta?
- Suppongo di no.

Alla libertà.

Ciao. Sei Dan Gallagher?

Sì. Come posso aiutarti?

- Steve Scirocco, penalista.
- Sì, lo so. Guardo i notiziari.

Ti consulti con uno dei soci?

Beh, sono uno di loro.

A partire dall'altro ieri.

Abbiamo unito gli studi.

Lascio a loro le spese generali.
Io penserò a scatenarmi.

Congratulazioni.

Saranno entusiasti, e dovrebbero.

Giusto, e lo sono.

Io sono entusiasta che tu sia qui.

Non so bene perché, ma grazie.

Beh, immagina di essere me
e di aver scoperto che Dan Gallagher,

capo della sezione reati gravi
prima di finire in galera per omicidio,

lavora come paralegale
nel tuo nuovo studio.

Ho reagito sputandomi sulla camicia.

Non hai perso la memoria, vero?

- No.
- Bene.

Non mi saresti così utile,
se avessi dovuto formarti.

Infatti, ho un caso in ballo.

Ho detto a tutti che passerai
le tue ore libere ad aiutarmi.

Guardi i notiziari. Se ne parla molto.

Rebecca Richter?

Sì, l'"amante assassina".

Un titolo scarso, concordo.

Specie se Home Richter è lì che aspetta.

- Il caso è chiaro, a meno che
- No. Hanno solo ciò che hai visto.

Vogliono patteggiare, quindi hanno paura.

Voglio rischiare il tutto per tutto.

Secondo Rebecca, lui era irascibile.

Pensa che la moglie li abbia scoperti

e che lui abbia trovato un modo
per incastrare la ricca Rebecca.

Il padre ha fatto soldi
nella Central Valley.

Qual è la strategia?

Quella di passarti il fascicolo,

così mi dirai tu qual è la strategia.
Che te ne pare?

Ottimo. Gli darò un'occhiata.

Fantastico. Fremo all'idea
di lavorare con un mito.

E

aspetto di sentire la tua storia.

- Quale storia?
- Quello che hai fatto.

Come l'hai fatto. La storia vera.

Hanno avuto la loro fetta.
Hai pagato il conto.

Non devi mettere i manifesti,
ma non serve più fingere.

Non con me, almeno.

Non fingo di non aver ucciso quella donna.

Certo, non l'hai fatto.

Non ci conosciamo bene, ma ci conosceremo.

Alla fine, parlerai.
Non potrai farne a meno.

Non vedo l'ora.

Lui dice:
"È ovvio che è caduta dal tetto".

Io dico: "Sì, è vero,
ma se invece l'avessero spinta?"

E lui fa: "Beh, nulla lo fa presumere".

Sai, odiavo ricevere rapporti
da tipi del genere.

È tutto un: "Il sottoscritto
ha conversato con l'interessato

riguardo al sopraccennato".
Ma che cazzo è?

- Esatto.
- Grazie.

- È tuo.
- Grazie.

Scrivi quella roba
in modo comprensibile per la giuria.

Grazie.

E pure per chi dovrà lavorare
al tuo caso dopo il tuo trasferimento.

- No.
- No.

"La proprietà in questione
era disabitata all'epoca."

- Era vuota!
- Lui non c'era.

- Avevi detto alle 13:30.
- Esatto.

È così, ma io non resisto alla fame.

Allora, come va?

Dalla tua faccia,
direi che conosci già la risposta.

Mi dispiace.

- Perché? Mi credi certamente colpevole .
- Sì, ma tu no.

Sarà stato un pugno nello stomaco.

Farai appello?

- No, te l'ho detto.
- Lo so.

Ma è ciò che farebbe
chi si dichiara innocente.

L'innocente che non è colpevole
è stanco, cazzo. Ok?

È stancante, vero?

Pensare agli assassini e ai moventi.

Prossima domanda:
tra i sospettati alternativi, chi sarà?

Per me, è il dottore spacciatore.

C'entrerà qualche collaboratore
o qualcuno per cui lavorava.

Date le minacce,
gli avranno detto di liberarsene.

- Problema risolto.
- Hai letto la richiesta?

L'hai presentata, fenomeno.
Me l'hanno passata dall'archivio.

Ti sorprende che mi interessi
un mio caso, cazzo?

No, sono confuso
dato che mi ritieni colpevole.

- Non lo è.
- Lui pensa l'opposto.

- Se ha ragione
- Sì.

e non è così,
voglio vederlo con i miei occhi.

E cosa farete ora?

Girerete in un furgone
per risolvere i misteri?

Non parlare al plurale.

C'è un solo mistero:
chi ha ucciso Alex Forrest?

Sei stato tu. Sì, comunque.

Doveva ancora decidere.

Sì, ma ha detto
che la trafila sarebbe stata lunga,

circa un anno,
ed è piuttosto certo che, alla fine,

la risposta sarà "no".

Perché scomodarsi, no?

Sì, così sembra.

- Che c'è?
- Niente.

Mi sembra che tu stia pensando a qualcosa

che c'entra con la differenza
tra tattiche e strategia, tutto qui.

Tutto qui? Davvero?

Quindi si ferma qui?
Ha intenzione di lasciar perdere tutto?

Immagino di sì.

Insomma, non è ciò che pensavi
dovesse fare sin dall'inizio?

Sì.

Ma non me l'aspettavo da lui.

La strategia è il tuo obiettivo finale.

Le tattiche sono azioni a breve termine
per raggiungere l'obiettivo strategico.

Come fa a cucinare
nel garage della mamma di Mike?

O ordina solo da asporto?

C'è un angolo cottura,
ma credo che Mike cucini per entrambi.

Quindi crocchette di patate
con formaggio fuso.

E quale sarebbe il problema?

Allora, aspetta. Fammi capire.

Tenermi l'otto di fiori
perché sapevo che lo stavi aspettando

era tattica, non strategia.

Vinto. O forse erano entrambe?

Chi sei? Uno dei cattivi di James Bond?

Dovremmo invitarlo?

A mangiare, tipo?

O sarebbe troppo strano?

Facciamolo e scopriamolo.

Tempismo perfetto. Grazie.

Tutto bene?

Steve Scirocco è venuto da me.

Merda. Avrei dovuto avvistarti.

È impegnativo, vero?

È amico del socio dirigente dal liceo,
perciò rimarrà quanto vuole.

È un classico esempio
di "male necessario".

- Ti vuole sull'amante assassina?
- Sì, ha detto questo.

Non lascerò che ti monopolizzi, ok?

Ho qualcosa in ballo.

Posso inserire
due o tre casi pro bono all'anno.

Steve dovrà condividerti.

- Che c'è?
- Pensa che l'abbia uccisa.

Voleva che gli dicessi tutto.

Vuole che io sia il colpevole.

Che significa?

Sai che Sammy "il Toro" Gravano
ha un podcast?

O forse è un canale su YouTube.
Parla di quando ha ucciso l'amico,

il cognato e altre 16 o 17 persone,

mentre se ne sta seduto
su una poltrona vicino al camino.

Ecco cosa significa.
Ora l'omicidio è un marchio.

Tu vuoi dimostrare che sei innocente,

ma a molti piaceresti di più
se non lo fossi.

- Ciao. Dov'eri finita?
- Sul serio?

La gente chiedeva di te.

Davvero? E tu cosa hai detto?

Che non sapevo nulla.

Sei assurda.

Di cosa stai parlando?

Hanno detto all'amministrazione

che ho mentito
sulla libertà vigilata e sulla condanna.

Mi hanno buttata fuori.

Senza aiuti, non posso rimanere qui.

- Dovrò tornare a casa.
- Chi è stato?

- Chi gliel'ha detto?
- Tu, Ellen.

- Hanno detto questo?
- Lo sapevi solo tu.

Si pensa sempre che nessuno sappia.

Ero minorenne.
Il precedente era secretato.

- Sei sicura?
- Mi prendi per il culo?

No, sul serio. Ne sei sicura?

Hai fatto ciò che occorre

per essere sicura
che il precedente fosse secretato?

Sai, non è una cosa
che accade in automatico,

anche se è quello
che vogliono farti pensare.

- Ellen, sei stata tu.
- Perché?

Non lo so.

Perché l'avrei fatto?

Non riesco nemmeno

Sei una bugiarda, cazzo.

Lo sapresti.

Turno nella volante con il mio collega,
da mezzanotte alle 8:00 in primavera.

Stiamo bene. Ci fermiamo per un caffè.

Scendo e una coppia mi corre incontro.

"Aiuto, polizia!" Che succede?

Erano a una festa al Magnolia.

Si affacciavano su

uno di quei giardini vetrati,
come una specie di vivaio.

Era arredato, però,
con un tavolo e delle sedie,

e c'era un tavolino
realizzato con un tronco d'albero.

Come fai a ricordare
che tipo di tavolino era?

- Parliamo degli anni '90?
- Sì.

A ogni modo,
guardano giù e vedono un tizio.

Cammina e parla da solo.

Allora pensano che sia un attore
che sta ripassando le sue battute.

Poi si ferma, si abbassa

e prende la sega circolare
che aveva già attaccato alla corrente.

Mette il braccio sul tronco d'albero e

- Sì. Se l'è segata.
- Puoi andartene?

L'ha fatto davvero.

Porta la schifosa storia dell'amputazione
lontano dal mio tavolo da brunch.

Ehi, non fare la delicatina.
Ti abbiamo visto tutti con quelle uova.

Le hai tutte strapazzate.

Un uovo dopo l'altro,
ed eri fuori controllo.

- Guardavo impotente.
- A ogni modo, c'era

un grande vaso verde
nell'angolo del giardino.

Bello, verde smeraldo e ben fatto.
Ecco dove l'abbiamo trovato.

- Il braccio?
- Il braccio.

- Cosa?
- Sì.

- Piantato nel vaso?
- No, l'aveva appoggiato lì.

Non era piantato.

Sylvie Rubidoh.
I figli ne denunciano la scomparsa.

Mentendo,
il marito dice che era al lavoro.

In realtà, è uscito con un inganno.

Potete arrestare qualcuno per omicidio
senza un corpo?

Sì, ma di solito non lo facciamo.

Bene.

Continueranno a chiamarti?

Sì, lo faranno finché non si arrenderanno
e passeranno a Frank.

Deve farsi perdonare

per la faccenda del carcere
che hanno rifilato a me. Giusto?

- Hai proprio ragione.
- Ti aiuto.

Ci pensi tu?

Bene.

- Più grande.
- Sul serio?

D'accordo.

- Va bene?
- Così è grande.

Quindi stai dicendo
che di solito non arrestate i sospettati

se non avete il corpo? Perché no?

È già difficile vincere
con un corpo, cazzo.

Alla fine, vogliamo vincere.

O almeno non sapere
che abbiamo già perso.

A dire il vero, penso
che sia meglio fare come l'ultima volta.

Se cambiamo il programma
dall'ultima volta,

dovremmo scegliere il sabato:
alla fine della settimana,

non a metà.

Ok, va bene.

Faremo la chemio venerdì.

Sabato sarò piena di steroidi,
così potrò sbrigare le varie commissioni.

Domenica, lunedì e martedì

Ma di solito sto bene per mercoledì, no?

Sì, può andare bene.

Digli tu che vogliamo cambiarlo, però.

Ho paura di Eileen.

Per piacerle,
non deve trovarti divertente.

Lo so, ma perché non le piaccio?

- Sono la migliore.
- È vero.

Dalle un po' di tregua. Insomma,
organizza le sedute in oncologia.

Sai, è a Rosie che non piaci.

Come biasimarla?

Le mie vene sono terribili. Sono profonde,
difficili da raggiungere e fragili.

Non sono come le tue:
fresche e in bella vista.

- Si fanno beffe delle mie.
- Già.

Proprio così.

- Ora come va?
- Bene.

Ma ora è di nuovo l'altro piede
a essere intorpidito e formicolante.

- Sul serio?
- No.

Ero pronto.

Andare a sentire musica dal vivo.
Lo facevamo sempre.

Rifare il Continental Divide
in motoslitta.

Sì, mi piace.

L'albero, la sequoia
attraverso cui puoi passare in auto.

Il Chandelier Tree.

Ci sono alcune questioni logistiche.

Lo so. E poi, serve il via libera
della dott.ssa Anastasia.

Sì.

Guardare Cantando sotto la pioggia
con Ellen. Arrivare al parto di Cindy.

Vedere il tramonto sull'oceano
da una barca.

Leggere il quarto libro di Morrigan.

Dicevi che non si sapeva
quando sarebbe uscito.

È così.

Ho chiesto in libreria

e lei non ha nemmeno iniziato a scriverlo.

Dove abita? Nel Maine?

Andrò a parlarci.

"Sig.ra George, lei non mi conosce,
ma mia moglie è la sua fan numero uno."

"Perciò dovrà lavorare
20 ore al giorno finché non lo finirà,

perché non me ne vado senza.

La stanza degli ospiti, prego."

Sarebbe fantastico.

Quasi mi dispiace
di aver letto i primi tre libri.

Insomma, non proprio, ma

non posso credere
che non arriverò al finale.

Dicevo che sarei andato in barca
ogni weekend dopo il divorzio.

Sì, lo hai detto spesso, Bruce.

Non è mai successo.

E ora c'è Joanna, che odia l'oceano.

Chiavi.

Codici di sicurezza.

Il porto è sempre aperto
e il parcheggio è pagato. Scatenatevi.

- Ti ringrazio.
- Considerala tua, ok?

La venderò più avanti.

Quando

non ti servirà più.

- Grazie.
- Di che, amico.

- Bene.
- Grazie mille.

Figurati.

Di niente.

Tesoro? Siamo arrivati.

- La barca. Proprio ora? Bene.
- Possiamo farlo ora o un altro giorno.

Forse dovremmo fare così,
se non ce la fai.

No. È proprio per questo
che va fatto ora, ok?

- Ok. Andiamo.
- Sì.

Sarà bellissimo, forza.

Lo adorerai. Ci penso io.

Ok.

Dio, mi dispiace tanto.

Ha detto che è successo poche volte
e che è finita male.

Gli credi?

Ma pensa che

lei si volesse introdurre in casa,
rubare qualcosa.

e che non pensava ci fosse qualcuno,
e che mia madre l'abbia sorpresa.

Aspetta. Cosa stai dicendo?
Ci sono delle prove?

È un procuratore, cazzo.
Crederebbe a se stesso?

Mi dispiace.

Scusa, questo non è d'aiuto.
Cosa posso fare?

Non dirlo a nessuno. Specialmente a lei.

Cosa posso fare?

Cosa posso fare di concreto?

Niente.

Cosa potresti fare?
Fare in modo che non sia successo?

Non puoi fare niente.

Salve. Ho suonato al portiere,
ma non ha risposto.

Uno uscendo mi ha fatto entrare.
Sono qui per il sopralluogo.

Sono il portiere. Sopralluogo?

Ma dai, nessuno l'ha avvisata?

- La manda la società?
- Sì.

Non mi servono altri controlli.

Mi prendo cura di questo posto.

Mi serve qualcuno per l'ascensore.

Ecco chi dovrebbe venire:
un cazzo di ascensorista.

- Bene, eccomi.
- Non si trattava di un sopralluogo?

Beh, come faccio a sapere
se è la pompa idraulica

o se serve una componente?
Cioè, se non do un'occhiata

Ok, cazzo. Fantastico, era ora. Scusi.

Devo comprare un sifone e altre cose.

- Fa da solo?
- Sì.

Bene. Se deve entrare e uscire,
usi la porta antincendio. È rotta.

Va bene.

Ti vanno i maccheroni al formaggio?

- Sono quelli congelati?
- No.

Li ha fatti Beth.
Non dobbiamo mangiarli per forza,

ma devono essere buoni perché

Lo so.

Però non li scaldare.
Devono essere inodore.

Va bene.

- E dell'ibuprofene come contorno, grazie.
- Ci penso io.

Rimani qui. Torno subito.

È pronto, forza.

Fatti aiutare.

Scusa, mi ci è voluto un po'.

Bene.

Lei lo sa. Sa cos'ha in mente.
Sa qual è la prossima mossa.

Posso solo aspettare
e reagire quando questo accadrà.

Dov'è Dan?

Da qualche parte con Mike.
Fingono di poter trovare una soluzione.

Fingono di leggerle nel pensiero.

La verità è che, se avesse potuto,

l'avrebbe fermata
prima che sapessi di lei,

Ma non l'ha fatto. Perché non può.

Tesoro?

Devo Beth ha bisogno d'aiuto.

Vado ad aiutarla.

Aiutala.

Ha detto che sapevo che era sposato
e che l'ho fatto comunque.

- È solo colpa mia.
- Aspetta. Che cosa hai fatto?

Ha detto che mi farà arrestare!

Può inventarsi una serie di accuse
e tutti lo asseconderanno,

perché lui può farlo.

Quando accadrà tutto questo?

Non lo so. L'ha detto uscendo.

Non lo so.

Non ti arrestano se non ti trovano.

Prendi la tua roba, sali in auto
e vieni da me. Domani sera sarai qui.

- Ci penseremo insieme.
- Ok.

- Sbrigati.
- Ti chiamo per strada.

Sono ambientati nell'epoca vittoriana,
ma tu sei più da ispettore Pitt.

- Io lo amo. Lo so, è inventato.
- Conosci i libri di Louise Penny?

I primi due della serie sono ambientati
in una piccola città del Québec.

Nessuno chiude la porta a chiave,

cioccolata calda, toboga e un omicidio.

Convinta. Cos'è un toboga?
Uno slittino? Mi hai proprio convinta.

Hai bisogno di caffè e riposo, caro Artie.

Il caffè non sostituisce il riposo.
E questo vale per tutti.

No, lo so.

- Latte macchiato doppio al caramello, no?
- Sì.

Mi prendi in giro? È il migliore.

- Il numero uno.
- È proprio il migliore, vero?

Ok, vado.

Tornerò martedì,
a meno che non vi serva prima.

Chiamatemi.

Funziona davvero così, giusto?

Insomma, ho pagato la consulenza,
perciò ora lei

Vige il segreto professionale, sì.
Si riferiva a questo?

Sì. Qualsiasi cosa dirà, non verrà

Non potrò mai divulgarla. Va bene?

- Ok.
- Allora, di cosa si tratta?

Un amico è in prigione
per un omicidio che non ha commesso.

Ok. Come fa a sapere che non è stato lui?

Lo so perché

sono stato io.

D'accordo.

- Cosa vuole da me?
- Voglio farmi avanti.

Confessare.

Farlo uscire
e riportarlo dalla sua famiglia.

So che avrei dovuto farmi avanti prima,

ma mia moglie ha un tumore

e io non

Senta, non lo so. Ho pensato

Scusi, è qualcosa che può aiutarmi a fare?

Ha delle prove per ciò che dice?

Come può dimostrare che è stato lei?

Posso dire come e perché l'ho fatto.

- Insomma, i dettagli.
- Quindi è solo la sua parola?

A meno che non abbiano qualcosa

che non pensavano fosse importante,

che non fosse riconducibile
alla colpevolezza di Dan.

- Dan chi?
- Dan Gallagher.

- Il suo amico è Dan Gallagher?
- Lo conosce?

Insomma, so di lui. Certo.

Non pensavo lo arrestassero.

Credevo avrebbe trovato una via d'uscita
da un fatto che non ha commesso.

Insomma, se non lui, chi altro poteva?

Nessuno. Non aveva scampo.

Pure in un mondo in cui i procuratori
ammettono i propri errori,

lui era un pesce grosso.

Uno dei più grandi mai presi
dall'ufficio della procura.

- È innocente.
- Non per loro.

Per loro, è una clamorosa vittoria
conquistata attraverso giudice e giuria

con una forza schiacciante.
Ora vuole farsi avanti e confessare?

Sì.

Lasceranno Gallagher dov'è
e lei finirà dentro per pergiuro.

Di che tumore si tratta?
Parlo di sua moglie.

Ovarico.

Come se la cava?

Senta, ha pagato per la mia consulenza.
Ecco cosa le suggerisco.

Torni a casa, si prenda cura di lei
e ringrazi di averla fatta franca.

Se è stato lei.

Non so se le credo.

Ciao, amico.

- Beth ha detto che andava bene se
- Sì, certo.

- Grazie di essere venuto.
- Scherzi? Ci mancherebbe.

Insomma, è dura.

Voglio dire, era dura. Ora è diverso.

- Ed è comunque dura.
- Già.

Meglio aver amato e perso,
che non aver mai

amato. Non lo so.

Già. No, lo so.

- Non provo questo, ma lo so.
- Già.

- Posso chiederti una cosa?
- Certo.

Perché le ha tagliate fuori?
Beth ed Ellen.

Insomma, cosa pensava di fare? Sembra

- Una follia?
- No, mi sembra impossibile.

A me, no.

È doloroso e devastante,
ma non impossibile.

Non per chi sa che cosa deve affrontare.

- Il tempo? Gli anni?
- No, il sistema.

Sa come funzionano le cose.
Sa cosa può succedere.

Una volta dentro, è finita.

Una volta nel sistema,

per te è finita, cazzo.

Tu ci hai lavorato per anni, dico bene?

Hai prestato servizio
in quell'istituzione per anni.

Ecco perché so cos'è. Insomma, inizi

con molta ingenuità

umanizzando le istituzioni.

Poi, un giorno, realizzi che

non si tratta di istituzioni
né di esseri umani.

È solo una fottuta macchina

che mastica e sputa, cazzo.

Non pensavi affatto che fosse così.

Al suo servizio, non eri te stesso.

Sai, io Merda.

Ci risiamo. Sono bravissimo
a parlare di me. Scusami.

Non preoccuparti.

Julia era Lei è

un'anima meravigliosa, davvero.

- Già.
- Sì.

- Grazie, Mike.
- Ok.

Racconta che ho pianto e ti uccido.

Ok, una scala è

Una sequenza di almeno tre carte
dello stesso seme. Gli assi valgono poco.

Super. Perché non facciamo una prova
e vediamo come va?

Senza punti, finché non hai capito.

- Facciamo con i punti.
- Certo che sì.

Ne stiamo parlando da due minuti interi

e ne sai già quanto me.

Va bene, senza pietà.

Senza alcuna pietà.

O forse giusto un po'.

- Non ne so quanto te.
- Smettila.

È strano che la tua testa sia così piccola
con tutte le cose che sai.

- Anche tu sai delle cose.
- Sì.

Insomma, so qualcosa.

Ad esempio, non puoi canticchiare
tappandoti il naso.

Non provarci neanche, credimi.

Ciao, mamma.

- Ciao.
- No, no.

Fidati, è impossibile.

L'ho messo sotto l'acqua fredda
in un asciugamano col ghiaccio.

L'ho portato subito in ospedale.
Non è servito a salvarlo.

Era un taglio troppo netto.

Sega circolare.

Sì, ma tranquilli.
Ha avuto un nuovo braccio di plastica

con un uncino metallico.

- Che carino.
- Una sera d'inverno

- L'ha tagliato via.
- No.

Chiamano il 911
da un ristorante in centro dicendo

che c'era un tipo nudo
in piedi davanti alle loro vetrate

e che teneva il suo cosino con l'uncino
che aveva al posto della mano.

Bene.

- Caffè?
- Sono a posto così, grazie.

- Non ora.
- Sai che cosa vorrei?

Potrei avere un'altra fettina
della torta coi lamponi rossi?

Sì. È buona, vero?

- Super.
- L'ha fatta Arthur.

- Già.
- C'era da aspettarselo da lui.

- Salute.
- Salud.

- Te ne vai tra poco?
- Sì.

Anche io, ma

l'autista non sembra aver fretta
di andare, vero?

Vuoi che lo faccia sloggiare?

- Lo butto fuori dal locale?
- Fa niente, grazie.

Forse fra un po'.

Che bello qui fuori. È tranquillo.

Sono felice che la tesi procede bene.

Sì, anch'io.

È complicato, però.

Toni Wolff non ha scritto molto,

perciò si tratta più che altro
di persone che la conoscevano

e parlavano e scrivevano di lei.

Oppure no.

Ad esempio, si dice

che Jung abbia scritto un capitolo
su di lei nell'autobiografia

e l'abbia eliminato.

E se vuoi che lei attragga meno interesse

Già, non è la mossa giusta.

Ha scritto un

saggio molto rivoluzionario

sulle quattro forme strutturali femminili.

- Quattro, dici?
- Non tre e non cinque.

- C'è la Madre.
- Ha senso.

Vero? C'è l'Amazzone. Lei è leader,
guerriera e fa più cose insieme.

- L'Etera
- No, adesso mi sono perso.

È amica, amante e moglie.

E poi c'è la Medium,

la guaritrice psichica e intuitiva.

Sì, immagino che siano tutte.

Hanno anche le loro ombre, giusto?

C'è quella soffocante
o la stronza che insegue la carriera.

Oppure la prostituta o l'amante.

È difficile descrivere

qual è esattamente l'ombra
della donna mediale in una parola, ma

se interpreta male i messaggi
che sta ricevendo

ti distrugge.

Interessante. Non vedo l'ora di leggerla.

Sì, anch'io.

Voglio solo dire che

so che pensi di sapere già come andrà,

ma dovresti fare appello.

Continua a chiedere un processo.

Anche se ci vorrà un anno o di più,

penso che tu debba provarci.

Devi continuare a provarci, sempre.

Jung ha detto: "È importante
affermare il proprio destino.

In questo modo, forgiamo
un ego che resiste alla verità

e che è in grado di affrontare
il mondo e la sorte".

"Conoscere la sconfitta
significa anche conoscere la vittoria."

Ci vediamo.

La prima fase consisteva
nel confronto con la persona,

una struttura costituita
dalle maschere sociali che portiamo:

figlio, genitore, capo, amico, amante

Bisogna confrontare queste maschere,
separandole dal nostro vero io.

La fase successiva dell'individuazione
è il confronto con la nostra ombra.

Parte della nostra ombra è
il lato di noi che è stato ferito.

Quando la rifiutiamo,
ci difendiamo da ulteriore sofferen

Riconoscendo l'ombra,
ammettiamo di avere un lato oscuro

oscuro oscuro

Oscuro.

Dovrei iniziare.
Dov'è il tasto per registrare?

Insomma, è proprio lì.

Lì. Fatto potenzialmente rilevante:
Toni Wolff era la sua amante.

- Può essere rilevante?
- La moglie lo sapeva e le andava bene.

Qual era la sua fonte di informazione?
Lui stesso?

- Lui stesso?
- Non farti rincorrere, per favore.

Ragazza Ok, non farti rincorrere

Tutti gli uccelli e gli animali,
come antilopi, cerbiatti e cervi.

Cervi e cerbiatti sono la stessa cosa.

Il cervo è solo
un esemplare adulto con le corna.

Mi sa che hai ragione.

Ma

hanno iniziato a capire
che Majnun non gli avrebbe fatto del male

e che era come loro.

Che anche lui evitava le persone?

Sì, avrebbero potuto attaccarlo
ma non l'hanno fatto.

Anzi, lo hanno aiutato.

Le volpi pulivano per terra con la coda.

Gli avvoltoi gli coprivano gli occhi
dal sole, così poteva vedere

e i predatori hanno smesso di uccidere,
anche per mangiare.

I leoni, le tigri e gli orsi.

I lupi, gli sciacalli e le iene.

Majnun aveva
una famiglia grande e pacifica.

Sembra meraviglioso.

- È ciò che voglio per te.
- Anch'io, ma voglio anche i cani.

Tigri, volpi e cani.

E ippopotami.

Certo. Gli ippopotami non possono mancare.

- Stai bene?
- Sì, voglio solo dirti una cosa.

Avrei voluto
che qualcuno me l'avesse detto

per non doverlo scoprirlo da me.

Forse non mi sarebbe piaciuto sentirlo,
ma sarebbe stato meglio saperlo.

Cosa?

Di chi ti puoi e non puoi fidare.

Forse pensi di sapere già come capirlo,

ma non è così, credimi.

Insomma

i tuoi genitori.

Fanno finta che non ci siano problemi

e dicono che va tutto bene, ma non è così.

Ti stanno mentendo.

Entrambi, ma specialmente tuo padre.

Non significa che non ti voglia bene.
So che te ne vuole.

Una persona può volerti bene
e comunque mentirti.

Alcune persone

fanno questo. Il mondo è fatto così.

Ma

è una cosa che puoi gestire,
se sai come fare.

Come?

Lascia che pensino di averti ingannata.

Comportati come se gli credessi,
ma non dimenticare chi sono veramente.

E non permettere mai che ti impediscano
di avere la vita che vuoi.

Se provano a farlo

devi allontanarle.
Non lasciare che ti allontanino loro.

Che bella giornata.

Mi piace stare qui con te.

Dov'è il libro?

Voglio sapere come finisce.

Ellen, avevo paura
di essere così diretto con qualcun altro.

Non importa cosa penseranno
o diranno i colleghi. Ho bisogno di te.

Ti prego, stai con me.

Non credevo possibile
nemmeno sognare una donna come te.

Incredibilmente generosa e amorevole.

Ti voglio nella mia vita,
da domani e per tutte le mattine.

Possiamo stare insieme per sempre.

Se mi abbandoni ora, c'è solo oscurità

Che succede?

Salve anche a lei.

Come sei entrata?

La chiave sotto il sasso.

Lo facevo quando andavo alle medie.

Ellen?

Perché sei a casa mia?

Sembra arrabbiato con me.

È arrabbiato con me?

ATTRAZIONE Fatale

Dal film Attrazione fatale
di JAMES DEARDEN

Sottotitoli: Aleksandra Daszkilewicz