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Turbolenza.

Questa e' l'ultima volta che
salgo di nuovo su un aereo.

Se moriamo, June sara' orfana.

Se la cavera'.

Va tutto bene.

Faro, Damba.

D-A-M-B-A.

Numero di casa?

2078.

Vai.

Raggiungerai la tua destinazione
in un'ora e 48 minuti.

Tra 200 metri,

girare a sinistra sulla
"Skarfolksgaten",

poi girare a destra sulla
"Chilvarvejen".

Tra 100 metri,

girare a sinistra sulla
"Skarfolksgaten".

No, non ho aggiunto nuove localita'.
Il casino' c'era dall'inizio.

- Si', ok, amico.
- In effetti, ce n'erano due

e l'ho ridotto a uno, quindi
se questo...

Se il loro problema e' che non ci sono
abbastanza dettagli o descrizioni psicologiche,

allora e' facile, troviamo qualcuno
e li rimettono, giusto?

Penso che vorrebbero posticipare
le riprese di un altro mese,

quindi abbiamo tempo per capirlo.

Si', beh, se premono perderanno
meta' del cast. Lo sanno, vero?

Tra 100 metri, sulla "Farovejen",
mantenere la destra.

Rimanere a destra.

Sto arrivando.

Ehi.

Penso di aver lasciato i miei
occhiali da sole all'aeroporto.

Grazie.

SubPassion ha tradotto per voi:

Tra 100 metri arriverete
a destinazione.

Oh, deve essere lei.

Traduzione: ManuLiga

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- Non ti sei perso.
- Miracolo del GPS.

Ah, bene, perche' nessuno qui
vi avrebbe aiutato.

C'e' un patto segreto tra la gente

- di Faro e Bergman.
- Buono a sapersi.

- Ase, piacere di conoscerti.
- Tony. Piacere.

- Ase.
- Chris.

Io mi occupo delle case.

E' bella.

- Si', e' stupenda.
- Si'.

In quella casa troverete la sala
di proiezione privata di Bergman,

dove potete vedere film
in 35 mm

durante la settimana di Bergman.

Siete liberi di usare
le biciclette.

Oh. Bello.

E se volete andare a Lauter

per visitare la casa di Bergman,

e' a 10 minuti di bicicletta
da qui.

Fantastico.

Questo e' il soggiorno.

E questa TV e' molto,
molto vecchia,

ma funziona.

Questo era il pianoforte di Kabi
Laretei. La sua quarta moglie.

Era una grande pianista.

Vedrete, questo posto
e' perfetto per lavorare.

Sicuro.

E' una casa molto semplice,

molto confortevole.

Le camere da letto sono
di sopra.

La piu' grande era in Scene
da un matrimonio,

il film che ha fatto divorziare
milioni di persone.

Oh, devo farvi vedere
per la spazzatura.

In Svezia, siamo molto seri
riguardo al riciclaggio.

- Ehi.
- Ehi.

Posso andare da qualche
altra parte se vuoi.

Chris?

Chris!

Chris!

Tony!

Qui al mulino!

- Dove sei?
- Ehi.

Penso che mi stabiliro' qui.

Possiamo salutarci a vicenda.

Non pensi che sia troppo bello

per...

Per cosa?

Bellissimo.

Tutta questa calma e perfezione.
La trovo opprimente.

No. E' rilassante.

Si', ma non avevo capito,
sai, scrivere qui,

come posso non sentirmi
una perdente?

Ho persino paura di sedermi
a una scrivania.

Beh, allora scrivi fuori.

Molte persone vengono qui
per lavorare, studenti,

scrittori, designer.

Nessuno si aspetta 'Persona'.

Si', beh, grazie a Dio.

Ti rendi conto

che andremo a dormire nel letto

dove hanno girato 'Scene
da un matrimonio'.

"Il film che ha fatto divorziare
milioni di persone".

Lo so.

Forse dobbiamo dormire
nell'altra camera da letto.

Letti separati?

Si'.

Divertiti!

- Tony.
- Ciao. Felice di vederti.

- Felice di vederti.
- Lei e' Chris.

- Ciao, Chris. E lei e' Hedda,
- Ciao.

che e' a capo della Fondazione
Bergman. E...

E' un onore conoscervi.

- Berit, che dirige la Settimana Bergman.
- Finalmente!

Dopo tutte le email.

Lui diceva che sarebbe stato piu'
facile dividere i soldi che le case.

Nove figli.

- Nove!
- Nove.

Da sei donne diverse.

Non gli dava fastidio

che tutto sarebbe stato
venduto a degli sconosciuti?

Non era sentimentale.
Viveva nel presente.

Credeva in Dio? Voglio dire,

era complicato, sono sicura,
ma ne ha mai parlato?

Diceva sempre che la morte era
solo una luce che si spegneva.

Le cose sono cambiate dopo
la morte di Ingrid.

Bergman credeva nei fantasmi
piu' di ogni altra cosa.

Quando vivi da solo su un'isola
remota, sai...

sent�va la presenza di Ingrid
in casa.

Diceva che lei era li'. Ne era
assolutamente convinto.

Ora ho un tavolo pronto per voi
dentro.

Grazie.

E' proprio qui vicino al bar.

Com'era il suo rapporto
con i figli?

Non li vedeva molto quando
erano piccoli.

Non era un gran padre di famiglia,
per usare un eufemismo.

Per anni, una delle sue figlie

non sapeva nemmeno che fosse
suo padre.

Potete sedevi ora.

Poi c'e' stata una grande riunione
al suo sessantesimo compleanno.

Ingrid lo aveva convinto
a invitare tutti.

Ingrid era irremovibile

sul ricostruire il rapporto
di Bergman con la sua famiglia.

Quindi,

pensi

che puoi creare una grande
produzione artistica

e crescere una famiglia
allo stesso tempo?

Una produzione artistica
di tale portata?

All'eta' di 42 anni, Bergman
aveva diretto 25 film,

gestiva un teatro, metteva
in scena molte commedie.

Come pensi che l'avrebbe fatto

se doveva cambiare anche
i pannolini?

- Come ti senti a riguardo?
- In termini pratici,

crescere nove figli, dirigere
50 film,

per non parlare delle commedie,
sembra un compito arduo.

Si', ma in termini non pratici,

le madri hanno cresciuto tutti e nove
i bambini e lui non ha fatto niente.

Come ti fa sentire?

- Dovrei sentirmi male, giusto?
- No.

E' solo perche' ti piace
cosi' tanto, mi chiedo.

Si', ma piace anche a te.

E' vero che una donna non avrebbe
potuto fare la stessa cosa.

Voglio dire, mi piacerebbe avere

nove figli da cinque uomini
diversi.

Che carino.

E' solo che... Mi piace
una certa coerenza.

Non mi piace quando gli artisti
che amo

non si comportano bene
nella vita reale.

Quindi hai la tua risposta, Chris.

Bergman era crudele nella sua
arte come nella sua vita.

Giusto.

Eppure...

Ehi!

Io vado.

- Dove?
- Ho una sessione.

- Vuoi venire?
- No.

Oh. Non vuoi vedere
il Bergman Center?

- Lo vedro' domani.
- Ok.

Bene.

Buona fortuna.

Chi sei?

Tu o io?

Grazie. Ciao.

- Ehi.
- Ehi.

- Com'e' andata?
- E' stato bello.

Le persone erano gentili. E'
fantastico vedere 'Il Silenzio' li'.

Ho parlato troppo, ma...

- Vuoi del te'?
- Mi piacerebbe, si'.

Mi manca June.

Ho ricevuto un video
da tua madre.

Io no.

Lo so, ma e' perche' sono
il suo preferito.

Ecco qua.

'Un Mondo di Marionette',
Bergman piuttosto hardcore li'.

Si', ma e' tedesco.

Mi piacerebbe vederne uno
svedese. Come un film estivo.

- Non 'Monica'.
- Si', 'Monica', per favore.

No, l'ho visto troppo spesso.

- 'Dopo la Prova'?
- 'Fanny e Alexander'?

Stessa cosa. Quello lo so
a memoria.

'Il Settimo Sigillo'.

No, non lo sopporto.

Ma e' il suo piu' famoso,
e non l'ho visto.

'L'ora del Lupo'?

No, e' quello dove sbattono la testa
di un bambino contro un masso.

Giusto.

No, se non vediamo 'Il Settimo
Sigillo', allora almeno uno bello.

Non esiste una cosa del genere.

Allora scarichiamo un film. Volevi
vedere 'Everest'. E' piu' semplice.

- 'Source'!
- Lo so.

'Sarabanda'.

Si', 'Sarabanda'.

- Non ce l'ho.
- Oh, cazzo.

Oppure ho un 35 mm.
L'abbiamo mostrato prima.

Tornera' a Stoccolma domani.

- Che film?
- 'Sussurri e grida'.

Volevi un bel Bergman.

Ok, potete sedervi dove volete,
ma non in quel posto in prima fila.

Deve rimanere vuoto perche'
e' di Bergman.

Va bene?

Grazie.

E' come un film horror
senza catarsi.

Il tuo punto e'?

Beh, di solito quando esci
da un film dell'orrore,

ti senti rassicurato

perche' sai che quello che hai
appena visto non puo' succederti.

Non con 'Sussurri e grida'.

La solitudine, l'agonia,
l'orrore di morire.

- E' come sono le cose.
- No, non lo e'. E' un sogno.

O piu' come un fottuto incubo.

Spero solo che si sia divertito di piu'
nella sua vita che nei suoi film.

Anche io.

Perche' i suoi personaggi
sono sempre cosi' orribili?

Perche' non mostra mai
tenerezza o leggerezza?

Ce ne sono un sacco in 'Fanny
e Alexander'.

Vero, ma e' arrivato tardi.

Si', ma e' un bene che sia
arrivato tardi, giusto?

Non gli interessava essere
leggero.

Lui... lui era oscuro, e voleva
esplorarlo.

Era divertente per lui.

Perche' non ha mai voluto
esplorare...

- La felicita'?
- Si', la felicita'!

Voglio dire, guarda questo posto.

Le sue case, l'isola,
i bei paesaggi.

Tutto e' meno duro che
nei suoi film.

Allora prova questo posto
nel fottuto gennaio.

No, grazie.

Qual e' il problema?

I film possono essere
terribilmente tristi,

duri, violenti,

ma alla fine ti fanno bene.

- I suoi no?
- No.

- Mi fanno solo del male.
- Allora perche' li guardi?

Perche' li amo.

Non so il perche', tutto qui.

Gina!

Per favore! C'e' qualcuno qui?

Per favore!

Per favore, sono in pericolo,
per favore! C'e' nessuo?

Gina!

- Quasi finito.
- Come va?

Non guardi mai piu' i tuoi film?

- No, lo odio.
- Bergman diceva che l'Inferno

per lui sarebbe stato se avesse
dovuto riguardare i suoi film.

Sono d'accordo.

I crediti sono appena iniziati,

- quindi spostiamoci dentro.
- Ok.

E, per favore, date il benvenuto
di nuovo ad Anthony Sanders.

Tutta la mia vita, mi sentivo
come se fossi

um, su una corda tesa, sapete,

come se stessi cercando
di bilanciare,

e, uh, se fossi caduto...
se fossi caduto, io...

sarei perso, sarei
completamente andato.

E cosi', come regista,
mi sono sentito, ehm...

sicuro, suppongo,

e a mio agio

se il personaggio centrale
della storia

che stavo raccontando in quel
particolare momento era femminile.

Le donne ti tengono in contatto
con la realta', e...

Ma allo stesso tempo, sono
quelle che

ti trascinano nella finzione.
Guidano l'azione

nella maggior parte dei tuoi film.

Le donne lo fanno, si'.

- Ehi.
- Ciao.

Ehi, uh, posso avere questi?

Si', certo.

800 corone, per favore.

Ti sei persa.

Laggiu'.

- Devi fare il giro.
- Oh, grazie.

Come vanno le cose attraverso
gli occhiali di Bibi?

- Molto meglio.
- Hampus.

- Chris.
- Tu fai l'internato?

Oh, si'. Beh, con il mio amico,
Anthony Sanders.

- E tu?
- Anche io.

Sto lavorando al mio
cortometraggio di laurea qui.

Ma conosco Faro. I miei nonni
sono di qui.

Dovevo restare fino a meta'
agosto,

ma parto domani per vedere
mio nonno.

Sta morendo.

Oh, mi dispiace.

Oh, e' vecchio.

Vorrei vedere la tomba di Bergman.

- Sai dov'e'?
- Certo, andiamo.

Ho visto il suo ultimo film
a Goteborg con la mia ragazza.

Oltre a noi, il cinema era vuoto.

Poi dopo abbiamo litigato,

perche' a me era piaciuto
e a lei no. L'ha odiato.

- Dopo ci siamo lasciati.
- Per il film?

No, non per il film.

Bergman ha diretto la propria
morte.

Ha deciso tutto in anticipo,

il posto, il legno della bara
e cosa avrebbe indossato.

Hedda della Fondazione ha detto
che dopo la morte della moglie,

inizio' a credere in un aldila'.

Era figlio di un pastore.

Quindi, la questione della fede
lo ha sempre seguito.

"Oh, Dio, perche' mi hai
abbandonato?"

Ma a nessuno in Svezia
interessa davvero ora.

Oh, cazzo!

Dovevo fare il Bergman Safari.

Bergman Safari, puoi saltarlo.

Si', e' per Tony. Non voleva
farlo da solo.

Se vuoi vedere i luoghi di Bergman,
te li posso mostrare.

Posso anche mostrartene altri.

Quelli che non vedresti mai
nel Safari.

- Si'?
- Si'.

- E' stato favoloso.
- Oh, grazie.

- Scusi, posso avere un autografo?
- Si', assolutamente.

- Ecco.
- Grazie mille.

E' stato affascinante. Ammiro
tutto quello che fa.

- Oh, grazie.
- Posso avere una foto, per favore?

- Adoro il suo lavoro.
- Grazie.

- Continui cosi'.
- Grazie mille.

Posso avere il suo autografo,
per favore?

Lei e' il mio regista preferito.

E' il motivo per cui ho
iniziato a studiare cinema.

Grazie. Felice di avervi
conosciuto.

Ok.

Ho del sidro. E' sidro locale.
E' delizioso.

E' nel retro. Puoi aprirlo?

Certo.

Dove stiamo andando?

Stavo pensando a Ullahau
per iniziare.

Ullahau?

Ciao a tutti.

Penso che siamo tutti qui,
quindi possiamo cominciare!

Mi chiamo Felicia e sono felice
di essere la vostra guida

per l'annuale Bergman Safari.

I miei due colleghi, Vivianne
e Majken,

mi aiuteranno.

E' una bella giornata di sole,
che e' un grande vantaggio.

Per quelli di voi che hanno
scaricato l'app sul proprio iPhone,

ora e' il momento di avviarla.

Con quella potrete seguire
il nostro viaggio

sulla mappa di Faro.

Ora, se venite tutti sull'autobus.

Non vi ho presentato prima,
Francisco Molina, Anthony Sanders.

- Come va.
- Piacere.

Francisco insegna
all'Universita' di Barcellona.

Ed e' stato il vincitore assoluto
del Bergman Quiz di ieri sera.

Si'.

- Andiamo?
- Si'.

Non vieni?

Sai, a Bergman non piaceva
quel film.

Si', per questo sono andati
in Italia.

Si'. Ha tutte le cose

sulla sua vita personale,
i suoi matrimoni...

Stiamo arrivando dove Bergman
giro' 'Come in uno Specchio',

il film che gli ha permesso
di scoprire Faro.

All'inizio Bergman non voleva
girarlo in Svezia.

Voleva andare alle Isole Orcadi
al largo della costa scozzese.

Ma i produttori pensavano che
sarebbe stato troppo costoso.

Quindi, cercarono di convincerlo
a filmarlo in Svezia, invece.

Questo posto e' nato intorno
al 1700.

La gente inizio' a tagliare
gli alberi,

e la sabbia soffiava dal nord,

creando queste dune nelle radure.

Ullahau significa "le dune
ondulate",

perche' la gente pensava che significasse
che il giorno del giudizio stava arrivando.

E dicevano, Ullahau...

che significa che quando Ullahau
e Sand High si incontrano,

il giorno del giudizio e' vicino.

E poi un uomo pianto' molti
nuovi alberi,

impedendo ad altra sabbia
di arrivare.

Ma le dune che c'erano gia'
sono rimaste.

Questo mi fa venire voglia
di andare in spiaggia.

- Non c'e' problema.
- Una bella spiaggia di sabbia.

Ce ne sono due, la spiaggia
nord e la spiaggia sud.

La spiaggia sud e' grande,
con grandi onde.

E' piu' turistica.

La nord non ha turisti, non ha
vento, l'acqua e' limpida,

- ma tante meduse.
- Non dirmelo.

Si', ma sono innocue.

E la sud ne ha alcune che sono
urticanti.

Molto, molto peggio.

Quindi, la casa nel film era qui.

In realta' hanno costruito solo
la facciata, e gli interni

- sono stati per lo piu' girati in studio.
- Cos'e' successo alla casa?

Beh, hanno dovuto demolirla
dopo le riprese.

Bergman cercava un piccolo
giardino

con alberi secolari, ecco peche'
ha scelto questo posto.

Gli alberi sono ancora qui,

e potete anche vedere dove
hanno abbattuto il muro.

Qui potete vedere che il muro
e' stato sostituito.

Fino a, uh... qui.

Quindi, le pietre sono diverse.
Queste sono quelle che hanno usato

quando hanno ricostruito il muro.
E, se guardate qui,

potete vedere dove un tempo
era costruito il molo.

Quindi, quello era come
il fondamento del molo.

E, uh, questo albero in realta'
e' anche nel film,

ma allora era davvero piccolo.

Quindi, e' cresciuto molto

da quando il film e' stato
girato circa 60 anni fa.

Quando Bergman arrivo' a Faro,
accadde qualcosa.

Fu amore a prima vista.

Bergman rimase abbagliato
dalla bellezza dell'isola.

Era come se avesse trovato
il suo paesaggio,

uno che gia' esisteva
dentro di lui.

Grazie per avermi dato buca
per il Bergman Safari

Prima di realizzare 'Persona',
Bergman fu ricoverato,

soffriva di esaurimento
sia mentale che fisico.

Ma dopo 'Persona', era felice
come sempre.

'Persona' incarna questa
transizione e questa pienezza.

Bergman non lo dimentico' mai.

Disse che 'Persona' era il film
che gli aveva salvato la vita.

E' 'Vergogna' o 'La Vergogna'?

In svedese e' Skammen,

che significa 'La Vergogna',

ma il titolo inglese e'
'Vergogna', credo.

Stranamente, nel Regno Unito e'
stato rilasciato come 'La Vergogna'.

Non arrabbiarti. La tua masterclass durava
troppo. Ci vediamo dopo "a casa".

Goditi il Bergman Safari.

Bergman sapeva che avrebbe
ricevuto molte critiche

per aver evocato il Vietnam
in questo modo.

Perche' il dibattito in Svezia
sulla guerra

era molto in bianco e nero.
Il suo film e' estremamente grigio.

Hai visto,

medusa.

Vuoi comprare della pelle
di agnello?

Si'.

Non riesco a scegliere.

Io preferisco quella nera,
a pelo lungo.

Ma sono piu' costose.

Si', totalmente.

Allora, ragazzi, ragazzi!

Concludiamo tradizionalmente
il Bergman Safari

mangiando un hamburger di agnello.

- Siete tutti d'accordo?
- Si'! Grande!

Altrimenti potete mangiare
un hamburger vegetariano.

Compresi 'L'ora del Lupo', 'La
Vergogna', 'Passione'.

Sai, Bergman non li vedeva
in quel modo.

Si', ma, sai, non considerava

'Come in uno Specchio',
'Il Silenzio', e 'Luci d'Inverno'

come una trilogia, eppure
alcuni critici li vedono ancora

come una trilogia sulla perdita
della fede.

Disse effettivamente che era
una trilogia, ma poi torno' indietro.

Solo perche' disse che e' una
trilogia non significa che lo sia.

Si', certo.

Grazie per l'Hampus Safari.

Spero ti sia piaciuto.

L'ho amato.

Non dimenticare le tue pelli
di pecora.

- Ci vediamo.
- Ciao.

- Ehi.
- Ehi.

Molto chic.

Grazie per il supporto.

Ho visto l'autobus e ho perso
la testa. Mi dispiace.

Va bene.

- Come e' stato?
- Abbastanza bello, in realta'.

Si'.

Ma mi sento un po' uno schifo
da quando sono tornato.

- Perche', cosa e' successo?
- Dev'essere stato l'hamburger.

Allora, tu dov'eri?

Guidavo in giro.

Oh, si'. Guidavi in giro?

- Ho incontrato un ragazzo.
- Oh, hai incontrato un ragazzo? Certo.

Uno studente.

- Uno studente, vero?
- Uno studente di cinema di Stoccolma.

Era bello, era sexy, vero?

Si'.

Era brillante quando parlava
di Bergman?

Non come te, ma, la sua
goffaggine aveva il suo fascino.

Oh, grazie. Sta' zitta.

Cerchi qualcosa?

No.

Ehi. Salve.

Cerco la casa di 'Come
in uno Specchio'.

Il film di Bergman.

Mi dispiace, non capisco l'inglese.

Ingmar Bergman?

Il regista che viveva sull'isola.

Scusa.

Grazie.

Oh, andiamo.

Vuoi pranzare?

Accidenti.

Sono andata a vedere la casa
di 'Come in uno Specchio',

ma non sono riuscita a trovarla.

- Non esiste. Non c'e' mai stata.
- Che cosa?

Ma la foto sulla mappa?

Hanno costruito la facciata
e girato gli interni in uno studio.

Bergman Safari, tesoro.

Come va? Dove sei?

Sto ancora facendo la bozza,
ma non so se voglio scriverla.

Perche' no?

Perche' temo che sia come
cose che ho gia' fatto.

No...

Non e' possibile.

Pensavo avessimo passato tutta
la vita dicendo la stessa cosa.

Lo facciamo, ma da prospettive
diverse.

Devi solo fidarti di te stessa.

I personaggi, i dialoghi,
le situazioni, tutto combacia,

ma qualcosa mi trattiene.

Qualcosa mi rende ansiosa.

Oh, beh, e' diverso.

Se ti rende ansiosa, prenditi
una pausa.

Hai appena detto "scrivi".
Ora dici "non scrivere".

Questo non aiuta. Non e' facile!

Sai quanto sia difficile per me
scrivere.

E'... e' una tortura.
E' un'agonia autoinflitta.

- E' sangue da una pietra.
- Beh, allora,

fai qualcos'altro.

Si', tipo cosa, casalinga
a tempo pieno?

Beh, e' una professione
onorevole.

Sai, non c'e' motivo per cui scrivere
debba essere cosi' difficile per te.

Non hai 15 anni. L'hai superato.

Beh, forse li ho perche'
non l'ho fatto.

Scrivi qualcos'altro.

Non e' che ho un sacco di progetti
allineati nella mia testa.

Pensavo davvero che mi avresti
incoraggiato.

Ci sto provando.

Sai che amo il tuo lavoro.

Come va la tua cosa?

Uhm, piuttosto bene, in realta'.

Di cosa si tratta?

Si tratta di, ehm,

di come circolano le cose
invisibili

all'interno di una coppia.

E la storia?

Perche' non mi dici mai
niente? Io ti dico tutto.

Non voglio portare sfortuna.

Puoi dirmi dove si svolge?

Qui.

- Qui?! A Faro?
- Si'.

Non dirlo come lo sapessi.

- Beh, pensavo lo sapessi.
- No, perche' non mi dici niente.

Ho un titolo.

Puoi tenerlo per te.

Qual e' il problema?

E' il tuo copione?

Miss June, vuoi andare a casa?

Sei sicura?

Posso parlarti di quello
che sto scrivendo?

Si'.

E' l'ultimo episodio
di una storia piu' lunga.

Quindi, forse e' troppo debole
e non abbastanza per un film,

- ma vorrei la tua opinione.
- Ok.

Quindi si svolge

in tre giorni a un matrimonio.

Non so ancora dove,

ma forse un posto come qui.

Come Faro.

In effetti, un'isola
funzionerebbe molto bene.

E potrebbe iniziare sull'aereo.

O forse su una barca.

Allora, siamo su un traghetto
nel Mar Baltico,

dalla terraferma a Gotland.

E' un viaggio di quattro ore,
ed e' primavera.

O forse dovrebbe essere estate.

E' tarda estate.

Una giovane donna guarda
in lontananza.

Il suo nome e' Amy.

Ha piu' o meno la mia eta',
o forse un po' piu' giovane.

Diciamo che ha 28 anni.

Lei e' il personaggio principale
del film.

Era arrivata quella mattina
a Stoccolma da New York.

E' venuta per il matrimonio
di una vecchia amica, Nicolette,

che sta sposando uno svedese
di nome Jonas.

La celebrazione si svolge
su un'isola

al largo della punta
settentrionale di Gotland.

Un'isola chiamata Faro.

Il che non e' insignificante
per Amy,

- in quanto regista.
- Bene.

E Bergman occupa un posto molto
importante nella sua immaginazione.

Per molti, lui e' un punto di riferimento
formidabile, ma per lei e'...

una specie di rifugio,

una consolazione.

Eppure...

eppure non e' a lui che sta
pensando in questo momento.

Un altro uomo sta monopolizzando
i suoi pensieri.

Joseph e' il suo nome.

Non riesce a dimenticare Joseph.

Amy aveva 15 anni quando incontro'
Joseph, che ne aveva 17.

Si amavano appassionatamente e
goffamente, come fanno gli adolescenti.

E si distrussero l'un l'altro.

Joseph lascio' Amy il giorno
in cui compi' 18 anni.

Ognuno ando' per la propria strada,
ma Amy non dimentico' mai Joseph.

Quando si rividero anni dopo,

si resero conto che i loro
sentimenti erano ancora li'.

L'attrazione era ancora
travolgente.

Divennero amanti.

Erano piu' maturi,

si capivano meglio,

ma le circostanze erano cambiate.

E non c'era piu' posto nelle loro
vite per questa storia d'amore.

La prima volta era stata troppo
presto, la seconda troppo tardi.

Quindi, ci rinunciarono
e smisero di vedersi.

Vorrei che questo film fosse
l'ultimo capitolo della loro storia,

che era solo una serie di fallimenti
e tradimenti e drammi.

La storia di un dolore
impossibile,

di sofferenza, offuscata
da pochi ricordi

di intensa felicita'.

Quindi, seguendo il consiglio
di Nicolette,

Amy incontro' due amici di Jonas.

Stavano andando a Faro
in macchina da Stoccolma.

Joseph fece la stessa cosa,
anche se era partito da Oslo.

E cosi', dopo diversi anni
di distanza,

i due amanti si ritrovano

seduti sul sedile posteriore
di un'auto

guidata da perfetti sconosciuti.

Wilma e Peter non conoscono
il passato di Joseph e Amy.

Per tacito accordo, fanno
finta di niente.

Per timidezza, o per gioco,
fingono di conoscersi vagamente.

Questa farsa aumenta solo
il desiderio di Amy.

Passerai del tempo in Svezia
dopo il matrimonio?

No, torno subito.

- L'ho promesso a mia figlia.
- Che dolce. Quanti anni?

- Ha quattro anni.
- Bellissimo.

- E tu?
- Niente figli.

Voglio dire, rimarrai
in Svezia dopo?

Ah! No, devo tornare subito,
in realta'.

Il dovere chiama.

E' un problema se non ho
una... cravatta per la chiesa?

Stavo per comprarne una all'aeroporto,
ma l'ho scordato.

- No, va bene...
- Anche io mi chiedevo,

ho realizzato che l'abito che
volevo indossare e' bianco.

- E' il mio unico bel vestito.
- Beh, di solito solo la sposa veste di bianco.

- Merda.
- Cioe', dovrai chiederlo a Nicolette.

- Probabilmente non le dispiacera'.
- In realta', non so se sia davvero bianco.

E' piu' simile al bianco sporco
o al crema, una specie di beige.

Vuoi andare al ponte superiore?

Ho visto il tuo film.

Sai quel ragazzo?

Aspetta, quale ragazzo?

Quello che interpreta me.

Si'.

- Cosa?
- Io sono molto meglio.

Veramente? In quali modi?

In tutti i settori.

Fisicamente, per cominciare.

E soprattutto come persona.
E' un... e' un coglione.

Dannazione. Pensavo di averti
idealizzato.

Idealizzato?

Ok. Spero tu stia scherzando.

Siamo stati a Visby una volta.

Alla settimana medievale.

- Cosa...
- Hanno una settimana a tema medievale

- dove...
- Siete andati?

- Certo.
- Avete fatto rievocazioni?

Una specie.

Cosa intendi?

Albatross. Siamo arrivati.

Jonas?

Nicolette?

Jonas?

Nicolette?

Nicolette?

- Non puoi vedere il mio vestito!
- Ok, scusa.

Sul serio?

L'abbiamo trovata nell'abito.

Ehi! Come stai?

Sto bene. Frenetica.

- Non troppo nervosa?
- Si', un po'.

- Ma rispetto a Jonas...
- Posso immaginare.

- Dove alloggi?
- Sono a Sudersand.

- E tu?
- Sono qui ad Albatross.

- Ho anche preso la suite Bergman.
- Sono molto gelosa.

Si', beh, il bagno e' in giardino,

- se e' una consolazione!
- Ok.

- Ehi!
- Ehi!

- Come stai?
- Ciao.

Penso che siamo quaggiu'.

- Ci vediamo dopo.
- Ci vediamo.

I miei nonni sono cresciuti qui,

quindi trascorrevo
le mie vacanze estive qui.

- Si'. Quindi, conosco ogni centimetro.
- Hai conosciuto Bergman?

Oh, Bergman, Bergman, Bergman.

Perche' Svezia e' sempre
sinonimo di Bergman?

No, dai. Ti sposi a Faro.

- E' un po' la sua isola.
- Oh, la sua isola?

Non lo so.

Hai visto qualcuno dei suoi film?

- Si', certo.
- Si'? Quale?

Molti.

Ehm, sai dov'e' casa sua?

Mi piacerebbe davvero vederla.

E' a Lauter.

Aspetta.

Puoi sillabarlo?

L-A-U-T-E-R.

Quella e' la principale, dove
ha vissuto fino alla sua morte.

La troverai su una mappa.

Grazie.

Mio padre era cosi' patriarcale.

Voglio dire, chi non ha avuto
un padre patriarcale?

Sto solo dicendo che Bergman
non ha avuto difficolta'.

Sai cosa e' successo quando
e' stato arruolato

nell'esercito svedese durante
la seconda guerra mondiale?

Ha avuto un'ulcera.

Ecco cosa ha avuto.

Oh, no. Non di nuovo i demoni!

Cioe', a chi viene l'ulcera per
essere arruolato nell'esercito svedese

durante la seconda guerra
mondiale? Eravamo neutrali.

Oh, no. Non posso combattere
in guerra,

devo combattere i miei demoni
interiori

perche' mio padre ha appeso quadri
spaventosi alle nostre pareti.

Andiamo.

Bene, forse tre critici pensavano
che fosse... fantastico.

Ma c'e' un mondo fuori
dal tuo buco del culo.

Fanculo Bergman.

Oh, e per rispondere
alla tua domanda,

no, non ho mai incontrato Bergman,

ma i miei nonni lo incontrarono
al supermercato,

e lo trovarono terribilmente
antipatico.

Forse semplicemente
non gli piaceva fare la spesa.

- Vado a fumare.
- Si'.

Hai una sigaretta?

Grazie.

Nicolette, volevo chiedere,

mi sono resa conto che l'abito che
volevo indossare per il matrimonio...

- Si'.
- E' bianco.

O bianco sporco, come una
specie di, ehm, beige.

E' un problema?

Dipende.

E' bianco o beige?

Bianco sporco? Immagino che
qualcuno senza un sofisticato

senso della sfumatura potrebbe
pensare che sia bianco.

E non ne hai altri?

Si', non sono cosi', uh, eleganti.

- Te ne posso prestare uno.
- Ok.

Cosa fai?

Guardo le stelle.

- Me ne vado.
- Ok.

Come?

Ho noleggiato una bicicletta.

Pensi di saperla guidare?

Non mi inviti nella suite Bergman?

Non siamo liberi, signora
Bergwoman.

C'e' bisogno che te lo ricordi?

Prima di tutto, non chiamarmi
"Signora".

Non sono sposata.

E in secondo luogo,
non trattarmi con condiscendenza.

- E' tutto?
- Tu sei quella che non vuole.

- Io?
- Si'. Si vede.

Ti sei allontanato. Tu...

Domani mattina vieni
a prendermi in bici?

Ok.

Cosi', passa la prima notte.

Stai ascoltando?

- Ti sei allontanato.
- No, non l'ho fatto.

- Si', l'hai fatto.
- No, non l'ho fatto.

Cosi', passa la prima notte,

dolorosamente, per Amy.

E la mattina dopo, fino
a quando non ne puo' piu',

quindi, molto presto,

va a prendere Joseph.

Raggiunge Albatross, attraversa
il giardino fino alla suite Bergman.

- Ciao.
- Ciao.

- Andiamo?
- Si'.

Hanno un giorno libero, cosi' decidono
di fare un giro in bicicletta.

Gli fu detto che dovevano
andare a vedere il Rokaur,

questi enormi pilastri scolpiti
dal mare,

sparsi lungo la costa
settentrionale.

Continuano il loro giro in bicicletta
passando per Helgumannen,

un antico villaggio di pescatori.

Sento che mi consiglierai.

Nessuno ti obbliga a stare qui
con me.

Lo so.

Al tramonto, si separano.

- Ciao.
- Ciao.

Amy spera di avere notizie
da Joseph, ma non una parola.

Non fino alla mattina successiva
alla cerimonia di nozze,

quando finalmente lo rivede.

Ha rinunciato al vestito bianco.

Gli sposi entrano nella cappella.

Amy guarda Joseph,

sperando che si girera'.

Le lacrime le rigano il viso.

Sono le emozioni degli sposi

che la contagiano?

La musica?

I suoi sentimenti per Joseph?

Qualcos'altro?

Amen.

Ora vi scambierete
i vostri voti solenni.

Nicolette,

ti amero'.

Condividero' con te gioie
e dolori,

e ti saro' fedele finche' morte
non ci separi.

Una volta terminata la funzione,

gli ospiti salgono su un bus...

che li porta in una grande
casa in riva al lago

dove si svolge il ricevimento.

Vuoi un marshmallow?

Certo.

Ho rubato una bottiglia.

E' Nicolette che mi ha trascinato.

La conosci.

Hai messo tu quella canzone?

Andiamo.

Ciao.

Ciao.

Ehi, stiamo andando alla sauna
alla spiaggia se vuoi unirti a noi.

Ehi!

- Ciao.
- Ciao.

- Ciao.
- Ciao.

Oh, merda.

Scusa.

Si'.

Si'.

Aspetta.

Aspetta.

Continui ad andartene.

Torno subito.

Beh?

Ti piace?

Avvicinati. Non riesco a vedere.

Ok.

Bianco o bianco sporco?

Fammi vedere.

Lo sgualcirai.

Ti piace sempre?

Mi piace cosa?

Fare l'amore con me.

Non si vede?

Si', ma ho bisogno che lo dica.

Non ti ho mai menzionato
alla mia ragazza,

ma e' gelosa di te.

Solo di te.

Perche', ce ne sono altre?

Qualche volta.

Anche tu sei infedele.

Amo due persone.

Questo e' diverso.

Ti amo anch'io, ma amo anche
Michelle,

e sto costruendo qualcosa
con lei.

Perche' lei e non io?

Non lo so, e' solo, uh...

E' solo la vita.

Tu hai avuto una figlia.

Ne volevo una con te.

Volevi due bambini con due uomini
contemporaneamente.

Era assurdo.

Vieni qui.

Non voltarmi le spalle.

No.

Smettila.

Dopo tutto quello che hai
detto, non ne ho piu' voglia.

Si'.

Mi dispiace.

Allora, dove eravamo?

Avevamo appena lasciato la sauna.

Ok.

Ed e' allora che Joseph decide
di andare da Amy.

- E puoi immaginare cosa succede.
- Bene.

A un certo punto indossa
il vestito bianco.

- Ok.
- Vuole indossarlo per lui.

E poi fanno di nuovo l'amore,

e ancora.

Poi si addormentano l'uno
nelle braccia dell'altro.

Ma quando escono di casa,

Joseph e' diventato freddo
e distante.

- Ciao.
- Ehi.

Tutti ovviamente sanno di noi.

- Si'.
- Non mi interessa.

A me si'.

Sei arrabbiato?

- No.
- Lo sei. Sei arrabbiato con me.

Sono arrabbiato con me stesso.

Stessa cosa.

Quello che abbiamo fatto
e' sbagliato. E' un tradimento.

E tu lo affronti bene, ma io...

Non posso guardare
la mia ragazza, dopo.

Vado a cambiarmi, ma, uh,
ci vediamo piu' tardi?

Ok. Quando?

Non lo so. Ti chiamero'.

Nell'attesa che Joseph
si decidesse,

la malinconica Amy vaga
per Sudersand.

Ma due ore dopo, sta impazzendo.

La suite e' vuota. Joseph
non c'e'.

Amy?

Poi arriva Hampus,

e suggerisce di giocare a Ludo.

- Come stai?
- Come stai?

La versione alcolica.

Uno, due, tre, quattro.

Questo...

Non capisco questa mossa,
e non capisco dove stai andando.

- Posso...
- Queste sono le regole ora.

- Torniamo... indietro.
- Nuova regola.

- Torniamo indietro?
- Si'.

E questo pezzo, dove... dove va?

Penso che tu debba bere quello.

E come vinco? Dimmi questo
nuovo modo.

Torni fino a casa tua.

- E poi vinco?
- Si'.

- Allora, hai cambiato le regole
- Si'.

- nelle regole di Amy.
- Si'. Si'.

Per le vincite di Amy. Per Amy.

Non lo so.

Non so nulla di questo.

Non sono cosi' sicuro. Penso...

Amy si sente sempre
piu' stordita.

Non vede nemmeno Joseph
quando entra nel caffe'.

Ho una nuova regola. Devi bere
questo.

Ciao.

L'ultima notte, Nicolette,
una cantante dilettante,

esegue un concerto
per i suoi amici.

La prima canzone che cantero'

e' molto speciale per me e Jonas.

Posso avere una sigaretta?

E' l'ultima. Possiamo dividerla.

Ok.

Allora, andiamo tutti in spiaggia.
Vuoi unirti a noi?

Non voglio stare in un gruppo.

Voglio stare con te.

Oh, adoro questa.

Ciao, sono Joseph. Non posso
rispondere ora.

Lasciate un messaggio
e vi richiamero'.

- Ciao.
- Ehi.

- Ciao.
- Ciao.

- Come stai?
- Bene, grazie.

Hai visto Joseph?

- E' andato via.
- E' andato via?

Si', con Wilma e Peter.

Prendevano il traghetto delle 11.

Ehi.

Stai bene?

E' Joseph?

Non e' ancora finita, vero?

Amy torna a Sudersand.

Entrando in casa, sente
diminuire la sua irrequietezza.

E' sostituita da una fredda
tristezza.

Quindi, fondamentalmente,
e' li' che mi trovo.

Joseph e' andato via.

Amy e' un disastro.

Potrei finirla qui.

O Amy potrebbe impiccarsi
con la cintura del suo abito.

Davvero?

O piu' drammatico, potrebbe
provare ad impiccarsi

all'ala del mulino Bergman,
e poi fallire.

Classico.

Comunque, io...

Non posso andare oltre
quel punto. Sono bloccata.

Lo farai.

Pensi che sia un film?

Beh, dipende da te.

Voglio dire, se guardi qualcosa
abbastanza a lungo,

diventa interessante, no?
Qualcuno l'ha detto.

- Grazie.
- Ed e' un bene

che ti stai concentrando
su un periodo di tre giorni.

Non l'hai mai fatto prima.

Devi solo trovare il tuo finale,
tutto qui.

Si', ma non riesco. Allora,
puoi aiutarmi?

Ne dubito.

E non credo di essere la persona

- con cui discuterne.
- Perche' no?

Perche' pensi? Merda.

Scusa.

Grazie per avermi abbandonato
in questo momento critico.

Mai accaduto.

Sei sicura che non vuoi che lasci
la macchina? Posso prendere un taxi.

No, posso stare tre giorni
senza macchina.

Prendero' la bici.

Non andrai fuori di testa
di notte?

Lo faro', ma fa parte del gioco,
no?

Beh, se hai troppa paura,

vai al B&B.

Si'. Stai attento guidando
con la nostra bambina.

- Sempre.
- E buona fortuna con i produttori.

Ecco!

C'e' nessuno?

C'e' nessuno?

C'e' qualcuno qui?

- Mi hai spaventato.
- Anche tu!

Era... era aperto.

Avrei dovuto chiudere a chiave
la porta dall'interno.

Questa e' la regola.

Sei tornato a Faro?

- Mio nonno e' morto.
- Mi dispiace.

Cosi', sono tornato ad accendere
candele in sua memoria.

E ho pensato che sarei passato
di qui.

E le persone della Fondazione

- ti lasciano andare e venire?
- Mi conoscono.

Non me ne andro' con un comodino.

Come stai? Hai avuto fortuna
con il copione?

Ho fatto una bozza, ma non ho
ancora trovato un finale...

Questo era il suo ufficio?

Si'.

Sono venuto qui per ascoltare
musica,

poi mi sono addormentato.

La casa di Bergman e' un posto
dove ti addormenti facilmente.

Sono queste panche di pelle
di agnello.

Se stai cercando ispirazione,

ti consiglio qui.

E' la stanza della meditazione.

Conosciuta anche come la stanza
di Ingrid.

Bergman la fece costruire
dopo la morte di sua moglie.

Devo andare. Devo prendere
il traghetto delle quattro.

Non dimenticare di andartene prima
delle cinque, o si attivera' l'allarme.

Ok.

- Grazie per l'avviso.
- Nessun problema.

E quando te ne vai,

chiudi a chiave e mettila
nella cassetta vicino alla porta.

- Ok?
- Ok.

- Ciao, Anders.
- Ehi, Chris.

Per un secondo non sapevo
dove fossi.

Tutto era confuso.

La troupe e' andata via, pensavo
fossi andata anche tu.

Ero stanca. Io... avevo bisogno
di stendermi.

Si', siamo tutti esausti.

- Ma le riprese sono quasi finite.
- Si'.

Sei appena arrivato?

No, ti stavo guardando mentre
facevi l'ultima ripresa della giornata.

Non volevo lasciare l'isola
senza vedere la casa di Bergman.

Seriamente, avresti potuto
scrivere una scena per me qui.

Ci ho provato.

Solo non c'era motivo per cui
il tuo personaggio fosse qui.

Sono quasi le cinque.

Dobbiamo partire prima che
la carrozza si trasforma in zucca.

Mi mostri prima la biblioteca?

Si'.

Seguimi.

Un'intera vita non sarebbe
abbastanza per me

per leggere un quarto
di questi libri.

Questo e' il mio oggetto
preferito qui.

E' un modello del Dramaten,

il teatro nazionale di Stoccolma.

Fu dato a Bergman quando
se ne ando'.

E chi e' nella sua posizione
preferita di spiare?

Ingmar Bergman.

C'e' una macchina in partenza
per Albatross, se a qualcuno interessa.

Io!

Quindi, questo e' un addio.

Si', domani parto presto.

Immagino che tua moglie e tuo figlio
ti aspetteranno all'aeroporto?

Si'. Farei meglio a trovare
dei bei regali a Stoccolma,

o potrei anche prendere il primo
aereo per tornare indietro.

Beh, puoi sempre prendere
delle pelli di pecora.

Ciao. Stammi bene.

- Buon viaggio. Ciao.
- Ciao.

Ci vediamo domani!

Allora, un'ultima partita?

Si'.

Una sigaretta e ce ne andiamo.

- Torna alla stalla.
- Non esiste, cazzo.

Odio questo gioco. Possiamo
smettere, per favore?

Ammetti solo che non ti piace
perdere.

Non ti piace quando
le cose ti sfuggono.

Se avessi bisogno di uno strizzacervelli,
tu saresti l'ultima...

saresti la penultima persona
che andrei a vedere.

- Chi sarebbe l'ultima?
- Mia madre.

Oh, cazzo.

Ok, basta. Fermiamoci.

Questo gioco e', uh, ridicolo,

e ho davvero bisogno di dormire
un po'.

Orario di partenza stimato
tra quattro ore.

Non vieni a salutarmi?

Sono bloccata.

Grazie di tutto.

Per favore, non ringraziarmi.

Dovresti dormire un po'.

Domani devi essere in forma.

Avanti, vai.

- Vuoi andare a dare un'occhiata?
- Si'!

Allora, sai che quest'isola
e' un po' speciale, vero?

Si'. E' l'isola del regista

- che piace molto a te e la mamma.
- Si'. E' cosi'.

- E' vivo o morto?
- E' morto.

E' andato in paradiso?

Non e' sicuro.

Papa', c'e' una cosa che voglio
davvero chiederti.

- Vai avanti, allora.
- I fantasmi esistono davvero?

- Si'.
- Dimmi la verita'.

No?

- Si', esistono!
- Oppure no.

Allora perche' racconti storie
di fantasmi?

- Moi?
- La nonna ha detto

che avresti fatto un film
con i fantasmi.

Oh, l'ha detto la nonna, vero?
Lei cosa ne sa?

L'ha letto su Internet.

Oh, ora e' su internet, vero?

Si'. Mi racconti la tua storia
di fantasmi?

E' una storia di zombie, giusto?

Zombie. E c'e' questo mostro.

Questo gigantesco, come...

funghi che gli escono dal sedere,

come orecchie che esplodono,

in piu' coperto di cacca.

Dalla testa ai piedi, giusto?

E sangue che fuoriesce
dagli occhi.

- E c'e' una ragazza gigante.
- Si'.

Va bene?

Se vai lassu',

e se guardi molto bene, penso
che potresti trovare tua madre.

Dai, vai.

June!

Oh, piccola mia.

Mmm, amore mio.

SubPassion ha tradotto per voi:

Chi puo' navigare senza vento?

Chi puo' remare senza remo?

Chi puo' dire addio
al loro amore...

senza piangere?

Posso navigare senza vento.

E posso remare senza remo.

Ma non posso dire addio
al mio amore...

senza piangere.

Traduzione: ManuLiga

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