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SubPassion ha tradotto per voi:

Traduzione: Willow

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Nel frattempo, il lavoro va avanti per gli
inglesi che si sono trasferiti sulla Costa.

Gestire un bar al sole e'
il classico sogno britannico.

Puo' facilmente trasformarsi
in un incubo,

ma Gary e Cherry di Macclesfield hanno fatto in modo
che funzionasse. Il Bamboo Bar e' un successo.

Ciao.

Ciao.

Ho visto che mi guardavi
dalla strada.

Ti ho visto un sacco di volte
arrivare a testa bassa.

Un giorno sara' vero,
quell'allarme.

- Praticamente siamo gli unici qui.
- Puoi crederci, cazzo?

Voglio dire, non hanno
ancora le guardie di sicurezza.

Sono Harry.

Adam.

Ehi.

Come affronti la situazione?

Con... Con cosa?

L'ho detto.

E' cosi' tranquillo. Voglio dire, Londra e' la'
fuori, ma non possiamo nemmeno cazzeggiare.

Suono bene la musica, ma
e' peggio quando finisce.

E ho anche preso una, um...

uh, macchina per il rumore,
giusto.

Ma e' come se ci fosse qualcuno
nell'angolo della stanza parlando di me.

Non possiamo nemmeno
aprire le finestre,

ma credo che non vuoi
davvero che saltiamo.

E' dura per gli affari, sai.

Cadaveri sul cemento.

Voglio dire, chi si trasferira'
allora?

Drink?

E' giapponese.

Dovrebbe essere il migliore al mondo,
ma non saprei dirti perche', quindi...

- No, grazie.
- Ok, ehm...

Ok, che ne dici se entro comunque?

Se non per un drink, allora...

per qualsiasi altra cosa
tu possa volere.

Penso che sia una buona idea.

Ti spavento?

No.

Beh, non devi fare nulla
se non sono il tuo tipo.

Ci sono vampiri alla mia porta.

Ciao.

Pensavo che qualcuno fosse forte.

Scappare cosi'.

No, grazie.

Andiamo?

Andare dove?

A casa.

Sara' al settimo cielo nel vederti.

Indovina chi ho trovato
piu' tardi e nel parco?

E' lui?

Oh, si', e' sicuramente lui.

Guardalo negli occhi.

Si', sei tu.

Ciao.

Ciao.

Non restare li'. Entra dentro.

E li' che vivi?

Non da queste parti,
ne sono sicuro.

Sono a Londra.

Oh, che bello.

Vivi da solo?

Possiedi un posto tuo?

Uh, si', e' solo un appartamento.

Cosa ti avevo detto?

Cosa ti avevo detto?

Te l'avevo detto che se la
sarebbe cavata bene, vero?

Non puo' essere economico,
vivere lassu' nel fumo.

E cosa fai?

- Sono uno scrittore.
- E cosa ti avevo detto?

No, no, no, non sono particolarmente
ricco o cose del genere. Non proprio.

No, ho sempre saputo
che saresti stato creativo.

Che tipo di scrittore sei?

Sai quanto amo Stephen King,

Carrie, Cujo, stagioni diverse.

No, no, no, non sono
un vero scrittore.

Scrivo sceneggiature per film,

per la TV quando devo.

Uno scrittore.

Dio, e' cosi' dannatamente
eccitante.

Se conoscessi i vicini, correrei
da loro e glielo direi subito.

Ho sempre detto che gli scrittori sanno meno
del mondo reale di quasi chiunque altro.

Che diavolo ne sapresti? Riuscivi
a malapena a scrivere bene.

E' vero.

Uno scrittore.

Nostro figlio.

Siamo dannatamente felici di vedere
che te la cavi cosi' bene, allora.

Qui.

Guarda quella maglia gonfia.

Il nostro ragazzo
e' tornato a casa.

Cosa stai mettendo?

Oh, vedrai.

Oh, ti ricordi la macchinina
rossa che avevi?

Ti piaceva molto, e volevi
portarla sulla strada principale

e guidarla con tutte
le macchine grandi.

E' il mio primo ricordo,
a dire il vero.

E' stata una Ford Granada
a investirlo, vero?

No, era verde scuro.

Te lo ricordi?

Eri come un puntino rosso.

Sei arrivato cosi' in alto li'
che non lo dimentichero' mai.

Oh, ma stavi bene, comunque.

Stavi bene. Avevi
un paio di lividi.

Penso che pensassero che stessi
esagerando quando ti ho preso.

E quella notte dei falo'
quando hai perso la testa?

Ricordi quella notte dei falo'?

- Quanti anni avevi? Sei?
- No, era piu' grande di cosi'.

Sono esplosi i fuochi d'artificio.

Povero ragazzo, ha iniziato
a urlare e ad ululare.

Ho dovuto portarlo fino a casa.

- L'hai fatto?
- Si'.

Ti sei addormentato
sulla mia spalla.

Non te lo ricordi?

Eri davvero fuori di te.

Stavi davvero attraversando
un periodo difficile.

E stavamo solo cercando di farti
divertire con i fuochi d'artificio.

Sei sempre stato
un ragazzo sensibile. Si'.

Hai ancora paura dei fuochi
d'artificio adesso?

- No.
- Sai cosa hai detto di lui?

- E' proprio come mia madre?
- Si'.

Vero? Lui lo sa.

- Ha detto qualcosa, pero'.
- Si', e' quando mi parla.

E' stato cosi' dannatamente
bello rivederti.

Non sei sicuro che
l'avremmo mai fatto?

No.

Eccoti qui.

- Eccomi qui.
- Si'.

Torna presto, eh?

Uno di noi ci sara'.

Per favore.

Si', lo faro'.

- Entriamo.
- Buonanotte, tesoro.

- Buonanotte, figliolo.
- Ciao.

Mi dispiace davvero
per l'altra sera.

Oh, va tutto bene.

Non preoccuparti.

Ci vediamo.

Ci vediamo.

In realta' mi piace il whisky.
Vuoi bere qualcosa, o...

Ciao.

Ciao.

Ciao.

- Vuoi entrare?
- Certo.

Si'. Che cosa hai?

Ho della vodka e della birra.

- E un po' d'erba, se vuoi.
- Si'.

L'erba e' meglio.

Ho smesso di bere alcolici.

Ti piace vivere qui?

Penso che mi piaccia di piu'
quando le persone si trasferiscono.

Se si trasferiscono.

Hai amici nelle vicinanze?

No.

Non proprio.

E tu?

No, non proprio.

La maggior parte dei miei
amici si e' trasferita da Londra.

Vogliono avere giardini
per i loro figli.

Vogliono stare vicino ai loro nonni in
modo che possano occuparsi dei loro figli.

Immagino che anche tu
non volessi trasferirti?

No.

Cosa faro' a Dorking?

Non e' per persone come me.

Sto solo controllando
che tu sia queer, vero?

- Si'.
- Va bene.

O gay.

Queer, non sono... Mi sono
abituato a definirmi cosi'.

Queer e' sempre stato un insulto.

Probabilmente e' il motivo per cui
oggi odiamo cosi' tanto i gay.

Voglio dire, e' sempre
stato come...

Il tuo taglio di capelli e' gay.

Il divano e' gay.

Le tue scarpe da ginnastica
sono gay. Il tuo zaino e' gay.

Si'.

Queer suona educato, pero',
in qualche modo. Sai, e' come...

Non lo so. E' come se tutto
il succhiacazzi fosse stato eliminato.

Si'.

Presumo che tu non stia
con nessuno.

Non ti vedo mai con nessuno.

No.

No.

Sei spesso single?

Sono spesso single?

Suppongo di si', si'.

E tu?

Si'.

Si'.

Ma non per mancanza di tentativi.

Che ne dici se ti bacio?

No, aspetta.

Scusa.

- Tutto bene?
- No, si', si'.

Solo non lo faccio...

Non lo faccio da un po'.
Ricordo solo di respirare.

Va bene.

- Si'. Si', si'.
- Ok.

Va bene.

Tutto bene?

Si'.

Sei tu?

Temo di si'.

Cavolo, eri carino.

Odio le mie foto.

Ero un bambino grasso.

Vero? Ma...

quando sei grasso, nessuno ti
chiede perche' non hai una ragazza.

Saremmo stati amici
di sicuro, pero'.

Marinavo il football
per spiare i ragazzi.

Questo e' tuo padre?

Si'.

E' bello.

Si'.

Io... Sto cercando di scrivere
di lui in questo momento.

E' questo che fai?

Si'.

Come sta andando?

Stranamente.

Non vedo molto mio padre.

Tu, ehm...

Vedi il tuo, pero'?

No, sono morti.

Poco prima dei 12 anni.

Entrambi?

Si'.

Si', incidente d'auto.

Non la piu' originale delle morti.

Mi dispiace davvero.

No, grazie. E' stato
tanto tempo fa.

Si', non penso che
abbia importanza.

Vorrei rivederti.

Si', ok.

Potrei restare qui
per la notte se tu...

Che ne dici di un'idea
davvero migliore?

Non stasera. Si'?

No, no, vorrei rivederti.

Non devi spiegare.

Va bene.

Va bene.

Grazie.

Tesoro, sei tornato.

- Ovviamente sono tornato.
- Gesu', sei fradicio.

Dai, togliti tutto.

No, non mi togliero' i vestiti.

Non essere sciocco.

Sono solo io. Avanti,
braccia in alto.

Li mettero' nell'asciugatrice.

Ci sono solo io oggi.
Va tutto bene?

- Si', certo.
- Bene.

Ci sono cosi' tante cose che voglio
sapere. Voglio sapere tutto.

Va bene, vai di sopra. Cambiati.

Mio Dio, e' cosi' emozionante.

- Immagino che non ti stia piu' niente, vero?
- No.

Si', beh, ti ho portato
alcune cose di tuo padre.

Ok.

Oh, guarda, dai, togli anche questi
e li metto ad asciugare insieme al resto.

Oh, te li togli, Adam?

Onestamente.

Dio, guardati.

Che cosa?

Eri solo un ragazzo.

E ora non lo sei piu'.

No.

Sei totalmente diverso,
ma sei sempre tu.

Beh, pensavo che saresti
stato piu' peloso.

Come tuo padre.

Ok, scusa.

Mi piace un petto villoso.

Va bene.

Cristo, sai chi mi ricordi?

Oh, chi?

Sembri proprio mio padre.

Davvero?

Lo ricordo comunque
quando ero ragazzina.

Dio, non e' pazzesco?

E' come vedervi entrambi
esattamente nello stesso momento.

Ho fatto il tuo preferito. Beh, spero
che sia ancora il tuo preferito.

Vado ad accendere il bollitore
e poi potrai dirmi tutto.

Non avere paura.

Va bene.

Ora, tuo padre mi ha detto
di non chiedere,

e non vedo l'anello nuziale, quindi
presumo che non sei sposato,

ma hai una fidanzata?

Me la immagino con i capelli castani,
non troppo magra, intelligente, ovviamente.

Beh?

Beh, cosa?

Ce l'hai?

Non ho una ragazza, no.

E' un peccato.

Non ho una ragazza perche'
non mi piacciono le ragazze.

Le donne.

Cosa intendi?

Intendo...

Sono gay.

Tipo un omosessuale?

In questo senso, si'.

- Veramente?
- Si'.

Da quando?

Da molto tempo.

Da quanto?

Da sempre?

Non sembri gay.

Beh, non sono sicuro
di cosa significhi.

Significa quello che significa.
Tu sai cosa significa.

Beh, scommetto che sei felice
di non conoscere i vicini adesso.

Devo ammettere che sono
un po' sorpresa.

Non sono davvero sicura
di cosa provo a riguardo.

Che cosa? Non pensavi che sarebbe
stata una possibilita'?

No, certo che no.

Quale genitore vuole pensare questo
del proprio figlio? Non quelli che conosco io.

Beh, a me sta benissimo, quindi...

Le persone non sono
cattive con te?

No, no.

Le cose sono diverse ora.

Beh, non sono cattivi.

Non e' permesso, comunque.

Ma lo sanno tutti?

Cioe', sei aperto a riguardo?

Voglio dire, non lo so, in fondo
alla strada principale del W.A. Smith's?

Beh, dipende dalla strada.

Si'.

Lo sanno tutti. Va bene a tutti.

Beh, non vuoi sposarti
e avere figli?

Posso avere figli.

Gli uomini possono sposarsi.
Anche le donne.

Cosa, l'uno con l'altro?

Si'.

- Perche'?
- Cosa intendi, perche'?

Beh, non e' come avere
la tua torta e mangiarla?

Allora, vuoi sposarti e avere figli?

Non lo so.

Non era una possibilita'
per cosi' tanto tempo,

quindi non pensavo che valesse la
pena volermi sposare e avere figli.

- Stai bene?
- Mmm, bene.

Sicura?

Immagino di non aver mai saputo cosa stesse
succedendo in quella tua strana testolina.

Scappavi sempre. Ti ricordi?

Si'.

C'era quella volta che arrivasti
fino alla stazione ferroviaria,

ma poi avevi perso i soldi e quindi
non potevi comprare il biglietto.

Ti ricordi?

Si', era la banconota
da cinque sterline della nonna.

Si', era cosi'.

Dove speravi di andare?

Non lo so.

Londra.

Londra?

O c'e' stata quella volta che sei
arrivato fino in fondo al giardino,

ma poi ti sei tagliato il pollice
con una bottiglia di latte vecchio

e sei tornato indietro correndo
tutto imbarazzato,

sangue su tutta la maglietta, e battevi
su quella finestra per poter entrare.

Si'.

Eccolo.

Appena.

Dicono che sia un tipo
di vita molto solitario.

In realta' non lo dicono piu'.

Quindi non sei solo?

Se lo sono, non e'
perche' sono gay.

Non proprio.

Non proprio?

Oh, Dio, e che mi dici di questa
terribile, orribile malattia?

Ho visto gli spot al,

al telegiornale e con la lapide.

- Dovrei preoccuparmi per questo?
- No. Gesu'.

Adesso e' tutto diverso.

E' tutto diverso.

Beh, immagino che non lo saprei.

I tuoi vestiti saranno
asciutti adesso.

Puoi portare queste frittelle
con te se vuoi. Non le mangero'.

Cosa c'e'?

Uhm, sto bene.

E' solo che ho un po' di brividi.

Davvero?

Sei caldo.

Si'.

Ho solo, ho solo... Mi ha
solo sorpreso dalla pioggia.

Va bene.

Beh, perche' non ti preparo
un bagno caldo?

Mia nonna dice che non c'e' letteralmente
nulla che un bagno caldo non possa risolvere.

Non mi piacciono molto i bagni.

Vaffanculo.

A chi non piace il bagno?

Non devi essere timido con me.

Si'.

E' piu' facile a dirsi che a farsi.

- Vorresti che chiudessi gli occhi?
- Si', grazie.

Meglio?

Si'.

Stavo pensando a cosa
hai mangiato oggi.

Stavo pensando di guardare TV
di merda con te venerdi' sera.

Mangiare da asporto
sul tuo divano.

Guardando vecchi episodi di Top
of the Pops di prima che nascessi.

Ho pensato anche a qualcos'altro.

Ho pensato di scoparti.

- Veramente?
- Si'.

Tu che mi scopi, non mi
interessa quale.

Ci conto.

Si'.

Va bene se non sei reale.
Non deve esserlo per scopare.

Non lo sono stato per molto tempo.

Per ovvie ragioni.

Ovvie ragioni?

Sentivo che se avessi
scopato qualcuno,

sarei morto.

Probabilmente e' piuttosto
difficile per te immaginarlo.

Si'.

Beh, non tutti.

Si'.

L'altro giorno hai detto che
non vedi molto tuo padre.

Si'.

E tua madre?

Si', quindi?

Come mai?

Sanno che sei queer?

Si', certo.

Gli sta bene?

Si'.

Va bene.

Cioe', sono della vecchia scuola.

Probabilmente meno bene di
quanto tutti dovrebbero essere.

Si'.

Non si sono mai abituati,
in un certo senso.

Basta non dire troppo.

Si potrebbe dire che sono andato

alla deriva fino al limite.

O quasi fino al limite.

Oltre il limite.

Che significa?

Si', sono il limite della famiglia.

Mia sorella e i suoi figli.

Mio fratello maggiore
si e' appena sposato.

Hanno tutti questo posto
al centro.

Va bene.

Perche' va bene?

Perche'...

Non vado a casa molto spesso.

Questo ti rende triste?

No, penso che sia semplicemente
inevitabile, davvero.

Perche'?

Mi sono sempre sentito un estraneo
nella mia stessa famiglia. Poi...

il coming out mette solo
fine a quella differenza.

E' sempre stato li'.

E' solo senza fine.

Non e' davvero colpa di nessuno.

Cosa c'e'?

E' buffo.

Le cose vanno meglio adesso.
Naturalmente lo sono.

Non ci vuole molto per farti
sentire come ti sentivi.

Di nuovo li'. Il gioco e' finito.

Sono ancora caldo?

Un po'.

Resterai qui stanotte?

Sono sicuro che
non ci vorra' molto.

Va bene.

Volevo solo parlarle.

Si', lo so.

Questo era il preferito
di tuo nonno.

Non mi e' mai piaciuto
molto all'epoca, ma...

e' cresciuto in me.

Se vuoi vedere tua madre
perdere la testa,

vai avanti e rompi
quella maledetta cosa.

Andiamo allora, ragazzi.
Sedetevi.

Cosa ti ha detto allora?

Aveva paura che
non saresti tornato.

Ma sai com'e' tua madre.

Non essere troppo deluso da lei.

Non lo sono.

Ha solo bisogno di riorganizzare
alcune cose nella sua testa

e tutte le storie che
ha costruito.

Presto si rendera' conto che
in realta' non si tratta di lei.

E tu?

Io cosa?

Cosa ne pensi?

Beh...

Voglio dire, e' stato
solo uno shock.

Ho sempre saputo che eri
un po' tutti-frutti.

Non potevi lanciare una palla per un cazzo, non
importa quante volte ho provato a insegnartelo.

- Gesu'!
- Non potevi farlo.

Mi fai sembrare
un orribile cliche'.

- Beh, sai lanciare una palla?
- Niente affatto.

Beh, ecco qua.

Avresti voluto che lo sapessi?

Non lo so.

Ti sentivo piangere nella
tua stanza dopo la scuola.

Allora i ragazzi ti bullizzavano?

Non solo i ragazzi.

Cosa facevano?

Oh, mi chiamavano ragazza.

Mi ignoravano, si rifiutavano
di giocare con me.

Mi mettevano la testa nel water.

Mi passavano i pennarelli
in faccia.

Esattamente.

Si'.

Si'.

Ti fa venire un po'
il cancro, vero?

Allora perche' non venivi in camera
mia se mi sentivi piangere?

Perche' non mi dicevi cosa
stava succedendo a scuola?

Sai, prima rispondimi.

Sii sincero.

E' solo che non volevo
pensare a te come al tipo

di ragazzo con cui
se la prendevano gli altri.

E sapevo che se fossi stato nella tua scuola
probabilmente ti avrei preso di mira anch'io.

Si', penso di averlo probabilmente
sempre pensato comunque.

Probabilmente e' per questo che non ti ho
detto cosa mi stava succedendo a scuola.

Sai, quando me lo ha detto

mi ha fatto pensare ad altre
battute che facciamo.

Si', beh, facevamo delle imitazioni
del tuo insegnante di inglese

quando va in giro
con il polso floscio.

Mi hai detto di non accavallare
le gambe come una donna

ancora e ancora e ancora.

L'ho fatto?

Si', io...

Ci penso ancora ogni volta
che incrocio le gambe.

Ho anche dei bei ricordi.

Si', lo spero. Ok.

Lo spero. Spero che li abbia.

Ricordi che ti piaceva
decorare l'albero?

Impazzivi per quello ogni anno.

E mi permettevi sempre di
mettere la fata in cima all'albero.

Lo facevo.

Mi dispiace di non essere mai entrato
nella tua stanza mentre piangevi.

No, davvero, va bene.

Non va prorio bene.

Papa', lo capisco. E' stato
cosi' tanto tempo fa.

E' stato tanto tempo fa.

Smettila.

Posso abbracciarti adesso?

Si', per favore.

Sei a posto, figliolo.

Sei a posto.

Dopodiche',

voglio uscire.

Tu...

e io.

Insieme.

Nel mondo.

Cosa vuoi bere?

Una pinta.

Grazie.

Oh, scusa.

Scusa.

Non ti sento.

Andiamo.

Dove l'hai presa?

Dal mio portafoglio.

Chi cazzo sa tutto quello
che c'e' stato li'.

Penso che sia una perla di gatto.

Oh, davvero?

L'hai mai fatto prima?

No.

- Me l'hai restituito?
- Ho fatto del mio meglio.

Ok.

Va bene.

- Ehi.
- Adam?

Che succede?

Oh, sei davvero caldo.

Oh, e' davvero caldo.

No.

Eccoti qui.

Mi infilo, mi infilo, mi infilo.

# Tutti quei momenti
di solitudine #

# E credo di non averti mai detto #

# Sono cosi' felice
che tu sia mia #

# Se ti ho fatto sentire
al secondo posto #

# Mi spiace cosi' tanto, ero cieco #

# Eri sempre nella mia mente #

# Eri sempre nella mia mente #

# Dimmi #

# Dimmi che il tuo dolce amore
non e' finito #

# Dammi #

# un'altra possibilita'
di soddisfarti #

# Soddisfarti #

Ciao, ciao.

Ok, avvicinatevi.
Si', siete pronti?

Ok, andiamo.

- Buon Natale.
- Buon Natale.

Ci siamo!

E' reale?

Sembra reale?

Si'.

Ecco qua, allora.

Per quanto tempo, pero'?

Non posso rispondere.

Suppongo che non potremo
decidere quando finira'.

Non uscirete adesso, vero?

Dove dovremmo andare?

Dai Walsh.

Dai Walsh?

- Dai Walsh.
- No, no.

Aspetta. Promettimi
che non uscirete adesso.

Prometto.

Saremo addormentati
nella porta accanto.

Prometto.

Va bene?

Dormi un po'.

No.

Che cosa c'e'?

Non riesco a dormire.

Vuoi entrare?

Posso?

Certo che puoi.

Qui c'e' ancora lo stesso odore.

Notte dopo notte ti intrufolavi qui
dicendo che non riuscivi a dormire.

Avevi sempre paura di qualcosa.

Irruzione di assassini, rabbia,

la guerra nucleare.

Le persone hanno
ancora la rabbia?

No.

Desideravo disperatamente che tu crescessi
solo per poter dormire bene la notte.

Mi dispiace.

Di cosa ti dispiace?

Sono io quella dispiaciuta.

Avrei dovuto apprezzare
che mi facessi dare di matto.

Dove sei andato?

Sai, dopo...

Ho vissuto con la nonna.

Mi ha portato a Dublino.

Si', lo pensavo. Perche' non hai
vissuto con la sua brodaglia?

Perche' non hai vissuto
con nonna May?

Dicevano che aveva il cuore
troppo spezzato.

Riguardo a cosa?

Beh, aveva perso suo figlio.

Oh, capisco. Ma mia madre stava
bene a perdere la sua unica figlia.

No, no.

Non stava bene.

Non riesco proprio a credere che
lei ha potuto badare a te e io no.

Qualcuno di loro si trova
ancora adesso?

Non ci saranno, vero?

E come andavi avanti
laggiu' con mamma?

Sei riuscito ad integrarti
meglio a scuola?

Mi sono assicurato di farlo.

Odio che non fossimo qui quando
avevi piu' bisogno di noi, tesoro.

E odio ancora di piu'

che non ero li' prima
di allora. Non proprio.

No, questo non e' vero.

Oh, andiamo. Difficilmente
ero la madre dell'anno, vero?

Ma mi piace pensare che
col tempo sarei migliorata.

In un dato momento.

Sai, quando ero adolescente,

o anche piu' tardi,

nei miei vent'anni,

pianificavo sempre tutto.

Cosa vuoi dire?

Cosa avremmo potuto fare insieme.

In intricati dettagli.

Gite al Witt Gift Centre.

Compleanni.

Sai, viaggi a Londra.

Il planetario.

- La prigione di Londra.
- Oh, ho sempre desiderato andarci.

Lo so.

O vacanze che avremmo
potuto fare insieme.

- Oh, siamo andati a Disneyland?
- L'abbiamo fatto.

Quando avevo 14 anni.

Ha piovuto senza sosta.

E hanno chiuso Space Mountain.

E abbiamo litigato ogni giorno.

Perche' abbiamo dovuto litigare?

Perche' e' quello che facevano
tutti con i propri genitori.

Litigavano, bisticciavano e fingevano
di rovinarsi la vita a vicenda.

Abbiamo fatto pace?

No, non avevamo bisogno
di fare pace.

Eravamo insieme.

Quindi...

E' cosi', mamma.

Stai bene?

No.

Stai bene, figliolo.

Stai bene.

Cosa ci fai qui?
Non dovresti essere qui.

Stai bene.

Stai bene.

Che... Che giorno e'?

Domenica.

Quale giorno?

Oh, dai, perche' e'
ancora domenica?

Continuavi a gridare
per i tuoi genitori

ancora e ancora nel club.

E non sapevo cosa fare.

Quindi ho solo...

ti ho portato qua e la' finche'
non ti sei addormentato.

Sembravi cosi' spaventato.

Qui, vieni qui. Vieni qui.

Oh, mio Dio.

Va tutto bene.

Sono qui. Va tutto bene.

Stai bene.

Dormivo nel loro letto

la notte in cui uscirono.

Avrei dovuto andare con loro

ai drink di Natale dai Walsh

intorno a mezzanotte.

Due...

Si presentarono due poliziotti
alla porta, un uomo e una donna.

Lui era davvero bellissimo,

occhi gentili

e questa barbetta spessa e scura.

Sembrava che fosse
stata disegnata.

L'auto aveva slittato
sulla strada ghiacciata.

Avevano bevuto entrambi.

Papa' e' rimasto ucciso subito,
ma hanno portato la mamma

al St Mary's a Croydon
ed e' morta pochi giorni dopo.

Hai avuto modo di vederla?

- Cosa intendi?
- Hai detto addio?

Mm-hmm, si'.

No.

Mia nonna diceva che avrebbe
lasciato troppo il segno.

La mamma aveva sfondato
il parabrezza e aveva perso un occhio,

quindi era piuttosto messa male.

Gesu'.

Si'.

Sono andato a cercare
quell'occhio.

Non so perche'.

Non volevo che lo trovasse
qualcun altro.

Pensavo che sarebbe
stato sul lato della strada.

Fissandomi.

Ciao.

Poi ho trovato un pezzetto
del vetro del parabrezza.

La mia testa era sporca di sangue,
ma forse non e' vero.

L'infermiera disse che
la mamma si era svegliata

poco prima di morire.

Deve essere stato cosi' confuso.
Puoi vedere a malapena.

Papa' non c'era. Io non c'ero.

Non riesco nemmeno a immaginare
come ti sei sentito.

Quanto devi essere stato solo.

Si', ma io...

Mi sono sempre sentito solo...

Anche prima.

Questa era una sensazione nuova.

Tipo, ehm...

terrore.

Tipo, ehm, che sarei sempre...

stato solo adesso.

E poi, crescendo,

quella sensazione semplicemente...

si e' solidificata.

E' solo... uh... solo non e'...

qui tutto il tempo.

E poi perdendoli, sono rimasto
intrappolato in tutte le altre cose.

Come essere gay e...

sentendomi come se...

il futuro non contasse.

Ha senso?

Si'...

So quanto puo' essere facile
smettere di preoccuparsi di se stessi.

Si'.

Si'.

Verrai con me?

Dove?

Lascia che te lo mostri.

Di chi e' questa casa?

Dei miei genitori.

Si'?

Chi vive qui adesso?

Va tutto bene.

Non preoccuparti.

C'e' nessuno?

Adam.

C'e' nessuno?

- Dove sono?
- Chi?

C'e' nessuno?

Chi?

I miei genitori.

Questa e' la nostra casa.
Questa e' la nostra cucina.

Questa e' la nostra
carta da parati.

Quello e' il nostro tavolo, dove ogni
venerdi' sera mangiavamo fish and chips,

cosi' mia madre poteva fingere
che eravamo ancora cattolici.

Adam, voglio andare a casa.
Lascia che ti porti a casa.

- Questa e' casa mia.
- No, lo era.

- Mamma!
- Adam!

- Papa'!
- Adam, ascolta.

- Lascia che ti porti a casa.
- Guardami! Vacci tu.

- Vai a casa.
- Non ci vado.

Dove sono?

Dove sono?

Mamma?

- Adam.
- Papa'!

Li vedi?

Fatemi entrare.

Per favore.

Per favore, fatemi entrare.

Per favore, fatemi entrare.

- Penso sia troppo presto.
- No, non e' normale.

Perche' non ci avete fatti entrare?

Lui dov'e'? Lui e' qui? Lei e' qui?

No.

Lo abbiamo visto, pero'.

Volevo che lo incontraste.

Lo so, ma non credo
che funzioni cosi'.

Sembri un bel ragazzo, pero'.

E'... il tuo amico speciale?

Intendi il mio ragazzo?
E' il mio ragazzo?

Puoi dirlo.

Va bene. Beh, e' il tuo ragazzo?

Non lo so.

Sei innamorato di lui?

Perche' e' cosi' strano?

Non lo so, non sono mai stato
innamorato prima, quindi...

Non proprio.

Cosi' questo...

Non so se e' questo.

Tesoro.

Beh, sembra proprio che
lui tenga moltissimo a te.

Secondo il mio non proprio
modesto parere.

Pensi che gli piacerebbe
essere piu' di quello?

Allora...

- Penso che dobbiamo...
- No. Non dirlo.

- Per favore, non dirlo.
- Dobbiamo. Dobbiamo.

Io e tua mamma...

pensiamo sia meglio che tu
non venga piu' a trovarci.

Va bene.

Continuera' a venire e venire.
So che lo farai.

E possiamo vedere
cosa ti sta facendo.

- Non mi sta facendo niente.
- Si'.

Non ti lascera' andare avanti.

Ok, bene, verro' di meno.

Verro' una volta all'anno.

Verro' a Natale.

Andiamo, ragazzo.

Dovevi sapere che tutto questo
non sarebbe durato per sempre.

Non sto chiedendo
che duri per sempre.

Sono solo...

Non e' passato abbastanza tempo.

Non e' andato vicino
da durare abbastanza.

Lo so, ma non potrebbe
mai esserlo, vero?

Ehi, ascolta.

Ho avuto un'idea.

Che ne dici di...

Che ne dici se andiamo nel tuo posto
preferito in tutto il dannato mondo?

Sono sicuro che e' ancora aperto.

Una cosa espressa per Disneyland.

E' anche dannatamente
piu' economico.

Cosa ne pensi?

Prendero' un family special,
per favore.

E' molto cibo.

Va bene.

Non ho proprio molta fame.

No, neppure io.

Voglio chiederti una cosa.

- Dio, non farlo.
- Glielo chiedero'.

E' stato veloce?

Oh, Gesu', ti avevo detto
di non chiedere.

Vuoi saperlo.

Ma se fosse stato lento e
terribilmente doloroso?

- Che differenza fa?
- E' una grande differenza.

E' stato veloce.

- Lo e' stato?
- Si'.

Per entrambi?

No, non sembri sicuro.
Non dire bugie adesso.

E' stato veloce.

E' stato molto veloce.

- Oh, va bene.
- Si', si'.

Gia', beh, e' un sollievo, no?

Un po'.

Mi stava frullando in testa.

Cosa pensi che dovremmo dirci?

Non sono sicuro di avere
molta saggezza da condividere.

Non lo so.

Forse Adam, essendo piu' grande,
dovrebbe condividerne un po' con noi.

Forse non dovremmo dire nulla.

Forse.

Anche se devo dire che conoscerti
ci ha resi molto orgogliosi, figliolo.

Non ho fatto nulla di cui
essere orgogliosi.

- Sono riuscito a cavarmela.
- No, ma l'hai superata.

Alcuni momenti difficili, sono
sicuro. E sei ancora qui.

E...

Di questo siamo orgogliosi.

Si'.

Papa'.

Rimani.

Rimani.

Rimani ancora un po'.

No, non penso. E'...

Ti amo, tesoro.

Si'?

A volte non ne ero cosi' sicuro.

Qualunque problema abbiamo avuto, sono felice
che siamo riusciti a stare insieme alla fine.

Anche io.

Lo so, non sono mai
stato bravo a dirlo.

Non riuscivo proprio
a dire quelle parole.

Ma ti amo moltissimo.

In qualche modo, ancora
di piu', ora che ti conosco.

E' importante che tu mi creda.

Ti credo.

So che ti amo moltissimo.

Papa'?

Papa'.

Papa', hai sentito?

Adam, ci sei?

Non posso vederti.
Perche' non posso vederti?

Sono qui, mamma.

Oh, eccoti.

Posso sentirti.

La tua pelle e' bella e calda.

Adesso, ascolta.

Promettimi che ci proverai
con questo Harry.

Si'.

Mi sarebbe piaciuto. Lo so.

Potrebbe aver bisogno
di un po' di attenzioni, vero?

Ha una faccia cosi' triste.

Mi senti?

Si'. Si'.

Ti sento.

Va bene.

Spero che vi rendiate
un po' piu' felici a vicenda.

Un ragazzo cosi' gentile e carino.

- Buon appetito.
- Grazie.

Harry?

Cosa ci fai quaggiu'?

Sono venuto a trovarti.

Perche' sei qui?

Li ho salutati e cosi'
sono venuto a trovarti.

- Va bene.
- Ma non va bene, vero?

Ero cosi' spaventato quella notte.

Avevo solo bisogno
di non stare solo.

Mi dispiace.

Ero troppo spaventato.

Di farti entrare.

Io sono li', vero?

- Andiamo di sopra.
- No, no, no, no, no.

Ho solo bisogno che tu
me lo dica, ok?

Perche' ne sento l'odore.

Ne sento il sapore in gola.

Come mai nessuno mi ha trovato?

Beh, erano mia mamma
e mio papa'.

- Ti ho trovato io.
- No, ma io...

Adam, non voglio che
tu mi veda cosi' li' dentro.

Tu non sei li'. Non sei li'.

Non sei li'.

Tu sei qui.

Tu sei qui.

Tu sei qui.

Con me.

Andiamo di sopra.

Ti ho visto, sai.

Tua mamma.

Anche tuo padre. La casa.

Ti hanno visto anche loro.

Davvero?

Mio padre ha detto
che eri un bel ragazzo.

Ti hanno amato.

L'avrebbero fatto entrambi.

Oh, Scott.

Sei riuscito a dire
quello che volevi dire?

Non lo so. Dovevo stare con lei.

E' bello che stiate tutti insieme.

Si'.

Ho paura.

Lo so.

Ma sono qui con te.

Non lasciare che questo
si aggrovigli di nuovo.

Ok, andiamo.

Va bene.

E' cosi' tranquillo.

Non ho mai potuto sopportare
quanto fosse tranquillo questo posto.

Beh, metti un disco.

- Cosa ti piacerebbe?
- Scegli tu.

Ti proteggero' dall'artiglio
incappucciato.

Terro' lontano i vampiri
dalla tua porta.

Traduzione: Willow

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