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Prima della Tempesta

Basta con la follia!

Dov'è Sara?
-Sta ancora mangiando.

Non posso crederci. Domani ti svegli un'ora prima.

E oggi torni a casa a piedi.

Aspetta, la mia borsa.

Siamo pronti per andare.
-Fuori, mamma. Vai via.

Voglio dare un bacio a papà.

Fuori.
-Abbiamo finito il latte.

Porta del latte quando torni.
-Non ci vieni a prendere?

La sua valigia di libri deve tornare a casa.
È pesante.

15-53, passo.
Altri taxi per la stazione degli autobus.

Buongiorno. Parla il 12-24. Sto arrivando.
Prepara il caffè. Passo e chiudo.

Sei nella classe di Sara, vero?
Potresti darle questo?

Bella bici.

Non è mia.
-Allora di chi è?

Di Danne.

Danne della prima liceo?

Ma aspetta un attimo.

Perché stai pulendo la bici di Danne con il tuo berretto?

Da quanto tempo lo fai?

Perché diavolo pulisci la sua bici?

Lascia che sia lui a pulire la sua bici col suo berretto.

Vedo che sei un ragazzo intelligente.

Se lui è più forte di te, devi trovare qualcosa in cui sei più bravo.

Dai, vai dentro.

Aspetta.

Tu sei Leo, giusto?

-È libero?
-Scusi, non ho ancora iniziato.

Non devo andare lontano.

Questa mattina Johan Sander ha annunciato l'acquisizione di un grosso ordine di esportazione.

La notizia ha suscitato un'ondata di gioia tra i 400 operai di cui era previsto il licenziamento.

Abbiamo chiesto a un lavoratore la sua opinione.

Sono molto contento. Ieri sembrava ancora brutto...

...ma grazie a Sander possiamo mantenere il nostro lavoro.

Vive qui da molto tempo?
-Ah, una compaesana.

Il mio arabo non è più un granché.
-È felice qui?

Non posso lamentarmi.
È un bel paese. Tutti sono liberi.

Liberi? Di cosa?

E lei cosa fa qui?

Sto cercando un compaesano.
Forse può aiutarmi.

Non ho contatti con compaesani.

È una persona speciale.

Era ricercato. Era un temuto guerrigliero.

Ma un incidente l'ha costretto a lasciare il suo gruppo.

Conosce una persona del genere?

È passato molto tempo?
-Diciotto anni.

Avrebbero fatto di tutto per trovarlo.

Probabilmente è morto e sepolto.
-Sì.

L'ho sempre detto anch'io, ma chi avrebbe mai pensato che avrebbe guidato un taxi?

Capitano, abbiamo bisogno del suo aiuto.
-Fuori.

Per favore, mi ascolti.

Capitano...

...la vita di sua moglie e di suo figlio è nelle sue mani.

-C'è altro?
-No, grazie.

Ti vengo a prendere...

...dopo il lavoro.

Buongiorno, stronzo. Meglio tardi che mai.

Mi dispiace.
-Ok.

Con i saluti di tuo padre.
-Grazie.

Oh, che carino.
-Stai zitto.

Ben fatto, furbacchione.
Insisti che ce la fai.

Ciao, faccia di scimmia.

Come farai a scopare con Sara?
-Vorresti che fosse qui, eh?

Sara, solo Sara.

Le fighe arabe sono orizzontali?

Te lo dico se mi lasci andare.

Zitto.
-Vogliamo sentire tutto.

L'ho seguita una volta.
-Te la sei scopata?

Non sono affari tuoi.

Siete solo gelosi.

Ciao Danne.
-La sua bici non è completamente pulita.

La luciderò nella pausa.

Leo, da quanto tempo siamo amici?
-Tre anni.

Potresti portarmi l'asciugamano?

L'ho lasciato dentro.
È blu e bianco.

Dall'altra parte.

Lì.

Stanno aspettando.
Sento l'odore delle loro fighe da qui.

Non puoi prendere qualcun altro?
-Dieci secondi.

Sbirciagli le tette e sculacciale.
Fallo o ti picchio.

Nudo.

Dai Danne, farò tutto quello che vuoi.
Dimmi solo cosa fare.

Dieci secondi. Mostra il tuo cazzo.

Dieci secondi.

Apri la porta. Fammi uscire.

Hai detto dieci secondi.
Andiamo, Danne.

Vai a cercare un insegnante, Therese.
Vai.

Non posso uscire.
Non lo vedete?

Idiota. Esci da qui.

Non posso lasciarti solo un secondo.

Non mi hai lasciato solo.

Chi ha detto: "Leccherò la figa di Sara"?

Zitto.
-Fuori di qui, tutti e due.

Sei un pervertito. Questo deve finire.
-Smettetela.

Grazie mille.

Non capisco, Bambi.
Pensavo che ci piacessimo.

Che sciocco che sono.
Adesso vai con quello stronzo?

Non è affatto così. E chi è Bambi?

Chi stai cercando di ingannare?

Posso toccarti?

Ridammele.
-Belle, vero?

Sei un nudista?
O non ti stanno bene?

Vuoi l'asciugamano di Bambi?
-Assolutamente no.

Vuoi mettere in imbarazzo anche lei?
Le mutande o l'asciugamano?

Sta bene.
Non credi, Bambi?

Come stai?
-Bene.

Se avesse preso il tuo asciugamano,
l'avrei ucciso.

Non devi aiutarmi. Peggiori solo le cose. Ma grazie lo stesso.

-L'avevo quasi preso.
-Danne non ha paura di nessuno.

Sei tu, figliolo?
-Non dovresti lavorare?

Tuo fratello ha la febbre.
Ti ho detto che mi sarei presa una pausa.

Quando torni?
-Lo sai.

Vado via tra le 12 e le 17.
L'hai dimenticato?

Non hai lezione?
-Faccio una pausa. Devo prendere la bici.

Potresti fare un po' di spesa?
Devo stare qui finché non arriva papà.

Ho dimenticato di mettere le arance.

Sai, la vitamina C.
-Posso avere la chiave del capanno?

Dov'è la tua?
-Non la trovo.

Come va la scuola?
-Posso avere le chiavi?

Cosa stai facendo?
-Cosa fai qui? Questo non è il tuo letto.

Mi fa male la gola.

Cosa hai preso?
-Niente.

Dall'armadio...
-Come stai, tesoro?

Leo è qui, ma se ne andrà presto.
Vuoi mangiare qualcosa?

Ti piacerebbe avere la maschera di Batman?
-Philip?

Voglio anche il vestito di Spiderman.

No, grazie. Dormo.

Mamma...

Leo?

Come sta Danne?
-Bene.

Non devo più venire a scuola?

Non lo vedo quasi più.
-Se non sta attento, verrà arrestato.

Fa il bravo.

Sei in guerra con lui ora?

Dov'è Sara?
-Dentro.

Sei qui? Dovevo venire a piedi, vero?

Ahi, mi schiacci.

Ci serve un camion.

È arrabbiata perché lo trovo brutto.
Non è brutto.

Possiamo avere un passaggio?
-No, sono qui solo per prendere la borsa dei libri.

Me lo reggi per favore?

Bambi, hai di nuovo le tue mutandine?

Ci vediamo domani.
-Aspetta un attimo.

Hai...
Faccia da scimmia, vai a casa?

Sei impegnata questo fine settimana?
-C'è il battesimo di mia sorella.

-Allora?
-Perché?

Chiedevo.
-Non chiedere.

Potresti andare al cinema e comprare dei dolci.

Forse un'altra volta.

Problemi con le donne?

Ehi, potresti darmi una mano?

Una persona ti piace o non ti piace.
Non c'è niente in mezzo.

Lo capisci?
-No, perché?

Non importa, tanto non hai problemi con le donne.

No, ma dillo lo stesso.

Se ti piace davvero una persona...

...allora è tutto o niente.

Ma poi bisogna darsi da fare.
E non limitarsi a parlare.

Hai una gomma a terra?

Ancora tanto così e sei morto.
-Gentile.

Hai la lingua lunga.

Ho solo detto che sei gentile.
Vuoi la mia pompa?

Sì.

Mi dispiace, non ho tempo.
Devo comprare la vitamina C.

Oh, cavolo, qualcuno arriverà in ritardo per cena.

Aspetta, ho dei soldi.
-50 crone, o un tatuaggio.

Ci vediamo domani, sfigato.

Lascia in pace Sara.

Cos'hai detto?

Pensi che abbia paura?

Ok, mi arrendo.

Forte. Assolutamente impressionante.

Posso dare un'occhiata?

Quanto tempo resteremo in piedi così?

Sei piuttosto intelligente.
Tutti pensano che tu sia uno stronzo.

Io e te. Leo.
Che squadra.

Vuoi Bambi? Puoi averla.
Ci penso io.

Posso sedermi?

Davvero, ci sono ragazze più facili da prendere in considerazione.

Ma puoi avere l'ultima parola.

Rispetto, Leo.
Non dimenticarlo.

Cosa vuoi che faccia?
-Uno: lucidi la tua bicicletta.

Certo.
-Due: lascia in pace Sara.

Organizzerò qualcosa per te.
-Di' dopo di me: d'ora in poi...

Non dovremmo andare?
-D'ora in poi...

...io Danne Johansson prometto...

...che non disturberò mai più Sara El-Rashid.

El-Rashid.

...che non disturberò mai più
Sara El-Rashid.

Perché sono un mucchio di merda di scimmia.

Perché sono un mucchio di merda di scimmia.

E ora tre. Hai dieci secondi.
Implora per la tua vita.

Smettila, non è divertente.
-Mancano cinque secondi.

Smettila, Leo. Ti supplico.

Tre anni, dannazione.
-Ti prometto che smetterò.

Se ti piace qualcuno, è tutto o niente.

-Di cosa stai parlando?
-Non c'è una via di mezzo.

Leo, ti supplico.
Per favore, non farlo. Ti prego.

Piccolo spaccone.
Vediamo chi è la scimmia qui.

Rimani lì.
-Sono piuttosto arrabbiato.

Danne, sono serio.
-Avanti, sparami. Fammi vedere se sei capace.

Che cos'è?

Cosa sta succedendo?

Dai, dillo.
Che cosa è successo?

Avanti, dillo.
-Ero al telegiornale. Nessuno perderà il lavoro.

Sander ci tiene.
-Davvero?

Un ordine piccolo.
Solo 2000 camion.

Tesoro.

Congratulazioni.

Aiuto, Annica. Mi stanno attaccando.

Batman e Robin.
-Prendetelo, ragazzi.

Chiama Joker.
-No, Leo. Smettila.

Smettila Leo. Smettila.
Fa male.

Leo vuole farti vedere una cosa.

Ottimo.

Con candele e tutto il resto.
Perfetto per lo champagne.

L'abbiamo fatto io e Leo.

Fantastico, la torta.

Non riesci da solo?

Hai un coltello, Philip?
Philip?

Anche Leo ha fatto la spesa.

E ha passato l'aspirapolvere e ha pulito il bagno.

Ha anche pulito i letti.

Come hai fatto?
Non avevi la scuola oggi?

Ho comprato un regalo per Philip.
Ora sta meglio, vero Philip?

Non è da te.
Vuoi qualcosa da noi?

O hai rotto una finestra?
-Cosa?

Come va la scuola?
-Benissimo.

Danne l'ha infastidito di nuovo.
-Smettila.

Vedo che c'è qualcosa che non va.
-È vero Leo?

Sei sorda?

Sono stufa di questa cosa.
Perché non reagisci?

È la cosa più stupida che abbia mai sentito.
È questo l'approccio della polizia?

Pensi che Danne abbia paura?
È esattamente quello che sta aspettando.

Va bene, Leo. Allora porgi l'altra guancia.

Ho imparato un trucco con le carte.
Vuoi vederlo?

Scegli una carta.

Guardala bene.

Pronto.

Bene.

Mamma, il lavoro.

Due minuti. Sto uscendo.

Era questa?
-Sì.

Che furbo che sei.

-Qual è il problema?
-Devo lavorare stasera.

Non posso essere carina quando verrai battezzata?

Non devi imitarmi.

Anch'io voglio un vestito nuovo.

Quando sarai battezzata.
-Vedi?

Ho riflettuto un po'.

Immaginate che vi si avvicini uno sconosciuto

...che vuole portarvi con sé
o vuole darvi qualcosa, cosa fate?

Dipende. Non andrei con un vecchio sporcaccione.

Immagina che una vecchietta voglia darvi 100 corone.

Accetterei.
-Anch'io.

Copiona!
-Non credi che sia un po' sospetto?

Non con 100 crone.
1000 è una cosa diversa.

Dovete promettermi una cosa.

Che non accetterete nulla
e che non andrete via con nessuno.

Sei serio?
-Assolutamente.

Te lo promettiamo papà.

Le ho innaffiate stamattina.
Probabilmente sono ancora bagnate.

Quel maledetto Sander...

Non gli importa nulla dei suoi lavoratori.
Li prende in giro.

Abbiamo aperto un mercato di esportazione
che prima era chiuso.

Grazie a voi?

La mia spilla.
-Cosa?

L'hai rubata dalla mia borsa ieri.
-Quale spilla?

So che era lì dentro.
-Non sto mentendo.

Hai sentito la notizia?

Danne è morto.

Gli hanno sparato ieri.

Stai mentendo.

Ora tutto sarà più facile.

Sto cercando di trovare le parole giuste.
Non è facile in un giorno come questo.

Stamattina ho parlato con la madre di Danne.

Ha detto che è stato colpito due centimetri vicino al cuore.

L'unica buona notizia è che c'è speranza.

È in terapia intensiva,
ma ci sono buone possibilità che ce la faccia.

Dedichiamogli i nostri pensieri. Preghiamo per lui...

e per la sua famiglia.

C'è la polizia. Vogliono parlare con tutti voi.

Fallo per tua sorella. Si arrabbierà se cambiamo idea.

Questo è per te.
-Per me?

Cosa ho fatto per meritarmi questo?
-Non l'ha detto.

Non è per te?

Quando l'hai ricevuto?
Com'è andata?

Durante la pausa è arrivata una donna.
Era scura, proprio come te.

Ascoltami senza fare domande.

Allontana la mano molto lentamente.
Fa attenzione.

Fai attenzione.
-Perché stai...

Vai a sederti sul retro dell'auto.
-Sei fuori di testa?

Ora.

Sali.

Papà?

Volevo dirti una cosa.

Ha detto che devi aprirlo immediatamente.

Altrimenti sarebbe successo qualcosa di brutto.

Stai cercando delle lattine vuote?
-Rimani lì.

Non dovevamo comprare un vestito?
-In macchina, altrimenti non avrai nulla.

Basta con la follia.

Il prossimo è Leo Frederiksson.

Stai bene? Non ci vorrà molto.

Ciao.

Ciao Benny. Come stai?

Tu sei Benny, vero?
-Leo.

Scusa Leo. Come stai?

È inimmaginabile che una cosa del genere
accada a qualcuno che conosci, eh?

Cominciamo subito.
Dimmi il tuo nome e la classe che frequenti.

Leo Frederiksson, 7A.

Cominciamo con ieri.
Hai visto Danne ieri pomeriggio?

O l'hai visto tornare a casa in bicicletta?

Quando ho preso la mia bici, lui era in piedi davanti al suo
amico. Il ragazzo che era qui prima di me.

Non so di cosa stessero parlando.
Sono andato a fare la spesa.

C'era una signora anziana alla cassa,
se volete controllare.

La lista della spesa di mia madre.
-Non mi serve.

Posso chiederti una cosa?
Tu e Danne avete litigato ieri...

nello spogliatoio. Per quale motivo?

Non ti ricordi?

Sì.

Lo confesso.

Che cosa confessi?
-È stata colpa mia.

Volevo molestare le ragazze
e lui ha messo fine alla cosa.

È stato un po' maleducato, ma aveva ragione.

Grazie per il tuo aiuto Leo.

Puoi mandarci il prossimo per favore?

Leo?

Sei il figlio di Annica, vero?

Stiamo lavorando insieme a questo caso.
Lei è brava.

Che pena avrà il condannato?
-L'ergastolo. Almeno.

Ehi...

È stato stupido quello che ho detto su Danne.

Mi dispiace.
A volte mi comporto da stupido.

Leo, sei innamorato di me?

Avanti, dillo.

Io non sono innamorata di te, perché sei un moccioso.

Cosa stai aspettando?

Ciao, figliolo.

Vuoi un panino?

Potremmo non vedere Danne mai più.

Come ti senti?

Non lo so.
-L'hai visto dopo la scuola?

Vicino al parcheggio delle biciclette.

Avete già arrestato qualcuno?

Gli hanno sparato con una di queste pistole.
Una 9mm.

Ci sono otto proiettili qui dentro quando è carica.

Vuoi contarli?

Uno, due...

...tre, quattro...

...cinque, sei...

...sette.

E otto.

Vedi che c'è qualcosa che non va?

Questo proiettile è difettoso.
Non funziona.

È segnato sul retro.
Confrontalo con gli altri.

Conservo quei proiettili in una scatola a casa.

Potrebbe morire.

Cosa dobbiamo fare ora?

Vietarmi di andare all'allenamento di calcio?

Pensavo di protarvi. Stiamo andando
a nuotare. Hai un bikini della polizia?

Potete salire, per favore?
-Philip, rispondi.

Non stavamo andando in piscina?
-Sì. Sali.

Mi dispiace di averti picchiato.

Vieni, andiamo a casa.

Crepa!

Torna indietro. Ti aiuterò.

Guarda papà. Questo è bello.
O è più bello senza cintura?

Aiuta Jenny, così possiamo andarcene da qui.

Papà, questo è ancora più bello.

Tu resta qui a provare i vestiti.
Io vado a comprare da mangiare.

Vengo con te.
-Aiuta tua sorella.

Vengo con te.
-No.

Tu rimani qui.

Scusi, metto un'altra cosa.

Il caffè è in offerta.

sottotitoli a cura di
francescovecchi

Ciao Ali. È da un po' che non ci parliamo.

Dicono che vivi in un altro Paese.
E che le cose ti vanno bene.

Ne sono felice.

Dopo la tua fuga, le cose sono solo peggiorate.

Ci hanno massacrato.
Molti abitanti del villaggio sono morti.

Ricordo che hai cercato di trovarmi.

E che pensavi che fossi morta.

Non ho mai tolto l'anello, Ali.

E hai lasciato qualcos'altro.

Questo è Farid. Ha i tuoi occhi.

È nato sei mesi dopo la tua fuga.

È un bravo ragazzo.

Vuoi dire qualcosa a tuo padre?

Scusi, cosa sta facendo?

Che cos'è questo?

Mio nipote Josef. È cieco.
-Salve capitano.

Che cos'è questo?

Una notte gli hanno fatto saltare in aria padre, madre e 29 vicini.

Con un razzo su un camion.
-Le hanno staccato un dito.

Ti ricordi il volantino?
Quel camion viene da qui.

Sono leggermente modificati dal venditore, ma sono prodotti qui.

Cosa hanno fatto?
-I razzi sono stati introdotti di nascosto.

Rispondimi, dannazione.

Ma i camion vengono esportati legalmente attraverso questo paese

e consegnati direttamente al nostro regime.

C'è un uomo che può porre fine a tutto questo.

Ma non si prende il tempo

per leggere come la nostra gente viene massacrata.

Chi?

Sander salva i posti di lavoro.

Domani Sander parte per Ginevra per firmare un contratto per la consegna di 2000 porta razzi

...o "camion", come li chiamano loro.

Cosa succede ad Hanan e Farid?
-Non hai fatto nulla per loro in 18 anni.

Ora hai un'altra possibilità.

Prima che Sander salga sull'aereo, devi giustiziarlo.

Bene. È fantastico.

In questo modo spaventi tutti i concessionari di auto.
-Sì.

Ma con 10 minuti sulla CNN.

Perché non lo fai tu?
-A mio nipote sono rimasta solo io.

Anch'io ho una famiglia.
-Due famiglie.

E se dico di no?
-Allora ne rimarrà solo una.

Non posso crederci.

Hanno sparato a un ragazzo.
Era nella stessa classe di Jenny.

Come stai?
-Bene. E tu?

Avete trovato un vestito?
- Sì. No. Non ancora.

Ne abbiamo portati due.
Devi aiutarci a scegliere.

Hanno sparato a un ragazzo
e noi stiamo scegliendo un vestito.

Prepariamo la tavola per stasera.
Quali piatti usiamo?

Quelli della nonna o quelli nuovi?
Bastardo. Non mi stai ascoltando.

Qualcuno dovrebbe darti una lezione.

La mamma dovrebbe sculacciarti.

Ti arrendi adesso? Allora?

Sono stato contattato da un movimento locale.

Vogliono che faccia qualcosa per loro.

Non sapevo che fossi a casa.

Cosa devi fare? Spargere volantini?

Signore e signori.

Arriva la nostra fantastica, attraente Jennifer...

che è la nostra modella per la collezione primaverile.

Jennifer... Vieni, tesoro.

Non so cosa fare.
-Cosa vuoi dire?

Con la cosa che ti dicevo.
-Penso sia una cosa buona.

Penso sia un bene essere attivi.

È il tuo paese natale.

Ogni giorno si vede in TV in che inferno vivono lì.

Sei esattamente l'uomo di cui hanno bisogno.

Hanno bisogno di un assassino.
-Sciocchezze.

Hanno detto cosa vogliono da te?

Salve, ecco di nuovo la fantastica Jennifer.

E ora Abdul El-Hassan scuote il suo sedere.

Alzati.
Balla, vecchietto.

Devo portarti a casa.

Dobbiamo chiamare i tuoi genitori.
-Cinque minuti.

Se ti piace qualcuno...

devi fare qualcosa per dimostrarlo.

Non puoi farlo?

Non sono passati i 5 minuti?

Ora li chiamo.

Ero io.

Sono stato io.

Che cosa hai fatto?
-Danne...

Non puoi chiamare.
Devi promettermelo.

Non posso.

Come pensi che si sentano i genitori di Danne in questo momento?

Posso nascondermi.

Non è una soluzione.

Cosa farai tra una settimana?
O un anno?

Non puoi nasconderti.
Il passato ti raggiungerà.

O tutto o niente...

...se ti piace qualcuno. Giusto?

È solo un modo di dire.
-L'hai detto tu.

-Ali.
-Ciao Ali. Sono Hanan.

Ciao.
Come stai?

Tuo figlio ed io speriamo che tu ti renda conto che ci sono solo due opzioni.

La scadenza è domani alle 12:00.

Ali, se non ricevono una risposta al più presto...

è meglio che ci salutiamo adesso.

Grazie per gli anni insieme.

Pronto... Hanan?

Sono Farid.

È triste che io debba parlarti in questo modo.

So di avere due sorelle, Jenny e Sara.

Si chiamano così, giusto?

Ciao, Farid.

Sì...

si chiamano così.

Padre...
-Sì?

Non puoi dire che andrà tutto bene?

Farid...

vorrei poterlo dire.

Era qualcuno del tuo paese?

C'è la guerra lì?

Allora devi uccidere per salvare le persone che ami.

Dormi. Ne parliamo domani.

Capitano?

Possiamo fidarci di te?

Sì.

Cosa stai facendo?

Il regolamento prevede anche
che non si deve rispondere?

È bello quando preghi.
È bello.

Dimmi.

Il telefono squilla nel cuore della notte
e tu stai pregando in ginocchio.

Quel gruppo...

Vogliono che io uccida qualcuno.
Io non voglio e quindi prego.

Altrimenti uccideranno qualcuno?
Chi?

Chi deve morire?
-Persone del passato.

Nessuno che conosci.
-Ma tu li conosci?

Che importanza ha?
Moriranno.

È mia sorella.

Hai una sorella?

Perché non me l'hai mai detto?
-Smettila.

E chi è l'altro?
-Smettila.

È un segreto? Perché non puoi dirmi chi è?

Un ragazzo.

Suo figlio.
-Dov'è suo marito allora?

Non c'è più.

Ali, puoi essere onesto con me?

Perché un tassista?

Tu non capisci.
Non saprai mai come ci si sente...

quando la tua famiglia, la tua gente, tutti quelli che conosci vengono uccisi.

L'ho già sentito dire.
Ma non si tratta di questo ora.

Nostra figlia viene battezzata domani. Avremo degli ospiti.

Chi sei tu, dannazione?

Ho fatto un sacco di cose raccapriccianti.

Sono stato in guerra, ho ucciso.

Una mattina...

ho commesso un errore.

Una bomba è esplosa troppo presto.

Era uno scuolabus.

I bambini urlavano.

Erano in fiamme.

Sono fuggito da quel manicomio.

Non ce la facevo più.

Perdonami Clara.

Perdonami.

Per me tu e le ragazze siete la cosa più importante del mondo.

Ho paura.

Aiutami.

Mani in alto, faccia da scimmia.

Sei pazza.
-Ti sei perso?

Devo consegnare una cosa.
-Che cos'è?

Sai dove abita Danne?
-Se porti la mia borsa.

Hai visto molti film?

Ho visto 1849 film, senza contare i due flop.

Uno con Jim Carrey e un Kurosawa.
-Quanto manca?

Uno schiaffo in faccia è l'unico modo per trattare una donna.

Che cos'è?

Humphrey Bogart in Il tesoro della Sierra Madre.

Oscar per la sceneggiatura, regia e attore non protagonista.

Divertente.
Ne sai altri?

Hai una pistola in tasca
o sei solo felice di vedermi?

Mae West in Lady Lou, 1933.

Come fai a sapere tutto questo?

Sai chi è Lauren Bacall?
-Tua madre?

Se hai bisogno di me, fai un fischio.
Sai fischiare?

Basta unire le labbra e soffiare.

Lauren e Bogart erano una coppia. Proprio come te e Sara.

Ti piace?

Conosci anche uno con Arnold?

Hasta la vista, baby.

Siamo arrivati.
Volevi andare da Danne, vero?

È di Danne? Come l'hai avuto?
-Non sono affari tuoi.

Non dovresti metterlo lì.
Qualcuno potrebbe rubarlo.

Bene, ora è al sicuro.

Stai cercando qualcuno?

Sei qui per Danne?

Cosa vuoi allora?

Aspetti.

Siamo stati con lui tutta la notte.

Era cattivo con te?

So che infastidiva alcuni ragazzi.

Oggi volerà a Ginevra.

Ma prima andrà a trovare suo padre in ospedale. Ha avuto un ictus.

Sander di solito è lì alle 11:30.

È l'ora in cui mia figlia sarà battezzata.

Camera 5. Due colpi.

Il mio hamburger, nonna.

Prendi una mela, tesoro.

La tua macchina è alla chiesa.
Hai quindici minuti se lui è lì.

La tua famiglia sarà giustiziata alle 12 in punto.

Questo tra due ore. Ci sono domande?

Apri.

Aspetta il tuo turno.
-Sbrigati.

Devo lavarmi.
-Sono arrivata prima io.

Non me ne frega niente che ti battezzi.

Grazie per il gelato.

Non ti piace?

Dove stai andando?
-Da mia madre. È al lavoro.

Ci vediamo lunedì.
-Non credo.

E martedì?

Possiamo andare al cinema qualche volta.

Non devi decidere ora.
-A che film?

Hasta la vista, baby.

Sara.

Arrivo tra un secondo.

Devo andare.
-Dove stai andando?

Sarò tornato prima che il servizio sia finito.

Non stavamo andando da McDonald's?
-Fa silenzio.

La nonna torna presto.

Come... sta oggi?

Bene.

Vorrei parlare con suo figlio.

Scusa papà. Ho mal di stomaco.
Spero che i fiori sopravvivano.

Io sono Victor. E tu sei?
-Omar El-Mansoor.

Neurologo. Sono nuovo qui.
-Non so nulla. Solo un secondo.

Non c'è problema.
-Mi dispiace, ma devo farlo.

Basta.

Salve, sono Johan Sander.
Dov'è il dottor Johansson?

Mi ha chiesto se volevo visitarlo.
-Capisco.

Prendiamo un caffè?

Torno subito, papà.

Mi dispiace per la guardia.
Papà ha insistito perché ne prendessi una.

Ci sono idioti che mandano lettere di minaccia.

Come sta?

Non è grave, spero.

Sì, è grave.

Non migliora, peggiora.

Vi daremo un letto in più.
-Cosa?

Il mio aereo partirà tra un'ora.
-Non gli resta molto tempo.

Suo padre ha bisogno di lei.
Costantemente.

Deve restare qui.

Potresti portarmi del caffè?

È meglio se resto qui.

Vai a prendere un caffè.
Voglio stare da solo con mio padre.

È successo?

Dilettante. Ha una guardia del corpo.

-Non era previsto.
-È finita. Chiamali e di' che è finita.

Mancano nove minuti alle dodici.

Lo trattengo.
Chiamo tra 8 minuti.

Quello che dirò dipende da te.

Ti stanno crescendo i capelli.
Sembri un hippy.

È un bene che sia qui.
Volevo parlarle.

Dove posso prendere un caffè?
-Dietro l'angolo.

Non può farlo più tardi?

Va bene, può usarla.
-Grazie.

Nonna...

Ascolta, questo era un avvertimento.

Non ci sarà nessun contratto.
E tu rimani qui.

La prossima volta sei morto.
Capito?

Giuralo sulla vita di tuo padre.

Stringi la mia mano, se hai capito.

Nonna...

Gradisce un caffè anche lei?
-Non ho tempo.

Ha da fare?
-Sì.

Rimani dove sei.

Sto lavorando.
-Ti stavo aspettando ma non sei venuta.

Ora devi fare silenzio, tesoro.

Chiama e digli che è fatta.
-È fatta?

Ciao. Sono il capitano.
-Lascialo andare o ti uccido.

Chiama.

Stai fermo, tesoro.

È l'ora della festa.
Siamo pronti e tutti sono felici.

Se voi siete felici, lo siamo anche noi.

Conosco due persone che saranno molto felici.

Spenga il motore.

Spenga il motore.

Spenga il motore.

Spenga il motore.

Ferma o sparo.