All language subtitles for Peeping.Tom.1960.1080p.BluRay

Sono due sterline.

Chiudi la porta.

No!

- Cosa � successo?
- Un omicidio.

- No.
- Una delle ragazze.

Lei di che giornale �?

- Mi scusi?
- Ho detto: "Lei di che giornale �"?

- Oh, l'Observer.
- Oh.

Su, voglio farvi una fotografia.

Non riesco a smettere
di pensare a quella ragazza.

Scioccante, vero?

- Sei in ritardo.
- Mi scusi, signore.

Resta un secondo, Mark.
Devo farti una domanda.

Quale rivista vende pi� copie?

Quella con le ragazze in copertina

e niente coperture sulle ragazze.

Esatto.
� il lavoro che devi fare per me.

Ho da fare.

Il Times, per favore.

- S�, signore.
- Grazie.

- Vuole altro, signore?
- E il Telegraph.

Vuole altro?

Mi ha detto un mio amico
che avete delle cose da guardare.

- Che genere di cose, signore?
- Hmm?

Bene.

Questo genere, signore?

S�, grazie.
S�.

- Buon giorno, sig. Peter.
- Buon giorno.

- Mi pu� dare un Crunch, per favore?
- Fai pure da sola, cara.

Grazie.

- Una quanto viene?
- Cinque scellini ciascuna, signore.

Bene, mi prendo quella. S�.

Oh, e quella.

- Quanto verrebbe tutto?
- Per lei cinque sterline, signore.

- Cinque sterline.
- Le dico una cosa, signore.

Facciamo quattro sterline per dieci

e insieme le do il Times e il Telegraph.
Che gliene pare?

- Grazie mille.
- Non c'� di che.

- Gliele incarto, signore.
- Grazie.

- La metto in una lista di spedizioni?
- Oh, no.

No, no. Far� io una capatina.

Molto bene, signore.

Grazie.

- Oh, i suoi giornali, signore.
- I giornali?

- Il Times e il Telegraph.
- Oh, certo.

Che stupido.
Grazie mille, signore.

Stasera non far� le parole crociate.

Guarda chi c'�, Cecil Beaton.

Lei si chiama Lorraine.

Dai, figliolo, rendici famose.

Hai letto di quella ragazza
che � stata assassinata ieri notte?

Mi � successo quasi la stessa cosa.

- Oh? Quando?
- La scorsa notte.

Sono uscita con il ragazzo.
Ci sposiamo il mese che viene.

Il problema � che ci ha visti
il mio fidanzato.

Puoi fare in modo
che non si vedano i lividi?

- Allora, ci riesci?
- Credo di s�, Milly.

Fai veloce, tesoro,
mi sto squagliando.

Eccolo, ma cosa avrai l� sotto?
Una ragazza?

Io penso che tu abbia una ragazza.

No, Milly.

Hai sentito, Lorraine?
� disponibile.

Alza la testa e guarda il mare,
per favore.

Che mare?

Che mare?

- Voglio uno sguardo misterioso.
- Oh, davvero?

Se vuoi, mi metto a pensare a te.

Stai ferma.

Tu s� che sei un mistero enorme.

Questo lo fai nel tempo libero, vero?

S�, Milly.

Allora, come ti guadagni lo stipendio?

- Faccio foto.
- Di questo tipo?

No, Milly.

- Offre la casa.
- E che casa.

Spero che caschi per le scale.

Ora sta a te, amore.

Lo fa per la prima volta.

Dai, amore, non essere timida.

Mi ha detto che non importa
fotografare il viso.

Mi piacerebbe.

Forse puoi sistemare
anche i miei lividi.

- Mi piacerebbe.
- E i clienti?

Non essere timida.

Anche per me � la prima volta.

Per te?

Davanti a occhi come...

Occhi pieni di...

Ventuno!

# Buon compleanno a te
# Buon compleanno a te

# Buon compleanno, cara Helen

# Buon compleanno a te

- Grazie.
- Dai, soffia! Uno, due, tre!

E questa cos'�?

Deve essere davvero orgogliosa
di sua figlia, sig.ra Stephens.

Mmm.

Ehi, guardate.

� il tipo che sta al piano di sopra.

Ciao.

Non so quante volte ci siamo
incrociati sulle scale,

ma stasera voglio almeno dirti ciao,
quindi, "Ciao".

Sono Helen Stephens.

Sto facendo una festa,
con gli altri inquilini e alcuni amici.

Perch� non fai un salto?

- Sono Mark.
- Scusa?

- Sono Mark.
- Oh, ciao, Mark.

Dai, vieni anche tu. Cos� conoscerai
gli altri che vivono qui e...

Scusatemi.

Il lavoro.

Oh, spero che tu non debba
mai restare senza,

ma quando hai finito
perch� non fai un salto?

Mark?

Dai, Helen. C'� la torta.
Sono tutti ad aspettare.

Buon compleanno.

Un secondo.

Spero di non disturbarti.

Sapevo che non saresti sceso,
e allora

ti ho portato questa.

Grazie.

Tantissimo.

Bene, non voglio distrarti dal lavoro.

- Oh, vorresti...
- Oh, grazie.

- Vorrei offrirti qualcosa da bere.
- Oh, grazie.

Ma non ho niente.

Oh, l'acqua va benissimo.

Vedi, l'ospite non dovrebbe
bere acqua alla propria festa.

Potrebbe sembrare un'imposizione.

- C'� del latte se ne vuoi un po'.
- Oh, certo, se ne hai a sufficienza.

- Oh, s�.
- Grazie.

- Tieni.
- Oh, grazie mille.

Proprio una bella stanza

e ce n'� un'altra l� dentro?

S�.

Da quanto vivi qui?

Praticamente da sempre.
Sono nato qui.

Come?

� di mio padre.

Quindi, alla fine sono riuscita
a scoprire chi � il proprietario?

Tuo padre?

No, lui � morto.
Sono il proprietario.

- Tu?
- S�.

Ma tu sgattaioli via come
se non avessi pagato l'affitto.

- Non lo pago.
- Oh, volevo dire...

Capisco.

� casa sua,
e non la vender� mai.

Ma non mi posso permettere
le manutenzioni, cos� affitto le stanze.

Se chiedo troppo. per favore,
dimmelo, e lo dir� all'agenzia.

L'affitto � davvero abbordabile,

ma non dirlo agli altri
o non avrai pace.

Pace.

Mark, di cosa ti occupi?

Oh, grazie.

La gran parte del tempo
lavoro in uno studio.

Scommetto che ti occupi di foto.

Spero di diventare presto un regista.

Oh, interessante.

Quando sono entrata,
stavi guardando delle riprese?

- S�.
- Tue?

- S�.
- Vorrei vederle.

Lo so che sono stata pressante,

ma vorrei davvero vederle.

Sarebbe il tuo regalo di compleanno.

- Tu dici?
- Mmm.

Ma sono certa
che sei troppo occupato...

Vorresti...

- Vorresti vederle ora?
- Oh, grazie.

Vado io per primo.

Oh, � buio.

Cos� va meglio?

Ma � enorme.

Oh, scusami davvero.

- Queste cosa sono?
- Sostanze chimiche.

Ma guarda, ci sono cos� tante cose.

Ma soprattutto
� assolutamente inaspettato.

- � tutto tuo?
- S�.

Voglio dire, hai fatto tutto tu?

Mark, parlami di questa stanza.

- Apparteneva a mio padre.
- Oh?

- Cosa faceva?
- Lo scienziato.

Oh, e l'attrezzatura era sua?

No, la vendetti per comprare tutto.

Siediti.

Tutto sembra incredibilmente tecnico.

Se tu lavori qui,
non vedo l'ora di vedere cosa fai.

Mark?

Non so cosa farti vedere.

Quello che guardavi
quando ti ho interrotto?

D'accordo.

Helen,

questo � il primo regalo di compleanno
per i 21 anni che ho mai fatto.

E il primo che ho dovuto chiedere.

Grazie.

Mark, che bel ragazzino.

- Chi �?
- Sono io.

Ma certo.

E allora chi fece le riprese?

Mio padre.

Che magnifica idea.

Cos� potevi farti guardare, vero?

Oh, dovevi aver fatto
un brutto sogno.

Cos'era quella luce nei tuoi occhi?

La cinepresa, suppongo.

Cosa stavi cercando?

Sporcaccione,
spero che ti abbiano sculacciato.

Mark, � strano che tuo padre
abbia ripreso questo.

- Lo spengo?
- No.

No.

Ancora?

Mark, non � uno scherzo, vero?

No, Helen.

Quello cos'�?

- Mark, cosa stai facendo?
- Voglio fotografarti mentre lo guardi.

No. No.

Per favore, aiutami a capire
questa cosa.

Questo ti servir�, Mark.

Asciugati gli occhi
e smettila di fare lo sciocco.

Allora, Mark,
cos'era questa cosa?

Quella era una lucertola, vero,
o era...

Una lu...

Ma come ci era arrivata l�, Mark?

Come ci era arrivata?

Era un animale domestico?

- Non il mio.
- Perch� non cerchi di spiegarti?

- Sar� meglio che tu vada.
- Voglio capire quello che mi fai vedere.

Cosa cercava di fare tuo padre,
riprendendoti di notte?

Sar� meglio che tu vada.

Mark, di cosa si tratta?

Stavo salutando

mia madre.

Lui riprese questo?

S�.

E questo, il suo funerale.

E questo, il suo interramento.

- E questo.
- Lei chi �?

Chi venne dopo.

Chi venne dopo?

La spos� sei settimane dopo la

prima sequenza.

Lei film� quello che vedi ora.

� sfuocata.

Quello � tuo padre?

La mattina

che parti per la luna di miele.

Ma cosa sta facendo?

Mi sta dando un regalo.

E cos'�?

Non ci arrivi?

La cinepresa.

Spegnila, Mark!

Mark, spegnila!

Usciamo da qui.

Mark?

Allora, era uno scienziato?

Che tipo di scienziato, Mark?

- Un biologo.
- Cosa stava cercando di fare con te?

Mark, cosa stava cercando
di fare con te?

Voleva guardarmi, mentre crescevo.

Voleva avere una registrazione
di un bambino che cresce.

Una completa, in ogni dettaglio.

Come se fosse una cosa possibile.

E cerc� di renderla possibile
tenendo fisso l'obbiettivo su di me.

Non ho mai vissuto in tutta la mia
infanzia un momento di privacy.

E quelle luci nei tuoi occhi,
e quella cosa.

Era interessato alle reazioni
del sistema nervoso

alla paura.

Alla paura?

Alla paura.

Soprattutto la paura nei bambini,
e come reagiscono.

Credo che abbia appreso molto da me.

A volte mi svegliavo piangendo.

Lui era sempre l�,
a prendere appunti e foto,

e sono sicuro
che sia servito a qualcosa.

Per qualcuno.

Era geniale.

Uno scienziato che tira
una lucertola nel letto del figlio

per vedere se serve a qualcosa?

Mi scusi, ma...

Oh, eccoti, Helen.

La festa sta per finire
e ci chiedevamo se...

Oh, arrivo.

Vorrei che ti unissi a noi.

Grazie.

Il lavoro.

Spero che

ti piacciano i dolci.

Grazie per il regalo.

Buona notte, Mark.

Buona notte, ragazzone.

Taglia!

Senta, sig. Jarvis, questo film
� una proposta commerciale

ed � per questo che voglio sia lei a farla,
perch� so che � dove lei riesce meglio.

Sa che ho gi� parlato con Johnnie.

Ne ho parlato con lui,
e non vede l'ora di farlo.

Ecco i dati che voleva, sig. Jarvis.

Oh, � stupendo, sig. Jarvis.
Questa sceneggiatura farla...

- Ancora in ritardo con il programma.
- ...tornare proprio dove deve stare.

E sa che la vuole anche la Paramount.

S�, la Paramount la vuole,
l'MGM la vuole, la Columbia la vuole.

- Ma � commerciale?
- Anche la Anglo la vuole.

Mi mandi un promemoria.
Ne discutiamo la settimana prossima.

Sig. Simpson, faccia un promemoria:

A tutti i produttori e ai registi.

Viste le condizioni economiche attuali,

se si vede e si sente,
la prima ripresa va benissimo.

Scena 99, ripresa 49.
Alla fine, un nuovo ciak.

E cara, almeno questa volta,

vuoi provare per favore a sforzarti
di dimenticarti che sei distrutta,

cercando di essere davvero distrutta?

Basterebbe una parolina gentile,
e sarebbe tutto pi� facile.

Bene. Tutti in posizione.

Taglia.

Ancora una ripresa, per favore.

No, no, no, cara.

Taglia. Tagliala.

- Scena 99, ripresa 53.
- Ne facciamo ancora un'altra, per favore.

Tagliala!
Ancora una, per favore.

Se dovessi svenire un'altra volta,
allora sverr� sul serio.

- Scena 99, ripresa 57.
- Bene, fate tutti silenzio.

Bene. Si gira!

No, no, no, no, no. Taglia.
Taglia, siamo senza speranze.

- Oh, signorina.
- Taglia!

Taglia! Com'era?
Phil? Sam? Mark?

Stampatela!

Scegli la prima ripresa.

Bene, Alex, basta cos�.
Ragazzi e ragazze, impacchettate tutto.

Alle 8:30 domani mattina.

Sei stata magnifica, cara.
La stavi davvero vivendo quella scena.

Prendi il bus?

Non stasera.
Vado a farmi una bevuta con qualcuno.

Volevo discutere di quel film
all'Everyman.

- A domani allora?
- Spero.

Oggi come sta
la mia sostituta preferita?

Me la cavo.

Alle 8:30 domani mattina.

Viv, che ne pensi di farti una bevuta
prima di tornare a casa?

Ho un appuntamento, sig. Tate.

Buona notte, sig.na Vivian.

Sergente, chi � rimasto
a lavorare stanotte?

Quel film indiano,
"L'elefante dalle due code".

- Un po' affollati, vero?
- Si pu� stare in otto se serve.

- E alla fine probabilmente andr� cos�.
- Ma dai.

A me va bene. Meglio essere stipate
in macchina che stritolate nel bus.

Mark?

Mark?

Mark!

Sei qua dentro?

- Ma dove sei?
- Qui, Viv.

Oh, mi hai spaventato.

Ascoltami, stanno lavorando
fino a tardi qua fuori.

Lo so.
Hanno isolato questo studio.

Noi useremo il nostro potere.

Dobbiamo rinunciare.
Alla fine ci scopriranno.

Potrebbe essere,

ma non ci interromperanno
mentre stiamo filmando.

- Ho acceso la luce rossa.
- Cosa hai fatto?

- Ho acceso la luce rossa. Potresti...
- Ma...

Potresti rimanere l�?

Ma cos� sapranno che qui c'� qualcuno.

Non entreranno.

Ma aspetteranno fuori.
Che differenza fa?

La differenza rende il film perfetto.

Ho aspettato a lungo

per fare questo,
e lo stesso vale per te.

- Nessuno deve interromperci.
- Verremo scoperti.

- Che importanza ha?
- Oh, che importanza...

- Perderesti un lavoro da comparsa.
- Da comparsa? Sono la sostituta.

Io non voglio perdere niente.

Il risultato deve essere cos� perfetto

da sostenerne i rischi.

Cos� perfetto

che persino lui,

che persino lui direbbe...

Lui chi �? Don Jarvis?

Oh, lui direbbe:
"Firmate sulla linea tratteggiata.

Potete usare la mia penna,
ma portatevi l'inchiostro".

Se sei sicura che ne valga la pena.

Ora lo scopriremo, Viv.

Ti dispiace se mi riscaldo?

Fai pure.

Quello � il tuo posto.

Oh, mi sento sola davanti a te.

Suppongo che alle star non succeda mai.

Si sentono sole se non succede.

E le grandi,

si sentono sempre sole.

Allora sono una grande.

Cosa vuoi che reciti?
Essere spaventata a morte?

Non ti ricordi?

S�, e ora ci prover�.

- Cosa stai facendo?
- Costruisco un set.

E allora perch� non demolisci
lo studio visto che ci sei?

Ti possono impiccare una volta sola.

Proprio cos�.

Se Don Jarvis mi potesse vedere.

Se io potessi vedere Don Jarvis.

Ti avverto, Mark.
Sono un'isterica.

Preferirei morire scoppiando
di risate, se a te sta bene.

# Sarei pi� bella ogni giorno
con qualcosa di rosa addosso

- Cosa stai facendo?
- Sii paziente, Viv.

Ne varr� la pena.

Bene, sono rimasta da sola
di fronte a una cinepresa.

Non tutte hanno avuto questo privilegio.

- Sei mai stata da questa parte?
- No.

Fai quello che vuoi.

- Oh, ti vedo, Mark. Perfettamente.
- Bene.

S�, signore, scommetto che sono
la migliore regista sul mercato.

Ehi, cosa stai facendo?

Riprendo tu,
che stai riprendendo me.

Oh, Mark, sei brillante.

Oh, ti ho perso.

Ah, benvenuto, straniero.

- Ti ho perso di nuovo.
- Non importa.

Ora sono pronto, Viv.

Potresti andare a posizionarti
sulla tua croce, per favore?

S�, signore,
Signor Regista, signore.

Devo immaginare che qualcuno
mi metta l� dentro?

S�, Viv.

Oh, Mark, spero di non deluderti.

Lo so che stai cercando di creare
un'atmosfera per me,

ma non mi sento spaventata,
tutto qua.

Non sarebbe meglio
se facessi il mio numero?

Pi� tardi.

Il problema � che mi sento rilassata.
Dipende da te.

Sei cos� a tuo agio con la cinepresa,
che mi sento a mio agio anch'io.

Ce l'hai dentro, ragazzo.

Sei pronta, Viv?

Bene, ci prover�.

Cosa potrebbe spaventarmi a morte?

Mettimi nello spirito giusto, Mark.

Immagina

qualcuno

che viene verso di te

che vuole ucciderti,

senza preoccuparsi delle conseguenze.

- Un pazzo?
- S�.

Ma lui lo sa, e tu no.

E ucciderti e basta

per lui non � abbastanza.

- Ma come fa a spaventarmi...
- Rimani l�, Viv.

Vai bene cos�.

Ma non riesco a immaginare
cosa hai pensato.

Immagina che questa

sia una delle sue armi.

Quella?

S�.

- Quella.
- Mark.

S�, quella potrebbe spaventare.

C'� qualcos'altro.

E cosa sarebbe?

Quella?

Mark.

Mark, no.

Mettila via.

Mettila via.

Mark!

Mark!

E quella, cara, era l'ultima notizia.

A meno che tu non voglia
sapere i risultati del calcio.

- Cosa stai guardando?
- Il soffitto.

Ti chiedi se quel giovane � a casa?

S�.

S�, ora c'�. L'ho sentito rientrare
quattro paragrafi fa.

Stanotte � in ritardo.

- Ti piace?
- S�.

- Perch�?
- Ha delle qualit�.

Ci spero proprio.

E penso che potrebbe aiutarmi
col mio libro.

- Helen?
- S�?

- Non importa.
- Mamma, cosa ti preoccupa?

- Il prezzo del whisky.
- Cos'altro?

- Cos'altro importa?
- Non ti piace Mark?

Non l'ho conosciuto.

Non ti piace. Perch� no?

Non mi fido di un uomo
che cammina silenziosamente.

Ma lui � timido.

- Non i suoi passi. Sono furtivi.
- Ma dai, mamma.

- Vuoi salire a trovarlo?
- Posso?

Abbiamo tutt'e due la chiave della porta.

La mia ha bisogno di olio.

La tua ha bisogno di esercizio.

- Vai pure.
- Grazie.

Ricordati di spegnere le luce.

- Helen?
- S�?

Se torni prima di cinque minuti,
non ce la far� neppure a finirlo.

Stai tranquilla.

Chi �?

- Sono Helen.
- Oh.

Entra pure, Helen.

Potresti aspettare l�?

Sto sviluppando.

Mia madre ti ha sentito entrare,
e ho pensato che non eri a letto.

Sicuro che non ti disturbo?

Ci metto un attimo!

Vorrei esprimere la mia gratitudine
alle seguenti persone

per il loro fattivo contributo:

il prof. A.D. Smith
della New York University,

il sig. Edward Paton dell'Istituto
Belgravia per le Malattie Nervose

e Mark Lewis, mio figlio.

- Ciao.
- Ciao, Mark.

Spero che non ti scocci.

Sono sicura di essere pressante,
ma, Mark, io voglio davvero...

Buon compleanno.

Mark, sei davvero gentile,
ma davvero...

Non � granch�, non ne sono niente

del compleanno
quando si diventa maggiorenni,

ma l'ho visto stamattina, e allora...

Per favore.

Mark, grazie.

Oh, � bello.

Mi piaceva.

- Vuoi altro latte?
- Altro...?

- Latte?
- Oh, no, grazie.

Me lo metto subito.

Qua, o qua?

- Nel primo posto.
- S�, lo penso anch'io.

Oh, ti sto trattenendo.

Oh. Oh, no.

Te lo giuro.

Mark, sono qui per avere un consiglio.

- Da me?
- Per favore.

Io lavoro in una biblioteca pubblica
nella sezione per ragazzi.

Te lo dico per ritardare a dirti
quello che mi imbarazza sempre.

- Nel mio tempo libero scrivo.
- Ma perch� non...

Scrivo racconti per i bambini,

ma lo stesso fecero Grimm,
Hans Anderson e Lewis Carroll.

- Sono state pubblicati?
- Alcuni racconti.

Vorrei leggerle.

Ho saputo oggi che il mio primo libro
verr� pubblicato in primavera.

- Ma, Helen, � meraviglioso.
- S�.

- Di cosa parla?
- Una cinepresa magica e ci� che riprende.

Perch� ti � venuto in mente?

Te lo dir� un giorno, te lo prometto.

- Cosa fotografa?
- Ti dir� anche quello.

Ma, Mark, � quello il problema.

Il bambino che legge il libro vorrebbe
vedere le foto riprese dalla camera,

l'editore dice che sono impossibili
da fotografare, e suggerisce dei disegni.

- Vedi, io non sono d'accordo.
- Oh, no. Niente � impossibile.

Speravo che tu me lo dicessi.

Ci devo essere delle fotografie,
per quanto sia difficile farle.

- E, Mark, mi chiedevo se...
- Oh, s�.

- Ne discuterai con me?
- Le far� io.

Non posso chiederti questo.

Voglio dire, l'editore potrebbe
non essere d'accordo.

- Vorrei farlo per te.
- Ma i soldi.

Ci sono cose

- che fotografo gratis.
- Non volevo offenderti.

Offendermi?

Allora ne discuterai con me?

- Quando, per favore?
- Dipende da te.

- Sei libera domani sera?
- S�.

- Spero di esserlo.
- Capir� se sar� altrimenti.

Cercher�.
Cercher� per quanto posso.

Grazie per avermi ascoltato.

E per il mio regalo.

- Buona notte.
- Buona notte.

- Cerca un baule?
- S�, vorrei vedere quello.

Certamente, signora.

No.

No, no, no, no, no, no.

Ci deve essere della comicit�
in questa scena.

- Oggi la rifacciamo.
- Molto bene, signore.

Riguardo questa scena,
ci deve essere della comicit�.

� chiaro, tesoro, vero?
Cerca di capire

che invece di prendere il primo baule,
voglio che tu chieda quella rosso.

E quanto ti porta quella,
voglio che tu ti guardi intorno

- e che tu chieda, scusami, cara...
- Mi scusi.

...uno bianco,
e quando ti portano quello bianco

allora ne chiederai un altro,
questo, quello blu.

E Michael, prendi i bauli uno per volta,
sentendoti sempre pi� scocciato.

- Vedo di farli leggeri.
- Spero proprio di s�.

E finiremo con una battuta
a cui penser� fra poco.

Capito?

- Non la sento mia.
- Cosa?

Non la sento mia.

Non sentirla tua, falla e basta!

Bene. Tutti in posizione.

- Qualcuno ha visto Viv?
- Chi?

Oh, la sostituta di Diane.
Voglio piazzare le luci.

No, Phil. Voglio provarla prima.
- Bene, tutti in silenzio.

Tutti pronti? Si gira.

- Desidera qualcosa, signora?
Oh, vorrei vedere quello rosso.

Certamente, signora.

Ti ricordi come si fa?

Bene. Tu sei a posto,
e ora torna indietro.

- Recita per un primo piano.
- Ne avete uno bianco?

Certamente, signora.

C'� n'� uno bianco dietro di te.

Proprio cos�. Di nuovo.

Bene, Michael. Eccellente.

Molto bene, ancora indietro.

Oh, ne avete uno blu?

Certamente, signora.

Ecco cos�, e ritorni indietro.

Eccoci, cerca di portarlo
senza recitare troppo.

Recita senza sforzo, Michael.

Bene. Quando � in posizione

tienilo fermo, e ora avvicinati a lui.

Molto bene e...

Che deficiente!
� svenuta nella scena sbagliata.

- Si scusi, Chief?
- Mmm?

Alla fine della circonvallazione
passiamo davanti a casa mia.

Le dispiace se mi fermo un momento?

Per prendere il libro degli autografi
di sua figlia?

Proprio cos�, Chief.

- Se la nanetta scopre dove sono stato.
- D'accordo, Dawson.

Tutto quello che serva al sergente.

Sarebbe ora che il sergente
serva a me.

Non stiamo arrivando a niente
con l'omicidio di Soho.

E quel tipo che la padrona
vide salire le scale?

Non � riuscita a descriverlo,

a parte il fatto che portava qualcosa
che non � riuscita a vedere.

Oh, � gi� qualcosa.

Sergente, sono in servizio
da trent'anni

e non ho mai visto una paura simile
a quella sul viso di questa ragazza.

Cosa stava guardando?

Sicuramente, Chief, un uomo che le
si avvicinava con un'arma affilata.

Lo conosco quel terrore.

Questo � qualcosa di nuovo.
Ma cosa?

Proprio quello, signore.

- Capo, l'espressione � esattamente...
- Lo so.

Non aggiungere altro.

Bene, signore, probabilmente
dovremmo interrogare tutti,

e sar� bene pianificare bene per non
intralciare troppo la produzione.

Oh, grazie, Ispettore Capo.

Se sapesse quanto costa
un solo giorno di ritardo.

Oh, lo sappiamo, signore.

- Ciao, Mark.
- Ciao.

- Non penso che sia il caso di farlo.
- Mi scusi, signore.

Fare cosa?

Diventare famoso.
Qualcuno mi sta facendo un provino.

- Ispettore.
- Gerry, sei tu il prossimo.

Non essere cos� spaventato.
Non ti mangiano.

Sembra che stasera
andremo a letto presto.

- Ti sto guardando.
- Oh.

Stai riprendendo questi poliziotti?

Ho fatto degli scatti molto interessanti.

- Una possibilit� inaspettata.
- Una possibilit� per cosa?

Di fotografare un'indagine.

O quanta ne riesco a immortalarla.

E a cosa ti servirebbe?

Sarebbe un documentario completo.

- Un documentario? Su cosa?
- Mmm.

- Hmm?
- Su cosa?

Preferirei non dirtelo
prima che sia finito.

Ma lo sar� presto.

E se ti scoprissero?

Oh, lo faranno.
Sembrano molto efficienti.

- Non ti preoccupi?
- No.

- Mark, sei pazzo?
- S�.

Pensi che se ne accorgeranno?

Mark, sei il prossimo.

Non metterti nei guai, santo cielo.

Voglio discutere di quel film all'Everyman.

Oh, s�, mi piacerebbe.

Entri pure!

Sig. Lewis? Ah, il mio fotografo.

Vi ho portato la fotocamera
nel caso voleste prendere la pellicola.

- Chief?
- Tutto a posto, sig. Lewis.

A meno che non vada sul giornale
la settimana prossima invece dei fumetti.

Sono l'Ispettore Capo Gregg.
Lui � il Sergente Miller.

Prenda una sedia.

Bene, ha qualcosa da dirci?

- Non credo, signore.
- Conosce la ragazza?

- S�, signore.
- Quanto?

Praticamente di vista.

Quando l'ha vista l'ultima volta?

Ieri pomeriggio prima di smettere.

Le ha parlato?

Le ho dato la buona notte.

Non so se mi ha sentito.

E poi cosa ha fatto?

Ho fatto delle riprese.

Sto facendo un film.

E dove?

Un po' ovunque.

� un documentario.

C'era qualcuno con lei?

No, signore.
Solo la mia cinepresa.

Sergente Miller.

Bene. Glielo dir�.

Il dottore ha terminato
il suo esame

e vuole vederla.

- Bene. Meglio che vada lei per primo.
- D'accordo, signore.

Fatto.

- Un bell'oggetto.
- Grazie, signore.

A che ora � arrivato a casa
ieri notte, sig. Lewis?

Verso le 10:00, le 10:30.

- Qualcuno l'ha vista?
- S�. Quelli che abitano al piano di sotto.

Capisco.

Bene, basta cos�. Grazie, sig. Lewis.

- Grazie, signore.
- Okay.

Aspetti un attimo!

Mi pu� accompagnare al vostro set?

Potrei perdermi sicuramente.

- S�, signore.
- Grazie.

L'avevo avvisato.

Ora penso di riuscire a trovare la strada.
Grazie per l'assistenza.

Non ci sono dubbi. Le ferite sono state
inflitte dallo stesso strumento.

Le due donne hanno subito
lo stesso shock violento.

- Che tipo di shock?
- Lo deve scoprire lei, Ispettore.

Non � il mio settore.

- Possiamo muovere il cadavere?
- S�, io ho finito.

Basta cos�, ragazzi.

Salve.
Cosa c'era sotto di lei?

- Oh, un registratore.
- Passami un fazzoletto.

Baxter!

Fallo testare per le impronte.

- Rimanda indietro il nastro.
- D'accordo.

Silenzio! Fate silenzio!

"Mi pare di aver sentito un gatto."

Non vorrei rovinarvi il divertimento,

ma abbiamo a che fare con un maniaco.

E se non lo troviamo velocemente,

ci sar� un terzo omicidio irrisolto
da comunicare al Commissario.

Quindi velocizziamo tutto. Ci siamo?

"Doveva apparire nel nuovo film
di Arthur Baden

'Le mura si stanno stringendo',
con protagonista Pauline Shields.

Un portavoce dello studio ha detto

che la sua performance
era cos� promettente

che il suo ruolo doveva essere ampliato."

- Oh, il Primo Ministro...
- Mark lavora nei film, vero?

- S�, cara. "Sir Lav...
- Mi chiedo se la conoscesse.

Glielo chieder� stanotte.

Oh, ti porta fuori?

S�, se � libero.

Che cavaliere ti sei trovata.

- Dove ti porta?
- Non ho idea.

E credo che valga anche per lui.

In quale studio lavora?

- Non lo so. Glielo chieder�.
- Se � libero.

Posso portarlo qui
per presentartelo?

- Mi pare gi� di conoscerlo.
- Dai, cara.

Eccolo.

Perch� non gliela regaliamo
quella finestra?

Praticamente ci vive.

Come facevi a sapere che era l�?

Me l'ha detto il collo che mi fa male.

La parte di me che � sincera.

Ciao.

- Sei libera?
- S�.

Bene. Anch'io.

Vorrei che tu entrassi un attimo
per conoscere mia madre.

S�, certo.

Cara, lui � Mark.

Piacere, sig.ra Stephens?

Ciao, Mark.

Hai corso, giovanotto?

S�.

Non volevo far aspettare Helen.

Grazie. Ti meriti un drink.

Cosa preferisci?

Niente. Grazie mille.

- Mamma, ti ho lasciato la cena...
- Mi dica, giovanotto,

in quale studio lavori?

Il Chipperfield Studio.

Quella poveretta, dove lavorava?

Al Brookwood, credo.

Ci chiedevamo se la conoscevi.

No.

No, non la conoscevo.

Che peccato. Mi piacciono
le informazioni di prima mano.

Cara, ti dico cosa hai per cena?

No. Vai e poi mi dirai della tua.

Ciao, Mark.
Penso proprio che ci rivedremo.

Spero presto, sig.ra Stephens.

Mamma, ci siamo dimenticate
di tagliare il mazzo di carte.

La tua cena � pronta in cucina.

Se non tornerete presto,
mi ci troverete stesa sopra.

- Torneremo presto. Ciao, cara.
- Buona notte.

- Mark.
- S�?

Voglio farti una domanda
abbastanza personale.

- Da quanto tempo non esci senza quella?
- Senza cosa?

Quella fotocamera.

Oh, non credo di saperlo.

Esatto. Penso di non averti
mai visto senza.

Ma ti servir� proprio stasera?

Bene, che ne dici?

E se cos� fosse, posso portarmi
anch'io del lavoro?

- Non ne avr� bisogno stasera.
- Bene, allora dalla a me.

- Allora la metter� in un posto sicuro.
- No.

Allora portala di sopra
se non ti fidi di cosa ne far�.

Mi fido di te.

La mettiamo qua dentro.

Vieni a vedere con i tuoi occhi.
La mettiamo qui e chiudiamo a chiave.

Questa era la stanza di mia madre.

Davvero, Mark?

Sono stata insensibile, vero?

Pensavo solo che stesse diventando
un arto artificiale e...

Portala con te, se vuoi.

- Tienila tu.
- Grazie.

- Mi sento...
- S�?

Non riesco a descriverlo.
Posso solo fotografarlo.

Posso dirti come mi sento?

- Affamata!
- Bene.

Conosco un posticino nei paraggi.

� ottimo nel periodi di Natale.

- Tu dici?
- S�.

- Non ce ne sono molti aperti.
- No.

A me sta bene.

- Helen?
- S�?

Vieni. Da questa parte.

- Cosa fotografa la tua macchina magica?
- Le persone.

Appartiene a un ragazzino

e vede gli adulti com'erano
da bambini.

Speravo che tu mi potessi
parlare di quando...

Dov'� il ristorante?

- Dietro l'angolo.
- Allora tiriamo avanti.

Grazie.

Non c'� nessuno
che non sembri un bambino.

- Non dirlo.
- Se cogli il momento giusto.

Oh, Helen, vorrei trovare
questi volti per te, con te.

Bene, proviamoci.

Oh, mia madre deve essere andata a letto.

Oh, Mark, � stata una bellissima serata.

Stavo proprio per dirlo.

� stata una bellissima serata.

E l'hai resa tu bellissima.

Senza la tua fotocamera.

Vado a prendertela.

� ancora qui,

la tua fotocamera magica.

Mi chiedo come questa veda gli adulti.

- Io, per esempio, visto che lo sono.
- Non tu.

Perch� no?

- Non inquadrer� mai te.
- Mark.

Tutto quello che riprendo,.

poi lo perdo.

Non capisco.

Oh, sveglier� mia madre.

Grazie ancora per la serata.

Ora puoi andare a letto
senza guardare quei film?

Bene.

Ho del lavoro da fare.

E poi andr� a letto.

E cercher� di trovare i tuoi volti.

I volti che io...

I volti che...

Buona sera, Mark.

Come ha...

La doccia dell'uomo mi ha portato
alla tua porta.

Il resto dell'avventura
l'ho gestita da sola.

Era una stanza che mi aspettavo
di trovare chiusa.

Non mi hanno mai permesso
di avere la chiave.

Non riesco ad abituarmici.

L'ho portata a casa presto.

Grazie.

- C'� qualcosa che...
- Una chiacchierata.

- La porta successiva sarebbe pi�...
- Io,

qui mi sento come a casa.

Frequento questa stanza
tutte le notti.

La frequenta?

I ciechi vivono sempre nelle stanze
che sono sopra la sua.

Tutte le notti tu accendi quel proiettore.

Cosa sono quei film
che non puoi aspettare di vedere?

Che film ci stai facendo vedere?

Perch� non mi menti mai?

Non riuscirei a capirlo.

Lo capirebbe all'istante.

- Portami al tuo cinema.
- S�.

Cosa sto vedendo, Mark?

Perch� non rispondi?

Non va bene.

Lo sapevo che andava cos�.

- Cosa?
- Le luci calano troppo presto.

- Succede sempre cos�.
- Io...

Io devo provarci ancora.

Cosa pensi di aver rovinato?

Un'opportunit�.

Ora ne devo trovare un'altra.

Cosa stai facendo?

Mark?

Dove sei?

Dove sei?

Perch� mi stai mettendo
quella luce sul viso?

Mark?

Per favore, fammi finire.

� per Helen.

Cosa vuoi dire con "� per Helen"?

Vuole vedere qualcosa
che ho fotografato.

Mia figlia mi ha gi� vista a sufficienza
anche senza le foto.

Per favore, non sia spaventata.

Non sono spaventata.
Fa caldo.

Metti via quella cinepresa!

S�.

Ha fretta, vero?

Lei deve essere stanca.

� tardi. Lei...

Tu sei ansioso di liberarti di me
il prima possibile.

Non sar� egoista.

Potrai farmi altre foto, se vorrai.

No, grazie.

Perch� no?

Ho finito le pellicole.

Non puoi trovarne altre
per fare un favore a Helen?

No. No.

Non ti fidi di te stesso

a prenderne altre, vero?

L'istinto � una cosa meravigliosa, Mark.

Che peccato non si possa fotografare.

Se l'avessi ascoltati anni fa,

avrei potuto ancora vederci.

Non mi sarei fatta operare da un uomo
di cui non nutrivo fiducia.

E ora invece ascolto il mio istinto.

E mi dice che tutte riprese
non sono salutari

e che tu hai bisogno di aiuto.

Cercalo, Mark.

Cercalo subito.

E finch� non lo farai, non voglio
che tu veda ancora Helen.

Non la fotografer� mai.
Glielo prometto.

Spero proprio
che tu non abbia la possibilit�.

Dico sul serio, Mark.

E se non mi dai retta,

uno di noi dovrai trasferirsi
da questa casa.

Sarebbe un peccato,

perch� non troveremo mai
un posto cos� economico.

Non dovrei mai andare via
per colpa mia. Lo prometto.

Bravo ragazzo.

Le scale sono la parte difficile.

Basta cos�, grazie.

Mi sta facendo la foto?

S�.

� tanto tempo che non me la fa nessuno.

Mark, cosa ti preoccupa cos� tanto?

Buona notte, sig.ra Stephens.

Dovrai dirlo a qualcuno.

Dovrai farlo!

Ora da questa parte.
Inquadra da questa parte. Bene.

Bene, andiamo. Ognuno in posizione.
Silenzio assoluto.

- Pronto a girare, Phil?
- Ah, s�, certo.

Ehi! Il vecchio starnutatore
� uno psichiatra.

Le voci corrono.

Bene, ragazze e ragazzi.
Tutti in posizione.

Stai tranquilla, cara.
So che sarai meravigliosa.

- � solo... Vuole farsi da parte.
- Oh, mi scusi.

- Chi � questo, Alex?
- � il detective, signore.

Oh, s�, certo.
Siamo tutti qui ad aiutarti, cara.

Ora, stai tranquilla,
� uguale a come era prima.

Ci sono solo
una o due piccole modifiche.

Questa volta sono cappelli invece dei...

invece dei bauli.

- Questo sar� d'aiuto, Michael, vero?
- S�, signore.

Ora, cara, sii coraggiosa.
Sei stupenda, siamo tutti con te.

- Proprio come... Oh, per favore!
- Liberate il set! Per favore, truccatori!

- Ora, stai tranquilla, cara. Rilassati.
- Ci siamo.

Bene. E camera!

Lo sguardo.

Sta cercando un cappello, signora?

S�, vorrei vedere quello.

Certamente, signora.

Grazie.

Ah, ne avete uno rosso?

Certamente, signora.

Uno rosso? Uno rosso?
Ne avete uno blu?

Uno blu!

Porca troia!

- Pausa di mezz'ora, signore?
- No, una pausa infinita!

Tutti, ragazzi e ragazze.
Andate e tornate fra mezz'ora.

S�.

- Potresti suggerire qualcosa?
- Oh, � davvero interessante.

No. Voglio dire, per aiutarla,
psicologicamente.

Oh, fate riposare bene.
Mezz'ora non serve a niente.

S�. Grazie mille.

Che lavoro fa?

Curo la messa a fuoco.

Oh. Anch'io, in un certo senso.

- Mi chiedo...
- Hmm?

Mi chiedo se conosceva mio padre,
il prof. Lewis?

A.N. Lewis.

Certo che lo conoscevo.

Mi fece delle lezioni,
un uomo straordinario.

Geniale! Davvero geniale!

Sapeva a cosa era interessato
prima che morisse?

No. Mi dica, mi dica.

Non ricordo come lo chiamava,

ma a qualcosa a che fare
con quello

che fa diventare le persone
dei guardoni.

La scoptofilia, ecco cosa
gli interessava. Che mente fertile.

- Scopto...
- ...filia, l'urgenza morbosa di fissare.

La parola fu coniata allora.

Ora, dimmi, sono rimasti
alcuni dei suoi manoscritti?

- Credevo che si potesse curare.
- Di solito, s�.

- Allora, i suoi manoscritti.
- Me lo dica.

La cura, oh, � rapida. Due anni
di analisi tre volte la settimana,

un'ora per volta,
e viene presto sradicata.

Quindi, ci sono suoi articoli inediti?

Sarei davvero grato
se li potessi vedere.

Le lascio il mio indirizzo.

S�, dottore.

Mi chiedo di cosa stanno parlando.

Non lo so.

Lo scopriremo fra poco.

Ehi, Mark.

Non vedo l'ora di fartela vedere.

Ti dovr� chiedere qualcosa.

Questa non la trovi
su "Sight and Sound".

Oh, lei � stupenda.

Ne ho altre, se sei interessato.

Mi stai dando un'idea.

Ehi, ci avrei scommesso.

Mi ha chiesto se conoscevo
suo padre, ed � cos�.

- Un uomo brillante.
- Voleva solo questo?

Credo di s�. E abbiamo fatto
una chiacchierata sulla scoptofilia.

- E lui pensava...
- Su cosa?

- Il voyeurismo.
- Cosa?

Cosa rende le persone dei guardoni,

uno degli studi di suo padre e...

Un guardone?

Un ragazzo interessante.
Ha gli occhi di suo padre.

Non lo sospetta, vero?

Io sospetto di tutti.

- Si gira!
- E lei?

Sono interessato in quell'estroverso
fantastico che ha fatto entrare la ragazza.

Ha qualcosa in mente.

Non c'� da meravigliarsi.
� il regista.

Non riesco a farcela per sabato,
signore.

Ma ci faranno andare via prima.

Questo pomeriggio dopo il lavoro,

potrebbe essere
la mia unica possibilit�.

Bene, vieni qui alle 6:00, Mark.

Lascio Milly qui ad aspettare.

- 6:00?
- In punto, Mark, o se ne andr�.

- Ci sar�.
- Farai bene.

L'ultima ripresa del giorno.
E che venga bene.

D'accordo.

- Ha la sua lista, Sergente?
- S�, signore.

Voglio vedere come alcuni
trascorrono il loro tempo libero.

- Quali?
- Esatto, Sergente.

Oh, eccolo qua.
Non prenderla come un'abitudine.

Non lo far�, signore.

- Milly � al piano di sopra.
- Grazie, signore.

Io devo andare via.
Se finisci prima del mio ritorno,

chiudi e infilala nella cassetta
della posta.

Cosa stai guardando?
Non hai mai visto una chiave prima d'ora?

La cassa sar� vuota,
se � per quello che stai ridendo.

E ricordati di quello che ti ho detto.
Basta con quelle cose strane.

Mi hai rovinato il pomeriggio.

E avevo un appuntamento
col mio nuovo ragazzo.

- Scusami, Milly.
- Cosa ti � passato per la testa?

Potrei non essere qui domani.

Perch�?
Vai in esplorazione con i Boy Scout?

E ora cosa stai facendo?

Ci stavo pensando.

Forza. Non abbiamo tutta la notte.

Ci sono le scene di nudo
sul letto da finire.

Bene, se tu...

Sei diventato pazzo del tutto?

Sono completando un documentario.

Il documentario dovrebbe farlo su di te.

Non ho rimandato impegni, caro amico,

per tornare qui, e togliermi i vestiti
per vederti filmare per strada.

� come parlare a uno zombie.

Mi chiedo se sia una cosa sicura
rimanere da solo con te.

Sarebbe pi� divertente se non lo fosse.

Seguilo.

- Ciao.
- Oh, ciao, Tony.

- Dove stai andando?
- Lascio qualcosa per Mark.

Negli ultimi giorni
non hai avuto molto tempo per me.

Oh, Tony, io...

Non c'� problema.
Sono qui per te se vuoi.

A proposito, tua madre stava
gridando qualcosa prima che tu venissi

Qualcosa su Mark
che la fotografava.

Fotografare mia madre?
Sicuramente ti sbagli.

- Sicuramente. Ci vediamo.
- S�.

Mark?

Mark?

Mark.

Non so cosa farne, signore.

� andato in una biblioteca pubblica
e poi da un edicolante.

Per fare delle fotografie private,
a quanto ho capito.

Devo rimanere
nei paraggi della casa, signore?

No. Anche io pensavo questo.

Bene, signore. Le dar� i dettagli
al mio ritorno. Arrivederci.

Non farti vedere spaventata.

- Allora, vattene. Sbrigati!
- No!

Vattene!

Prima devo saperlo.

- Ora...
- Quel film...

Quel film �

solo un film, vero?

� orribile.

Orribile, ma � solo un film, vero?

No.

No.

Le ho uccise.

Sarai al sicuro
se non ti vedo spaventata.

Allora rimani all'ombra, per favore.

Per favore.

Ispettore Capo Gregg.

Cosa?

Me lo metta in linea.

Sono Peters, signore.

S�, sono salito di sopra per controllare,
e l'ho trovata esanime.

A che indirizzo?

L'edicolante!

Tua madre ha ragione.

Devo dire tutto a qualcuno.

Mi dispiace che tocchi a te.

Questo era il suo laboratorio.

E tu conosci in parte quello che fece.

Ma non tutto.

A cinque anni.

A sette anni.

Tutte le stanze furono dotate
di microfoni.

E lo sono ancora.

- La tua stanza.
- Buon compleanno.

Tieni. Apri questa.

Quella di tua madre.

Quella di Tony.

Non pu� entrare nessuno, cara.

- Non mi interessa.
- Ma, cara...

- Tony, smettila!
- La porta � chiusa.

Non mi interessa, ho paura.

Spegnilo.

- Guardami, Mark.
- Non se tu sei spaventata.

Guardami!
Cosa hai fatto a quelle ragazze?

- No.
- Cosa hai fatto?

Se vuoi tormentarmi per tutta la vita,
allora lasciamelo immaginare.

Cos'hai fatto a quelle ragazze?

Non posso.

Fammi vedere.

Ma se sei spaventata...

Fammi vedere, o rimarr�
spaventata per tutta la vita.

Fammi vedere!

Lo sai qual � la cosa pi� spaventosa?

� la paura.

E allora ho fatto qualcosa
di molto semplice.

Molto semplice.

Quando sentivano la punta

che toccava la gola

e sapevano che le avrei uccise,

le facevo guardare
la loro morte.

Le facevo guardare

il proprio terrore mentre
la punta entrava dentro.

E se la morte ha un volto,

loro l'hanno vista.

Ma non tu.

Ho promesso
che non ti avrei mai fotografato.

Non tu.

Sono spaventata per te.

- Sono arrivati tutti?
- S�, signore.

- Bene, andiamo.
- State attenti!

- � solo una telecamera.
- Solo?

Riprenditi, Mark!

Mi sono preparato a farlo
da tantissimo tempo.

- Cosa stai facendo?
- Va tutto bene.

Bene, � qui dentro!
Ci siamo, entriamo!

Non posso fare di meglio.

Riprenditi, Mark!

Guardale, Helen.

Guardale mentre dicono "Addio".

Una ad una,

le ho cronometrate cos� spesso.

Avrei voluto trovare le facce
che volevo per te.

Helen! Helen!

Ho paura.

No. No. Mark.

E sono felice.

Temo.

La ragazza � viva.

Vai a chiamare un'ambulanza.

Bene, bene.
Non fare lo sciocchino.

Non c'� niente di cui avere paura.

Buona notte, pap�.
Tienimi la mano.