All language subtitles for Imma.Tataranni.Sostituto.Procuratore.2x04.Un.Mondo.Migliore.Di.Questo.iTALiAN.WEBRip.XviD-Pir8.it

Vuoi una camomilla ?

Io lo riapro il mio locale.

Pietro, io ti devo dire una cosa.

Tempo fa ho ricevuto una minaccia.

Che tipo di minaccia ?

Vaga.

Niente di preciso.

Erano soltanto le... farneticazioni
di un uomo un po' confuso, però...

Hai pensato bene di non avvisarmi.

Non c'erano gli elementi
per prevedere quanto è successo.

E poi vederti così felice
mi ha bloccato.

Imma, al locale poteva esserci
Valentina, io, chiunque !

Io ho fatto di tutto
per proteggerti.

- Ho allertato i carabinieri.
- Per questo c'era Lamacchia.

Non soltanto lui.
Ce n'erano anche altri in borghese.

Se hai fatto questo,
sapevi che c'era un reale pericolo.

Non potevo immaginare
che sarebbero arrivati a tanto.

Chi ?

E' colpa mia, Pietro.

- Non me lo perdonerò mai.
- Rispondi. Chi ?

Hanno bruciato il locale
per il processo a Romaniello ?

Ti giuro che trovo i colpevoli.

Che me ne frega dei colpevoli ?

Io ho paura per Valentina, per te.
Ho paura per noi.

- Ah, Filippo ?
- Eh ?

E' un'occasione speciale.
Ti porto gente importante a cena.

- Non farmi fare brutte figure.
- E' mai successo, presidente ?

- Vuoi la verità ?
- Eh. - Mai.

Devo dirtelo, fa parte del gioco.

E questo gioco ci piace, presidente.
[SQUILLI DI CELLULARE]

- Sì, pronto ?
- Buongiorno. Ha saputo la novità ?

- Quale ? - Qualcuno ha incendiato
il locale di mio marito.

- I suoi amici non l'hanno
avvertita ? - Ma io che c'entro ?

Me lo dica lei e lo dica anche a
chi indagherà sull'incendio doloso.

Senta, io non dirò niente,
perché non so niente.

La saluto.

Io... Io l'avevo detto.

Avete detto qualcosa, presidente ?

Presidente !

Ha ricevuto un avvertimento
da parte di Lombardi

e ha ritenuto opportuno non dirlo ?

Straparlava, non mi pareva il caso
di dargli peso.

Non era convinta che fosse legato
a Romaniello e alla cupola ?

Il giudice ha stralciato le accuse.

Lombardi dice pure
di parlare con Donata Miulli.

La ragazza uccisa sul muraglione.
Ovviamente.

- Immagino che abbia preso tutte
le precauzioni. - Non sono bastate.

Magari ha coinvolto
il maresciallo Calogiuri.

L'ha messo in pericolo, lo sa ?
Bisogna convocare Lombardi.

- L'ho fatto. Non parla, ha paura.
- "Ha paura" ?

Mi dispiace, Imma.
Faremo luce sull'accaduto.

- Perché, ti occupi tu del caso ?
- Certo.

- Hai qualcosa in contrario ?
- No, perché ?

Vorrei ricordarti che sono stata
distaccata alla Dia per tre anni.

Se non lavoriamo insieme come
una squadra, non otterremo nulla.

Se è stato un avvertimento mafioso,
era diretto a me e al processo.

La squadra si occupa già
delle responsabilità per l'incendio.

Puoi dormire sonni tranquilli, Imma.

Lei non cambierà mai, dottoressa.

- Aiuto !
- Tataranni !

- Sono Pietro De Ruggeri, Tataranni
è mia moglie. - Sei complice.

- Di che ?
- Lo sai bene. - No.

-Non so niente, sono
dirigente tecnico alla Regione. -No.

Tu sei come lei.
Parli troppo, ti cucio la bocca.

- No ! No !
- No !

(insieme) Ah !

Brutto sogno.

Anch'io, terribile.

(insieme) Non lo voglio sapere.

Buongiorno.

Buongiorno.

Taccardi, non l'avevo sentita.

-In effetti, non portando
i tacchi... -Guardi, non è giornata.

Niente di personale, dottoressa.

Vi volevo chiamare prima

ma... ho saputo
del locale di vostro marito.

- Mi dispiace.
- Grazie.

- Stava innaffiando.
- La causa del decesso ?

Infarto secco.
Praticamente è morto di paura.

- Quindi non si tratta di omicidio ?
- Buongiorno. - Buongiorno.

Tecnicamente no, ma sicuramente
lo spavento ha contribuito.

Per la porta e per la cassaforte
non ci sono segni di effrazione.

A quanto pare, avevano le chiavi.

- Le avranno duplicate.
- Sì.

Per quanto riguarda la cassaforte

ancora non sappiamo
che cosa ci fosse all'interno.

Stranamente non si sono portati via
gli altri oggetti di valore in casa

un computer e un borsellino
con cinquecento euro dentro.

- Sappiamo chi è la vittima ?
- Sì.

"Christian Narciso Malaba...
Malabanan Magsaysay".

E' una specie di tuttofare
che vive qui in zona.

Forse aveva le chiavi e i ladri
si sono spaventati al suo arrivo.

Si è spaventato di più lui.

Vabbè.

Appena avrò altri elementi,
vi farò sapere. Arrivederci.

La moglie dice
che annaffiava le piante

quando i proprietari non c'erano.

Infatti la vedova Lopriore era fuori
per qualche giorno

e il figlio, che di solito vive qui,
era da amici.

- Sono stati avvertiti ?
- Sì. La signora verrà in Procura.

O i ladri sono stati disturbati
o sapevano quello che cercavano.

Che spavento !
La tigre della Malesia.

Come sta Pietro ?

- Come stava la settimana scorsa.
- E tu ?

Anch'io.

C'è sempre da guadagnarci

a preoccuparsi per
il sostituto procuratore Tataranni.

Sto uno schifo ! Sei contenta ?

No, però io penso
che sia normale accusare il colpo

pure dopo una settimana.

Dovresti accendere un cero

perché c'è una povera scema
che si preoccupa per te.

- Alleluia. - Voglio parlare
con la signora De Ruggeri !

Non c'è qui. Forse la conoscete
con il nome da signorina, Tataranni.

- Vi dice qualcosa ? - Che succede ?
- Mia suocera. - Oh ! Che fa qua ?

Che ne so ? Non è mai venuta qui.

Per fortuna, nel mio matrimonio
ho visto poco mia suocera.

- Vedi che qualcuno è messo peggio ?

- De Ruggeri ! - Che facciamo ?

- Fingi che dobbiamo andare
in tribunale. - Non ci sono udienze.

- Ti detto una lettera.
- A chi ? - Chi se ne frega !

Stiamo nell'Ottocento ?

Egregio dottor Vitali...

E' permesso ?

Cammina.

Di solito prima d'entrare si aspetta
che chi sta dentro dica: "Avanti."

Sì, "campa cavallo".

Non sono qui per accusarti
della distruzione del mio lamione.

Grazie, Capozza.
Perché è qui, allora ?

Gina.

Siediti.

E' permesso ?

Che facciamo con la missiva

che stavamo scrivendo
per il procuratore ?

- Continuiamo dopo ?
- Sì.

Con permesso.

- Con chi ho il piacere ?
- Gina Lopriore.

La signora Lopriore !
La stavamo aspettando.

- Noi siamo qui per denunciare
Ilona Kava... - CAVALLISCA.

- Ilona Kavaliaujiskiene ?
- Sì, va bene, la cameriera !

Quella che mi hai messo in casa tu !

Devo farvi notare
che la denuncia non si fa in Procura

ma dai carabinieri,
che la acquisiranno se avete prove.

- Ce le ha ?
- Complice di furto !

Solo lei può avere duplicato
le mie chiavi.

Per non parlare dell'omicidio
del portinaio indiano.

Era filippino e aveva un nome.

Si chiamava
Christian Narciso Malaban...

Malabanan...

Malalaban... No. Malabana... Ma...

Malalaban Magsaysay.

-Era filippino ? -Sì, ma era bravo.
Faceva gli angolini a cesello.

- Lei che c'entra ?
- Lei è la mia migliore amica.

Ilona gliel'ho prestata io.
Non tu !

"Chi nasce tondo
non può morire quadrato."

A che cosa si riferisce ?

Prima di fare la cameriera,
la rumena non faceva la vita ?

- Pure questo va nel campionario dei
luoghi comuni. - Saggezza popolare.

No, è malafede.
Comunque, Ilona è lituana.

I vostri sospetti non si basano
su prove certe

ma acquisirò la deposizione
della signora Lopriore.

Chi non è coinvolto è pregato
di accomodarsi fuori.

- Ti aspetto fuori.
- Mmm. - Mmm.

- Posso ?
- Prego.

Premetto che io non sono razzista.

Per me può essere pure "esquimese"

ma ha duplicato le chiavi
quando ha fatto le pulizie da me

e poi ha atteso
che non ci fosse nessuno in casa.

E lei dov'era andata, signora ?

Scusi, ma che importanza ha
sapere dove ero andata io ?

In Procura funziona così.

Io faccio le domande
e lei deve solo rispondere.

Ero andata a Policoro
a trovare mia sorella.

- Suo figlio dov'era ?
- A Irsina, dagli amici.

- Che c'era nella cassaforte ?
- I gioielli di famiglia.

- Erano di valore ?
- Enorme ! Soprattutto affettivo.

Non le sembra strano che i ladri
non abbiano preso il portatile

e i soldi che aveva nel portafogli ?
- Che caspita ne posso sapere ?

- Lo chieda agli amici lituani
di Ilona. - Appunto. Può andare.

Mi farò dare copia della denuncia
con l'elenco delle cose rubate.

- Prego.
- Grazie.

Ah, comunque,
tu a questi dài la tua fiducia

e loro ti ripagano prendendo
le cose più care che hai.

No, pensi positivo, ora le pulizie
potrà farsele da sola.

Gentilissima.

- Arrivederci.
- Arrivederci.

Permesso... Ah !

Oh, Madonna santa !

- Che era ? - Una matita.
L'ho presa ? - Dipende dall'occhio.

- Scusi, è colpa del razzismo.
- Mi dà del razzista ? - Non lei !

- Le fa male ? - Non molto. - L'avrò
presa dalla parte del gommino.

Speriamo che non si sia cancellata
la pupilla.

Le indagini della D'Antonio
sul locale stanno andando avanti.

Ah. Che novità ci sono ?

Stanno cercando di vederci chiaro.
Mannaggia, non ci vedo.

Comunque, è un argomento
che abbiamo già trattato.

- Ho preso una decisione definitiva.
- Quale, mi scusi ?

Costringa sua figlia e suo marito
a spostarsi il meno possibile

e solo per ragioni di studio
e di lavoro.

La vedo dura, specie con Valentina.

Basta che non va nei posti
dove sta pure mio figlio.

- Il desiderio è reciproco.
- Esatto.

Per quanto riguarda lei, ho parlato
con il maresciallo Calogiuri

e stiamo organizzando un servizio
di pattugliamento sotto casa sua.

- Non ne vedo la necessità, ma...
- Stavolta non ci sono "ma".

Non voglio sentire discussioni.
D'accordo ?

Raccolga l'arma
del tentato omicidio.

[VOCIARE CONFUSO]

Abbiamo perquisito tutta la Onlus

ma non abbiamo trovato
nessun oggetto della refurtiva.

Ve l'ho detto, Ilona non c'entra
nulla con questa storia.

Non mi credono neanche loro,
Don Antonio.

Ilona, la cosa importante non è
se ti crediamo noi.

La cosa importante è dimostrare

che le accuse della Lopriore
siano infondate.

Ma io sono innocente,
come ve lo devo dire ?

Ho paura che poi non potrò lavorare.
Chi vuole una ladra in casa ?

Non ti preoccupare. Appena troviamo
il responsabile, si sistema tutto.

Sai se c'era qualcun altro
che frequentava casa Lopriore ?

C'erano tante persone,
tra cui vostra suocera.

Non sarebbe male incriminarla.

Se Don Mariano sapesse, dopo tutto
ciò che ha fatto per me...

Che vergogna !

Mi dispiace, signora, ma... per
il momento è meglio se rimanete qui.

E' agli arresti domiciliari ?

No, si deve tenere a disposizione.

[SQUILLI DI CELLULARE]
Scusate.

Pronto ?

Sì, sono io, mi dica.

Che cosa ? Non ci posso credere.

L'avete sequestrata, spero !

No, no, grazie.
Me ne occupo io personalmente, sì.

Andiamo, Calogiuri, veloce !

- Torniamo in Procura ?
- No, devo fare una cosa.

- Che cosa ? - Operazione antidroga,
in ambito internazionale e locale.

- Diciamo pure in ambito familiare.
- Ah.

E' troppo bello.

A che pensi ?

Penso che c'è la fregatura.

A me capita sempre così.

Cercherò qualcosa qui a Matera.

Anche non in un ristorante,
non fa niente.

L'importante è che sto qui con te.

- Brucia ?
- Mmm...

Poco poco, poi io soffio e ti passa.
Capito ?

-Che è successo ? -Sono stati
i tedeschi. -No, la guerra è finita.

Sono stati dei ragazzini stupidi.

Mi hanno urlato dietro:
"Extracomunitario, torna a casa."

Ho detto: "La Romania è nell'UE."
E mi hanno tirato le pietre.

- Li hai denunciati ?
- No, non voglio problemi.

Hai paura che la Polizia scopra
che coltivi cannabis ?

Dove hai le piantine ?
Mmm ? Dove hai le piantine ?

Ecco la piantina. Ecco come spendevi
i soldi al negozio di giardinaggio !

Attenta, è una piantina delicata !

Con queste foglie
Nicolaus mi fa una tisana

che mi fa dormire benissimo. - Ci
credo. - Non sono uno spacciatore.

In Romania ho studiato chimica,
farmacia. Una pianta è medicina.

- Non è reato. - Non è reato.
- Lo so, ma non è questo il punto.

La figlia di Vinicio dice
che si è sentito male.

Dagli esami del sangue
sono risultate tracce di cannabis !

Gliel'ho data io a Vinicio.

Brunella, ho detto di non dargliela,
quello ha la pressione bassa !

Dottoressa, se vuole licenziarmi,
io lo capisco.

Licenziarti ?

Ora, licenziare per così poco...

- Però la piantina sparisce !
- Che cos'è tutta questa moina ?

Prendi pure tu un bel decotto

che ti fa svuotare la testa
come se fosse un vaso da notte.

Hai voglia a svuotare la testa mia,
nemmeno l'autoclave.

No... Ma lo rifaccio
più bello di prima, figurati.

L'unica cosa è
che dobbiamo vedere bene le date

perché prima di un mese penso
che non riusciamo a ripartire.

Va bene.

Ci aggiorniamo. Ciao, ciao.

- Oh, Vale !
- Ehi, papà.

Erano i Fiati Sospesi, un gruppo
blues che nelle Murge spacca.

Bravo, papi.

Vi devo parlare.

Che è successo ?

Tra poco si attiverà un servizio
di pattugliamento sotto casa.

Ci sarà una macchina dei carabinieri
24 ore al giorno.

Il procuratore ha deciso così.

Pietro, mi dispiace, ma dovremmo
rivedere le regole di comportamento.

Che intendi ?

Dobbiamo fare lo sforzo
di restare a casa il più possibile.

Dobbiamo dirci dove andiamo
e rispondere al telefono.

Nient'altro ?

- Potrai andare a scuola.
- Grazie.

Allora, Valentina,
potrai uscire con i tuoi amici

ma mi dovrai dire sempre dove vai.

- Non ho nulla da nascondere.
- Meglio così.

Ho tentato di non allarmarvi....

però alla fine
il risultato si è visto, no ?

Perché le conseguenze del tuo lavoro
le paghiamo noi ?

Signora Lopriore, a quanto pare
il suo caso è nelle sicure mani

dello sceriffo di Matera,
la dottoressa Tataranni.

(Tv) Te la raccomando !

Non ha arrestato la cameriera...
Come si chiama ? Ilona.

Mi ha torchiato per un'ora.
Sembrava che la colpevole ero io.

- Mi hanno già condannata.
(Tv) Un po' di confusione ci sta.

E' stata una settimana complicata
per il sostituto procuratore.

Prima l'incendio al locale
del marito, ora un caso spinoso

oltre al processo Romaniello,
che pare arrivato a un punto morto.

Che voleva dire ? Che adesso
Romaniello sarà scagionato ?

Ho raccolto tutti gli articoli
del processo, dalla prima seduta.

- Romaniello ha un avvocato tosto.
- E il tablet di Don Mariano ?

- La confessione di Scaglione ?
- Sono morti, Samuel.

La Tataranni ha poco in mano.
Le foto che scattasti alla cupola...

In udienza Lombardi ha detto
che festeggiavano la sua elezione.

Se Romaniello verrà assolto

la verità giudiziale sarà
che Mariano è stato ucciso...

da un marito geloso.

# Scrivo a tempo di battiti,
faccio ritratti.

# Lividi o brividi a tratti, sì.
Solo tu mi distrai.

# Siamo fatti di polvere,
vuoti che non puoi colmare.

# Tante lacrime formano un mare.
Piangi e alzi un polverone.

# Vedi ? Non è vero
che un diamante è per sempre.

# Tu lo eri e sei durata poco

# tra i pensieri che faccio
quando fumo troppo. #

(Pc) Parlo a tutti quelli toccati
dalla morte di Don Mariano.

Chi sa parli
e chi non sa cerchi di sapere

perché qui non abbiamo bisogno
di eroi, ma di testimoni.

Grazie.

# Dici: "Non andare via."
Ma poi non resti.

# Scrivo a tempo di battiti... #

- Buongiorno.
- Buongiorno. - Dottoressa.

Prima di mandare tutto ai Ris,
volevo mostrarvi una cosa.

Un metronotte ha trovato una scatola
davanti al palazzetto dello sport.

Indovinate che c'era dentro ?
I gioielli della vedova Lopriore.

I ladri hanno perso la refurtiva ?

No, io penso di più,
cioè che forse l'hanno restituita.

Sì, ma che senso ha lasciarla lì ?

- Sì. - Il palazzetto è lontano
dal luogo del furto.

Sì, è dall'altra parte della città.

- Avete avvisato la Lopriore ?
- Sì. Non manca nulla.

La vita al portiere
non gliela restituisce nessuno.

A me pare strana questa cosa.

Che senso ha svuotare una cassaforte
e poi fare ritrovare tutto ?

Nella scatola, oltre alla refurtiva

hanno ritrovato questo biglietto.

"Il sol dell'avvenire
è ormai tramontato."

"Mala tempora currunt."

Di' ai Ris di fare in fretta.

- Vado. - Grazie.
- A proposito di perdite di tempo...

Taccardi, come sta ?

Senta, si sa qualcosa
di Christian Narciso Mala...

Malablan... No, Malabalan Magsaysay ?

Sì, che aveva troppi nomi.

Sto morendo dalle risate. Non vorrei
ritrovarmi sul suo tavolo.

Per carità,
ho già abbastanza da fare.

- Comunque, ho un'anteprima per lei.
- Sentiamo l'anteprima.

E' stato sfortunato
a incontrare quei balordi

ma gli restava poco da vivere.

Aveva una malformazione cardiaca
che evidentemente ignorava.

Un quadro clinico aggravato
dall'età avanzata

del nostro Narciso
Malabanan Magsaysay.

Mi conferma la morte per infarto ?

Sì, probabilmente provocato
dalla vista dei ladri

ma forse sarebbe bastato anche
molto meno. - Grazie, Taccardi.

[BUSSANO ALLA PORTA]
Avanti !

[BUSSANO ALLA PORTA]
Ho detto "avanti" !

- Disarmata ? Penne, temperamatite,
matite, niente ? - Procuratore.

Probabilmente
abbiamo trovato i responsabili

dell'attentato.
- Hai visto la D'Antonio !

Noto una punta di sarcasmo
che farò finta di non avere sentito.

Perché avete incendiato il locale ?

A carico dei miei assistiti
non avete elementi rilevanti.

- Ci sono residui di benzina
sui vestiti. - Dottoressa...

Uno di loro aveva un volantino
del locale, quando li hanno fermati.

Sono dettagli irrilevanti.

Per me sono gravi indizi che presto
provvederò a trasformare in prove.

Intanto saranno in stato di fermo

fino al confronto
con il proprietario del locale.

State tranquilli.

[VOCI CONFUSE]

Stai tranquillo.

Devo venire per forza
a fare questo riconoscimento ?

Hai detto che hai visto due ragazzi
davanti al locale, no ?

Se sono quelli che ha trovato
la D'Antonio, risaliamo ai mandanti.

[VOCI CONFUSE]
Ciao !

- Anche voi, vedo ?
- Sì.

[VOCI CONFUSE]

- Ciao.
- Ciao.

[VIBRAZIONE DI CELLULARE]

Capozza,
ho portato qualcosa da mangiare...

Dottoressa.
Gli ho appena dato il cambio.

Grazie.
Non avevo fatto in tempo a cenare.

Come sostituto procuratore
siete bravissima

ma come cuoca ancora di più.

Attento a quello che dici,
potrei offendermi facilmente.

- Signore ? - No, tranquillo.
(in inglese) Scusate. Ciao.

(in inglese) Ciao.

Dov'è la fontana... FERDINEA ?

- Ferdinandea, forse ?
(in inglese) Sì, quella lì. Sì.

- Dov'è ? - "I don't know, sorry".
- Non lo sappiamo.

- Okay. - Buonanotte.
- Buonanotte. (in inglese) Grazie.

Era bella Matera
quando non c'era tutta questa gente.

Che potete fare ?
Non si può limitare il turismo.

No, ma chi viene dovrebbe scrivere
una lettera di motivazioni.

Devi avere un perché
per andare in un posto

a parte i pacchetti delle agenzie.

[NOTIFICA DI SMS]

Problemi ?

Sì, diciamo
che ultimamente sto avendo

un po' di questioni con Jessica.

Dovevo andare al matrimonio
del fratello in Sicilia, ma...

Ma come al solito ti ho rotto
le uova nel paniere.

-Non intendevo questo.
-E' la tua vita, non devi spiegarmi.

In verità,
a questo matrimonio sin dall'inizio

non sapevo se andarci o no

però poi il pattugliamento ha deciso
per me.

Dottoressa... secondo voi

conviene essere onesti
nelle questioni di cuore ?

Buonanotte. Grazie.

Grazie del consiglio.

[RISATE]

[VOCI INDISTINTE]

(in inglese) Sei un idiota.
Voglio dare un'occhiata.

(in inglese)La Ferdinandea, forse ?

Ah !

- Dottoressa ? - Sì ?
- Di qua. - Grazie.

- Buongiorno.
- Questa volta dovrà avere pazienza.

I cadaveri si moltiplicano
e io sono solo uno.

Mi dica qualcosa di primo acchito.

Io e lei non è che abbiamo
tanti altri argomenti.

Su questo non ci sono dubbi.

Ulisse Delillo è deceduto
questa notte, fra l'una e le due.

"Ulisse Delillo"... Si è difeso ?

Ci ha provato, ma l'aggressore
ha avuto il sopravvento.

Gli ha fracassato la testa.

L'arma è stata trovata ?

No, non abbiamo trovato oggetti
compatibili con la ferita.

Stiamo continuando a cercare,
dottoressa.

Forse la vittima voleva fuggire,
ma è inciampato lì, sull'uscio.

Quanto sei cambiato, Ulisse.

-Delillo giocava
nell'Olimpia Basket Matera. -Esatto.

Era bravo, ma la sua carriera
è stata compromessa

dalla rottura
del crociato del ginocchio.

Perciò non è riuscito a scappare.

Aveva una leggera zoppìa, sì.

Lo ha portato a lasciare il basket
e a darsi al sindacalismo.

- Lo conosceva, dottoressa ?
- L'ho incrociato anni fa.

Dopo il liceo
ho fatto l'operaia nei salottifici.

Delillo era un sindacalista
di quelli appassionati, capaci.

Poi interruppe quell'attività
e aprì la bottega di cartapesta.

Vendeva oggetti, statue, burattini,
ma non gli fruttava granché.

Stava per essere sfrattato
dal proprietario, Pasquale Casertano

con cui aveva avuto una lite.
- Mmm.

Dottoressa, c'è Pietro...
C'è suo marito per il confronto.

Grazie.

Il tre e il sei.

Giravano intorno al mio locale

un paio di giorni
prima dell'incendio...

ma non facevano niente di strano.

Magari passavano di lì.

- Buongiorno.
- Buongiorno.

Ho chiamato il responsabile
del personale alla Regione.

Ho chiesto di bloccare
la mia domanda di aspettativa.

Non potevi aspettare ? Finito
il processo potevamo riprovarci.

Non credo
che sarà il tuo ultimo processo.

E io sono legato a te,
come se avessimo le manette.

I fatti lo dimostrano.

Torno al posto fisso,
il mio destino.

Ho creduto di poterlo cambiare

e finché è durato
mi è sembrato un sogno.

Ma dai sogni ci si sveglia, no ?

- Grazie di tutto.
- Sempre al servizio del cittadino.

- Buongiorno.
- Buongiorno.

Aspetta, ti accompagno.

La strada la conosco.

Che dice il suo amato concittadino ?

- Non se la sente di denunciarli.
- Come "non se la sente" ?

- Non posso obbligarlo.
- Non può avere un ripensamento ?

- "La notte porta consiglio".
- Temo di no.

In una settimana sarei arrivata
al mandante. Ora devo rilasciarli.

-Non ti dispiace ? -Non c'è obbligo
di denuncia per la persona offesa.

Lo so, ma se domani incendiano
un altro locale e muore qualcuno

la colpa sarà mia
o di chi non ha denunciato ?

- Andiamo.
- Forse mi sono spiegata male.

Come facciamo con Romaniello ?
Non possiamo dargliela vinta.

Questa pista poteva portarci a lui.
Non abbiamo più niente in mano.

Ci siamo giocate le carte migliori.

Per provare che fa parte
della criminalità organizzata

qualcuno deve parlare.

["LET ME GO"
DEI VELVET]

[SQUILLI DI CELLULARE]

Sì ?

Sì, ho qualcosa per voi.

Non c'è bisogno, conosco la strada.

Va bene.

E' permesso ? Si può ?

Conoscevate Delillo da tanto,
signor Casertano ?

Eh ! Una vita.

Quanti ne abbiamo fatti
di carri insieme !

Sapete, dottoressa

dietro al carro della Bruna
c'è una storia.

Dietro a ogni carro.

Leggende...

Come le sapeva raccontare Ulisse...

Io che tante volte ho fatto il carro
rimanevo incantato ad ascoltarlo.

La ragazza che apparve al contadino,
il Conte Tramontano...

Fu ucciso la prima notte di nozze

perché voleva andare a letto
con tutte le donne di Matera.

Lui, quello che promise ai materani

un carro nuovo ogni anno
per la Festa della Bruna.

Ma poi, dato che non lo fece,
i cittadini assaltarono il carro.

Quello originario, eh !

E lo sconquassarono.

Tutto questo
per ricordare al tiranno

che doveva mantenere le promesse.

Uno all'anno ne abbiamo preteso,
dal Cinquecento.

-I materani non si fanno mai mettere
i piedi in testa. -Questo è sicuro.

Perché a Delillo piaceva tanto
raccontare questa leggenda ?

Che ne so, dottoressa... Sarà forse
perché vinceva il popolo ?

- In effeti non capita spesso.
- Eh...

Quando gli cedette l'attività ?

Quando sono andato in pensione.
Saranno... cinque o sei anni fa.

- A Delillo gli affari non andavano
bene. - Era un bravo artigiano.

E' solo che era troppo... idealista.

Invece di pensare agli affari,
si perdeva nei suoi ragionamenti.

Che ragionamenti ?

Parlava di solidarietà,
di diritti dei lavoratori...

Vi doveva
parecchi arretrati di affitto ?

Sì.

Non vi nascondo
che abbiamo anche litigato.

- Vedo che già l'avete saputo.
- Sì.

Dove eravate stanotte
fra l'una e le due ?

Non si preoccupi, è una formalità.

Sono andato a casa di mio nipote.

Mi si è rotta la televisione
e volevo vedere uno sceneggiato.

Dottoressa, qualche giorno dopo
questa nostra discussione

è venuto a trovarmi

e mi ha promesso che mi avrebbe
saldato gli arretrati.

Come ? Avete appena detto
che gli affari gli andavano male.

- O sbaglio ? - Non lo so,
ma una cosa ve la posso dire.

Ulisse Delillo era uno
che le promesse le manteneva.

Delillo non se la passava bene.

Aveva rotto con gli amici,
non aveva parenti stretti...

- Buona.
- Buonissima, sì.

Il palazzetto dove è stata ritrovata
la refurtiva...

è lo stesso
dove gioca l'Olimpia Basket.

Che è la squadra
in cui giocava Delillo.

Dite che i casi
potrebbero essere collegati ?

Non so, potrebbe esserci un disegno
dietro al furto e al ritrovamento.

Pensate che l'assassino di Delillo
e il ladro sono la stessa persona ?

Dobbiamo cercare altri elementi
che colleghino i due casi.

Novità dai Ris sul biglietto ?

Stanno facendo le ultime verifiche.

Serve tempo per comparare dna
e impronte con i dati in archivio.

Lo so, ma noi non abbiamo tempo.

Quello è un messaggio cifrato.

-Dobbiamo decodificarlo prima
della persona a cui è diretto. -Mmm.

- Volete dare a me ?
- Ah, grazie. - Prego.

Appoggiatevi.

Aspetta un attimo.

- Ne avete altri di dischi ?
- Sì.

Questi erano di un mio cugino
morto da poco, cirrosi epatica.

Il jazz è roba da viziosi.

Se li vuole e ne prende un po',
le faccio un buon prezzo.

- E quale sarebbe ?
- Tre euro.

Me li compravo nuovi ! Un euro ?

- Due euro. - Beh, 1,50 e passa
la paura. - Li prende tutti ? - Sì.

E mi passa la paura.

Architetto, accomodati.

Vieni. Eh ! Eh !

Come sta il nostro amico ?

Vi manda i suoi saluti.

E tuo padre, invece ?

Dovresti andare da lui in carcere.

- Avete ragione.
- E' tuo padre.

Qualsiasi cosa abbia fatto,
è tuo padre.

Per Romaniello, bruciare il locale
di De Ruggeri non è servito a nulla.

- La Tataranni non si fermerà.
- E che suggerisce Romaniello ?

Una bomba, come i Corleonesi ?

Hai visto il risultato ?

- I santi non bisogna toccarli.
- Avete ragione.

Ma Romaniello dice che anche i santi
hanno qualche macchia.

Lo sai qual è il problema
di Romaniello ?

Ha la brutta abitudine
di pisciare fuori dal vaso.

- Che succede ? - Niente, un ragazzo
stava qua, ma lo prendiamo.

- Le do una mano a portarle sopra ?
- No, faccio io.

- Siete sicura ?
Guardate che pesano. - No, no.

Semmai mi faccio aiutare da Pietro,
da Valentina.

- Non c'è nessuno, ne approfitto.
- Date a me. - Sono pesanti.

- Ho preso le fragole, Pietro ne va
matto. - Sono belle queste fragole.

- Sì.
- Sono fresche. - Sì.

- Un attimo... Ecco, prego.
- Grazie. - Pietro !

Meno male che mio marito non c'è,
così gli faccio una sorpresa.

Dammi qua.

- Posali... - Sì.
- Sul tavolo.

- Dottoressa. - Sì.
- Posso chiedervi una cosa ?

- Un bicchiere di acqua.
- Certo.

Di frigo no, con questo tempo
ti viene una congestione.

Anche della fontana
va bene lo stesso.

- Vieni, accomodiamoci.
- Sì.

- Prego, prego.
- Grazie.

- Che bella casa, complimenti.
- Sì.

Comunque...

Quando l'altra notte vi ho chiesto

se nelle questioni di cuore
è giusto essere onesti o meno

la mia era una domanda retorica.
"Retorica", giusto ?

-Si dice così quando uno sa già
la risposta, no ? -Sì, si dice così.

- Quindi sapevi già la risposta,
insomma. - Sì.

Solo l'acqua ti devo offrire ?
Allora, facciamo...

- Un alcolico. - "Un alcolico" ?
- Sì. - No, grazie, devo guidare.

- Uno strappo alla regola, dài.
- No, ma in servizio, poi...

Allora me lo faccio io.

Un goccetto, ogni tanto.

- Meglio evitare.
- Eh, sì.

Tu intendevi onesto con la propria
fidanzata, con se stesso...

- Onesto con chi ?
- No, io intendevo...

Cioè, non parlavo...

- Ho interrotto qualcosa ?
- Pietro.

Mannaggia a te.

In bagno stavi ?

Il maresciallo mi ha aiutato.
Doveva essere una sorpresa.

No.

Grazie, grazie del pensiero.

- Grazie anche a lei, maresciallo.
- Prego.

- Ho dato solo una mano
a portarli su. - Eh.

- Vabbè, io toglierei il disturbo.
- Grazie, Calogiuri.

- Buona serata. - Buona serata.
- Lo accompagno. - Sì.

- Prego.
- Lo poggio qua.

Poi quel discorso,
avremo modo di parlarne.

- Sì, forse è meglio, sì.
Buona serata. - Buonasera.

["CETTE ME'LODIE (STARDUST)"
DI JEAN SABLON DAL GIRADISCHI]

[SEGNALE DI LINEA LIBERA]

- Era una vita che lo cercavo.
- Io l'ho trovato senza cercarlo.

Vabbè...

Tu hai il potere di trovarti sempre
al posto giusto al momento giusto.

Il contrario
di quello che faccio io.

No, Pietro, io non intendevo
quello che stai pensando.

Stavo pensando che mia moglie è uno
dei Pm più bravi della Repubblica

che ha fatto e fa tanti sacrifici.

Allora ne faccio uno anch'io, no ?

- Se stai cercando di farti
perdonare... - Ci sei riuscita.

Amore mio, amore mio.

"Jean Sablon".

- Meglio Fedez. - Ué, vieni,
vieni a sentire. Scusa, amo'.

Così capisci, senti, senti.

[SQUILLI DI CELLULARE]

-Pronto ? -Dottoressa, sono Samuel,
dobbiamo vederci immediatamente.

Sono in una grotta, sulla gravina,
vicino alla Chiesa della Palomba.

- Che succede ?
- Glielo spiego di persona.

Non dica nulla a Valentina.

Scusate, devo andare, lavoro.

- A quest'ora ? Non puoi rimandare ?
- Non può.

Bella, amore mio.
Guarda che facciamo.

Dottoressa, sono qui.

Spinga "play".

- E' Giulio Bruno ?
- Sì.

Guardi chi altro si nasconde
ad Alianello.

Guardalo, potrebbe essere.

Sì, potrebbe essere
il boss dei Mazzocca.

In questo video appare invecchiato,
ma secondo me è lui.

Erano lontani,
non si sente quello che dicono.

- Facciamo leggere il labiale.
- Questa è la volta buona.

- Ti hanno visto ?
- Sì.

Hanno preso la targa dell'auto,
ma l'ho spinta in una gravina.

Sei scemo ? Ci metteranno un attimo
a capire che volevi fregarli !

Sai il pericolo che hai corso ?

L'ha detto lei ! "Chi sa parli,
chi non sa, cerchi di sapere".

Quella è gente che non scherza.
Ti sei messo in un brutto guaio.

- Pure per me non sarà
una passeggiata. - Perché ?

Glielo dici tu a Valentina ?

Lei dice che è lui,
il capo dei Mazzocca ?

Solo un latitante si nasconderebbe
in una casa diroccata ad Alianello.

Poco fa ho inviato un fermo immagine
a un mio amico fidato dei Ris.

Dice che di Agenore Mazzocca
c'è solo una foto di 30 anni fa

ma può corrispondere a Mazzocca.

La presenza di Bruno proverebbe il
rapporto tra Romaniello e Mazzocca.

Con l'esperto di lettura del labiale

mi gioco le scarpe
che ne caveremo qualcosa.

Si giochi quelle con i tacchi,
in Procura saremo più tranquilli.

Questa è una buona opportunità
per tutti noi.

Apprezzo la sua capacità
di arruolare collaboratori volontari

ma il ragazzo ha rischiato grosso.
- Ha fatto tutto da solo.

Non riesce a stare lontano dai guai.

Bisogna proteggerlo, entrerà in un
programma di protezione testimoni.

[NOTIFICA DAL CELLULARE]

- Già pronto ?
- Oggi si torna al lavoro.

Hai visto ? Tua madre ha preparato
tutto prima di uscire.

- Oggi che fai a scuola ?
(registrazione) "Ciao, amore mio."

"Quando sentirai questo vocale,
il mio cellulare non esisterà più."

"Non potrò darti
nessun nuovo numero."

"La mia vecchia vita è finita."

"Non sai quanto avrei voluto
evitarlo, ma non posso."

"Lo devo a Don Mariano
e anche a tua madre."

"Quando tutto questo sarà finito,
spero presto"

"mi piacerebbe
che tu fossi lì ad aspettarmi."

"Ma non posso chiedertelo."

"Posso dirti che sei la cosa
più bella che mi sia capitata"

"e mi mancherai da morire."

Che succede, Valentina ?

Valentina !

[BUSSANO ALLA PORTA]
Avanti.

Dottoressa, purtroppo
abbiamo fatto un buco nell'acqua.

-Era prevedibile
che non ci avrebbero aspettato. -Eh.

Ai primi indizi
il covo è apparso senza dubbi caldo.

Non so se riusciremo a provare che
fino a ieri in questa casa diroccata

si sia effettivamente nascosto
il boss dei Mazzocca.

Che...
[SQUILLI DI CELLULARE]

- Prego.
- Mi scusi.

- Pronto, Valentina.
- Dimmi cosa è successo !

- Non posso parlare.
- Ora mi dici cosa è successo !

Ti devi sempre impicciare
nelle cose mie.

Sì, ne parliamo a casa.
[VOCE CONCITATA.]

Lo so, lo so che stai soffrendo,
Valentina.

[COMUNICAZIONE INTERROTTA]

-Mi scusi. -Prego. -Che mi sa dire
del video di Samuel ?

L'esperto sta esaminando il labiale
del dialogo tra Mazzocca e Bruno.

Per ora hanno decifrato una sola
parola pronunciata dal boss.

- Quale ? - Pare che abbia detto
"Romaniello". - Come prima parola...

I bambini dicono "mamma",
il boss ha detto "Romaniello".

E' la strada giusta.

In un altro momento avrei detto
che per lei è il letto di casa

ma intuisco
che oggi è una di quelle giornate

in cui è meglio rimanere al lavoro.
- Intuisce bene. - Buona giornata.

- Grazie. - Permesso ? Buongiorno.
- Salve. - Novità sul caso Delillo ?

Purtroppo no,
ma stamattina pensavo...

Se l'assassino di Delillo e il furto
di casa Lopriore sono collegati

dobbiamo allargare le indagini.

- Imma. - Maria. - Hai un minuto ?
- Veloce, il maresciallo mi aspetta.

- Volevo solo dirti grazie.
- Di che cosa ?

- Per avermi aperto gli occhi per
la mia attività al computer. - Ah.

E' vero, il gioco stava diventando
una dipendenza e tu mi hai salvata.

Un'altra avrebbe fatto un esposto
mettendomi nei guai.

- Tu non ci finirai mai nei guai.
- Perché ? - Hai l'angelo custode.

- Tutti abbiamo l'angelo custode.
- Sì, ma qualcuno se l'è sposato.

Fosse per me, la cosa
si sarebbe conclusa tempo fa.

Mia madre si è incaponita
contro quella donna.

Sua madre sta facendo
una vera e propria crociata.

Immagino che sia spaventata.

A Matera, un po' di tempo fa,
queste cose non succedevano.

Guarda la foto ? Il secondo in alto
da sinistra è mio padre.

Lui ha fondato l'azienda.

- Purtroppo è venuto a mancare
l'anno scorso. - Mi dispiace.

Lo sa che pure io ho lavorato
nei salottifici negli anni Novanta ?

-Ricorda che ne aprirono a dozzine ?
-Sì, noi aprimmo in quegli anni.

Mio padre Gerardo era un tappezziere
e poi piano piano...

- Ha colto la palla al balzo.
- Sì.

- C'è stato il boom dei salottifici.
- Salottifici, sì.

Conoscevate Ulisse Delillo ?
E' stato ucciso qualche giorno fa.

Come no, certo.

L'ho saputo, come tutti,
chi non lo conosceva ?

- Perché me lo chiedete ?
- Così, semplice curiosità.

Lei sa se hanno preso qualcos'altro
a casa di sua madre

oltre al contenuto
della cassaforte ?

No, non saprei, no.

Hanno lasciato la refurtiva
al palazzetto dello sport ?

- Le suggerisce qualcosa ?
- A me ? - Sì.

Che cosa dovrebbe suggerirmi,
dottoressa ? Non so che cosa dire.

Prego, da questa parte.

Mi scusi, dottoressa.

- Perché questo interrogatorio ?
- "Interrogatorio" è una parolona.

Ho notato un collegamento
fra due fatti apparentemente lontani

e volevo capire se era una
coincidenza oppure... - "Oppure" ?

E' stato un piacere, arrivederci.

Buongiorno, avvocato.

Buongiorno, Romaniello.

Sapete chi è tornato qua dentro

dopo che il Gip ha stralciato
la sua posizione ?

- Giulio Bruno ? - Esatto. - Sapete
chi ce l'ha mandato ? La Tataranni.

Quella donna va fermata
con ogni mezzo.

Quella donna fa il suo dovere.

La fermeremo nel luogo prefissato,
cioè in dibattimento.

Ma voi veramente pensate

che una come quella si fa mettere
i piedi in testa da voi ?

Non vi è bastata la figura di merda

che avete fatto
con il biglietto di Scaglione ?

Io vi ho servito un poker di assi
e voi lo avete buttato.

Finora vi ho dato retta,
ma adesso si gioca a modo mio.

Quale sarebbe questo suo modo ?

Avvocato, io ho una figlia.

L'ho avuta da una relazione
durata una notte, l'ho riconosciuta

e la madre è stata ben pagata
per scomparire.

I soldi possono tutto.

Mia figlia ha bisogno di me.

Ha undici anni, è Down e io la amo,
ma non la vedo da più di un anno.

Questa cosa non va bene.

Mi dispiace.

Avvocato.

Quella bambina è l'unica cosa buona
che ho fatto.

Perciò costi quello che costi,
io da qua me ne devo andare.

Non sapevo
che eri bravo a sparare.

Hai fatto sette centri su dieci.

Niente male
per un antimilitarista come me.

Quando dovevo fare il servizio
di leva, ho finto di essere pazzo.

-Mi hanno riformato. -Ci avrai messo
poco per convincerli.

- No.
- Che c'è ?

- Meglio di no.
- Per tuo marito ?

Che dico a Cleo ? Ho appena
divorziato e già esco con un altro ?

Non le dire niente, tanto i giovani
di oggi sono tutti bacchettoni.

Noi negli anni Settanta
ci siamo divertiti.

Continuiamo, chi ce lo impedisce ?

- Sono nata dopo gli anni Settanta.
- Devi scoprire tante cose nuove.

- Mi sono un po' stufata
delle novità. - Facciamo così.

Questo lo tengo io, va bene ?
Tu hai troppe cose di cui occuparti.

Però mi prometti
che vieni a trovarlo regolarmente.

- Troviamogli un nome. - A questo ?
- Eh. - Come lo chiamiamo ?

Non so, ci vorrebbe un nome breve,
ma anche un po' lungo.

- Lo chiamiamo Pasquale.
- O Pasqualino. - "Lino" ? Mmm.

Dottoressa, stavo pensando
che il palazzetto adesso è chiuso

ma forse le telecamere
di sorveglianza funzionano.

Magari domani vado a chiedere.
Tanto come si dice ?

"Domandare è lecito,
ma rispondere è cortesia", sbaglio ?

Dottoressa ?

Dottoressa.

Io credo
di essermi innamorato di te.

[SCATTI FOTOGRAFICI]

Scusa, Calogiuri, credo di essermi
addormentata, sono distrutta.

Non fa niente, non vi preoccupate.

- E' normale, siete stanca.
- Quanto ho dormito ?

Sarà stato qualche minuto.

- Ho pure fatto un sogno.
- Che avete sognato ?

Niente.

Va bene, grazie, Calogiuri.

- Di che cosa ? - Le telecamere,
mi sembra un'ottima idea.

Buona serata.

Buonanotte.

- Ciao.
- Ciao.

- Valentina ? - Sta là dentro.
Ha pianto tutto il giorno.

Io ho fatto quello che dovevo fare,
ma stavolta non è servito.

Adesso tocca a te.

Valentina ?

Valentina...

io lo so come ti senti.

Te lo giuro, non c'entro niente.
Samuel ha fatto tutto da solo.

- Io non sapevo quello che stava
per fare. - Non sai mai niente tu !

Però quello che ha fatto
ti servirà per il processo.

Non ne sono così sicura.

Fantastico !
Ho perso il mio ragazzo per niente !

Il tuo ragazzo ha fatto una cosa
coraggiosa, devi esserne fiera.

Sono incazzata,
chissà quando e se lo rivedrò !

Calmati.

[NOTA DI PIANOFORTE]

Il cerchio si stringe, Luigi.

Oggi si svolgerà
l'escussione dei testimoni.

Cominceremo dal medico legale,
il dottor Taccardi.

Ci parlerà degli aspetti legati
alla malattia di Iannuzzi

e a come può essere collegata con
l'esposizione ai rifiuti tossici.

Dottore, può togliersi il cappello,
per cortesia ?

Presidente, vorrei prima consegnarle
un documento.

Prego.

La dottoressa Pisapia
mi ha appena comunicato

che per manifeste divergenze
con il suo cliente

si vede costretta
a rinunciare al mandato.

[BRUSI'O]
Silenzio, faccio sgomberare l'aula !

Sospendo la seduta in attesa della
nomina del difensore dell'imputato.

Cerco di capire qualcosa.

Dottoressa,
da quanto meditava questa scelta ?

E' solo una domanda.

Tataranni !
Dottoressa Tataranni !

Tataranni, volevo parlarle.
Ero qui per il processo, però...

- Si era vestito per l'occasione.
- E' bella, eh ?

Sulla cute della testa di Delillo,
in prossimità della ferita

c'era il frammento
di un materiale particolare.

- Cioè ? - Si tratta di malachite.
Se ne fanno diversi usi.

Nell'Antico Egitto lo usavano
per ornare il copricapo dei faraoni.

Pare che conferisse saggezza.

Qualcosa di più attuale
di Tutankhamon ?

Era un excursus storico.

Oggi lo usano in gioielleria,
oggettistica semipreziosa

oppure per fare le basi
di coppe o trofei.

- Quindi l'arma del delitto
potrebbe essere una coppa ? - Sì.

A meno che non abbiano utilizzato
il copricapo di Tutankhamon.

- Sfotta, sfotta. - Non sfotto,
anzi, complimenti per il vestito.

Un Paese da cui i ragazzi
non dovevano andarsene

per avere una vita dignitosa.

Salvare la nostra terra.

La Basilicata.

Ci abbiamo creduto, per un attimo.

Vero ?

Tu ci hai creduto per un attimo,
io ci ho creduto sempre.

Quando ti ho incontrata ho ritrovato
gli ideali dei miei 20 anni.

Guarda come ti sei ridotto, ti sei
prestato alle peggiori schifezze.

-Con te se n'è andata
tutta la mia speranza. -Bella scusa.

Io non ci volevo entrare
nell'affare dei rifiuti tossici.

E' successo quando pensavo
che tu fossi mia figlia

e quando sei morta, io ho pensato
che la mia vita fosse finita.

Nulla aveva più senso.

Non ho avuto la forza
per liberarmi dal male.

Non ce l'avrò più.

Virgilio come ti sembra ?
Per il pesce rosso, dico.

- Fatelo fritto,
ci togliamo il pensiero. - Enea ?

- Sei sicura che è maschio ?
- Oddio, è vero.

Devo sentire Manolo, lui sa
se un pesce è maschio o femmina.

- Ti vedi con Manolo Pentasuglia ?
- Beh ? - Vi fate le cannette, eh ?

Ma quanto sei scema.
Quello non si fa più le canne.

- E' una persona come tutti. - Certe
sostanze lasciano tracce indelebili.

Da quando ci esco, non vado più
alla boutique della Cecere.

Pentasuglia come antidoto
allo shopping compulsivo.

- Il rimedio è peggiore del male.
- Lo so che c'è un problema.

- Lo sai ?
- Ha qualche anno più di me.

Quando mai la differenza di età
è stata un problema ?

Se due persone sono libere...
Tu sei libera, no ?

- Liberissima.
- Allora ?

Di uomini, dopo una certa età,
non c'è tanta scelta.

- Ti vuoi rifare una vita ?
- Che male c'è ?

Stai solo attenta al THC.

Tetraidrocannabinolo.
Provoca danni alla memoria.

Per quella ci sei tu.
Basti per tutto l'ufficio.

[BUSSANO ALLA PORTA]
Avanti.

- Si può ?
- Prego.

Abbiamo recuperato le immagini
delle telecamere del palazzetto.

- Funzionavano.
- Vediamole.

Jonas Luksas, lituano con precedenti
di reati verso il patrimonio

e sfruttamento della prostituzione.
- Bene.

- Ha caldo, dottoressa ?
- E' molto caldo oggi, sì.

Ho scoperto che Luksas è
un ex giocatore di basket

e anche lui giocava nell'Olimpia
con Delillo.

Un elemento in più
che collega i due casi.

Siamo sulla strada giusta.

Hai la faccia di uno
che deve dirmi una cosa brutta.

Era anche il protettore di Ilona.

Questo cambia le carte in tavola.

Signor Luksas,
conosceva Ulisse Delillo ?

Certo che lo conoscevo.
Abbiamo giocato tre anni insieme.

Dal 1999 al 2001.

- Lo sa che è stato ucciso ?
- Sì.

Lo sanno tutti,
è uscito sul giornale.

Da quanto tempo non lo vedeva ?

Una vita.

Signor Luksas, cerchiamo di capire
meglio come sono andate le cose.

Siete entrato in casa con le chiavi
che vi ha dato Ilona ?

- Ilona non c'entra. - Perché
non ci sono segni di effrazione ?

Signor Luksas, voi dovete aiutarci.
Stavamo dicendo...

Avete aperto la cassaforte,
l'avete svuotata

intanto il portiere
ci ha lasciato la vita.

Perché avete lasciato tutto davanti
al palazzetto e ve ne siete andato ?

Il mio cliente non vuole rilasciare
dichiarazioni.

Gli spieghi che se non collabora,
la sua posizione si complica.

- Credo che lo sappia.
- Va bene.

Io devo disporre il fermo.

- Andiamo.
- Prego.

- Avete arrestato Jonas ?
- No, per ora è in stato di fermo.

Mi devi dire tutto quello che sai,
sennò io e te non andiamo d'accordo.

Ci siamo incontrati per caso
qualche settimana fa.

- Poi che è successo ?
- Mi ha chiesto di uscire.

Ha giurato
di aver chiuso con il passato

che non faceva più giri strani.

Tu gli hai creduto ?

- Hai iniziato a frequentarlo ?
- Siamo usciti un paio di volte.

Poi un giorno, mentre io lavoravo
dalla signora Lopriore...

Lei non c'era.

Lui voleva venire a vedermi.
Ha insistito.

E' sceso a prendermi un panino,
era quasi mezzogiorno.

- Tu pensi che lui... - Non penso,
sono sicura che è stato lui.

Lui ha fatto il duplicato
delle chiavi.

Quindi Ilona incontra per caso
Jonas.

Escono insieme, lui scopre
che lei lavora per i Lopriore.

Magari lo dice a qualcuno
che pensa di approfittarne

per ripulire l'appartamento.

Pensate che Jonas non ha commesso
il furto di sua iniziativa ?

No, sennò non avrebbe restituito
la refurtiva.

Qualcuno l'ha pagato per farlo.

- Qualcuno per cui quel teatrino
aveva un senso. - Poi c'è il basket.

- Delillo e Luksas hanno giocato
insieme. - Non è una coincidenza.

-I tabulati del telefonino di Jonas
li abbiamo chiesti ? -Ho verificato.

Non possedeva una scheda telefonica,
usava solo quelle usa e getta.

Diana, che succede ?

Una disgrazia.

E' morto da poche ore
per avvelenamento.

Topicida, credo. La sostanza esatta
la saprò dire dopo l'autopsia.

- Mamma mia, che coraggio.
- Dipende dai gusti, dottoressa.

Gli abbiamo trovato vicino
la carta di un cioccolatino belga.

Ha indorato la pillola.

Non ha avuto il coraggio
di buttarsi.

Lo stesso posto
in cui è morta Donata Miulli.

Secondo voi, la sua morte
c'entra qualcosa con il processo ?

Non lo so.

Andiamo, Calogiuri, veloce.

- Arrivederci. - Arrivederci,
Taccardi. - Arrivederci.

Buongiorno.

Che cazzo fai qui ? Lo sai
che non devono vederci insieme.

- Saverio, è successa una cosa.
- Lombardi si è suicidato.

- Non mi stupisce, con il capolavoro
che hai fatto. - Non sapevo che...

Ti sei fatto fregare
come un cretino.

Levati davanti agli occhi,
non ti voglio vedere.

- Saverio, ti prego...
- Saverio per te non esiste più.

Stai attento, qua dentro
i fessi come te campano poco.

- A domani, ragazzi.
- Ciao.

Lasciala stare.

- Non mi va di parlare,
lasciami stare. - Un minuto.

Stai così per Samuel, vero ?

-L'hai presa sul personale e sbagli.
-Ah, sì ?

Ha fatto una cosa pazzesca.

Ha rischiato la vita,
ma li ha fregati tutti.

- Non mi amava, altrimenti...
- Che c'entra ?

In amore le cose le fai
perché non puoi fare altro.

- Non ti è mai successo ?
- No.

Ora che faccio ?

Senti, c'è una cosa che si può fare.

- Uh !
(insieme) Uh !

Uh !

Eccoci qua.

Buonasera, scusate il ritardo.

Guarda che ti abbiamo preparato,
la pasta al forno con le polpettine.

Davanti a una pasta al forno
come questa il resto scompare.

Eccoci.

Mamma, ho capito che non è colpa tua
se Samuel si è messo nei guai.

Che succede ? Sto sognando ?
Mi hanno sparato ?

- Sono morta e sto in paradiso ?
- In paradiso nemmeno ti prendono.

- Quindi ?
- Quindi ho deciso che lo aspetterò.

Sai che sarà per molto tempo ?
Non basterà la fine del processo.

Lo so.

Eccoci qua.

A proposito di buone notizie...

io oggi sono tornato a giocare
a calcetto.

- Sei pazzo ? Ti puoi fare male.
- Bello l'ottimismo di mia moglie.

Che c'entra l'ottimismo ?
Sei fuori allenamento.

- E' la causa principale
della rottura dei legamenti. - No.

Il Prefetto, Vito, ha trovato uno
sponsor, una clinica ortopedica.

Con quei soldi sistemiamo il campo,
i ragazzi si divertono

e se noi più grandi
ci facciamo male, abbiamo lo sconto.

- "Sponsor" hai detto ?
- Sì, ma stavo scherzando.

Abbiamo trovato lo sponsor,
ma mica è una clinica ortopedica.

Sono pompe funebri.

Grazie.

- Salve. - Prego, accomodatevi.
Mio figlio vi aspetta.

- Buongiorno.
- Buongiorno.

Questa foto non vi dice niente ?

Abbiamo verificato, vostro padre
ha sponsorizzato l'Olimpia Basket

dal 1991 al 2002, sbaglio ?

- No, allora ?
- Allora lei ci ha mentito.

Lei conosceva Delillo, ci ha giocato
nelle giovanili, dal 1993 al 1995.

No, dottoressa, questa cosa
è successa una vita fa, nel 1995.

Delillo è finito in prima squadra,
io mi fermai, non ero così forte.

Scusa, Franco, che stai dicendo ?
Ti hanno pure dato una coppa.

-Fece 20 punti. -Ah. -Grazie a lui
vinsero le finali. -Mamma.

Scusatemi, sono venuta per chiedere
se gradite un caffè. Lo gradite ?

Non ti preoccupare,
glielo offro io dopo, ora vai di là.

- Appena finisco, vengo.
- Va bene, con permesso.

Insomma, era forte o no ?

Diciamo
che l'altezza non mi avvantaggiava.

Però un vantaggio ce lo aveva,
il padre sponsor.

Inutile nascondersi dietro un dito,
è evidente

ma questo non ti fa diventare
un campione.

Azzeccai solo quella partita,
feci 20 punti, veramente.

Fu un'enormità,
perché io giocavo solo pochi minuti.

Il mio exploit ci permise di vincere
la partita che era anche una finale.

Ma è stato un caso.

Insomma, quell'exploit fu
figlio unico di madre vedova ?

Sì, sono stato una meteora.

Tornando a Delillo, si è fatto
un'idea del perché è stato ucciso ?

No, assolutamente no.

Ulisse era un uomo
destinato a soffrire nella vita.

Lui voleva che tutti vivessero
alle sue condizioni.

Morali, ovviamente.

Lui vedeva o il bianco o il nero.

Anzi, o il rosso o il nero.

- Se non eri rosso...
- Eri nero. - Eh.

Per ora è tutto,
ci saluti sua madre

che non si offenda
se non abbiamo preso nulla. - Certo.

- Prego.
- Un'ultima domanda.

Lei, con Jonas Luksas,
ci ha mai giocato ?

No, no, assolutamente.
Io l'ho visto una sola volta.

Quando l'Olimpia lo comprò
e mio padre lo presentò alla stampa.

Poi dopo non l'ho mai più visto,
assolutamente.

- Grazie.
- Arrivederci. - Arrivederci.

- E' appena arrivato il file. - Ah.
- Capozza, me lo mandi ? - Subito.

Eccolo, c'è pure la foto.

"Grande prestazione di Lopriore,
che entra dalla panchina"

"porta l'Olimpia alla vittoria."

Capozza,
può allargare la coppa, per favore ?

- Sì, eccolo.
- Grazie.

La mandi subito a Taccardi.

Chiedi ai Ris di mandare il
biglietto trovato con la refurtiva.

- Mi serve una perizia grafologica.
- Subito.

[SQUILLI DI TELEFONO]

Dottoressa, credevo che mi
avrebbe chiamato con più anticipo.

Le è arrivata l'e-mail che poco fa
ha inviato Capozza ? Che mi dice ?

Ce l'ho sotto gli occhi.

Che le devo dire ? E' la foto
di una coppa. Che ci faccio ?

Potrebbe essere l'arma
con cui è stato ucciso Delillo ?

Direi di sì, la forma della base è
compatibile con la ferita di Delillo

e con ogni probabilità
la base è in malachite.

Almeno, così sembra a guardarla.

Bene, non dobbiamo scomodare
i faraoni allora.

Inizio da lontano.

Lei è arrivato in Italia nel 1999,
no ?

Pieno di speranze, sognava
di diventare un giocatore famoso.

Magari si vedeva già
nel paradiso del basket.

- Come si chiama la lega americana ?
- La Nba.

Eh, la... La Nba.

Alcuni suoi connazionali
là guadagnano grosse cifre.

Però pure in Italia
non si fa la fame, mi pare.

Se hai successo, sì.

Sennò fai la fame
come tutti gli altri.

Lei appartiene
alla seconda categoria.

Ho avuto sfortuna.

Non ho trovato altre squadre
o forse non ero così forte.

Così avete cominciato
con qualche lavoretto qua e là.

All'epoca la Lituania
non faceva parte dell'Unione Europea

e a voi serviva un permesso
di soggiorno per restare qua.

Chi vi aiutò ? Ulisse Delillo.
Delillo vi aiutò a trovare un lavoro

grazie alle sue conoscenze
nei sindacati.

Così restò in Italia, sennò sarebbe
tornato al suo Paese da fallito.

Delillo le ha chiesto di scassinare
la cassaforte in cambio del favore ?

Ulisse era un amico.

E' vero, mi ha aiutato.

Ho anche dormito sul divano
di casa sua, quando non avevo soldi.

Mmm. Quindi siete stato voi
a fare la rapina ?

Perché avete restituito
la refurtiva ?

Gliel'ha chiesto Delillo
di metterla davanti al palazzetto ?

Dove avete giocato sia voi
che Delillo e Lopriore.

Delillo non ha restituito una cosa
che non stava nella cassaforte

ma nella stanza di Franco Lopriore.

La riconoscete ?

La vinse Lopriore in un torneo
di basket quando era ragazzo.

Non l'ha restituita, era l'esca con
cui attirare in trappola Lopriore.

Il biglietto che accompagnava
la refurtiva l'ha scritto Delillo.

Abbiamo fatto fare
una perizia calligrafica.

Nel biglietto c'era scritto
"Mala tempora currunt".

Capisce che se non parla,
pure per lei verranno tempi bui ?

Avete ragione, dottoressa,
sono stato io.

Per quel povero filippino...

Non volevo che moriva.

Non l'ho toccato.

Mi ha visto e...
gli è preso un colpo.

Ha fatto tutto da solo.

Complimenti, Bartolini.

Ci voleva lei per avere una perizia
grafologica in tempi umani.

Forse non avete tutti i torti
voi al Nord. Grazie.

- La Bartolini è in gamba, eh ?
- Non solo lei.

Abbiamo fatto
un bel lavoro di squadra.

Oh !
[SCATTI FOTOGRAFICI]

Signor Lopriore,
le racconto una storia.

E' la storia di due amici
che giocavano insieme a basket.

Uno bravo, l'altro un po' meno.

I due hanno altri interessi
in comune e fondano un giornaletto.

- Come si chiamava ?
- "Il sol dell'avvenire". - Ecco.

Un foglio comunista schierato
dalla parte degli ultimi.

Però lei, perché è di lei
e di Delillo che sto parlando

è figlio di un piccolo imprenditore
che fa il grande salto

e a suo padre non sta bene che lei
frequenti un noto rivoluzionario.

Fra lei e Delillo iniziano
i primi screzi e vi allontanate.

Dico bene ? Fila fino a qua ?

Io posso dire che è vero,
ma dove ci porta ?

Ci porta all'anno scorso, quando suo
padre muore e lei eredita l'impero.

A Delillo appare come l'occasione
per realizzare un sogno.

Un progetto industriale
basato sul concetto

che gli utili debbano essere
reinvestiti nella comunità.

Ulisse non capiva, non aveva
il cervello per capire queste cose.

"Mala tempora currunt".
Luksas ha confessato tutto.

Ha detto che è stato lui
a commettere il furto

e a restituire la refurtiva
con il biglietto

per farla uscire allo scoperto.
- Era un ricatto, dottoressa.

- Era un ricatto bello e buono.
- Eh, un ricatto.

Per ricattare qualcuno

bisogna avere qualcosa
di compromettente tra le mani, no ?

Che cosa c'era in quella cassaforte
che lei non ci ha detto ?

Questa coppa, precisamente ?

Gliel'avevano data per la sua
grande partita, quella del 1994.

L'unica partita in cui lei ha avuto
un ruolo importante.

Delillo lo sapeva, per questo
ha chiesto a Luksas di rubarla.

Sa come si chiama il materiale con
cui è fatta la base della coppa ?

Ha un nome curioso,
si chiama malachite.

Il medico legale
ne ha trovato tracce

nella ferita alla testa
inferta a Delillo.

E' con quella coppa
che l'ha colpito, vero ?

Luksas ha detto che non è stata
solo la coppa a non aver restituito.

Nella sua cassaforte
c'erano delle carte.

Documenti dove lei ha registrato
il suo vero volume di affari

non quello dichiarato, compresi gli
stipendi da fame degli operai cinesi

senza permesso di soggiorno.

Quando lei ha capito che Delillo
aveva restituito i gioielli

ma non la coppa e i documenti

è andato da lui,
ma ce li aveva Jonas.

Ora ce li ho io, nel mio ufficio.

Le conviene confessare.

Ora i colleghi stanno facendo un
controllo nel vostro salottificio.

Troveranno una ventina di cinesi

senza documenti
e che lavorano dieci ore al giorno.

Le cose non sono andate
come ha detto lei.

- Non tutto.
- Ce lo dica allora, no ?

Non ho più nulla da perdere, no ?

Quando sono andato da Ulisse

attirato dalla sua esca

lui ha detto che
mi avrebbe restituito i documenti

ma non per la realizzazione
di un vecchio sogno.

Voleva solo pagare i debiti
che aveva accumulato.

Voleva soldi, punto,
in cambio del suo silenzio.

Degli immigrati,
dei contadini, degli operai

dei cinesi...
non gliene fregava più.

Ci sono rimasto... proprio male.

Dopo...
Dopo 20 anni che mi rompeva le palle

con i princìpi
del "Sol dell'avvenire"

io l'ho ucciso.

Così.

Però mi domando questo.

Secondo lei, tra noi due,
chi è che è meglio ?

Io o lui ?

Sono Bruno, volevo parlare
con l'avvocato Petroni, è urgente.

Avvocato, sono Giulio.

Valentina, fai attenzione.

Controlla il forno
ogni cinque minuti.

Appena vedi che si dora,
tira fuori la teglia

sennò continua a cuocersi
e invece della pizza di carne

facciamo lo stracotto
di pizza di carne, capito ?

-Hai fatto lo stracotto, che c'entra
il forno ? -Fai attenzione.

- Controlla il forno ogni cinque
minuti che ora sono quattro. - Ma...

- Dove vai ?
- A comprare una bottiglia di vino.

Già che ci sono,
vado a prendere pure tua madre.

- Amo'. - Eh ?
- Dove sei ? - Sto su, in Procura.

C'è stata un'emergenza
e devo trattenermi in ufficio.

- Ah, stai su in Procura ?
- Sì, perché ?

No, niente.
Ero uscito a comprare delle cose.

Pensavo di venirti a prendere.

Mi dispiace, ho avuto un'emergenza,
ma non dovrei fare tardi.

- Non mi aspettate per mangiare,
mi lasciate qualcosa. - Certo.

- Valentina ha studiato ?
- Sì, sta ancora studiando.

L'hai controllata ? Bisogna starle
dietro, sennò si gioca la media.

Sì, bisogna starle dietro.

Va bene, Pietro, ti saluto.
Ciao, amore, ciao.

- Questo posto è sicuro ?
- Sì, non vi preoccupate.

Almeno qua siamo tranquilli

che non ci sono cimici
o telecamere nascoste.

- Non è che torna all'improvviso
la Matarazzo ? - No, è in Sicilia.

Non è ancora tornata.

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