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[SQUILLO DEL CELLULARE]

- Mamma ?
- Biagio ?

Stai ancora dormendo ?
Tuo fratello è quasi arrivato.

Sì, sì. Adesso...

Arrivo. Ho avuto un problema
con la moto.

Sbrigati. Il testimone
deve entrare con lo sposo.

- Arrivo, non ti preoccupare.
- Fai presto.

Sei davvero bellissima.

Io e tuo padre
siamo orgogliosi di te.

Lo sarebbero stati
anche i tuoi fratelli.

Da oggi comincia una nuova vita
per te e anche per noi Valletta.

Mamma, non ti commuovere, però.

Vammi a prendere gli orecchini.
C'è papà giù.

Okay. Vado subito, figlia mia.
Ma quanto sei bella ?

Salve.

Ecco il dottore.

Allora, dottore ?

E' ancora debole e stordita,
ma l'esame neurologico

è stato soddisfacente.
- Niente danni cerebrali ?

No. L'edema si è riassorbito.

Del resto, questo è il motivo
per cui abbiamo deciso

di sospendere il coma.
Ha solo bisogno di riposo.

Ricorda qualcosa
di ciò che è successo ?

Solo qualche immagine
precedente all'esplosione.

La prima cosa che ha fatto
è stata chiedere di lei.

- Posso andarla a salutare ?
- Sì, ma pochi minuti.

Niente domande stressanti.
Non deve assolutamente agitarsi.

- Grazie, dottore.
- Dovere.

Loja', questi portaglieli tu.

Sono pure da parte del capo.

- Okay.
- Lojacono.

Voglio che mi racconti
tutto quello che ti dice.

E ricorda che Letizia
non è solo un'amica

ma anche un testimone.
- Certo, lo so.

Bentornata.

Amore mio.

Scusami.

- Giovanni, come sei bello.
- Tu sei bella, mamma.

- Ti auguro ogni felicità.
- Grazie, mamma.

Grazie di tutto, papà.

Lo sposo al centro.
La madre, il padre. I bambini.

Al mio te ci sarà Cosimo
che farà salire il drone in aria.

- Ci siete ?
- Sì !

Uno, due...

e tre !

Scusami.

E' che ho tanta confusione
nella testa.

Non ti devi scusare di niente.

E' solo che quando mi sono svegliata

e non ho visto con te Marinella...

mi è preso il panico.

Marinella sta bene. Ti saluta.
E' in Sicilia con la mamma.

E io sono qua.

E gli altri ?

I Bastardi non li ferma nessuno.
Sono qui in corridoio.

Ma non c'eravate solo voi.

Voglio sapere che cosa è successo.

Sì, certo.

- Permesso ?
- Buongiorno.

Buongiorno.

Mi fa piacere
che si sia ripresa, signorina.

Sono il PM Pennacchi.
Dovrei farle qualche domanda.

Qualcosa di blu per la sposa.

Eccoli qua, Francesca.

Francesca ? France' ?

Dai, hai voglia di scherzare ?
Francesca ?

Francesca ?

Abbiamo fatto tardi, su.

Ma vi sbrigate a scendere, sì o no ?

Madonna mia, come suona, questo.

Francesca ?

Francesca ?

Gennaro !

- Non c'è. - Ma chi ?
- Nostra figlia.

Ho provato a cercarla dappertutto.

Ho provato pure a chiamarla.
Ha il telefono staccato.

E dov'è andata ?

Allora...

Li ha mai visti questi due ?

- Non mi pare.
- Guardi bene.

Magari come clienti,
qualche volta al ristorante.

Non lo so.

Non lo sa ?

Ma non può escluderlo.

- No.
- Va bene. Mi basta.

Si rimetta presto, signorina,
e condoglianze per la sua cameriera.

Condoglianze ?

Che è successo ?

Stai tranquilla. Stai tranquilla.

Allora...

Alma, in quel momento,
stava servendo un cliente

vicino alla vetrata laterale.

La macchina con dentro l'ordigno
era proprio là fuori.

Mi dispiace tanto.

Che succede qua ?
Il dottore non le aveva detto

che non si doveva agitare ?

Esca, per favore.
La paziente deve riposare.

Mi dispiace.

Stia tranquilla.

- Non lo so, dottoressa.
- Dottor Pennacchi.

Lei non può venire qui
e maltrattare una donna

appena uscita dal coma.
- Lojacono, stia calmo.

Segua il consiglio della dottoressa,
ispettore.

Si rassereni. Nessuno
tormenterà più la sua amica.

- Le indagini sono chiuse.
- Come ?

Quei due tizi hanno confessato.
Loro hanno messo la bomba.

Volevano conquistare il territorio
di un clan avversario.

Hanno combinato un casino.
Ora, se mi perdonate

devo andare in procura.
- Ovviamente mi farà avere

tutti i fascicoli.
- Ovviamente.

Me l'ha detto adesso.

Vi pare questa l'ora di arrivare ?

Il prete ci stava cacciando
da dentro la chiesa.

- Francesca dov'è ?
- Calmati.

Francesca non si trova.
E' scomparsa.

- Cosa ?
- L'abbiamo cercata dappertutto.

- In strada, nel quartiere.
- Abbiamo chiamato gli ospedali.

- State scherzando ?
- No.

Se è un modo per tirarvi indietro,
state sbagliando.

Non ci senti ?
La figlia è scomparsa.

E tu perché ti metti in mezzo ?

- Non cominciate. Calmati.
- Che mi devo calmare ?

- Torniamo in macchina.
- Qual è il problema ?

Cercate di calmare un po'
vostro figlio.

Dateci una mano
a trovare Francesca.

Auguri allo sposo !

Picasso ci ha fatto l'onore.

- Come ti sei combinato ?
- Perché ?

Come sono vestito ?
E poi sei tu lo sposo no ?

Guarda come sei bello.
Sembri proprio un cretino.

Andiamo a finire questa stronzata.

Non c'è bisogno.

Francesca non si è presentata.

Sai perché non si è presentata ?

Perché ha trovato a uno
che è più uomo di te.

- Hai capito ?
- Sei un pezzo di merda.

Sei un pezzo di merda, capito ?

Ti uccido. Ti uccido.

[VOCI INDISTINTE]

Un attimo che non lo trovo.

- L'ho trovato.
- Tranquilla, non serve.

- No, serve.
- E guarda qua.

L'effetto del tigrotto. Eh, papà ?

Sì, però poi non dorme. Dai, dai.

E' messa addormentata.

Vai in braccio a mamma.
Questo è il pannolino.

Il tigrotto papà lo mette qua.

Mi raccomando,
il latte sta nel microonde.

Quando la metti a letto,
la luce del bagno accesa

e non tenere il volume
della TV troppo alto.

- Va bene papà.
- E il tigrotto vicino.

Le piace. Eh, è vero ?

Dai, ci vediamo domani mattina.

Dai, dammi un bacio.

Un bacio. Dammi un bacio.

Eh, sta crollando.

Grazie. Mi raccomando, eh ?

Il tigrotto.

- Ciao.
- Ciao.

- C'è il caffè pronto.
- Ah, grazie.

Abbiamo più avuto notizie
di quelli arrestati da Pennacchi ?

- Sì, ho il fascicolo.
- Vuoi il caffè ? - No, grazie.

Allora, rapina aggravata,
estorsione, ricettazione.

- Un bel curriculum.
- Complimenti.

Visto che la moglie di Piscopo
non ti ha dato altri elementi

forse Pennacchi ci ha visto lungo.

Ecco, no. In realtà...

In realtà, un elemento ce l'ha dato.

- Letizia e Piscopo si conoscevano.
- Perché non me l'hai detto ?

Perché volevo sentire la sua versione
e poi perché

mi sono trovato lì
con lei in quelle condizioni

è arrivato Pennacchi...
- Giuseppe, scusami.

Non è una questione di sincerità.
Io rischio la carriera.

Io ti ho procurato l'appuntamento
con la moglie di Piscopo

e il minimo che puoi fare
è tenermi informata. - Hai ragione.

[SQUILLO DEL CELLULARE]

Sì, pronto ?

Dove ?

Grazie.

Me l'hanno uccisa.

Chi le ha potuto fare questo ?

Zia, ti giuro che chiunque è stato
lo ammazzo con le mani mie.

- Dottore, buongiorno.
- Buongiorno.

Buongiorno, dottoressa. Ispettore.

- Da quanto è morta ?
- Ventiquattro ore.

Forse meno, ma è difficile dirlo
senza autopsia.

- Di certo non è annegata.
- Come fa a dirlo ?

- Le macchie ipostatiche.
- Esatto.

In caso di morte per asfissia,
di solito sono più scure e diffuse.

Comunque c'è dell'altro.

Un corpo contundente.
Con ogni probabilità

uccisa e poi gettata
o caduta in mare.

Chiedo scusa.

- Buongiorno.
- Buondì. - Buongiorno.

- Francesca Valletta.
- Perché, la conosceva ?

Sì, è la figlia
di quel signore là sulle scale.

- Cioè ?
- Cioè il clan Valletta.

Nel 2000 controllava
tutto il centro di Napoli

prima che con la famiglia Pesacane

scoppiasse una guerra
per la cocaina.

Quindi secondo te l'hanno uccisa
per un regolamento di conti ?

Dico solo che nella famiglia
ne sono morti a decine.

Anche se questo non sembrerebbe
un delitto di camorra

perché l'hanno colpita alla nuca
senza preavviso.

- Strano. - Non è stato fatto
nessun tentativo

di occultare il cadavere
o di affondarlo.

E questa sorprendente ipotesi
deriva da Elsa.

- Commissario Martini.
- Ah, commissario.

Congratulazioni.
Ti trovo in ottima forma.

- Splendida.
- Vorrei poter dire lo stesso.

- Andiamo a sentire i parenti
della vittima ? - Sì.

Diego, hanno ragione.
Ha tutta l'aria

di essere un delitto privato.
- Pubblico e privato

nel crimine organizzato
non esistono e lo sai.

Magari esistono e tu non riesci
a distinguere il confine.

Perché ? Perché ti vuoi incasinare
con un'altra indagine ?

Tu e il tuo bell'ispettore
dovreste essere a casa

a prepararvi le valigie.
- Zitto, zitto, zitto.

Perché, non gliel'hai ancora detto ?

Non gliel'ho ancora detto.
Non deve saperlo adesso.

- Questo caso ?
- Te ne occupi tu.

- Certo.
- E ringrazia la mia bronchite.

C'era qualcun altro in casa,
quando è sparita ?

Soltanto io.

Mio marito era in macchina,
giù con i parenti.

Scusi, i vicini ?
Nessuno ha visto o sentito niente ?

Stavano tutti in chiesa.

I conoscenti del quartiere
li abbiamo chiamati uno a uno.

E' stata rapita, ispettore.

E' stata rapita e assassinata
ancora col vestito da sposa addosso.

Chi è stato secondo lei ? Qualcuno
poteva avercela con sua cugina ?

E' impossibile.
Tutti volevano bene a Francesca.

- Vaglielo a dire a quei serpenti.
- Achille, basta.

- Basta.
- Basta cosa ?

Avete visto
quello fuori dalla chiesa ?

- Pareva che non gliene fregava
niente. - Non è vero.

- Pure lui stava sotto shock.
- Stronzate. Non è vero.

Conosco bene a lui
e a quella famiglia di infami.

Devi stare zitto, Achille.

Quando dice "infami"
a chi si riferisce ?

A nessuno, ispettore.
Mio nipote è sconvolto.

Siamo tutti quanti sconvolti.
Però vi dico una cosa.

E' meglio che lo trovate prima voi
quello che ha ucciso mia figlia

perché se lo trovo io, giuro su Dio

che è la volta buona
che becco l'ergastolo.

Faremo in modo di evitarglielo.

Signora.

Ero lì e non potevo
fare niente per lei.

Mi sentivo impotente.

Mi sentivo disarmata.

Quando ha quegli attacchi,
prova la stessa sensazione ?

Qualcosa da cui
non posso difendermi.

Gira sempre con la pistola ?

Venivo da casa. Dopo ho il turno
e non potevo lasciarla in auto.

- Perché ? - Penso si sia costruita
una bella corazza.

Il lavoro, le armi.

Mi ha detto che ha una compagna
più grande di lei.

Sì, ma non ho bisogno
di un'altra madre.

E' quello che cerca di dirmi.

Nella scorsa seduta
mi ha accennato al fatto

di aver sparato per sbaglio
al suo capo, anni fa.

Non pensa che le cose
possano essere collegate ?

Ma che cazzo stai dicendo ?

Che forse la sua corazza

la rende più vulnerabile
anziché proteggerla.

Se lei non la rompe
e non ricomincia a vivere

rischia di farsi del male
o di farlo agli altri.

Senti, tu mi devi curare l'ansia.

Non devi dire stronzate
sul mio passato. Okay ?

Sì.

La seduta è terminata.
Ci vediamo al prossimo appuntamento.

Non sappiamo
dove è avvenuto l'omicidio

ma sappiamo che la notte
la corrente ha trasportato il corpo.

- Zero indizi, zero piste.
- Non proprio.

I Valletta sospettano dei Pesacane.

- E questo è un guaio.
- Perché ?

Perché conosco Gennaro Valletta.
Eravamo amici da ragazzi.

- L'ho arrestato diverse volte.
- Bell'amico.

Non scherzare. Ha perso due figli
nella faida coi Pesacane.

Ora ha perso anche l'ultima figlia.

Ma lo sai che significa ?

Il matrimonio serviva
a siglare la pace

ma forse qualcuno non la voleva.
- Basta una scintilla

per far scoppiare la guerra.
- Il cellulare della vittima...

Non è stato ritrovato.
Si deve contattare il gestore

e avvisare la scientifica.
Ci pensi tu ?

Se non ti dispiace,
passerei da Letizia.

Perché, ci sono novità ?

No, soltanto che secondo me

Pennacchi ha tirato le conclusioni
troppo in fretta.

Okay. Ai tabulati ci pensano
Romano e Aragona.

No, ci andiamo io e Di Nardo.
Voi parlate con lo sposo.

Tra uomini è più probabile
che si sbottoni.

D'accordo. Facciamo così.
Dai, al lavoro.

Mettiamoci al lavoro, su.

Questo graffio non ci stava.

- Quella non era la tua, però.
- Ah, no ?

No.

Prima di rispondere
alle tue domande...

devo dirti una cosa, Giuseppe.

Quel cliente io lo conoscevo bene.

Si chiamava Matteo Piscopo.

Perché me lo stai dicendo ?

Perché avrei dovuto dirtelo
tanto tempo fa

ma non ne ho avuto
il coraggio di coinvolgerti.

Ero sul punto di mollare tutto
e di scappare da Napoli.

Ma non ci sono riuscita.

Non volevo dover ricominciare
tutto da capo.

Non senza di te.

Che dobbiamo fare ?

Non hai mai sbattuto
contro uno spigolo ?

Mi pare più un cazzotto

e non mi pare
io le stia dando del "tu".

Perdonate mio figlio.
E' ancora sotto shock.

Accomodatevi, dai.

Infatti si vede proprio
che sta sotto shock.

- Ha l'aria turbata.
- E che devo fare ?

Mi devo mettere a piangere ?

O devo urlare ?

Francesca era tutta la mia vita.

Non avete idea
di chi possa averla uccisa ?

No, ma una cosa sola so.

Questo matrimonio
era un bene per tutti.

Chi l'ha rapita ha fatto
un affronto alla mia famiglia.

Che fine ha fatto
l'altro vostro figlio ?

- Chi, Biagio ?
- Eh, dove sta ?

E chi lo sa ?
Quello va, viene, sparisce

finché non finiscono i soldi.
Poi è sempre incazzato.

Ogni tanto gli scappano
anche dei cazzotto, eh ?

Non è colpa sua.

Biagio è fatto così fin da piccolo.
Gli piace bere.

E' venuto un'ora dopo in chiesa
solo per farmi un dispetto.

Mi è uscito debole.
E' troppo sensibile.

Però a Francesca voleva bene.

Si è andato a nascondere
come i cani quando non stanno bene.

I cani prima o poi
tornano sempre a casa.

Vuol dire che quando torna a casa
a mangiare dalla ciotola

gli dico di contattarvi, va bene ?

- Tu vuoi il caffè ?
- No. Senza offesa.

- Arrivederci.
- Arrivederci.

Dopo la ristrutturazione del locale

le banche mi assediavano.

Lui mi vide sconfortata
e mi offrì il suo aiuto.

Quanti soldi ti ha prestato ?

Duecentomila euro.

Poi con me si era sempre mostrato
disinteressato.

Invece usava il tuo ristorante
per riciclare il suo denaro.

Peggio. Mi ha fatto entrare
in un giro di affari torbidi.

Ha corrotto il mio commercialista.

Quando l'ho scoperto
era troppo tardi.

Mi teneva in pugno.

Avrebbe potuto mandarmi in rovina.

Perché non me ne hai parlato ?
Avrei potuto aiutarti.

Avremmo trovato delle soluzioni.

Credi che non ci abbia provato ?

Tu eri troppo preso dal tuo lavoro.

Dalla tua storia con Laura.

Non hai mai avuto tempo
per accorgerti di me.

- Buongiorno.
- Buongiorno.

- Allora ?
- Stavo esaminando i tabulati.

La vittima ha ricevuto
decine di messaggi

prima che il telefono si spegnesse.
- Messaggi di auguri.

- Li potete recuperare ?
- No, a meno che

non mettiamo le mani sul telefono
che li ha ricevuti o spediti.

Il cellulare di Valletta
non è stato ritrovato.

Però potete risalire al mittente.

Ci vorrà un po' di tempo, però sì.

Va bene, allora
avverto il commissariato.

- Andiamo.
- Hai un minuto ?

Mi aspetti giù ?

Sì.

Che c'è ?

Volevo sapere com'è andata.

- Non mi serve uno psicologo.
- Ne avevamo parlato.

Prima che mi consigliassi
uno stronzo.

Amore, lo so. Non è facile,
ci vuole pazienza.

- Vedrai che dopo qualche seduta...
- Sono stanca di sentirmi dire

che cosa devo fare. Sono stanca.

Mi stai troppo addosso.
Me l'ha detto anche lui.

- Non ti sto addosso.
- Sì.

Mi stai addosso.
Tu e la tua pressione.

Sempre, costantemente
a dire quello che devo fare.

Ma come la pressione ?

Se tutto quello
che mi hai raccontato è vero...

questa come la spieghi ?

Hai parlato con Ines Garcia ?

- Lei sostiene che eravate amanti.
- Tu le credi ?

Quella è perfida, è degna di lui.

Aveva ingaggiato un investigatore
per ricattarlo durante il divorzio

e ha messo in mezzo anche me.
- A giudicare dalla foto

non si direbbe.

Se proprio lo vuoi sapere,
ero andata per dirgli

che aveva vinto lui
e che mollavo tutto.

Proprio tu, Giuseppe,
che dovresti sapere cosa si prova.

Tu che sei scappato dalla Sicilia
perché qualcuno ti ha calunniato.

Come fai a non credermi ?

Quando beve, diventa violento.
A quanto pare

il giorno del matrimonio
era piuttosto ubriaco.

Il fatto di bere non fa di lui
per forza un assassino, no ?

No, certo che no, ma dovevi vedere
il fratello com'era combinato.

E' arrivato tardi al matrimonio,
poi è sparito.

Tutto questo non depone
a suo favore.

Capo, domattina battiamo a tappeto
tutta la città.

No, Aragona. Non c'è problema.

Ottavia ha già cercato negli archivi
tutto quello che c'era da cercare.

Adesso bisogna mettersi
sulle sue tracce.

Mica adesso, capo.
Il turno è finito da un pezzo.

Scusa, non me n'ero accorto.

Certo che adesso !
E' un ordine, Aragona.

Lo preferivo quando beveva.

Dai, attiviamoci
o facciamo mattina qua.

- Almeno facciamoci un caffè.
- Ottima idea.

- Amore.
- Giorgia non la smette di piangere.

Non vuole dormire,
non so più che fare.

Amore, calmati. Saranno i dentini.
Hai provato con qualcosa di freddo ?

Ho provato con tutto.
Tu quando torni ?

Stanotte non credo che posso.

Che significa che non puoi ?

Il capo ci ha dato una montagna
di cose da fare. Questo caso...

[PIANTO DI NEONATO]

[SPARO]

(TV) La polizia ha arrestato
a Napoli due persone

per l'indagine condotta
dal sostituto procuratore

Luigi Pennacchi, relativa
all'attentato al ristorante Letizia

di Pizzofalcone.

Se Letizia dice la verità,
chi ha messo quella bomba ?

Questo non lo so.

Sono convinto che qualcuno
ce l'avesse con Piscopo.

Poi il tizio che ho visto entrare
nella stanza di Letizia

non somiglia affatto a quei due.
- Non capisco

perché lei ci ha tenuto nascosta
la cosa per tutto questo tempo.

Magari non ce l'ha tenuta nascosta.
Magari mi è sfuggito qualcosa.

Tu sei tutto tranne che "addormuto",
come dicono qua.

Poi Letizia
è fin troppo intelligente.

- Che vuoi dire ?
- Tante cose non tornano.

Per esempio, quel commercialista...
è scomparso ?

Aiutami a cercarlo,
invece di fare insinuazioni.

- Non sto facendo insinuazioni.
- Stai facendo insinuazioni.

Ci sono migliaia di motivi
per nascondere cose, anche tremende

alle persone
alle quali si vuole bene.

A te non è mai successo ?

Non sto dicendo questo.

Finisci tu ? Mi devo preparare.

Ragazzi, forse ci siamo.

Nell'archivio
della polizia municipale

c'era una multa intestata
a Pesacane Biagio.

A noi serve un indirizzo
o che facciamo ?

Aspetta. Era una multa pagata.
Sulla ricevuta

c'era un vecchio recapito,
che non corrisponde

a nessuno di quelli
che abbiamo visionato.

Sei un genio. Qua.
Aragona, vieni con me.

- Che cos'è questa ?
- Hai vinto un'Aspirina.

- Bevila tutta.
- Che ci faccio ?

Mamma mia !
Ora chi mette tutto a posto ?

Occhio.

Voi andate sul retro.

Sei pronta, Di Nardo ?

Sono tutti quadri della sposa.

Sì.

Guarda che c'è qua, Elsa.
Vieni un po' a vedere.

Sembra il nostro uomo.

Questo tizio mi dà i brividi.
Ha un'ossessione.

Non è ossessionato,
è solo sofferente.

Guarda i colori.

Deve averlo colpito nel profondo.

Fermo !

[SPARO]
Romano !

Fermo ! Fermo !

Guarda che questo
non lo sparo in aria !

Fermo !

Eccolo !

Brava, Di Nardo.

- Quanto corri ?
- Ti chi cazzo sei ?

- Sono un videomaker.
- Un video... che ?

- Un regista di matrimoni.
- Un regista ?

Allora che cazzo corri a fare ?

Quattro poliziotti con le pistole
in pugno, fate un po' voi.

Tirati su, regista.

Allora ? Biagio dov'è ?

- Non lo so. Ve lo giuro, non lo so.
- Non lo sai ?

Sono venuto solo perché nessuno
mi ha rimborsato la telecamera rotta

che quando lui e suo fratello
si sono presi a mazzate

davanti alla chiesa, sono capitato
in mezzo e l'hanno rotta.

Mannaggia !
Proprio il giorno del matrimonio

si sono presi a mazzate !
- Non si sono mai potuti vedere.

Ora che è successa questa cosa
di Francesca, hanno dato di matto.

Non hai mai pensato di venire qua
e prendere il resto ?

Conosco Biagio da una vita.
E' l'unico dei Pesacane

con cui si può parlare.
- Per questo già sapevi

dov'era questo posto.
- Sì.

Ci viveva Massimo ai tempi
dell'accademia.

Lo divertiva l'idea di occupare
una fabbrica del padre

a sua insaputa.
Quando riusciva ancora a ridere.

Che significa ?

Poi ha iniziato a bere
e a imbottirsi di psicofarmaci.

Non è facile fare l'artista,
se sei figlio di camorristi.

Quando ha saputo di suo fratello
e Francesca, è andata pure peggio.

Che vuol dire, scusa ?

Francesca era una specie di musa.
Posava per lui.

L'idea di perdere la sua medicina
deve averlo mandato fuori di testa.

- Che significa "medicina" ?
- Francesca gli permetteva

di volare con la mente
lontano dalla famiglia che odiava

visto che non ha mai trovato
il coraggio di farlo davvero.

Le cause coincidono
con quelle ipotizzate in precedenza.

Trauma cranico per un colpo
inferto alla base del cranio.

- Orario della morte ?
- Tra le 10 e le 13.

E' proprio l'orario previsto
per il matrimonio.

- Nient'altro ?
- Sì.

Il corpo della vittima
è stato ritrovato

senza indumenti intimi.
O meglio, aveva il reggiseno

ma non gli slip.
- L'hanno violentata ?

No, questa è la cosa strana.
Non ci sono segni di lotta

né tracce di rapporti sessuali.
Abbiamo trovato questo, però

impigliato nell'abbigliamento.
E' una lente a contatto per miopi

da sette diottrie.
Prima che me lo chiediate voi

la vittima non aveva
alcun deficit visivo.

- Potrebbe essere dell'assassino.
- Tocca a voi scoprirlo.

- Grazie, dottore, come sempre.
- Non volete sapere

la cosa più importante ?

- Incinta di nove settimane.
- Inizio a pensare

che il rapimento non c'entri nulla.

La ragazza potrebbe essersi
allontanata volontariamente.

Per andare a suo ultimo appuntamento.

Sì, ma con chi ? Con il pittore
geloso del matrimonio ?

E' un'ipotesi. L'ora di ritardo
gli avrebbe permesso di assassinarla

e poi di andare in chiesa.

A meno che il figlio non fosse
del futuro sposo

ma là saremmo punto e a capo.

- La notte porta consiglio.
- Sì.

A te che dormi in un letto normale.

Domattina ho convocato i parenti
per le nove.

Okay. Domattina con il caffè
di Ammaturo meriti anche una brioche.

Fammi prendere
tutte e due le cose al bar.

- Ammaturo il caffè lo fa bruciato.
- Te lo faceva con tanto amore !

- Sì, con amore, ma è una ciofeca.
- Buonanotte, capo.

Prosecco per i sensi di colpa

o vino rosso
per i problemi di cuore ?

Nell'incertezza, ho preso entrambi.

Ti sì che sai
come fare felice una donna !

Lo dicesti
anche quando mi hai lasciato.

Considerala una fortuna,
visto come vanno a finire

le mie storie.
- Che è successo stavolta ?

Scommetta che c'entra qualcosa
la mia nuova paziente.

Io non dovrei dirtelo,
però sul serio non so più cosa fare.

Mi sembra un ottimo inizio.

Rosaria Martone
fuori dalla sua comfort zone !

Dico sul serio. Io la amo,
ma non riesco ad aiutarla.

Forse non devi aiutarla.

Forse devi solo lasciare
che trovi da sola la sua strada.

E' una ragazza in gamba.

- E' irruente.
- Irruente ?

Diciamo pure burrascosa.

Che cosa avrà mai fatto ?

Ti ha puntato una pistola contro ?

Era lì lì...

- Buongiorno a tutti.
(insieme) Buongiorno.

Allora...

Ho da farvi subito una domanda.

Qualcuno di voi usa
lenti a contatto ?

- No.
- No.

- Nemmeno suo figlio, Biagio ?
- No.

- Neanche gli occhiali ?
- No.

- Che domande sono ?
- Sono le domande che ci serve fare.

Risponda al vicequestore.

In famiglia nessuno ha problemi
di vista.

Grazie.

A oggi non avete notizie di Biagio ?

- Perché ce lo chiedete ?
- Dal giorno del matrimonio

è scomparso.
- Biagio è fatto così.

Diglielo pure tu, Giovanni.

Giovanni.

Mio fratello è strano,
ma è un bravo ragazzo.

- Mica sospettate di lui ?
- Certo che sospettiamo di lui.

Forse era l'amante della ragazza,
forse non lo era.

- Che stronzate dice ?
- Che state dicendo ?

Il commissario voleva dire
un'altra cosa.

- Francesca era incinta.
- Incinta ?

- Martini.
- Tu non ne sai niente ?

- Chi cazzo lo sapeva ?
- Non ricominciamo.

Signori, calma.

Cerchiamo di mantenere la calma.
Signora, beva un bicchiere d'acqua.

Si calmi, stiamo tranquilli,
per piacere.

Tu la devi smettere
di usare certi metodi, chiaro ?

- La stavate tirando per le lunghe.
- Si chiama psicologia.

Stavo cercando
di ottenere informazioni

da persone
che hanno appena perso la figlia.

Sono criminali, non mi sembrava
il caso di trattarli con i guanti.

Questo lo decido io, non tu.

Adesso per colpa tua
non sapremo più niente.

Avrai pure preso il mio posto
per qualche giorno

ma fino a quando siamo
a Pizzofalcone, comando io. Chiaro ?

- Ecco a lei. Buona giornata.
- Buona giornata.

- Buongiorno.
- Buongiorno.

Prego, è di là.

- Grazie.
- Grazie.

Zio, tu dammi un ordine.
Uno solamente e poi me la vedo io.

Devi stare tranquillo, capito ?

Non devi andare a infastidirli
a casa loro.

Devi essere forte.

So che le volevi bene.
Era una brava ragazza.

Anche tu lo sei.

Grazie, signora,
però noi siamo della polizia.

Nonna, lascia stare le signore.

Vai in cucina, è pronto il caffè.

Scusatela. Siamo tutti stanchi,
è una giornata dura,.

Noi dobbiamo controllare la casa.

Fate pure,
ma con discrezione, per cortesia.

Elsa ?

Sono uguali al reggiseno
che aveva addosso Francesca.

Sì, ma questo significa
che è uscita di casa

volutamente senza slip.
- Sì.

Perché ?

Facciamo delle ipotesi.

Diciamo che lei abbia lasciato
gli slip a casa per un gioco erotico

in complicità con il suo amante.
- Che potrebbe essere il padre

del bambino.
- Giusto.

# Quando servi,
sei sempre in ritardo. #

Ciao, Pisanelli. Lo vuoi un caffè ?

No, grazie.
E' un periodo che già dormo poco.

Ritornando alla sposa...

E' possibile che il pittore
abbia tagliato la tela

non solo per gelosia ?
- Pensi l'abbia uccisa

perché non voleva avere un figlio ?
- Magari non sapeva

che aspettava un bambino
o non voleva si sapesse.

Tu che dici ?

Tu che conosci bene
queste famiglie. Pisanelli ?

- Che cosa ?
- Tutto a posto ?

- Pare che hai visto un fantasma.
- No, ho capito.

Li conosco
e secondo me le famiglie dei due

si stanno facendo
le nostre stesse domande.

Forse vogliono trovare le risposte
prima di noi.

Sono d'accordo. In casa Valletta
si respirava un'aria tesissima.

Il nipote, Achille,
era sul piede di guerra.

Achille, cavallo pazzo.

Allora le cose stanno peggio
di come pensavo.

- Tenetelo d'occhio.
- Avete sentito ?

Aragona, Di Nardo, andate
a controllare questo cavallo pazzo

che cosa vuole fare.
- Okay, capo.

- Fate attenzione.
- Okay.

[SQUILLI DI TELEFONO]

E' la Piras.
Stava facendo delle ricerche

sul commercialista
che ha truffato Letizia.

Sì, dottoressa, pronto ?

Di quel commercialista
non c'è traccia

però ho trovato una cosa
e te l'ho inviata.

- Che cosa ?
- Una denuncia per minacce

poi stata ritirata
da un ingegnere, Vitamore.

- Una denuncia contro Piscopo ?
- Sì. E' inutile dirti

che non ne sapevo nulla,
ma neanche il mio collega

che l'ha trovata in archivio.
- Grazie.

Aspetta, oggi ho sentito
una cosa in procura.

Da quando quei due
si sono consegnati a Pennacchi

le loro famiglie stanno ricevendo
un mucchio di soldi.

- Ancora grazie, dottoressa.
- Allora ? Novità sulla bomba ?

Sì. Pare che i responsabili
non lo siano.

Si sono fatti pagare
per fingere di esserlo.

Bene, quindi le famiglie
di questi signori

adesso stanno facendo
una bella pensione

il vero responsabile
è ancora in giro

e noi siamo "punto e a capo".
- Forse c'è una pista da seguire.

- Cioè ?
- Ottavia, mi stampi una cosa ?

Vieni, Pisanelli.

- Amore, scusa. Sono in ritardo.
- Non ti preoccupare, amore.

Dove sta ?

Sta sulla porta, sta uscendo.

Vieni qua.
Fingiamo di essere fidanzati.

- Levati di dosso.
- E' una copertura.

Dove sta andando ?

Non lo so, ma qua inizia
il territorio dei Pesacane.

Che facciamo ?

Aspetta, aspetta.

- Oh, oh !
- Oh !

- Mi sa che qua c'è aria di mazzate.
- Chiama Romano. - Andiamo.

- Dobbiamo pranzare prima.
- Dopo, vieni qua.

Okay, dopo. Oh !

- La bambina si veglia.
- Impossibile.

E' stata sveglia tutta la notte
di ieri e tutta la giornata di oggi.

[SQUILLI DEL CELLULARE]
Aspetta.

Il telefono.

- Arago'.
- Roma'.

Penso che sia meglio che vieni
perché qua siamo alla rissa.

- Dove siete ?
- Di fronte al bar dei Pesacane.

Vi raggiungo subito.

Mettiti qua.

Di nuovo ?

- Amore, torno subito.
- Che cazzo ! Fai sempre così ?

- Così come ? - Sembra
che non vedi l'ora di andartene.

Andiamo.

- Fermo, polizia ! - Fermo !
- Getta la pistola !

Pistola a terra. Veloce !

- No, no.
- Ci stai ?

- Stai fermo.
- Stai bene ? - Tutto a posto ?

- Bravo Achille ! - La macchina ?
- Di là, sulla salita.

- Sulla salita ?
- Sì.

Ti sei abbracciata prima !
Hai avuto paura, eh ?

Che ci facevi con questa nel bar ?

E' regolarmente denunciata.
Ho il porto d'armi.

L'avete visto anche voi.
Mi stavo solo difendendo.

No, abbiamo visto che hai massacrato
di botte due tizi.

Mi hanno provocato.
Volevo solo una birra.

- Guarda caso proprio
nel bar dei Pesacane. - E' vietato ?

Adesso che succederà ?

Qualcuno di voi risponderà
all'affronto. Ci scappa il morto ?

- Già c'è il morto.
- Che vuoi dire ?

Allora...

Che avete in mente tu e tuo zio ?

Proprio niente.

Avete finito ?

Me ne posso andare
o devo chiamare l'avvocato ?

Vai. No, no, no.

Questa la teniamo noi. Vai.

Arrivederci.

Salve, sono l'ispettore Lojacono.
Cerco l'ingegnere Vitamore.

- E' in giardino. Prego.
- Grazie.

Quando mi ha nominato
l'avvocato Piscopo

quasi mi ha fatto saltare
dalla carrozzella dopo 15 anni.

- Come l'ha conosciuto ?
- Avevo una ditta di costruzioni

ma la concorrenza era spietata.

Lui mi propose una società
e io accettai al volo.

Grazie.

Però, dopo un anno,
mi aveva già fregato.

- In che modo ?
- Fatture false

contabili ricattati.
Era un genio della matematica.

Scoprii che aveva mandato in rovina
decine di piccole aziende.

Perché lei ritirò la querela ?

Un volo di sette metri !

Alla mia famiglia
avrebbe fatto di peggio.

Pace all'anima sua, ispettore.

Spero che anche il socio sia morto.

- Aveva un socio ?
- Sì, uno dell'alta Italia.

Quello che stava con quella tizia

a cui hanno fatto esplodere
il ristorante.

Quando l'ho vista in Tv,
quasi mi veniva un colpo.

L'avvocato Piscopo e il suo socio.

Due diavoli !

Uno il braccio, l'altro la mente.

Due veri diavoli !

Ispettore.
Buonasera.

Ciao.

Poco fa è passato il dottore.

Ha detto che se continuo così, tra
qualche giorno posso tornare a casa.

Paolo Manetti.

- Chi è ?
- Non posso dirtelo.

Quello mi uccide.

Uccide pure te.

Qui a Napoli non c'era molto lavoro.

Alla fine mi sono scocciata

e ho deciso
di trasferirmi a Barcellona.

A me non hai mai raccontato niente.

E' successo tanto tempo fa.

Era un'altra vita.

Così ho iniziato
a lavorare in un locale

e ho conosciuto Paolo Manetti.

Era l'uomo più affascinante
che avessi mai conosciuto.

Sfrontato

seducente, ma completamente pazzo.

Tirava più coca
di quanta ne commerciasse.

Quando era strafatto, cominciava
a delirare. Faceva cose orribili.

- Era un narcotrafficante ?
- Sì.

Persino i suoi uomini
avevano il terrore di lui.

- Perché non chiedesti aiuto ?
- A chi ?

Conosceva tutti.
Magistrati, politici, malavitosi.

Fu solo quando lo arrestarono
che riuscii a scappare a Napoli.

Ero libera

ma senza un soldo.

Ho dovuto ipotecare la casa dei miei
per aprire il mio ristorante.

- Piscopo ?
- L'avevo conosciuto anni prima.

A una festa all'ambasciata.

Paolo ci aveva visto parlare insieme
e mi aveva strattonato via.

Io pensavo
che fosse la solita gelosia.

- Invece erano soci in affari ?
- Non più.

Piscopo voleva uscire dal giro.

Mi disse che voleva diventare una
persona onesta e io gli ho creduto.

Che stupida che sono stata !

Pisanelli.

Giorgino,
non hai cucinato niente stasera ?

Non dico il ragù, ma una frittatina,
un filoscio, qualcosa.

Gesù, Gesù ! Un'altra volta ?

C'è il polpettone avanzato da ieri.

E' nel forno.
Devi solo riscaldarlo. Vai.

Non avevamo detto
che era chiusa questa storia ?

Avevamo chiuso finché non è successo
questo. E' di oggi. Leggi.

- "Suicidio di un'anziana
a Pizzofalcone." - Le ultime righe.

- Com'è morta ? - "L'autopsia
ha avuto modo..." - Com'è morta ?

- Sto leggendo. - Le modalità
sono le stesse di questo, di questo

e di questo.

Capito ? La mano è sempre la stessa.

Pisane', quale mano ?

La mano di frate Leonardo.
E' tornato e non molla.

Nemmeno io mollo.

Fosse l'ultima cosa che devo fare
nella vita. Lo acchiappo.

Va bene. Deduco che stasera non hai
cucinato, quindi non si mangia.

- Il polpettone ! C'è il polpettone.
- Non mi piace.

- Polpettone ! - Una cosa leggera.
Io lavoro. - Vai !

Credevo di averlo cancellato
per sempre dalla mia vita.

- Invece...
- E' tornato.

Sì.

Due mesi fa.

Era appena evaso.

Diceva

che doveva restituire dei soldi
rubati alla mala spagnola.

Si era convinto che eravamo stati
io e Piscopo a rubarglieli.

- Quindi li rivoleva da voi due.
- Sì.

Voleva pure me.

Io non lo so come

ma conosceva
ogni dettaglio della mia vita.

Tu, il mio ristorante, Marinella.

Mi ordinò
di non parlare con nessuno.

Altrimenti...

Avrebbe fatto del male
alle persone a cui volevo bene.

Ho paura.

Allora...

Questo...

Questo Paolo...

E' un tipo alto,
atletico, con i capelli scuri ?

- Come fai a saperlo ?
- Poche notti fa

qualcuno si è intrufolato
nella tua stanza, a Rianimazione.

E' lui.

- Non sai dove potrebbe essere ora ?
- No, non lo so.

Non lo so, veramente. Non lo so.

- Forse...
- Forse ?

Forse l'avevo sentito
dare appuntamento a qualcuno.

Pensione Sorriso, mi pare.

Giuseppe, ti prego. Aiutami.

Aiutami.

Buongiorno, Ammaturo.
Buongiorno.

- Ciao. - Disinfestazione a sorpresa
a scuola. Giù le braccia.

Mi raccomando,
obbedisci ad Ammaturo.

- Okay. - Vieni qua. Aiutami
a fare questo gioco complicato.

- E' una questione di intelligenza.
- Devi spostare la regina

altrimenti il cavallo te la mangia.

Come hai fatto ?

Sei un mostro forse ?

Dunque, Paolo Manetti.

Nato a Milano.
Ultimo domicilio, Barcellona.

Precedenti penali,
minaccia aggravata con armi

narcotraffico, estorsione, omicidio.
Condannato a 20 anni, latitante.

Pare che questa persona
sia stata già attenzionata

dalla criminalità
organizzata spagnola.

Hanno tentato di ucciderlo
quando era in galera.

Sarebbe lui
che avrebbe voluto spaventarla.

Sì, sembra un attentato dimostrativo

per colpire Letizia
nella cosa alla quale teneva di più.

Un malfunzionamento del timer,
per poco, non provocava una strage.

- Lojacono, avevi ragione.
Pennacchi ha toppato. - Sì.

Che sia il mandante o l'esecutore
non si fermerà

finché non colpirà Letizia.
- Era terrorizzata. Tremava.

Fin quando non arrestiamo Manetti,
noi dobbiamo proteggere Letizia.

- Loja', ci pensi tu.
- Okay.

- Cos'altro ti ha detto Letizia
su Manetti ? - Non un granché.

- Alloggiava in un alberghetto
alla stazione. - Vai a controllare.

- Okay.
- Posso andare con lui ? - Vai.

Non è così male come dicevano
questo posto.

- Buongiorno. - Signori. - Dottore,
che fa qui ? Passata la bronchite ?

- Sì, grazie per l'interessamento.
- Ci mancherebbe.

Però se fuma, le torna.

Deve essere ancora arrabbiato
per qualcosa.

Sono passato perché devo essere
aggiornato sulle vostre indagini

dopo la sparatoria. - Qui
c'è tutto il fascicolo. Controlli.

Non c'è granché da sapere.

Sappiamo solo che il sospettato
era innamorato della vittima.

L'amore, l'amore !
L'amore che muove il mondo.

Dà la vista ai ciechi,
lavoro ai magistrati.

A proposito, dottore.
Vogliamo andare a lavorare ?

Sembra un'ottima idea.

Già ha fatto ?

- Così ?
- Che fai ? Sposta la torre.

Sì, ma con calma.

Eccoti finalmente.

E' stato davvero difficile trovarti.

Mi hai trovato qui.

Sì, ma se avessi aggiornato il tuo
numero di telefono in archivio

sarebbe stato più semplice.

Sai che è contro la privacy
frugare negli archivi personali ?

Assolutamente sì. Però
non volevo commettere alcun reato.

Le mie intenzioni sono nobili.
Volevo solo invitarti a cena.

- Certo.
- Certo.

- Certo. - Vichy, andiamo.
- Vai con mamma.

Che appetito !
Sull'alimentazione non dà problemi.

- Grazie di tutto.
- Lei sarebbe tua... - Mia figlia.

- Figlia.
- Tu chi sei ?

Io sono un vecchio amico di mamma.
Ecco chi sono.

Tu sembri
una bambina molto intelligente.

- Ti piacciono le aragoste ?
- Certo. - Certo !

Allora che ne dici se io, te e mamma
andiamo a mangiarci una cosa ?

- Purtroppo è allergica e anche io.
Vichy, andiamo. - Ah, ecco.

- Vichy !
- Ciao, Vichy.

- Ciao.
- Ciao.

Deve spostare la torre
o è scacco matto in due mosse.

Se dobbiamo giocare sul lavoro,
giochiamo bene !

Sì.

Tutti esperti di scacchi.
Scacchi e aragoste.

- Prego. Che alberghetto !
- Rimani concentrato.

- Buongiorno. - Buongiorno.
- Vorremmo delle informazioni.

- Hai la foto ? - Quale foto ?
- La foto ! - Scherzo.

Riconosce quest'uomo ?

Mi pare che sia stato qui
due mesi fa.

Il signore che veniva dalla Spagna.

Un attimo, controllo.

"Giulio Glesia".

Si dice Julio.

- Se ne è andato in questo giorno.
- Stesso giorno dell'attentato.

Signora, si ricorda
se ha incontrato qualcuno ?

Ha lasciato il suo recapito ?

Dovete parlare con mio marito.
Se ne occupa lui.

- Ora è fuori Napoli. Chi lo cerca ?
- Ispettore Lojacono

del commissariato di Pizzofalcone.

- Come ? - Lojacono
del commissariato di Pizzofalcone.

Lojacono tutto attaccato,
non come Giulio-Julio.

- Signora, grazie.
- Buona giornata.

- Altrimenti ti chiama "Logiacono".
- Logiacono.

- Otta'.
- Sì ?

Allora ?

Di che cosa mi dovevi parlare ?

- Ho pensato molto a noi due.
- Pure io ci ho pensato.

Tu sei un uomo fantastico

ma io in questo momento... - Lo so,
devi proteggere la tua famiglia.

Se ci fossimo conosciuti
dieci anni fa...

Probabilmente
non stavo a Pizzofalcone.

Otta', io per te ci sarò sempre.

Pure se ti servirà un sostegno,
un consiglio

di un amico.

Io ci sarò.

Allora amici ?

Amici.

[RUMORE DI PASSI]

Pisane', che c'è ?

- Non ti senti bene ? Siediti.
- Sì.

Vuoi un bicchiere d'acqua ?

- Pisane', allora ?
- Ho avuto una soffiata.

I Valletta vogliono vendicarsi
della sparatoria.

Stanno preparando
qualcosa di grosso.

Dobbiamo trovare
questo Biagio Pesacane.

Ti faccio vedere che non vengono.
Hanno paura.

Eccoli. Stanno arrivando.

Don Genna',
avete la passione per le piante ?

Ci piacciono le serre.

A che dobbiamo questo incontro ?

Don Carme', vostro figlio minore...
E' chiaro quello che ha fatto.

(in napoletano) Mi è uscito storto.

Non lo possiamo raddrizzare,
ma se volete

possiamo raddrizzare la situazione.
- Che volete ? - Biagio.

Ci penso io.

- Rimaniamo così ?
- La finiamo qua.

Arrivederci.

Non lo farà mai. Quello
è il fratello e non ha le palle.

Per questo devi scoprire dove sta.

Se non mantiene la parola,
ci pensi tu. A tutti e due.

Va bene, zio.

(dal computer)
"Hai un informatore ?" - "Sì."

"Stamattina mi dà l'indirizzo.
Sta in un vecchio edificio."

(dal computer)
"Devi scoprire dove sta."

"Se non mantiene la parola,
ci pensi tu. A tutti e due."

- Sentiamolo ancora.
- L'abbiamo sentito dieci volte.

Di quale vecchio edificio parla ?

Non lo so, ma non abbiamo più tempo.

Forse ho trovato qualcosa.

La sua pagina personale.

Ci sono foto di dipinti,
di ritratti.

- Non vedo nessun vecchio edificio.
- Ingrandisci quell'immagine.

- Perché ?
- Ho già visto quella roulotte.

Era in un quadro a casa sua e nel
quadro c'era un vecchio edificio.

- Riusciamo a capire dove è stata
scattata questa foto ? - Sì.

C'è una localizzazione.

- Bacoli.
- Loja'.

- Muoviamoci. - Vi mando l'indirizzo
per telefono. - Sì. - Grazie.

Brava, Otta'.

Non sei il benvenuto, Giova'.

Questo posto era anche mio.

Il rifugio segreto
dei fratelli Pesacane.

Qua non ci trovava nessuno.

Fin quando non hai deciso di
bruciare tutta la terra del nonno.

Che ti è passato di mente ?

Non lo so. Forse ce l'avevo con lui,
non mi ricordo.

(in napoletano) Mi picchiava
e gli dicevo che era stato Giovanni

ma lui non mi ascoltava.

Mi diceva "scurnacchiat"
e "figli 'e canter".

Sempre il solito cacasotto.
Faceva bene il nonno a picchiarti.

- Quella volta mi ha riempito
di mazzate. - Ha fatto bene.

Ha fatto bene. Ha fatto bene !
Gli hai bruciato tutta la terra !

Non ho mai capito
perché hai deciso di ricomprarla.

Nostalgia. Penso.

Che mi importa.
Tanto paga il boss, no ?

Giusto.

Giova', che sei venuto a fare ?

Francesca era incinta.

Lo sapevi ?

Non era figlio mio.

Pure questo sgarro mi ha fatto
il bastardo che l'ha uccisa.

Giova'.

Francesca era uno spirito libero.
Questo non l'hai mai capito.

- Doveva sposarsi uno come te.
- Intanto ha scelto te.

Ha dovuto scegliere me, Biagi' !
Ha dovuto ! E' diverso.

Ora che mi resta ?

Ora che cazzo mi resta ?

Perché la pistola ?

Non è una pistola.

E' un castigo.

- Bia', non ti muovere.

- Stai calmo, Giova'. Tieni.

- Non ti muovere.
- Stai calmo. Calmati.

Non ti muovere.

Dammi questa pistola !

- Che cazzo fai ?
- Mi dovete lasciare in pace !

Che cazzo fai ? Abbassa la pistola !

- Il bambino non era mio.
- Lo so.

Lo so, stavi con quello.

- Tu che ne sai ?
- Sei mio fratello.

- Secondo te non me ne sono
mai accorto ? - Fermo !

- Calmati. - Che sei venuto a fare ?
- I Valletta ti vogliono uccidere.

Dobbiamo scappare.
Dobbiamo scappare adesso !

Ce ne dobbiamo andare via subito
da qui.

- Fermo. - Ce ne dobbiamo andare.
- Polizia ! Getta quella pistola !

- Biagio !
- Stai fermo !

Giovanni !

No !

Chiama un'ambulanza.

Alex, chiama un'ambulanza !

Io e Francesca
avevamo fatto un patto.

Che qualunque cosa fosse successa,
dovevamo dirci sempre tutto.

Così è stato.

Il primo bacio,
la paura durante la faida.

Pure quando mio fratello
le ha chiesto di sposarla.

Fino a quel pomeriggio.

L'ho vista in quella grotta,
l'ho vista con i miei occhi.

Era la grotta
dove giocavamo da bambini

dove avevamo fatto il patto.

Stava là, io l'ho vista ! Stava
con suo cugino, Achille Valletta.

- Per questo che l'hai uccisa ?
- Non sono stato io.

- Allora dov'era quella mattina ?
- Ero...

Ero...

- Io ero al mio atelier.
- In compagnia di qualcuno ? - No !

Lei non ha un alibi.
Da adesso ha due moventi.

Si rende conto, sì ?

Biagio, se confessa adesso,
può alleggerire la sua posizione.

Io non ho fatto niente.

Io non potevo mai farle del male.

Francesca era l'unica famiglia
che avevo.

E' morta lei, è morto mio fratello.
A me che mi resta ? Niente !

Non mi resta niente !

- Chi è questo testimone ?
- Biagio Pesacane.

- Voi gli credete ? - Perché no ?
- Perché è stato lui ad ucciderla.

Era geloso del fratello
e tormentava Francesca !

Non si agiti, si metta seduto.
Non siamo qui per litigare.

La Scientifica ci fa sapere
che nei giorni precedenti

sua cugina ha ricevuto molti messaggi
da Biagio Pesacane

e nessuno la lei.
- Non la sentivo da una settimana.

Mi faccia finire.

Poco prima che venisse uccisa
è partito un messaggio per lei

dalla sua utenza.
- Non è possibile.

Achille, dov'era quella mattina ?

Ho saputo quello che è successo.
Deve essere stato terribile.

Non ne voglio parlare.

Mi hanno detto che è successo
sotto i tuoi occhi come con Alma.

Che cosa non ti è chiaro
di "non voglio parlarne" ?

- Ho avuto paura.
- Ti ho detto che sto bene, cazzo !

- Ci sei ?
- Ehi, sono in bagno. Novità ?

Novità... L'indagine è in stallo.

I due sospetti hanno un movente,
ma non un alibi.

L'unica cosa che rimane da fare è
un confronto con il DNA del bambino

e cercare di capire
chi ci sta dicendo bugie.

Stavo pensando a quel pittore.

Tutta la vita in preda a
un'ossessione e poi che gli rimane ?

- Almeno lui è vivo, il fratello e la
ragazza no. - La chiami vita quella ?

- No.
- Apri il vino ? - Sì.

Il vino ?

Perché non me l'hai detto ?

No...

In realtà stavo per dirtelo.

Volevi dirmelo
il giorno prima di partire ?

- Se non ti fossi messo a frugare...
- Era sul tavolo.

Magari hai voluto farmelo trovare
per evitare il discorso imbarazzante.

Posso ancora rinunciare

solo che è tutto un po'...
complicato !

Perché ? E' sempre stato il tuo sogno
la Corte di Cassazione, o no ?

Parli sempre di verità, ma
sei la prima a nascondere le cose.

Non ti ho nascosto niente.
Non confondermi con Letizia !

- Letizia era stata minacciata.
- Io non sono stata minacciata ?

Mi hanno spaccato la macchina, hanno
sparato dentro casa. C'eri anche tu.

Certo ! Ci sono sempre !

Mi sono trasferito qui e non mi sono
mai fatto vedere dai colleghi.

- Parliamo sempre dei cazzi tuoi !
- Se tu mi amassi, verresti con me !

Faresti qualunque cosa
per avere un trasferimento !

- Sto bene qui a fare l'ispettore !
- Certo, perché ti accontenti.

- C'è qualcosa di male ?
- Possiamo avere di più.

Sempre meglio che raccontare cazzate
alle persone che ami !

Non ti ho raccontato cazzate !
Sei un grandissimo stronzo !

Vaffanculo.

Meno male che mi hai chiamato.
Non avevo voglia di stare a casa.

- Che tieni ?
- Niente.

Scommetto che c'entra una donna.

- In realtà sono due.
- Che hai combinato ?

Una l'ho trascurata per troppo tempo
e...

con l'altra si è rotto qualcosa.

- Ed è troppo tardi per riparare,
no ? - Tu che sai ?

Siamo molto più simili
di quanto credi.

Mi sa proprio di sì.

- Ricordami perché siamo qui.
- Per un mio presentimento.

- Ce l'ho forte questo
presentimento. - Meno male.

Eccoli.

Pesacane ?

Voi che ci fate qui ?

Eravate insieme quella mattina, no ?

Diglielo, Biagio.

Le perché non ce l'ha detto ?

Secondo lei un figlio di camorrista
potrebbe mai rivelare

un segreto del genere ?

- Non ha ucciso lui Francesca.
- E' vero, non l'ho uccisa io.

Comunque mi sento in colpa

e mi sento in colpa anche per mio
fratello. E' morto per proteggermi.

- Non l'ha gettato lei
da quella terrazza. - E' vero.

Io ho una seconda occasione, no ?
Non voglio sprecarla.

Adesso possiamo andare ?

Certo.

Come hai fatto a capirlo ?

Diciamo che so riconoscere

quando qualcuno vuole sembrare
quello che non è.

Se mi trovi anche le prove per
incastrare Valletta, siamo a cavallo.

[SQUILLO DI CELLULARE]

- Questo è il tuo giorno fortunato.
- Cioè ? - Rosaria ?

Sì, arriviamo.

Avanti.

Allora ?

Il telefono di Francesca
era connesso a un Cloud.

I tecnici hanno lavorato duro per
forzare l'accesso, ma alla fine...

Leggete voi stessi.

- Signor Valletta,
la dichiaro in arresto. - Perché ?

"Amore, voglio essere il primo a
possederti nel tuo abito da sposa."

"Raggiungimi alla grotta." Glielo
hai detto tu prima di ammazzarla.

- Io ? - Sì !
- Non sono stato io ! Io l'amavo.

Vi state sbagliando !

- Alex ?
- Andiamo.

Il test del DNA l'ha confermato.
Il bambino era di Achille.

- Quindi il caso è chiuso ? - Lui
continua a professarsi innocente.

Non ho mai visto un camorrista
professarsi colpevole.

Forse era un modo di negare
a se stesso l'accaduto.

Sembrava si amassero veramente.

Quando lei ha deciso di non tenerlo
o di crescerlo con il futuro sposo

lui non è riuscito a sopportarlo
e l'ha uccisa.

L'amore fa fare delle cose
orribili. Lojacono, a che pensi ?

C'è qualcosa che non mi torna.
Achille non aveva problemi di vista.

Lojacono, tu non sei mai contento.

Aragona, posso darti un consiglio ?
Ogni tanto pensa.

Ecco.

Alle grotte ci sei potuto arrivare
solo in auto.

Nella grotta hai ucciso una ragazza.

Hai perso una lente a contatto,
ma non possiamo sapere il perché.

- Hai una forte miopia
e come fai a guidare ? - Male.

- Ho bisogno di altre lenti a
contatto. - Infatti se vedete qui...

Questa è la grotta
dove è stata uccisa la ragazza

e questo è il negozio di ottica
più vicino.

- Io vado a controllare.
- Vengo con te. - Okay.

- Buongiorno.
- Buongiorno. - Buongiorno.

Ispettore Lojacono.
Solo un'informazione.

- Il sabato siete aperti ? - Se
per questo anche la domenica. Sì.

Si ricorda se sabato scorso,
intorno alle 12

qualcuno ha chiesto delle lenti
a contatto con sette diottrie ?

- Vengono in tanti, non ricordo.
- Provi a sforzarsi, è importante.

No, non ricordo.
Non posso aiutarla, mi dispiace.

Mi dispiace non aver reso giustizia
alla sposa. Buona giornata.

Salve. Grazie a lei.
Ispettore, mi perdoni.

- Ha detto sposa, giusto ?
- Sì, perché ?

Mi pare di ricordare una donna
ben vestita

che parlava al telefono dicendo

che si sarebbe dovuta recare a un
matrimonio. - Grazie mille. - Prego.

[CAMPANELLO]

- Buonasera.
- Buonasera. La signora c'è ?

- Eccomi.
- Buonasera. - Buonasera.

- Che altro volete, ispettore ?
- Solo una precisazione.

Le portiamo via poco tempo.

- Prego, ispettore.
- Grazie.

- Buonasera. Cercavamo lei.
- Accomodatevi. - Grazie.

In realtà
vorremo fare solo una domanda.

Lei ha ricevuto una telefonata
da suo marito

la mattina in cui
Francesca è morta ?

Sì. Prima delle 12 mi ha detto
che stava andando a cercarla.

- Lei dov'era ? - Stavo recuperando
i sacchetti di riso.

- Dove di preciso ?
- Qui, a Pizzofalcone.

Nella boutique di articoli
per matrimonio.

E come spiega il fatto
che contemporaneamente

si trovava in un negozio di ottica
a Posillipo.

- Che state dicendo ?
- Lei porta lenti a contatto ?

Io ? No !

Quante bugie
vuole ancora raccontarci ?

Alvia ?

- Perché Alvia ?
- Proprio tu me lo chiedi ?

Era la tua migliore amica.

Che amica !
Una che si è rubata mio marito !

Volevi scappare con lei, eh ?

Ho visto il messaggio

e ho capito che c'era solo un modo
per separarvi.

L'ho aspettata
nel vostro covo segreto.

Amore ?

Amore ?

Amore !

Ho ucciso lei e quel bastardo
che si portava dentro !

Prega di non uscire più
perché ti ammazzo !

- Ti uccido !
- Uccidimi ! - Oh !

Avevi ragione tu.

Questa cosa non riguarda
più solo me.

Se non la risolvo, rovinerà tutto.

Devo trovare il modo da sola.

Il tuo amico
non è la soluzione giusta.

Tutto qua.

Sai che ho fame ?

Dopo !

- Sembrano passati mille anni.
- Vuoi sederti un po' ?

- Se ritorna ?
- Magari ! Così lo prenderemo.

Non è così scemo. Comunque qui sotto
c'è la scorta, tranquilla.

Per uno come lui
ce ne vorrebbero mille.

- Non so se riuscirò a dormire
stanotte. - Io dico di sì.

Vuoi che preparo qualcosa di caldo
da bere ?

- Un bicchiere d'acqua. Grazie.
- Okay.

Quando ti trasferisti a Napoli i
primi tempi sembravi così imbranato.

- Ti ricordi ?
- Eh !

Perdevi le chiavi di casa
una volta alla settimana.

Una sera fosti anche costretto
a dormire qui sul divano.

- Ti ricordi ?
- Certo.

Ti sentivo russare e pensavo
che non mi mancasse più nulla.

- Grazie.
- Di che ?

Buonanotte.

Pensavo...

Non potresti perdere le chiavi
anche stavolta ?

C'è qualcuno
che mi aspetta a casa.

Anche io sarei pronta ad aspettarti.

Per questo non posso restare.

Una notte o una vita,
che cosa importa adesso ?

Buonanotte.

Buonanotte e buon lavoro.

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