All language subtitles for Imma Tataranni-Deputy Prosecutor SE2 EP03 (2019)-Dai Sassi Alle Stelle

["COSI' PARLO' ZARATHUSTRA"
DI RICHARD STRAUSS]

[TUONI]

Venite ! Non vi bagnate, forza.

Che banco ! Eh ?

L'unica pecca è

che il giorno dell'inaugurazione
non si faranno... scontrini

ma io non penso
che ci vengano a controllare.

In caso ai vigili offri la birra.

Siete impazziti ? Vi ricordate
che sono un magistrato ?

- Ho vinto, ci è cascata.
- Non c'è nulla da ridere.

- Ti dovevo vietare di aprire questo
locale. - Ho un registratore nuovo !

Faccio tutto in regola. Con te
mi sento tutti gli occhi addosso.

E' un'associazione culturale.
Papà non vuole diventarci ricco.

No, ricco sfondato,
così mamma non lavora più.

[SQUILLI DEL CELLULARE]
Mi volete morta.

Scusa un attimo. Sandro ?

Ehi. Tutto bene ?

Ah, il Trio Quartet non viene.

Bene. Chi ?

Ah, i Vesuvium. Va bene.

Va bene, grazie.

- Che è successo ?
- "Che è successo ?" Niente.

Il Trio Quartet non viene
all'inaugurazione.

Ci sono i Vesuvium Quintet.

E' un segno del destino.
Ripensaci, sei ancora in tempo !

Nel mondo dello spettacolo
è tutto all'ultimo minuto.

- Tu faresti parte del mondo
dello spettacolo ? - Ho il palco.

Vado a lavorare. Ci vediamo stasera.

# La mamma va a lavorare ! #

- Che canti ? Vai a scuola !

In blu sarebbe perfetto
al matrimonio di mio fratello.

- Il problema è convincerlo
a venirci. - Si convincerà.

Abbi pazienza.
Sai come sono gli uomini.

Se una mia cugina lo punta ?
Loro sono tremende.

Calogiuri ?
Quello è un tipo così a modo !

A altri non gli sfugge un colpo,
tipo il mio ex e neanche era bello !

[BUSSANO ALLA PORTA]
Permesso ?

Spiegavo alla collega Bartolini come
funziona qui. Lei viene da Parma.

- Dovrà abituarsi. - Sì.
- Fa freddo a Parma, eh ? - Sì.

Ah, il nuovo acquisto della Pg.
C'è anche chi emigra per venire qui.

Non è stata una scelta. Ho superato
il concorso ed eccomi qua.

- Spero prima o poi di avvicinarmi
alla mia famiglia. - E' legittimo.

- Impegnata, quindi ?
- Sì. - Ah.

Facciamo il terzo grado
anche ai carabinieri. Vero ?

Ma io non ho niente da nascondere.

Diana De Santis,
il braccio destro della Tataranni.

- Piacere. - Ha due bracci destri.
Una è Diana e l'altro è Calogiuri.

- Io non sono il braccio destro
di nessuno. - Già, non lo sei più.

Quando non tornavi più, la Tataranni
ha chiesto una sostituta

e sei arrivata tu, Bartolini.
- Maresciallo, non me l'aveva detto.

Non è una sostituzione ! Qua siamo
sempre a corto di personale.

- Vuole un po' di ciambellone ?
- E' materano ? - Sì. - Sì, grazie.

- Lo gradisco. - A che cosa devo
questa riunione qui davanti ?

E' per me. Laura Bartolini, nuovo
carabiniere assegnato alla Procura.

Non corrompiamola subito. Qui lo
sport preferito è "il taglia e cuci".

E' sinonimo di "fare pettegolezzi".

- Ti posso dire una parola ?
- Fai la guida turistica ?

- E' appena arrivata...
- Bla, bla, bla... - Non parlo più.

- Parlavamo di chi è il suo braccio
destro. - Ho solo sinistri.

Qui non siamo in un talk show.
Io mi metto a lavorare, non so voi.

- Allora mi congedo.
- Prego.

Certi profumi di prima mattina...
Che puzza !

- Che profumo aveva questa ?
- Sembra floreale.

"Floreale" ?

- Ricordi la foto che ti ho fatto
quando sei stata arrestata ? - Beh ?

Visto che non la postavi tu,
l'ho fatto io.

Ti avevo detto che non volevo !

- Ma stai benissimo !
- Me la stavo facendo sotto.

- In quanti l'hanno già vista ?
- In tanti.

- Anche Samuel.
- Ho notato.

- Dovresti condividerla, così
rosica un po'. - Ragazze, eccomi !

- Mi affatica.
- Dallo a me. - Sì.

- Un bacio.
- Ciao, Vale. - Arrivo !

[SQUILLI DI TELEFONO]

Sì ?

Subito.

Pronto ?

Diana ?
Imma.

- Ero a pranzo con la mia amica.
- Marta. Come stai ?

Ci siamo incontrate una volta !

- Alla seduta spiritica.
- Una seratona !

- Imma ricorda tutto. - Immagino che
sia importante per il tuo lavoro.

E' un vantaggio e una condanna.
Ricordo anche quello che non vorrei.

- Lo capisco. - Lo yoga ti farebbe
bene. - Ho smesso per un incidente.

Tentativo di scippo. Diana mi parla
praticamente di te e di suo marito.

- Ex marito. - Anche a me parla solo
di te e di suo marito. Ex marito.

(Marta)

No...

Dottoressa !

- Che è successo ? - Hanno ucciso
una persona, una ricercatrice.

Mi servirebbe una macchina
che mi accompagni.

- Diana, che è successo ?
- E' morta una mia amica.

Mi dispiace.

Sicura che te la senti ?

Sì, preferisco dirlo io al marito.

- Matarazzo, vada con lei.
- Sì.

- Bartolini, vuole accompagnarmi ?
- Pronta. Eccomi.

Vabbè.

[SQUILLI DI TELEFONO]
Pronto ?

Va bene.

- Buongiorno.
- Buongiorno. - Buongiorno.

- Mi dica. E' là sopra.
- Grazie.

Buongiorno.

Taccardi, buongiorno.

Marta Ventura.

Ci hanno detto
che veniva qui per fumare.

Un colpo solo alla nuca,
è entrato e uscito

quindi non credo
che troveremo il proiettile.

Direi... mentre era in piedi.

Più o meno da questa distanza qua.

Sì. L'assassino potrebbe
avere sparato proprio da qui.

E' morta intorno alle due di notte,
ma poi saprò essere più preciso.

- Bartolini, lo faccia esaminare.
- Sì.

Mi scusi ?
Guardi, là c'è un reperto.

Non so perché portasse il tutore.

- Poi farò una radiografia
in laboratorio. - Lo so io.

Ha subìto un tentativo di scippo.

Era una bravissima scienziata...

con una lista di pubblicazioni
che non finisce più.

Una di quelle persone
che servono all'umanità.

Queste cose mi fanno incazzare
proprio.

Invece degli altri morti ammazzati
chi se ne frega.

Ci si abitua a tutto,
pure a questo lavoro

e lei lo sa bene,
ma in questi casi mi incazzo.

E' uno scontrino.
Non abbiamo trovato bossoli.

Colpo alle spalle.
Forte risentimento personale.

Tra mezzanotte e le quattro

nessuno va dalla palazzina centrale
a dove sta Marta.

- La dottoressa era sola.
- Mmm.

Però ho visto
che c'è una porta sul retro.

Sì, ma da qui vedremmo qualcuno
che esce dalla palazzina centrale.

Ieri lei ha visto la Ventura ?
Era agitata ?

Era tranquilla, come sempre.

Mi ha solo detto di non fare entrare
il marito, se si fosse presentato.

- Ho capito che avevano litigato.
- Qui è normale lavorare di notte ?

Sì. Ho imparato che gli scienziati
amano lavorare quando gli pare.

Dottoressa ! Che piacere
vederci più spesso adesso.

Un piacere di cui non mi priverei
per nulla al mondo.

Vado a parlare con il direttore.

Piacere.
Maresciallo Antonio Lamacchia.

- A completa disposizione.
- Bene.

- Grazie. - Grazie.
- Di che si occupava la dottoressa ?

Progetti di monitoraggio ambientale
e studi sul riscaldamento globale.

Ha avuto un ruolo quando tre anni fa
ci furono le proteste

da parte degli agricoltori
contro il centro ?

C'è uno striscione fuori.

E' il motivo per cui venne a Matera
dal Centro di Ricerche di Darmstadt.

Poi decise di restare
e fu assunta tramite concorso.

Per la questione delle proteste

venne incaricata
come esperta di chiara fama

della perizia che diede torto
alle pretese degli agricoltori.

Mi ricordo,
perché se ne occupò una mia collega.

- Di che cosa vi accusavano
gli agricoltori ? - Accuse ridicole.

Pensavano che le antenne del centro
fossero all'origine della siccità.

Fecero una class action per danni.

- Quindi hanno visto Marta
come una nemica ? - Temo di sì.

Si trovò in una situazione
che non era il suo campo d'azione

ma se la cavò benissimo.

Ho capito. Senta, una curiosità,
ma di che cosa vi occupate qua ?

Lavoriamo con i satelliti

e ci occupiamo
di misurazioni geodetiche.

Ho fatto il classico.

Facciamo fotografie e misurazioni
dall'alto per tutti gli usi civili.

Monitoraggio ambientale e di grandi
strutture, come viadotti e dighe.

- Cose standard.
- Sì, "cose standard".

E di Marta come persona
che mi sa dire ?

Era in gamba e piena di passione
per le cose che faceva.

Ne parli con la dottoressa Lorusso.

Lavoravano fianco a fianco,
ma soprattutto erano molto amiche.

Il suo ufficio è proprio qua.

- Grazie. E' stato un piacere.
- La saluto.

Dottoressa Lorusso ?

Salve, piacere.

- Sostituto procuratore Tataranni.
- Piacere.

Appuntato, possiamo ?

Venga.

Ieri mi ha chiesto se volevo
un passaggio. Abitiamo vicine.

Ma non mi sentivo tanto bene
e sono rimasta a casa.

Forse, se fossi venuta...

Ma lei non poteva saperlo.

Era questa la sua postazione ?

- Sì. - E aveva altri computer,
oltre al portatile ?

Che io sappia, solo il portatile.

Non sarà facile accedervi. Era brava
a proteggere il suo lavoro.

Mi hanno detto che aveva litigato
con il marito ieri.

L'ha sentita ? Sa il perché ?

Me l'aveva accennato al telefono,
ma non mi ha detto per che cosa.

Va bene. Io ho finito, grazie mille.

Vengo, saluto Diana. Ci siamo
conosciute a yoga tramite Marta.

- Ah. - Dove sta ?
- Oh ! - Fammela vedere !

[VOCI SOVRAPPOSTE]

E' Guglielmo, il marito.

- Piano, piano. Fate piano.
- Basta, basta.

Piano.

- Oh !
- No, fermo !

- Piano ! - Dove scappi ? - Non sono
riuscita a fermarlo. - Genna, calmo.

Mi guardi.
Mi deve guardare, si deve calmare.

Si deve calmare, signor Genna.

- Si calmi. Non può vederla ora,
glielo sconsiglio. - Devo vederla.

Sono venuto anche ieri sera.

Non sono riuscito a far la pace.

La boxe.

-Maledetta boxe.
-C'è stato un match in Tv ieri sera.

Hanno litigato per quello
e lui non riesce a darsi pace.

Dottoressa, lei domerebbe un leone.

Lei invece sa sempre rendersi
indispensabile.

Ogni tanto.

Mi scusi ? Scusi, ma è normale
che ci sia un cane nel recinto ?

Dove ?

E da dove è entrato ?

- Qualcuno l'avrà forzato stanotte.
Ieri era a posto. - Funzionano ?

Di solito sì,
ma c'è stato un problema al software

del sistema di sorveglianza
dell'area est, che è questa.

La casa madre
deve mandare l'aggiornamento.

L'assassino sarà passato
senza essere visto.

Guardi, dottoressa.

- Chiami la Scientifica, Bartolini.
Scopriamo il modello di auto. - Sì.

Madonna ! Certo
che la vecchiaia si fa sentire, eh ?

Eh.

Ah...

- Giovanni...
- Eh ? - Ma tu stai tirando ?

- No, sto spingendo.
- Come stai spingendo ?

- Eh. - Dobbiamo andare là.
- Ah. - Fai spingere solo a me ?

Maledetto. Se vuoi fare
il collaboratore, collabora, no ?

Tira, tira. Piano, così.

Mi hai fatto ammazzare...
senza motivo.

- Pietro !
- Chi è ?

Oh, Cinzia.

- Ciao.
- Cinzia ! Ciao. - Ciao.

- Che fai qua ? Eh ? - Ehm...
- Vai a mangiare il gelato, vai !

- Ho sbagliato a venire ?
- No, anzi.

- Scusami tu.
- No.

- Come stai ?
- Bene, bene.

-Il mio allievo preferito apre
un locale e non dice niente. -Vabbè.

E neanche mi ha invitata a suonare !

Hai ragione, sì.

Però adesso sono in parola
con i Vesuvium.

- Ah, nemmeno ci hai pensato !
- No, vabbè...

Vabbè, dài, tranquillo. Magari
tua moglie non ama la nostra musica.

- No, che c'entra Imma ? - Allora
se non è un problema, io vengo.

Certo. Se i Vesuvium mi ammazzano
la serata, io chiamo te sul palco.

Certo, ci sto.

Ma solo in coppia con te, eh.

Vabbè...

- Io vado.
- Sì. - A presto.

- Che...
- Ciao.

Comunque, ti trovo in forma.
Ti fa bene il lavoro manuale.

E' permesso ? Il dottor Vitali ?

- Il dottor Vitali non c'è.
- "Non c'è".

Ma chi è ? Ah, buongiorno.

Salve. Sta familiarizzando
con la nuova arrivata.

- Mi dicono un gran bene.
- Siamo sulla buona strada.

Nessuno è insostituibile, vede ?
Non esiste solo Calogiuri.

- Un solo compagno per tutta la vita
non si può fare. - Buongiorno.

Sua moglie è al corrente
di questa sua teoria ?

E' una teoria applicabile
al solo campo lavorativo.

Immagino che sia qui per aggiornarmi
sul caso Ventura.

L'ho appena preso in mano.
Devo parlare con la D'Antonio.

Potrebbe essermi utile.

Non sapevo dove trovarla
e ho tirato a caso.

Ottimo intuito. Vieni, Imma,
andiamo nel mio ufficio.

Brava, D'Antonio, ci vuole spirito
di squadra. Scattare !

Marta Ventura. Me la ricordo.

Tenne testa a quattro sprovveduti

secondo i quali le antenne
avrebbero bruciato i campi.

Gli sprovveduti erano pericolosi ?

Alcuni capannelli davanti al centro,
qualche esagitato con il fucile...

- Quasi tutto fumo e niente arrosto.
- Che significa "quasi" ?

Le arrivò una lettera anonima.

"Ti bruceremo come tu vuoi bruciare
il futuro dei nostri figli."

- Chiedesti una perizia
calligrafica ? - Non solo.

Anche un controllo delle impronte,
sia sulla busta che sulla lettera.

Risalii a uno dei protestanti

che aveva già precedenti
per danneggiamento e lesioni.

Un certo... Alfredo Santarsiero.

"Santarsiero", "Santarsiero"...

Ma non fu processato per rapina
a mano armata a un benzinaio

nel 2010, intorno al 2010 ?

Non "intorno", Imma,
ma esattamente nel 2010. Come fa ?

- Lo fermasti, poi ? - Ottieni solo
un'ordinanza restrittiva di un anno.

Poi minacce e proteste cessarono

per cui, scaduta l'ordinanza,
io e la Ventura archiviammo il caso.

"La vendetta è un piatto
che va servito freddo."

Magari questo Santarsiero
ha aspettato tre anni e poi...

Visto che si guadagna sempre
a collaborare ?

Ha ragione il procuratore,
siamo una grande famiglia.

La mia mi basta e avanza
e credo anche a lui.

- Grazie mille. Buongiorno.
- Arrivederci.

- Ci sono novità ? - E' venuta fuori
una pista, ma niente di convincente.

Quel povero marito è distrutto.

Pure io non smetto di pensarci.

Trovato il verbale dello scippo ?

- La Moliterni non l'ha ancora
trovato. - Ti pareva.

Vai a casa, sono le cinque.

Tu dici: "Era un'amica di yoga,
la conoscevi appena."

E' vero, era un'amica di yoga...

però per me era importante.

Alla nostra età pensi
che avrai tutte amiche dalla scuola.

Poi per la maggior parte
le hai perse...

o le senti raramente.

Mica ci credi più che puoi trovare
un'amica vera a 40 anni suonati.

E invece succede.

Ed è bello, perché ti senti viva.

E invece...

Noi lo troveremo
l'assassino di Marta, vero ?

- Lo troveremo ?
- Te lo giuro, lo troviamo.

Come stai, architetto ?

- Bene, grazie.
- Sta sul mobile.

E' la busta che devo dare
all'avvocato di Romaniello ?

[SQUILLI DI CELLULARE]

- Pietro ?
- Che fai, mangi ?

Sì, visto che nessuno è interessato
all'argomento.

Sono le dieci, ti ho aspettato.

Io e Giovanni abbiamo messo
le lampadine.

Vedessi il palco che bello...

"Giovanni" ? Gli hai fatto fare
gli straordinari ? E' minorenne !

Io ? A Giovanni ? No, no, no.

E' andato via già da un po'.

Sei fai tardi come ieri notte,
non mi svegliare.

Domani mattina ho una giornataccia.

Tu hai sempre una giornataccia.

Vorrei vedere te

ad affrontare ogni giorno
delinquenti, Diana, Vitali...

Mi senti ? Amo' ?

Pietro ? Che succede ?

Eh ? Sì, sì. Tutto bene.

- Buonanotte. - Buonanotte,
Giovanni. - E' ancora lì ?

- Non l'avevi mandato via ?
- Sì, ma poi è tornato.

- Sai come è fatto Giovanni, tituba.
- Che faccio ?

Vuoi capire che sei minorenne ?
Devi andare a scuola !

Sto andando.

(urlando) Te ne vai o no ?
- Sto andando !

- Ciao.
- Mi fa incazzare per forza.

Poi dici... l'uomo della calma.

Taccardi ha confermato le due come
ora del decesso. Santarsieri dov'è ?

Lamacchia non lo trova.

Io so che ha ricevuto un bonifico
di 3000 euro la scorsa settimana.

E' strano per un disoccupato
quasi nullatenente.

Ha aperto un conto alle Poste
il giorno prima.

- Chi glielo fa ?
- L'ordinante è Simone Campagna.

- Fa il guardiano alla diga
di Montegerardo. - "Diga" ? - Mmm.

Il direttore del centro mi ha detto

che il satellite si usa pure
per monitorare le dighe.

- Diana, chiamalo e vedi
se Marta se ne è mai occupata. - Sì.

- Bartolini, mi accompagna
a Montegerardo ? - Subito.

Dottoressa, c'è il signor Genna.

Non si dà pace, vuole sapere
come procedono le indagini.

Ci penso io. Ce la fa da sola ?

- Certo.
- Mi raccomando, conto su di lei.

"Conto su di lei."

- Posso ?
- Oh !

E' che... non avevo niente da fare
e ho pensato: "Ora la accompagno."

Che onore !
Mi guida lei o metto il navigatore ?

- Ti guido io.
- Okay. - Vai dritta.

- Non ci davamo del tu ?
- Giusto.

Io non so mai bene
come comportarmi con voialtri.

E' semplice,
siamo più o meno come voi.

Magari siamo un po' più impulsivi

ma c'è da dire che spesso
noi scherziamo e voi non capite.

Vi manca un po' l'ironia.

Basta che non ti offendi
e che non mi prendi in giro.

Non mi permetterei mai.

- Ho sempre questa impressione
con voialtri... - Mi fai un favore ?

- Se posso... - Non dire "voialtri".
Noi meridionali siamo suscettibili.

Non ci puoi dire una parola
che subito ci scatta la molla.

Che scemo !

- Stavolta ho capito lo scherzo.
- Sì ? Beh, "meglio tardi che mai".

- Senti, ma...
Se non sono indiscreta... - Mmm.

Che c'è tra te e la Tataranni ?

Niente. Perché me lo chiedi ?

Che non vi potete sopportare
si vede lontano un miglio.

Ti sbagli. Io e la dottoressa
lavoriamo molto bene insieme.

- Mmm.
- Eh.

Tutti ne parlano male.
Per me è la più normale lì dentro.

Infatti, anche per me, ma credo
che siamo gli unici a pensarlo.

- Vuol dire che abbiamo
qualcosa in comune. - Eh.

Noi siamo come...
il giorno e la notte.

Lei è sempre stata all'estero.

Io non mi sono mai mosso da qua.
E questo è il minimo. Noi siamo...

Eravamo come... due pianeti diversi.
Ecco, questo avrebbe detto Marta.

L'ho amata
dal primo momento che l'ho vista.

Vorrei sapere il motivo del litigio.

Un incontro di boxe in Tv.

Un vicino si è lamentato
che il volume era alto

e lei ha dato ragione a lui...
prima di uscire.

Però non aveva tutti i torti.

A quanto mi risulta, l'incontro
è finito alle tre di notte, no ?

Senta, le dice niente
il nome di Alfredo Santarsiero ?

Oppure Simone Campagna ?

Santarsiero è quella merda
che la minacciò per la siccità.

Invece Campagna è quello della diga.

Ma il direttore del centro dice che
Marta non si è occupata della diga.

Non se ne occupò ufficialmente

però... per conto suo sì,
se ne interessò.

Come mai se ne occupava ?

Era convinta
che qualcosa non andava.

Marta era così, era... Era fissata.

Io le dissi di lasciare perdere,
ma...

Che cosa non andava, secondo Marta ?

Questo me lo spiegò, ma devo dire
che non è che lo capii bene.

Se non l'ha capito, perché le disse
di lasciare perdere ?

Dottoressa, io lavoro con la gente
e so che la gente è cattiva.

Meglio farsi gli affari propri
che i fatti degli altri.

Secondo lei, le indagini
che Marta ha fatto alla diga

possono avere infastidito qualcuno,
magari Campagna ? - Come no ?

- Lei di che cosa si occupa ?
- Io ho un'impresa edile.

Ho una dozzina di cantieri.
Il lavoro non mi manca.

Sullo scippo della settimana scorsa
sa dirmi altro ?

Mi ha detto ciò che era successo,
che era stata aggredita.

- Che altro mi doveva dire ?
- Può andare, la terrò informata.

Arrivederci.

Prego, Guglielmo.

Tu mi farai venire un infarto.

Prima procurami il verbale
sullo scippo della Ventura.

- Te lo sto cercando. - Mi serviva
ieri. - Appena lo trovo, ti avverto.

Senti, Maria, tu lo sai

che ogni computer...
ha un indirizzo Ip

che lo rende identificabile ?

- Che vuoi dire ?
- Che anche il tuo ce l'ha.

E' facile dimostrare che
quel computer con quell'indirizzo

si è collegato varie volte a un sito
che si chiama gameonline.it

durante l'orario lavorativo
e forse anche ora.

- Che vuoi dire ?
- Che è un sito di poker on-line.

Va bene, ti accontento, tanto con te
non si può avere a che fare.

Sei capace di tirare fuori
qualunque cosa, vera o falsa.

Vallo a dimostrare, poi. Comunque,
c'è pure la legge sulla privacy.

Sì, ma quando i mariti si ritrovano
il conto in banca alleggerito

della legge sulla privacy
tendono a fregarsene.

- E i prefetti non sfuggono
alla regola, no ? - Eccolo.

Mmm. Era ancora
nei documenti da archiviare.

Con la buona volontà si ottiene
tutto. Te lo dicevano da bambina ?

Esistono degli ottimi programmi per
liberarsi da ogni tipo di dipendenza.

"Mi hanno aggredito",
come diceva il marito.

Diana, mi chiami la Bartolini,
per favore ?

- Squilla.
- Mmm.

- Bartolini ?
- Dica, dottoressa.

Ho letto il verbale dello scippo

e il linguaggio di Marta fa pensare
più a un'aggressione.

Fa scrivere: "Mi ha aggredito."

E non: "Mi sono sentita strappare
la borsa." Sarebbe più logico.

Secondo me, quella del 28 è stata
un'aggressione intimidatoria

e i 3000 euro sono il compenso
di Campagna a Santarsiero

per portarla a termine.
- Oppure l'anticipo per l'omicidio.

- Non ci allarghiamo, faccia domande
in questa direzione. - Sì.

- Con il maresciallo lo metteremo
alle strette. - Perché, è con lei ?

-Sì, è qua con me, si è offerto
di accompagnarmi. -Ah. -A più tardi.

Grazie.
[NOTIFICA DI SMS]

Diana, torno fra una mezz'oretta !

Presidente.

Di solito ci vediamo
in situazioni più istituzionali.

Sì, ma io avevo bisogno di parlarle
senza rischiare che ci ascoltassero.

Sicuramente
qua non ci sentirà nessuno.

Però se aveva qualcosa da dirmi,
avrebbe dovuto dirla in tribunale

qualche seduta fa,
ma come pensavo non ha detto nulla.

Dottoressa, vede...

da qualche tempo
mi succedono cose strane.

Cose che... a volte...

mi fanno dubitare
della mia sanità mentale.

Non sono la persona giusta
per raccogliere le sue confidenze.

Io vedo Donata !

Prima succedeva raramente...

però adesso sempre più spesso.

Ascolti...

Donata è morta.

Io credo che lei non stia bene.

- Valuti l'ipotesi di dimettersi.
- Non posso ! Non posso.

Perché ha voluto vedermi ?

Io non posso dirle
tutto quello che so.

Comporterebbe
la mia autoincriminazione.

Però io penso
che lei non meriti di...

Scusi. Scusi.

Quelli... da cui è dipesa
la mia elezione...

Quelli non si fermeranno
davanti a nulla !

Faranno di tutto per bloccarla !

- Che cosa mi vuole dire ?
- Che quelli sanno tutto.

Sanno di lei, della sua famiglia...

Tutto.

Signor Campagna, per caso
voi conoscete Alfredo Santarsiero ?

- Se lo conosco ?
- Mmm. - Un poco. Perché ?

Io direi che lo conosce bene.
Gli ha fatto un bel bonifico.

- Come mai ? - Ah, sì.
- Mmm. - I 3000 euro.

-Volete sapere la verità ?
-Che dite, facciamo un indovinello ?

-Un debito di gioco. Con Santarsiero
è meglio pagare. -Ah. -Tutto qui.

-Voi ancora non mi avete detto...
-Marta Ventura l'ha mai incontrata ?

- Calma, io non c'entro
con la sua morte. - Ma la conoscete.

E' venuta una volta per parlare
di un problema con il direttore.

- Poi non l'ho più vista.
- Da quanto frequenta Santarsiero ?

Con lui gioco a carte,
non ho detto che lo frequento.

- Dov'era due notti fa ?
- Ma che ne so ?

Anzi, lo so.

Ero di turno e facevo una briscola
in cucina con degli amici.

Chiedete, se non ci credete,
a Vito e Alfonso.

Sì, adesso glielo chiediamo.

Anche se lei non conosce
Santarsiero, sa dove si nasconde ?

Non si nasconde, è andato
a trovare la sorella in Argentina.

Perciò mi ha chiesto i 3000 euro.

[BUSSANO ALLA PORTA]
Avanti !

Ho accompagnato la Bartolini.
Non dovevo ?

- Abbiamo informazioni interessanti.
- Sì, poi mi dici.

Senti questa prima.

(registrazione) "Faranno
di tutto per bloccarla."

"Che cosa mi vuole dire ?"

"Quelli sanno tutto."

"Sanno di lei,
della sua famiglia..."

"Quelli sanno tutto."

Qua bisogna intervenire subito.
Come volete fare ?

Possiamo fare poco. La registrazione
non ha nessun valore.

Se lo dico a Vitali, mi mette
sotto scorta e finisco di vivere

per uno che ha le paranoie
e vede i fantasmi.

Non sottovalutate la situazione.

Da domani vi vengo
a prendere sempre io, va bene ?

- Mi fate stare più tranquillo.
- A che serve ?

Il problema è mio marito,
mia figlia. Poi il locale...

Avverto i colleghi di passare
ogni tanto a dare uno sguardo.

Per vostra figlia,
se mi dite gli spostamenti...

Capirai, quella si muove
come un super latitante.

Allora, che dicevi della diga ?

Campagna dice che il bonifico
a Santarsiero era un debito di gioco

ma abbiamo scoperto che la Ventura,
nei giorni precedenti al decesso

aveva parlato con il direttore
della diga, un certo... Lauria.

- Allora sentiamolo.
- Sì.

Grazie per il tuo aiuto.

Mi raccomando,
per quella cosa... Discrezione.

Non vi preoccupate.
Non vi lascio sola.

[BUSSANO ALLA PORTA]

Salve, sono l'architetto Bruno.
Questa è per lei.

Mi hanno detto di consegnargliela.
Eccola.

E... a chi chiedo
ulteriori istruzioni ?

Questo non deve chiederlo a me.
Arrivederci.

Quindi giovedì suonate a Molfetta ?

Vabbè. Grazie lo stesso.

E anche i Vesuvium mi hanno mollato.

[SCATTO DELLA SERRATURA]
Amo' !

Pietro.

Oggi pomeriggio è venuto al locale
quel maresciallo con il nome strano.

LASAGNA, LAVAGNA...

- Lamacchia.
- "Lamacchia", brava.

Mi ha attaccato un pippone

e guardava e faceva e diceva...

- Me l'hai mandato tu
per controllarmi ? - Io ? Figurati !

Se ti volessi controllare, prenderei
un investigatore privato, no ?

Tu, invece ? A che punto stai ?

- Hai trovato la band ?
- No, ma la troverò. - Mmm.

Dimenticavo
che voi nel mondo dello spettacolo

fate le cose all'ultimo momento.

- Come si chiamerà il locale ?
- Non è facile.

Ci abbiamo messo un mese
per trovarti il nome.

Ci ho messo un mese io a dissuaderti
dal chiamarla come tua madre.

Filomena, Melina...
Sono nomi importanti.

Allora, io ho pensato... Sentite.

O "Al locale"...

o "Locale".

E' una scelta difficile, Pietro.
Non prendiamo decisioni affrettate.

Che mangi ?
Andiamo al compleanno di mamma !

- Io ho appuntamento con quello
del riscaldamento. - Ora ?

- Ora poteva venire.
- L'hai fatto apposta.

Solo tu puoi mancare alle ricorrenze
importanti per lavoro ?

- Nonna capirà, è il lavoro di papà.
- E' un hobby, non esageriamo.

Tu vieni
o hai un appuntamento importante ?

Sei sempre la solita.

Solo le tue cose sono importanti.

"Al Locale" o "Locale",
questo è il dilemma.

Valentina, ti spezzo le gambe.
Aiutami !

"Al Locale o Locale...
questo è il dilemma."

Non è vero
che non voglio venire al matrimonio.

Mi sto occupando del caso

e non voglio lasciare sola
la dottoressa.

Ah, ora ha bisogno di te.

Può fare benissimo con quella nuova.
Tu dici che è in gamba.

Quella è del nord, non sa
come funzionano certe cose qua.

Appunto, è del nord. Non sono
più veloci a imparare lassù ?

- Comunque,
il vestito te l'ho comprato. - Ah.

- Me l'hai comprato ?
- Mmm.

E se poi non mi va bene ?

Lo facciamo sistemare.

Solo alla morte non c'è rimedio.

Che cos'è tutta questa roba
da mangiare ?

- E' Pasqua ? - Ma come, nonna !
E' il tuo compleanno.

Sì, il compleanno...

A una certa età,
altro che compleanno.

Il Padre Eterno si è dimenticato
di me, perciò sto ancora qua.

- Mamma, vedi chi c'è ?
Te lo ricordi Vinicio ? - No.

Abitava giù a Sassi. Niente.

L'ho incontrato al mercato
e l'ho invitato.

Ora abita qui vicino con la figlia.
Ricordi Marietta, la moglie ?

- Ah, Marietta, sì !
- E' morta.

Ah, mi dispiace.

- Come si è fatto vecchio !
- Che ci vuoi fare ? Il tempo passa.

- Prego, si accomodi.
- Grazie.

La notte non riesco
a chiudere occhio.

- Che c'è ? - I dolori alle ossa.
- Ah... - Eh.

Dobbiamo ringraziare Cristo
che stiamo ancora qua.

- Ti fanno male le ossa ? - Eh.
- Vieni, devo farti vedere una cosa.

Vieni.

- Permesso. - Scusa,
che cosa gli deve fare vedere ?

Non so, forse fotografie.
Hanno la stessa età, stessi ricordi.

Con questa
il mio badante fa un decotto

che fa risuscitare i morti.
- Ah !

Sì, ti farai una dormita
che ti sognerai pure tua moglie.

No, Brunella, lascia stare,
non me la voglio sognare.

Va bene, allora sogna chi vuoi.
Sophia Loren, Gina Lollobrigida...

Però se ne sogno qualcuno ti dà
i numeri al lotto

non ti scordare di noi.

- Chi si scorda ?
Ci mancherebbe altro. - Eh.

[VIBRAZIONE DI CELLULARE]

- Pronto, Bartolini ?
- Mi hanno appena chiamata dai Ris.

Hanno craccato
il portatile della Ventura.

- Bene, convocami Gelsomina Lorusso.
Sto arrivando. A dopo. - Perfetto.

Guarda questo come ha dormito.

Avvocato, buongiorno.

Buongiorno, Romaniello.

L'architetto Bruno dovrebbe
avervi portato un biglietto.

Sì, me l'ha portato.
Che ci devo fare ?

E' di Scaglione.

Io sono sicuro che troverete il modo
per farne buon uso

però presto,
già dalla prossima udienza.

Quella, avvocato...

è la chiave per farmi uscire.

Vorrei tanto offrirvi
un po' di questa delizia, però...

non ho posate.

Accetterei volentieri

ma... non credo di avere anticorpi
sufficientemente forti.

Se cambiate idea,
sapete dove trovarmi.

Do per scontato
che la lettera sia autentica.

Buongiorno, dottoressa.
Grazie di essere venuta.

Se posso dare una mano...

Intanto io le volevo chiedere

se Marta le avesse detto qualcosa
dello scippo subìto.

Mah, niente di particolare.

E' successo vicino casa.
E' stata buttata a terra.

Poi la persona è scappata perché
c'era qualcuno. Non ha rubato nulla.

Ho capito.
Dal computer è emerso qualcosa ?

Due foto della diga dall'alto

con dei cerchietti su due punti
che rivelano uno spostamento.

- Potrebbe interpretarle lei ?
- Ci provo. - Grazie.

Sono rilievi satellitari
fatti a distanza di un mese.

Marta ha segnato
con dei cerchietti due punti.

Come posso spiegare ?

- Posso ?
- Prego.

Se questa è la pendice

questi sono i due punti
riconoscibili nel rilievo.

Diciamo che questo è l'albero
e questo è il masso.

Passa un mese.

Marta chiede
un nuovo rilievo satellitare.

Vede che i punti non collimano più.
Vedete ?

Quindi deduce
che il terreno non è stabile

e che sta scivolando verso l'acqua.
- Esatto.

Marta temeva proprio questo.

A conferma, ecco questo foglio qui.

E' predisposto per riportare
i dati di un rilievo topografico

della stessa pendice.
- Cioè ?

Marta ha effettuato un rilievo
di conferma con strumenti a terra.

I dati sono incompleti, però
se ne ricava che è tornata alla diga

altre due volte a poca distanza,
una il 20 e l'altra il 28.

Il 28 è il giorno
in cui è stata aggredita.

Giusto. Senta,
ma di quant'è questo spostamento ?

Di sei centimetri.

Dite che da lassù, a una distanza
di migliaia di chilometri

si può vedere uno spostamento di sei
centimetri ? - Anche di millimetri.

- Sei centimetri mi sembrano tanti
in un mese. - Sì.

Abbiamo trovato anche un file
nominato "Montegerardo"

in cui dentro ha preso
solo due appunti.

"Custode" freccina "campagna"
e poi "che cosa nascondono ?"

Sì, confermo,
la dottoressa Ventura è venuta qua

e mi ha detto
che cosa pensava di avere trovato.

Ma non è possibile, perché l'ultima
certificazione è di sei mesi fa

e non ha riscontrato spostamenti.

Evidentemente la dottoressa voleva
solo alzare un inutile polverone.

Non voleva alzare un inutile
polverone. E' stata uccisa.

Lei mi vuole incolpare di questo ?
Non crede di esagerare un po' ?

Ha la coda di paglia ?

Questo è un decreto per sequestrare
tutta la documentazione.

Fate quello che dovete,
ma non ho fatto ammazzare nessuno.

Dottoressa,
io non ho capito una cosa.

La Ventura avvisa il direttore
dello slittamento del terreno

ma perché lui non se ne fa carico ?

Forse non vuole perdere la faccia
o ha qualcosa da nascondere

di talmente grave
che lo porta a fare uccidere Marta.

Non è che lui voleva aspettare
che la situazione si aggravasse ?

Bravo, Calogiuri.
Insomma, la solita storia.

Lui sa che c'è il problema.

Quando arriva Marta Ventura,
nega e dice che è tutto a posto

così il problema cresce e dopo anni
diranno che è emerso all'improvviso.

Chiederanno la somma urgenza,
bypassando la gara

e assegnando l'appalto
a una ditta amica in odore di mafia.

- Una truffa.
- Sì.

Una truffa al soggetto più inerme
di questo Paese, lo Stato.

- Potrebbe essere un movente.
- Sì.

Magari Lauria si è messo d'accordo
con la ditta

e se non mantiene la promessa
quelli si incazzano.

Il problema è che non abbiamo
uno straccio di prova.

Marta...

ti inviamo tutto il nostro amore
e la nostra riconoscenza.

Fai buon viaggio.

Ti auguriamo di trovare
un luogo di pace

nonostante la violenza
della tua fine su questa Terra.

[CANTA IL MANTRA OM]

Uno pensa che queste cose succedono
sempre agli altri, poi c'è...

Marta mi ha aiutata
a credere di più in me stessa.

- Adesso non c'è più. - Ti ricordi
che diceva riguardo le energie ?

- Quella di Einstein ?
- Eh.

Che nulla si crea, nulla
si distrugge e tutto si trasforma.

Esatto.

Non dobbiamo permettere
che l'energia si disperda.

Marta... non deve essere passata
invano in questo mondo.

Ti accompagno a casa ? Magari
ti faccio qualcosa da mangiare ?

- Non posso, c'è Cleo. - Ah.
- Le devo preparare la cena. - Mmm.

E' un periodo un po' complicato.

- Le cose con il mio ex
non sono proprio chiare. - Scusa.

Io pensavo che fosse finita.

- No, no, è finita. - Ah. - Però...
siamo stati insieme quasi 20 anni.

Allora...

- Però mi ha fatto piacere.
- Anche a me ha fatto piacere.

Comunque, la meditazione... permette

il distacco dalle passioni.

- La prossima volta qua ti voglio
vedere raggiante, fresca. Eh ? - Sì.

"Distacco dalle passioni"...
Ma come cazzo mi viene ?

- Stavolta perché era comodo, ma
che non diventi un'abitudine. - No.

Dottoressa !

Dato che sono solo paranoie
di uno che vede i fantasmi

parlatene con vostro marito.

Al posto suo, io preferirei saperlo.

Il nostro lavoro è fatto così.

-Noi ce lo siamo scelto,
ma chi ci sta vicino no. -Appunto...

Sì, ma non tutti hanno la tempra
per sopportare lo stress.

Non voglio farli vivere nel terrore.
Mi prendo la mia responsabilità.

Poi il pericolo è remoto.

- Va bene... Ci vediamo domani.
- A domani.

Pietro.

Fatti dare una mano.

Grazie.

Queste sono fresche fresche
di stampa, del locale.

Le locandine.

- Domani grande apertura.
- Eh.

- Tu ci sarai, vero ?
- Certo che ci sarò. - Eh ?

Ci sarò, a meno che un imprevisto
all'ultimo minuto...

Che "imprevisto" ?
Con te c'è sempre un imprevisto.

Anche in viaggio di nozze
ce n'è stato uno.

Ma che tiri fuori ?
Andrò tutto bene, te lo prometto.

- Prometti o giuri ?
- Prometto, giuro... Vengo, ci sarò.

E' diverso se prometti o giuri.
[IMMA SBUFFA]

[BUSSANO ALLA PORTA]
Avanti !

- Buongiorno.
- Buongiorno.

- Avete letto ? - No, che cosa ?
- Intervista a Lauria.

"Forze oscure vogliono lasciare
la Basilicata senza acqua."

Scusate, c'è aria viziata.
Ossigeniamoci un poco.

"C'è chi sparge
inutili preoccupazioni"

"su una diga in ottimo stato."

"Qualcuno vuole assetare
la regione ?"

Si difende
per evidenziare la sua buona fede.

- O ha già ricevuto una parte
della tangente. - Probabile.

- Delle certificazioni si sa
qualcosa ? - Ci stanno lavorando.

Ci sono delle novità su Campagna,
il custode della diga.

I frammenti di fanale trovati
accanto al cancello del centro

appartengono a una Duster
e Campagna possiede una Duster.

- Ah. Convochiamolo, dài.
- Ottimo. - Sì.

- Scusate, vi posso parlare
un attimo in privato ? - Certo.

Io vado.

Siccome stasera c'è l'inaugurazione
del locale di vostro marito

se non avete niente in contrario,
volevo passare per un saluto.

Un po' di musica piace anche a me.

- E poi non si sa mai...
- Come no. Grazie, Calogiuri.

- Eh. Vabbè, vado.
- Sì.

Verrai con la Matarazzo ?

Sì, infatti glielo volevo dire.
Vengo con Jessica.

Ah, bene, bene !
Così unisci l'utile al dilettevole.

- Vabbè... vado.
- Sì.

"Floreale", eh ?

Mamma mia !

Presidente, chiedo di poter esibire
un nuovo documento.

Un manoscritto olografo di Antonio
Scaglione di assoluta rilevanza

inerente a fatti che si riferiscono
all'imputazione del mio assistito.

Ne darei lettura, presidente,
se mi autorizza.

Vorrei sapere da dove spunta.
Io mi oppongo all'acquisizione.

-Ne contesto l'autenticità. -Capiamo
di che cosa si tratta, dottoressa.

- Avvocato, proceda con la lettura.
- Grazie, presidente.

"Romaniello, sei un uomo da niente."

"Sai che se dici di no salta tutto
e io me ne vado a gambe all'aria."

"Se non entri in questa impresa"

"io, quant'è vero Iddio,
te la faccio pagare."

"Sei sfuggito alla Tataranni,
ma non sfuggirai a me."

"E' una promessa e tu sai
che io sono un uomo di parola."

Io non vedo alcuna pertinenza con
i molteplici capi di imputazione.

Ah, il Pm non la vede ? Il documento
ribalta il teorema accusatorio.

Dimostra che Romaniello si rifiutò

di partecipare
agli affari dei Mazzocca

con cui non ha mai avuto a che fare.

Basta un pizzino
per ribaltare il processo

come se fosse una frittata,
presidente ? No, mi scusi.

Cancelliera, scriva.

Il presidente, al fine di verificare
l'autenticità del documento

dispone perizia grafologica

atta a stabilire l'ascrivibilità
ad Antonio Scaglione

del documento
prodotto in data odierna

raffrontandolo al memoriale
già agli atti.

Presidente, chi ci dice che il falso
non sia il memoriale di Scaglione

realizzato ad arte per imbastire
questo assurdo processo ?

No, questa eccezione è
del tutto infondata e tardiva.

Qui di tardivo c'è solo l'orario.

Di tutto ciò si occuperà il perito
grafologico che nominerò oggi.

Ci aggiorniamo alla prossima udienza

che visto lo stato di detenzione
dell'imputato

viene fissata a tre giorni da oggi.

Ti sistemo io, Miss Toga Bagnata.

Non farti vedere che hai pianto,
c'è la Tataranni.

E' un gineceo o un posto di lavoro ?

- Che succede ?
- Niente.

Matarazzo, trovami uno scritto
autografo di Scaglione

tra i documenti che gli abbiamo
sequestrato per il processo.

Lo faccio
sulla versione digitalizzata

o sull'originale presso l'archivio ?
- Presso l'archivio.

- Vado subito. - Matarazzo,
mi raccomando, conto su di te.

Senza un originale per un raffronto,
posso buttare il processo.

Sì.

Campagna, lei ci ha preso in giro.
E' stato assunto alla diga

nonostante la sua fedina penale
poco immacolata

perché è molto amico di Lauria.

Non faccia così con la faccia,
è vero.

Così come non è vero che la Ventura
l'ha vista una sola volta.

- E' vero, ho visto la Ventura
pure un'altra volta. - Ah.

Era sulla sponda ovest della diga

quella della frana
di cui parlano i giornali.

Là il direttore non ci vuole
nessuno.

Mi stavo muovendo,
ma è arrivato un tizio in macchina.

Hanno parlato, sono saliti in auto
e se ne sono andati.

Parliamo del 28,
il giorno dello scippo, giusto ?

Sì, ma dello scippo non ne so nulla.

Lei l'ha soltanto vista da lontano
e basta ?

Con il binocolo, dalla finestra
dell'ufficio. Giuro, è la verità.

Sembrava che i due si conoscessero.
Anzi, lei gli stava chiedendo scusa.

- Com'era quest'uomo ?
- Li ho visti da lontano e per poco.

Mi sembra che lui fosse alto
e avesse pure i capelli corti

però non lo so,
perché li ho visti da lontano.

- Lei ha una Duster ?
- Sì, quello che ne rimane.

- Uno stronzo...
- Campagna ! - Chiedo scusa.

Uno sprovveduto mi è venuto addosso
e mi ha distrutto l'auto.

- Sono due mesi che devo ripararla.
- Controlleremo. - Sì.

- Lei ha una pistola ?
- Quale pistola ? Non ho pistole !

Gliel'avrà data Lauria
per eliminare la Ventura.

Vi sembra giusto che uno subisca
tante umiliazioni per una truffa ?

-Avete capito che è Lauria che
sta organizzando la truffa ? -Lo so.

-Lei non ci avrebbe ricavato nulla ?
-Io ? Chi mi calcola ?

Campa'...

Campagna !

(Tv) Stasera per lo spazio
"La parola ai giovani"

è con noi Gabriele Vitali, 19 anni

nuovo paladino dei liceali
ambientalisti materani.

Tu non sei di Matera ? No, sono
di Napoli, vivo qui da pochi mesi.

-Assembramento non autorizzato.
-Shh. - Il padre è procuratore capo.

Avevamo concordato che mio padre
non sarebbe stato nominato.

-Io sono qui per le mie battaglie.
-Le sue battaglie ? -Dicci che fate.

- Come si partecipa alle attività ?
- L'associazione è Ma-Terra.

- Un gioco di parole
tra Matera e terra. - Ah.

Chi mi vuole incontrare, venga
nell'aula magna del liceo "Pascoli"

il giovedì dopo le 18. - Ci sono io
a prendere le iscrizioni il giovedì.

Tu non sei andato in Tv.

- Riguarda l'ambiente. - Sì, avete
organizzato una manifestazione.

Sono intervenute le Forze
dell'Ordine per il trambusto.

E' tardi, vado al locale,
Pietro ha bisogno di me.

- Ciao. - L'importante è far valere
le proprie idee. Ora pubblicità.

[SQUILLI DI CELLULARE]

Procuratore, mi dica.

Siamo qui perché te l'ha chiesto
la Tataranni ?

No, che c'entra la Tataranni ?
Per fare un giro, una cosa nuova.

- Il jazz non lo conosco, diciamo...
- Io conosco bene il jazz.

- Ho una resistenza massima
di dieci minuti. - Sì, dieci minuti.

- Ciao, Vale. Ciao, Bea.
- Ciao. - Che c'è ?

Tu dimentichi
chi si è fatto arrestare con te.

- Mio padre dice che ho fatto bene.
- Perché ?

Zazza voleva coinvolgere tua madre,
lo avrei aiutato.

Hai deciso per un motivo
che tuo padre ti ha spiegato dopo.

Benvenuti !
Io mi volevo complimentare con te.

- Tu sei il figlio del
procuratore Vitali ? - Sì, piacere.

Io sono la nonna
di questa ragazza scostumata.

Ti ho visto in Tv. Vuoi diventare
famoso come quella Greta TUNNEL ?

- Greta Thunberg.
- Eh, io che ho detto ?

- Bea !
- Signora De Ruggeri.

- Che eleganza ! - Grazie.
- Ciao, nonna.

- Ciao. - Ciao. - Che cappotto !
L'hai preso da Anna Cecere ?

Ecco l'homepage di Lucania News.

Hanno chiamato tutti, il sindaco,
il presidente della Provincia.

Il Presidente della Repubblica
ha trovato occupato.

Tutti mi hanno chiesto "volete
togliere l'acqua alla Basilicata ?"

Credo che Lauria abbia sottovalutato
lo slittamento

per far aggravare la situazione.
- Per lucrare sui finanziamenti.

Il ragionamento fila.
La diga si chiude o no ?

Non sono io che posso deciderlo.
Sicuramente va fatta un'ispezione.

Non serve un tecnico per capire
che la situazione è grave.

A Lauria mandiamo
un avviso di garanzia.

Non ho prove a sufficienza.

Le prove per incriminare Lauria per
il delitto di Ventura le abbiamo ?

- Mi dà una buona notizia ?
- No, ma seguo una pista.

- Mi sembra promettente. - Quale
pista ? - Una pista che mi porta...

Al Sasso Caveoso.
Un'iniziativa di mio marito.

Che cosa c'entra suo marito ?

I mariti c'entrano sempre.
La terrò informata.

[MUSICA JAZZ]

Oh... Attenzione, prego.

- Calogiuri.
- Dottoressa.

Vitali mi ha lasciato andare ora.
Buonasera.

- Il locale di suo marito è carino.
- Grazie.

Ah, ho continuato a ragionare
su ciò che ha detto Campagna.

- Approfondisci l'alibi di Genna.
- Del marito ? - Sì.

Ho una mia idea, domani te ne parlo.

- Grazie ancora.
- Buonanotte. - Buonanotte.

- E poi non eri qui per lavoro.
- E' capitato. - Ti conosco.

Mi stava dicendo un'informazione,
aspetta.

Bravissima !

Bravi !

Grazie.

Grazie, buonasera.

Questa è una serata un po' speciale
per me.

Quindi volevo fare
un po' di ringraziamenti.

Ai miei genitori,
stasera mi sono sentito

come quando dicevo la poesia
di Natale come tensione.

A mia figlia, Valentina,
la luce dei miei occhi.

Impara che cos'è un ringraziamento.

Poi a Giovanni Paolillo,
il mio collaboratore, grande !

Grande.

"Last, but not least",
a Imma, mia moglie.

L'idea del locale mi è venuta
mentre facevamo un viaggio a Parigi.

Purtroppo
stasera non è potuta venire.

- Mamma sta lì, papà.
- C'è pure mamma ? - Là.

C'è anche lei. Allora,
che cosa vuoi più dalla vita ?

Vabbè, per chiudere in bellezza

io ho l'onore di presentarvi
una straordinaria artista

che è venuta a omaggiarmi.

Signore e signori, Chiara Civello !

Uh !

- Ce l'hai fatta.
- No, tu ce l'hai fatta.

# Ehi, ehi.

# Ehi.

# Perdiamoci

# come le ore che...

# mentre svaniscono

# si fanno piccole.

# Sciogliamoci

# senza capire se...

# è ancora un nodo

# questa inquietudine.

# Le strade si confondono.

# Le foglie si rincorrono

# e in una carezza

# il sole non tramonta mai.

# Fermiamoci

# come le nuvole

# quando si guardano

# prima di piovere.

# Lasciamoci

# senza piangere.

# C'è sempre un fuoco

# sotto la polvere. #

[NOTIFICA DAL CELLULARE]

(video) Brava !

# Le strade si rincorrono.

# Le foglie si confondono

# e in una carezza

# il sole non tramonta mai. #

Partiamo dall'uomo che ha portato
via la Ventura dalla diga il 28

il giorno dello scippo.

La descrizione ricorda Genna,
il marito.

Ho parlato con il vicino di Genna.

Il signor Albarella ha sentito la
telecronaca della boxe fino alle tre

ma materialmente lo ha visto
una volta e dice verso l'una.

Gli ha urlato di abbassare il volume
sporgendosi dalla finestra.

Mi ha confermato che Marta e Genna
quella notte litigarono.

Non era una novità,
li aveva sentiti spesso litigare.

Genna, la notte dell'omicidio,
dopo l'uscita di Marta

avrebbe potuto raggiungerla
al Centro di Geodesia alle due. - Sì.

Albarella ha detto
che Genna guida spesso una Duster

che non risultava
perché è della sorella.

- Ti è sembrato affidabile
Albarella ? - Direi di sì.

Stiamo ipotizzando che la Ventura
sia stata uccisa dal marito ?

Diana, entra, dài.

Pensate che Marta si sia messa
con un uomo violento ?

Non ce l'hanno scritto in fronte.
All'inizio si mostrano gentili.

Non ci posso credere.

Non possiamo archiviare una pista
solo perché ci addolora.

Voglio sentire parenti
e fidanzati precedenti.

- Calogiuri, convocalo,
vediamo che ci dice Genna. - Sì.

Vale !

Ciao, mi passi Ilona ?
Sono Samuel, sono appena arrivato.

A Napoli abbiamo vinto grandi
battaglie partendo da piccole cose.

Problemi del quartiere,
azioni locali, mirate.

Non ci interessano gli slogan,
noi non siamo un partito.

Passiamo ai fatti. Dobbiamo
contarci. Chi siamo ? Quanti siamo ?

Siamo solo noi.
Per contarci, dovevi chiamare tutti.

Ha sempre la risposta pronta
l'amore mio.

Ogni rivoluzione parte
da un piccolo gruppo, da una élite.

Siamo il direttivo,
decidiamo che fare e lo proponiamo.

- Mmm ?
- Io ho un'idea

ma parte del direttivo è impegnato
in altre forme di protesta.

-Scusa, dicci l'idea. -Mia madre ha
un'udienza del processo Romaniello

che è accusato di danno ambientale.
Protestiamo davanti al tribunale.

E' una grande idea.
[SQUILLI DI CELLULARE]

Scusate un attimo.

Pronto ? Sì, dimmi, papà.

Okay, okay, a dopo.

Mio padre mi chiama ogni mezz'ora
per controllarmi.

Scusa, ero rimasta lì a reggere
il moccolo a quei due.

- Ci fidiamo a lasciarli da soli ?
- Ma sì.

- Però tu non mi guardare così.
- Come ti sto guardando ?

Come una ragazza a cui è impossibile
non dare un bacio.

Bisogna sentire prima
che cosa ne pensa il direttivo.

Tu che hai da guardare ?
Che vuoi ?

- Tu che ci fai qui ?
- Scusate, non volevo disturbarvi.

- Si può sapere chi è ? Lo conosci ?
- Meglio se me ne vado. - Ecco.

Bravo, dài, vai, vai, vai.
Oh, vai, ti ho detto.

Sai che c'è ?

- Che fai ? Sei impazzito ?
- Oddio !

-Lo ha colpito alla testa.
-Bisogna portarlo a casa. -Gabriele.

-E' tutto a posto. -No, per niente.
Ce la fai ad alzarti ? - Dài.

Che fai ? Tu sei fuori di testa.
Come ti è venuto ?

Samuel, sparisci per mesi e prendi
a pugni un amico perché parlavamo ?

- Tu devi farti curare.
- Io sono venuto qua per te.

Sono venuto qua per te.

Buonasera, cercavo Gabriele.

Il supereroe è in salotto
che si lamenta.

- Ha scambiato una bottiglia
per una buccia di banana. - Ciao.

Ciao. Vale era lì.

Non ha visto quando inciampavo
e cadevo a terra come un fesso.

- Meno male. - Esatto,
non ho visto la bottiglia, appunto.

- Come va ?
- Ha preso una bella botta.

- Spero che gli sistemi ippocampo
e cervelletto. - E' tutto a posto.

- Anzi, prendi il ghiaccio,
non serve più. - Piano, per piacere.

Quando sei caduto, c'era un ragazzo
che mi ha salutata. Ti ricordi ?

- No, non l'ho notato.
- Gabriele è sempre distratto.

Papà, non hai mai steso i panni,
proprio ora lo devi fare ?

Esiste un momento preciso
per stendere i panni ? Do fastidio ?

- No, papà, per niente.
- Grazie.

Per fortuna è un amico, figuriamoci
se non lo era. Lo conosci bene ?

-Non lo so se lo conosco ancora.
-Poteva presentarsi meglio. -Vabbè.

- Ti lascio tranquillo. - Una cosa.
La prossima volta che ci vediamo

verifica che non ci siano
altri amici che mi devi presentare.

Non ti devo presentare nessun altro.
Buona serata.

- Ti accompagno.
- Non si incomodi, vado da sola.

E' uguale alla mamma, ha la stessa
camminata. E' un vicolo cieco.

Eccomi, signor Genna.

Lei possiede una Duster ?

- No.
- "No" ?

A noi risulta di sì, però.

- E' intestata a sua sorella,
la usa lei. - Sì, è di mia sorella.

Siccome lei la usa poco e la mia
consuma molto, ogni tanto la uso io.

- Quand'è stata l'ultima volta
che l'ha presa ? - Non mi ricordo.

Signor Genna, scusi, si può sapere
che cosa fa con la mano in tasca ?

Ah, è un tic che ho. Quello
di arrotolare i foglietti di carta.

Lo faccio da sempre, scusate.

Dottoressa, ho trovato i documenti
che mi ha chiesto.

- Glieli lascio qua.
- Grazie.

Un tic nervoso ?

Possiede una pistola ?

Io non ce la faccio a pensare che
Guglielmo fosse manesco con Marta.

Non lo conosco, ma non mi andava
di stare lì a sentire Imma

che gli chiedeva
se menava alla moglie.

No ? Tu che pensi ?

Io...

Io un po' ho sospettato
che fosse stato lui.

- A ucciderla ?
- No.

No, no, no, però che mettesse
le mani addosso a Marta.

Perché non l'hai detto a Imma ?
Vuoi proteggere Guglielmo ?

- No, perché dovrei proteggerlo ?
- E' una cosa importante.

Non lo so,
non lo so perché non l'ho detto.

Forse non volevo tradire Marta
e mettere in piazza le sue cose.

- Devi dire tutto al Pm, Gelsomina.
- Non voglio parlare di queste cose.

Non voglio parlarne con te
né con la dottoressa.

- Scusami.
- No, lasciami.

Ehi.
[PIANTO]

Che succede ?

Tu non ne vuoi parlare

perché vivi la stessa cosa
successa alla nostra amica ?

- Alla buon'ora.
- Scusami, ho fatto tardi.

Che ha detto Guglielmo ?
Ha confessato ?

Ha detto che litigavano
e che il vicino ce l'ha con lui.

Ha detto di avere una pistola.
L'abbiamo mandata ai Ris.

Senza bossolo
sarà difficile stabilire

che quella è l'arma
che ha sparato a Marta. Che hai ?

Io ho scoperto una cosa
che mi ha sconvolto.

Gelsomina mi ha fatto capire
che il fidanzato è violento con lei.

In che razza di mondo viviamo ?

Guglielmo che forse mena a Marta,
Stefano che mena a Gelsomina.

Io non ci posso credere.

Parla chiaro. Te l'ha detto ?
Io ho l'obbligo dell'azione penale.

Me l'ha fatto capire.

Il fidanzato lavora come guardia
giurata al Centro di Geodesia.

- Avevo intuito che stavano insieme.
- Non so che fare.

- Non voglio tradire un'amica, ma...
- Buongiorno, dottoressa Tataranni.

- Diana, scusa, forse dovresti...
- No, può rimanere.

Faccio una premessa. Non penso che
Guglielmo c'entri con l'omicidio.

E' verbalizzato.

Guglielmo spesso era violento
con Marta.

Scoprii che cercava un appartamento
da sola e iniziammo a confidarci.

Ero la prima con cui ne parlava,
forse perché aveva intuito

che anch'io con il mio compagno
ero nella stessa situazione.

Lo sono, a dire la verità.

Mi sembrava di rivivere il mio
dramma attraverso il suo racconto.

Mi ha raccontato diversi episodi.

Lui che le urlava contro
a ogni minima cosa

che era geloso in un modo malato
e le diceva delle cose feroci.

Spesso la colpiva, la picchiava

con sberle, calci
e strette forti ai polsi.

Una volta mi disse che voleva andare
in Abruzzo a trovare sua madre

e lui cominciò a colpirla
ripetutamente con una sedia

ma non si fermava più.

Tutte questa cose sarà chiamata
a ripeterle in aula, lo sa ?

- Lo farò.
- Senta, ma è possibile

che il tentato scippo nascondesse
la violenza del marito ?

E' possibile.

Ora lascerai Stefano ?

Dottore, mi cercava ?

- Dottore ?
- Sto qua.

- "Qua" dove ? - Qua.
- Che sta facendo ?

L'elettricista.
La lampadina non funziona.

Ieri funzionava e oggi no.
C'è il "monaciello" in Procura.

Ho il rapporto dei tecnici
della Protezione Civile.

- Che cosa è emerso ?
- Aveva ragione la Ventura.

La diga di Montegerardo ha bisogno
di manutenzione

che verrà effettuata presto
per non interrompere il servizio.

- Lauria ? - Basterebbe il modo
in cui ha trattato la Ventura

per allontanarlo dall'incarico.

Nei prossimi giorni le farò avere
le pezze d'appoggio necessarie.

- Lo incriminiamo anche per truffa.
- Ci togliamo il pensiero. Vado ?

No, si segga. Ho letto il dossier
del delitto Ventura

e non capisco perché non ha
effettuato il fermo del marito.

E' il classico esempio
di femminicidio

con il contesto di violenza
che si porta dietro. - Così sembra.

Per contrastare le troppe voci

che non riconoscono il femminicidio
come fenomeno sociale

noi dobbiamo agire con fermezza.
Prosegua senza indugi.

La Procura di Matera
deve costituirsi a fulgido esempio.

- Io non procederei.
- C'è il contesto di sopraffazione

la disponibilità dell'arma,
il movente. Che altro vuole ?

Non voglio trovarmi con un processo
basato solo su indizi.

- Voglio una confessione.
- Quanta scrupolosità !

E' un classico esempio di coppia
male assortita che va a schifìo.

A proposito,
notizie dei nostri figli ?

- Dalle mie indagini non risultano
sviluppi. - Non si frequentano ?

- Mi risulta un'amicizia.
- Allora stiamo in campana.

Qua ci ritroviamo con due figli,
un nipote e due baby-sitter.

E' un colpo che dobbiamo
far rimanere in canna.

- Tocchiamo ferro.
- Sì. Devono essere sorvegliati.

- Sì, sorvegliati molto speciali.
- Ah... Lo vede ?

Vede che ogni tanto miracolosamente
io e lei ci ritroviamo

e il nostro rapporto funziona ?

- Funziona la lampadina,
miracolo nel miracolo. - Evviva.

- Facciamo un brindisi ?
- No, grazie.

Dottoressa, niente autografi,
questa è l'unica cosa interessante.

La licenza media che Scaglione prese
a 60 anni. Sfido che scriveva poco.

Ho chiamato la scuola, ma i moduli
di iscrizione sono digitali.

Aspetta, Matarazzo.
Questo è veramente un miracolo.

Le scuole sono tenute a conservare
molto più dei moduli di iscrizione.

Domani mi devi fare un favore.

Chiama la scuola, ma presto,
perché l'udienza inizia alle 11.

Certo, Don Antonio.

Le chiederò che cosa gli ha dato,
perché io non lo so proprio.

Va bene, grazie, arrivederci.

- Valentina. - Ciao, mamma.
- La figlia di Vicinio...

- Ricordi il vecchietto che era
al compleanno della nonna ? - Sì.

Dice che la nonna gli ha dato
una tisana. Non so che è successo

ma lui ha iniziato a ridere,
poi ha parlato a vanvera.

Si è addormentato su una fioriera.
[SQUILLI DI CELLULARE]

Dicono forse una reazione allergica.

- Che vuoi ?
- Come mai già a casa ?

Va bene, ci vediamo alle 15.

Sempre peggio.

Giovanni, ancora qua stai ?
Vai a casa.

- Buonanotte.
- Buonanotte.

Oh, buonanotte, grazie.

Mitici !
Che combini con quella chitarra !

Buonanotte, grazie.

Mannaggia, mannaggia.

"L'atmosfera calda e sincera."

"Uno spazio che mancava a Matera."

"Viva il locale,
peccato che non abbia un nome."

Come "non ha un nome" ?

Vabbè, lasciamo stare.

[RUMORE DI COCCI INFRANTI]

Chi è ?

Oh !

Chi c'è qua fuori ?

[MIAGOLI'O]

Rilevo che, nonostante gli elementi
di somiglianza tra le due grafie

i documenti oggetto della perizia
sono stati redatti da mani diverse.

- Quindi alla luce della perizia
grafologica... - Alla dottoressa !

Dobbiamo desumere la possibilità

che la lettera scritta da Scaglione
alla Tataranni prima di suicidarsi

su cui si basa il castello
accusatorio, sia un falso.

- Il vostro documento è un falso.
- Questo va dimostrato.

- Siamo qui per questo.
Posso avvicinarmi ? - Prego.

Presidente, legga questo documento
solo ora reperito

e chiedo produzione agli atti.
- Facciamola breve.

- Lo legga lei.
- Va bene.

"Tema."

"Un ricordo che non si cancellerà
mai dalla mia memoria."

"Antonio Scaglione. Svolgimento."

-Dottoressa, ci legge un tema
delle elementari ? -No, terza media.

E' l'esame che sostenne Scaglione
due anni fa in una scuola serale.

- Mi oppongo ! - Vorrei che fosse
sottoposto a perizia grafologica.

E' importante.
Ho la dichiarazione della preside

che attesta che si tratta
di documento olografo di Scaglione.

Può essere dirimente
rispetto alla perizia grafologica.

- Vada per la perizia.
- Bene. - Siamo alla farsa.

Il Codice di Procedura Penale
non è un'opinione.

Operiamo per accelerare la procedura
a vantaggio del suo assistito.

Voglio ribadire che questo documento
è scritto a mano da Scaglione

e certificato come tale.
Dottore, che ci dice a riguardo ?

- Avrei bisogno di più tempo.
- Sì, ma una prima impressione ?

Ci sono delle corrispondenze.

La "A", per esempio. La risalita
della "F", molto particolare.

Trovo delle forti rassomiglianze
con il memoriale.

[BRUSI'O]

Presidente,
ma di che cosa stiamo parlando ?

- No, signore, si calmi.
- La risalita della "F".

Lei non può intervenire,
faccia silenzio.

Voi lo sapete che state giocando
con la vita di un uomo ?

-Ordine ! -Voi lo sapete, dottore' ?
-Portatelo via, per favore !

Come io so che questo processo
è già stato scritto.

Vi voglio assicurare

che se non riesco a proclamare
la mia innocenza dentro quest'aula

dovrò farlo fuori, no, dottore' ?
- Ordine !

- Ordine ! - E' arrivato
alle minacce, presidente !

- Bene, bene.
- Ordine !

Per quello che è successo
l'altra sera, non ci sono parole.

Scusa, ho totalmente perso la testa.

- Non sto passando un bel periodo.
- Quindi ? - Sai che cosa ?

In Piemonte, oltre alla scuola,
mi facevano fare l'aiuto cuoco.

A volte non andavo a dormire con
la scusa che mi avrebbero assunto

ma chi ci crede a un avanzo
di riformatorio ? No.

Resistevo, perché sapevo
che sarei tornato da te

per chiederti scusa

se non sono riuscito a mantenere
un amore a distanza.

Anche se l'altra sera ho fatto il
cretino, ora che sono davanti a te

mi sento ripagato di tutto.

Com'è andata ? Ce l'hai fatta
a lasciare Stefano ? Brava.

- Ciao, Gelsomina.
- Ciao.

Vi ho fatto convocare insieme

per appianare le discordanze
tra le vostre testimonianze

riguardo la natura del rapporto
che c'era tra Genna e la Ventura.

Io sono il marito, una collega
non può conoscerla meglio di me.

Forse mi sono espressa male io,
mi scuso.

Nessuno vuole dare un giudizio
sulla vostra relazione.

Siamo qui per confrontarci
su fatti e circostanze precisi.

Io partirei dall'episodio del 28

denunciato da Marta
come tentativo di scippo.

Dottoressa, può dirmi in che termini
gliene parlò la Ventura ?

Marta me ne parlò il giorno dopo,
il 29.

Era sconvolta,
aveva il braccio fasciato.

Le chiesi che cos'era successo.
Lei non mi parlò di nessuno scippo.

No, non è vero, no.

Il 28 Marta mi chiamò per dirmi
che era stata scippata vicino casa.

- Darà la sua versione dopo,
avrà tutto il tempo. - Va bene.

Marta mi disse che litigaste perché
le dicesti che era una bugiarda

e che avevi fatto il più grande
errore della tua vita a sposarla.

Lei ti disse che non voleva litigare
ma tu sfondasti la porta a calci.

Marta era terrorizzata.

Si difese con una lampada
che tu mandasti in frantumi.

Poi la prendesti per i polsi,
gridando che il più forte eri tu

che potevi ucciderla quando volevi,
che era roba tua.

Ti sei fermato, ma il polso era
tumefatto e le faceva male.

Non sapevi che cosa fare
e sei uscito di casa.

Sei tornato piangendo.

Ti sei buttato in ginocchio,
hai detto che eri pentito

ma il polso era sempre più gonfio,
bisognava andare al Pronto Soccorso.

In macchina lei ti disse
che ti avrebbe denunciato.

E tu: "Ti prego, non rovinarmi,
farò tutto ciò che vuoi, cambierò".

Di ritorno, non diceste una parola
e tu hai dormito sul divano.

Da quel giorno
hai dormito sempre lì.

Io non l'ho uccisa.

Mi manca come l'aria.
Come avrei potuto ucciderla ?

[NOTIFICA DAL CELLULARE]
Dottoressa.

-Scusate,
c'è una novità importante. -Scusate.

Coincidono perfettamente.

E' emerso un dato importante,
interrompo il confronto.

Signor Genna, è iscritto
nel registro degli indagati.

E' in stato di fermo,
deve nominare un avvocato.

- Perché ?
- Qualcuno l'ha riconosciuta il 28

mentre andava a riprendersi
sua moglie alla diga.

Abbiamo trovato dei frammenti
di un fanalino di una Duster

nel punto in cui la rete
di recinzione è stata divelta

e lei usa la Duster di sua sorella,
giusto ?

Ha pure il fanalino rotto ?

In più,
abbiamo trovato del DNA sul tetto

lo abbiamo confrontato con il suo
e coincide. - Ma quale tetto ?

Chi c'è mai stato
su quel maledetto tetto ?

Abbiamo trovato uno di quei rotolini
che fa lei con gli scontrini.

Lo abbiamo confrontato con uno
che ha perso qua.

- Su entrambi c'è il suo Dna.
- Non è possibile.

- Non è possibile,
controllate meglio. - Piano.

- Dottoressa...
- Piano.

- Accompagnalo di là.
- Controllate meglio, per favore.

Controllate meglio, per favore.
Dottoressa...

Dottoressa, che succede adesso ?

Niente di speciale,
gli notificherò il fermo.

Chiederò al Gip la detenzione
cautelativa domiciliare

in quanto soggetto violento. - Sono
felice di averle dato un contributo.

Gelsomina, ci diamo del tu ?

D'accordo, Imma.

- Posso andare ?
- Sì.

Mi raccomando,
stai lontana dagli uomini violenti.

-E' la lezione che ci ha dato Marta.
-Mi manca ogni giorno di più.

- Ciao, Gelsomina.

- Calogiuri.

Seguila.

Perché la fai seguire ?

La prima volta disse
che non sapeva niente dello scippo.

Ora sembrava un'attrice
shakespeariana. Non mi convince.

[DIALOGO NON UDIBILE]

- Gelsomina mente, stanno insieme.
- Non ci credo.

Ha finto di condividere
il destino di Marta

per convincerci
che Genna fosse l'assassino.

- Genna era un marito violento.
- Non l'ha uccisa lui.

Se fosse stata Gelsomina, dovremmo
capire perché ha ucciso una collega.

Ha una pistola ?
Come l'avrebbe rimediata ?

Il negozio dove sono entrati
è della zia di Gelsomina.

- La gioielleria Tansillo ?
- Sì.

Dovevo comprare una catenina a Cleo.

Lei mi disse di andare lì e di dire
che ero sua amica per lo sconto.

Spesso i gioiellieri sono armati.

Imma.

Non deve essere stato difficile.

Dorina, lasciaci soli.

Prendere la pistola
dalla gioielleria di tua zia

e rimetterla a posto
dopo aver sparato a Marta, vero ?

Spesso si dice
che il delitto non paga

ma in questo caso ha pagato
benissimo, vero, Gelsomina ?

O non è vero che il direttore
ti ha assegnato il ruolo di Marta

in quanto seconda al concorso ?

Ti è stato facile prendere
uno di quei rotolini

con cui Guglielmo sfoga
il suo nervosismo.

Mettendolo sul tetto, hai potuto
accusare lui dell'omicidio di Marta.

Gelsomina...

Perché l'hai fatto ? Me lo spieghi ?
Invidia ? Odio ? Che cos'era ?

O voglia di prendere
tutto quello che aveva Marta ?

Io non sono invidiosa.

Questo posto era mio.

Lo puntavo da cinque anni,
me lo meritavo.

Poi Marta, per caso, si innamora
di un becero lucano.

Da Darmstadt decide che il mio posto
meno prestigioso le piace.

Marta era un nome importante
nel nostro campo.

Il posto le è stato assegnato
non appena ha presentato domanda.

Allora decisi di fare come Marta.

Se non potevo essere geniale
come lei

potevo almeno copiarne
la determinazione.

Decisi che sarei diventata sua amica

e avrei aspettato l'occasione,
la mia occasione.

Il destino me la offrì.

La Duster era parcheggiata
davanti a casa sua come sempre.

Notai che aveva un fanalino rotto.

Mi venne l'idea
per perfezionare il piano.

Presi i pezzi di fanalino, li misi
davanti al recinto del centro.

Poi entrai.

Feci quello che dovevo.

Marta fumava sempre sul tetto.
Mi bastò aspettarla.

Feci cadere un rotolino di carta.

Hai ucciso una persona,
ti rendi conto ?

Io volevo solo una vita normale.

Quella che per i nostri genitori era
la normalità.

Una famiglia stabile, un lavoro.

Ora è un terno al Lotto, solo i geni
se la possono permettere.

Come Marta.

Geniale e realizzata.

O come lei.

Scommetto che lei ha
una bellissima vita normale.

Se la tenga stretta,
se l'è meritata.

Prego.

- Ha confessato.
- Come volevasi dimostrare.

- Di nuovo devo farle i complimenti.
- Non si prenda questo onere.

Si fa per dire. Non si faccia
rivedere prima di domattina.

Le dà fastidio la mia presenza ?

Le dicevo
di prendere un giorno di riposo.

Se non se lo vuole prendere,
non lo prenda. Che posso fare ?

Diana, che c'è ?

Pure Gelsomina.

Dài, fatti bella.
Stasera ti porto fuori.

Imma, meno male che ci sei tu.

Scusa, Diana, scusa.

- Intanto, ho incriminato Genna
per violenza privata. - Ah, bene.

Fare ciò che stiamo per fare
mi mette di ottimo umore.

Compilare gli avvisi di garanzia
per la banda della diga.

- Non pensassero che ci siamo
dimenticati di loro. Dài. - Scusate.

- Allora... - Sì.
- Per primo, Eugenio Lauria.

- Falso ideologico e corruzione.
- "Falso ideo..."

"Corruzione".

- Poi ?
- Simone Campagna.

"Simone..."

"Campagna".

- Tutto bene, dottoressa ?
- Il profumo. - "Il profumo" ?

- Che c'entra ?
- Per questo piangeva.

- Chi piangeva ?
- Tu le metti le corna.

-"Le corna" ? A chi ? -A Matarazzo,
l'ho vista io che piangeva.

Io pensavo che eri il ragazzo
dai buoni sentimenti

e non il solito marpione che perde
la testa quando vede una del Nord.

Il "Nord" ?
No, ora stiamo esagerando.

Primo, non sono fatti vostri.

- Secondo, la mia vita privata
non vi riguarda. - Mi riguarda !

Ha attinenza
con la vita professionale.

Non puoi andare a letto
con tutta la Procura !

Se vi riferite al profumo
della Bartolini

ce l'ho addosso perché avevo il
torcicollo e mi ha dato la sciarpa.

Il vostro naso sarà pure infallibile
ma la vostra memoria perde colpi.

[MUSICA JAZZ]

[DIALOGHI NON UDIBILI]

[SQUILLI DI TELEFONO]

Chi è ?

Arrivo subito.

- Dove devi andare ?

- Era la polizia.

La polizia ?

Sono sicuro che avevo spento tutto.

Mi dispiace, dottoressa.

Dicono i colleghi che sono passati
anche stanotte, ma non è bastato.

Lombardi aveva ragione.

Quelli di Romaniello sanno tutto
e non si fanno scrupoli.

- Deve uscire. - Lasciami stare.
- Non è sicuro. - Lasciami stare !

- Lasciami stare !
- Non è sicuro, fuori.

- Lasciami !
- Per cortesia, fuori.

["PERDIAMOCI"
DI ANDREA FARRI E CHIARA CIVELLO]

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