All language subtitles for Nero.A.Meta.3x01.Segreti.E.Bugie.Prima.Parte.iTALiAN.WEBRip.XviD-Pir8.it

Non so perché ti assecondo
in questa follia.

- Perché sei il mio migliore amico.
- E il tuo capo.

- Hai tagliato la barba ? - Sì.
Come sto ? - Bene, ti invecchiava.

Però mi sento nudo,
ho freddo in faccia.

- Può succedere. - Dici ? - Per
questo ho fatto ricrescere la barba.

Metti il lampeggiante, voglio
accendere la sirena della staffa.

Non ci credo neanch'io
che è l'ultima volta che lo faccio.

Io ti prenderei a schiaffi,
altro che sirena della staffa !

- Ancora ?

- Andiamo, dài ! Metti la cintura.

- Dove trovi un altro autista
come me ? - Ci sarebbe Cantabella.

Questo lo lasci a me.

Non lo faccio per dimenticare Olga.

Ho bisogno di tempo per pensare
a tutto quello che è successo.

- Come vai a casa ? - A piedi,
tanto c'è il treno a mezzogiorno.

A questa pensi tu, no ?
Poi passo a prenderla.

Sì, faccio finta di crederti.

Ora ho veramente chiuso. Mi dispiace
per l'ufficio che hai messo su.

Ti avevo detto di dimetterti
prima del trasloco. Mannaggia a te !

- Dài, ti accompagno a casa.
- No, è meglio salutarci qua.

Senti, però posso dirti una cosa
prima di andare via ?

- Riguarda Clara. - Tanto se dico di
no, me la dici lo stesso, quindi...

Non prendertela con Alba.

Vuole stare con lei per recuperare
il tempo che non hanno avuto.

Però quel tempo
è stata proprio Clara a negarglielo.

- Mi mancherà tutta questa saggezza.
- Te ne spedisco un po'.

- Fatti sentire.

- Mi raccomando, eh ?

Controlla se c'è tutto.

- Bello ? Che hai lì ?
- Niente.

- Dove hai preso quello ?

- No, questo...

Fermo !

Signore ?

Tutto bene ?

La riporto nel pomeriggio
in Commissariato.

Entro le 19. Stasera
ceno dai genitori di Monica.

Io ceno con mia madre per la
prima volta. Ancora non ci credo !

- Sì. Grazie.
- Di niente.

Ciao.

- Siamo sempre in ritardo.
- Ho studiato fino alle 4 di notte.

Se facessi valere i tuoi diritti,
studieresti di giorno. Che succede ?

- Traslochiamo un'altra volta ?
- Hanno trovato un cadavere. Malik ?

-Non lo so, siamo arrivati adesso.
-Che novità ! Vieni tu con me ? -Sì.

Cinzia, la vittima è Luca Dumi.
Scopri qualcosa su di lui.

-Muzo ha mandato una foto e i dati.
-Le sue cose ? -Sono in una scatola.

- Si è dimesso dalla polizia.
- Dimesso ? - Così, all'improvviso ?

Ci pensava da tempo,
gli avevo detto di parlarne con voi

ma sapete com'è fatto. -Potevi dirci
qualcosa. -Ti prego, non è giornata.

-Allora perché manda lui le foto del
morto ? -Ha trovato lui il cadavere.

- Oh... Ti sei fatto la barba ?
- Com'è ? - Meglio, ti invecchiava.

Senti, Marco, pensavo una cosa.

Se vinci il concorso, ti trasferisci.
Sono preoccupato per Cinzia.

- No, sei preoccupato per te perché
perdi il tuo schiavo. - Un po'.

- Non è tua mamma ? - Sì.
- Salve, signora. Come sta ?

- Salve. Bene.
- Sbrigati, ti aspetto su. - Ciao.

- Che è successo ? Problemi ?
- No, ma ero nei paraggi.

- Chiami Cinzia ? Devo parlarvi.
- No, siamo al lavoro.

- Perché sei agitata ? - Oggi
prendo io Emma come al solito

ma da domani dovete organizzarvi.
- Stai male ? - No, sto benissimo.

-Vedo tuo padre, siamo felici e
vogliamo fare un viaggio. -Scherzi ?

All'ultimo minuto è un problema,
ma se te l'avessi detto prima

mi avresti dato della pazza.
- Invece è normale per te ! - Certo.

Ti sei fatto pure il colore per
quello ! Come ti è venuto in mente ?

Con il cavolo rinnovo
l'incarico da dirigente !

Mi faccio trasferire a Fregene.

- Le hai dato la macchina. - Andava
a prendere la madre con la Vespa ?

- Poteva chiederla a me. - Pensava
che non ti avrebbe fatto piacere.

Sono stufo di aspettare Cantabella,
vieni. Guida, dopo ti dico dove.

- Hai tagliato la barba. - Sì.
- Ti... - "Ti invecchiava", lo so.

- Invece ti sta bene.
- Ah, pensa ! Infatti mi sta bene.

Sei "di coccio" ! Fai come ti pare.

(registrazione) "Cantabella,
non mi servi più." - Ecco, appunto.

Serve aiuto ?

Sono un volontario,
so come funziona.

Ehm... Sto aspettando mia madre.
Le hanno dato i domiciliari.

- Doveva uscire alle 9.
- Le uscite sono alle 8 e 30.

- Forse si è avviata a casa. - No, è
impossibile. Non saprebbe arrivarci.

Aspetta un attimo.

[VOCI NON UDIBILI]

Sono uscite tutte, mi dispiace.

- Quindi che devo fare ?
- Tutto, tranne parlare con loro.

Se non raggiunge il domicilio entro
due ore, per la Legge è un'evasa.

Dài un'occhiata nei dintorni,
forse sta facendo un giro.

Ti accompagnerei, ma sono
in ritardo. Io sono Federico.

Piacere, Alba.

- Grazie.

- Figurati. Ciao.

- Avete verificato
intorno alla panchina ? - Certo.

- La Di Castro ?

- Eccola.

Allora ?

Scusami.

Per caso hai visto questa donna ?

- E' stata qua ?
- Sì, più o meno un'ora fa.

- Ti somiglia.

- Sì, è... mia madre.

- Che ha fatto ?
- Ha preso un caffè, ha pagato e...

- Ha chiesto di usare il bagno,
poi non lo so. - Posso vedere ?

- Certo, è a sinistra. Mi sembra
strano che sia ancora lì. - Grazie.

Non ce l'ho con Alba, mi dispiace
che rinunci alla sua vita.

- Ha lasciato Enea per vivere
con quella. - "Quella" è sua madre

e ha lasciato Enea perché non era
innamorata. - Certo, tu lo sai bene.

Questa storia durerà vent'anni,
se non le danno uno sconto di pena.

Vent'anni.

- Puoi fare un identikit del ladro ?
- Sì, ma non serve.

Era a mani nude,
Benzi sta rilevando le impronte.

- Se è schedato, avremo più della
sua faccia. - Che altro ha preso ?

A quanto pare, la fede e l'orologio.

Manca il cellulare, forse l'ha
lasciato a casa. Avete indagato ?

Sì, Dumi Munizioni.
[SQUILLI DI CELLULARE]

Ha due fabbriche, studio in centro,
sposato con Vittoria Silani.

- Ha tanti soldi, niente figli.
- Dimmi. - Se sei con papà

non fargli capire che sono io.

Puoi raggiungermi a Rebibbia ?
Mia madre è sparita.

Arrivo.

- Mi serve l'auto, Alex ha combinato
un casino a scuola. - Certo.

- Grazie. - Hai capito
in che condizioni mi lasci ?

Lui vuole fare il padre, Cantabella
starebbe sempre in permesso

la Repola ha gli ormoni a duemila
e tu vai via. Bravo.

- Giovanna, che mi dici ? - E' morto
tra le 6 e le 8 di stamattina.

Il rigor mortis è appena cominciato.

Non vedo lesioni,
ma qui non lo spoglio

con tutta quella gente
con i telefonini !

- Il prossimo morto all'aperto
mettete una tenda o non vengo. - Sì.

Non è che magari ha avuto un infarto
per la rapina ?

Ho dimenticato la palla di vetro.

Eccola, è lei.

Attraversa la strada
ed entra nel bar.

Vado avanti veloce.

Niente,
da qui in poi non si vede più.

Questa sono io.

Di qua non è uscita.
Deve essere passata dal retro.

Perché ?

- Non capisco.

- Non lo so, Alba.

Dobbiamo avvertire il carcere

e anche tuo padre.

Non posso chiederglielo ora e non mi
darà mai venti giorni di permesso.

Dove trovo una babysitter in 24 ore
affidabile e che non ci "spenni" ?

Arrivo.

L'unico modo è che tu stia a casa.
La mattina studi, poi stai con Emma.

- Arriva... Vuole parlarti. Ciao.
- Cinzia, sono io.

Segna questo nome, "Remo Scaglia".
Ha precedenti per furto e spaccio.

Lui ha rapinato la vittima.
Invia la foto alle volanti

e manda Lisi al suo domicilio.

- Se lo trova, lo porta
in Commissariato. - Sì.

Posa quei biscotti !

Okay.

Ce l'hai fatta ad arrivare !
Fai un giro, controlla le telecamere

e se dai palazzi
hanno visto qualcosa. - Okay.

- Se dopo hai un attimo,
devo chiederti... - No, non ce l'ho.

Non posso darti permessi,
specialmente ora che Muzo va via.

[NOTIFICA DAL CELLULARE]

Devo rientrare.
Dammi le chiavi della macchina.

Aspetta il Pm, poi vai a parlare
con la moglie del morto.

Lì c'è Muzo, digli che deve venire
in Commissariato per la deposizione.

Meno male che non ti servivo più.
Faccio tutto io ?

Le telecamere,
parla con gli inquilini, con Muzo...

Volevi un salto di carriera ?
Inizia a saltare, blin, blin, blin !

Vai da Muzo, va'.

- Marcolino...
- Marcolino un cazzo !

-Ha colto l'occasione per andarsene.
-Non aveva motivi per farlo.

Un'accusa di omicidio
è un buonissimo motivo.

Poteva aspettare il processo a casa
tua, ma non è romantica come te.

Malik, non guardarmi così.
Vuoi che finga ?

Vuoi che le dica
che l'hanno portata via i marziani ?

- Prova almeno a dubitare. - L'ho
fatto per trent'anni con Clara.

- E' viva ? E' morta ? E' innocente ?
E' colpevole ? - Papà !

Le è successo qualcosa.
Non sarebbe mai scappata stamattina.

- Perché ? - Doveva vedere il
compagno e sua figlia. - Sei matta ?

- Tu lo sapevi ? - No. - Volevo che
si incontrassero fuori dal carcere.

E' un reato
e hai fatto una grande cazzata.

Fai venire qui il compagno
di tua madre. Io avverto il Pm.

- Deciderà lui che dobbiamo fare.
- Cosa ?

- Non puoi lavartene le mani.
- Sì, posso.

Bella idea !

Marco ?

-Ho fatto un giro, niente
telecamere. Testimoni ? -No, niente.

Sono tutti uffici,
prima delle 9 non c'è nessuno.

Mi spieghi
che modo di dimettersi è il tuo ?

- Te ne vai, ora sei qua...
- Mi faceva piacere darvi una mano.

Scappi senza dire niente
e ora ti fa piacere darci una mano ?

- So che sei offeso.

- Sono incazzato, è diverso.

Cinzia lo è molto più di me.
E' stato proprio brutto.

Marco, è che...

I saluti, gli addii...
Non sono capace.

Siamo anche nei casini con Emma.

Ci servirebbe un permesso
di venti giorni, ma sai com'è Carlo.

Va bene, vado a parlare
con la moglie di Dumi.

- Tu passa in Commissariato
per la deposizione. - Vengo con te.

- In due certe cose pesano meno.
- Ammazza !

- Lavori più oggi da dimesso che
in trent'anni di servizio. - Venti !

- E' sicura, signora ? - Luca non
aveva problemi di cuore, stava bene.

- Dopo un forte spavento... - No !
- Sarei dovuta andare a cercarlo

quando ho visto che non tornava.
Era un abitudinario.

Si svegliava presto la mattina,
faceva colazione e poi usciva

"per godersi Roma deserta", diceva.
Non tornava mai oltre le 8 e mezza.

- Ha provato a chiamarlo ?
- Sì, ma il cellulare era spento.

E' sicura che lo aveva con sé ?

Certo. Era il suo modo
per non lasciarmi sola, sa ?

Prima di uscire mi dava un bacio.

Poi prendeva il telefono e diceva:
"Chiama, se hai bisogno."

Ha fatto così anche stamattina.
E' l'ultima immagine che ho di lui.

- Mio padre. - Sono Carlo.
- Bruno. - Ciao, Alice.

Malik Soprani.

- Possiamo parlare da soli ?
- Certo.

Prego.

- Io non posso entrare ? - E'
una faccenda delicata. - Delicata ?

E' sparita mia madre.
Hai un'idea di che voglia dire ?

Non dica a nessuno che Alba
vi aveva organizzato un incontro.

- Passerebbe dei guai. - A chi vuoi
che lo dica ? - A chi indagherà.

Se l'hai aiutata a sparire,
ti conviene dirlo. E' meglio a me...

- Che dici ?
- E' la prima cosa che penseranno.

Hai tenuto in casa una latitante
per trent'anni, venti... Quanti ?

- Potevi dire che non lo sapevi...
- Invece lo sapevo.

Clara non mi ha mai nascosto niente

ma non ho tenuto
una latitante in casa.

Ho vissuto 18 anni con la donna che
amo, non è come l'hai conosciuta tu.

- Però ti ha fatto lo stesso
scherzo. - Clara non è evasa.

- Ha ragione Alba, l'hanno
portata via. - Ma chi e perché ?

Non lo so !

E' iniziato il processo,
forse temevano la sua testimonianza.

E' roba di trent'anni fa,
i suoi complici sono tutti morti

o sono in galera. - No. Amava troppo
le sue figlie per sparire così.

Anche su questo avrei
qualcosa da dire, ma te lo risparmio.

Pensi che non le sia costato
abbandonare Alba ?

- Ma per piacere...
- No, non è stato così.

Non c'è stato giorno
in cui non abbia pensato a lei.

Ancora di più
dopo la nascita di Alice.

Clara è speciale,
intelligente, generosa...

Ricercata, evasa, assassina...

Se è veramente la donna che dici,
poteva farsi viva molto prima.

Grazie.

- Mi sono rotta.
- Alice, dove vai ? - Da papà.

- Non puoi entrare. - Invece entro
o mi fai arrestare da lui ?

- Facciamo così... - Lasciami !
Se non venivi a Ginevra

mia madre non si sarebbe costituita
e non saremmo in questo casino.

- Dove vai ?
- A fare una telefonata. Posso ?

- E' una ragazzina, sta male
e si difende così. - No, ha ragione.

Dovevo lasciare tutto com'era.

Ho paura, Malik.
L'ho vista tre giorni fa.

Era felice di venire da me,
non fingeva.

Devi aiutarmi a capire
che cosa le è successo.

Ti ho mai detto di no ?

Oh, cazzo !

Il ladro a casa non c'è,
però due ore fa ha provato

a usare una carta della vittima,
un idiota. - Ma non l'abbiamo preso.

E' attenzionato dalla Narcotici,
magari i colleghi sanno dove va...

- Certo, chiamiamoli. - Posso ?

[BUSSANO ALLA PORTA]

- Oh, Mario ! - Ciao, Cinzia.
- Non sei costretto a salutarmi.

Non siamo neanche più colleghi.
Torno quando avete finito.

- Te la sei cercata. Hai fatto
la deposizione ? - Non ancora.

- Malik mi ha detto di Clara.
Com'è possibile ? - Ti stupisci ?

Alba ce l'ha con me perché non me ne
occupo io. Di che dovrei occuparmi ?

Clara è Clara e non cambia,
è scappata. La conosco troppo bene.

La conoscevi.
Che sai della sua vita dopo di te ?

Anche tu pensi
che mi comporto da stronzo ?

Beh ! Però puoi riscattarti
con una buona azione.

Gli ho fatto firmare
una richiesta di permesso in bianco.

Devi compilarla e portarla
all'ufficio del personale.

- Spero che questo basti
per farmi perdonare. - No.

Voglio una festa d'addio
con lacrime, abbracci e discorso.

Va bene.
Tanto hai tempo per organizzarla.

- Cioè ? - Dovevo dare qualcosa
in cambio a Carlo. Seguo il caso.

-Puoi farlo ? -Carlo ha dimenticato
di notificare le mie dimissioni.

-Forse l'ha fatto apposta.
-Buongiorno. -Ho un regalo per voi.

Non è stato un infarto. A Luca Dumi
hanno sparato un colpo da vicino.

Non c'è foro d'uscita, il proiettile
è penetrato al lato del torace

e ha bucato cuore e polmoni.
- Come ho fatto a non accorgermene ?

Non era possibile
perché il foro è piccolo.

Il sangue uscito è stato assorbito
dai vestiti.

La posizione eretta ha fatto
il resto.

Non posso darvi la certezza finché
non avrò estratto il proiettile

però sono sicura che è un'arma
di piccolo calibro tipo 22. -Grazie.

Ah... Carlo ?
Alba mi ha detto di Clara.

Secondo me sbagli
a lasciare tua figlia da sola.

- Te l'ho detto. - Anch'io.

- Ahò! Io vado alla Narcotici.

Oggi è meglio quella stronza
della Trevi che stare tra voi due.

-Che cos'è questa storia che te ne
vai ? -Malik, ti ci metti anche tu ?

[BUSSANO ALLA PORTA]

- Sì ? - C'è Guerrieri.

Ah ! Fallo entrare.

- Ehi !

- Ehi !

- Che ti serve ? - Remo Scaglia.
Voi gli state addosso. - Allora ?

- Stamattina ha sparato a un uomo
per rapinarlo. - Scaglia ?

- Non ha mai toccato una pistola !
- Non importa se non mi dài ragione.

- Aiutami a sapere dove si nasconde.
- Davvero ?

Davvero non ti importa che io ti dia
ragione ? Se qui ci fosse un uomo ?

Trevi, con me il discorso
"uomini e donne" non funziona.

Io sono uno che rispetta le donne.
Aiutami a trovarlo

e ti riempio l'ufficio
di rose rosse. - Molto originale.

Ti aiuto, ma cerco io Scaglia.

Non voglio poliziotti tra le palle
e non voglio rose.

Va bene. Fammi sapere.

Ti vedo teso. Dovresti
fare qualcosa, un po' di yoga.

Ci penserò.

- Ciao, commissaria !

- Ciao.

Non mi fa piacere
saperti da sola stasera.

Non sono da sola.
Ci sono Alice e Bruno.

Siamo andati in albergo a prendere
i bagagli e li ho portati da me.

Hai novità ? Sai per caso
se la Penitenziaria si è mossa ?

No, ma non preoccuparti.
Ti ho promesso che me ne occupo io.

Grazie.

- Vado. Vai a cena anche tu,
sennò fai tardi. - Ciao. - Ciao.

- Un'altra volta qui ?
- Mi ha riportato la macchina.

Prima che lo scopri da solo,
ospita Bruno e Alice a casa sua.

Che sorpresa, non me l'aspettavo.

- Stai staccando ?
- Sì, ceno dai genitori di Monica.

- E' una cazzata
come quella di stamattina ? - No

ma quello che faccio dopo il lavoro
sono fatti miei. - Sì.

Se prometti ad Alba che scoprirai
qualcosa, diventano affari miei.

Aiutarla non significa illuderla,
Carlo.

Se ti interessa, c'è il video della
telecamera del bar sul mio computer.

- Okay. Grazie.
- Buona serata.

Amore, non posso venire.
Scusami con i tuoi.

Ti chiamo appena posso. Bacia Alex.

Benzi ? Malik. Ho bisogno di te per
una cosa che Carlo non deve sapere.

Per farla serve il decreto del Pm,
ma non ce l'ho.

Bene.

Lisi, controlla questa targa.
EL671R5.

Grazie.

- Carlo, quella targa è falsa.
- Grazie.

Cantabella, domattina fatti dare
le immagini di questa telecamera.

Mi servono i filmati
tra le 8 e le 9 di questa mattina.

Ti mando la posizione, okay ? Ciao.

- Chi ha accesso a questo cortile ?
- Solo i fornitori con i furgoni.

- Oggi sono venuti dei fornitori ?
- No.

- Quella porta dall'esterno
non si apre ? - No, solo da dentro.

Bravo, Malik !

- Sei sospeso. - Scherzi ?
- Ti sembra che scherzo ?

-Se sei qui, anche tu vuoi indagare.
-Mi hai preso in giro due volte.

Prima con la storia di Alex
e poi con i genitori di Monica.

-Mi prendi per il culo ?
-Non puoi farlo. -Sì, sono il capo.

Scusa, capo. Non vorrei
interrompere, ma ci sono tracce.

Una sgommata, una frenata brusca,
non lo so...

- Procedo con le foto o andiamo a
mangiare una pizza ? - Fai una foto.

Come hai fatto a ottenere
il permesso del Pm senza di me ?

Come facevi tu prima di diventare
dirigente. Non l'ho chiesto.

Bravo.

[UNA PORTA SI CHIUDE]

- Ehi ! - Ehi !
- Che sorpresa !

- Non siete stati dai tuoi ?
- No, Alex ha fatto tante storie.

Senza di te non ne ha voluto sapere.
Tu ? Caso semplice o complicato ?

Non lo so, stiamo indagando.

- Hai finito ?

- Sì.

Vieni.

[RISATE]

[CAMPANELLO]

- Te l'ha detto Malik. - Mi ha
mandato questa foto ieri sera.

- E' stato carino. - Carino ! Volevo
dirtelo io. Sta sempre tra le palle.

- Vuoi il caffè ?
- Sì. Ho portato i cornetti.

Comunque non è detto che il questore
mi affidi le indagini.

Sai che cosa vuole il questore.
Basta che rimani ed è fatta.

Entra, Guerrieri.
Ma ti avverto, ti ascolto solo

se mi dici
che resti a dirigere il Monti.

Potrei, in cambio voglio un'indagine
in carico alla Penitenziaria.

- Di che si tratta ?
- E' scomparsa la mia ex moglie.

Di sicuro si è allontanata da sola,
ma c'è di mezzo mia figlia.

- Però oltre a restare
al tuo posto... - Mm ?

Prendi lui in squadra.

Era in servizio
al Borsellino, a Brescia.

E' esperto di informatica
ed è un ex campione di rugby.

- Mi piace il rugby. - Devi farti
piacere anche lui, è già a Roma.

Quando prende servizio ?

- Domani ?
- E domani sia.

- Ehi ! - Ti ho portato il video
che hai chiesto ieri sera.

- Tu sei in permesso, te l'ho firmato
ieri. - No, l'hai firmato a Marco.

No, era in bianco e io l'ho firmato
perché così tu potevi stare con Emma

visto che sei la madre.
- Fingo di non avere sentito.

Forse ha ragione Marco quando dice
che sei un padre padrone troglodita.

- Grazie anche da parte di Marco.
- Che dice Marco ?

- Che sei un uomo meraviglioso,
un padre ideale ! - Guarda tu !

Dài, Scaglia. Scendi.

- Forza. - Piano, dottore' !
- Sì, ma tu cammina, deficiente.

Chiediamo a Benzi se riesce a farci
vedere la faccia del guidatore.

Mettigli fretta, presto
andrà in aspettativa per un anno.

- Insegnerà a Wennington.
- Ammazza !

E' una diaspora ?
Quello lascia la polizia.

Se Cantabella vince il concorso,
chissà dove lo mandano. Rimango solo.

- Io non voglio andare via.
- Mai una bella notizia !

- Ehi ! - Trevi ! - Ti ho portato
Scaglia e la refurtiva.

Dice che c'è tutto, tranne carte di
credito e soldi. E' geolocalizzato.

Quindi sappiamo che è stato ai
giardini dalle 8 alle 8 e un quarto.

- Manca la fede.
- Porta quel video a Benzi.

-Vieni. -Un cretino ha parcheggiato
uno scassone davanti alla volante.

- Chiamo il carro attrezzi ?
- Agente ?

Se non parte,
la spinga pure dove vuole.

Il commissario Trevi, Narcotici.

- Non ho preso la fede, non l'aveva.
- Questo è il tuo problema minore.

Per voi ! Per me è una questione
di principio. Lei lo sa.

-Se dico che parlo, parlo. -Scaglia,
il collega ti accusa di omicidio.

- L'hai capito ? - Le prove
dove sono ? - Va bene, ricominciamo.

-A che ora sei arrivato ? -Alle 8 e
non c'era nessuno, a parte il morto.

Non sapevo che era morto, ho dato
un'occhiata e mi sono seduto vicino.

Gli ho detto di darmi
quello che aveva o lo ammazzavo.

- Che devi dire quando fai
una rapina ? - Poi che hai fatto ?

Il vecchio non si è mosso. L'ho
toccato, ho capito e ho preso tutto.

-La pistola dove l'hai messa ? -Non
so neanche come è fatta una pistola.

- Quella giacca l'avevi anche ieri ?
- Ho solo questa.

Volevo comprarne un'altra,
ma al negozio non si sono fidati.

- Vedi un po' ! - Toglila.
- Perché ? - I vestiti parlano.

Se hai sparato, la polvere da sparo
è ancora sui vestiti.

[NOTIFICA DAL CELLULARE]

("Dumi è morto un'ora dopo colazione,
quindi tra le 7 e le 7 e 30.")

- Quindi ? - Rimettila.
- Stiamo giocando, commissa' ?

Rimetti la giacca.

Che c'è ? Che succede ?

All'ingresso non mi hanno
fatto entrare e ti ho chiamata.

- Non puoi entrare, sei minorenne.
Tuo padre sa che sei qui ? - Sì.

Mi dài la Vespa ?
Faccio un giro e te la riporto.

- So guidarla. - Non conosci
la città e non la presto volentieri.

Era di mamma, quindi è anche mia.

- Va bene. Prendo il casco
e le chiavi, ma mi raccomando. - Sì.

Luca Dumi aveva un'amante.
E' Paola Gerasi, ha 40 anni

e un figlio di 19 anni.
Qui c'è un romanzo rosa a puntate.

E' la scheda anagrafica della donna
e i messaggi scambiati con Dumi.

- Stando a questi messaggi lui voleva
troncare e lei non voleva. - Esatto.

Se consideri che abbiamo trovato del
Dna femminile sul piumino di Dumi...

Lo considererei volentieri,
se qualcuno me ne avesse parlato.

- Scaglia non ha mentito sulla
fede. - Magari l'ha presa l'amante

e l'ha buttata via. - Vale la pena
convocarla e prelevare il suo Dna.

Convocatela. Io mi faccio dare
i tabulati del suo telefono.

- Sto cercando il dirigente.
- Sono io.

- Sovrintendente scelto Bragadin,
piacere. - Ah ! Carlo Guerrieri.

- Non dovevi venire domattina ?
- Lo so, ma se arrivo in anticipo

mi levo il pensiero. - Sostituisce
Muzo. - Sono io. Piacere.

-Piacere. -Prendi quella scrivania,
l'agente è in permesso.

-I colleghi ti aggiorneranno
su quello di cui ci occupiamo. -Bene.

- Benvenuto. - Grazie. - A dopo.
- Sovrintendente Cinzia Repola.

- Piacere. - Ispettore
superiore Soprani. - Piacere.

Qui trovi un po' di materiale,
lavoriamo su due casi.

- Avete il caffè ?
- C'è un distributore in corridoio.

- Dicevo... - L'Archivio c'è ?
- Sì, è al piano di sotto. - Bene.

- Intanto vado a dare un'occhiata.
Posso ? - Certo. - Grazie.

Ma chi è 'sto matto ?

Sì, lo sapevo. E' una storia
cominciata due anni fa.

- Gliel'ha detto suo marito ?
- No, l'ho scoperto da sola.

E non ho fatto niente.

Alla mia età combattere con
una donna più giovane, non è facile.

Dai messaggi trovati

sembra che suo marito
voleva interrompere la relazione.

Non lo sapevo, ma comunque
non importa perché Paola...

- Paola non c'entra con la morte di
Luca. - Come fa a esserne sicura ?

La conosco, è stata mia assistente
per quindici anni.

Credo
che si sia innamorata subito di Luca

ma la loro storia è iniziata
dopo che lei ha lasciato il lavoro.

Standomi accanto, sicuramente
non avrebbe saputo tacere.

Paola è una di quelle persone
che non riescono a mentire.

Ho capito che è impossibile
conoscere le persone fino in fondo.

Sì, ma oltre che un poliziotto
lei è anche un uomo.

C'è qualcuno nella sua vita per
cui metterebbe la mano sul fuoco.

Mia figlia. Chi ha ucciso suo marito
conosceva le sue abitudini.

Allora l'elenco dei sospettati
potrebbe essere infinito.

Luca faceva quel percorso da anni,
sempre lo stesso.

Ieri mattina le è sembrato strano,
diverso dal solito

oppure sa se c'era qualcuno che lo
odiasse tanto da volerlo morto ? -No.

Luca era amato da tutti,
dallo staff, dai dipendenti.

Tutti lo amavano. Ieri mattina
era lo stesso di sempre.

- Grazie.
- Arrivederci.

- Ciao.
- Salve.

- Chi è ? - Il figlio dell'amante
di Dumi, lei non si trova.

L'ha sentita stamattina alle 10.
Era sconvolta, voleva stare da sola.

Poi non l'ha più sentita né vista.

- L'ha portato lui ?
- Sì, è per il Dna della madre.

- Ha portato anche una foto recente.
> Eccola, è questa qui.

La Gerasi ha lasciato il cellulare
a casa e non ha mai dormito fuori.

Vittoria Dumi dice che lei
non gli avrebbe mai fatto del male.

Anche il figlio, ma i tracciati
del telefono dicono altro.

- Che vuol dire ? - Quella mattina
è uscita di casa alle 6 e 20.

Alle 6 e 45 il cellulare viene
agganciato dalla cella dei giardini

dove resta fino alle 7 e 40.
- Loro stavano insieme da due anni.

Erano amanti,
Dumi non è mai andato a casa di lei

e non potevano andare a casa di lui.

- Se uno vuole vedere l'amante,
che fa ? - Va in albergo.

Se è ricco, compra un appartamento.
Avete una lente d'ingrandimento ?

Sì.

Grazie.

- Niente commenti.
- Sì, però... - Però che ?

Forse il questore mi ha dato una
fregatura, ma posso dirlo solo io.

Voglio un'indagine patrimoniale
su Dumi e la sua amante.

Sollecitate Benzi per il referto dei
proiettili. Se ve lo dà, avvertitemi.

Non voglio battute su Bragadin.

- Benzi ha chiamato ? - Sì.
- Ha identificato la pistola ? - No.

Con il proiettile è in alto mare, ma
ci sono novità sui rilievi al bar.

Gli pneumatici sono dell'auto
con cui hanno portato via Clara.

O con la quale è scappata.

Questa targa è stata falsificata
con dei magnetici. La E è una F.

Sotto questa R c'è un 3,
quindi la targa vera è FL67135.

La macchina è stata rubata due notti
fa a Ponte Milvio, c'è la denuncia.

Poi c'è il ladro.

Questi sono frame di una ripresa
della telecamera della Questura.

Bragadin, ottimo...

Forse ha i suoi motivi, no ?
Non so quali siano, però deve averli.

- Non ho capito niente della targa,
fatti dire i numeri. - Bragadin !

[SEGNALE DI LINEA OCCUPATA]

Marca ! Marca !

No !

Eugenio !

[SQUILLI DI CELLULARE]

- Puoi rispondere ?
- Sì.

Pronto ?

Pronto ? Ciao. Scusa, sono Alba.

- Cercavo mio padre,
pensavo che fosse con Malik. - No.

- Se vuoi parlare con Malik,
te lo passo. - No, non importa.

- Passa !
- A me ! A me !

Ehi ! Io stacco, vai a casa anche tu.

No, voglio scovare
il nido d'amore di Dumi.

Magari troviamo l'amante,
chiudiamo il caso e mi dimetto.

[SQUILLI DI CELLULARE]

- Alba, dimmi.
- Papà, non riesco a trovare Alice.

- Ha preso la Vespa e non è tornata.
- Ha il cellulare ? - E' spento.

- Sulla Vespa c'è il Gps.
- Stai tranquilla, la troviamo.

Grazie. Ciao.

- Oh ! Un casino.
- Vai pure.

Via Baronetto... 11.

- Ci vediamo domani ?
- Sì. - Bene.

- Ciao.
- Ciao, Malik. Ciao, Monica. - Ciao.

- Chi era al telefono ?
- Alba, ma non cercava te.

Cercava Carlo
o almeno così ha detto.

Perché se è tuo padre,
non abiti con lui ?

Sta facendo un'indagine pericolosa,
io devo stare al sicuro.

Andiamo.

- Andiamo ?
- Sì.

La Vespa è a casa

e anche Alice. Ho chiamato Bruno
con una scusa. - Perché fa così ?

- Che senso ha ? - Il senso
di una ragazzina che fa i dispetti.

Che bisogno c'era di giocare alla
famiglia allargata con quei due ?

Per favore, non ricominciamo.
Alice è mia sorella.

Allora trova un modo per farti volere
bene e mettiti l'anima in pace.

- Ti accompagno ? - Sì, grazie.
[NOTIFICA DAL CELLULARE]

E' lui.

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