All language subtitles for Criminally Insane

Starà meglio, adesso?

Il suo è un caso molto strano, Mrs Janowski:

gravi segni psicotici,

lunghi periodi di depressione,

scatti d'ira...

Francamente, è contro ogni buonsenso dimetterla.

Capisco.

Fisserò degli appuntamenti settimanali
per altri elettroshock.

Si accerti che li faccia.

Naturalmente.

Mrs James, prenoti 4 sessioni settimanali di elettroshock,
a partire da questo Giovedi, per Ethel Janowski.

Si, dottore.

C'è un'altra cosa.

Si?

Cerchi di persuaderla
a fare qualcosa per il suo peso.

C'è il rischio di affaticare troppo il cuore.

Il dottor Gerard ha detto che
ci darà una mano col collocamento.

Spiegherà che non puoi prendere a lavorare,
per il momento.

Tutto si sistemerà, vedrai.

Ho una sorpresa per te.

Vedrai quando arriviamo a casa.

Sai chi è stato la settimana scorsa?

Rosalie. Era conciata male.

Non poteva pagarsi una stanza,
così l'ho fatta restare.

Alla fine ho dovuto dirle di andarsene.
Portava uomini in casa, uno ogni notte.

Buon pomeriggio, Mrs Janowski.

Anche a lei.

Come sta Ethel?

Bene, è solo molto stanca.

Ha bisogno di riposo.

Spero le sia passata tutta quella rabbia.

Suppongo che tu abbia fame.

Prenderò del caffè.

Non si è mai troppo vecchi
per tenersi in linea.

Ti piace il copriletto?

L'ho preso Lunedi.

Non è un bel colore?

Ho pensato fosse adatto per il tuo ritorno.

Sai che hanno tentato di uccidermi?

Quel dannato ebreo di un dottore
ha dato ordine di tenermi a stecca.

Due misere uova e un toast a colazione.

Cercano di risparmiare sulla vita degli altri.

Il dottor Gerard vuole solo
che tu perda qualche chilo.

Perchè?

Per quale ragione?

Per il cuore, Ethel.

Il mio cuore sta bene, finché lo stomaco è pieno.

Notte, Nonna.

Ethel!

Che diavolo significa?

Niente più carne fresca, o latte,

finché non impari a gestire il tuo appetito.

Cosa?

Mangerai non più di tre volte al giorno.

Il cibo starà in questo armadietto

di cui terrò la chiave.

Quando avrai imparato a non ingozzarti,
torneremo ad usare il frigo.

Credi che ti lascerò farmi morire di fame?

Ti rendi conto di quanto mangi?

Finora ti è andata bene.
Ma non potrai contare sempre sul sussidio.

Dammi quella chiave.

Se continui così, tornerai in ospedale.

Voglio mangiare. Dammela!

Preferisci che chiami il dottor Gerard?

Come vuoi.

Tu non chiami proprio nessuno!

Dammi quella fottuta chiave!

Sono Ethel Janowski, vorrei fare un ordine.

Come di che? Alimentari.

Ok. Salderemo il conto.

Mandi il ragazzo e provvederò.

Si, il solito settimanale.

Con quattro confezioni di gelato, anziché due.

Caruso dice che devo avere 80 dollari
prima di consegnare l'ordine.

Si, porta tutto dentro e posa.

Ha detto che deve prima darmi i soldi.

Non ce li ho, ho solo 4 dollari e mezzo.

Sei matta?

Gesù, era ora.

Incredibile... sei sempre più grassa.

Che ci fai a casa?

Dov'è Nonna?

Non c'è.

Dov'è andata?

A fare delle visite.

Mi fermo qualche giorno.

Cos'è quel sangue per terra?

Si è rotta una bottiglia, e mi sono tagliata.

Sono stata da Mamma. Ha detto di salutarti.

Sta ancora con quel filippino.

Mah...

Forse stava meglio prima,
con quell'altro poco di buono.

E tu?

Ti hanno aiutata lì all'ospedale?

Non ti aiutano in quei posti.

Resterò un po' qui
e vorrei mi facessi un favore.

Va bene.

C'è questo tizio con cui non voglio
avere a che fare, si chiama John...

e se dovesse venir qui a cercarmi,

digli che non voglio più vederlo.

Perchè?

Perchè mi ha picchiata, ecco perchè.

Fa' piano.

Ok dolcezza.

Chi è? La madam?

Taci.

Vieni. Andiamo di sopra.

Merda.

Si?

Sono Mrs Woods,
chiamo da parte del dottor Gerard.

Attenda un secondo, prego.

Pronto, Mrs Janowski?

Ascolti, mia Nonna non vuol parlarle.

Le ho detto cosa mi avete fatto.

Non vuol più saperne.

Hai notato che strano odore su?

Nonna deve averla fatta a letto
prima di andar via.

Non ci ho fatto caso.

Già,
sei sempre a cucinare o mangiare...

Chi era quel tizio, ieri?

Ascolta,

qui ho molti amici

e poddarsi vengano a trovarmi.

Capisci che intendo?

Ti darò dei soldi per farmi rimanere.

Grazie Rosalie.

Quel terreno non è buono, Ethel.

Che?

Ne parlavo a tua Nonna a proposito dell'aiuola.

Ne uscirebbero erbacce.

Non devo piantarci fiori.

Devo seppellire un gatto.

Beh, perchè non lo metti nella spazzatura?

Perchè puzza troppo.

È duro, non credo riuscirai a scavare.

Beh, buona fortuna!

Ciao, piccola.

Sparisci.

Non ti biasimo che sia arrabbiata con me.

Sta' lontano, lurido bastardo.

Su, lascia che ti spieghi.

Vattene.

Rosalie, io ti amo.

Se mi lasciassi spiegare...
quella donna non significa niente per me.

Non ti sento, non ti sento...

Ti ho detto che non è importante.

Sono stato con lei per soldi.

E dove sono?

Beh, ecco, non ne aveva.

Mi ha dato qualche dritta,
promettendomi di farmi entrare nel cinema.

Quella stronza bugiarda.

Sai che amo solo te.

Stronzate.

Ho intenzioni serie, è così strano?

Vallo a dire a un'altra.

Su, lo sai che ti amo.

Allora perchè mi hai picchiata a sangue?

Ti dirò come la penso.

Ogni tanto, una bastonata, ci vuole.

A voi tutte,

specialmente a te.

Buongiorno Ethel,

vorrei vedere tua Nonna.

Ethel, va' a chiamarla.

Mrs Janowski?

Ethel, dov'è tua Nonna?

Ethel, rispondimi.

Rispondi, so che sei lì.

Vado via per il weekend,

e prima voglio parlare con lei.

Hai saltato tre elettroshock di fila

e vorrei saperne il motivo.

Ethel!

Sei tu, Ethel?

Ciao tesoro.

Ciao.

Dormito bene?

Uno schifo.

Gesù!

John, ti presento mia sorella.

Che ti sei mangiata?

Ti prego, non essere scortese.

Non sei a casa tua.

Ok, ok. Mi dispiace.

Davvero.

Lieto di conoscerti.

Posso averne uno?

Sicura?

Cosa ridi?

Piantala.

Scusa. Ho visto un sacco di cose,
ma mai un uomo che si trucca.

Ascolta, sciocchina...

la tipa con cui ero lavora a Hollywood

e ha detto che tutte le grandi star
usano il makeup,

ecco perchè hanno un così bell'aspetto.

Quindi non sarò da meno.

Brutta stronza.

Sei fantastica.

Nessuna è come te.

Che cos'è quella roba?

È una medicina che ha prescritto il dottore.

John e io ne abbiamo tanto bisogno.

Vorrei poter continuare ma è tardi,

e tu, pigrona, devi lavorare.

Oh, se è chi penso io, non ce n'è bisogno.

Un cliente abituale?

Salve, sono del dipartimento di polizia,
ufficio persone scomparse.

Mi chiamo McDonough.

Forse dovrei chiamare mia sorella.
Non abito qui, sono di passaggio.

Ethel?

Ecco, domandate a lei.

Salve, sono il detective Sergeant McDonough,

sto investigando sulla scomparsa di Glenn Dickey,

il ragazzo che lavorava da Caruso.

Beh, non vedo cosa c'entri io.

Caruso dice che non è più tornato al negozio
dopo aver fatto qui una consegna, tre giorni fa.

Tutto quel che so è che
mi ha consegnato l'ordine e ho pagato.

Quanto?

Cosa?

Quanto ha pagato?

80 dollari, credo.

Le sembrava turbato, o strano?

No.

Dove si è diretto quando è andato via?

Non ci ho fatto caso.

Beh, forse sarà andato a spenderli.

Del resto chi non lo farebbe?

Già.

Comunque...

Arrivederci.

Arrivederci.

Che cosa significa?

Dì, hai sentito che ha detto?
Pare che il tizio se la sia data a gambe.

Vado a guardare Gunsmoke.

Non perder tempo.

Ok, ok, sono solo curiosa.

Oltretutto devo mettermi qualcosa addosso.
Fuori fa freddo.

Perchè?

Non vorrai coprire questo ben di Dio.

Adesso va'.

Hey, cos'è questa puzza?

Non lo so,

c'era anche l'altro giorno.

Viene dalla stanza di Nonna.

È come di qualcosa di morto.

Dio santo, qui dentro qualcuno è morto.

È chiuso.

Chiedo a Ethel, deve aver la chiave.

Ethel?

Cosa c'è, Rosalie?

Bisogna far qualcosa per quel tanfo.

È troppo forte e non ci fa dormire.

Io non sento nulla.

Cristo, vieni qui allora.

Hai la chiave? È chiuso.

No, ce l'ha Nonna.

Dev'esserci un qualche animale morto...
un gatto o non so che cosa.

Dovrò buttar giù la porta.

No.

Non possiamo stare in mezzo a questa puzza.

Poddarsi che domani torni.

Potremo entrare senza sfasciarle la porta.

Me lo auguro, altrimenti la butterò giù io.

Dovrò uccidere anche te.

Non dovevi curiosare, Rosalie.

No, ti prego.

Non farlo.

Dannate scale!

Bisognerà far qualcosa per Nonna, domani.

Uno spray da camera o altro.

Sei contenta di non stare
in mezzo a quella puzza?

Starete qui, come prima.

Non vi disturberò.

So che volete starvene soli.

A volte vi sentivo.

Sapevo cosa facevate.

Voglio vedere Rosalie.

Rosalie? Sono io, tesoro.

Dov'è la mia biscottina?

Non si può certo dire
che abbiate un buon cervello.

Dannazione!

Ciao Ethel.

La porta d'ingresso era aperta.

Mi spiace, non volevo spaventarti.

Nessun problema.

Stavo tagliando della legna.

Vorrei farti qualche altra domanda
riguardo la scomparsa di Glenn.

La madre è così agitata.

Le ho promesso che avrei indagato a fondo.

All'inizio ho pensato che potesse
essere da qualche parte, tra amici,

ma ora è diverso.

Forse se l'è filata coi soldi
e ha paura di farsi rivedere.

Stonerebbe con quanto ho appreso
sul suo conto.

Non è affatto un ladro.

Era un furbacchione.

Molti, a quell'età, lo sono.

Ho paura che possa essere stato aggredito.

Abbiamo già avuto due o tre
incidenti in questa zona.

Ripensaci bene...

può averti visto qualcuno dargli gli 80 dollari?

Si. C'era un tizio, in strada, con una pistola.

Un pistola in pieno giorno
e non hai chiamato la polizia?

Beh, non l'ho proprio vista,

ma aveva la mano in tasca.

Non ho visto bene.

Quindi l'hai pagato?

E poi?

Gli ho dato gli 80 dollari
e l'ho visto andar via con lui.

Da che parte?

A destra.

Verso il negozio?

Si.

Perchè non me ne hai accennato l'altra sera?

Mi son dimenticata.

Descrivimi quel tizio.

Era nero.

Alto o basso?

Basso, credo.

Che indossava?

Non ricordo.

Vorrei tu venissi con me
per un'identificazione.

Guardi, le ho detto che non l'ho visto bene.

E poi non so nulla di tutta questa storia.

Beh, io credo di si, invece.

Niente affatto.

Bene, come non detto, allora.

Per il momento, è ovvio.

Non sarebbe una cattiva idea
che tu tenessi chiusa la porta.

Come ti ho già detto,
il quartiere non è molto sicuro.

Ciao Ethel!

Salve.

Quando torna tua Nonna?

Presto.

In settimana, credo.

Mio Dio!