All language subtitles for 2010 Survivre à sa vie (théorie et pratique) - (Přežít svůj život) DVDRip.XviD.ita

Signore e signori,

non siamo riusciti a rimediare abbastanza soldi.

In origine doveva trattarsi
di un normale film con attori,

ma la penuria di risorse economiche ci ha fatto preferire

una tecnica di ripresa la pi� semplice possibile.

Quella cio� dei film

di animazione per bambini.

In tal modo abbiamo potuto trasferire
tutte le riprese all'interno degli studi,

cos� limitando al minimo le spese di trasporto.

Allo stesso modo abbiamo potuto
risparmiare sull'onorario degli attori,

perch� per la maggior parte
utilizziamo solo una loro fotografia,

e poi sul catering,
perch� le fotografie non mangiano.

Non si tratta quindi in alcun modo
di sperimentalismo formale,

semplicemente del misero e imperfetto
surrogato di un normale film con attori.

Una sorta di suo succedaneo cinematografico.

Dal punto di vista del genere ho definito
il mio film una commedia psicoanalitica.

Psicoanalitica perch� nel film
appare una psicanalista.

E per quanto riguarda poi la commedia,
posso assicurare che non riderete molto.

Nemmeno a noi durante le riprese
veniva da ridere.

Un mattino sono stato svegliato da un sogno
e mi sono detto

che sembrava davvero l'inizio di un film.

E cos� gli ho dato un seguito e una conclusione.

Ho sempre avuto voglia di girare un film
in cui il sogno si mescolasse alla realt�

e viceversa.

Perch� come sappiamo con
Georg Christoph Lichtenberg

� solo l'unione di sogno e realt� a creare
la pienezza della vita umana.

Purtroppo questa nostra civilt�
non fa pi� affidamento sui sogni

perch� loro non possono essere capitalizzati.

Questa mia premessa non l'ho aggiunta al film

per un qualche inappagato narcisismo...

o per insegnarvi qualcosa,

ma solo perch� in fase di montaggio

ci siamo resi conto che era troppo breve.

La tecnica dei film di animazione

accorcia infatti i tempi.

E' semplicemente pi� veloce di un film con attori.

Due minuti e mezzo.
Non � che ci aiuti poi tanto.

Milan!

Milan!

Milan, dai, aspetta!

- Stava chiamando me?
- E chi senn�?

Ci dev'essere un errore. Deve
avermi confuso con qualcun altro.

Dai, Milan, non fare lo stupido.
Ti devo parlare.

Ma io davvero non mi chiamo Milan.

Allora mi scusi.
Ne ero quasi certa. Mi scusi.

Il fatto che io non sia Milan
non significa per�

che non possiamo andare
a prenderci un caff� assieme.

Bene, ma devo fare
un salto a cambiarmi.

Cos� conciata non posso
andare da nessuna parte.

Mi scusi, vorrei
un altro biglietto.

Qui accanto.

- Accanto dove?
- Nel cinema accanto.

Come, scusi?

Nel cinema accanto. Alla cassa.

Nel cinema?

S�, nel cinema.

Ma mi sta prendendo in giro!

- Milan, non farci perdere tempo!
- Levati dai piedi!

- Buttatelo fuori!
- Milan, non farci perdere tempo!

- Buttatelo fuori!
- Buttate fuori Milan!

Scaraventatelo fuori dalla porta!

Nelle estrazioni dello Sportipo di
oggi sono usciti i seguenti numeri:

3, 5, 12, 28,

32, 33.

Invitiamo il fortunato vincitore
a passare a ritirare la vincita.

Nelle estrazioni
dello Sportipo di oggi

sono usciti i seguenti numeri:

3, 5, 12, 28,

32, 33.

Ehi...

Ehi...

Sono qui.

Non mi sono neanche presentato.
Mi chiamo Evzen.

Eva.

Fa' il bravo con lei, farabutto,
lei � una santa... hai capito?

Una santa...

Mi ascolti? Mi ascolti...

Evzen? Svegliati.

Era ora.

Ma cosa stavi sognando?

Rantolavi come
se ti stessero strozzando.

Evzen, hai giocato
ieri allo Sportipo?

Ma quelli sono dei pazzi,
volevano che io...

E cos� non hai giocato di nuovo.

E il jackpot � di 90 milioni.

Ma cosa ti aspetti? Sai...

quante probabilit� hai di vincere?
All'incirca una su 30 milioni.

Sicuro, eppure c'� sempre
qualcuno che vince,

e non capisco perch�
non dovremmo magari essere noi.

La colazione te l'ho
lasciata sul tavolo.

Che... che c'�?

Russavi! Stavi almeno sognando
qualcosa d'interessante?

Come? In che senso?

Chiedevo solo se, quando dormi,
fai almeno dei sogni.

E per questo mi devi svegliare?

S�... come tutti.

Ma io intendevo quei sogni che poi
non puoi fare a meno di pensarci.

Sei certo che significano qualcosa,
ma non sai cosa.

E allo stesso tempo sono talmente
vividi che, dopo un po', non sai pi�

se � stato un sogno
o se � successo realmente.

Certo, un sogno del genere
l'ho fatto,

ma era un sacco di tempo fa.
Avevo sette anni.

O forse erano otto?
Non importa...

Ogni giorno facevo lo stesso sogno.
Ero inseguito da soldati stranieri.

E nel sogno sapevo che, se mi
avessero preso, mi avrebbero ucciso.

Per questo scappavo
attraverso i cortili.

All'epoca stavo a Vr�ovice. L� tra
le case ci sono giardini, cortili,

rimesse e roba simile,

e in mezzo muri e steccati, e di l�
passavo per sfuggire ai soldati.

E ogni sera, prima d'addormentarmi,
m'inventavo nuove vie di fuga,

per sapere dove scappare
per sfuggire a quei soldati.

Quel sogno ritornava ogni notte.

Sar� durato un mese. Finch� un
giorno mi resi conto

di non avere pi� dove scappare.

Avevo esaurito tutte le possibilit�.

E perch� mai ogni notte dovevi
scappare per una via diversa?

Potevi magari utilizzare pi� volte
una via che ti pareva sicura.

Non era possibile.

Non che qualcuno nel sogno me lo
vietasse, ma mi era chiaro.

Ogni via di fuga pu� essere
utilizzata una volta soltanto.

- Era come una legge...
- Perch�?

Non lo so, ma su questo
non c'era alcun dubbio.

E quando non avevo pi�
dove fuggire, decisi che,

piuttosto che farmi uccidere,
non avrei dormito.

I miei cercavano di convincermi
a smettere. Mia madre piangeva.

Mio padre mi riemp� anche di botte,
io per� insistevo nella mia idea

di non dormire.

- E come fin�?
- Beh, non dormii.

E mia madre la mattina dopo
prese e mi port� dal medico.

- E lui?
- Lui disse a mia madre che la sera

non dovevo mangiare pesante. I sogni
dipendevano dallo stomaco pieno.

- E poi? - Poi cosa?
- Cos'� successo poi?

Da allora mia madre la sera
mi preparava il semolino.

E i soldati?

Che soldati?

- Che c'� ancora?
- E che cibo era?

- Quale cibo?
- Quello che ti preparava tua madre.

Ma te l'ho detto. Del semolino.

Ma no, dicevo prima, quando poi
facevi quei sogni cos� vividi.

In quanto unico figlio maschio,
in famiglia avevo il privilegio

di poter finire
gli avanzi del pranzo.

- Le mie sorelle mi invidiavano.
- Che preparava tua madre per pranzo?

Mio padre era per i sughetti. E poi
non dovevano mai mancare i knedliky.

Le patate non gli piacevano. Qualche
volta avanzava un pezzo di dolce...

Senti, Milada,
oggi abbiamo la chiusura,

per cui torno un po' pi� tardi.

Non mi aspettare per cena,

mi comprer� un panino
col prosciutto.

Guarda bene
che non sia andato a male.

- Cosa?
- Che non sia verdognolo!

Ma certo che guarder�
che non sia verdognolo.

Scusi...

Mi porti anche quel gulasch.

E poi il maiale con i crauti.

E una zuppa di pomodoro.
Tutto con sei knedliky.

E per finire, delle crepes.

Io cucino per te seguendo
la dieta, per via del tuo stomaco,

e poi tu ti abbuffi di chiss� cosa.

Sei come un bambino.

Dai, manda gi�.

Lo sai, alla nostra et�
devi andarci piano col cibo,

non ti puoi mica ingozzare cos�.

Senti, prendi questo, cinque gocce
su un cucchiaino da te,

ogni volta prima dei pasti.

E per cibo solo del pane asciutto
e del t�. Senza zucchero.

Torno subito.
Cerca di addormentarti.

Standa, aspetta ancora un po'.
E' tanto che non ci vediamo!

Ma se sono venuto l'altro ieri
per le tue emorroidi.

Allora, che altri problemi hai?

Ecco... sai...
non so come dirtelo...

- Allora fuori il rospo, ma in fretta.
- Cosa pensi dei sogni?

Senti, io per queste cose non ho
tempo. Io sono un medico generico.

Se ti fa male la testa,
ti do delle pillole.

Se ti ustioni con la stufa,
ti do una pomata.

Se ti spuntano le emorroidi,
ti do una supposta, ma i sogni...

Vuoi del Rohypnol per
dormirtene come un angioletto?

- Ma tutto il contrario!
- In che senso "tutto il contrario"?

Avrei bisogno di qualche pillola
che riesca a provocare i sogni.

Adesso non cominciare con le droghe.
Non � roba per la nostra generazione.

Non mi riferivo alle droghe.

Mi riferivo a un classico
e comune bel sogno.

Senti, io ora devo andare...

Questa qui dei sogni sa tutto.
Loro � di questo che campano.

L'ho conosciuta a un seminario
sulla sessualit� umana.

Dottoressa Holubova... chi �?

Una psicoanalista!

Mi chiamo Evzen.

Eli�ka.

Io pensavo che si chiamasse Eva.

No, sono Eli�ka,
e sono sempre stata Eli�ka.

Mia madre aveva una borsa simile,

sopra per� c'era impresso
il nome 'Evzenie'.

In effetti, a parte il nome
era assolutamente identica.

E' bello che tu sia di nuovo qui.

Avevo paura che
non ti avrei mai pi� rivisto.

Che magari non ti piacevo.

E che ne dir� Milan?
E chi � poi questo Milan?

Ci avevo solo provato.

Non sapevo
come rivolgerti la parola...

come attirare la tua attenzione.

Vieni Evzen, andiamo da me...
� qui sopra...

Un caff� lo posso preparare anch'io.

E non ti dispiacer�, poi,
di esserti...

Lo scopo � stato raggiunto.

No, io sono un pessimo ballerino.

Prego...

A quanto pare,
abbiamo in comune molte pi� cose

di quanto io pensassi.

Mamma...

Su, dai! Guarda verso di me!
Non piangere, Petricek!

Petricek, la mammina � qui con te.
Guarda, l'Orsetto ti sorride.

E vola l'aeroplano, vrrvrr...

Forse � meglio che vada.

I sogni sono prodotti
dal nostro inconscio.

Attraverso di essi, ma non solo,

l'inconscio manifesta e realizza
i nostri desideri pi� nascosti.

Secondo Freud, i sogni sono
la realizzazione dei nostri desideri

Da questo punto di vista, non � poi
cos� difficile spiegare il suo sogno.

Ha tratti marcatamente infantili.

Non � cifrato
in maniera particolare.

L'anguria e l'uovo
sono simboli della gravidanza.

E il cinema "Mondo"...
beh, � abbastanza trasparente, no?

E poi la borsa da donna � un
chiaro simbolo della vagina.

Il fatto che sia di coccodrillo
indica un certo pericolo,

un ammonimento a non iniziarci
nulla, intendo...

con la vagina della sconosciuta.
E' sposato?

Si, certo. Da venticinque anni.

Ha dei figli?

No, mia moglie li voleva, ma...

Tanto adesso � ormai tardi.

Sua moglie non credo l'apprezzerebbe

il consiglio che sto per darle...

Si trovi un'amante e il sogno
scomparir�. E' molto semplice.

Ma non ci siamo capiti. Io non mi
voglio sbarazzare del mio sogno.

Tutto al contrario.

Io non ho mai tradito mia moglie.
Io, io sono felice con lei.

S�, felice. In quel sogno
� in gioco qualcos'altro.

E io lo sento qui...
e poi anche qui.

E' bello che lei si senta felice,

ma � felice anche il suo inconscio?

Quel sogno indica una frustrazione
e un desiderio inappagato.

Con quale frequenza ha rapporti
sessuali con sua moglie?

Diciamo...

una volta al mese.

Sua moglie � cosi moderata?

No, � piuttosto da parte mia.

Sua moglie non
l'attrae pi� sessualmente?

No, al contrario.

E' bello che, anche dopo
venticinque anni, sua moglie

l'attragga sessualmente.

Ma attrae anche il suo inconscio?

- Ma che domande sono?
- Vieni, vieni qui, mio galletto.

Cureremo il tuo inconscio frustrato.

Lei � gentilissima, ma davvero
non � questo il problema.

Quel sogno si riferisce
sicuramente a qualcos'altro.

Che mi stia sbagliando?

Mi spiace crearle delle difficolt�.

Mi sembrava la terapia pi� diretta.

Apprezzo il suo
spirito di sacrificio, ma...

Va bene, va bene.

Allora, cominciamo dall'inizio.

La prego, mi racconti di nuovo...

il suo sogno.

CINEMA ''MONDO''

Vorrei due biglietti per lo Sportipo.

Cos'� che vuole?

Due biglietti per lo Sportipo.

Mia moglie diceva che c'� un jackpot
di novanta milioni di corone,

- per cui voglio tentare la sorte.
- Ma lei deve essere impazzito!

Questo � un cinema, non certo
la posta o il tabaccaio o dove...

Ma mi hanno detto che i biglietti
li avrei trovati solo qui da voi.

E chi � che gliel'ha detto?

Senta, vada un po' a prendere
in giro qualcun altro.

Se vuole due posti per lo spettacolo
di oggi, glieli vendo.

Altrimenti... se ne vada al diavolo.

Ho fatto tardi dalla dottoressa.

Il vecchio � a Brno, alla fiera,
cos� nessuno ci romper� le scatole

Eli�ka, non dovremmo
abbassare un po'?

Perch�? Non ti piace?

Perch� mi chiami Eli�ka?
E' un nome cos� ridicolo.

Io mi chiamo Emila,
ma se per qualche ragione

ti piace di pi� Eli�ka,
mi ci abituer�.

Ma io pensavo...

Adesso non pensare,

sono felice che sei qui.

Scusa...

Io non posso.

Sono nervoso al pensiero che possa
ricomparire il piccolo Petricek.

Ma che ti succede, oggi?

Prima mi chiami Eli�ka,
poi parli di un certo Petricek.

Svegliati, ti prego.

Ma sto parlando di tuo figlio,
del tuo Petricek.

Ma io non ho nessun figlio.

Perch� dici questo?

Perch� � la verit�.

Dove l'hai messo?

Quante volte devo dirti
che non ho alcun figlio

e non ne ho mai avuti?

Questo � il mio orsacchiotto.

E lei chi �?

Senti, qui sono io
a fare le domande, chiaro?

Lei � Milan?

Dov'�?

Chi?

Lui!

Intende Petricek?

Allora, dov'�?

Non lo so.

Te lo tirer� fuori con le cattive.

Alzati, Evzen...
la tua sveglia � gia suonata.

Hai giocato
finalmente allo Sportipo?

Certo che ho giocato!

Non ho molto da aggiungere.
Le ho gi� detto

che il sogno �
la realizzazione di un desiderio.

E' evidente che il piccolo
Petricek le dava fastidio.

Diceva di essere cambiato
d'umore quando lui era apparso.

E' anche comprensibile, perch� cl�
ostacolava la sua prospettiva

di un rapporto sessuale con una
giovane donna, bella e desiderabile.

Per questo il suo desiderio si �
realizzato nel sogno successivo

e Petricek � scomparso.

Ma, in linea di massima,
Petricek non mi dava fastidio.

Mi aveva un po' confuso quando...

insomma... era apparso in un
momento inopportuno... questo s�.

E il suo inconscio? Neanche a lui
Petricek dava fastidio?

Sa, bisogna che ci rendiamo conto
che in ogni circostanza

noi siamo in balia delle
cupe forze del nostro inconscio.

E che, in effetti, non siamo
padroni n� dei nostri pensieri

n� delle nostre azioni.

Io per� adesso mi sento come Erode!
Come un infanticida.

Io per via di quel mio desiderio
nascosto, che in effetti

non so neanche di avere avuto,
l'ho privata del figlio che amava.

Se avesse visto
l'espressione dei suoi occhi

- mentre teneva in mano quell'orsetto.
- Pensavo che analizzavamo un sogno.

S�, il sogno,

ma gliel'ho detto fin dall'inizio
che non si tratta di sogni comuni.

Lei deve aiutarmi!

E cosa diavolo pensa
che stia facendo?

Sono gi� tre giorni che
non la sogno pi�. Ho un blocco.

Va invece bene cos�. Questo conferma
che la nostra terapia funziona.

Me ne sbatto della sua terapia.
Io rivoglio indietro il mio sogno.

Lei deve aiutarmi a tornare l�.

Deve pur esistere un metodo

per pilotare coscientemente
i propri sogni.

N� Freud n� Jung ne parlano.

Deve rassegnarsi.

Un metodo scientifico per dirigere
i propri sogni non esiste.

E uno non scientifico?

Cerca qualcosa di specifico?

No... beh, in effetti s�...
qualcosa sui sogni...

Su come provocarli e roba simile.

La letteratura sull'occulto
� in quel ripiano laggi�...

ma non ci trover� niente
sull'argomento, senn� lo saprei...

Ci ho spulciato dentro di recente.
Mi occupo di questa problematica.

Ho studiato,
ad esempio, Artemidoro.

Mi lasci il suo numero,
se eventualmente...

Lo sa. Il caso...

Ma se ha un interesse autentico
per questo tipo di letteratura,

posso cercare di procurarle qualcosa.

Ho i mei contatti.
Ovviamente non garantisco nulla!

Si tratta di cose
particolarmente rare... mi capisce.

Non � una questione di prezzo...
Non star� certo a mercanteggiare.

Le dar� la cifra che mi chieder�.

Nelle estrazioni dello Sportipo di
oggi sono usciti i seguenti numeri:

7, 6, 5, 3, 8, 9.

Invitiamo il fortunato vincitore
a passare a ritirare la vincita.

Nelle estrazioni
dello Sportipo di oggi

sono usciti i seguenti numeri:

7, 6, 5, 3, 8, 9.

Ehi, aspetti!

Qui!

Qui!

Qui!

Capolinea, si alzi!

FUORI SERVIZIO

CINEMA ''MONDO''

Vedo tutto,

registro tutto.

Sono il Signore lddio.

Dov'� Emila?

Emila chi?

Quella che..., la proprietaria
di questo appartamento.

- Intende dire Elizabeta?
- Fa lo stesso come si chiama.

Non lo so. Il suo ganzo ha vinto un
bel po' di quattrini allo Sportipo

e le ha comprato un appartamento di
lusso da qualche parte in periferia.

Dove, pero, non me l'ha detto.

Non � male.

- Cosa vuole da me?
- Non fare il finto tonto.

Sei ricco sfondato.

E allora, quanto?

Allora, dov'eravamo rimasti?

- Quanto?
- Tanto per cominciare, la met�.

Lei � impazzito, tutti quei soldi,

e per cosa poi?
Perch� mai dovrei darle dei soldi?

Non lo sai, farabutto?

Hai intenzione di eliminare i miei
figli e pensi di passarla liscia?

Dovrai sganciarli quei soldi,

e finch� campi.

Petricek era il mio bambino adorato,

mi capisci,

e io ero il suo adorato pap�,

e tu non sai
perch� li devi sganciare?

Brutto schifoso, tira fuori la grana
o ti strappo le budella.

Ora finalmente vinceremo.

E perch�...
perch� mai dovremmo vincere?

Cosa ci dobbiamo fare
con quei soldi?

Cosa? Cos� tu non sai che farne?

Neanche mi ricordo che ci siamo
mai fatti una vacanza,

i bicchieri da vino li abbiamo
uno diverso dall'altro,

tutte le gonne mi vanno strette,

la lavatrice tra un po' ci lascia,

la macchina ha vent'anni,

al dentista gli devo un patrimonio,

una pelliccia per l'inverno
me la posso solo sognare,

sono dieci anni che
non imbianchiamo casa

e ieri mi si � spezzato
il tacco delle mie uniche scarpe!

II gabinetto manda odore,
il congelatore non congela,

le lenzuola cadono a pezzi,
la moquette � consumata,

la vasca � arrugginita e tu chiedi
cosa dobbiamo farci con quei soldi?

Nelle estrazioni dello Sportipo di
oggi sono usciti i seguenti numeri:

3, 6, 4, 7,

4, 3.

Aspetti, aspetti un po'!

Ci sono! Lei mi diceva
che quello l� era il padre?

S�, il padre del piccolo Petricek,
almeno � quello che sosteneva lui.

Potrebbe essere
la chiave dell'intero sogno.

Che rapporto aveva lei
con suo padre?

Ma che c'entra col mio sogno?

Glielo ripeto. Sosteneva di essere
il padre di Petricek, non il mio.

Oltretutto mio padre non si
chiamava Milan, ma Evzen come me.

- E nel sogno lei non lo odiava?
- No, provavo dell'avversione.

- E perch�?
- Perch�?

Non lo so.

Provavo dell'avversione e basta,

puzzava d'alcool, insomma...

E non provava invece dell'avversione
perch� si era reso conto che...

per essere il padre di Petricek

doveva aver avuto una relazione
di natura sessuale con la madre?

Vale a dire con la sua amante,
se vogliamo un po' semplificare.

Non � magari per questo
che l'ha ucciso?

Un momento: Io non l'ho ucciso,
� scivolato da solo... prima cosa.

E poi i risvolti sessuali
non mi avevano neanche sfiorato.

E lei pensa che non avevano sfiorato
neanche il suo inconscio?

Lei provava dell'avversione
nei suoi confronti.

Ma questo non significa che lei
prova dell'avversione per s� stesso?

- Cosa intende dire?
- Sto solo cercando una precisa...

motivazione o un qualche complesso.
Non ha detto che quel tipo...

- Milan.
...che Milan...

non ha detto che lui
le assomigliava moltissimo?

S�, certo, era solo
un po' piu giovane, ma...

Forse, uccidendolo voleva uccidere
s� stesso, punirsi per il fatto

che in precedenza aveva
eliminato il piccolo Petricek.

Avevo l'impressione che lei si
rammaricasse della sua perdita

e avesse dei rimorsi
in questo senso.

Dei rimorsi s�,
ma le ho gi� detto

che Milan non l'ho ucciso io,
� scivolato da solo.

E allora ricominciamo.
Cosa sono i sogni?

I sogni sono la realizzazione
di un desiderio.

Non fa differenza la maniera in cui
lei si � sbarazzato del signor Milan.

Ha solo realizzato il suo desiderio.

Che aspetto aveva suo padre?
Lei gli somiglia molto?

Non lo so. Se n'� andato via
che ero ancora piccolo.

- Quanti anni aveva?
- Circa quattro.

- Come il piccolo Petricek?
- Aspetti. Ma cosa ne vuole desumere?

Non odiava suo padre perch� aveva
abbandonato lei e sua madre?

Non lo so, ero molto piccolo,

qualche volta l'avr� anche odiato,

ma d'altra parte almeno avevo
mia madre tutta per me.

Direi fuochino. Lo conosce
il mito greco del re Edipo?

Intende quel poveretto che
alla fine si era cavato gli occhi?

Esattamente lui...

Quello che aveva ucciso il padre
ed era andato a letto con la madre.

Ma lui non lo sapeva
che erano suo padre e sua madre.

C'era di mezzo una profezia.
Lui non poteva farci nulla.

- Sta prendendo le sue difese!
- Ma no, per� per lui era stata dura.

Pensi come si sara sentito

quando sua madre, appena nato,

per via di quella profezia lo aveva
abbandonato sul ciglio di un campo.

E sua madre?

Cosa? Cosa vuole da lei?

Su, cominci.

Non mi ricordo molto di lei.
Solo dei frammenti.

Tipo?

Poco rilevanti.

Lasci decidere a me
se qualcosa � rilevante o meno.

Il suo viso
non me lo ricordo affatto.

Solo le sue mani.

Delle mani enormi.

Ad esempio, mentre mi portano una
torta alle fragole con 4 candeline,

o mentre quelle mani tirano fuori
una lametta dalla sua bustina.

- E poi?
- Poi cosa?

- Cosa succedeva con quella lametta?
- E che doveva succedere?

La infilava nel rasoio
e si depilava le gambe.

- E la cosa la eccitava?
- Ero molto piccolo,

non avevo ancora giudizio a
sufficienza per capire simili cose.

Giudizio forse no...
ma la libido s�.

O crede sul serio che i bambini...

TRE SAGGI
SULLA TEORIA SESSUALE

...non abbiano una vita sessuale?
Ne rimarrebbe esterrefatto.

E ho ancora un altro strano ricordo.

Beh, lo tiri fuori.

Mi ricordo di
quando mi insegnava a nuotare.

Cos�...

Un due tre, un due tre...

E a ogni sua bracciata l'acqua
diventava sempre pi� rossa...

sempre pi� rossa, fino a che
non fu completamente rossa.

Forse � per via di questo ricordo
che non ho mai imparato a nuotare.

E' tutto?

Subito dopo
mi misero all'orfanotrofio.

- Dopo cosa?
- Ma gliel'ho gia detto. Dopo che...

...mio padre ci aveva abbandonati.
- E quanti anni aveva? - Quattro.

Come il piccolo Petricek?

Ma perch� continua a tirare
in ballo quel moccioso?

E meno male
che non le dava fastidio.

- Mi scusi.
- No, no... non � niente...

Scaricare le emozioni fa parte
della terapia. Ma voltiamo pagina.

Concentriamo adesso l'attenzione
su un dettaglio dei suoi sogni.

La sua ossessione per il gioco.

Che rapporto ha, lei,
con gli escrementi?

I SOGNI E IL MODO
DI DIRIGERLI

Ah... � lei.

Purtroppo devo deluderla.
Ancora niente.

Gliel'avevo detto che si tratta
di cose particolarmente rare...

Deve avere pazienza.

Penso di aver individuato
qualcosa nella sua vetrina.

Se permette... mi piacerebbe
darci un'occhiata.

In vetrina?
Deve essersi sbagliato di sicuro.

L'ho risistemata ieri...
me ne ricorderei.

- Io ci darei comunque un'occhiata.
- Prego... dov'� che l'ha visto?

E' quello piccolo laggi�.

Con la copertina scura.

No, non quello...

quello accanto. S�, quello!

''I sogni e il modo di dirigerli''.

Come ci sar� finito qui? Non ho mai
avuto in mano questo libro prima.

Quanto le devo?

Qui c'� scritto il prezzo.
Cento corone.

E' solo un prezzo orientativo.

Ma per una rarit� simile
sarebbe ovviamente poco.

Allora quanto?

II doppio?

Cinquecento!

Bene...

Le do mille corone.

E' come regalato, ma tenga!

C'� qualcosa che non va?

Ma non � possibile.

Sa qual'� la cosa
pi� interessante, qui?

II fatto che � autentica: La carta,

la filigrana, i colori, tutto...
tranne quella testa.

Non sa mica chi �?

No, no... non lo so.

La vedo per la prima volta.

Sembra quasi come se
alla tipografia dello Stato

qualcuno avesse voluto scherzare.

Si tratta in ogni caso di una
curiosit�. Non ce ne saranno tante.

Devono avermela rifilata
da qualche parte.

No, no, no... nessun problema!

Faccia vedere,
non � che ne avrebbe un'altra?

E a casa non avrebbe mica qualcosa?
Per ogni banconota come questa

gliene do due con su Palack�.

Eh? Un buon affare, no?

La coppia di musicisti che avevo
ingaggiato in un bar non distante

suonava ininterrottamente il valzer

che continuava a risuonarmi nelle
orecchie dall'ultimo ballo,

l� dove avevo incontrato per
la prima volta la contessa S...

La sua melodia richiamava
senza sosta in me il suo sorriso,

il profumo dei capelli, il contatto
del suo corpo mentre ballavamo...

Mentre si susseguivano
queste piacevoli associazioni

suscitate dalla musica,

cominciai ad addormentarmi senza
per� smettere di sentire quel valzer.

La musica si spost� dalla realt�
fin dentro al mio sogno.

Poi, quand'ero ormai immerso
in un sonno profondo,

il mio aiutante mi mise in bocca
un pezzetto di radice di iris

e nel sonno cominciai a succhiarla.

Insieme al gusto dell'aroma di iris,
accompagnate dal valzer

fecero ben presto la loro comparsa
le prime immagini del sogno.

Apparve lei... la contessa S...

Stava in piedi alla finestra.

Il sole al tramonto illuminava
il tavolo dinnanzi a lei,

con su un cesto di iris freschi,
di colore viola,

i suoi fiori preferiti...

Ma cosa sta leggendo?

''I sogni e il modo di dirigerli''?

Magnifico! Non le basta pi� dormire
per met� del suo orario di lavoro,

ora si mette a studiare il modo per
rendere pi� variegato il suo sonno.

Questo � troppo!
Mi segua nel mio ufficio.

Potrebbe restituirmi il mio libro?

FUORI SERVIZIO

Pensi davvero
che questo possa salvarti?

Molti c'hanno provato!

E che fine hanno fatto?

AFFITTASI ATELIER

D'accordo!

- Come mai cos� presto?
- II vecchio � andato alla fiera

e io sono comunque
avanti col lavoro. Ah...

Ho avuto un premio,
comprati qualcosa di carino.

E' stupendo!

Scusa, sai mica dove sono
le cose di mia madre?

- Che dici? - Le vecchie
cianfrusaglie di mia madre.

A che ti servono?

Al lavoro facciamo una raccolta di
beneficenza... per "People in need".

Ma sono tutte vecchie cianfrusaglie,
non possiamo darle a nessuno.

Ci do un'occhiata lo stesso.

Dove stanno? Posso almeno
dar prova di buona volont�, no?

Nello stanzino, nell'armadio bianco
e nella scatola che ci sta sopra.

Io da te non voglio nulla.

Scusi, sa mica
dove potrei trovare Elizabeta?

Elizabeta?

La chiami Elizabeta?

E cos� tu continui
a non sapere il suo nome, eh?

Poverino...

Davvero non ti � ancora entrato
nella zucca di che si tratta?

Oppure fai solo finta con me?

Non lo voglio gratis.

Mi vuoi corrompere, canaglia?

Lo sono incorruttibile!

Sono la Madre e Padre Ubu,

sono il Grande Mogol,

il terzo occhio,

sono Brahma,

e tu cerchi di corrompermi?

Evzen, sono qui.

Sono qui.

Aspetta, ti ho preparato qualcosa.

Evzen

Elizabeta, come fai a sapere
che adoro proprio questa torta?

Cosa significano quelle candeline?

Ma tu il mio nome
non te lo ricorderai mai.

Io sono Evzenie, sciocchino.

Evzenie?

Io credevo che...

Oggi sono quattro settimane esatte
che ci siamo conosciuti.

Ma c'� un biglietto.

Dai, leggimelo. Ho dimenticato
gli occhiali a casa.

Pensavo che la tua casa fosse qui.

Il sogno � una seconda vita,
G�rard de Nerval...

E talvolta anche la prima.

Evzen, ti ho portato gli occhiali.

Come?

Scusi... io...

Io... io pensavo che...

Ma se � almeno una settimana
che Evzen non lavora pi� qui.

L'hanno sbattuto fuori.

Cio�, si � licenziato... di
comune accordo. Lei non lo sapeva?

Non mi devi lasciare mai.

Non sopravviverei!

Vorrei un bambino...

Un bambino tuo...

Tesoro.

Ma Evzen non � mica un bambino.

Avra trovato qualcosa di meglio.
Vuole farti una sorpresa.

E il fatto che parla nel sonno?

Mentre sognava
ha chiamato una certa Eli�ka.

Me lo sento...

Qui.
C'� sicuramente di mezzo una donna.

Evzen � una donna?
Non farmi ridere!

Adesso ha giusto l'et�...

Senti, ma te ne saresti accorta.
Quantomeno a letto.

Appunto!

Come sai che sar� un maschio?

Lo so! Lo so e basta.

E si chiamer� Evzen.

- Non ci saranno un po' troppi Evzen?
- Non posso fare altrimenti.

Poi, magari,
puoi chiamarlo Petricek.

Evzenie... Evzenie...

Non era questo il nome di sua madre?

A esser sincera me l'aspettavo. Alla
fine � uscita fuori la pura verit�.

E lo sa con chi si � impelagato?

Con la sua Anima.

Con chi?

"Anima" � la parte femminile della
psiche maschile. E' la sua anima.

E' la prefigurazione della donna che
ogni uomo porta nel proprio cuore.

Per questo all'inizio
le si era presentata come Eva.

L'Eva biblica
� un archetipo collettivo,

il simbolo della donna
in quanto tale. La donna tipo.

Poi, di sogno in sogno,
nel suo processo di individuazione

lei ha mutato il proprio nome fino
a giungere al nome di sua madre.

Ora non lo cambier� pi�.
Glielo garantisco.

L'immagine della madre � infatti
in larga parte l'immagine di Anima.

Ma io la amo profondamente,

e in pi� aspettiamo
anche un bambino.

Con Anima?

Con Evzenie.

Ma cosa le � saltato in mente?
Ingravidare la sua propria Anima.

E' peggio di un incesto.
E adesso io cosa dovrei fare?

II Grande Mogol? E cos'altro?

II terzo occhio... e... e...

Brahma... e l'ultima volta
addirittura che � il Signore lddio.

- E Napoleone o Karl Marx no?
- No, questo no.

- Arriver� pure a quello!
- In che senso?

Lei ha un Superego
parecchio presuntuoso.

E dov'�?

E' quella vecchia tutta sporca
con l'alito pesante.

E' terribile!

Una coscienza con l'alito pesante.

So tutto.

Complimenti. Chi � lei?

II Grande Mogol, il Signore lddio

o magari il terzo occhio?

- La moglie di Evzen!
- Si accomodi.

Si segga.

Penso che debba sapere
che non rinuncer� mai a Evzen.

Sono pienamente d'accordo con lei.

Per cui... con lui...
lei non fa sul serio?

Al contrario, con i miei pazienti
io faccio sempre sul serio.

Con i pazienti?

Evzen non � il suo amante?
E' un suo paziente?

E' malato?

Malato... malato... non proprio.

Fa certi sogni.

- Dei sogni?
- Si, dei sogni.

Lui sta attraversando un periodo
difficile. Se ne sar� certo accorta.

Che tipo di sogni?

Sono legata
al segreto professionale.

Se non me lo pu� dire
come medico... la prego...

me lo riveli come donna.

Da donna a donna.

Cosa devo fare con lei?

La prego solo
di non mettersi a piangere!

Si segga.
Sar� una cosa un po' lunga.

E' un maschio!

E questo non ti ricorda nulla?

Lo ho dimenticato...
un'amnesia infantile, eh?

Lei � una santa, mascalzone!

Una santa!

Sono il Papa,

sono Napoleone,

sono Karl Marx.

E allora, com'� andata al lavoro?

Beh... lo sai...
noia e grigiore, grigiore e noia.

Ah, quasi me ne dimenticavo...

Ci hanno dato un premio.

Di nuovo?

Non stare a frignare,
siamo quasi arrivati.

Non c'� stata molto attenta
a fargli la guardia, eh?

Quando mai!
La madre � sempre la madre.

E il momento che lei chiama...

Scusi, lei conosce qui la zona?

Mia adorata,

io conosco ogni luogo.

Cerco una certa Evzenie.

Evzenie...

Evzenie... mi dice qualcosa...

Ha un bambino piccolo
e porta una borsa di coccodrillo.

Coccodrillo,
proprio una gran bella carogna!

Conosce una certa Evzenie?

Cosa vuole da lei?

Io niente, ma c'�
questa signora che la cerca.

Lei mi ha rubato mio marito.

Sono l'Arca di Noe,

sono la Gerusalemme celeste,

sono il martello della Torah,

sono la camicia di Crimilde,

sono la radice di Jesse,

la tavola di smeraldo,
Sargon di Akkad,

il Re cinghiale,
l'Agrimonia eupatoria,

la Decima casa...

Sono la Cinquefoglie pie d'oca,
sono il melone cinese...

sono Cernunnos.

Scusi, � una cosa molto importante,

ho trovato questa fotografia
qui nello studio.

Non sa per caso come c'� capitata?

Lei � proprio forte.
E come faccio a saperlo?

Se stava l�, sono le cianfrusaglie
lasciate dal vecchio Fikejz.

- E chi �?
- Non ho mai visto queste persone.

- Intendevo il vecchio Fikejz.
- E' il fotografo che stava qua.

- E dove potrei trovarlo?
- Boh, non lo so.

Pare stia in un ospizio o che so io.

Mi scusi, dove potrei
trovare il signor Fikejz?

E' una gran cosa, Milan, che ti
sei ricordato di un vecchio amico.

Ma come fai ad avere sempre
un aspetto cos� giovanile?

In confronto a te io sono
un vero e proprio rudere.

Mi scusi, signor Fikejz,

deve avermi confuso
con qualcun altro.

Sa che ha ragione?

Milan infatti � morto ormai
da almeno quarant'anni.

E' stata la somiglianza a trarmi
in inganno. Siete due gocce d'acqua.

Solo che lui aveva una trentina
di anni quando... � morto.

Ma lei sar� venuto
per qualche altro motivo, giusto?

Forse no.

Si ricorda di questa fotografia?

Dov'e l'ha trovata?

La bella Evzenie...

Lui ha sempre avuto
pi� fortuna di me con le donne.

E questo � il loro Petricek.

Un paio di giorni dopo
che avevo fatto questo scatto...

Milan si uccise.

In realt� non si chiamava Milan,
ma Evzen, come suo padre.

In famiglia avevano l'abitudine di
chiamare Evzen tutti i primogeniti.

L'hanno mantenuta
per una decina di generazioni.

Evzen per� suo padre lo odiava
e non sopportava che lo chiamassimo

col nome del padre,

per cui dovevamo chiamarlo Milan.

Neanche il loro figlio si chiamava
Petricek, ma anche lui Evzen.

Milan, pur odiando suo padre,

non aveva avuto il coraggio di
interrompere quella tradizione,

ma lo chiamavano Petricek.
Una ribellione alquanto debole.

Si era mosso mentre stavano in posa.

Come se quella testa sfocata fosse
un ammonimento... un presentimento.

Cosa gli accadde?
Di cosa � morto?

Sembra sia scivolato o inciampato
sui cubi del bambino.

Aveva sbattuto la testa contro
lo spigolo del tavolo o della stufa.

Una morte cos� stupida.

Se non fosse stato sbronzo...

- E Evzenie?
- E' tutta una faccenda tristissima.

Evzenie era davvero bella,
ma matta da legare.

Dopo la nascita di Petricek,

Evzenie aveva cominciato
a perdere interesse per Milan.

Aveva cominciato a chiudersi
a chiave in camera con Petricek.

Aveva trasferito su di lui tutto il
suo amore. E Milan non era riuscito

a sopportarlo. Era crollato,
aveva cominciato a bere

e le cose poi andarono
di male in peggio.

- E cosa avvenne dopo?
- Quando Milan mor�, la cosa peggior�.

Evzenie si era messa in testa

che ad uccidere Milan
era stato Petricek,

che quei mattoncini gliele avesse
messi apposta sotto ai piedi.

Per cui non usciva piu neanche
dalla stanza da letto,

e stava solo attenta a Petricek.

Giorno e notte non faceva che
guardarlo e tenerlo per la manina.

Aveva paura che
sarebbe arrivata la polizia

e si sarebbe portata via in manette
il suo Petricek, in prigione.

- Ma come aveva potuto pensarlo?
- Gliel'ho detto che era matta.

Come fin�? Non mi tenga sulle spine.

Un giorno li trovarono
entrambi nella vasca

con le vene dei polsi tagliate.

Entrambi chi?

Evzenie e il piccolo Petricek.

Prima se le era tagliate lei
e poi a lui.

Non era riuscita a sopportare
la paura, l'angoscia, l'attesa.

Insomma, non era riuscita a
sopravvivere alla propria vita.

Come il professore nella ''Dolce vita''
di Fellini, quello che aveva ucciso

tutta la sua famiglia
per proteggerla dalla vita.

Evzenie e Milan lo amavano
tantissimo... ne erano affascinati.

Da chi?

Da quel film di Fellini. Lo avranno
visto una cinquantina di volte.

- Dev'essere qualcosa di ereditario.
- Tutto � ereditario.

Tutte le nostre conoscenze
non sono che il ricordo

di quanto abbiamo ereditato.

Alla fine il piccolo Evzen
venne salvato.

Nel suo caso non era riuscita
a mettere forza sulla lametta.

All'ultimo momento le si doveva
essere risvegliato l'istinto materno.

Il resto lo conosco.

Comincia ad essere
un gran bel groviglio.

Perch� non mi ha detto di avere
delle cicatrici ai polsi?

- Lei non me l'ha chiesto.
- Io non posso chiederle tutto.

Veramente non posso chiederle nulla.
Dovrebbe essere lei... da solo...

con le sue libere associazioni.
Con quello che le viene in mente...

Solo che io non ho tempo per
queste cose. Sa quanti pazienti ho?

Per cui io le cose devo spremerle
da voi come foste delle capre.

Per lei cambia poco, ma io?
Come faccio ad accettare l'idea?

Per prima cosa, un mio desiderio
segreto mi ha spinto a togliere

a una madre il proprio figlio,

ma � uscito fuori che in realt�
avevo eliminato me stesso,

poi ho tolto di mezzo un certo Milan

che si � rivelato essere mio padre,

per poi darmi da fare con mia madre
o con Anima o chi altri sia,

e con lei ho concepito un figlio
che sono in realt� io stesso.

Per spiegare tutto questo
il complesso di Edipo non ci basta.

Per non parlare poi del Superego
che mi sta alle calcagna.

A proposito, aveva ragione lei:
Gi� ha preso a vantarsi

di essere Napoleone e Karl Marx...
e anche il Papa.

E io non le ho detto ancora
che � venuta a cercarla sua moglie

e io le ho spifferato ogni cosa.

O io...

o lei!

Tieni!

Pap�! Pap�... eccolo.

Evzenie!

Evzenie!

Evzenie!

Evzenie!

Evzenie!

Evzenie!

Evzenie...

Evzenie.

Apri! Mi senti?

Sono io, Evzen!

Evzenie!

Evzenie!

Evzenie!

Mamma...

Mamma!

Non piangere Petricek,

� solo un sogno.

Vieni, piccolo, che la mamma
t'insegna a nuotare.

Guarda, non ci vuole niente...

un... due... tre...

Lo vedi che ci riesci?

Come sei bravo!

Devi imparare.

Bisogna imparare a nuotare.
Altrimenti non si sopravvive.

Un... due... tre...

Un... due... tre...